ITTO20111081A1 - Elemento modulare da abbinare a gioielli e gioielli contenenti tale elemento - Google Patents

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ITTO20111081A1
ITTO20111081A1 IT001081A ITTO20111081A ITTO20111081A1 IT TO20111081 A1 ITTO20111081 A1 IT TO20111081A1 IT 001081 A IT001081 A IT 001081A IT TO20111081 A ITTO20111081 A IT TO20111081A IT TO20111081 A1 ITTO20111081 A1 IT TO20111081A1
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jewel
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modular
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IT001081A
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Inventor
Katharina Kerschbaumer
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Katharina Kerschbaumer
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A44HABERDASHERY; JEWELLERY
    • A44CPERSONAL ADORNMENTS, e.g. JEWELLERY; COINS
    • A44C17/00Gems or the like
    • A44C17/02Settings for holding gems or the like, e.g. for ornaments or decorations
    • A44C17/0208Settings for holding gems or the like, e.g. for ornaments or decorations removable
    • A44C17/0216Settings for holding gems or the like, e.g. for ornaments or decorations removable with automatic locking action, e.g. by using a spring

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  • Adornments (AREA)

Description

“Elemento modulare da abbinare a gioielli e gioielli contenenti tale elementoâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un elemento modulare da abbinare a gioielli ed a gioielli contenenti tale elemento.
I gioielli comunemente noti (tipo anelli, braccialetti, collane, ecc.) possono essere suddivisi in due tipologie diverse, e cioà ̈ i gioielli classici, realizzati con materiali tradizionali quali oro e argento, ed i gioielli alternativi, realizzati con materiali non tradizionali, bensì con materiali elastici, quali silicone, PVC, gomme, o con materiali morbidi, quali gel di silicone, feltro, pelle, tessuti, o con materiali rigidi, quali legno, ceramica, plexiglass o metalli.
I gioielli alternativi, per il loro abbellimento, sono dotati di sedi per contenere pietre preziose incastonate in supporti rigidi, che impegnano i materiali dei gioielli stessi in modo da impedire una fuoruscita indesiderata della parte preziosa del gioiello, costituita in questo caso interamente dalla o dalle pietre preziose in esso inserite.
Tuttavia, tali gioielli alternativi sono di costituzione “statica†, dato che non consentono di sostituire le pietre preziose in essi contenute una volta che l’utilizzatore si stanchi di esse, oppure qualora questi desideri sostituirle con altre acquistate nuove.
Scopo della presente invenzione à ̈ risolvere i suddetti problemi della tecnica anteriore fornendo un elemento modulare da abbinare a gioielli e gioielli contenenti tale elemento che consentano all’utilizzatore un’ampia flessibilità di scelta e sostituzione delle pietre preziose di volta in volta incastonate, permettendone una facile estrazione dal gioiello. Nel contempo, quando l’elemento modulare viene inserito ed abbinato al gioiello, non sarà possibile in alcun modo indesiderato o fortuito rimuoverlo, a meno che ovviamente l’utilizzatore non desideri sostituirlo.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi dell’invenzione, quali risulteranno dal seguito della descrizione, vengono raggiunti con un elemento modulare da abbinare a gioielli e con gioielli contenenti tale elemento, come descritti nelle rispettive rivendicazioni indipendenti.
