ITTO950178U1 - Sistema per il fissaggio di una luce a un proiettore per veicoli. - Google Patents

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ITTO950178U1 IT95TO000178U ITTO950178U ITTO950178U1 IT TO950178 U1 ITTO950178 U1 IT TO950178U1 IT 95TO000178 U IT95TO000178 U IT 95TO000178U IT TO950178 U ITTO950178 U IT TO950178U IT TO950178 U1 ITTO950178 U1 IT TO950178U1
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Alfons Farke
Arnulf Wascher
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Hella Kg Hueck & Co
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Description

DESCRIZIONE DEL Modello Industriale di Utilità avente per titolo: "Sistema per il fissaggio di una luce a
un proiettore per veicoli"
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un sistema per il fissaggio di una luce a un proiettore per veicoli per mezzo del quale la luce, dopo essere stata inserita di lato vicino al proiettore in un'apertura della carrozzeria, può essere regolata rispetto al proiettore e alla carrozzeria e quindi fissata al proiettore, con un primo e un secondo elemento di ritegno, di cui un elemento di ritegno è applicato al proiettore e l'altro elemento di ritegno è applicato alla luce, e con una vite di fissaggio che si impegna in un dado del primo elemento di ritegno e passa attraverso una prima feritoia longitudinale del secondo elemento di ritegno, la quale feritoia in estensione longitudinale ha andamento approssimativamente in direzione di inserimento della luce ed è aperta a una delle sue estremità.
Un sistema del genere per fissare una luce a un proiettore per veicoli è noto dalla pubblicazione di brevetto tedesca DE 3726 834 Al. Il proiettore è inserito in un'apertura della carrozzeria e sul bordo dell'apertura della carrozzeria confina con il lato anteriore di un vetro di chiusura trasparente a forma di guscio. Alla carrozzeria è fissato un telaio che porta il vetro di chiusura trasparente e un riflettore a guscio. A lato del proiettore la luce è infilata nell'apertura della carrozzeria in senso contrario alla direzione di uscita della luce e il suo vetro confina con il lato anteriore del vetro di chiusura del proiettore e con l'adiacente bordo dell'apertura della carrozzeria. Il vetro di chiusura trasparente del proiettore e il lato anteriore del vetro della luce corrono pertanto a filo l'uno dell'altro e a filo della rispettiva parte della superficie esterna della carrozzeria. Il vetro della luce è montato su un involucro costruito in materiale sintetico il cui fondo è realizzato a riflettore. L'involucro della luce presenta una parete laterale piana che è rivolta verso il proiettore ed è collegata al telaio mediante un primo e un secondo elemento di ritegno. Il primo elemento di ritegno è una parete che ha andamento approssimativamente orizzontale ed è ricavata di formatura sul telaio costruito in materiale sintetico del proiettore. Su questa parete è infilata una lamiera per molle piegata a U il cui fianco aderente al lato inferiore della parete forma un dado in lamiera. In questo dado in lamiera si impegna una vite di fissaggio che passa attraverso un’apertura della parete e dell'altro fianco. Nella sua estensione longitudinale la vite di fissaggio ha andamento verticale e la sua testa si trova nella porzione terminale rivolta verso l 'alto. Tra la testa della vite e il dado ovvero il bord del telaio che porta il dado è infilato il secondo elemento di ritegno della luce. Il secondo elemento di ritegno è una parete con sezione a U che, con una superficie avente sezione a U, è ricavata di formatura sulla parete laterale della luce e con la propria estremità libera è rivolta in diagonale verso il lato posteriore del proiettore. Nella porzione terminale libera della parete a U è praticata una feritoia longitudinale che è aperta verso l'estremità libera della parete a U e nella sua estensione longitudinale ha andamento approssimativamente in direzione di inserimento della luce. In questo modo il gambo della vite di fissaggio può essere introdotto nella feritoia longitudinale, quando la luce viene inserita di lato vicino al proiettore. Per agevolare questa introduzione, all'estremità aperta della feritoia longitudinale ci sono superfici di guida che allargano la feritoia longitudinale stessa. Grazie alla feritoia longitudinale e all'apertura praticata nella parete del telaio, il cui diametro è maggiore di quello del gambo filettato della vite di fissaggio, è possibile allineare la luce rispetto al proiettore e alla parte adiacente della