ITTV20000131A1 - Sistema di dispositivi automatici per il trasferimento dei telai distanziatori per vetrocamera tra molteplici stazioni di lavorazione - Google Patents

Sistema di dispositivi automatici per il trasferimento dei telai distanziatori per vetrocamera tra molteplici stazioni di lavorazione Download PDF

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Description

costituita dal particolare modo (e meglio dettagliato nella descrizione) di manipolare gli stessi telai distanziatori in ogni fase del convogllamento, stanti la leggerezza la deformabilità e la variabilità di dimensioni degli stessi telai distanziatori.
DESCRIZIONE
STATO DELLA TECNICA E PROBLEMI INERENTI
Oggigiorno sono note: la macchina automatica per produrre il telaio distanziatore per piegatura, la automatica per riempire la parte cava del telaio distanziatore con materiale igroscopico, la macchina automatica o semiautomatica per applicare il si butilico sulle facce laterali del telaio distanziatore, la linea di produzione del vetrocamera. Il trasferimento del telaio distanziatore da una macchina all' altra (in altre parti pud essere detto da una stazione all' altra) è sinora realizzato con procedimenti completamente manuali, addirittura al punto di ricorrere alla manipolazione del singolo telaio distanziatore in certi casi o per certe fasi, o al più automatici solo per la fase di trasferimento dalla butilatrice automatica alla linea di produzione del vetrocamera.
Per meglio comprendere la configurazione e la funzione del telaio distanziatore si riassumono qui di seguito alcuni concetti riguardanti e il prodotto ossia il "telaio distanziatore" e il semilavorato "vetrocamera" di cui il telaio distanziatore fa parte, dando per conosciuto il successivo impiego del "vetrocamera" ossia quale componente del serramento.
Il "vetrocamera" è costituito dalla composizione di due o più vetri separati da uno o più telai distanziatori cavi microforati nella faccia rivolta verso 1' interno, i telai distanziatori contenendo nella loro parte cava del materiale igroscopico e la camera (o le camere) delimitata (e) dai vetri e dal telaio (i) potendo contenere aria oppure gas o miscele di gas conferenti al "vetrocamera, particolari proprietà, per esempio termoisolanti e/o fonoisolanti. L' unione tra vetri e telaio (i) è ottenuti mediante due livelli di sigillatura, la prima avente funzione di realizzare ermeticità (ed anche utile per la fabbricazione del vetrocamera), la seconda avente funzione di realizzare coesione tra i componenti e resistenza meccanica del giunto tra gli stessi.
I vetri utilizzati nella composizione del vetrocamera possono avere diverse conformazioni in funzione dell' utilizzo dello stesso ad esempio il vetro esterno può essere normale oppure riflettente (per limitare 1' apporto termico durante i mesi estivi) oppure stratificato/blindato (per funzioni di antintrusione/antivandalismo) oppure stratificato/temprato (per funzioni di sicurezza) oppure combinato (ad esempio riflettente e stratificato per ottenere una combinazione di proprietà), il vetro interno può essere normale oppure a bassa emissività (per limitare la dispersione di calore durante i mesi invernali) oppure stratificato/temprato (per funzioni di sicurezza) oppure combinato (ad esempio a bassa emissività e stratificato per ottenere una combinazione di proprietà).
Dalla semplice sintesi esposta, e prevalentemente rivolta al prodotto "telaio distanziatore" il cui trasferimento globale è oggetto del trovato di cui alla presente domanda, risulta già evidente che una linea di fabbricazione per ottenere il prodotto "vetrocamera" (prevalentemente rettangolare ma non escludendo altre forme) necessita di molte lavorazioni in cascata e che s aumenta la produttività se dette lavorazioni e i trasferimenti dei manufatti da una stazione all' altra avvengono in modo automatico.
Le lavorazioni per la produzione del "vetrocamera", ciascuna necessitando di una relativa e particolare macchina da disporsi in serie rispetto alle altre complementari, sono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo e nello stesso tempo non tutte necessarie, le seguenti:
SBORDATURA sul margine periferico di eventuali rivestimenti del vetro per consentire e mantenere nel tempo 1' adesione dei sigillanti
LAVAGGIO dei singoli vetri, con alternanza vetro interno/vetro esterno
CONTROLLO QUALITÀ' elettronico automatico o visivo semiautomatico
APPLICAZIONE DEL TELAIO DISTANZIATORE: il telaio preventivamente formato, riempito di materiale igroscopico e cosparso nelle facce laterali con un sigillante adesivo avente funzioni di tenuta, in macchine esterne rispetto la linea di produzione del "vetrocamera" (e proprio del trasferimento del telaio distanziatore da una stazione all' altra si occupa presente domanda di privativa industriale) viene applicato, nella quasi totalità degli impianti manualmente, su uno dei vetri costituenti il "vetrocamera" in un' apposita stazione della linea di produzione del "vetrocamera'
ACCOPPIAMENTO E PRESSATURA dell' insieme vetri/telai RIEMPIMENTO CON GAS della (e) esimerà (e) così ottenuta (e)
APPLICAZIONE SEPARATORI (componenti dell' imballaggio) SECONDA SIGILLATURA
I sopraelencati processi potendo essere svolti, dalla rispettiva macchina, in modo automatico o semiautomatico.
