ITTO940386A1 - Perfezionamenti ad un motoventilatore a commutazione elettronica per l'abitacolo di un autoveicolo. - Google Patents

Perfezionamenti ad un motoventilatore a commutazione elettronica per l'abitacolo di un autoveicolo. Download PDF

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Filippis Pietro De
Alberto Petrone
Ernesto Quartero
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Bitron A Spa
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Abstract

Il motoventilatore comprende un motore elettrico composto da un rotore (11), su cui è vincolata in rotazione una ventola (12), ed uno statore (10) montato su un supporto pressofuso (60) a sua volta inserito in una scatola aperta (40) interfacciata alla coclea del climatizzatore da cui la ventola (12) richiama l'aria da inviare all'abitacolo. Una scheda (50) con un circuito stampato determina le condizioni operative del motore.Sulla faccia inferiore del supporto statore (60) è definita una sede di alloggiamento (62) di forma congruente con quella dell'insieme costituito dalla scheda (50) e di una pluralità di MOS (54) montati a sbalzo dai bordi della scheda e sostanzialmente complanari alla stessa. La sede (62) ha profondità sufficiente a ricevere uno strato di resina solidificante di ricoprimento e protezione per il circuito stampato.Il supporto statore (60) è assialmente attraversato da più passaggi centrali (65) per il collegamento elettrico tra i terminali (30) degli avvolgimenti dello statore ed una pluralità di contatti elettrici (52) disposti sulla scheda (50) in prossimità di un'apertura (51) di questa in corrispondenza dei passaggi (65).

Description

Descrizione a corredo di una domanda di brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: Perfezionamenti ad un motoventilatore a commutazione elettronica per l'abitacolo di un autoveicolo.
Descrizione
La presente invenzione si riferisce ad un motoventilatore a commutazione elettronica per l'abitacolo di un autoveicolo.
I motoventilatori di tipo noto sono costituiti da un motore elettrico il cui rotore, costituito da una calotta di ferro in cui sono fissati i magneti, trascina in rotazione una ventola; lo statore è montato su un supporto pressofuso che reca inferiormente una scheda con un circuito stampato che determina le condizioni operative del motore. Il supporto pressofuso, che regge statore, rotore e ventola, è vincolato, tramite cilindri in gomma noti anche con il termine anglosassone di "silent blocks", ad una scatola aperta interfacciata ad una coclea facente parte del climatizzatore della vettura, da cui la ventola richiama l'aria per Inviarla all'abitacolo; la configurazione della ventola e della scatola è solitamente studiata in modo da permettere che parte dell'aria sia fatta passare all'interno del motore elettrico per raffreddarlo .
Il suddetto sistema di vincolo non garantisce un efficace assorbimento delle vibrazioni create dal motore elettrico in funzione, le quali, in corrispondenza di alcune frequenze, sono causa di fenomeni di risonanza. Capita così che l'utente può percepire rumori e vibrazioni di entità non accettabile per quanto riguarda il livello di comfort attualmente richiesto per gli autoveicoli.
Uno degli scopi della presente invenzione è di realizzare un sistema di vincolo del motore elettrico tale da impedire o perlomeno ridurre in modo sostanziale la trasmissione e l'amplificazione delle vibrazioni generate dal motore elettrico.
Un altro problema ricorrente nel motori elettrici, motoventilatori compresi, è quello legato al surriscaldamento, per cui si può presentare l'inconveniente che il motore si deteriori per il riscaldamento eccessivo delle sue parti oppure si arresti per intervento delle varie protezioni elettroniche esistenti nel circuito di pilotaggio.
Altro scopo della presente invenzione è perciò di realizzare un motoventilatore le cui parti interne soggette a surriscaldarsi, in particolare lo statore e i semiconduttori metallo-ossido (MOS) della scheda con circuito stampato, siano raffreddate in maniera ottimale.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di migliorare la protezione ambientale del circuito stampato che regola le funzioni del motoventilatore, che si trova inevitabilmente posto in un ambiente comunicante con l'ambiente esterno ed i suoi fattori ostili tipici di un impiego automobilistico.