Forme di realizzazione preferite e varianti non banali della presente invenzione formano l’oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Risulterà immediatamente ovvio che si potranno apportare a quanto descritto innumerevoli varianti e modifiche (per esempio relative a forma, dimensioni, disposizioni e parti con funzionalità equivalenti) senza discostarsi dal campo di protezione dell'invenzione come appare dalle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verrà meglio descritta da alcune forme preferite di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la Figura 1 illustra una vista in prospettiva di una prima realizzazione preferita dell’elemento modulare secondo la presente invenzione;
- la Figura 2 illustra l'elemento di Figura 1 inserito in un oggetto;
- le Figure da 3 a 5 illustrano tre fasi di inserimento o rimozione dell'elemento di Figura 1 da un oggetto;
- la Figura 6 illustra la sede di inserimento/rimozione dell'elemento modulare inventivo da un oggetto;
- le Figure da 7 a 9 illustrano una prima variante di anello come oggetto in cui inserire l'elemento modulare inventivo;
- la Figura 10 illustra una vista in prospettiva di una seconda variante di anello come oggetto in cui inserire l'elemento modulare inventivo;
- la Figura 11 illustra una vista in prospettiva dell'anello di Figura 10 con inseriti una pluralità di elementi modulari inventivi; e
- le Figure da 12 a 16 illustrano viste schematiche di una seconda forma di realizzazione preferita dell'elemento modulare inventivo in fase di inserimento e accoppiamento ad un oggetto predisposto allo scopo.
Con riferimento alle Figure da 1 a 11, in esse à ̈ illustrata schematicamente una prima forma di realizzazione preferita, ma non limitativa, dell’elemento modulare 1 della presente invenzione.
Tale elemento modulare 1 à ̈ atto ad essere inserito/rimosso in/da gioielli 3 (nelle Figure il gioiello 3 à ̈ rappresentato come anello, ma ovviamente l’invenzione può essere applicata a qualsiasi altro tipo di gioiello, quale un braccialetto, una collana, ecc.) comprendente almeno un involucro 5 atto a contenere almeno una pietra preziosa 7 e mezzi di impegno 9, 30 con il gioiello 3 atti ad impedire il distacco indesiderato dell’elemento modulare 1 dal gioiello 3, ed atti contemporaneamente a consentire il distacco desiderato dell’elemento modulare 1 dal gioiello 3.
In questa forma di realizzazione, i mezzi di impegno 9, 30 sono costituiti da almeno una sporgenza allungata elastica 11 atta a formare un angolo rispetto al corpo 13 dell’involucro 5 e atta a ripiegarsi parallela al corpo 13 in fase di inserimento dell’elemento modulare 1 nel gioiello 3 e a riprendere la posizione ad angolo una volta inserito l’elemento modulare 1 per impedirne la fuoruscita indesiderata dal gioiello 3.
Con questa configurazione, l’elemento modulare 1 inventivo risulta atto, una volta inserito nel gioiello 3, ad essere trattenuto nel gioiello 3 stesso dall’aderenza dell’elemento modulare 1 con il materiale del corpo del gioiello 3, ed essere atto ad essere rimosso dal gioiello 3 tramite un’azione di spinta nella stessa direzione in cui era avvenuto l’inserimento, tramite spinta delle dita di una mano dell’utilizzatore.
La stessa configurazione consente anche all’elemento modulare 1 inventivo di essere atto, una volta inserito nel gioiello 3, ad essere trattenuto nel gioiello 3 stesso dall’aderenza dell’elemento modulare 1 con il materiale del corpo del gioiello 3, ed essere atto ad essere rimosso dal gioiello 3 tramite un’azione di spinta in direzione contraria alla direzione in cui era avvenuto l’inserimento, dapprima tramite un disinnesto dell’impegno tra la sporgenza 11 ed il gioiello 3 attraverso una pressione della sporgenza 11 contro al corpo 13 dell’elemento modulare 1, e quindi tramite una spinta delle dita di una mano dell’utilizzatore.
Con riferimento alle Figure da 12 a 16, à ̈ invece illustrata una seconda forma di realizzazione preferita, anch’essa assolutamente non limitativa, dell’elemento modulare 1 e del gioiello 3 della presente invenzione.
In tale seconda forma di realizzazione dell’elemento modulare 1 inventivo, i mezzi di impegno 9, 30 sono costituiti da almeno due sporgenze rettilinee allungate 30 poste affiancate, parallele e a contatto con l’involucro 5, e le due sporgenze 30 sono atte ad essere inserite in corrispondenti fori 32 ricavati nel gioiello 3 ed a ripiegarsi parzialmente su se stesse, al termine dell’inserimento, all’interno di una cavità 34 ottenuta nel gioiello 3 ed in modo da far battuta contro un riscontro 36 ricavato nel gioiello 3 stesso: l’involucro 5 risulta così atto ad appoggiarsi anch’esso a contatto con il riscontro 36 per realizzare, al termine del ripiegamento delle sporgenze 30, una tenuta inamovibile dell’elemento modulare 1 all’interno del gioiello 3.
