ITTO980230A1 - Metodo e sistema di catering per aeromobili. - Google Patents

Metodo e sistema di catering per aeromobili.

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ITTO980230A1
ITTO980230A1 ITTO980230A ITTO980230A1 IT TO980230 A1 ITTO980230 A1 IT TO980230A1 IT TO980230 A ITTO980230 A IT TO980230A IT TO980230 A1 ITTO980230 A1 IT TO980230A1
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IT
Italy
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trolleys
aircraft
containers
isothermal
catering
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English (en)
Inventor
Giovanni Monetti
Original Assignee
Monetti Spa
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Publication date
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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B64AIRCRAFT; AVIATION; COSMONAUTICS
    • B64DEQUIPMENT FOR FITTING IN OR TO AIRCRAFT; FLIGHT SUITS; PARACHUTES; ARRANGEMENTS OR MOUNTING OF POWER PLANTS OR PROPULSION TRANSMISSIONS IN AIRCRAFT
    • B64D11/00Passenger or crew accommodation; Flight-deck installations not otherwise provided for
    • B64D11/0007Devices specially adapted for food or beverage distribution services
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B31/00Service or tea tables, trolleys, or wagons
    • A47B31/02Service or tea tables, trolleys, or wagons with heating, cooling or ventilating means
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D3/00Devices using other cold materials; Devices using cold-storage bodies
    • F25D3/12Devices using other cold materials; Devices using cold-storage bodies using solidified gases, e.g. carbon-dioxide snow
    • F25D3/125Movable containers

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Metodo e sistema di catering per aeromobili"
TESTO DELIA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce alla gestione del catering per aeromobili.
Tradizionalmente i sistemi di catering aeroportuali prevedono il confezionamento dei pasti per i passeggeri in vassoi inseriti a gruppi in rispettivi carrelli che vengono poi trasferiti dallo stabilimento di produzione e stoccaggio all'imbarco a bordo degli aeromobili.
La gestione dei pasti nel campo del catering per aeromobili ha subito negli ultimi anni un notevole sviluppo sotto l'aspetto puramente numerico. Ogni compagnia aerea fornisce sui propri aeromobili servizi di ristorazione che comprendono veloci snacks o pasti completi, in funzione della lunghezza della tratta da affrontare o del livello di classe di passeggeri.
L'utilizzo dell'aereo come mezzo di trasporto è andato via via crescendo nel tempo ed i fornitori di servizi di ristorazione, legati alle esigenze delle compagnie aeree, hanno dovuto affrontare investimenti in attrezzature e personale per far fronte all'incremento delle richieste del mercato. Per rispondere con tempestività e professionalità a queste esigenze è necessario disporre di strutture produttive all'avanguardia e perfettamente ottimizzate sotto l'aspetto della logistica.
Il problema fondamentale nell'organizzazione delle operazioni suddette risiede nel mantenimento della catena del freddo. Con tale termine si intende notoriamente una linea di processo termico cui sono sottoposti i cibi da movimentare, che a seguito della loro cottura vengono abbattuti rapidamente ad una temperatura di 3°C e quindi mantenuti a tale temperatura fino al momento del ricondizionamento termico per il loro consumo.
Gli attuali impianti di preparazione dei pasti per il catering aereo prevedono una serie di metodi che cercano di rispettare questa semplice regola: tuttavia, nell'ambito del ciclo produttivo, sussistono delle fasi temporali che si possono definire "a rischio". Il ciclo prevede infatti tradizionalmente le seguenti fasi:
I - stoccaggio dei cibi cotti, abbattuti e mantenuti a 3°C, entro celle frigorifere nell'ambito dello stabilimento di produzione;
2.- porzionatura dei cibi sul vassoio;
3 - inserimento dei vassoi preparati sui carrelli di trasporto;
4 - stoccaggio dei carrelli in apposite celle frigorifere pure nell'ambito dello stabilimento di produzione;
5 - carico dei carrelli sui veicoli di trasporto;
6 - trasporto dei carrelli agli aeromobili;
7 - imbarco dei carrelli pieni sugli aeromobili e scarico dei carrelli vuoti;
8 - ritorno allo stabilimento di produzione per il lavaggio dei carrelli.
Le fasi a rischio sono quelle sopra elencate ai punti 2-3-4-S-6, in considerazione di quanto segue.
II porzionamento dei cibi (fase 2) avviene in locali a temperature medie di 15-18°C dove evidentemente, per quanto veloce possa essere l'operazione di preparazione dei vassoi, i cibi subiscono un primo innalzamento della temperatura.
