ITTV20060225A1 - Dispositivo finecorsa, particolarmente per tende o tapparelle avvolgibili - Google Patents

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ITTV20060225A1
ITTV20060225A1 ITTV20060225A ITTV20060225A1 IT TV20060225 A1 ITTV20060225 A1 IT TV20060225A1 IT TV20060225 A ITTV20060225 A IT TV20060225A IT TV20060225 A1 ITTV20060225 A1 IT TV20060225A1
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Nicoletta Masiero
Sandro Zottino
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Nicoletta Masiero
Sandro Zottino
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    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B9/00Screening or protective devices for wall or similar openings, with or without operating or securing mechanisms; Closures of similar construction
    • E06B9/56Operating, guiding or securing devices or arrangements for roll-type closures; Spring drums; Tape drums; Counterweighting arrangements therefor
    • E06B9/68Operating devices or mechanisms, e.g. with electric drive
    • E06B9/72Operating devices or mechanisms, e.g. with electric drive comprising an electric motor positioned inside the roller
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    • E06B9/56Operating, guiding or securing devices or arrangements for roll-type closures; Spring drums; Tape drums; Counterweighting arrangements therefor
    • E06B9/80Safety measures against dropping or unauthorised opening; Braking or immobilising devices; Devices for limiting unrolling
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  • Operating, Guiding And Securing Of Roll- Type Closing Members (AREA)

Description

TC/16I44D I
TITOLO: “DISPOSITIVO FINECORSA, PARTICOLARMENTE
PER TENDE O TAPPARELLE AVVOLGIBILI”
A nome: Sig. SANDRO ZOTTINO, residente a MIRANO (VE)
Sig.ra NICOLETTA MASIERO, residente a MIRANO (VE).
Inventori designati: Sig. SANDRO ZOTTINO,
Sig.ra NICOLETTA MASIERO.
Depositata il 1 9 DiC. 20CS ai N. TV 2005 A 0 0 02 25
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo finecorsa, particolarmente per tende o tapparelle avvolgibili.
Oggigiorno è noto l’utilizzo di tende o tapparelle avvolgibili
e svolgibili su di un predisposto tamburo fissabile superiormente ad
una luce da occultare con tali tende o tapparelle, quale, ad esempio,
una finestra od una porta.
La rotazione imprimibile al tamburo è ottenuta mediante un predisposto motore elettrico che viene ad essere contenuto in un
apposito elemento tubolare, inserito coassialmente al tamburo, da
una cui estremità fuoriesce una puleggia, azionata dal motore,
calettata ad una prima estremità del tamburo stesso, così da trasmettere la rotazione al medesimo.
Un problema che si pone è quello di conseguire Tinterruzione automatica della rotazione del tamburo al raggiungimento di una prefissata condizione di avvolgimento o di svolgimento della o delle tende o tapparelle associate allo stesso: è
quindi noto l’utilizzo di appositi dispositivi finecorsa, i quali
t
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comprendono un gambo cilindrico e cavo, inseribile ad una
estremità dell’elemento tubolare contenente il motore, il quale
supporta girevolmente una ghiera che viene calettata al tamburo da
parte opposta alla puleggia.
Sulla superficie interna della ghiera è presente una dentatura
interagente con un albero dentato, girevolmente supportato
assialmente aH’intemo del gambo, atto a trasmettere la rotazione a
due ruote dentate poste lateralmente allo stesso e girevolmente
supportate da due viti senza fine filettate in sensi opposti e disposte
parallelamente all’albero dentato.
La rotazione dell’albero dentato impone la rotazione
contrapposta alle due ruote dentate, che avanzano quindi
assialmente alle viti senza fine che le supportano, in direzioni tra
loro opposte.
Entro il gambo, in prossimità dt una estremità delle viti senza
fine, sono disposti due interruttori, interagenti ciascuno con una
delle due ruote dentate; la pressione di queste ultime sull’uno o
sull’altro interruttore provoca l’arresto del motore elettrico e porta
questo ultimo nella condizione di poter ruotare solamente in senso
opposto a quello in cui stava ruotando precedentemente.
Alla rotazione dell’albero dentato segue infatti un
avanzamento di una delle due ruote dentate verso il rispettivo
interruttore, finché la stessa lo preme, provocando l’arresto del
motore che si pone in condizione di poter successivamente ruotare
solamente in senso opposto; contemporaneamente l’altra ruota
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dentata è mossa assialmente alla rispettiva vite senza fine nella direzione dell’allontanamento dall<1>interruttore con cui può interagire.
Azionando nuovamente il motore, lo stesso ruota, come già indicato, in senso opposto al precedente, facendo avanzare le due ruote dentate sulle rispettive viti senza fine in direzioni opposte alle precedenti, fino ad ottenere la attivazione dell’altro interruttore, con il conseguente arresto del motore e predisposizione dello stesso per una nuova rotazione in senso inverso.
Agendo in modo opportuno sulle due viti senza fine è possibile regolare la posizione iniziale delle due ruote dentate ed ottenere così l’azionamento degli interruttori e quindi l’arresto del
tamburo e la successiva inversione del suo senso di rotazione secondo due volute condizioni di finecorsa.
Tale dispositivo finecorsa di tipo noto presenta tuttavia alcuni inconvenienti: innanzitutto le operazioni di regolazione della posizione mutua delle due ruote dentate risultano laboriose e richiedono una buona abilità dell’operatore ed un notevole dispendio di tempo per la ottimizzazione delle regolazioni stesse.
Inoltre gli interruttori sono posizionati all’interno del gambo del dispositivo finecorsa, il quale è alloggiato a sua volta all’interno dell’elemento tubolare contenente il motore elettrico, ciò non garantendo un adeguato scambio termico tra tali interruttori e l’ambiente esterno, che può provocare un surriscaldamento degli stessi, con conseguente riduzione della durata di vita del
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dispositivo finecorsa.
Inoltre, per consentire una sufficiente corsa alle ruote
dentate, il gambo presenta una lunghezza elevata, risultando nel
complesso il dispositivo piuttosto ingombrante assialmente.
Un ulteriore inconveniente di tali dispositivi finecorsa di tipo
noto consiste nel fatto che il gambo, e quindi le viti senza fine in
esso contenute, subiscono, in particolare nel caso in cui il tamburo
presenti delle dimensioni elevate, delle elevate sollecitazioni
flessionali, le quali possono comprometterne la funzionalità e/o
causarne la rottura.
Inoltre la costruzione di tali dispositivi finecorsa di tipo noto
risulta piuttosto laboriosa, ciò implicando dei tempi e dei costi di \ produzione elevati.
Sono anche noti dei dispositivi finecorsa costituiti da un
gambo, cilindrico e cavo, inseribile ad una estremità dell’elemento
tubolare contenente il motore, il quale supporta girevolmente una
ghiera, calettabile al tamburo, la cui superfìcie interna presenta una
dentatura interagente con una prima ruota dentata girevolmente
supportata alfintemo del gambo stesso ed atta a trasmettere la
rotazione, attraverso opportuni ingranaggi, ad un primo e ad un
secondo rotismo associabili selettivamente alla stessa.