Attualmente i MOS del circuito stampato vengono trattenuti da elementi elastici di pressione sul supporto dello statore con interposizione di un foglio di materiale elettricamente isolante ma termicamente conduttivo di forma piuttosto complessa e successivamente saldati al circuito stampato; questa configurazione comporta dei limiti di industrializzazione e di affidabilità che la rendono poco accettabile in situazioni produttive di grande serie, quali quelle richieste dall'industria automobilistica.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è perciò di semplificare la configurazione dei MOS e della scheda di supporto del circuito stampato, per realizzare un corretto e rapido montaggio della scheda e dei MOS preventivamente saldati direttamente sulla base del supporto dello statore.
Un ulteriore scopo dell'invenzione è di proporre una forma semplificata di fogli di isolante elettrico e conduttore termico per i MOS.
Un altro scopo ancora della presente invenzione è di eliminare la tradizionale calotta di ferro usata per contenere i magneti del rotore, sostituendola con un anello rotorico vantaggiosamente ottenuto dalla stessa operazione di tranciatura degli stessi lamierini usati per formare il pacco dello statore.
Le calotte in ferro sono solitamente fissate all'albero del rotore, mentre le boccole per la rotazione dell'albero sono fissate sul supporto: tale configurazione richiede di eseguire lavorazioni molto accurate per avere un buon centraggio (ed equilibratura) del rotore rispetto allo statore; un ulteriore scopo dell'invenzione è di proporre un motoventi latore in cui il centraggio sia reso facile senza richiedere lavorazioni particolarmente precise, e perciò antieconomiche.
Questi ed altri scopi e vantaggi sono raggiunti, secondo l'invenzione, da un motoventilatore per la ventilazione dell'abitacolo di un autoveicolo, del tipo comprendente un motore elettrico composto da un rotore, su cui è vincolata in rotazione una ventola, ed uno statore, costituito da un pacco di lamierini impilati; lo statore essendo montato su un supporto pressofuso inserito in una scatola aperta di collegamento alla coclea da cui la ventola richiama l'aria da inviare all’abitacolo; il motoventilatore essendo provvisto di una scheda con un circuito stampato che determina le condizioni operative del motore; caratterizzato dal fatto che il supporto dello statore presenta due facce opposte principali; quella inferiore, opposta a quella superiore su cui va montato lo statore, definendo una sede di alloggiamento di forma congruente con quella dell'insieme costituito dalla scheda e di una pluralità di MOS montati a sbalzo dai bordi della scheda e sostanzialmente complanari alla stessa; la sede avendo profondità sufficiente a ricevere uno strato di resina solidificante di ricoprimento e protezione per il circuito stampato e per i relativi collegamenti; il supporto statore essendo assialmente attraversato da una pluralità di passaggi centrali atti a consentire il collegamento elettrico tra i terminali degli avvolgimenti dello statore ed una pluralità di contatti elettrici disposti sulla scheda in prossimità di almeno un'apertura di questa in corrispondenza di detti passaggi; da detta faccia superiore del supporto statore estendendosi in senso assiale una pluralità di alette di impegno radiale ed assiale dello statore.
