ITTO20130736A1 - Macchina spaccalegna - Google Patents

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ITTO20130736A1
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IT
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splitting
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trunk
machine
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IT000736A
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English (en)
Inventor
Angela Calvo
Marco Manzone
Original Assignee
Univ Degli Studi Torino
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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B27WORKING OR PRESERVING WOOD OR SIMILAR MATERIAL; NAILING OR STAPLING MACHINES IN GENERAL
    • B27LREMOVING BARK OR VESTIGES OF BRANCHES; SPLITTING WOOD; MANUFACTURE OF VENEER, WOODEN STICKS, WOOD SHAVINGS, WOOD FIBRES OR WOOD POWDER
    • B27L7/00Arrangements for splitting wood

Landscapes

  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Wood Science & Technology (AREA)
  • Forests & Forestry (AREA)
  • Iron Core Of Rotating Electric Machines (AREA)
  • Vending Machines For Individual Products (AREA)

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Macchina spaccalegna”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce alle macchine spaccalegna. In particolare, l'invenzione è stata sviluppata con particolare riferimento a una macchina spaccalegna includente:
- un telaio,
- un nastro trasportatore portato da detto telaio, - un’unità di taglio configurata per il taglio di tronchi in sezioni di tronco di lunghezza predeterminata, - un'unità spaccalegna configurata per lo spacco di dette sezioni di tronco in una pluralità di toppi Tecnica nota
Nel campo tecnico di riferimento è nota una pluralità di macchine spaccalegna per la produzione di legna da ardere a partire da tronchi di alberi pre-tagliati sul sito di abbattimento (c.d. “stangame”), aventi lunghezza generalmente di 2-2,5 m ciascuno, evidentemente incompatibile con le lunghezze tipiche dei toppi di legna da ardere.
Tali macchine, indipendentemente dalla loro dimensione (ne esistono di diverse taglie in dipendenza dai volumi di legname smaltito dall’impianto in cui opera la macchina stessa), richiedono generalmente di avere uno o più operatori (tipicamente da uno a tre) assegnati al controllo di esse. Gli operatori devono gestire i movimenti dei vari componenti della macchina e devono posizionare i prodotti intermedi di lavorazione nelle aree della macchina ove si svolge la lavorazione successiva. In generale, in una qualsiasi macchina spaccalegna di tipo noto, un tronco d’albero subisce il seguente trattamento:
- in una prima fase del procedimento di lavorazione lo stangame viene ulteriormente frazionato in senso trasversale in sezioni di tronco (c.d. “tronchetti) di lunghezza generalmente standard (ca. 30-60 cm) - in una seconda fase i tronchetti vengono avviati verso un’unità spaccalegna della macchina, nella quale ciascun tronchetto TR’ viene forzato contro un cuneo spaccalegna che ne realizza un ulteriore frazionamento (nel senso longitudinale del tronchetto stesso) in più toppi che vanno a costituire la vera e propria legna da ardere. L'operatore generalmente deve sistemare manualmente lo stangame su un nastro trasportatore che alimenta la macchina e deve successivamente controllarne la troncatura mediante l'unità di taglio della macchina, che realizza il sezionamento dello stangame in tronchetti. L’operazione di depositare i tronchetti all’interno di una culla dell’unità spaccalegna è anch’essa affidata all’operatore.
È quindi evidente che la necessità del supporto di uno o più operatori per il corretto funzionamento della macchina spaccalegna costituisce un collo di bottiglia non indifferente all'interno di una filiera meccanizzata di produzione di legna da ardere.
Oltretutto, la continua necessità di intervento manuale dell'operatore aumenta la pericolosità del processo di lavorazione, in quanto è più alto il rischio di infortuni dovuti ad accidentali proiezioni di schegge o a guasti di componenti della macchina spaccalegna (ad esempio l’unità di taglio, tipicamente costituita da una sega a catena).
Scopo dell'invenzione
Lo scopo dell'invenzione è quello di risolvere i problemi tecnici precedentemente menzionati.
