ITTO20100921A1 - Piano di cottura ad incasso - Google Patents

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ITTO20100921A1
ITTO20100921A1 IT000921A ITTO20100921A ITTO20100921A1 IT TO20100921 A1 ITTO20100921 A1 IT TO20100921A1 IT 000921 A IT000921 A IT 000921A IT TO20100921 A ITTO20100921 A IT TO20100921A IT TO20100921 A1 ITTO20100921 A1 IT TO20100921A1
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IT
Italy
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frame
functional unit
hob
unit
cooking
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Inventor
Paolo Grazioli
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Fox Spa Di R Bompani & C
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    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24CDOMESTIC STOVES OR RANGES ; DETAILS OF DOMESTIC STOVES OR RANGES, OF GENERAL APPLICATION
    • F24C15/00Details
    • F24C15/10Tops, e.g. hot plates; Rings
    • F24C15/108Mounting of hot plate on worktop

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)
  • Magnetic Heads (AREA)
  • Confectionery (AREA)

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Piano di cottura ad incassoâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce al settore dei piani di cottura ad incasso ed à ̈ stata sviluppata con particolare riferimento ai piani di cottura comprendenti elementi riscaldanti costituiti da bruciatori di gas o piastre elettriche per riscaldamento a conduzione di calore.
Tecnica anteriore
I piani di cottura del tipo indicato hanno tipicamente una parte superiore visibile, con una zona di cottura ed una zona di comando. Nella zona di cottura vi sono una pluralità di posizioni di cottura, ciascuna includente almeno un elemento riscaldante, mentre nelle zona di comando vi sono organi che consentono il controllo manuale degli elementi riscaldanti, ad esempio comprendenti manopole rotative. La parte non visibile del piano di cottura, solitamente definita “cassetta†, alloggia almeno parzialmente gli elementi riscaldanti e gli altri componenti necessari al funzionamento del piano di cottura, quali rubinetti di gas, tubi, cavi, eccetera. Tipicamente sia la parte superiore che la parte inferiore del piano hanno profilo periferico rettangolare, con il perimetro della parte superiore che à ̈ più grande di quello della parte inferiore: in questo modo, una regione periferica della parte superiore sporge lateralmente rispetto ai quattro lati della parte inferiore, realizzando una sorta di flangia di appoggio.
Per consentire il montaggio ad incasso, in corrispondenza del piano superiore o “top†di un arredo o di un’unità da cucina à ̈ prevista un’apertura passante o “scasso†, con profilo rettangolare, in cui viene alloggiata la parte inferiore del piano di cottura. Per consentire tale tipo di montaggio, l’industria degli elettrodomestici e quella dei mobili da cucina hanno col tempo adottato forme e dimensionamenti sostanzialmente standardizzati, finalizzati a consentire l’inserimento della parte inferiore del piano nello scasso, eventualmente con gioco laterale modesto, con la suddetta flangia della parte superiore in appoggio sul top, a coprire i bordi dello scasso. Ad esempio, molti piani di cottura definiti in gergo “da 60 cm†, le dimensioni della parte superiore del piano sono all’incirca di circa mm 580 x 510, con la parte inferiore o cassetta che à ̈ leggermente rientrata rispetto alla parte superiore, con gli scassi previsti per l’installazione di tali tipi di piani che sono di circa mm 550 x 470 o circa mm 555 x 475. Come si intuisce, in vista dei suddetti dimensionamenti, il posizionamento dei piani di cottura può essere effettuato in un unico modo, con ridotte possibilità di regolazione della posizione di fissaggio.
Sommario dell’invenzione
Gli organi di controllo manuale del piano, sono come detto, allocate nella zona di comando, e questa si trova in genere lungo un lato della zona di cottura. Taluni utilizzatori finali preferiscono, per ragioni funzionali o stilistiche, che la zona di comando sia situata anteriormente, ossia prospiciente al bordo frontale della parte superiore del piano; altri utilizzatori preferiscono invece che la zona comandi sia situata lateralmente, ossia in prossimità di uno dei bordi laterali della parte superiore del piano.