carrozzeria, prima di serrare a fondo la vite di fissaggio. Dopo che la vite di fissaggio è.stata serrata a fondo dal lato superiore del proiettore, sul lato superiore della parete a U della luce agisce un momento torcente. E' facile che questo momento torcente causi uno spostamento della luce dalla posizione in cui è stata regolata. Per evitare questo inconveniente, tra l'involucro della luce e la carrozzeria sono previsti due dispositivi ad arpionismo. Questi dispositivi ad arpionismo sono costituiti rispettivamente da un braccio elastico ricavato di formatura sull'involucro e dotato di una dentatura esterna e da un elemento fissato alla carrozzeria e dotato di una tacca di arresto in cui scatta in posizione la dentatura del braccio elastico. Dato che in questo caso non si devono assemblare solo gli elementi di ritegno della luce e del proiettore, ma anche gli elementi del dispositivo ad arpionismo, il montaggio della luce è complesso e richiede parecchio tempo. Le tacche di arresto dei dispositivi ad arpionismo sono inoltre previste su elementi supplementari il cui fissaggio alla carrozzeria richiede un'operazione addizionale. La testa della vite di fissaggio deve presentare un diametro maggiore di quello di una vite standard per far sì che la testa abbia una superficie di battuta abbastanza grande sulla parete a U dell'involucro della luce costruito in materiale sintetico. Se si impiega una vite standard con una rondella, non è possibile introdurre il gambo filettato nella feritoia longitudinale della parete della luce, dato che, prima del montaggio della luce, la rondella aderisce alla parete del telaio .
Il presente trovato si prefigge lo scopo di realizzare il sistema per il fissaggio di una luce a un proiettore per veicoli descritto nel preambolo della rivendicazione 1 in modo che la luce, una volta che è stata posizionata e regolata, durante il serraggio a fondo della vite di fissaggio non possa spostarsi dalla posizione in cui è stata regolata e ciononostante non siano necessari altri elementi addizionali oltre la vite di fissaggio e il dado. Il montaggio della luce inoltre deve essere facile e rapido da eseguire. Questo scopo viene raggiunto secondo il presente trovato per il fatto che il primo elemento di ritegno presenta due pareti, di cui una parete porta il dado, mentre l'altra parete presenta un’apertura attraverso la quale passa la vite di fissaggio e che il secondo elemento di ritegno è infilato tra queste due pareti e può essere bloccato stabilmente tra le stesse. In questo caso la vite di fissaggio può essere una vite standard con rondella, dato che la rondella viene tenuta in posizione da una delle pareti del primo elemento di ritegno. Le due pareti del primo elemento di ritegno dovrebbero presentare una distanza reciproca che corrisponde approssimativamente allo spessore del secondo elemento di ritegno in modo da tenere ferma in posizione la luce fino a che non viene serrata a fondo la vite di fissaggio. Prima del montaggio si deve avvitare la vite di fissaggio nel dado del primo elemento di ritegno senza serrarla.
E' inoltre vantaggioso che l'apertura di una delle pareti del primo elemento di ritegno sia una seconda feritoia longitudinale che, in estensione longitudinale, corre in senso trasversale all'estensione longitudinale della prima feritoia longitudinale e sia aperta verso una delle sue estremità. Così non è necessario usare uno stampo con una parte speciale regolabile per realizzare l'apertura conformata a seconda feritoia longitudinale. A questo proposito è ancora vantaggioso che il dado sia costituito da una lamiera per molle piegata a U che, con le estremità libere dei suoi fianchi rivolte in avanti, è infilata su una parete in senso contrario alla direzione di inserimento della luce e che la vite di fissaggio, che si impegna nei due fianchi di questo dado, passi attraverso una terza feritoia longitudinale che, come la seconda feritoia longitudinale, ha andamento in senso trasversale rispetto alla prima feritoia longitudinale ed è aperta verso la propria estremità. Il dado in lamiera per molle così realizzato può spostarsi insieme alla vite di fissaggio in estensione longitudinale della seconda e della terza feritoia longitudinale e, alla regolazione della luce, permette quindi di compensare ancora scostamenti di una certa entità tra il bordo del proiettore adiacente alla luce e il bordo della carrozzeria adiacente alla luce. Inoltre la seconda e la terza feritoia longitudinale possono essere ricavate di formatura insieme con lo stesso stampo.