In particolare, scopo dell'invenzione è quello di fornire una macchina spaccalegna nella quale le operazioni necessarie alla trasformazione dello stangame in toppi di legna da ardere possano essere eseguite in modo automatico e sostanzialmente in assenza di intervanto da parte dell'operatore.
Sintesi dell'invenzione
Lo scopo dell’invenzione è raggiunto da una macchina spaccalegna avente le caratteristiche formanti oggetto di una o più delle rivendicazioni che seguono, le quali formano parte integrante dell’insegnamento tecnico qui somministrato in base all’invenzione.
In particolare, lo scopo dell'invenzione è raggiunto da una macchina spaccalegna avente tutte le caratteristiche enumerate all'inizio della presente descrizione e caratterizzata inoltre dal fatto che include un dispositivo di movimentazione di dette sezioni di tronco comprendente un elemento basculante mobile fra una prima posizione operativa in cui è predisposto per la ricezione di una sezione di tronco in uscita da detta unità di taglio e una seconda posizione operativa nella quale è predisposto per veicolare la sezione di tronco in detta unità spaccalegna.
Breve descrizione delle figure
L’invenzione sarà ora descritta con riferimento alle figure annesse, fornite a titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista laterale schematica di una macchina spaccalegna in base a varie forme di esecuzione preferite dell'invenzione,
- la figura 1A illustra una vista di dettaglio schematica di un’unità di controllo della macchina 1.
- la figura 2A è una secondo la freccia II di figura 1 e illustrante il dispositivo di movimentazione delle sezioni di tronco in una prima posizione operativa,
- la figura 2B corrisponde alla figura 2A ma illustra il dispositivo di movimentazione delle sezioni di tronco in una seconda posizione operativa.
Descrizione particolareggiata
In figura 1 il numero di riferimento 1 designa nel complesso una macchina spaccalegna in base a varie forme di esecuzione dell'invenzione.
La macchina spaccalegna 1 include in telaio 2, un nastro trasportatore 4 portato dal telaio 2, un'unità di taglio 6 portata dal telaio 2 e unità spaccalegna 8 pure portata dal telaio 2. Completa la macchina 1 un dispositivo per la movimentazione delle sezioni di tronco indicato con il numero 10 in figura 1.
Il telaio 2 può essere del tipo semplicemente appoggiato (come quello di figura 1) o carrellato, in modo da realizzare una macchina 1 di tipo semovente ed eventualmente accoppiabile ad un trattore o a una trattrice agricola. Nelle forme di esecuzione preferite è organizzato secondo una struttura a due livelli, in particolare un livello superiore S e un livello inferiore I.
Al livello superiore S del telaio 2 sono disposti il nastro trasportatore 4, l'unità di taglio 6 e il dispositivo di movimentazione delle sezioni di tronco 10, il quale tuttavia funge da raccordo fra i due livelli (come si vedrà nel seguito). Il livello inferiore B ospita invece l'unità spaccalegna 8.
Entrando nel dettaglio dei singoli componenti della macchina, il nastro trasportatore 4 è disposto sul telaio 2 sostanzialmente in corrispondenza della mezzeria e include una sezione di ingresso 12 configurata per la ricezione dello stangame, in particolare di un tronco indicato schematicamente in figura con il riferimento TR, e una sezione di uscita 14, parzialmente sovrapposta con l'unità di taglio 6. L'unità di taglio 6 a sua volta include un elemento di bloccaggio 16, di preferenza realizzato come una ganascia di acciaio ad azionamento elettromeccanico, pneumatico o idraulico, e un organo di taglio, preferibilmente una sega a catena motorizzata indicata con il numero di riferimento 18 azionata, sempre di preferenza tramite un motore idraulico. L’organo di taglio 18 è disposto a valle dell’elemento di bloccaggio 16.