In vista dei sopra indicati dimensionamenti sostanzialmente standardizzati, queste diverse esigenze degli utilizzatori finali impongono ai produttori di elettrodomestici la realizzazione di più varianti di un medesimo modello di piano di cottura, le quali varianti sono differenziate tra loro per il posizionamento delle zona di comando e di cottura nella parte superiore del piano.
La presente invenzione si propone essenzialmente di indicare una soluzione a questo inconveniente, in modo semplice ed economico. Questo scopo à ̈ raggiunto, secondo l’invenzione, da un piano di cottura avente le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, che costituiscono parte integrante dell’insegnamento tecnico qui fornito in relazione all’invenzione,
Breve descrizione dei disegni
La caratteristiche ed i vantaggi dell'invenzione risulteranno dalla descrizione che segue, con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio limitativo, in cui:
- la figura 1 à ̈ una vista dall’alto di un piano di cottura secondo l’invenzione, in una prima configurazione di installazione su di un top di un arredo da cucina;
- la figura 2 Ã ̈ una vista parzialmente esplosa del piano di cottura di figura 1; - la figura 3 Ã ̈ una vista ulteriormente esplosa del piano di cottura di figura 2; - la figura 4 Ã ̈ una vista dal basso del piano di cottura di figura 1, montato sul relativo top;
- le figure 5 e 6 sono viste in parziale sezione, in scala leggermente ingrandita, secondo le linee V-V e VI-VI di figura 1;
- le figure 7 e 8 sono dettagli ingranditi delle figure 5 e 6, rispettivamente;
- le figure 9 e 10 sono viste simili alle figure 1 e 4, ma con il piano di cottura in una seconda configurazione di installazione;
- le figure 11 e 12 sono viste simili alle figure 9 e 10, ma con il piano di cottura in una terza configurazione di installazione.
Descrizione di forme di attuazione dell’invenzione
Con particolare riferimento alla figura 1, con T à ̈ indicato il piano superiore o top di un’unità da cucina, rappresentato solo parzialmente, avente un bordo frontale T1 ed un bordo posteriore T2.. Ai fini della presente descrizione si supponga che l’unità da cucina sia costituita da un arredo, il top T essendo comune ad una pluralità di mobili da pavimento adiacenti. In una tale attuazione, quindi, il top T realizza una superficie di lavoro o appoggio sostanzialmente continua. Il top T può essere formato da una lastra di qualsiasi materiale correntemente impiegato allo scopo (quale legno, truciolato rivestito, materiale lapideo, eccetera).
Sul top T à ̈ montato ad incasso un piano di cottura secondo l’invenzione, indicato nel complesso con 1. A tale fine, secondo tecnica di per sé nota, nel top T à ̈ definita un’apertura passante o scasso, indicato con C in figura 2, di forma rettangolare e di dimensioni sostanzialmente standardizzate nel settore dei mobili da cucina. Le dimensioni dello scasso C possono essere ad esempio di circa 550-555 x circa 470-475 mm.
Il piano 1 ha una zona di cottura, indicata con 2, che nell’esempio include quattro posizioni di cottura, indicate con i riferimenti da 3a a 3d. Nell’esempio raffigurato ciascuna posizione 3a-3d include un rispettivo elemento riscaldante 4 e mezzi 5, qui costituiti da griglie, per il supporto dei recipienti di cottura. Nell’esempio illustrato gli elementi riscaldanti 4 sono costituiti da bruciatori di gas, di concezione generalmente nota, ma l’invenzione à ̈ ugualmente applicabile al caso di elementi riscaldanti elettrici, particolarmente costituiti da piastre con resistenze elettrica per cotture a conduzione di calore; nel caso di piastre elettriche i mezzi di supporto 5 non sono necessari.