La ricerca delle anteriorità depositate o comunque divulgate in settori pertinenti o affini alla manipolazione dei telai distanziatori per il loro trasferimento ha portato ai seguenti trovati di seguito descritti. Nel settore delle macchine semiautomatiche è noto il brevetto US 4,912,837 con priorità Tedesca 3740922 del 03.12.87 titolare Franz Xavier Bayer Isolierglasfabrik KG. Non tanto tale trovato quanto la macchina effettivamente realizzata dal titolare insegna che la gestione di tale macchina, che procede al riempimento del telaio distanziatore con materiale igroscopico, può essere ottimizzata dotando la stessa: di un polmone di accumulo dei telai da riempire i alimentazione della stessa e di un polmone di accumulo telai riempiti allo scarico della stessa. Nel settore delle macchine automatiche sono noti i dispositivi per
i telai distanziatori dalla macchina che esegue automaticamente la spalmatura del sigillante sulle sue facce laterali alla linea di fabbricazione del vetroc tali dispositivi realizzando inoltre e successivamente e automaticamente 1' applicazione del telaio distanziatore sul vetro in transito e sosta sulla linea di fabbricazione del vetrocamera.
La ricerca di ulteriori tecniche note, pur in un settore tecnologico tanto affollato quale quello delle macchine e linee di produzione del vetrocamera, non ha portato ad individuare alcunché di similare a quanto oggetto del presente trovato, neppure nelle manifestazioni fieristiche numerosissime e diffuse a livello mondiale, ove, ritualmente, sono esposte le nuove idee e le relative macchine .
Le maggiori problematiche insite nelle tecniche sopradescritte sono le seguenti:
# per la macchina carica-desiccante: non completa eliminazione dell' intervento dell' uomo e limitata capacità dei polmoni di alimentazione e di scarico (caso macchina Bayer)
# per la macchina di applicazione del telaio sul vetro e relativo dispositivo di trasferimento dalla butilatrice: 1) eccessiva complicazione dell' automazione con conseguenti costi improponibili anche per la vetreria medio-grande e comunque insoddisfacente qualità del risultato finale in quanto 1' applicazione del telaio margine periferico del vetro richiede un posizionamento riferito al bordo esterno del vetro con tolleranze ristrette e quindi sproporzionate rispetto alla dimensione del telaio distanziatore; 2) difficoltà di manipolazione meccanica automatizzata dello stesso telaio distanziatore in quanto la manipolazione degli stessi telai distanziatori avviene su buona parte dell' estensione dei lati e quindi dipende dalla dimensione dei telai distanziatori.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un dispositivo o meglio un insieme di dispositivi o un sistema che consenta di realizzare in modo automatico semplice sicuro ed economico il trasferimento del telaio distanziatore per vetrocamera da una stazione di lavorazione all' altra lungo tutto il suo percorso, dalla macchina realizzante la sua piegatura alla macchina dedicata al riempimento con materiale igroscopico alla macchina per la spalmatura del sigillante alla linea di fabbricazione del vetrocamera.
Di più tale insieme di dispositivi, in un' opzione anche se più articolata, consente la manipolazione ed il trasferimento di telai aventi forma diversa dalla rettangolare, purché contenente almeno un angolo ret
DESCRIZIONE DELL' INVENZIONE
Per meglio comprendere la filosofia della macchina oggetto del presente trovato, sono già state anticipatamente descritte le tipologie del prodotto lavorato e la sintesi della sequenza delle lavorazioni per ottenerlo .
Vediamo ora come avviene, con il sistema di dispositivi oggetto della presente domanda il trasferimento dei telai distanziatori per vetrocamera tra molteplici stazioni di lavorazione, dette stazioni comprendendo, a titolo esemplificativo non esaustivo e non vincolante in quanto a tipologia e quantità di stazioni, una macchina per la formazione del telaio distanziatore partendo da barra rettilinea per ottenere a mezzo piegatura e/o calandratura un telaio chiuso, una macchina per il riempimento della parte cava del telaio con materiale igroscopico, una macchina per 1' applicazione del sigillante sulle facce laterali del profilo ed infine una linea di produzione del vetrocamera.