Il dispositivo di bloccaggio 16 e la sega a catena 18 sono basculanti attorno a rispettivi assi longitudinali X16, X18 che sono orientati parallelamente alla direzione longitudinale della macchina e, a seconda delle forme di esecuzione, possono essere coassiali o paralleli fra di loro. Ciascuno dei due componenti dell'unità di taglio 6 è azionabile in rotazione attorno a un rispettivo asse X16, X18 (aventi orientamento longitudinale rispetto alla macchina 1) fra una posizione di lavoro e una posizione di riposo, che è quella illustrata in figura 1.
Scendendo al livello inferiore I, l'unità spaccalegna 8 è di tipo convenzionale e include un dispositivo di spinta 20, di preferenza un attuatore lineare idraulico o pneumatico includente uno stelo 22 cui è fissato un piattello 24, una culla CR e un cuneo spaccalegna 26. Il piattello 24 è mobile relativamente alla culla CR lungo un asse X20 del dispositivo di spinta, allineato alla direzione longitudinale della macchina 1.
Il cuneo spaccalegna 26 è disposto al termine della culla CR, in modo che essa risulti disposta fra esso e il dispositivo di spinta 20, e ha geometria di preferenza a "X".
Nella forma di esecuzione esemplificativa qui illustrata l’unità spaccalegna 8 è ad azionamento idraulico: a tale scopo essa comprende una pompa idraulica P azionata in rotazione mediante un motore primo termico o elettrico oppure tramite una presa di potenza interfacciabile con quella di un veicolo agricolo. La pompa P è configurata per prelevare olio da un serbatoio T e la invia a una valvola distributrice ad azionamento elettrico DV, che alimenta in modo selettivo una prima e una seconda camera di fluido in pressione C1, C2 dell'attuatore lineare 20. Naturalmente è possibile utilizzare un attuatore a singolo effetto in luogo dell’attuatore a doppio effetto illustrato in figura 1: in tal caso si avrebbe un’unica camera di fluido in pressione alimentata dalla valvola DV (la quale – a rigore – dovrebbe realizzare differenti modalità di collegamento delle bocche di potenza rispetto al caso in cui sia presente un attuatore a doppio effetto).
Venendo ora al dispositivo di movimentazione 10 delle sezioni di tronco, con il supporto anche delle figure 2A, 2B, esso include un elemento basculante 28 girevole attorno ad un asse X28 orientato longitudinalmente. L’elemento basculante 28 è mobile attorno all’asse X28 fra una prima posizione operativa illustrata nella figura 2A e una seconda posizione operativa illustrata nella figura 2B. Ad esempio, l'azionamento in rotazione dell'elemento basculante 28 può essere realizzato mediante un motore elettrico M’ e una trasmissione a cinghia, preferibilmente dentata, indicata con il numero di riferimento 30 e di per sé nota. In alternativa è possibile un azionamento tramite motore idraulico o pneumatico: a tale scopo, si osservi che la macchina 1 può essere dotata di una pompa idraulica principale (che può essere costituita dalla pompa P stessa dell’unità spaccalegna 8).
L’elemento basculante 28 è conformato sostanzialmente come un piatto conformato lievemente a culla e includente una porzione terminale 32 che è configurata per andare in battuta contro le pareti della culla CR raccordandosi ad esse.
Verrà ora descritta la dotazione sensoristica della macchina 1.
La macchina 1 include, in generale, sensori di posizione, sensori di presenza ed eventualmente, nel caso di azionamento idraulico o pneumatico, sensori di pressione. In alcune forme di esecuzione (caratterizzate ad esempio da un’elevata compattezza) l’azionamento delle varie utenze della macchina 1 può avvenire esclusivamente per via meccanica e i sensori di pressione possono essere quindi sostituiti da ulteriori sensori di posizione.
Ciascuna di tali categorie verrà ora analizzata in dettaglio. Per quanto riguarda i sensori di posizione, la macchina 1 include:
- un primo sensore di posizione PS16 configurato per rilevare la posizione dell'elemento di bloccaggio 16,
- un secondo sensore di posizione PS18 configurato per rilevare la posizione della sega a catena 18, e
- un terzo sensore di posizione PS24, di preferenza installato sullo stelo 22 dell'attuatore 20, e configurato per rilevare la posizione dello stelo 22 fornendo di conseguenza un’indicazione circa la posizione del piattello 24.
