ITTV20000009U1 - Calzatura sportiva per ragazzi - Google Patents

Description

Descrizione del modello industriale d’utilità

Il presente trovato riguarda le calzature sportive in generale, come le scarpe da ginnastica, quelle da montagna o per il tempo libero, ma anche quelle usate nei pattini sia da ghiaccio che a rotelle, oppure gli scarponi da sci.

In modo più specifico il trovato riguarda le calzature destinate ai ragazzi ed agli adolescenti, che vengono anche commercialmente definite con l’appellativo “Junior”.

Una situazione abbastanza ricorrente in queste calzature consiste nel fatto che la rapida crescita del piede degli adolescenti, può renderle spesso inadatte perché diventano troppo piccole nel giro di poco tempo.

Di conseguenza in queste situazioni può accadere che un paio di scarpe ancora in buono stato non possa più venire usato, con evidente svantaggio per chi le possiede.

Si noti che in queste calzature è più importante rispetto alle comuni scarpe da passeggio che il piede sia alloggiato in modo fermo e confortevole, al fine di permettere un buon controllo dei movimenti durante l attività sportiva.

Ciò implica che non è consigliabile avere calzature troppo grandi rispetto al piede, anche perché col tempo gli eventuali sfregamenti di quest’ultimo che si verificano quando la scarpa è troppo grande, porterebbero alla formazione di fastidiose vesciche e simili disturbi.

Questa situazione è alquanto sentita nei pattini, dove è forse ancor più importante che il piede sia ben stabile nella relativa calzatura per avere il necessario controllo dei movimenti durante la pattinata.

Si noti poi che i pattini sono anche degli articoli generalmente abbastanza costosi, quanto meno rispetto a delle semplici scarpe da ginnastica: di conseguenza per essi è maggiore lo svantaggio dovuto al fatto di non poterli più usare quando il piede cresce eccessivamente.

In questo contesto è poi da osservare che per compensare la differenza di dimensioni tra il piede e la calzatura, non è sempre possibile ricorrere all’uso di più strati di calze come spesso si usa fare negli scarponi da sci.

Infatti questo sistema se può andar bene per lo sci dove non ci sono problemi di avere un eccessivo accaldamento del piede, non è invece sempre adatto per altre calzature sportive dove, anzi, uno strato di calze troppo spesso può talvolta essere fastidioso per l’utilizzatore.

Un esempio di calzatura che può essere adattato a diverse misure del piede proprio nel caso di un uso da parte dei ragazzi, è descritto nel brevetto americano n. 2.S72.050 a nome Ornstein; in sostanza in questo documento si descrive la calzatura di un pattino formata da un puntale rigido che costituisce la parte anteriore di essa, ed una normale tomaia.

Quest’ultima è cucita alla suola della calzatura che viene poi montata sul telaio del pattino in modo fìsso, cioè non regolabile; il puntale, invece, viene montato sul telaio con dei bulloni che si impegnano in fori asolati presenti nella parte anteriore di esso, restando però scollegato dalla tomaia e dalla suola.

Siccome i fori sono asolati, il puntale può essere fissato sul telaio in posizione più o meno avanzata rispetto al resto della calzatura, che è invece fisso sul telaio.

In questo modo si ottiene quindi il risultato di poter variare a piacimento la lunghezza della calzatura, ovviamente entro certi limiti.

Una simile soluzione sebbene sia in grado di risolvere il problema di adeguare la lunghezza della calzatura al piede che cresce rapidamente nei giovani pattinatori, è tuttavia applicabile essenzialmente solo ai pattini in cui si voglia avere un puntale rigido.

In altri termini, questa soluzione può venire attuata grazie alla presenza del telaio su cui il puntale rigido può essere fissato in posizione più o meno avanzata.

Di conseguenza essa non è adatta alle calzature sportive senza un telaio, oppure a quelle dei pattini che oggi vengono chiamati “soft” in cui la tomaia è realizzata prevalentemente con materiali flessibili quali tessuto, pelle o simili, e può anche essere imbottita internamente.

E’ pertanto lo scopo del presente trovato quello di superare questo stato della tecnica nota; esso si propone cioè di predisporre una calzatura sportiva la quale sia facilmente adattabile a diverse lunghezze di piede, senza gli inconvenienti ed i limiti che sono stati evidenziati sopra.

Tale scopo è conseguito da una calzatura le cui caratteristiche sono esposte nelle rivendicazioni che seguiranno.