La caratteristica essenziale del sistema di dispositivi è quella di aver escogitato particolari meccanismi per la supportazione e per la movimentazione, sia di asservimento della stazione o della macchina cui il dipositivo è interiacciato sia di trasferimento tra una macchina e l' altra, agenti su uno degli angoli retti telaio distanziatore stesso e sfruttanti la forza di gravità per il bloccaggio
MODI PER L’ ESECUZIONE DELL' INVENZIONE
Per meglio descrivere un modo di attuazione del trovato, e che comprende tutti gli equivalenti, si commentano di seguito le figure relative a due
sue conformazioni essenziali, senza precludere possibili configurazioni alternative utilizzanti lo stesso principio inventivo, scandendo con la stessa successione dei componenti delle figure le fasi del ciclo di funzionamento del sistema di dispositivi.
La FIGURA 1 rappresenta schematicamente la porzione periferica del vetrocamera in una serie esemplificativa non esaustiva di possibili combinazioni: 1A normale, 1B triplo vetro, 1C vetri sfalsati, 1D vetro esterno stratificato vetro interno a bassa emissività, 1E vetro esterno riflettente temprato vetro interno a bassa emissività stratificato. Sono evidenziati i due tipi di sigillante impiegato: in nero il sigillante butilico avente funzione di tenuta (prima sigillatura), in tratteggio il sigillante polisolfurico o poliuretanico o siliconico avente funzione di resistenza meccanica (seconda sigillatura). Tanto al fine di comprendere quanto importante sia la funzione del telaio distanziatore, prevalentemente rettangolare ma non escludendo altre forme, parte essenziale del "vetrocamera" e quindi il suo ciclo di fabbricazione così pure la sua manipolazione o meglio il suo trasferimento, oggetto della presente domanda di privativa industriale. L' orientamento interno/esterno è visivamente individuato con icone rappresentanti il sole (lato esterno) ed il radiatore (lato interno).
La FIGURA 2 rappresenta una versione semiautomatica dell' insieme delle macchine, indicate con coppie di lettere maiuscole: [PB] dall' inglese "profile
bender" piegaprofili automatica; [DF] dall' inglese "desiccant filler" carica desiccante; [MB] dall' inglese "manual butyliser" butilatrice automatica; [IL] dall' inglese "insulating glass line" linea per la produzione di vetro isolante.
Tali macchine sono collegate da un insieme di dispositivi, oggetto del presente trovato, indicati con coppie di lettere minuscole: [au] dall* inglese "automatic unloader" scaricatore automatico; [tc] dall' inglese "truck conveyor" convogliatore carrellato; (al] dall' inglese "automatic loader" caricatore automatico; [oc] dall' inglese "overhead conveyor" convogliatore aereo; taluni necessitanti dell' intervento manuale, altri operanti automaticamente, che realizzano il trasferimento dei telai da una stazione di lavorazione ad un' altra stazione di lavorazione.
Per esempio tra [PB] e [DF] il telaio viene trasferito mediante uno scaricatore automatico [au] che alimenta un trespolo carrellato [tc] (che sostiene il telaio in corrispondenza di un suo angolo rettangolo), quest' ultimo venendo spinto manualmente dall' operatore sino ad accoppiarlo con il caricatore automatico del carica desiccante [DF]. Tra [DF] e [MB] il telaio viene trasferito mediante il convogliatore aereo [oc] (che sostiene il telaio in corrispondenza di un suo angolo rettangolo) dal quale 1' operatore della butilatrice manuale preleva il telaio per il successivo processo di butilatura. Tra [MB] e [IL] il telaio viene trasferito mediante il convogliatore aereo [oc] (che sostiene il telaio in corrispondenza di un suo angolo rettangolo) sul quale 1' operatore della butilatrice manuale appende il telaio e dal quale 1' operatore della linea di produzione del vetrocamera [IL] preleva il telaio che successivamente carica manualmente sulla linea di produzione di vetro isolante applicandolo direttamente sul vetro al quale il telaio stesso rimane aderente.
La FIGURA 3 rappresenta una versione completamente automatica dell' insieme delle macchine, indicate con coppie di lettere maiuscole: [PB] dall' inglese
"profile bender" piegaprofili automatica; [DF] dall' inglese “desiccant filler" carica desiccante; [MB] dall' inglese “manual butyliser" butilatrice automatica; [IL] dall' inglese “insulating glass line" linea per la produzione di vetro isolante.