Per quanto riguarda i sensori di presenza, la macchina 1 include:
- una prima fotocellula PC4 installata su di un telaio a portale che si estende al di sopra del telaio 2, in particolare in corrispondenza del dispositivo di movimentazione 10 e configurata per rilevare la presenza di un tronco TR a una distanza predeterminata dall’unità di taglio 6, in particolare dalla sega a catena 18,
- una seconda fotocellula PC10, anch'essa disposta in corrispondenza del dispositivo di movimentazione 10, e configurata per rilevare la presenza di una sezione di tronco adagiata sull’elemento basculante 28, e
- una terza fotocellula PCCR posizionata nella culla CR e configurata per rilevare la presenza di un tronchetto all’interno di essa.
Per quanto riguarda, infine, i sensori di pressione, la macchina 1 è equipaggiata con un primo e un secondo sensore di pressione P1, P2 ciascuno associato a una rispettiva camera C1, C2 dell'attuatore 20. Naturalmente possono essere provvisti ulteriori sensori di pressione la cui installazione sull’impianto idraulico della macchina 1 (necessario per alimentare le varie utenze di cui si è detto in precedenza) avviene secondo criteri di per sé noti.
Oltretutto, qualora l'attuatore 20 sia del tipo a singolo effetto, i sensori di pressione ad esso associati si riducono a uno soltanto diventerebbero uno solo.
Tutti i sensori descritti sono operativamente connessi a un’unità elettronica di controllo CU (indicata schematicamente come un blocco rettangolare in figura 1), la quale utilizza i segnali provenienti dai sensori predetti (ossia le informazioni da essi veicolate) per pilotare i vari assiemi funzionali della macchina 1, i quali sono di preferenza tutti operativamente connessi ad essa. In una forma di esecuzione preferita, la motorizzazione che aziona il nastro trasportatore 4 (di tipo elettrico, pneumatico o idraulico), la motorizzazione che aziona l’elemento di bloccaggio 16 e quella che aziona la sega a catena 18, nonché la motorizzazione che aziona l’elemento basculante 28 sono tutte operativamente connesse all’unità elettronica di controllo CU e sono di conseguenza comandate da essa sulla base di algoritmi di controllo in essa memorizzati.
La figura 1A illustra und dettaglio pertinente all’unità CU: nella fattispecie sono rappresentati con una linea su cui si innesta una doppia freccia (in/out) tutti i segnali in ingresso e in uscita dall’unità CU, ove per ciascun segnale è stato fornito il medesimo riferimento del componente che lo ha generato e sul quale è stato rilevat tramite il sensore corrispondente.
Anche l’unità spaccalegna è controllata tramite l’unità elettronica CU, la quale controlla la valvola distributrice DV e pilota, grazie al segnale di retroazione proveniente dal sensore di posizione PS24, la fuoriuscita dello stelo 22.
Il funzionamento della macchina 1 è il seguente.
Con riferimento alla figura 1 e alla figura 2A, un tronco TR prelevato da una catasta di stangame viene adagiato sul nastro trasportatore 4, ad esempio mediante un caricatore meccanizzato, di tipo di per sé noto, o a cura di un operatore.
Il tronco TR viaggia verso l'unità di taglio 6 trasportato dal nastro trasportatore 4 e l’estremità frontale di esso (rispetto al verso di avanzamento V in figura 1) la supera fino a portarsi in corrispondenza della fotocellula PC4. Quest’ultima, come accennato, è posta ad una distanza predeterminata rispetto alla sega a catena 18, che corrisponde quindi alla lunghezza di sezionamento del tronco TR (ossia, ancora, alla lunghezza desiderata per le sezioni di tronco o tronchetti).
L’unità di controllo CU è programmata per comandare un arresto del nastro trasportatore 4 qualora la fotocellula PC4 rilevi la presenza del tronco TR: in tal modo il tronco TR si troverebbe in una posizione sporgente rispetto alla sega 18 di una quota esattamente pari alla lunghezza desiderata per i tronchetti.