Ognuno di tali primo e secondò rotismo è costituito da una
pluralità di seconde ruote dentate mutuamente interagenti e
supportate da un telaietto, incernierato alfintemo del gambo, la cui
posizione può essere selettivamente modificata mediante una
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1 apposita leva, accessibile dall’esterno del dispositivo finecorsa, al
fine di disimpegnare temporaneamente detti primo e secondo
rotismo dalla prima ruota dentata, in contrasto ad opportuni mezzi
elastici.
Il primo ed il secondo rotismo interagiscono, nella
condizione in cui gli stessi sono raccordati alla prima ruota dentata,
7 rispettivamente con un primo ed un secondo interruttore,
posizionati all’ interno del gambo, la cui attivazione mediante
pressione provoca l’arresto del motore elettrico e porta questo
ultimo nella condizione di poter ruotare solamente in senso opposto
1 a quello in cui stava ruotando precedentemente.
Agendo sulle leve è possibile disimpegnare il primo ed il
secondo rotismo dalla prima ruota dentata, consentendo al tamburo
di ruotare liberamente in un voluto senso.
Una volta raggiunta una voluta condizione di primo
finecorsa, agendo su una delle leve è possibile portare ad esempio
il primo rotismo ad interagire con la prima ruota dentata,
provocando contemporaneamente la pressione del primo
interruttore ed il conseguente jarresto del motore, con
predisposizione dello stesso per poter successivamente ruotare
1 solamente in senso opposto.
Azionando nuovamente il motore, lo stesso ruota in senso
opposto al precedente, e la rotazione del primo rotismo, ora
interagente con la prima ruota dentata, provoca lo sblocco del
primo interruttore ad esso collegato.
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Una volta raggiunta una voluta condizione di secondo
finecorsa l’operatore, agendo sull’altra leva, porta il secondo
rotismo in impegno con la prima ruota dentata e provoca inoltre la
pressione del secondo interruttore, interrompendo la rotazione del
motore e predisponendo lo stesso per poter successivamente
ruotare solo in senso opposto.
Azionando nuovamente il motore, la rotazione del secondo
rotismo provoca lo sblocco del secondo interruttore; procedendo
con la rotazione del motore si ha la rotazione del primo rotismo in
senso opposto al precedente, finché lo stesso raggiunge
nuovamente la condizione di attivazione mediante pressione del
primo interruttore, nella condizione corrispondente al preimpostato
primo finecorsa.
Una volta regolata, nel modo sopra illustrato, la posizione
del primo e del secondo finecorsa, si ha che durante la rotazione del
motore il primo ed il secondo rotismo, azionati dalla prima ruota
dentata, premono rispettivamente il primo ed il secondo interruttore
al raggiungimento delle condizioni dì primo e secondo finecorsa,
bloccando così ogni volta il moitore in tali condizioni e
predisponendo lo stesso a ruotare in sejnso opposto.
Anche tali dispositivi finecorsa di tipo noto presentano
tuttavia alcuni inconvenienti: innanzitutto anche in questo caso gli
interruttori sono contenuti nel gambo, il quale è alloggiato entro
l’elemento tubolare posto coassialmente al tamburo, ciò riducendo
lo scambio termico degli stessi con l’ambiente esterno e potendo
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quindi provocare il loro surriscaldamehto.
i 1
Inoltre, in particolare nel caso di tamburi ed elementi tubolari
i
di lunghezza e peso elevati, il gambò e le leve sono soggette ad elevato sforzi flessionali, che possono comprometterne la funzionalità.
Ancora, tali dispositivi finecorsa di tipo noto risultano strutturalmente piuttosto complessi, dovendo occupare uno spazio
assai contenuto, ciò comportando elevati tempi e costi di
produzione ed assemblaggio.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici sopra evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota
j
citata e quindi escogitando un trovato i il quale consenta di ottenere
i
un dispositivo finecorsa, per tende e tapparelle avvolgibili, la cui
i
regolazione possa essere conseguita in modo agevole e rapido.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante
scopo è quello di realizzare un trovato presenti una durata di vita elevata.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato
che possa essere utilizzato anche con tamburi di dimensioni e peso elevati, mantenendo inalterata la sua funzionalità.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più
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chiaramente appariranno in seguito,; vengono raggiunti da un
dispositivo finecorsa, particolarmente per una o più tende o
tapparelle avvolgibili su un tamburo cavo azionabile da un motore
elettrico alloggiato in un apposito elemento tubolare inserito
coassialmente a detto tamburo, comprendente un gambo, circa
cilindrico e cavo, inseribile ad una estremità dì detto elemento
tubolare ed a cui è girevolmente associata una ghiera calettabile a
detto tamburo e presentante, sulla sua superficie interna, una
dentatura interagente con una prima : ruota dentata girevolmente
supportata entro detto gambo, che si caratterizza per il fatto che
detto gambo è raccordato, da parte opposta a detto tamburo, ad un
corpo scatolare, esterno a detto tamburo, entro cui sono alloggiati
un primo ed un secondo rotismo interagenti selettivamente con
detta prima ruota dentata ed atti ad azionare rispettivamente due
interruttori la cui pressione provoca l’arresto di detto motore
elettrico e porta questo ultimo in condizione di poter
successivamente ruotare solamente in senso opposto a quello
precedente.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno
maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma
non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e
non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista prospettica parzialmente
sezionata ed in un esploso, un dispositivo finecorsa secondo il
trovato;
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la fig. 2 illustra, in una visita prospettica parzialmente sezionata, alcuni componenti del dispositivo finecorsa secondo il trovato;
la fig. 3 illustra, in una vista prospettica parzialmente sezionata ed in un esploso, un dispositivo finecorsa secondo il trovato ed un motore elettrico associabile allo stesso;
la fig. 4 illustra, in una vista operata secondo un piano di sezione medio longitudinale, un dispositivo finecorsa secondo il trovato associato ad un elemento tubolare contenente un motore elettrico;
la fig. 5 illustra, in una vista Operata secondo un piano di sezione medio longitudinale, un dispositivo finecorsa secondo il trovato;
la fig. 6 illustra, in una vista posteriore, un dispositivo secondo il trovato in condizione d’uso;
la fig. 7 illustra, in una vista dal basso, il dispositivo di fig. 6;
le fig. 8 e 9 illustrano, in una vista frontale parzialmente sezionata, un particolare del primo rotismo di un dispositivo finecorsa secondo il trovato in due diverse condizioni operative;
la fig. 10 illustra, in una vista puospettica ed in un esploso, il primo rotismo di un dispositivo finecorsa secondo il trovato;
la fig. 11 illustra, in una vista dal basso, il secondo rotismo di un dispositivo secondo il trovato;
la fig. 12 illustra, in una vista prospettica, un dispositivo secondo il trovato associato ad un elemento tubolare contenente un
IO
A 0 5 TC/16144D 1
i motore elettrico.
? Negli esempi di realizzazióne che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione ai specifici esempi, potranno in
4 realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti
5 in altri esempi di realizzazione.
6 Inoltre è da notare che tutto ; quello che nel corso della
7 procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si
8 intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio ( disclaimer )
dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è 1 indicato con il numero 1 un dispositivo finecorsa, particolarmente
per una o più tende o tapparelle, non rappresentate nelle allegate figure, avvolgibili su un tamburo cavo; ancora non rappresentato, il
quale può presentare una conformazione ad esempio cilindrica o prismatica.