Anche con questa configurazione, l’elemento modulare 1 inventivo risulta atto, una volta inserito nel gioiello 3, ad essere trattenuto nel gioiello 3 stesso dall’aderenza dell’elemento modulare 1 con il materiale del corpo del gioiello 3 e dal riscontro 36 e dalle sporgenze 30, e risulta atto ad essere rimosso dal gioiello 3 tramite un’azione di spinta in direzione contraria alla direzione in cui era avvenuto l’inserimento, dapprima tramite un disinnesto dell’impegno tra le due sporgenze 30 ed il gioiello 3 attraverso un ripiegamento delle sporgenze 30 atto a far riassumere loro la posizione rettilinea originaria, e quindi tramite una spinta delle dita di una mano dell’utilizzatore.
Nelle due configurazioni illustrate, l’elemento modulare 1 può essere dotato inoltre di almeno un elemento di tenuta 15 della pietra preziosa 7 sull’involucro 5 (nelle Figure à ̈ illustrata la versione preferita con due elementi di tenuta 15 a forma di gancetto per tenere la pietra preziosa 7 a due sue estremità).
L’invenzione riguarda anche un gioiello 3 (anello, braccialetto, collana, ecc.) atto a contenere almeno un elemento modulare 1 come sopra descritto: a tale scopo, il gioiello 3 à ̈ dotato di almeno una sede 20 atta a contenere almeno un elemento modulare 1, e la sede 20 à ̈ conformata (come illustrato in modo esemplificativo, ma anche con configurazioni diverse, ugualmente atte allo scopo) in modo da consentire la rimozione dell’elemento modulare 1 dal gioiello 3 tramite un’azione di spinta in direzione contraria alla direzione in cui era avvenuto l’inserimento, oppure tramite un’azione di spinta nella stessa direzione in cui era avvenuto l’inserimento.
Il gioiello 3 inventivo à ̈ di tipo alternativo, e cioà ̈ viene realizzato in non nei tradizionali materiali preziosi (quali oro, argento, platino, ecc.), bensì in materiali elastici, quali silicone, PVC, gomme, o in materiali morbidi, quali gel di silicone, feltro, pelle, tessuti, o in materiali rigidi, quali legno, ceramica, plexiglass o metalli.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento modulare (1) atto ad essere inserito/rimosso in/da gioielli (3) comprendente almeno un involucro (5) atto a contenere almeno una pietra preziosa (7) e mezzi di impegno (9, 30) con detto gioiello (3) atti ad impedire il distacco indesiderato di detto elemento modulare (1) da detto gioiello (3), ed atti contemporaneamente a consentire il distacco desiderato di detto elemento modulare (1) da detto gioiello (3).
  2. 2. Elemento modulare (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impegno (9, 30) sono costituiti da almeno una sporgenza allungata elastica (11) atta a formare un angolo rispetto al corpo (13) di detto involucro (5) e atta a ripiegarsi parallela a detto corpo (13) in fase di inserimento di detto elemento modulare (1) in detto gioiello (3) e a riprendere la posizione ad angolo una volta inserito detto elemento modulare (1) per impedirne la fuoruscita indesiderata da detto gioiello (3).
  3. 3. Elemento modulare (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di essere atto, una volta inserito in detto gioiello (3), ad essere trattenuto in detto gioiello (3) dall’aderenza di detto elemento modulare (1) con il materiale del corpo di detto gioiello (3), ed essere atto ad essere rimosso da detto gioiello (3) tramite un’azione di spinta nella stessa direzione in cui era avvenuto l’inserimento, tramite spinta delle dita di una mano dell’utilizzatore.