Una volta arrestato il nastro trasportatore 4, l’unità CU cattiva l’unità di taglio comandando una rotazione dell’elemento di bloccaggio 16 attorno all’asse X16 dalla posizione di riposo illustrata in figura 1 (sollevata, cfr. figura 1) alla posizione di lavoro illustrata in figura 2A, nella quale l’elemento di bloccaggio 16 è abbassato sul tronco TR bloccandone la posizione. Una volta assicurata la posizione del tronco TR l’unità CU movimenta la sega a catena attorno all’asse X18 dalla posizione di riposo illustrata in figura 1 (sollevata, cfr. figura 1) alla posizione di lavoro illustrata in figura 2A, nella quale la sega a catena affonda nel tronco TR, tagliandolo e producendo un tronchetto TR’ (rappresentato parzialmente sezionato in figura 2A in modo da render visibile la sega 18 in posizione di lavoro) che cade sull’elemento basculante 28. Quest’ultimo si trova in una prima posizione operativa, nuovamente visibile in figura 2A, nella quale è configurato per ricevere il tronchetto in uscita dall’unità di taglio 6. La forma a culla dell’elemento basculante 28 facilita la ricezione e il mantenimento in posizione del tronchetto.
La presenza del tronchetto sull'elemento basculante 28 è avvertita dalla fotocellula PC10, la quale invia un corrispondente segnale all'unità elettronica di controllo CU. Alla ricezione di tale segnale, l'unità elettronica di controllo CU è programmata in modo da comandare un movimento dell'elemento basculante 28 attorno all’asse X28 dalla prima posizione operativa illustrata in figura 2A, a una seconda posizione operativa illustrata in figura 2B soltanto se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni (che rispondono a un criterio di sicurezza):
- l'elemento di bloccaggio 16 è nella posizione di lavoro e blocca la posizione della rimanenza del tronco TR, assicurando che rimanga stazionario, e
- la sega a catena 18 è in posizione di riposo, ossia quella illustrata nella figura 2B, sollevata rispetto all’area ove avviene il taglio (e con la lama arrestata).
Se tali condizioni sono verificate l'unità CU procede con la movimentazione dell’elemento basculante 28 (ad esempio, nella forma di esecuzione illustrata, tramite l'azionamento del motore M’), attorno all'asse X28.
Quando l'elemento basculante 28 si porta nella seconda posizione operativa illustrata in figura 2B, il tratto di estremità 32 è conformato per andare a contatto con le pareti della culla CR, realizzando sostanzialmente un raccordo con esse. Ciò allo scopo di favorire lo scivolo del tronchetto all'interno della culla CR per la successiva operazione di spacco. La predisposizione dell’elemento basculante 28 consente quindi di realizzare il posizionamento del tronchetto TR’ entro l'unità spaccalegna 8 in modo completamente automatizzato, senza necessità di intervento dell'operatore.
Quando il tronchetto TR’ è adagiato nella culla CR, l'unità elettronica di controllo CU comanda la fuoriuscita dello stelo 22 in modo tale che il piattello 24 agisca contro il tronchetto TR’ forzandolo contro il cuneo spaccalegna 26. Tale dispositivo, di per sé noto, include delle con filo affacciato frontalmente rispetto al tronchetto TR’ e configurate per insinuarsi entro il tronchetto TR’ man mano che esso viene forzato sul cuneo 26, spaccandolo in quattro toppi (in virtù della forma a “X”) che vengono successivamente scaricati, con modalità almeno grossolanamente assimilabili a quelle di un’estrusione, su di un convogliatore di uscita OC, anch'esso motorizzato.
La forma a “X” del cuneo spaccalegna 26 assicura che, qualora il tronchetto TR’ abbia dimensioni così ridotte da essere sostanzialmente già compatibile con quelle dei toppi comunemente impiegati come legna da ardere, esso passi sostanzialmente inalterato attraverso di esso (fra una coppia di lame).
