ITTO20120747A1 - Struttura di protezione e supporto perfezionata e procedimento per la sua produzione ed installazione. - Google Patents

Struttura di protezione e supporto perfezionata e procedimento per la sua produzione ed installazione. Download PDF

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Description

“Struttura di protezione e supporto perfezionata e procedimento per la sua produzione ed installazioneâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una struttura di protezione e supporto perfezionata ed al procedimento per la sua produzione ed installazione.
Sono note strutture di protezione e supporto in gomma e materiali simili, ad esempio per parchi giochi o attività sportive, che impediscono il contatto degli utilizzatori con parti rigide che potrebbero causare traumi ed incidenti: tuttavia, tali strutture in gomma risultano spesso insufficienti a proteggere gli utilizzatori e sono complesse e costose da produrre, nonché pesanti ed ingombranti da installare.
Scopo della presente invenzione à ̈ risolvere i suddetti problemi della tecnica anteriore, fornendo una struttura di protezione e supporto che sia di semplice realizzazione, facile installazione, di peso leggero e di costo ridotto, ma che allo stesso tempo fornisca una rigidità protettiva pari, se non superiore, a quella delle strutture di protezione analoghe della tecnica anteriore.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ fornire una struttura di supporto come sopra descritta che sia realizzabile con un procedimento che parte da un singolo strato, oppure una pluralità di strati tra loro uniti, e che, attraverso una semplice fase di verniciatura con un materiale speciale, consenta di ottenere la struttura di supporto finale inventiva.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi dell’invenzione, quali risulteranno dal seguito della descrizione, vengono raggiunti con una struttura di protezione e supporto e un procedimento per la sua produzione ed installazione, come descritti nelle rispettive rivendicazioni indipendenti. Forme di realizzazione preferite e varianti non banali della presente invenzione formano l’oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Resta inteso che le rivendicazioni costituiscono parte integrante della presente descrizione.
La presente invenzione verrà meglio descritta da alcune forme preferite di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- le Figure da 1 a 3 illustrano schematicamente le fasi di produzione della struttura di protezione e supporto secondo la presente invenzione;
- la Figura 4 Ã ̈ una vista in prospettiva di una realizzazione della struttura di protezione e supporto secondo la presente invenzione, costituita da due strati sovrapposti, di cui uno verniciato;
- la Figura 5 à ̈ una vista in prospettiva di un’altra realizzazione della struttura di protezione e supporto secondo la presente invenzione, costituita da quattro strati sovrapposti, di cui uno verniciato;
- la Figura 6 à ̈ una vista in prospettiva di un’altra realizzazione della struttura di protezione e supporto secondo la presente invenzione, costituita da un singolo strato verniciato, di conformazione diversa rispetto ai precedenti;
- la Figura 7 à ̈ una vista in prospettiva di un’altra realizzazione della struttura di protezione e supporto secondo la presente invenzione, simile a quella di Figura 6; e - le Figure 8 e 9 sono viste in prospettiva di due soluzioni applicative finali della struttura di protezione e supporto di Figura 7. Facendo riferimento alle Figure, sono illustrate e descritte forme di realizzazione preferite della struttura di supporto perfezionata secondo la presente invenzione. Risulterà immediatamente ovvio che si potranno apportare a quanto descritto innumerevoli varianti e modifiche (per esempio relative a forma, dimensioni, disposizioni e parti con funzionalità equivalenti) senza discostarsi dal campo di protezione dell'invenzione come appare dalle rivendicazioni allegate.
Con riferimento alle Figure, la struttura di protezione e supporto 1 perfezionata della presente invenzione à ̈ composta da almeno un primo strato elastico di supporto 3 dotato di cavità 7, 9 ed almeno un secondo strato di rinforzo 5 di vernice a base poluretanica spalmato sul primo strato di supporto 3.
In particolare, il primo strato di supporto 3 può essere costituito da polistirolo, oppure politetilene, oppure EVA, oppure poliuretano, oppure polipropilene.
Invece, in particolare, il secondo strato di rinforzo 5 può essere costituito da vernice poliuretanica, oppure poliurea, oppure poliurea ibrida, oppure poliuretano.
Ancora, la vernice di tipo poliuretanico à ̈ composta da una miscela di poliolo e isocianato.
L'invenzione riguarda anche un procedimento per ottenere una struttura di protezione e supporto 1 come sopra indicata, applicabile ad ostacoli fissi. Per ottenerla, dapprima si à ̈ estrapolato un sistema di inglobamento del supporto alveolare e/o espanso con vari tipi di polimeri.