Verrà ora descritta una forma di realizzazione preferita ma non limitativa di un motoventilatore secondo l'invenzione/ facendo riferimento ai disegni allegati, in cui:
la Fig. 1 è una sezione assiale di un motoventilatore secondo l'invenzione, in cui alcune parti sono state rimosse per maggiore chiarezza;
la Fig. 2 è una vista in sezione, in scala ingrandita, secondo la traccia II-II di Fig. 1;
le Figg. 3, 4 e 5 mostrano rispettivamente un anello rotorico secondo l'invenzione, i relativi segmenti magnetici ed una ventola;
la Fig. 6 illustra l'insieme montato dei componenti delle Figg. 3, 4, 5;
le Figg. 7 e B mostrano rispettivamente la faccia superiore e quella inferiore dello statore di Fig. 1;
la Fig. 9 mostra la faccia superiore del supporto dello statore;
la Fig. 10 mostra lo statore montato sul suo supporto;
le Figg. 11 e 12 sono viste prospettiche di una scheda per il supporto del circuito stampato in due fasi di montaggio successive;
le Figg. 13 e 14 illustrano in due fasi di montaggio successive, il fondo del supporto dello statore del motoventilatore di Fig. 1; le Figg. 15 e 16 riportano rispettivamente gli isolanti elettrici e gli elementi di bloccaggio dei MOS collegati alla scheda di Figg. 13 e 14;
la Fig. 17 è una vista prospettica d'insieme del motoventilatore (rovesciato); e
la Fig. 18 è una vista della scatola aperta da accoppiare al motoventilatore di Fig. 17. Facendo inizialmente riferimento alla Fig. 1, in estrema sintesi, il motoventilatore comprende un motore elettrico composto da uno statore 10 e da un rotore 11 sul quale è vincolata in rotazione una ventola o girante 12. Lo statore 10, costituito da un pacco di tradizionali lamierini impilati che determinano cave assiali in cui sono disposti gli avvolgimenti, è montato su un supporto pressofuso 60 sulla cui faccia inferiore è fissata una scheda 50 con un circuito stampato che determina le condizioni operative del motore. Il supporto 60 è inserito in un semiguscio o scatola aperta 40 con apertura laterale 48 di collegamento alla coclea (non illustrata) da cui la girante richiama per depressione l'aria per inviarla all'abitacolo, destinandone una parte per raffreddare l'interno del motore dall'apertura 48 della scatola 40 (Fig. 1).
Passando ora a descrivere più in dettaglio i vari componenti del motoventilatore secondo la presente invenzione, il rotore 11 comprende un anello rotorico esterno 20 (Fig. 3) formato da una pluralità di lamierini anulari impilati, vantaggiosamente ricavati dalla parte periferica degli stessi lamierini che costituiscono lo statore. Più in particolare, in fase di costruzione, ciascun lamierino viene tranciato essenzialmente in tre partì, di cui la parte centrale viene utilizzata per formare lo statore 10, quella periferica anulare per formare l'anello rotorico 20, mentre la parte intermedia (non illustrata per semplicità) viene scartata. Questo accorgimento garantisce una perfetta concentrìcìtà strutturale tra rotore e statore.
In Fig. 4 sono illustrati i segmenti magnetici 21 che vengono montati nella superficie laterale interna dell'anello rotorico 20 e distanziati tra di loro in senso circonferenziale per mezzo di tradizionali elementi elastici (non illustrati per semplicità) che, interposti tra un segmento e l'altro, li spingono contro l'anello rotorico 20; un eventuale strato di colla ne perfeziona il montaggio.
L'anello rotorico 20, una volta montati i magneti, viene alloggiato nella cavità inferiore 23 (Fig. 5) della ventola 12; l'insieme della ventola completa è illustrato in Fig. 6.
Facendo riferimento alle Flgg. 7 e 8, nella parte centrale dello statore 10 ricavata dallo stesso statore durante l'operazione di tranciatura, viene creata una sede 14 in cui viene piantato un albero fisso 16. La sede 14 dell'albero comprende una raggiera di pareti radiali 17 che la congiungono allo statore 10, ed in prossimità di questo formano cuciture 18 destinate all'aggregazione dei lamierini. Le pareti radiali 17 suddividono la cavità centrale dello statore in una pluralità di passaggi di ventilazione 19 per raffreddare la parte centrale del motoventilatore.
Facendo nuovamente riferimento alla Fig. 1, la parte centrale della ventola 12 è destinata all'alloggiamento di una o più boccole o bronzine di rotazione 46 (nel presente esempio ne sono previste due, una superiore ed una inferiore) atte a ruotare sull'albero fisso 16 solidalmente alla ventola 12 al fine di ridurre l'attrito volvente tra le due parti in rotazione relativa.
Sulla faccia inferiore dello statore 10 (Fig. 8) sono montati i terminali 30 degli avvolgimenti; tali terminali, in forma di lamelle assiali, si proiettano verso il basso per attraversare la parte centrale del supporto pressofuso e collegarsi alla piastra di supporto del circuito stampato, descritta più avanti.