È inoltre una soluzione preferita quella di prevedere un richiamo dell’elemento basculante 28 verso la posizione di riposo o ricezione illustrata in figura 2A durante il funzionamento dell’unità spaccalegna 8, in modo che l’elemento 28 funga da vera e propria paratia isolante con la funzione di prevenire l’accesso dall’esterno durante la fuoriuscita dello stelo 22, riducendo conseguentemente il rischio di infortuni al personale che si trovasse a operare nelle vicinanze della macchina 1.
Lo stelo 22 viene quindi ritratto e le operazioni di lavorazione dello stangame riprendono nella sequenza precedentemente descritta.
Viene in tal modo a definirsi un procedimento per la produzione di toppi di legna da ardere includente le fasi di:
- alimentazione di un tronco TR all’unità di taglio 6, - arresto del tronco TR al raggiungimento di una posizione predeterminata (grazie alla fotocellula PC4), - bloccaggio del tronco TR mediante l’elemento di bloccaggio 16 e ottenimento di una sezione di tronco TR’ (tronchetto) mediante la sega a catena 18,
- ricezione della sezione di tronco TR’ sull’elemento basculante 28, il quale si trova nella rispettiva prima posizione operativa,
- commutazione dell’elemento basculante 28 nella seconda posizione operativa e inserimento della sezione di tronco TR’ nell’unità spaccalegna 8, in particolare nella culla CR e
- spacco della sezione di tronco in una pluralità di toppi mediante l’unità spaccalegna 8.
Relativamente alla fase di commutazione dell’elemento basculante 28 valgono naturalmente le condizioni precedentemente discusse.
Al fine di variare la lunghezza dei toppi di legna spaccata è possibile variare la lunghezza di sezionamento del tronco TR posizionando la fotocellula PC4 su di una slitta mobile, in modo da regolarne la posizione rispetto alla sega a catena 18.
La macchina spaccalegna 1 presenta quindi, rispetto alle macchine note, il vantaggio di poter operare in modo completamente automatizzato grazie all'unità elettronica di controllo CU e alla rete di sensori ad essa operativamente connessi, ma soprattutto grazie al dispositivo 10 il quale con l’elemento basculante 28 consente di gestire in modo preciso e automatizzato una delle fasi più delicate e critiche dell'intero processo di spacco della legna, ossia il posizionamento del tronchetto TR’ all'interno della culla CR. In tal senso, come accennato all’inizio della descrizione, il dispositivo di movimentazione 10 agisce come vero e proprio raccordo fra i livelli superiore e inferiore del telaio 2.
In alcune forme di esecuzione alternative l'elemento basculante 28 presenti può essere realizzato sempre con forma leggermente a culla, ma privo dell’estremità 32. In tal modo possono essere imposte tolleranze di lavorazione più grossolane e l’elemento basculante, invece di accoppiarsi con la culla CR realizzando un raccordo con le pareti di essa, viene semplicemente disposto in modo sostanzialmente allineato a una direzione tangente il bordo di uscita della culla CR in modo da realizzare una condizione più vicina possibile alla continuità fra le due superfici (quella dell’elemento 28 e le pareti della culla CR) garantendo la presenza di una azione di guida per il tronchetto TR’ che cade entro la culla CR stessa.
Naturalmente, i particolari di realizzazione e le forme di esecuzione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione, così come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina spaccalegna (1) includente: - un telaio (2), - un nastro trasportatore (4) portato da detto telaio, - un’unità di taglio (6) configurata per il taglio di tronchi (TR) in sezioni di tronco di lunghezza predeterminata, - un'unità spaccalegna (8) configurata per lo spacco di dette sezioni di tronco in una pluralità di toppi, la macchina spaccalegna (1) essendo caratterizzata dal fatto che include un dispositivo di movimentazione (10) di dette sezioni di tronco comprendente un elemento basculante (28) mobile fra una prima posizione operativa in cui è predisposto per la ricezione di una sezione di tronco (TR’) in uscita da detta unità di taglio (6) e una seconda posizione operativa nella quale è predisposto per veicolare la sezione di tronco in detta unità spaccalegna (8).