I tipi di polimeri utilizzati a seconda dell'elasticità, della resistenza al taglio e del rapporto durezza assorbimento inerziale si dividono in tre tipi fondamentali: poliurea, ibrido e poliuretanico.
I tre prodotti si differenziano chimicamente come prodotti prima dell'utilizzo e fisicamente dopo l'applicazione. Per i ripari e le protezioni fisse, si sono scelti gli ibridi, in quanto dalle ricette preparate, si à ̈ ottenuto un prodotto sinergicamente di elevata elasticita' e tenace, resistente all'abrasione e al taglio. Inoltre i polimeri ibridi possono essere a richiesta forniti con vari gradi di resistenza alla fiamma, resistenza agli UV ed all'invecchiamento. La tecnica di applicazione del prodotto sul supporto à ̈ la seguente:
- preferibile pulizia degli strati di supporto 3 con diluenti e saponi eco-compatibili per la rimozione delle parti rese mobili dalla trancia dello stampato (per gli strati di supporto 3 alveolari): questi diluenti e saponi ecocompatibili agiscono anche da promotori di adesione per la successiva applicazione grazie agli epossi silani in essi contenuti.
- applicazione del polimero ibrido, che avviene con un apposito macchinario a funzionamento pneumatico che preleva i due componenti della miscela (già preriscaldati nei contenitori di rispetto) e li invia a pressione (130-150 bar) ad un riscaldatore che porta i valori della temperatura intorno agli 80-85 gradi Celsius, per convogliarli in un'apposita apparecchiatura di miscelazione e spruzzo, chiamata qui convenzionalmente pistola. La pistola riceve in due camere separate i due componenti (poliolo e isocianato) che, al momento dell'erogazione senza presenza di aria ma con la sola pressione esercitata su di loro dalla pompa, si mescolano in fase di erogazione e giungendo miscelati sul pezzo danno vita al polimero ibrido (strato 5) che riveste il manufatto destinato alla protezione degli ostacoli fissi. La quantità di prodotto applicata sugli strati di supporto 3 con mani successive con la suddetta pistola raggiunge anche lo spessore di 1500 micron. Le mani di verniciatura vengono date di buona norma con un sistema incrociato, per dare agli strati non solo omogeneità ma anche maggior resistenza meccanica. Vengono prima ricoperti i lati delle protezioni per far seguire le parti che dovranno andare a contatto con gli ostacoli fissi. Dopo un breve tempo di riposo, si riposiziona il pezzo per procedere alla verniciatura della parte a vista, che otterrà così un miglior aspetto estetico, non essendo soggetta a successivi (fumi) di verniciatura;
- a reticolazione completata del prodotto applicato (vale a dire il nostro polimero ibrido), dopo circa 48 ore viene applicato un prodotto a tech permanente (ecologico con base acquosa) che servirà all'adesione della protezione sul supporto (parete, muretto, ecc). Questo adesivo viene applicato con un sistema tradizionale a spruzzo con uno spessore di film secco minimo di trecento micron e ad essiccazione avvenuta (circa 8 ore) ricoperto con pellicola anti-adesiva per essere protetto durante lo stoccaggio, la manipolazione e l'applicazione al supporto fisso (non illustrato);
- anche il supporto fisso su cui applicare la protezione viene verniciato con l'adesivo a tech permanente con un sistema a pennello o rullo sino all'applicazione di un film secco di almeno 300 micron. Quando questo sarà completamente essiccato (circa 5, 6 ore), potrà ricevere la protezione precedentemente trattata per l'adesione.
Riepilogando, il procedimento dell'invenzione, per produrre una struttura di protezione e supporto 1 composta da almeno un primo strato elastico di supporto 3 dotato di cavità 7, 9 ed almeno un secondo strato di rinforzo 5 di vernice a base poluretanica spalmato sul primo strato di supporto 3, comprende le fasi principali di:
- prevedere un primo strato elastico di supporto 3;
- ricavare, tramite taglio o formatura, una pluralità di cavità 7, 9 sul primo strato elastico di supporto 3 (Figura 1);
- a scelta, far passare il primo strato elastico di supporto 3 tra due rulli scaldati atti a stirare il primo strato elastico di supporto 3 allargandone le cavità 7, 9 e fissando la struttura finale del primo strato elastico di supporto 3 tramite raffreddamento naturale all’uscita dei rulli scaldati (Figura 2);
- a scelta, far passare uno o più altri primi strati elastici di supporto 3 con cavità 7, 9 ricavate in essi, insieme al primo strato elastico di supporto 3 tra i due rulli scaldati, in modo da unire tra loro i vari strati di supporto 3 uno sopra l’altro, tramite raffreddamento naturale all’uscita dei rulli scaldati; e
- spalmare il secondo strato di rinforzo 5 di vernice a base poliuretanica sul o su uno dei primi strati elastici di supporto 3 (Figura 3).