Con riferimento alla Fig. 9, il supporto 60 è costituito da un corpo pressofuso di forma preferibilmente discoidale. Attorno al centro della faccia superiore si estende in senso assiale una pluralità di alette 31 disposte convergenti a coppie verso il centro del supporto. Le alette 31 fungono sia da elementi di dissipazione termica, sia da mezzi di bloccaggio dello statore. Come illustrato in Fig. 10, lo statore 10 nella configurazione completa di Fig. 7 viene calzato sul supporto 60 introducendo ciascuna delle pareti radiali 17 del supporto albero 14 tra le rispettive coppie di alette convergenti 31. Come si può osservare in Fig. 10, le alette convergenti 31 hanno altezza di poco superiore a quella delle pareti radiali 17, in modo che le facce superiori 31a possano essere ribattute così da acciaccarsi sulle pareti 17 per trattenere assialmente lo statore, e nel contempo dilatarsi radialmente contro la cavità centrale dello statore per fissarne stabilmente la posizione sul supporto pressofuso 60.
Facendo riferimento alla Fig. 11, con 50 è indicata una piastrina sostanzialmente rettangolare di supporto del circuito stampato. La piastrina presenta un'apertura circolare centrale 51 attorno alla quale è disposta una pluralità di contatti 52 per il collegamento elettrico con i terminali 30 degli avvolgimenti. La piastrina 50 su due lati adiacenti reca due alette fustellate 53 ciascuna delle quali fa da piano di appoggio per una coppia di MOS 54, per garantirne la complanarità con la piastrina 50 durante la saldatura ad onda.
In Fig. 13 è illustrata (capovolta) la faccia inferiore del supporto pressofuso 60, sulla cui periferia sono ottenute boccole 61 atte a consentire l'appoggio al semiguscio inferiore, come sarà descritto in dettaglio più avanti.
Sempre sulla sua faccia inferiore, il supporto 60 forma una vaschetta 62, delimitata lateralmente da una parete esterna 63 e da una parete interna 64 sagomata in modo da realizzare una serie di canalizzazioni verticali 65 per permettere la ventilazione ed il collegamento elettrico, mediante saldatura a proiezione elettrica, tra i terminali 30 degli avvolgimenti ed i contatti 52 (Fig. 14).
La vaschetta 62 ha forma congruente con quella dell'insieme dato da piastrina e MOS, di modo che, una volta preparata a parte la piastrina con i MOS, e staccate le alette di appoggio 53 (come illustrato in Fig. 12), la piastrina con i MOS può essere adagiata sul fondo della vaschetta. Su due lati della vaschetta sono ricavate due coppie di camere adiacenti 75 aperte verso il centro e destinate ad accogliere 1 MOS. Questa superficie di appoggio dei MOS, mediante un'operazione di coniatura a pressione, migliora lo scambio termico col MOS stesso e riduce la possibilità di perforazione dello strato isolante 66 (Fig. 15).
Sul fondo di ciascuna coppia di camere adiacenti 75 viene infatti appoggiato un sottile strato di isolante elettrico 66, illustrato in Fig. 15, costituito da un rettangolo con un incavo laterale 67 per consentire l'accoppiamento con la parete mediana 68 che divide le camere 75. La forma semplificata degli isolanti 66 consente una notevole riduzione degli sfridi.
Per facilitare l'operazione di coniatura di cui sopra, senza correre il rischio di deformare o danneggiare alcuna parte del supporto 60, sulla faccia superiore di questo, visibile in Fig. 9, dalla parte esattamente opposta a quella recante le camere 75, vengono opportunamente predisposte delle zone libere 76 su cui possono trovare stabile appoggio i mezzi di contrasto che realizzano la coniatura delle camere 75. Le zone libere 76 sono ottenute in prossimità della periferia del supporto tra le alette superficiali di raffreddamento 77, ad esempio formando alette più corte 78 alternativamente disposte tra le alette 77.
Per impedire il distacco dei MOS ed aumentarne lo scambio termico, in corrispondenza delle camere 75 sulla parete esterna 63 della vaschetta vengono formati di pezzo dei perni verticali 69 sui quali si infilano due lamelle di trattenimento 70, separatamente illustrate in Fig. 16. Ciascuna lamella 70 comprende tre aperture distanziate 71 con alette elastiche radiali 72 che si impegnano sui perni 69 trattenendo i MOS in posizione corretta e con la giusta pressione specifica fornita da ulteriori alette elastiche 74.