Tale tamburo è azionabile da un apposito motore elettrico 2 alloggiato assialmente in un opportuno elemento tubolare 3, inseribile coassialmente a detto tamburo, da una cui estremità fuoriesce una puleggia 4, azionata dal motore elettrico 2 stesso e calettata ad una estremità del tamburo, così da trasmettere la rotazione ai a questo ultimo.
Vantaggiosamente il dispositivo 1 comprende un primo gambo 5, circa cilindrico e cavo, inseribile e fissabile solidalmente
ad una estremità di detto elemento tubolare 3, da parte opposta alla puleggia 4.
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Ai primo gambo 5 è girevolmente associata una ghiera 6, calettarle ad una estremità del tamburo, da parte opposta alla puleggia 4, e presentante, sulla sua superficie interna, una dentatura
7 interagente con una prima ruote dentata 8, girevolmente supportata entro detto primo gambo 5; e calettata ad una estremità di un primo alberino 9 presentante, ali<*>altra estremità, una seconda ; ruota dentata 10 calettata allo stesso. ; ;Il primo gambo 5 è raccordato, da parte opposta ed esternamente al tamburo ed all’ elemento tubolare 3, ad un corpo scatolare 11, aperto posteriormente, da parte opposta al primo gambo 5, e richiudibìle mediante un apposito coperchio 12. ;Entro il corpo scatolare 11 è definita una cavità 13, a pianta ; circa rettangolare, dalla cui parete di fondo 14 sporge, a ridosso di un bordo longitudinale, un primo risalto 15, conformato circa a T il cui secondo gambo 15a presenta i|na altezza circa pari alla profondità della cavità 13 e le cui prime ali 15b e 15c presentano una altezza inferiore a quella di detto secondo gambo 15a a definire due sedi laterali 16a e 16b, a pianta sostanzialmente rettangolare. ;Dalle prime ali 15b e 15c del primo risalto 15 sporgono circa perpendicolarmente, ad interessare le due sedi laterali 16a e 16b, due coppie di pemetti, indicati con i nùmeri 17a e 17b, a due a due affiancati lateralmente tra loro. ;Assialmente al secondo gambo Ì5a del risalto 15 è ricavato un primo foro 18, passante, presentante preferibilmente una sezione circa quadrata, entro cui è disposta una controsagomata barretta di ; ;;; rinforzo 19, sporgente oltre il coperchio 12 e realizzata preferibilmente in acciaio, atta ad irrobustire il dispositivo 1 e ad assorbire, in particolare, gli sforzi flessionali impressi sullo stesso ;dall’ elemento tubolare 3 e dal tamburo. ;La barretta di rinforzo 19 è : opportunamente fissata al dispositivo 1 mediante almeno una vite 20, inseribile trasversalmente nel primo gambo 5 attraverso una apposita apertura ; 21. ;Sulla parete di fondo 14 delia cavità 13 sono ricavati, specularmente ad un asse medio trasversale, indicato in figura 6 ;con il numero 22, rispettivamente due coppie di secondi fori, indicati con i numeri 23a e 23 b, i quali giacciono, a coppie, su assi paralleli ad un asse longitudinale al primo al primo risalto 15 e ; ciascuno su assi paralleli ad un asse trasversale al primo risalto 15. ;La seconda ruota dentata 10, calettata al primo alberino 9, è alloggiata entro la cavità 13, preferibilmente da parte opposta al ;risalto 15, per un suo diametro passando detto asse medio trasversale 22. ;Vantaggiosamente, su una superficie laterale inferiore 24 del ;corpo scatolare 11, sono ricavati, da parte opposta al primo risalto ;15, due terzi fori 25a e 25b, passanti. ;Vantaggiosamente nel dispositivo 1 è ricavato, parallelamente e superiormente al primo foro 18, un quarto foro 26, interessante sia il corpo scatolare ! 1 che il primo gambo 5 e presentante una sezione trasversale circa a T, in cui è definita una ; TC/16144D 1 ;;testa 26 a, a sezione circa rettangolare, ed un terzo gambo 26b, a sezione sostanzialmente semicircolare.; ;In corrispondenza della superficie laterale 27 del colpo scatolare 1 1 su cui poggia il coperchio 12 è ricavata, secondo l’asse medio trasversale 22 e comunicante ; con il quarto foro 16, una opportuna scanalatura 28, a sezione preferibilmente semicircolare. ;Vantaggiosamente il dispositivo 1 comprende una schedina ; 29, rimovibile, supportante due interrotto ri, indicati con i numeri ;30a e 30b, elettricamente collegabili a detto motore elettrico 2, la ;cui attivazione a pressione provocai l’arresto di detto motore elettrico 2, e porta questo ultimo nella condizione di poter successivamente ruotare solamente in un senso opposto a quello in ;cui stava ruotando precedentemente. ; Vantaggiosamente la schedina 29 presenta, in una vista in pianta, una conformazione circa a T, a idefìnire un quarto gambo 3 1 ;il quale risulta circa controsagomato al terzo gambo 26a del quarto ;foro 26, così da poter essere inserito entro lo stesso. ;Vantaggiosamente il quarto gambo 31 fuoriesce dal dispositivo I con la sua estremità libera 32, la quale presenta, preferibilmente sulle sue superila superiore ed inferiore, degli opportuni contatti elettrici 33 che consentono il collegamento elettrico della stessa ad un predisposto connettore 34, elettricamente collegato al motore! elettrico 2 e fissabile, preferibilmente ad incastro, a tale estremità libera 32. ;Dall’altra estremità del quarto gambo 31 sporgono, circa ;perpendi col annerite allo stesso, due bracci laterali, indicati con ì ;numeri 35a e 35b, ad ognuno dei quali è inferionnente fissato uno ;dei due interruttori 30a e 30b. ;Vantaggiosamente, sulla schedina 29 è presente un apposito ;circuito stampato, non evidenziato nelle allegate figure, lì quale ;collega in modo opportuno gli interruttori 30a e 30b ai contatti ; elettrici 33. ;Gli interruttori 30a e 30b sono conformati preferibilmente ;circa a parallelepipedo e presentano dimensioni tali da poter essere ;alloggiati rispettivamente entro le due sedi lóa e 16b definite nel ;corpo scatolare 11. ;Dalla superficie degli interruttori 30a e 30b rivolta verso la ; superficie laterale inferiore 24 del corpo scatolare 11 sporgono, ;circa perpendicolarmente, due pulsanti, indicati rispettivamente con ;i numeri 36a e 36b. ;Sugli interruttori 30a e 30b sono ricavati, da parte opposta al ;quarto gambo 31 e quindi verso la superficie occultata da detto ;coperchio 12, rispettivamente due quinti fori 37a, 37b le cui ;dimensioni e la cui disposizione: sono tali da consentire ;l’alloggiamento al loro interno rispettivamente dei pemetti I7a e ;17b sporgenti dal primo risalto 15 in corrispondenza delle sedi lóa ;e lób. ;Alla schedina 29 sono inoltre associati mezzi di ;collegamento ad una rete elettrica, non rappresentata nelle allegate ;figure, costituiti vantaggiosamente da un cavo elettrico 38, fissato ;TV 2006 A 00 0 225 TC/16144D I ;;superiormente alla schedina 29 ed inseribile nella testa 26b del quarto foro 26, attraverso la scanalatura 28. ;Vantaggiosamente