Si ottengono in questo modo strutture di supporto 1 di varie conformazioni, come ad esempio illustrato nelle Figure da 4 a 6 in modo assolutamente non limitativo, ma solo esemplificativo delle varie possibilità offerte dalla presente invenzione.
In particolare, la Figura 4 à ̈ una vista in prospettiva di una realizzazione della struttura di protezione e supporto 1 secondo la presente invenzione, costituita da due strati 3 sovrapposti, di cui uno verniciato con lo strato 5: i due strati 3 sono reciprocamente accoppiati in modo da sovrapporsi completamente, fornendo una struttura che risulta ovviamente più robusta di una costituita da un singolo strato 3.
La Figura 5, invece, à ̈ una vista in prospettiva di un’altra realizzazione della struttura di protezione e supporto 1 secondo la presente invenzione, costituita da quattro strati 3 sovrapposti, di cui uno verniciato; inoltre, per fornire una protezione più distribuita, i quattro strati 3 sono disposti uno sull'altro in posizione reciprocamente sfalsata.
Inoltre, la Figura 6 à ̈ una vista in prospettiva di un’altra realizzazione della struttura di protezione e supporto 1 secondo la presente invenzione, costituita da un singolo strato 3 verniciato con lo strato 5, di conformazione diversa rispetto ai precedenti: infatti, in tale strato 3 le cavità 9 sono state ricavate in posizioni allungata in senso longitudinale e non in modo passante rispetto allo strato 3: questo consente di alleggerire la struttura 1 finale, mantenendola comunque dotata di costolature (che definiscono le varie cavità 9) di rinforzo longitudinali.
Ancora, la Figura 7 à ̈ una vista in prospettiva di un’altra ulteriore realizzazione della struttura di protezione e supporto 1 secondo la presente invenzione, costituita da un singolo strato 3 verniciato con lo strato 5, di conformazione diversa rispetto ai precedenti: infatti, in tale strato 3 le cavità 9 sono state ricavate in posizioni allungata in senso longitudinale e non in modo passante rispetto allo strato 3: questo consente di alleggerire la struttura 1 finale, mantenendola comunque dotata di costolature (che definiscono le varie cavità 9) di rinforzo longitudinali. Nel caso illustrato in Figura 7, inoltre, le cavità 9, che sono di dimensione molto inferiore alle cavità 9 della realizzazione di Figura 6, forniscono una maggior flessibilità allo strato 5, permettendogli di essere adattato mantenuto intorno ad un elemento di sostegno (non illustrato), di solito metallico (come i pali delle porte di calcio o i sostegni di vario tipo), per proteggere gli utenti da urti contro l'elemento di sostegno stesso.
Le Figure 8 e 9 illustrano una struttura 1 atta ad essere collocata intorno ad un elemento di sostegno rispettivamente di sezione quadrangolare e circolare, tramite il contatto tra la parete interna 11 della struttura 1 e l'elemento di sostegno: grazie alla sua conformazione elastica, la struttura 1 può essere allargata nella parte aperta quanto basta per inserirla intorno all'elemento di sostegno. Dopo l'inserimento, la struttura 1 aderirà perfettamente all'elemento di sostegno stesso, proteggendo gli utenti da urti contro di esso.
La struttura 1 illustrata nelle Figure da 7 a 9 viene preparata nel modo sopra indicato, verniciando lo strato 3 con lo strato 5 e ricavando le cavità 9 trasversali. Dopo ciò, la struttura 1 viene incollata alla parete interna 11, anch'essa flessibile, ma di rigidezza superiore a quella del primo strato di supporto 3 e del secondo strato di rinforzo 5, in modo da fornire alla struttura 1 completa quella robustezza operativa che le consentirà un'efficace applicazione sul campo.
Per quanto riguarda la configurazione illustrata nelle Figure da 7 a 9, à ̈ anche prevista una soluzione senza le cavità 9, quando le necessità di alleggerimento e piegatura della struttura 1 non sono così sentite.