Sempre nella parte superiore del piano à ̈ identificabile una zona di comando, indicata complessivamente con 6, che si estende ad un lato della zona di cottura 2. La zona 6 include una pluralità di elementi di comando manuale 7 dei bruciatori 4. Nell’esempio, gli elementi di comando 7 comprendono le manopole di rubinetti – non visibili, di concezione di per sé nota - per la regolazione ed il controllo dell’afflusso di gas ai bruciatori 4.
Come visibile particolarmente in figura 2, il piano 1 secondo l’invenzione ha una struttura che comprende essenzialmente un’unità funzionale, indicata complessivamente con 10, ed una cornice periferica, indicata con 20. Come risulterà maggiormente chiaro in seguito, secondo l'invenzione, l’unità funzionale 10 e la cornice 20 sono configurati, in termini di forme e dimensioni, per l’assemblaggio reciproco in almeno due posizioni alternative, onde consentire di variare la posizione della zona di comando 6 rispetto al bordo frontale T1 del top T provvisto dello scasso C.
L’unità 10 ha funzioni strutturali e supporta sia i bruciatori 4 che gli elementi di comando 7. L’unità 10 supporta anche tutti gli ulteriori componenti funzionali necessari al corretto funzionamento del piano 1, quali mezzi di raccordo ad una rete di alimentazione (gas e/o elettricità), tubi e/o cavi elettrici, organi accenditori, dispositivi di sicurezza, eventuale elettronica di controllo, eccetera.
Nella realizzazione preferita la struttura dell’unità funzionale 10 include una parte inferiore 11 ed una parte superiore 12, in seguito definite per semplicità “cassetta†e “coperchio†, rispettivamente. Con riferimento alla figura 3, la cassetta 11 include una parete di fondo 11a ed una parete periferica 11b. Preferibilmente, ma non necessariamente, alla sommità della parete periferica 11b à ̈ prevista una parte a flangia 11c (vedere anche figura 7) che sporge in modo sostanzialmente ortogonale verso l’esterno.
Il coperchio 12 à ̈ essenzialmente configurato come una lastra o pannello sagomato, che chiude superiormente la cassetta 11, in questo caso appoggiando sulla flangia 11c (vedere ad esempio figura 7). Cassetta e coperchio sono preferibilmente di materiale metallico, con almeno la superficie superiore del coperchio che à ̈ rifinita esteticamente (ad esempio smaltata). Il coperchio può comunque essere anche di vetro o di materiale vetro-ceramico.
In corrispondenza del coperchio 12 sono definite le posizioni di cottura 3a-3d. A tale scopo il coperchio 12 ha aperture, indicate con 12a in figura 3, per il passaggio verso l’esterno delle parti superiori degli elementi riscaldanti 4, nonché sedi di posizionamento per le griglie 5, non visibili, ad esempio ottenute tramite imbutitura del coperchio 12. Sempre dalla parte superiore del coperchio 12 sono accessibili gli elementi di comando 7: a tale scopo, il coperchio 12 presenta aperture (non visibili) per il passaggio di alberi di comando dei rubinetti del gas, ai quali alberi sono associate le relative manopole di controllo. Nell’esempio raffigurato le manopole 7, che realizzano la parte operabile manualmente degli elementi di comando, sono sostanzialmente allineate parallelamente ad uno dei bordi laterali del coperchio 12, ma tale disposizione non deve intendersi come limitativa.
Nella cassetta 11 si estendono almeno parzialmente i bruciatori 4, ovvero la loro parte inferiore normalmente non visibile, ed in essa sono contenuti anche gli altri componenti, sopra menzionati, necessari per il corretto funzionamento del piano di cottura 1, tra i quali anche la parte non visibile dei mezzi di comando o rubinetti.