Si può quindi colare nella vaschetta una resina solidificante che lascia i collegamenti al circuito stampato completamente annegati (Fig. 14).
Sulla periferia della faccia inferiore del supporto 60, in corrispondenza delle camere 75 ed in prossimità dei MOS, è formata una pluralità di alette di raffreddamento 73, attive per conduzione e convezione, destinate alla dissipazione termica dei MOS ed orientate secondo la circolazione dell'aria di raffreddamento da cui sono investite.
Con riferimento alle Figg. 17, 18 e 2, il motoventilatore completo di statore, rotore, ventola e piastra (Fig. 17) viene accoppiato alla scatola 40 {Fig. 18), Interponendo tra ciascuna boccola 61 del supporto pressofuso ed una corrispondente boccola 41 della scatola 40 una sfera 42 di materiale elasticamente cedevole, preferibilmente di materiale elastomerico. Le boccole 41 e 61 presentano rispettive cavità 41a e 61a di forma sostanzialmente ellissoidale, allungate secondo la direzione circonferenziale per conferire al supporto 60 una certa libertà di movimento rotazionale rispetto alla scatola 40. In senso radiale, invece, le cavità 41a e 61a hanno curvatura congruente con le sfere 42. Inoltre, come si può notare dalle Figg. 17 e 18, le superfici affacciate di ciascuna coppia di boccole coniugate 41 e 61 sono parallele tra di loro ed inclinate secondo superfici di giacitura coniche convergenti nello stesso verso (verso il basso in Fig. 18). E' anche previsto, in ciascuna boccola 61, un colletto di guardia 61b per facilitare il montaggio delle sfere e garantirne il corretto posizionamento .
Il semiguscio o scatola 40 viene fissato centralmente al supporto 60 inserendo un perno centrale 44 in un corrispondente foro centrale 45 ottenuto nel supporto 14; la lunghezza di inserimento del perno è selezionabile secondo una pluralità di posizioni per regolare la compressione delle sfere. In una particolare forma di realizzazione preferita, il perno 44 sarà costituito da una vite o da un altro elemento di fissaggio adatto a trattenere insieme i corpi 40 e 60 e per mezzo del quale si possa regolare la compressione delle sfere elastiche.
La forma di attuazione di Fig. 1, particolarmente vantaggiosa nell 'ammortizzare le vibrazioni che tendono a propagarsi anche lungo il perno 44, prevede che tra questo e la scatola aperta 40 sia interposto un corpo anulare 47 di materiale elastico. Come illustrato, il corpo elastico 47 viene calzato su una sede tubolare 49 sviluppata in senso assiale che accoglie il perno 44. Il corpo 47 reca una gola circonferenziale esterna in cui si innesta una zona centrale 33 della scatola 40.
Essendo posizionato lungo l'asse neutro a momento nullo, il perno 44 non trasmette vibrazioni; inoltre, nel caso di impiego di un motore con asse di rotazione non verticale, limita i movimenti posizionali di eccentricità tra ventola e coclea riscaldatore .
Una volta collegati gli elementi 40 e 60, il semiguscio può essere quindi vincolato in modo noto al veicolo
Come si potrà apprezzare, oltre ad eliminare i tipici problemi della tecnica nota indicati nella parte introduttiva della presente descrizione, il motoventilatore secondo l'invenzione permette di conseguire i seguenti vantaggi:
- saldatura dei MOS direttamente su scheda;
- facile e corretto montaggio della scheda e del relativi MOS sul supporto statore;
migliore scambio termico tra MOS e supporto pressofuso;
- massima protezione del circuito stampato grazie alla vaschetta integrale al supporto statore che permette una resinatura totale dei collegamenti al circuito stampato;
- miglioramento delle caratteristiche del circuito magnetico grazie all'eliminazione della parte superiore della tradizionale calotta di supporto dei magneti;
- migliore raffreddamente dello statore grazie alle alette di raffreddamento del supporto pressofuso sia periferiche che centrali;
- smorzamento delle vibrazioni grazie ad elementi di gomma (sfere) che permettono libertà di spostamento angolare del motoventilatore rispetto alla scatola aperta che lo contiene;
- centraggio del rotore più sicuro grazie all'albero montato direttamente sul pacco dei lamierini dello statore, con eliminazione delle lavorazioni di precisione richieste dai tradizionali motori con boccole fissate al supporto.