Infine, il ciclo completo del trattamento della struttura 1 e del suo collocamento intorno ad ostacoli fissi si può riassumere in:
- lavaggio e praimerizzazione della protezione alveolare e/o espanso 3;
- applicazione in tempi successivi del polimero 5 prescelto;
- completa reticolazione; e
- applicazione dell'adesivo a tech permanente.
Dopo ciò, la struttura 1 à ̈ atta ad essere collocata intorno all'ostacolo fisso da proteggere, da cui potrà ovviamente essere rimossa e ricollocata a piacere, a seconda delle necessità.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di protezione e supporto (1) caratterizzata dal fatto di essere composta da almeno un primo strato elastico di supporto (3) dotato di cavità (7, 9) ed almeno un secondo strato di rinforzo (5) di vernice a base poluretanica spalmato sul primo strato di supporto (3).
  2. 2. Struttura di protezione e supporto (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il primo strato di supporto (3) Ã ̈ costituito da polistirolo, oppure politetilene, oppure EVA, oppure poliuretano, oppure polipropilene.
  3. 3. Struttura di protezione e supporto (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il secondo strato di rinforzo (5) Ã ̈ costituito da vernice poliuretanica, oppure poliurea, oppure poliurea ibrida, oppure poliuretano.
  4. 4. Struttura di protezione e supporto (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detta vernice di tipo poliuretanico à ̈ composta da una miscela di poliolo e isocianato.
  5. 5. Struttura di protezione e supporto (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le cavità (5) sono passanti, sono di forma sostanzialmente esagonale e sono atte ad alleggerire la struttura (1) senza che questa perda la sua funzione di protezione e supporto.
  6. 6. Struttura di protezione e supporto (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le cavità (9) sono allungate con asse perpendicolare alla superficie maggiore della struttura (1), sono atte ad alleggerire la struttura (1) senza che questa perda la sua funzione di protezione e supporto, e sono atte a facilitare il ripiegamento della struttura (1) per adattarla alle forme degli oggetti intorno ai quali si andrà a collocare.
  7. 7. Struttura di protezione e supporto (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di essere dotata inoltre di una parete interna (11) di materiale più rigido rispetto al materiale del primo strato di supporto (3) e del secondo strato di rinforzo (5), detta parete interna (11) essendo atta ad essere incollata a detto primo strato di supporto (3).
  8. 8. Procedimento per produrre una struttura di protezione e supporto (1) composta da almeno un primo strato elastico di supporto (3) dotato di cavità (7, 9) ed almeno un secondo strato di rinforzo (5) di vernice a base poluretanica spalmato sul primo strato di supporto (3), detto procedimento comprendendo le fasi di: - prevedere un primo strato elastico di supporto (3); - ricavare, tramite taglio o formatura, una pluralità di cavità (7, 9) sul primo strato elastico di supporto (3); - a scelta, far passare il primo strato elastico di supporto (3) tra due rulli scaldati atti a stirare il primo strato elastico di supporto (3) allargandone le cavità (7, 9) e fissando la struttura finale del primo strato elastico di supporto (3) tramite raffreddamento naturale all’uscita dei rulli scaldati; - a scelta, far passare uno o più altri primi strati elastici di supporto (3) con cavità (7, 9) ricavate in essi, insieme al primo strato elastico di supporto (3) tra i due rulli scaldati, in modo da unire tra loro i vari strati di supporto (3) uno sopra l’altro, tramite raffreddamento naturale all’uscita dei rulli scaldati; e - spalmare il secondo strato di rinforzo (5) di vernice a base poliuretanica sul o su uno dei primi strati elastici di supporto (3).
  9. 9. Procedimento secondo la rivendicazione 8, comprendente inoltre la fase di pulizia iniziale degli strati di supporto (3) con diluenti e saponi eco-compatibili per la rimozione delle parti rese mobili dalla trancia dello stampato, per strati di supporto (3) alveolari, detti diluenti e saponi eco-compatibili agendo anche da promotori di adesione per la successiva applicazione, grazie agli epossi silani in essi contenuti.
  10. 10. Procedimento per applicare una struttura di protezione e supporto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7 ad un ostacolo fisso, comprendente le fasi di: - lavaggio e praimerizzazione della protezione alveolare e/o espanso (3); - applicazione in tempi successivi del polimero (5) prescelto; - completa reticolazione; - applicazione dell'adesivo a tech permanente; e - collocamento, ed eventuali futuri rimozione e ricollocamento, della struttura di protezione e supporto (1) intorno all'ostacolo fisso da cui proteggersi.
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