I vassoi preparati vengono inseriti nei carrelli di trasporto (fase 3) che non sono isotermici, e per quanto pre-condizionati in celle refrigeranti, finiscono col diventare contenitori nei quali i cibi subiscono necessariamente un ulteriore inquinamento termico.
A questo punto i carrelli preparati dovrebbero essere inseriti in celle frigorifere (fase 4) in attesa della spedizione agli aeromobili: è chiaro che, per consentire il flusso di entrata-uscita alle celle, queste non sono in grado di fornire stabilmente le necessarie frigorie per l'abbattimento della temperatura ed il mantenimento dei cibi ai valori di temperatura stabiliti, a causa della loro continua apertura e chiusura.
Il successivo carico sui veicoli di trasferimento ed il trasporto agli aeromobili (fasi 5 e 6) non possono che peggiorare la situazione termica dei cibi per i seguenti motivi:
- veicoli non coibentati;
- tempi di percorrenza elevati;
- temperature esterne stagionalmente variabili; - ritardi degli aerei ed eventuali soste impreviste.
I due rischi principali legati all'interruzione della catena del freddo sono (i) il possibile innesco della proliferazione batterica, che potrebbe degenerare in un incontrollato sviluppo di agenti inquinanti con esiti che possono portare all'avvelenamento alimentare, e (ii) il degrado organolettico dei cibi, con il conseguente peggioramento sotto il profilo del gusto che vanificherebbe in parte il livello di servizio che ogni compagnia desidera fornire.
I metodi e sistemi di catering per aeromobili tradizionali non sono in grado di fornire garanzie nei confronti di tali rischi, non tanto per guanto riguarda le procedure di preparazione utilizzate, bensì in relazione alle attrezzature che non sono in grado di garantire il necessario standard qualitativo.
Nella fattispecie l'imputato principale di queste deficienze è il carrello di trasporto dei vassoi con i pasti il quale, cosi come è normalmente concepito, non possiede (o possiede solo in forma ridotta) caratteristiche di isotermia, cioè la capacità di evitare al massimo scambi termici con l’ambiente esterno.
Per risolvere questo problema è stato proposto, nella domanda di brevetto europeo EP-A-0745816, di realizzare carrelli porta-vassoi modificati, con una struttura a pareti isolanti e contenente un recipiente di refrigerante solido, particolarmente di neve carbonica. Siffatti carrelli, che dovrebbero essere sostituiti a quelli esistenti, sarebbero effettivamente in grado di ridurre almeno in parte i rischi sopra menzionati. Tuttavia il loro pratico impiego è reso pressoché impossibile in primo luogo perché la sostituzione dell'elevatissimo numero dei normali carrelli esistenti comporterebbe costi notevolissimi per le compagnie. In secondo luogo le dimensioni di tali carrelli, che devono adattarsi in appositi precisi spazi a, bordo degli aeromobili, sono standardizzate: un incremento dimensionale derivante dalla struttura termoisolante delle pareti del carrello sarebbe quindi improponibile. Infine le dimensioni necessariamente ridotte del contenitore per il refrigerante solido e la modesta circolazione d'aria all'interno del carrello limiterebbero l'efficacia di abbattimento e mantenimento della temperatura dei vassoi, e l'approvvigionamento del refrigerante solido nel recipiente di ciascun carrello comporterebbe notevoli complicazioni ed oneri conseguenti.
Ulteriori aspetti negativi degli attuali sistemi di catering per aeromobili possono essere riassunti in quanto segue:
- necessità di predisporre di grandi celle frigorifere presso gli stabilimenti di produzione dei pasti per lo stoccaggio dei carrelli preparati ed in attesa di essere trasportati agli aeromobili; - costo eccessivo per il condizionamento degli ambienti refrigerati;
- scarsi risultati ottenuti da tali celle frigorifere in rapporto al loro costo di gestione;
inevitabile complicazione a livello di logistica.
Lo scopo della presente invenzione è quello di ovviare ai suddetti inconvenienti in modo semplice, pratico, funzionale e relativamente economico.
In vista di raggiungere tale scopo, l 'invenzione ha per oggetto un metodo di catering per aeromobili essenzialmente caratterizzato dal fatto che consiste nel predisporre contenitori isotermici su ruote o pallettizzabili dotati, in modo per sè noto, di rispettivi recipienti di refrigerante solido in forma di neve carbonica, nell *inserire in ciascuno di detti contenitori isotermici un numero limitato di detti carrelli, e nel mantenere detti carrelli in detti contenitori isotermici almeno fino all'imbarco a bordo dell 'aeromobile.