il cavo; elettrico 38 contiene ;;I ;preferibilmente quattro cavetti distinti i, di cui tre, non evidenziati nelle allegate figure, risultano opportunamente saldati al circuito stampato presente sulla schedina 29, ed il quarto, indicato con il numero 39 e costituente il cavo di messa a terra, fuoriesce dal ; primo gambo 5 del dispositivo da parie opposta al corpo scatolare ;i ;1 1; il quarto cavetto 39 è collegabile aid un opportuno morsetto per la messa a terra del dispositivo 1 previsto sul primo gambo 5 ed indicato schematicamente con il numerò 40. ;j ;Vantaggiosamente, entro la cavità 13 del corpo scatolare 11 ; i ;sono alloggiati, inferiormente agli interruttori 30a e 30b, un primo ed un secondo rotismo, indicati rispettivamente con i numeri 41 a e 41b, interagenti selettivamente con detta prima ruota dentata 8 ed atti ad azionare rispettivamente uno di iletti interruttori 30a, 30b. ;;I ! ;Ognuno di detti primo e secondo rotismo 4 la e 41 b comprende un telaietto 42 conformato, in una vista laterale, circa ad U rovesciata a definire una base 43, sostanzialmente piana e disposta, in uso, affacciata ad uno dèi pulsanti 36a, 36b, e due seconde ali 46a e 46b, asimmetriche, j ;Su detta base 43 è ricavata una prima feritoia 44, longitudinale, che interessa almeno la zona della stessa che risulta affacciata, in uso, ad uno di detti pulsanti 36a o 36b . ;Vantaggiosamente, dalla zona della base 43 non interessata ;TV 2006 A 0 Γ> o 2 2 5 TC/1Ó144D 1 ;;dalla prima feritoia 44 sporge, verso il soprastante interruttore 30a ;o 30b, una prima appendice 45, elasticamente deformabile, che ;riscontra, in uso, con le, soprastanti, prime ali 15b e 15c, così da ;esercitare costantemente su detto telaietto 42 una pressione in ;direzione opposta a detto primo risalto 15. ;Sulle seconde ali 46a e 46b sono ricavati due sesti fori 47 e ; due settimi fori 52, aventi a coppie il medesimo asse, disposti, in ;uso, affacciati rispettivamente ai secondi fori 23 a o 23b ricavati ;nella parete di fondo 14 della cavità 13 del corpo scatolare 11. ;Dal bordo perimetrale delle seconde ali 46 b rivolto da parte ;opposta alla base 43 sporge, circa perpendicolarmente e circa ;centralmente alle stesse, un secondo risalto 48. ; In prossimità di uno degli spigoli delle seconde ali 46b ;sporge, circa perpendicolarmente e da parte opposta alla parete dì ;fondo 14 della camera 13, un apposito piolino 49, al quale è ;girevolmente associata una terza ruota dentata 50 che risulta ;impegnata, in uso, con la seconda ruota dentata 10. ;Sulla base 43 è inoltre ricavato, a partire dal bordo ;perimetrale delle seconde ali 46a, uno smanco 53, sostanzialmente ;semicircolare, raccordato alla attigua prima feritoia 44 e disposto in ;modo tale da poter alloggiare parzialmente, in uso, il pulsante 36a o ;36b del soprastante interruttore 30a o 30b. ;A quelli tra i sesti fori 47 e i settimi fori 52 che risultano più ;vicini al centro della cavità 13, è associato un secondo alberino 55, ;sporgente con le sue estremità circa perpendicolarmente da dette ;TC/16144D I ;;seconde ali 46a e 46b, al quale è girevolmente associata una quarta ;ruota dentata 56, attigua le seconde àli 46b ed interagente con la ;terza ruota dentata 50. ;11 secondo alberino 55 supporta inoltre girevolmente una ;quinta ruota dentata 57, attigua alla quarta ruota dentata 56, che ;presenta, da parte opposta alla quarta ruota dentata 56, un primo ; disco 58 dal cui bordo perimetrale sporgono, circa ;perpendicolarmente allo stesso, due prjimi dentini 59, circa paralleli ;ed affiancati tra loro. ;Dal primo disco 58 sporge; perpendicolarmente, circa ;centralmente allo stesso e da parte opposta alla quarta ruota dentata ;56, un primo risalto anulare 60, conformato in pianta circa a ;;i ;cardioide e presentante quindi una estremità acuminata posta in ;i ; i ;posizione diametralmente opposta ad una gola, non evidenziate ;nelle allegate figure; vantaggiosamente tale estremità acuminata è ;disposta ad una prefissata distanza angolare dai due primi dentini ;59. ;Il secondo alberino 55 supporta inoltre girevolmente un ;secondo disco 61, contiguo al primo disco 58 della quinta ruota ;i ;dentata 57 in prossimità del cui bordo' perimetrale sporgono, circa ;perpendicolarmente allo stesso ed in direzione della quinta ruota ;dentata 57, una pluralità di primi denti 62, disposti circa ;equispaziati tra loro e secondo una circbnferenza. ;Dalla superfìcie del secondo disco 61 rivolta verso il primo ;disco 58 sporge, perpendicolarmente; e circa centralmente alla ; ;;; stessa, un secondo risalto anulare 63 , [conformato in pianta circa a cardioide, il quale riscontra con il primo risalto anulare 60, Vantaggiosamente dalla superficie del secondo disco 61 ;rivolta da parte opposta alla quinta ruota dentata 57 sporgono circa perpendicolarmente, in prossimità del bordo perimetrale di tale secondo disco 61, due secondi dentini 59, circa paralleli ed affiancati tra loro; vantaggiosamente la distanza angolare tra tali ; secondi dentini 59 e l’estremità acuminata del secondo risalto ;anulare 63 è pari a quella che intercorre tra i due primi dentini 59 e l’estremità acuminata del primo risalto: anulare 60. ;Il secondo alberino 55 supporta inoltre girevolmente un terzo ;disco 65, attiguo alla superfìcie del secondo disco 61 opposta a ;quella presentante il secondo risalto: anulare 63, dal cui bordo perimetrale sporgono, circa perpendicolarmente allo stesse e in ; direzione del secondo disco 61, una pluralità di secondi denti 66, equispaziati tra loro e disposti secondo una circonferenza. ;Dalla superfìcie dal terzo disco- 65 rivolta verso il secondo ;disco 61 sporge, circa centralmente e perpendicolarmente, un terzo ;risalto anulare 67, conformato in pianta circa a cardioide. ;Dal bordo perimetrale del terzo disco 65 sporge radialmente ;una seconda appendice 68, posizionata vantaggiosamente circa da ;parte opposta alla estremità acuminata del terzo risalto anulare 67, ;la quale è atta a riscontrare il soprastante pulsante 36a o 36b del soprastante interruttore 3Ga o 30b. ;A quelli tra i sesti fori 47 ed i settimi fori 52 delle seconde ali ; ;;; 46a e 46b del telai etto 42 che risultano più lontani dal centro della ;cavità 13, è associato un terzo alberino 69, sporgente con le sue ;estremità circa perpendicolarmente da dette seconde ali; a tale terzo ;alberino 69 è girevolmente associata una levetta 70, a ;conformazione scatolare, ruotabile ! selettivamente rispetto al ;telaietto 42. ; Vantaggiosamente la levetta 70 presenta, ad una sua ;estremità rivolta, in uso, verso la base 43 del telaietto 42, due ;naselli 71 a e 71b, sporgenti verso fi secondo alberino 55 del ;telaietto 42 e le cui estremità trasversali, lanceolate, si