In un'altra forma di realizzazione del presente trovato è previsto che, almeno nella porzione dove si trova la sua feritoia longitudinale e in una porzione adiacente al lato aperto di questa feritoia longitudinale, il secondo elemento di ritegno sia ricavato di formatura su un involucro e che la superficie frontale stretta della porzione della nervatura adiacente al lato aperto della feritoia longitudinale passi nell'interno della feritoia longitudinale e, partendo dalla feritoia longitudinale, abbia andamento in discesa verso l'involucro. In questo modo non solo si ottiene un collegamento stabile e sicuro tra il telaio e la luce, ma è anche più facile infilare la nervatura tra le due pareti. E' particolarmente facile infilare la nervatura tra le due pareti, se in una loro porzione terminale rivolta verso il lato anteriore del proiettore sono conformate in modo da individuare un imbuto che si allarga in senso contrario alla direzione di inserimento della luce.
Il primo elemento di ritegno risulta particolarmente stabile, quando una delle sue due pareti è realizzata a parete doppia e presenta un distanziale che ha andamento tra le due porzioni di parete, è conformato a canaletto e costituisce la seconda feritoia longitudinale. A questo proposito è inoltre vantaggioso che per quasi tutta la sua lunghezza la porzione esterna della parete realizzata a parete doppia sia ricavata di formatura su un involucro, essendo che la porzione interna della parete è ricavata di formatura sull'involucro esclusivamente con la sua porzione terminale rivolta dall'altra parte della vite di fissaggio. Così la parete realizzata a parete doppia risulta stabile e al contempo abbastanza elastica da cedere alla vite di fissaggio in direzione dell'estensione longitudinale della vite di fissaggio stessa.
La nervatura del secondo elemento di ritegno, che può essere infilata tra le due pareti del primo elemento di ritegno, presenta una rigidità particolarmente elevata, se la sua parete è più spessa dell'involucro. A questo proposito è vantaggioso che la parete della nervatura ricavata di formatura sull'involucro sia più sottile nel suo punto di collegamento all'involucro e che in questa porzione più sottile la parete presenti piccole nervature di rinforzo. In questo modo è possibile realizzare la nervatura in modo che nel punto di collegamento la sua parete sia approssimativamente sottile quanto l'involucro. Così all'interno dell'involucro non possono risultare fossette. La presenza di fossette all'interno dell'involucro è particolarmente svantaggiosa, quando in un sol pezzo con l'involucro è realizzato un riflettore della luce, dato che per via delle fossette all'interno del riflettore possono risultare raggi luminosi che danno fastidio.
Nei disegni è rappresentato un esempio di realizzazione del presente trovato, dove:
la figura 1 è una vista dall'alto di un gruppo ottico costituito da un proiettore per veicoli e da una luce disposta di lato vicino al proiettore e fissata al proiettore stesso,
la figura 2 rappresenta un primo elemento di ritegno applicato al proiettore, visto dalla direzione X,
la figura 3 rappresenta il primo elemento di ritegno senza vite di fissaggio, visto dalla direzione Y,
la figura 4 è una sezione secondo la linea A-A di un secondo elemento di ritegno della luce e la figura 5 è una vista parziale guardando dalla direzione Z.
Un gruppo ottico per veicoli è costituito da un proiettore 2 e da una luce 1 che in particolare è un lampeggiatore disposto di lato vicino al proiettore 2. Il proiettore 2 presenta un involucro 19 a tazza costruito in materiale sintetico e un vetro di chiusura trasparente 24 che chiude il lato anteriore dell'involucro 19. La luce 1 disposta di lato vicino al proiettore 2 è costituita da un involucro 15 in materiale sintetico che nella sua parte posteriore è conformato a riflettore 20 e da un vetro dì chiusura trasparente 25. Il proiettore 2 e la luce 1 sono inseriti in un'apertura 3 della carrozzeria 4 e i lati anteriori dei loro vetri di chiusura 24, 25 corrono a filo l'uno dell'altro e del lato esterno della carrozzeria 4 adiacente al loro lato anteriore. La luce 1 è collegata al proiettore 2 mediante un dispositivo di fissaggio che può essere allentato. Quando il dispositivo di fissaggio è allentato, la luce 1 può essere regolata sia rispetto al proiettore 2 che rispetto al bordo della carrozzeria 4 adiacente alla luce 1 stessa e può essere fissata al proiettore 2 nella posizione in cui è stata regolata. Durante il fissaggio della luce 1 al proiettore 2 la luce 1 non può spostarsi dalla posizione in cui è stata regolata .