In una realizzazione preferita dell’invenzione, la cassetta ed il coperchio sono fissati tra loro per il tramite gli elementi riscaldanti: in particolare, in tale realizzazione, gli elementi riscaldanti comprendono un corpo che à ̈ assicurato sia alla cassetta 11 che al coperchio 12. Ad esempio nel caso dei bruciatori di gas 4, questi possono comprendere ciascuno un corpo a coppa che, nella rispettiva parte inferiore, à ̈ fissato alla parete di fondo 11a della cassetta 11, tramite una o più viti serrate dal basso: in figura 4 sono visibili a tale scopo le teste di coppie di viti, indicate con 11d, per il fissaggio inferiore del corpo a coppa di ciascun bruciatore; la parete di fondo 11a della cassetta 11 à ̈ convenientemente predisposta con fori passanti per tali viti. Il citato corpo a coppa dei bruciatori à ̈ anche fissato, nella sua parte superiore, al coperchio 12, tramite una o più viti serrate dall’alto, con il coperchio 12 che à ̈ all’uopo dotato di relativi fori per tali viti (nelle figure, tali viti e fori non sono visibili). Il medesimo concetto, di assicurare tra loro cassetta 11 e coperchio 12 sfruttando gli elementi riscaldanti à ̈ chiaramente utilizzabile anche quando tali elementi sono costituiti da piastre con resistenze elettriche.
La cornice periferica 20 adempie principalmente a funzioni strutturali ed à ̈ di preferenza formata in un pezzo unico. La cornice 20 può essere di materiale metallico, o di materiale sintetico (ad esempio un materiale plastico termoindurente), o eventualmente di materiale vetroso (ad esempio vetro o vetro-ceramica).
La cornice 20 ha un’apertura o sede passante 21, in corrispondenza della quale à ̈ montata ed assicurata l’unità funzionale 10. La sede 21 della cornice 20 ha un profilo perimetrale congruente con quello della cassetta 11, ed ha in particolare forma e dimensioni tali per cui la cassetta 11 possa essere inserita nella sede 21 in almeno due diverse posizioni angolari, preferibilmente a 90° l’una dall’altra, rispetto ad un asse A (figure 5 e 6) che à ̈ sostanzialmente ortogonale al top T e centrale alla sede 21 e/o allo scasso C. Allo stesso modo, il profilo perimetrale della cassetta 11 à ̈ congruente, in termini di forma e dimensioni, a quello dello scasso S, per poter essere ricevuto in esso nelle due suddette diverse posizioni angolari. A tale scopo, le dimensioni del perimetro definito dalla parete 11b della cassetta 11 sono almeno leggermente inferiori alle dimensioni del perimetro della sede 21 e dello scasso S.
Le dimensioni perimetrali del coperchio 12 sono maggiori di quelle della cassetta 11 (ovvero della parete 11b, con la relativa flangia 11c se prevista), in modo tale per cui una porzione periferica 12b del coperchio 12 (vedere figura 7) sporga lateralmente rispetto ai quattro lati della parete 11b, con la relativa flangia 11c. L’estensione della parte sporgente 12b à ̈ tale per cui, in ciascuna delle due suddette posizioni angolari, i bordi della sede 21 risultino comunque coperti da tale parte sporgente. Nella forma di attuazione preferita, illustrata nelle figure, la cassetta 11 ed il coperchio 12 hanno entrambi profilo sostanzialmente quadrato, ma ovviamente sono possibili altre forme (ad esempio a rettangolo, o a triangolo isoscele), nel rispetto dei sopra indicati vicoli di forma e dimensioni delle parti da accoppiare. Nell’esempio, quindi, anche la sagoma della sede 21 à ̈ sostanzialmente quadrata, di dimensioni tali da consentire un accoppiamento con un gioco minimo rispetto alla cassetta 11 o, eventualmente, un accoppiamento sostanzialmente di forma. Il profilo periferico della cornice 20 à ̈ di preferenza poligonale, comunque di dimensioni tali da coprire i bordi dello scasso C: nell’esempio di attuazione preferito, la cornice à ̈ rettangolare, e comprende quindi due lati maggiori 22 e due lati minori 23.