impegnano ;selettivamente rispettivamente con il primo ed il secondo risalto ;anulare 60 e 63, e con il terzo risalto anulare 67; vantaggiosamente ;tali naselli 71a e 7 1 b presentano ognùno, in corrispondenza della ;loro estremità lìbera, uno spigolo inferiore 171 a, 17 1 b, rivolto, in ; uso, da parte opposta alla base 43 del telaietto 42. ;Ruotando in modo opportuno là levetta 70, i naselli 71a e ;71 b si impegnano rispettivamente con il primo ed il secondo risalto ;anulare 60 e 63, e con il terzo risalto anulare 67, causando la ;rotazione della quinta ruota dentata 57 e del secondo e terzo disco, ;fino ad una condizione di equilibrio inicui gli spigoli inferiori 171 a ;e 17 1 b di tali naselli 71 a e 71 b risultano posizionati rispettivamente ;in corrispondenza delle gole definite sull primo e sul secondo risalto ;anulare 60 e 63, e sul terzo risalto anulare 67. ;Vantaggiosamente, dalla estremità della levetta 70 opposta ai ;naselli 71 a e 71 b sporgono circa perpetìdi colami ente delle spallette ;TC/16144D 1 ;TV 2005 A 0 3 0 2 2 5 ;;72, atte a supportare un quarto alberino 73, sporgente con le sue estremità dalle spallette 72, così da riscontare, con una sua estremità, con il secondo risalto 48 sporgente dal bordo perimetrale ;delle seconde ali 46a del telaietto 42 ed interrompere così la rotazione della levetta 70. ;Al quarto alberino 73 sono girevolmente associati un primo ingranaggio 74, un secondo ingranaggio 75, ed un terzo ; ingranaggio 76. ;Vantaggiosamente la conformazione e la posizione del primo ingranaggio 74 sono tali per cui lo steàso, nella condizione in cui i ;naselli 71 a e 71 b non risultano impegnati con i rispettivi primo, secondo e terzo risalto anulare, ingrana contemporaneamente con la ;quarta ruota dentata 56 e con la quinta ruota dentata 57. ;Vantaggiosamente la conformazione e la posizione del ; secondo ingranaggio 75 sono tali per cui lo stesso, nella condizione ;in cui i naselli 71a e 71 b non risultano impegnati rispettivamente ;con il primo ed il secondo risalto anulare 60 e 63, e con il terzo ;risalto anulare 67, ingrana con i primi denti 62 del secondo disco ;61, ed inoltre ingrana con i primi dentini 59 del primo disco 58 ;quando questi ultimi passano in prossimità di tale secondo ingranaggio 75. ;Vantaggiosamente la conformazione e la posizione del terzo ingranaggio 76 sono tali per cui lo stesso, nella condizione in cui i ;naselli 71a e 71 b non risultano impegnati rispettivamente con il ;primo ed il secondo risalto anulare 60 e 63, e con il terzo risalto ;w 2CCS A 0<ft>0 2 2 5 TC/16144D I ;;anulare 67, ingrana con i secondi denti 66 del terzo disco 65 ed ;inoltre con i secondi dentini 64 del secondo disco 61 quando questi ;ultimi passano in prossimità di tale terzo ingranaggio 76. ;Dalla estremità della levetta 70 opposta ai naselli 7 la, 71 b ;sporge longitudinalmente un apposito braccetto 77 impegnabile ;con predisposti mezzi di regolazione della posizione di detta levetta ; 70. ;Il primo ed il secondo rotismo 41 a e 41 b sono alloggiati, in ;uso, disponendo la seconda ala 46b dei telaietti 42 degli stessi a ;ridosso della parete di fondo 14 della cavità 13 del corpo scatolare ;11, ed inserendo le estremità del secondo alberino 55 e del terzo alberino 69 entro i secondi fori 23a e 23b ricavati in tale parete di ;fondo 14; vantaggiosamente la dimensione e la conformazione dei ; secondi fori 23 a, 23b sono tali da consentire una leggera rotazione ;del telaietto 42 del primo e del secondo rotismo 41a e 41 b rispetto ;ai terzi alberini 69 solidali al corpo scatolare 1 1. ;Vantaggiosamente detti mezzi di regolazione della posizione ;di detta levetta 70 comprendono due prime piastrine 78a e 78b, a ;pianta preferibilmente circa rettangolare, presentanti dimensioni ;tali da poter essere scorrevolmente associate alla superfìcie laterale inferiore 24 del corpo scatolare 11, da parti opposte rispetto ;all’asse medio verticale 22 di questo ùltimo; vantaggiosamente la ;corsa di dette piastrine rispetto alla superfìcie laterale inferiore 24 ;in direzione della mezzeria di questo ultimo è limitata dalla presenza di un terzo risalto 79 sporgente da detta superficie laterale ;TC/16I44D [ ;;inferiore 24, verso i’intemo della cavità 13, circa in corrispondenza dell’asse medio verticale 22. ;Vantaggiosamente, a partire dal bordo perimetrale delle ;prime piastrine 78a e 78b rivolto, in Uso, verso la parete di fondo ;14 della cavità 13, e circa in corrispondenza di una prima estremità trasversale delle stesse, sono ricavate due seconde feritoie 8Ga, 80b, trasversali, entro cui sono ineriti, in uso, i braccetti 77 sporgenti ; dalle levette 70. ;Ad una seconda estremità trasversale delle prime piastrine ;78a e 78b sono ricavate rispettivamente due terze feritoie 8 la, 8lb, trasversali, entro cui sono scorrevolmente associabili degli appositi ;pioli 82a, 82b, sporgenti circa perpendicolarmente ed in posizione eccentrica dalla estremità superiore di due apposite viti di ; regolazione 83a, 83b, sostanzialmente cilindriche, associabili folli ;entro i terzi fori ricavati sulla superficie laterale inferiore 24 del ;corpo scatolare 11. ;Ruotando le viti di regolazione 83a ed 83b è possibile ;ottenere la traslazione delle prime piastrine 78a, 78b rispetto alla superfìcie laterale inferiore 24 del corpo scatolare 1 1 e, conseguentemente, roscillazione delle levette 70 del primo e del ;secondo rotismo 4la e 41 b rispetto al telaietto 42 degli stessi. ;Vantaggiosamente i telaietti 42 del primo e del secondo ;rotismo 4la e 4 1 b sono raccordati ai soprastanti interruttori 30a e ;30b mediante due apposite seconde piastrine 84a, 84b, a pianta preferibilmente circa rettangolare, in prossimità di una terza ;TC/I6144D 1 ;;estremità trasversale delle quali sono ricavati due appositi ottavi ;fori 85a, 85b, entro cui sono alloggiabili rispettivamente i pemetti ;17a e 17b sporgenti dal primo risalto 15. ;Vantaggiosamente, in prossimità di una quarta estremità trasversale di dette seconde piastrine 84a, 84b, sono ricavati rispettivamente dei noni fori 86a, 86bj, entro cui sono alloggiabili, ; in uso, rispettivamente le estremità dei terzi al beri ni 69 del primo e ;del secondo rotismo 4 1 a e 41 b. ;Sulle seconde piastrine 84a, 84b sono ricavate, vantaggiosamente in prossimità dei noni fori 86a, 86b, delle asole ;87a, 87b, a conformazione arcuata, entro cui sono scorrevolmente alloggiabili le estremità dei secondi al bermi 55 del primo e del ;secondo rotismo 41a e 41b; vantaggiosamente la conformazione ;delle asole 87a ed 87b è tale da consentire una leggera rotazione ; del telaietto 42 del primo e del secondo rotismo 41 a e 41 b rispetto f*. Wvi ai terzi alberini 69 solidali al corpo scatolare 1 1.