Grazie a questo idea di soluzione è possibile garantire con sicurezza la capacità di abbattere la temperatura e conservare il cibo porzionato nei vassoi alla corretta temperatura per parecchie ore (ad esempio 20-25 ore), indipendentemente da dove i carrelli inseriti nei contenitori isotermici vengono stoccati prima del loro imbarco sugli aeromobili. I contenitori isotermici con refrigerante solido offrono la massima insensibilità alle condizioni climatiche esterne (ad esempio a forti differenze termiche tra interno ed esterno), senza richiedere energia dall'esterno: ne consegue che i carrelli porta-vassoi possono essere temporaneamente parcheggiati, in attesa dell'imbarco, in qualsiasi area disponibile anche all'aperto.
Secondo una forma preferita di attuazione dell'invenzione i suddetti contenitori isotermici sono predisposti per contenere normalmente due carrelli, per cui essi presentano dimensioni così ridotte da poter essere anche imbarcati nella stiva di carico dell'aeromobile con i relativi carrelli al loro interno. Ciò consente in pratica di approvvigionare allo scalo di partenza i pasti sia per la tratta di andata, sia per la tratta di ritorno dell'aeromobile.
L'invenzione ha pure per oggetto un sistema di catering basato sui suddetti principi.
I principali vantaggi ottenibili grazie all'invenzione possono essere riassunti come segue:
- completo abbattimento della temperatura dei cibi por2ionati alla corretta temperatura di circa 3<°>C entro 60-90 minuti dal loro inserimento nei contenitori isotermici a neve carbonica,
- raffreddamento dell'intero carrello porta-vassoi con effetto di volano termico di refrigerazione, - conservazione a 3°C per tempi stabiliti a priori, dipendenti dalla quantità di neve carbonica introdotta nei recipienti dei contenitori isotermici,
- rispetto assoluto delle norme igieniche per la corretta conservazione dei cibi senza rischio di interruzione della catena del freddo,
- recupero di locali e spazi precedentemente utilizzati per l'installazione di celle frigorifere, - riduzione drastica di camere refrigerate e conseguente risparmio energetico e di spazio,
- possibilità di fare operare gli addetti alle operazioni in conformità alle leggi vigenti, evitando loro di esporsi continuamente a sbalzi termici dovuti ai ripetuti ingressi-uscite da locali refrigerati,
- riduzione dei costi generali di attrezzature, - ottimizzazione della logistica,
- caratterizzazione dei menù dei paesi di bandiera grazie alla possibilità di imbarcare i pasti di andata e ritorno,
- raddoppio del fatturato per le società di catering grazie alla possibilità di approvvigionamento dei pasti di andata e ritorno.
L'invenzione verrà ora descritta dettagliatamente con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, nei quali:
la figura 1 è una vista prospettica esplosa che esemplifica il sistema di catering per aeromobili secondo l'invenzione, e
la figura 2 è una vista in sezione verticale della figura 1.
Nei disegni con 1,2 sono schematicamente indicati due carrelli (''trolleys " ) del tipo comunemente impiegato per l'imbarco a bordo di aeromobili di gruppi di vassoi 3 fra loro sovrapposti, nei quali sono confezionati i pasti destinati ai passeggeri.
Con 4 è indicato nel suo insieme un contenitore isotermico di forma generalmente parailelepipeda, con struttura termicamente isolante ad esempio costituita da pareti interne ed esterne di materia plastica, convenientemente ma non necessariamente realizzate in un unico blocco con tecnologia " rotomoulding " , fra le quali è interposto uno strato di materiale isolante schiumato.
Il contenitore 4 è provvisto inferiormente di ruote pivottanti 5, alle quali può essere associato un sistema di frenatura non illustrato in quanto pure convenzionale, ed è dotato frontalmente di una porta 6 normalmente apribile a 270°. In alternativa il contenitore 4 potrebbe essere dotato inferiormente di piedi di pallettizzazione.
La cavità del contenitore 4 presenta dimensioni tali da poter contenere i due carrelli 1,2 in condizione affiancata, nel modo rappresentato nella figura 2.
Occorre notare che le dimensioni del contenitore 4 potrebbero èssere diverse da quelle illustrate, ed ad esempio tali da consentire l’alloggiamento di un numero maggiore di carrelli porta-vassoi, anche in condizione fra loro sovrapposta.