Nonostante si potranno attuare delle modifiche al motoventilatore in oggetto senza uscire dallo scopo dell'invenzione come definito dalle rivendicazioni, si intende che tutta la materia contenuta nella descrizione o illustrata nei disegni allegati sarà interpretata in senso illustrativo e non limitativo.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI Motoventllatore per la ventilazione dell'abitacolo di un autoveicolo, del tipo comprendente un motore elettrico composto da un rotore (11), su cui è vincolata in rotazione una ventola (12), ed uno statore (10), costituito da un pacco di lamierini impilati; lo statore essendo montato su un supporto pressofuso (60) inserito in una scatola aperta (40) di collegamento alla coclea da cui la ventola (12) richiama l'aria da inviare all'abitacolo; il motoventllatore essendo provvisto di una scheda (50) con un circuito stampato che determina le condizioni operative del motore; caratterizzato dal fatto che il supporto (60) dello statore presenta due facce opposte principali; quella inferiore, opposta a quella superiore su cui va montato lo statore (10), definendo una sede di alloggiamento (62) di forma congruente con quella dell'insieme costituito dalla scheda (50) e di una pluralità di MOS (54) montati a sbalzo dai bordi della scheda e sostanzialmente complanari alla stessa; la sede (62) avendo profondità sufficiente a ricevere uno strato di resina solidificante di ricoprimento e protezione per il circuito stampato e per i relativi collegamenti; il supporto statore (60) essendo assialmente attraversato da una pluralità di passaggi centrali (65) atti a consentire il collegamento elettrico tra i terminali (30) degli avvolgimenti dello statore ed una pluralità di contatti elettrici (52) disposti sulla scheda (50) in prossimità di almeno un'apertura (51) di questa in corrispondenza di detti passaggi (65); da detta faccia superiore del supporto statore (60) estendendosi in senso assiale una pluralità di alette (31) di impegno radiale ed assiale dello statore (10).
  2. 2. Motoventilatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nella parte centrale dello statore (10) è ottenuta una sede centrale (14) per il bloccaggio ed il supporto di un albero fisso (16) su cui è montato in modo girevole il rotore (11); detta sede centrale comprende una raggiera di pareti longitudinali (17) di altezza prestabilita.
  3. 3. Motoventilatore secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che le alette (31) del supporto statore (60) si impegnano con le pareti longitudinali (17) della sede centrale (14).
  4. 4. Motoventilatore secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato che l'altezza delle alette (31) è superiore a quella delle pareti (17) di una misura sufficiente a che le loro estremità superiori (3la) possano essere ribattute a coprire almeno una parte della faccia superiore della sede centrale (14), per ottenere il bloccaggio assiale di tale sede (14) e quindi dello statore (10).
  5. 5. Motoventilatore secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le alette (31) sono disposte convergenti a coppie verso il centro del supporto; ciascuna coppia di alette (31) comprendendo lateralmente almeno una di dette pareti (17).
  6. 6. Motoventilatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sede (62) comprende una parete assiale periferica (63) ed una parete assiale centrale (64) che circoscrive le aperture (65) per contenere la resina solidificante che ricopre le scheda (50) nella zona compresa tra dette pareti (63, 64).
  7. 7. Motoventilatore secondo le rivendicazioni 1 e 6, caratterizzato dal fatto che la parete periferica (63) forma una pluralità di camere periferiche (75) comunicanti con la sede (62) ed atte ad accogliere i MOS (54).
  8. 8. Motoventilatore secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che le camere periferiche (75) sono disposte adiacenti a coppie su due lati adiacenti della sede (62).
  9. 9. Motoventilatore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che sulla periferia della faccia inferiore del supporto (60), in corrispondenza delle camere (75) è formata una pluralità di alette di raffreddamento (73) destinate alla dissipazione termica dei MOS (54) ed orientate secondo la circolazione dell'aria di raffreddamento.