Tali caratteristiche ed i vantaggi che ne derivano risulteranno maggiormente dalla descrizione riportata qui appresso di un esempio indicativo e non limitativo di realizzazione del trovato, illustrato nei disegni allegati in cui:

- la fig. 1 mostra una vista in prospettiva, con una parte asportata, di una calzatura secondo il trovato;

- la fig. 2 è una vista in prospettiva di una soletta interna della calzatura di fig. 1;

- le fig. 3, 4 e 5 sono rispettive sezioni longitudinali di altrettante solette interne della calzatura precedente.

Con riferimento a tali figure, in esse con 1 è complessivamente indicata una calzatura destinata ad un pattino con ruote in linea, la quale comprende una tomaia 2 ed una suola 3 realizzati in materiale flessibile di per sé noto.

Tale calzatura è chiusa frontalmente con un’allacciatura a stringhe 4 e nella sua parte posteriore, intorno alla zona della caviglia, è applicato un riporto 5 configurato essenzialmente come una fodera, unito superiormente alla tomaia lungo una cucitura 6 ed aperto verso il basso per poterlo applicare in modo noto su un contrafforte semirigido (non mostrato nei disegni), che si erge dal tallone di una base in plastica fissata al telaio del pattino (anch’essa non disegnata).

Questo tipo di struttura di pattino con relativa calzatura è già conosciuto nella tecnica, soprattutto per i pattini cosiddetti “soft”.

Vantaggiosamente, secondo il presente trovato nella calzatura 1 è predisposta una soletta interna 10, indicata con linea tratteggiata in figura 1 e mostrata in dettaglio nelle altre figure.

Tale soletta è realizzata anatomicamente con i consueti materiali usati per questi scopi ed è fornita all’estremità anteriore di un bordo rialzato 1 1; lo spessore plantare 12, cioè in senso longitudinale alla soletta, e quello del bordo rialzato 11 variano a seconda dei casi.

Più specificamente, in funzione dei diversi spessori prescelti vengono realizzate delle corrispondenti solette 10a, 10b, 10c, le quali hanno lo stesso profilo che segue quello interno della calzatura 1, ma che sono invece adatte a piedi di lunghezza e forma diversa.

In altre parole, a seconda dello spessore del bordo rialzato 11 si riduce la distanza tra il tallone e la punta interna della soletta 10, così da conferire a quest’ultima la misura corrispondente ad un piede di determinata lunghezza, mentre in funzione dello spessore longitudinale 12 della soletta si varia lo spazio disponibile all’interno della calzatura.

Di conseguenza si può agevolmente comprendere come la calzatura 1 possa venire utilizzata da pattinatori con piede di lunghezza e volume diversi; a tal fine basterà scegliere la soletta 10 da mettere al suo interno, con un bordo 11 e spessore 12 adatti alla lunghezza e forma del piede dell’utilizzatore.

E’ appena il caso di segnalare che la soletta è del tipo rimovibile e quindi può essere sostituita con facilità; essa potrà poi venire dotata di una strìscia di velcro®, di bottoni automatici o altro elemento utile per mantenerla stabile in posizione nella calzatura.

A riguardo di quest’ultima c’è da dire che essa potrà anche differire dal tipo qui considerato.

Per esempio potrà venire alloggiata dentro uno scafo esterno semirìgido del pattino, similmente alle scarpette interne di certi scarponi da sci, oppure potrà essere priva della zona imbottita intorno all’arco plantare, risultando quindi più bassa di quella mostrata.

Queste ed altre possibili varianti rientrano comunque neH’ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1. Calzatura sportiva comprendente una tomaia (2) associata ad una suola (3), caratterizzata dal fatto di comprendere una soletta (10) interna rimovibile, avente spessore (12) plantare ed un bordo (11) rialzato all’ estremità anteriore di dimensioni tali da consentire l’alloggiamento nella calzatura di un piede di volume e lunghezza inferiori a quelle cui essa è destinata.
2. 2. Calzatura secondo la rivendicazione 1, in cui la tomaia (2) e la suola (3) sono realizzate con materiali flessibili.
3. 3. Calzatura secondo la rivendicazione 2, comprendente un riporto esterno (5) configurato sostanzialmente a fodera e disposto intorno alla parte posteriore, unito in alto nella zona della caviglia ed aperto verso il basso per essere infilato su un contrafforte del tallone di una base semirigida di un pattino.
4. 4. Calzatura secondo la rivendicazione 3, in cui la soletta (10) interna è mantenuta stabile in posizione con del velcro® o altro mezzo di attacco rimovibile.