Nella parte superiore del contenitore 4 è disposto un recipiente a forma di cassetto 7, destinato ad essere riempito parzialmente o totalmente con un refrigerante solido, e più in particolare con neve carbonica.
La generale conformazione del cassetto 7 e le modalità per l'immissione al suo interno della neve carbonica sono generalmente note, e non verranno per brevità descritte nei dettagli. In particolare, il cssetto 7 potrà essere del tipo descritto ed illustrato nella domanda di brevetto europeo n.
98830085.1 a nome della stessa Richiedente, non pubblicato alla data di ideposito della presente domanda .
Nell'impiego, a seguito della porzionatura dei pasti sui vassoi 3 e dell'introduzione di questo nei carrelli 1,2, tali carrelli 1,2 vengono immediatamente stivati nel contenitore isotermico 4.
Il contenitore isotermico 4 viene quindi avviato alla stazione di riempimento di neve carbonica all'interno del cassetto 7 che, grazie alla sua flessibilità, permetterà agli operatori di caricare la quantità di C02 necessaria per il servizio di sola andata o per il servizio di andata e ritorno.
Il contenitore isotermico 4 contenente i carrelli 1,2 potrà a questo punto essere parcheggiato in qualsiasi postazione disponibile, anche all'esterno, e quindi senza la necessità di predisporre costose ed ingombranti celle frigorifere, in attesa di essere trasferito all'aeromobile.
L'operazione successiva sarà quella di raggruppare i contenitori 4 per ordine di appartenenza e di trasportarli all'area di prcheggio per essere caricati sui relativi aeromobili. Per il loro trasporto potranno essere impiegati normali veicoli di trasporto senza particolari requisiti e, soprattutto, senza necessità di essere equipaggiati con apparecchiature refrigeranti.
In alternativa i contenitori 4 potranno essere trasferiti agli aeromobili essendo mossi direttamente sulle proprie ruote 5.
I carrelli 1,2 saranno quindi estratti dai relativi contenitori isotermici 4 e trasferiti nei relativi alloggiamenti previsti a bordo dell'aeromobile, ove essi saranno protetti termicamente fino al momento del loro consumo.
Nel caso in cui si debbano approvigionare allo scalo di partenza i pasti per l’andata-ritorno dell’aeromobile, i carrelli contenenti i vassoi con i pasti per la tratta di ritorno saranno mantenuti all'interno dei relativi contenitori isotermici 4 e questi ultimi saranno così imbarcati nella stiva dell'aeromobile. Prima del decollo per il volo di ritorno i carrelli saranno quindi estratti dai contenitori 4 nella stiva, i quali potranno così ricevere i carrelli dei pasti già consumati.
Naturalmente i particolari di costruzione e le forme di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione, cosi come definita nelle rivendicazioni che seguono.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di catering per aeromobili, in cui pasti confezionati in gruppi di vassoi (3) inseriti in rispettivi carrelli (1;2) vengono trasferiti da uno stabilimento di produzione e stoccaggio all'imbarco a bordo di un aeromobile, caratterizzato dal fatto che consiste nel predisporre contenitori isotermici (4) su ruote (5) o pallettizzabili dotati, in modo per sè noto, di rispettivi recipienti (7) di refrigerante solido in forma di neve carbonica, nell'inserire in ciascuno di detti contenitori isotermici (4) un rispettivo numero limitato di detti carrelli (1,2), e nel mantenere detti carrelli (1,2) entro detti contenitori isotermici (4) almeno fino all'imbarco a bordo dell'aeromobi le.
  2. 2 . Metodo di catering secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti contenitori isotermici (4) sono predisposti per contenere normalmente due di detti carrelli (1,2).
  3. 3. Metodo di catering secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti carrelli (1,2) vengono almeno in parte imbarcati a bordo dell'aeromobile entro i relativi contenitori isotermici (4).
  4. 4. Sistema di catering per aeromobili, comprendente carrelli (1,2) nei quali sono inseriti pasti confezionati in vassoi (3), mezzi di stoccaggio refrigerato di detti carrelli (1,2), e mezzi di trasferimento di detti carrelli all’imbarco a bordo di un aeromobile, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di stoccaggio refrigerato e detti mezzi di trasferimento includono contenitori isotermici (4) su ruote (5) dotati, in modo per sè noto, di rispettivi recipienti di refrigerante solido (7) in forma di neve carbonica.
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti contenitori isotermici (4) sono predisposti per contenere normalmente due carrelli (1,2) in condizione affiancata. Il tutto sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.
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