Il dispositivo di fissaggio è costituito da. un primo elemento di ritegno 5 applicato all'involucro 19 del proiettore 2 e da un secondo elemento di ritegno 6 applicato all'involucro 15 della luce 1, da una vite di fissaggio 7 e da un dado 8. Il primo elemento di ritegno 5 è disposto in una rientranza dell'involucro 19 aperta verso la luce 1 e verso il lato posteriore del gruppo ottico e presenta due pareti .11, 12 che corrono a distanza reciproca con un andamento che per la maggior parte della loro estensione è approssimativamente orizzontale. La parete 11 ha andamento al di sotto della parete 12 e porta il dado 8. Il dado 8 è realizzato con una lamiera per molle piegata a U che, con le estremità libere dei suoi fianchi rivolte in avanti, è infilata sulla parete 11 in senso contrario alla direzione di inserimento 10 della luce 1. Il fianco inferiore del dado 8 è il dado di lamiera vero e proprio, mentre il suo fianco superiore presenta un'apertura per il passaggio della vite di fissaggio 7. In corrispondenza del dado 8 la parte superiore della parete 11, che ha andamento verso il basso, è sfalsata di una misura tale da far sì che il lato esterno del fianco superiore del dado 8 abbia andamento approssimativamente a filo della parte superiore della parete 11. La parete superiore 12 del primo elemento di ritegno 5 è realizzata a parete doppia ed è costituita dalle porzioni di parete 16 e 17. Come la parete 11, dal lato rivolto verso l'involucro 19, la porzione di parete 16 è ricavata di formatura per quasi tutta la sua lunghezza sull'involucro 19. La porzione di parete 17 è ricavata di formatura sull'involucro 19 esclusivamente con la sua porzione terminale rivolta in direzione di uscita della luce, mentre l'estremità della porzione di parete 17 rivolta verso la vite di fissaggio 7 è collegata alla porzione di parete 16 mediante un distanziale 18. Il distanziale 18 è conformato a canaletto e presenta pertanto una seconda feritoia longitudinale 13 la quale, come una terza feritoia longitudinale 14 praticata nella parete 11, è aperta verso l’involucro 15 della luce 1 . Attraverso la seconda e la terza feritoia longitudinale 13 e 14 passa il gambo della vite di fissaggio 7 che si impegna nel dado 8 del fianco inferiore della molla a U. Quando la vite di fissaggio 7 è allentata, può pertanto spostarsi insieme al dado 8 in estensione longitudinale delle feritoie longitudinali 13, 14, vale a dire in senso trasversale rispetto alla direzione di inserimento 10 della luce 1. In corrispondenza della porzione di parete 16, all'interno della seconda feritoia longitudinale 13, è ricavata di formatura una nervatura di ritegno 27 che riduce la larghezza della feritoia longitudinale 13 in modo che il gambo della vite di fissaggio 7 rimane fissato e bloccato nella feritoia longitudinale 13 a causa della presenza della nervatura di ritegno 27. Le porzioni terminali della parete 11 e della porzione di parete 17, rivolte in senso contrario alla direzione di inserimento 10 della luce 1, hanno andamento divergente e formano così un imbuto 23. L'imbuto 23 serve a facilitare l'inserimento del secondo elemento di ritegno 6 della luce 1 tra le pareti 11, 12 che individuano una fessura fra di loro.