Il funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alle
allegate figure, dopo aver associato il dispositivo 1 ad un elemento
tubolare 3, contenente il motore elettrico 2, ed aver collegato
l’estremità libera 32 della schedina 29 al connettore 34 associato a
tale motore elettrico 2, è possibile calettare alla ghiera 6 ed alla
puleggia 4 un tamburo, non rappresentato nelle allegate figure, supportante una o più tende o tapparelle, ancora non rappresentate.
E quindi possibile procedere alla regolazione delle due
posizioni di finecorsa, superiore ed inferiore, del dispositivo 1 ; a tal

Claims (1)

  1. TV 2CC3 A 0 ϋ 0 2 2 5 TC/16144D ! R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo finecorsa, particolarmente per una o più tende o tapparelle avvolgibili su un tamburo cavo azionabile da un motore elettrico alloggiato in un apposito elemento tubolare inserito coassialmente a detto tamburo, comprendente un primo gambo, circa cilindrico e cavo, inseribile ad una estremità di detto
    elemento tubolare ed a cui è girevolmente associata una ghiera ! calettabile a detto tamburo e presentante, sulla sua superfìcie interna, una dentatura interagente con una prima ruota dentata girevolmente supportata entro detto primo gambo, che si caratterizza per il fatto che detto primo gambo è raccordato, da | parte opposta ed esternamente a détto tamburo, ad un corpo
    scatolare entro cui sono alloggiati un primo ed un secondo rotismo interagenti selettivamente con detta piima ruota dentata ed atti ad azionare rispettivamente due interruttóri la cui pressione provoca l’arresto di detto motore elettrico e porta questo ultimo in condizione di poter successivamente ruotare solamente in senso opposto a quello precedente. j 2) Dispositivo, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che detto corpo scatolare jè aperto posteriormente, da parte opposta a detto primo gambo, ed: è richiudibile mediante un apposito coperchio. j 3) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 2, che si caratterizza per il fatto che entro detto corpo scatolare è definita una cavità, a pianta circa rettangolare»dalla cui parete di fondo 31 TC/16144D l sporge, a ridosso di un suo bordo longitudinale, un primo risalto, conformato circa a T, comprendente Un secondo gambo presentante una altezza circa pari alla profondità di detta cavità e due prime ali presentanti una altezza inferiore a quella di detto secondo gambo, a definire due sedi laterali, a pianta sostanzialmente rettangolare. 4) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 3, che si
    caratterizza per il fatto che da dette prime ali di detto primo risalto sporgono circa perpendicolarmente, àd interessare dette due sedi laterali, due coppie di pemetti, a due a due affiancati lateralmente tra loro. 5) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che assialmente a detto
    secondo gambo di detto risalto è ricavato un primo foro, passante, presentante preferibilmente una sezione circa quadrata, entro cui è disposta una controsagomata barretta Idi rinforzo, sporgente oltre detto coperchio e realizzata preferibilmente in acciaio. 6) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 5, che si caratterizza per il fatto che detta barretta di rinforzo è fissata a detto dispositivo mediante almeno una vite inseribile trasversalmente in detto primo gambo attraverso una apposita apertura. 7) Dispositivo, come ad una lo più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che su detta parete di fondo di detta cavità sono ricavati, specularmente ad un asse medio trasversale, rispettivamente due coppie di secondi fori che giacciono, a coppie, su assi paralleli ad un asse longitudinale a 132 TV 2C TC/16144D 1 detto primo risalto e ciascuno su assi paralleli ad un asse trasversale a detto primo risalto. 8) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il ; fatto che detta prima ruota dentata è calettata ad una estremità di un primo alberino presentante, all’altra estremità, una seconda ruota dentata calettata
    allo stesso, detta seconda ruota dentata essendo alloggiata entro detta cavità, preferibilmente da parte opposta a detto risalto, secondo un diametro passante per dettò asse medio trasversale. 9) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il<'>fatto che su una superficie laterale inferiore di detto corpo scatolare sono ricavati, da parte opposta a detto primo risalto, due terzi fori, passanti.
    10) Dispositivo, come ad una : o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il ; fatto che parallelamente e superiormente a detto primo foro è ricavato un quarto foro, interessante sia detto corpo scatolare che detto primo gambo. 11) Dispositivo, come alle rivéndi cazioni 1 e 10, che si caratterizza per il fatto che detto quarto foro presenta una sezione trasversale circa a T, in cui è definita una testa, a sezione preferibilmente circa rettangolare, ed un terzo gambo, a sezione preferibilmente sostanzialmente semicircolare. 12) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 11, che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza della superficie laterale di detto corpo scatolare, su cui poggia detto coperchio, è TV wn A 0<r>n TC/I6144D 1 ricavata, secondo un asse medio trasversale e comunicante con detto quarto foro, una opportuna scanalatura, a sezione preferibilmente semicircolare. 13) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di comprendere una schedina, rimovibile, supportante detti due interruttori, a cui sono
    associati mezzi di collegamento ad una rete elettrica. 14) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 13, che si caratterizza per il fatto che detta schedina presenta, in una vista in pianta, una conformazione circa a T, a definire un quarto gambo, il quale risulta circa controsagomato a detto terzo gambo di detto quarto foro, così da poter essere inserito entro lo stesso, detto
    quarto gambo fuoriuscendo da detto dispositivo con la sua estremità libera. 15) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 14, che si caratterizza per il fatto che detta estremità libera di detto terzo gambo presenta, preferibilmente sulle sue superfici superiore ed inferiore, degli opportuni contatti elettrici atti a consentire il collegamento elettrico della stessa ad un predisposto connettore, elettricamente collegato o collegabile a detto motore elettrico e fissabile, preferibilmente ad incastro, a detta estremità libera. 16) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 15, che si caratterizza per il fatto che dal Pai tra estremità di detto quarto gambo sporgono, circa perpendicolarmente allo stesso, due bracci laterali, ad ognuno dei quali è inferiormente fissato uno di detti due 34 TC/16144D 1 1
    2 17) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 15, che si 3 caratterizza per il fatto che su detta schedina è presente un apposito 4 circuito stampato che collega opportjLinamente detti interruttori a 5 detti contatti elettrici. : 6 18) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 17, che si 7 caratterizza per il fatto che detti Interruttori sono conformati
    i 8 preferibilmente circa a parallelepipedo e presentano dimensioni tali 9 da poter essere alloggiati rispettivamente entro dette sedi definite in i i detto corpo scatolare, dalla superficìè di detti interruttori rivolta 1 verso detta superficie laterale inferiore di detto corpo scatolare sporgendo, circa perpendicolarmente, due pulsanti, su detti i i