Tali macchine sono collegate da un insieme di dispositivi. indicati con le coppie di lettere minuscole: [au] dall' inglese "automatic unloader" scaricatore automatico; [t dall' inglese “truck conveyor" convogliatore
(eventuale); [al] dall' inglese “automatic loader" caricatore automatico; [oc] dall' inglese “overhead conveyor" convogliatore aereo; tutti operanti automaticamente, che realizzano il trasferimento dei telai da una stazione di lavorazione ad un' altra stazione di lavorazione. Per esempio tra [PB] e [DF] il telaio viene trasferito mediante uno scaricatore automatico [au] che (eventualmente) alimenta un trespolo carrellato motorizzato [tc] (che sostiene il telaio in corrispondenza di un suo angolo rettangolo) il quale trespolo si muove automaticamente su guide sino ad accoppiarsi con il caricatore automatico [al] del carica desiccante [DF].
Tra [DF] e [AB] il telaio viene trasferito mediante il convogliatore aereo [oc] (che sostiene il telaio in corrispondenza di un suo angolo rettangolo) al caricatore automatico [al] della butilatrice automatica [AB]. Tra [AB] e [IL] il telaio viene trasferito mediante il convogliatore aereo [oc] (che sostiene il telaio in corrispondenza di un suo angolo rettangolo) che preleva il telaio dallo scaricatore automatico [au] della butilatrice automatica [AB] per destinarlo al caricatore automatico [al] della linea di produzione di vetro isolante [IL].
La FIGURA 4 rappresenta i dettagli costruttivi dei meccanismi applicanti il concetto inventivo del trovato. (con riferimento alla stazione [DF]) ossia di tenere telaio distanziatore [1] sospeso in corrispondenza di un suo angolo retto e bloccato grazie alla sola azione della forza di gravità (con telaio distanziatore si intende la schiera di telai distanziatori [1]). Ciò è realizzato sostenendo dapprima il telaio [1] (o meglio 1' insieme dei telai [1]) in corrispondenza del suo angolo rettangolo mediante il perno [4.1] isolato, in questa fase i restanti perni [4.2], [4.3] e [4.4] tutti fissati sulla piastra [P] fulcrata sull' asse [A] sono pure interni al telaio ma distanti dalla parete interna mentre il perno 4.5, pure fissato sulla piastra [P] è in prossimità della parete esterna del telaio e pure distante dalla parete sterna stessa.
La piastra [P] è dotata di una feritoia a forma di arco che consente alla piastra [P] stessa di ruotare senza interferire con il perno fisso [4.1] che la attraversa. Successivamente la piastra portaperni [P] ruota attorno al suo asse [A] mandando il perno 4.5 contro 1' estradosso del telaio e i perni [4.2], [4.3] e [4.4] contro 1' intradosso del telaio; quest' ultimo telaio si trova cosi in contrasto con la serie di perni [4.2], [4.3], [4.4] e [4.5] per azione del suo peso e quindi rimane stabilmente fissato (assieme a tutti gli altri telai [1] a costituire una schiera consecutiva) in tutte le successive operazioni quali il trasporto, il trasferimento e il corretto accoppiamento (di un telaio alla volta) alla macchina esempio il carica desiccante [DF].
Le descrizioni di cui sopra sono riferite ad un sistema di dispositivi in cui il flusso ha il senso rappresentato nelle figure; è facile immaginare una descrizione e relative figure riferite ad un flusso speculare o comunque differente.
Naturalmente tutti i movimenti interconnessi del sistema di dispositivi sono tra di loro interbloccati, per l ausilio di una logica parallela ma sempre attiva, al fine di evitare condizioni di interferenza del telaio distanziatore con parti dei meccanismi.
Il presente trovato è suscettibile di numerose varianti realizzative (rispetto a quanto evincibile dai disegni) tutte rientranti nell' ambito del concetto inventivo costituito dal sostentamento dei telai distanziatori, tali varianti possono riguardare i mezzi di azionamento che possono essere elettrici, elettricoelettronici, pneumatici, oleodinamici e/o combinati, etc, i mezzi di controllo che possono essere elettronici o fluidici e/o combinati, etc.
I dettagli costruttivi possono essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti. I materiali e le dimensioni possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze in particolare derivanti dalle tipologie e dimensioni dei telai.