Il secondo elemento di ritegno 6 è costituito da una nervatura avente andamento orizzontale che per tutta la sua lunghezza è ricavata di formatura su una parete laterale verticale dell'involucro 15 della luce 1, la quale parete è rivolta verso il proiettore 2. La nervatura 6 ha il suo punto più alto in una prima porzione che presenta una prima feritoia longitudinale 9, mentre l'altezza delle porzioni adiacenti a questa porzione va diminuendo verso il lato anteriore e quello posteriore della luce 1. La prima feritoia longitudinale 9 ha andamento in direzione di inserimento 10 della luce 1 ed è aperta in direzione di inserimento 10. L'inserimento della luce 1 avviene ad angolo acuto rispetto all'asse ottico del proiettore 2. La nervatura 6 ha parete più spessa dell*involucro 15 in cui si trova il riflettore 20 per consentire di fissare la luce 1 in modo sufficientemente stabile al proiettore 2 e che la fessura individuata tra le due pareti 11, 12 del primo elemento di ritegno 5 non sia tanto stretta da richiedere una parete eccessivamente sottile della parte dello stampo che forma la fessura. Per evitare che a causa dello spessore di parete della nervatura 6 si formino fossette all’interno dell'involucro 15, questa nervatura presenta una parete più sottile nel punto di collegamento all'involucro 15 e in questa sua porzione 21 è dotata di nervature di rinforzo 22. Partendo dalla prima feritoia longitudinale 9, la nervatura 6 ha andamento verso il lato posteriore della luce 1 con la superficie frontale stretta in discesa verso la luce 1, per cui questa superficie frontale stretta serve da superficie di guida per l'inserimento del gambo della vite di fissaggio 7.
Quando la luce 1 viene inserita di lato vicino al proiettore 2 nell'apertura 3 della carrozzeria, grazie all'imbuto 23 la nervatura 6 si infila con facilità e semplicità nella fessura individuata tra le due pareti 11, 12. Grazie alla superficie di guida allungata della nervatura 6, adiacente al lato aperto della feritoia longitudinale 9, la nervatura 6 non può agganciarsi al gambo della vite di fissaggio 7. Dopo l'introduzione del gambo della vite di fissaggio 7 nella feritoia longitudinale 9 della nervatura 6, la luce 1 può essere allineata sia rispetto al proiettore 2 che rispetto alla carrozzeria 4 adiacente alla stessa e rivolta verso il proiettore. La luce 1 a questo punto può essere sia spostata in direzione dell'estensione longitudinale della feritoia longitudinale 9 che fatta girare intorno all’asse longitudinale della vite di fissaggio 7. Se questa regolazione non basta, la vite di fissaggio 7 può essere spostata insieme al dado 8 in senso trasversale rispetto alla direzione di inserimento 10 e in senso trasversale rispetto all'asse-longitudinale verticale dell vite di fissaggio 7. Se la fessura individuata tra le due pareti 11, 12 del primo elemento di ritegno 5 ha uno spessore approssimativamente uguale a quello della nervatura 6 della luce 1, dopo essere stata regolata, la luce 1 viene tenuta ben ferma fino a che non viene serrata a fondo la vite di fissaggio 7. Questo sistema di ritegno può avere un'azione di bloccaggio. Dopo la regolazione, la luce 1 aderisce con piccole sporgenze 28 a una parete laterale del vetro di chiusura 24 del proiettore 2 e, una volta che la vite di fissaggio 7 è stata serrata a fondo, la luce rimane saldamente vincolata al proiettore 2. Per girare la vite di fissaggio 7 si agisce sulla testa della vite di fissaggio 7 stessa che è rivolta verso l'alto. La testa della vite di fissaggio 7 o rispettivamente una rondella inserita tra la testa della vite di fissaggio 7 e la parete 12 dovrebbero presentare un diametro tanto grande da evitare che tra la testa della vite di fissaggio 7 e la parete 12 risulti una pressione di contatto eccessiva. Dopo che è stata serrata a fondo la vite di fissaggio 7, la nervatura 6 rimane bloccata saldamente tra le due pareti 11, 12 con un cedimento elastico almeno della parete 11.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema per il fissaggio di una luce a un proiettore per veicoli per mezzo del quale la luce (1) , dopo essere stata inserita di lato vicino al proiettore (2) in un'apertura (3) della carrozzeria, può essere regolata rispetto al proiettore (2) e alla carrozzeria (4) e quindi fissata al proiettore (2), con un primo e un secondo elemento di ritegno (5, 6), di cui un elemento di ritegno (5) è applicato al proiettore (2) e l'altro elemento di ritegno (6) è applicato alla luce (1), e con una vite di fissaggio (7) che si impegna in un dado (8) del primo elemento di ritegno (5) e passa attraverso una prima feritoia longitudinale (9) del secondo elemento di ritegno (6), la quale feritoia in estensione longitudinale ha andamento approssimativamente in direzione di inserimento (10) della luce (1) ed è aperta a una delle sue estremità, caratterizzato dal fatto che il primo elemento di ritegno (5) presenta due pareti (11, 12), di cui una parete (11) porta il dado (8), mentre l'altra parete (12) presenta un'apertura (13) attraverso la quale passa la vite di fissaggio (7) e che il secondo elemento di ritegno (6) è infilato tra queste due pareti (11, 12) e può essere bloccato stabilmente tra le stesse .