  10. 10. Motoventilatore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che in ciascuna coppia di camere periferiche adiacenti (75) viene posato un sottile strato di materiale elettricamente isolante (66) avente forma coniugata con quella della coppia di camere periferiche adiacenti (75).
  11. 11. Motoventilatore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che sulla faccia del supporto statore (60) opposta a quella recante le camere (75), sono predisposte zone libere (76) sostanzialmente piane atte a costituire sedi di stabile appoggio e contrasto per effettuare un'operazione di coniatura per spianare le camere (75).
  12. 12. Motoventllatore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che per trattenere i MOS (54) in posizione nelle camere periferiche (75), in corrispondenza di ciascuna coppia di queste, sulla parete esterna (63) della sede (62) sono previste almeno due sedi di bloccaggio (69) su cui si impegnano corrispondenti mezzi di bloccaggio rapido (71, 72) di una lamella (70) di trattenimento dei MOS (54).
  13. 13. Motoventllatore secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che le sedi di bloccaggio (69) sono costituite da perni verticali fissi (69); i mezzi di bloccaggio rapido essendo costituiti da aperture distanziate (71) con alette elastiche radiali (72).
  14. 14. Motoventllatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il rotore (11) comprende un anello retorico esterno (20) atto a contenere lateralmente almeno un magnete (21); l'anello retorico (20) essendo formato da una pluralità di lamierini anulari impilati.
  15. 15. Motoventi latore secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che i lamierini anulari impilati che formano l'anello rotorico (20) sono ricavati dalla parte periferica degli stessi lamierini che costituiscono lo statore (10).
  16. 16. Motoventi latore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la scheda (50) su due lati adiacenti reca rispettive alette fustellate (53) staccabili, ciascuna facente da piano di appoggio provvisorio per una coppia di MOS (54), prima dell'inserimento della scheda (50) nella sede (62).
  17. 17. Motoventilatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il supporto statore (60) è montato sulla scatola aperta (40) mediante un sistema di vincolo comprendente : un ancoraggio assiale centrale (44); e una pluralità di appoggi (41, 42, 61) elastici periferici con capacità di limitate escursioni rotazionali del supporto (60) attorno a detto ancoraggio centrale.
  18. 18. Motoventilatore secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che l'ancoraggio assiale (44) è selettivamente regolabile secondo una pluralità di posizioni assiali reciproche tra supporto (60) e scatola (40) al fine di regolare la compressione sugli appoggi elastici periferici (42).
  19. 19. Motoventilatore secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che l'ancoraggio assiale (44) è costituito da un perno filettato.
  20. 20. Motoventilatore secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che l'ancoraggio centrale (44) tra supporto statore (60) e scatola (40) comprende un corpo di materiale elastico (47) assialmente e radialmente interposto tra la scatola (40) e l'ancoraggio (44).
  21. 21. Motoventilatore secondo le rivendicazioni da 17 a 20, caratterizzato dal fatto che il corpo elastico (47) è un elemento anulare calzato su una sede tubolare (49) sviluppata in senso assiale per accogliere il perno (44); il corpo (47) recando una gola circonferenziale esterna per l'Innesto di una flangia centrale (33) della scatola (40).
  22. 22. Motoventllatore secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che gli appoggi elastici periferici comprendono: una prima serie di sedi concave (6la) del supporto statore (60) una seconda serie di sedi concave (41a) della scatola (40), affacciate in uso a detta prima serie di sedi concave (61a); una pluralità di elementi elastici (42) interposti tra dette sedi concave (41a, Sia).
  23. 23. Motoventllatore secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che gli elementi elastici (42) sono costituiti da sfere di materiale elasticamente cedevole.
  24. 24. Motoventllatore secondo le rivendicazioni 22 e 23, caratterizzato dal fatto che le sedi concave (4la, 6la) sono cavità di forma sostanzialmente ellissoidale aventi curvatura in senso radiale congruente a quella delle sfere (42), e curvatura in senso circonferenziale più ampia di quella delle sfere.
  25. 25. Motoventilatore secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che i bordi delle sedi concave (41a, 61a) giacciono su rispettive superfici di giacitura coniche e convergenti verso il fondo della scatola (40).
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