Altresì il campo di applicazione può riguardare non solo il settore dei telai distanziatori per pannelli di vetrocamera ma qualsiasi settore ove il problema sia quello di movimentare e trasferire degli oggetti aventi forma di cornice .
Il sistema di meccanismi, ove gli stessi si trovano in vicinanza dell' operatore, è dotato di strutture di protezione, siano esse del tipo ripari meccanici o barriere ottiche o tappeti elettrosensiblli etc. in quanto particolare attenzione è dedicata, oltre che agli aspetti funzionali ed ergonomici, propri del contenuto di questo trovato, anche agli aspetti antinfortunistici.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo o sistema di dispositivi automatici per il trasferimento dei telai distanziatori [1] per vetrocamera tra molteplici stazioni o macchine di lavorazione c a r a t t e r i z z a t i d a l f a t t o c h e i meccanismi [4.1], [4.2], [4.3], [4.4] e [4.5] per la supportazione e per la movimentazione, sia di asservimento della stazione o della macchina cui il dipositivo è interfacciato sia di trasferimento tra una macchina e 1' altra, agiscono su uno degli angoli retti deT telaio distanziatore stesso.
  2. 2) Dispositivo o sistema di dispositivi come al la dicazione 1 c a r a t t e r i z z a t i d a f a t t o c h e i meccanismi [4.1] , [4.2], [4.3], m [4.4] e [4.5] per la supportazione e per la movimentazione del telaio distanziatore [1] agenti su uno degli angoli retti del telaio stesso, lo supportano in parte dall' interno ed in parte dall' esterno e che il vincolo di bloccaggio tra meccanismi e telaio e fornito dalla leva costituita dallo stesso telaio il quale solo grazie alla forza di gravità ha momento stabilizzante rispetto i supporti.
  3. 3) Dispositivo o sistema di dispositivi come alla rivendicazione 1 c a r a t t e r i z z a t i d a l f a t t o c h e il sostentamento dei telai distanziatori [1] è aereo in modo che i meccanismi dotati di movimentazione sono ad una quota al di sopra dello spazio ove possono sostare e transitare persone.
  4. 4) Dispositivo o sistema di dispositivi come alla rivendicazione 2 c a r a t t e r i z z a t i d a l f a t t o c h e 1' elemento di sostegno [4.1] che agisce sull' intradosso dei telai distanziatori [1] e i vincoli di bloccaggio [4.2], [4.3], [4.4] e [4.5] che agiscono, grazie alla gravità dei telai stessi, sulla parete esterna del lato dei telai e hanno un' estensione tale da sostenere e bloccare una molteplicità di telai tale da costituire un capiente polmone sia per 1' alimentazione che per lo scarico della macchina cui il dispositivo o sistema di dispositivi sono dedicati.
  5. 5) Dispositivo o sistema di dispositivi come allei rivendicazioni da l a 4 c a r a t t e r i z z a .. d a l f a t t o di operare su telai distanziatori [1] non rettangolari ma aventi almeno un angolo retto.
  6. 6) Dispositivo o sistema di dispositivi come alle rivendicazioni precedenti c a r a t t e r i z z a t i d a l f a t t o c h e il campo di applicazione può riguardare non solo il settore dei telai distanziatori per pannelli di vetrocamera ma qualsiasi settore ove il problema sia quello di movimentare e trasferire degli oggetti aventi forma di cornice.
  7. 7) Dispositivo o sistema di dispositivi come ad una o più delle rivendicazioni precedenti c h e s i c a r a t t e r i z z a n o per guanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegno.
  8. 8) Procedimento automatico o semiautomatico per il trasferimento dei telai distanziatori [1] per vetrocamera tra molteplici stazioni o macchine di lavorazione c a r a t t e r i z z a t o d a l f a t t o c h e i meccanismi [4.1], [4.2], [4.3] , [4.4] e [4.5] per la supportazione e per la movimentazione, sia di asservimento della stazione o della macchina cui il dipositivo è interfacciato sia di trasferimento tra una macchina e 1' altra, agiscono su uno degli angoli telaio distanziatore stesso 9) Procedimento automatico o semiautomatico come alla rivendicazione 8 c a r a t t e r i z z a t o d a f a t t o c h e i meccanismi [4.1], [4.2], [4.3] , [4.4] e [4.5] per la supportazione e per la movimentazione del telaio distanziatore [1] agenti su uno degli angoli retti del telaio stesso, lo supportano in parte dall' interno ed in parte dall' esterno e che il vincolo di bloccaggio tra meccanismi e telaio è fornito dalla leva costituita dallo stesso telaio il quale solo grazie alla forza di gravità ha momento stabilizzante rispetto i supporti .
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