  2. 2. Sistema di fissaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'apertura (13) di una (12) delle pareti del primo elemento di ritegno (5) è una seconda feritoia longitudinale che in estensione longitudinale corre in senso trasversale all'estensione longitudinale della prima feritoia longitudinale (9) e che è aperta verso una delle sue estremità.
  3. 3. Sistema di fissaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la vite di fissaggio (7) passa attraverso una terza feritoia longitudinale (14) della parete (11) che, come la seconda feritoia longitudinale (13), ha andamento in senso trasversale rispetto alla prima feritoia longitudinale (9) e, come la seconda feritoia longitudinale, è aperta verso una sua estremità .
  4. 4. Sistema di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che, almeno nella porzione dove si trova la sua feritoia longitudinale (9) e in una porzione adiacente al lato aperto di questa feritoia longitudinale (9), il secondo elemento di ritegno (6) è ricavato di formatura su un involucro (15).
  5. 5. Sistema di fissaggio secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la superficie . frontale della porzione della nervatura (6) adiacente al lato aperto della feritoia longitudinale (9) passa nell'interno della feritoia longitudinale (9) e, partendo dalla feritoia longitudinale (9), ha andamento in discesa verso l’involucro (15).
  6. 6. Sistema di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che in una porzione terminale rivolta verso il lato anteriore del proiettore (2) le due pareti (11, 12) del primo elemento di ritegno (5) sono conformate in modo da individuare un imbuto (23) che si allarga in senso contrario alla direzione di inserimento (10) della luce (1).
  7. 7. Sistema di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che una (12) delle pareti del primo elemento di ritegno (5) è realizzata a parete doppia.
  8. 8. Sistema di fissaggio secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la parete (12) realizzata a parete doppia presenta un distanziale (18) che ha andamento tra le due porzioni di parete (16, 17), è conformato a canaletto e costituisce la seconda feritoia longitudinale (13).
  9. 9. Sistema di fissaggio secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che per quasi tutta la sua lunghezza la porzione esterna (16) della parete (12) realizzata a parete doppia è ricavata di formatura su un involucro (19), essendo che la porzione interna (17) della parete è ricavata di formatura sull'involucro (19) esclusivamente con la sua porzione terminale rivolta dall'altra parte della vite di fissaggio (7).
  10. 10. Sistema di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 4 a 9, caratterizzato dal fatto che la parete della nervatura (6) è più spessa dell'involucro (15) su cui è ricavata di formatura, essendo che la nervatura (6) ha parete più sottile nel suo punto di collegamento (21) all'involucro (15) e che in questa porzione più sottile (21) presenta piccole nervature di rinforzo (22).
  11. 11. Sistema di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 4 a 10, caratterizzato dal fatto che la nervatura (6) è ricavata di formatura sull'involucro (15) della luce (1) e che le due pareti (11, 12) sono ricavate di formatura sull'involucro (15) del proiettore (2), essendo che la seconda feritoia longitudinale (13) è aperta verso l'involucro (15) della luce (1).
IT95TO000178 1994-08-24 1995-07-28 Sistema per il fissaggio di una luce a un proiettore per veicoli. IT235914Y1 (it)

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ITTO950178V0 ITTO950178V0 (it) 1995-07-28
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