  4. 4. Elemento modulare (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di essere atto, una volta inserito in detto gioiello (3), ad essere trattenuto in detto gioiello (3) dall’aderenza di detto elemento modulare (1) con il materiale del corpo di detto gioiello (3), ed essere atto ad essere rimosso da detto gioiello (3) tramite un’azione di spinta in direzione contraria alla direzione in cui era avvenuto l’inserimento, dapprima tramite un disinnesto dell’impegno tra detta sporgenza (11) e detto gioiello (3) attraverso una pressione della sporgenza (11) contro al corpo (13) dell’elemento modulare (1), e quindi tramite una spinta delle dita di una mano dell’utilizzatore.
  5. 5. Elemento modulare (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impegno (9, 30) sono costituiti da almeno due sporgenze rettilinee allungate (30) poste affiancate, parallele e a contatto con detto involucro (5), dette due sporgenze (30) essendo atte ad essere inserite in corrispondenti fori (32) ricavati in detto gioiello (3) ed a ripiegarsi parzialmente su se stesse, al termine dell’inserimento, all’interno di una cavità (34) ottenuta in detto gioiello (3) ed in modo da far battuta contro un riscontro (36) ricavato in detto gioiello (3), detto involucro (5) essendo atto ad appoggiarsi anch’esso a contatto con detto riscontro (36) per realizzare, al termine del ripiegamento di dette sporgenze (30), una tenuta inamovibile di detto elemento modulare (1) all’interno di detto gioiello (3).
  6. 6. Elemento modulare (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di essere atto, una volta inserito in detto gioiello (3), ad essere trattenuto in detto gioiello (3) dall’aderenza di detto elemento modulare (1) con il materiale del corpo di detto gioiello (3) e da detto riscontro (36) e dette sporgenze (30), ed essere atto ad essere rimosso da detto gioiello (3) tramite un’azione di spinta in direzione contraria alla direzione in cui era avvenuto l’inserimento, dapprima tramite un disinnesto dell’impegno tra dette due sporgenze (30) e detto gioiello (3) attraverso un ripiegamento delle sporgenze (30) atto a far riassumere loro la posizione rettilinea originaria, e quindi tramite una spinta delle dita di una mano dell’utilizzatore.
  7. 7. Elemento modulare (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere dotato inoltre di almeno un elemento di tenuta (15) di detta pietra preziosa (7) su detto involucro (5).
  8. 8. Gioiello (3) atto a contenere almeno un elemento modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, detto gioiello (3) essendo dotato di almeno una sede (20) atta a contenere detto almeno un elemento modulare (1), detta sede (20) essendo conformata in modo da consentire la rimozione di detto elemento modulare (1) da detto gioiello (3) tramite un’azione di spinta in direzione contraria alla direzione in cui era avvenuto l’inserimento.
  9. 9. Gioiello (3) atto a contenere almeno un elemento modulare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, detto gioiello (3) essendo dotato di almeno una sede (20) atta a contenere detto almeno un elemento modulare (1), detta sede (20) essendo conformata in modo da consentire la rimozione di detto elemento modulare (1) da detto gioiello (3) tramite un’azione di spinta nella stessa direzione in cui era avvenuto l’inserimento.
  10. 10. Gioiello (3) secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in materiali elastici, quali silicone, PVC, gomme, o in materiali morbidi, quali gel di silicone, feltro, pelle, tessuti, o in materiali rigidi, quali legno, ceramica, plexiglass o metalli.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2524778A1 (fr) * 1982-04-07 1983-10-14 Heintz Daniel Procede de joaillerie, permettant de changer a n'importe quel moment les elements decoratifs d'un bijou par des elements sertis d'une pierre
WO2001070067A1 (en) * 2000-03-21 2001-09-27 Ezio Genero Srl Ornamental item in the shape of a ring with variable configuration
WO2007053039A1 (en) * 2005-11-03 2007-05-10 Knut Horgen Jewelry article

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