    interruttori essendo ricavati, da parte ojpposta a detto quarto gambo e quindi verso la superfìcie occultata da detto coperchio, rispettivamente due quinti fori, le j cui dimensioni e la cui ì disposizione sono tali da consentire Γ alloggiamento al loro interno rispettivamente di detti pemetti sporgenti da detto primo risalto in corrispondenza di dette sedi. j 19) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di | collegamento ad una rete elettrica sono costituiti da un cavo elettrico, fissato superi onnente a detta schedina ed inseribile in detta testa di detto quarto foro attraverso detta scanalatura, il quale i contiene quattro cavetti distinti, di cui tee opportunamente saldati a detto circuito stampato di detta schedina, ed il quarto, costituente il i j i 35 TV 2::3 A 00 0 225 TC/16144D I cavo di messa a terra, fuoriuscendo da detto primo gambo, da parte opposta a detto corpo scatolare, ed essendo collegabile ad un opportuno morsetto per la messa a terra dì detto dispositivo, previsto su detto primo gambo· 20) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo
    rotismo sono alloggiati entro detta cavità di detto corpo scatolare, inferi ormente a detti interruttori. 21) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 20, che si caratterizza per il fatto che ognuno di detti primo e secondo rotismo comprende un telaietto conformato, in: una vista laterale, circa ad U rovesciata a definire una base, sostanzialmente piana e disposta, in
    uso, affacciata ad uno di detti pulsanti, e due seconde ali, asimmetriche. 22) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 21, che si caratterizza per il fatto che su detta; base è ricavata una prima feritoia, longitudinale, che interessa alrheno la zona della stessa che risulta affacciata, in uso, ad uno di detti pulsanti. 23) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 22, che si caratterizza per il fatto che dalla zona di detta base non interessata da detta prima feritoia sporge, verso detto, soprastante, interruttore, una prima appendice, elasticamente deformabile, che riscontra, in uso, con dette, soprastanti, prime ali dii detto primo risalto, così da esercitare costantemente su detto telaietto una pressione in direzione opposta a detto primo risalto. 36 TC/Ì6144D 1 1 ι 24) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 23, che si caratterizza per il fatto che su dette seconde ali sono ricavati due sesti fori e due settimi fori, aventi a coppie il medesimo asse, e disposti, in uso, affacciati rispettivamente a detti secondi fori ricavati in detta parete di fondo di detta cavità di detto corpo scatolare. 25) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 24, che si
    caratterizza per il fatto che dal bordo perimetrale di una dette seconde ali, rivolto da parte opposta a detta base, sporge, circa perpendicol armente e circa centralmente alle stesse, un secondo risalto. 26) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 25, che si caratterizza per il fatto che in prossimità di uno di detti spigoli di
    quella tra dette seconde ali contigua, in uso, a detta parete di fondo, sporge, circa perpendicolarmente e da parte opposta a questa ultima, un apposito piolino, al quale è: girevolmente associata una terza ruota dentata che risulta impegnata, in uso, con detta seconda ruota dentata. 27) Dispositivo, come ad una ;o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che su detta base è ricavato, a partire dal bordo perimetrale di una di dette seconde ali, uno smanco, sostanzialmente semicircolare, raccordato a detta, attigua, prima feritoia e disposto in modo tale da poter alloggiare parzialmente, in uso, detto pulsante di detto soprastante interruttore. 37 TV 2<">3 A 0 0 0 2 2 5 TC/16144D 1 28) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 27, che si caratterizza per il fatto che a quelli tra detti sesti fori e settimi fori che risultano più vicini al centro di detta cavità, è associato un secondo alberino, sporgente con le sue estremità circa perpendicolarmente da dette seconde ali, al quale è girevolmente associata una quarta ruota dentata, atìgua dette seconde ali ed interagente con detta terza ruota dentata.
    29) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 28, che si caratterizza per il fatto che detto secondo alberino supporta girevolmente una quinta ruota dentata* attigua a detta quarta ruota dentata, che presenta, da parte opposta a questa ultima, un primo disco dal cui bordo perimetrale sporgono, circa perpendicolarmente
    allo stesso, due primi dentini, circa paralleli ed affiancati tra loro, da detto primo disco sporgendo, circa centralmente e da parte opposta a detta quarta ruota dentata^ un primo risalto anulare, conformato in pianta circa a cardioide; e presentante una estremità acuminata posta in posizione diametralmente opposta ad una gola, detta estremità acuminata essendo disposta ad una prefissata distanza angolare da detti primi dentini. 30) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 29, che si caratterizza per il fatto che detto secondo alberino supporta girevolmente un secondo disco, contiguo a detto primo disco, in prossimità del cui bordo perimetrale sporgono, circa perpendicolarmente allo stesso ed in direzione di detta quinta ruota dentata, una pluralità di primi denti, disposti circa equi spaziati tra 138 TC/I6144D I loro e secondo una circonferenza, dalla superficie di deto secondo disco rivolta verso deto primo disco sporgendo, circa perpendicolarmente e centralmente alla stessa, un secondo risalto anulare, conformato in pianta circa a: cardioide, il quale riscontra con detto primo risalto anulare, dalla superficie di detto secondo disco rivolta da parte opposta a detta quinta ruota dentata sporgendo circa perpendicolarmente, in prossimità del bordo
    perimetrale dì detto secondo disco, due secondi dentini, circa paralleli ed affiancati tra loro, la cui distanza angolare dalla estremità acuminata di detto secondo risalto anulare è pari a quella che intercorre tra detti due primi dentini e l’estremità acuminata di detto primo risalto anulare. 31) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 30, che si
    caraterizza per il fato che detto secondo alberino supporta girevolmente un terzo disco, attiguo alla superfìcie di deto secondo disco opposta a quella presentante detto secondo risalto anulare, dal cui bordo perimetrale sporgono, circa perpendicolarmente allo stesso e in direzione di detto secondo disco, una pluralità di secondi denti, equispaziati tra loro e disposti secondo una circonferenza, dalla superfìcie di detto terzo disco rivolta verso detto secondo disco sporgendo,;circa centralmente e perpendicolarmente, un terzo risalto anulare, conformato in pianta circa a cardioide, dal bordo perimetrale di detto terzo disco sporgendo radialmente una seconda appendice, posizionata circa da parte opposta alla estremità acuminata di detto terzo risalto anulare 39 TV 2CC3 A 030225 TCA6144D I ed atta a riscontrare detto, soprastante, pulsante di detto, soprastante, interruttore. 32) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che a quelli tra detti sesti e settimi fori di dette seconde ali di detto telaietto che risultano più lontani dal centro di detta cavità, è associato un terzo alberino, sporgente con le sue estremità circa perpendicolarmente da dette
    seconde ali, a cui è girevolmente associata una levetta, a conformazione scatolare, ruotabile selettivamente rispetto a detto telaietto. 33) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 32, che si caratterizza per il fatto che detta leVetta presenta, ad una sua estremità rivolta, in uso, verso detta base di detto telaietto, due
    naselli, sporgenti verso detto secondo alberino e le cui estremità trasversali, lanceolate, si impegnano sepettivamente rispettivamente con detti primo e secondo e terzo risalto anulare, detti naselli presentando ognuno, in corrispondenza della loro estremità libera, uno spigolo inferiore rivolto, in uso, dia parte opposta a detta base di detto telaietto. 34) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 33, che si caratterizza per il fatto che una opportuna rotazione di detta levetta provoca Γ impegno di detti due naselli rispettivamente con detti primo e secondo risalto anulare, e con detto terzo risalto anulare, causando la rotazione di detta quinta ruota dentata e di detto secondo e terzo disco, fino ad una condizione di equilibrio in cui 40 V A 000225 TC/16144D I detti spigoli inferiori di detti naselli risultano posizionati rispettivamente in corrispondenza di dette gole definite su detti primo e secondo risalto anulare, e su detto terzo risalto anulare. 35) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che dalla estremità di detta levetta opposta a detti naselli sporgono circa perpendicolarmente delle spallette atte a supportare un quarto