Nella condizione installata del piano di cottura 1 la cornice 20 à ̈ montata con i rispettivi lati maggiori 22 sostanzialmente paralleli ai lati maggiori dello scasso C, e quindi - con riferimento all’esempio illustrato - sostanzialmente paralleli anche ai bordi longitudinali T1, T2 del top T. La superficie superiore del coperchio 12 à ̈ sostanzialmente visibile, per consentire l’accesso alla zona di cottura 2 ed alla zona di comando 6, mentre la cassetta 11 si estende almeno parzialmente nello lo scasso S del top T (vedere figure 5-8). La cornice 20 appoggia sul top T, coprendo il bordo dello scasso S e nascondendolo alla vista, come ben visibile nelle figure 1e 5-8.
Nella versione preferita, la cornice 20 e l’unità funzionale 10 sono configurati in modo tale per cui, nella condizione installata del piano 1, la cornice 20 à ̈ operativamente interposta tra il top T e l’unità 10. Nel caso illustrato - vedere figura 7 - la cornice 20 à ̈ interposta tra il top 12 e le porzioni 12b e 11c, rispettivamente del coperchio 12 e della cassetta 11: nell’esempio illustrato, quindi, sia la porzione sporgente 12b che la flangia 11c appoggiano al di sopra della cornice 20 (come detto, peraltro, la flangia 11c potrebbe essere assente). Tale realizzazione semplifica l’assemblaggio tra le parti, potendo l’unità 10 essere inserita dall’alto sulla cornice 20, inserendo il corpo 10 attraverso la sede 21, sino a che la porzione sporgente 12b (e l’eventuale flangia 11c) si attesti sulla cornice 20. Potrebbe comunque essere previsto un fissaggio alternativo, nel quale la porzione 12b e/o la flangia 11c appoggiano al di sotto della cornice 20 e sono fissate ad essa.
Nell’esempio (si veda ancora la figura 7), la cornice 20 poggia direttamente sul top T, ma tra le due parti può essere previsto almeno un ulteriore elemento, quale ad esempio una guarnizione; similmente, la porzione 12b e/o la flangia 11c poggiano direttamente sulla cornice 20, ma anche in questo caso tra le parti può essere previsto un ulteriore elemento, quale una guarnizione.
Come si à ̈ visto, secondo la presente invenzione, la cornice 20 e l’unità funzionale 10 sono predisposti per l’assemblaggio reciproco in almeno due posizioni angolari alternative, tra le quali una posizione – visibile nelle figure 1 e 4 - in cui la zona di comando 6 del piano à ̈ generalmente prossima al lato 22 anteriore della cornice 20, ovverosia il lato maggiore più prossimo al bordo anteriore T1 del top T, ed una posizione – visibile nelle figure 10-11 oppure nelle figure 11-12, in cui la zona di comando 6 à ̈ invece generalmente adiacente ad un lato minore o laterale 23 della cornice 20. Di fatto, l’unità 10 può essere montata sulla cornice 20 in quattro posizioni alternative, ruotate l’una rispetto all’altra di 90°, rispetto all’asse A delle figure 6 e 7: in questo modo, a partire dalla stessa struttura portante costituita dall’unità funzionale 10 e dalla cornice 20, possono essere ottenute quattro diverse configurazioni di installazione del piano di cottura 1, nelle quali la zona comandi 6 à ̈ rispettivamente più prossima a ciascuno dei lati maggiori 22 o dei lati minori 23 della cornice 20, e quindi con un posizionamento della zona comando 6 anteriore (figura 1), laterale destra (figura 2), laterale sinistra (figura 3) ed eventualmente posteriore (non rappresentata). Nell’esempio di attuazione fornito, la cornice 20 può essere essenzialmente installata in due sole posizioni alternative, ruotate di 180° rispetto all’asse A.