  2. 2. Macchina spaccalegna secondo la rivendicazione 1, in cui detta unità spaccalegna (8) include un cuneo spaccalegna (26), un elemento di spinta (20, 22, 24) e una culla (CR) disposta fra detto elemento di spinta e detto cuneo spaccalegna (26) e configurata per accogliere una sezione di tronco, detto elemento di spinta (20, 22, 24) essendo configurato per forzare detta sezione di tronco contro detto cuneo spaccalegna (26), detto elemento basculante (28) essendo configurato per guidare, nella seconda posizione operativa, detta sezione di tronco adagiandola entro la culla (CR) dell’unità spaccalegna (8).
  3. 3. Macchina spaccalegna (1) secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui detta unità di taglio include: - un elemento di bloccaggio (16), particolarmente una ganascia, mobile fra una posizione di riposo e una posizione di lavoro nella quale è configurato per bloccare la posizione di detto tronco (TR), e - un dispositivo di taglio, preferibilmente una sega a catena (18), mobile fra una posizione di riposo e una posizione di lavoro nella quale è configurato per eseguire un sezionamento di detto tronco (TR).
  4. 4. Macchina spaccalegna (1) secondo la rivendicazione 2, in cui in detta seconda posizione operativa l’elemento basculante (28) viene disposto in modo sostanzialmente allineato a una direzione tangente a un bordo di uscita di una parete della culla (CR) dell’unità spaccalegna (8).
  5. 5. Macchina spaccalegna (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, includente: - una pluralità di sensori di posizione (PS16, PS18, PS24), - una pluralità di sensori di presenza (PC4, PC10, PCCR), in cui ciascuno di detti sensori è operativamente connesso a un’unità elettronica di controllo (CU).
  6. 6. Macchina spaccalegna (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detta pluralità di sensori di posizione include: - un primo sensore di posizione (PS16) operativamente associato a detto elemento di bloccaggio (16), - un secondo sensore di posizione (PS18) operativamente associato a detto organo di taglio (18) di detta unità di taglio (6), e - un terzo sensore di posizione (PS24) operativamente associato a detto elemento di spinta (20, 22, 24).
  7. 7. Macchina spaccalegna (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detta pluralità di sensori di presenza include: - una prima fotocellula (PC4) disposta a valle di detta unità di taglio a una distanza predeterminata da detto organo di taglio (18), e - una seconda fotocellula (PC10) posizionata in corrispondenza di detto dispositivo di movimentazione (109 delle sezioni di tronco.
  8. 8. Macchina spaccalegna (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detta unità spaccalegna (8) include un attuatore lineare (20) ad alimentazione idraulica includente uno stelo (22) e un piattello (24) fissato a detto stelo, in cui detto piattello (24) è scorrevole lungo la culla (CR) di detta unità spaccalegna in modo da forzare una sezione di tronco contro il cuneo spaccalegna (26).
  9. 9. Procedimento per la produzione di toppi di legna da ardere mediante una macchina spaccalegna (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, includente le fasi di: - alimentazione di un tronco (TR) a detta unità di taglio (6), - arresto di detto tronco (TR) al raggiungimento di una posizione predeterminata, - bloccaggio di detto tronco (TR) mediante l’elemento di bloccaggio (26) di detta unità di taglio e ottenimento di una sezione di tronco mediante detto organo di taglio (18), - ricezione di detta sezione di tronco su detto elemento basculante (28) nella rispettiva prima posizione operativa, - commutazione di detto elemento basculante (28) nella rispettiva seconda posizione operativa e inserimento della sezione di tronco (TR’) in detta unità spaccalegna (8), e - spacco della sezione di tronco (TR’) in una pluralità di toppi mediante detta unità spaccalegna (8).
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui detta fase di commutazione di detto elemento basculante (28) è eseguita soltanto se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: - l'elemento di bloccaggio (16) di detta unità di taglio è nella corrispondente posizione di lavoro, e - l’organo di taglio (18) è in posizione di riposo.
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