    alberino, sporgente con le sue estremità da dette spallette, così da riscontare, con una sua estremità, con detto secondo risalto sporgente da detto bordo perimetrale di una di dette seconde ali di detto del telaietto, per limitare la rotazione di detta levetta. 36) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che a detto quarto alberino sono girevolmente associati un primo, un secondo, ed un
    terzo ingranaggio. 37) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 36, che si caratterizza per il fatto che la conformazione e la posizione di detto primo ingranaggio sono tali per cui lo stesso, nella condizione in cui detti naselli non risultano impegnati con i rispettivi primo, secondo e terzo risalto anulare, ingrana contemporaneamente con detta quarta ruota dentata e con detta quinta ruota dentata. 38) Dispositivo, come alle riveaidicazioni 1 e 37, che si caratterizza per il fatto che la conformazione e la posizione di detto secondo ingranaggio sono tali per cui lo stesso, nella condizione in cui detti naselli non risultano impegnati rispettivamente con detti 41 TC/16I44D 1 primo e secondo risalto anulare, e con detto terzo risalto anulare, ingrana con detti primi denti di detto secondo disco e con detti primi dentini di detto primo disco quando questi ultimi passano in prossimità di detto secondo ingranaggio. 39) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 38, che si caratterizza per il fatto che la conformazione e la posizione di detto terzo ingranaggio sono tali per cui lo stesso, nella condizione in cui
    detti naselli non risultano impegnati rispettivamente con detti primo e secondo risalto anulare, e con detto terzo risalto anulare, ingrana con detti secondi denti di detto terzo disco e con detti secondi dentini di detto secondo disco quando questi ultimi passano in prossimità di detto terzo ingranaggio. 40) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 39, che si
    caratterizza per il fatto che dalla estremità di detta levetta opposta a detti naselli sporge longitudinalmente un apposito braccetto impegnabile con predisposti mezzi di regolazione della posizione di detta levetta. 41) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo rotismo sono alloggiati, in uso, disponendo detta seconda ala di detto telaietto presentante detto piolino a ridosso di detta parete di fondo di detta cavità di detto corpo scatolare, ed inserendo dette estremità di detti secondo e terzo alberino entro detti secondi fori ricavati in detta parete di fondo, la dimensione e la conformazione di detti secondi fori essendo tali da consentire una leggera 42 ύ A 000 225 TC/16I44D I rotazione di detti telaietti di detti primo e secondo rotismo rispetto a detti terzi alberini solidali a detto colpo scatolare. 42) Dispositivo, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per :il fatto che detti mezzi di regolazione della posizione di detta levetta comprendono due prime
    piastrine, a pianta preferibilmente circa rettangolare, presentanti dimensioni tali da poter essere scorrevolmente associate alla superficie laterale inferiore di dettò corpo scatolare, da parti opposte rispetto a detto asse medio verticale, la corsa di dette prime piastrine rispetto a detta superficie laterale inferiore in direzione della mezzeria di questa ultima essendo limitata dalla presenza di un terzo risalto sporgente da detta superfìcie laterale inferiore, verso Fintemo di detta cavità, circa in: corrispondenza di detto asse medio verticale.
    43) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 42, che si caratterizza per il fatto che a partire dal bordo perimetrale di dette prime piastrine rivolto, in uso, verso detta parete di fondo di detta cavità, e circa in corrispondenza di una prima estremità trasversale delle stesse, sono ricavate due seconde feritoie, trasversali, entro cui sono ineriti, in uso, detti braccetti sporgenti da dette levette. 44) Dispositivo, come alle rivèndicazioni 1 e 43, che si caratterizza per il fatto che ad una seconda estremità trasversale di dette prime piastrine sono ricavate rispettivamente due terze feritoie, trasversali, entro cui sono scorte voi mente associabili degli appositi pioli, sporgenti circa perpendicolarmente ed in posizione 43 TC/16144D 1 eccentrica dalla estremità superiore di due apposite viti di regolazione, sostanzialmente cilindriche, associabili folli entro detti terzi fori ricavati su detta sulla superficie laterale inferiore di detto corpo scatolare. 45) Dispositivo, come alle rivendicazioni 1 e 44, che si
    caratterizza per il fatto che la rotazione di dette viti di regolazione i provoca la traslazione di dette prime piastrine rispetto a detta superfìcie laterale inferiore di detto corpo scatolare e l’oscillazione di dette levette di detti primo e secondo rotismo rispetto a detto telaietto. 46) Dispositivo, come ad unaì o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti telaietti di detti
    primo e secondo rotismo sono raccordati a detti, soprastanti, ! interruttori mediante due apposite feconde piastrine, a pianta preferibilmente circa rettangolare, in prossimità di una terza estremità trasversale delle quali sono ricavati due ottavi fori entro cui sono alloggiabili rispettivamente l detti pemetti sporgenti da i i detto primo risalto, in prossimità di una quarta estremità trasversale di dette seconde piastrine essendo ricavati rispettivamente dei noni fori entro cui sono alloggiabili, in ! uso, rispettivamente dette estremità di detti terzi alberini, su dettp seconde piastrine essendo I | ricavate, in prossimità di detti rioni fori, delle asole, a conformazione arcuata, entro cui sono; scorrevolmente alloggiabili le estremità di detti secondi alberini di detti primo e del secondo rotismo, la conformazione di dette asole essendo tale da consentire 44 TV 2005 A 00 0 2 2 TC/16144D ! una leggera rotazione di detti tei aietti: di detti del primo e secondo rotismo rispetto a detti terzi alberini sdlidali a detto corpo scatolare. i 47) Dispositivo finecorsa, particolarmente per una o più tende o tapparelle avvolgibili su un tamburo cavo azionabile da un motore elettrico alloggiato in un apposito elemento tubolare inserito coassialmente a detto tamburo, comprendente un primo gambo, circa cilindrico e cavo, inseribile ad una estremità di detto elemento tubolare ed a cui è girevolmente associata una ghiera calettarle a detto tamburo e presentante, sulla sua superficie interna, una dentatura interagente con una prima ruota dentata girevolmente supportata entro detto primo gambo, che si caratterizza per il fatto che detto primo gambo è raccordato, da
    parte opposta ed esternamente a detto tamburo, ad un corpo scatolare entro cui sono alloggiati un primo ed un secondo rotismo interagenti selettivamente con detta prima ruota dentata ed atti ad azionare rispettivamente due interruttori la cui pressione provoca l’arresto di detto motore elettrico e porta questo ultimo in condizione di poter successivamente ruotare solamente in senso opposto a quello precedente, detto dispositivo comprendendo una schedina, rimovibile, supportante detti: due interruttori, a cui sono associati mezzi di collegamento ad una irete elettric Il Mandatario Dr. Ing. cAVASIN
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ITTV20060225 2006-12-19 2006-12-19 Dispositivo finecorsa, particolarmente per tende o tapparelle avvolgibili ITTV20060225A1 (it)

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