Preferibilmente l’unità 10 à ̈ dapprima assicurata alla cornice 20 ed il gruppo così formato à ̈ poi vincolato alla struttura dell’unità da cucina. A tale scopo il piano 1 esemplificato ha primi mezzi di vincolo, per assicurare l’unità funzionale 10 alla cornice 20 e secondi mezzi di vincolo, per assicurare l’unità 10 alla struttura dell’unità da cucina. Di preferenza i primi mezzi di vincolo sono operativi su due lati opposti dell’unità 10, ed i secondi mezzi di vincolo sono operativi su altri due lati opposti dell’unità 10. I citati mezzi di vincolo possono essere di qualunque concezione nota allo scopo, e comprendere ad esempio staffe e/o squadrette, direttamente solidali o accoppiate alla cornice 20 e/o all’unità 10, nonché organi filettati.
In una forma di attuazione, visibile in figura 7, i citati primi mezzi di fissaggio comprendono organi 25 costituiti da staffe ad L, che sono resi solidali nella loro parte orizzontale alla superficie inferiore della cornice 20, ad esempio tramite incollaggio, in posizioni tali da risultare all’interno dello scasso C. La parte verticale degli organi 25 à ̈ invece addossata all’esterno della parete periferica 11b della cassetta 11, in corrispondenza di un suo foro, ed ivi fissata tramite una vite 26. Come si vede, in tal modo la cornice 20 risulta assicurata all’unità 10.
In figura 8 à ̈ invece illustrato un esempio dei citati secondi mezzi di vincolo, impiegati per assicurare l’unità 10 al top T. In questo caso sono impiegate squadrette sostanzialmente ad U, con le due parti verticali parallele, aventi lunghezza diversa. La parte verticale più lunga à ̈ inserite in una relativa feritoia 28 (vedere anche le figure 4, 10 e 12) definita nel fondo 11a della cassetta 11, mentre la parte verticale più corta si attesta sulla superficie inferiore del top T. Una vite 30 viene avvitata dal basso nel foro indicato con 29 (vedere anche le figure 4, 10 e 12), anch’esso definito nel fondo 11a della cassetta 11, attraverso un foro presente nella parte intermedia orizzontale della squadretta 27. In sostanza, la disposizione di figura 8 sollecita verso il basso la cassetta 11, e quindi il coperchio 20, di modo che la parte sporgente 12b del coperchio 12 e/o la flangia 11c della cassetta premano verso il basso sulla cornice 20. In questo modo viene garantito un posizionamento fisso del piano di cottura 1 sul top T.
I mezzi per vincolare l’unità 10 alla cornice 20 ed i mezzi per vincolare il piano 1 nel complesso al top T potranno avere configurazione diversa da quella esemplificata. Si apprezzerà, ad esempio, che nel caso di sede 21 e cassetta 11 con profilo periferico sostanzialmente quadrato, le staffe 25 o simili organi possono essere ricavati integralmente nel corpo della cornice 20, particolarmente tramite stampaggio di tale corpo.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione. Il piano di cottura, di realizzazione semplice ed economica, consente di ottenere da una medesima struttura portante una pluralità di diverse configurazioni di assemblaggio/installazione, in cui la zona di cottura e la zona di comando sono diversamente posizionate.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione così come definito nelle rivendicazioni allegate.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un piano di cottura per installazione ad incasso in una apertura (C) di un piano superiore (T) di un’unità da cucina, il piano di cottura (1) avendo una zona di cottura (2), con una pluralità di posizioni di cottura (3a-3d) includenti ciascuna almeno un elemento riscaldante (4), ed una zona di comando (6), che à ̈ a lato della zona di cottura (2) ed include elementi di comando manuale (7) degli elementi riscaldanti (4), il piano di cottura (1) avendo una struttura (10, 20) che comprende - un’unità funzionale (10), che supporta gli elementi riscaldanti (4) e gli elementi di comando (7), l’unità funzionale (10) avendo una parte superiore (12), in cui sono definite le posizioni di cottura (3a-3d) ed in cui sono accessibili gli elementi di comando (7), ed una parte inferiore (11), in cui si estendono almeno parzialmente gli elementi riscaldanti (4), e - una cornice periferica (20), che à ̈ assicurata in posizione fissa all’unità funzionale (10) e che ha un bordo periferico includente almeno un lato anteriore (22) e due lati laterali (23), in cui la struttura (10, 20) à ̈ configurata in modo tale per cui, nella condizione installata del piano di cottura (1), la parte superiore (12) dell’unità funzionale (10) à ̈ sostanzialmente visibile e la parte inferiore (11) dell’unità funzionale (10) si estende almeno parzialmente attraverso l’apertura (C) del piano superiore (T) dell’unità da cucina, con la cornice periferica (20) che giace al di sopra del bordo di tale apertura (C), ed in cui la cornice (20) e l’unità funzionale (10) sono predisposti per l’assemblaggio reciproco in almeno due posizioni alternative fisse, tra le quali una prima posizione, in cui la zona di comando (6) à ̈ generalmente adiacente al lato anteriore (22) della cornice (20), ed una seconda posizione, in cui la zona di comando (6) à ̈ generalmente adiacente ad un lato laterale (23) della cornice (20).
  2. 2. Il piano di cottura secondo la rivendicazione 1, in cui l’unità funzionale (10) ha una porzione periferica sporgente (11c, 12b) che à ̈ a contatto con la cornice (20).
  3. 3. Il piano di cottura secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, comprendente mezzi di vincolo (25, 26) per assicurare l’unità funzionale (10) alla cornice (20) in una di dette posizioni alternative.
  4. 4. Il piano di cottura secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, comprendente mezzi di vincolo (27-30) per assicurare l’unità funzionale (10) alla struttura dell’unità da cucina, particolarmente predisposti per operare - nella detta condizione installata - tra la parte inferiore (11) dell’unità funzionale (10) ed il piano superiore (T) dell’unità da cucina.
  5. 5. Il piano di cottura secondo la rivendicazione 2, in cui la cornice (20) e l’unità funzionale (10) sono predisposti in modo tale per cui, nella detta condizione installata, la cornice (20) à ̈ operativamente interposta tra la detta porzione periferica sporgente (11c, 12b) dell’unità funzionale (10) ed il piano superiore (T) dell’unità da cucina, particolarmente con la detta porzione periferica (11c, 12a) che appoggia al di sopra della cornice (20).
  6. 6. Il piano di cottura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui - la cornice (20) definisce una sede (21) di montaggio dell’unità funzionale (10), - la sede (21) ed almeno una tra la parte superiore (12) e la parte inferiore (11) dell’unità funzionale (10) hanno un profilo periferico sostanzialmente a forma di un poligono, - il profilo poligonale della sede (21) ha dimensioni perimetrali maggiori della parte inferiore (11) dell’unità funzionale (10).
  7. 7. Il piano di cottura secondo la rivendicazione 6, in cui la cornice (20) ha un profilo periferico sostanzialmente rettangolare, la sede (21) ha profilo periferico sostanzialmente quadrato e almeno una tra la parte superiore (12) e la parte inferiore (11) dell’unità funzionale (10) ha profilo periferico sostanzialmente quadrato.
  8. 8. Il piano di cottura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’unità funzionale (10) comprende un corpo sostanzialmente a cassetta (11), che realizza detta parte inferiore, ed una lastra o pannello (12), che realizza la detta parte superiore e che chiude superiormente il corpo a cassetta (11).
  9. 9. Il piano di cottura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi riscaldanti (4) hanno un corpo assicurato, in rispettivi punti di fissaggio (11d), sia alla parte inferiore (11) che alla parte superiore (12) dell’unità funzionale (10).
  10. 10. Il piano di cottura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la cornice (20) Ã ̈ formata in un pezzo unico, particolarmente di materiale metallico o di materiale sintetico.
  11. 11. Un’unità da cucina, comprendente una struttura che include un piano superiore (T) in cui à ̈ definita un’apertura (C) di dimensioni sostanzialmente standardizzate, in corrispondenza della quale à ̈ montato ad incasso un piano di cottura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10.
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