ITTO20100453A1 - Macchina per l'asciugatura di biancheria - Google Patents

Macchina per l'asciugatura di biancheria Download PDF

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ITTO20100453A1
ITTO20100453A1 IT000453A ITTO20100453A ITTO20100453A1 IT TO20100453 A1 ITTO20100453 A1 IT TO20100453A1 IT 000453 A IT000453 A IT 000453A IT TO20100453 A ITTO20100453 A IT TO20100453A IT TO20100453 A1 ITTO20100453 A1 IT TO20100453A1
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IT
Italy
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container
drum
drawer body
machine according
drawer
Prior art date
Application number
IT000453A
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English (en)
Inventor
Ian Hamblin
Claudio Portinari
Original Assignee
Indesit Co Spa
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
    • D06F58/00Domestic laundry dryers
    • D06F58/20General details of domestic laundry dryers 
    • D06F58/203Laundry conditioning arrangements
    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
    • D06F58/00Domestic laundry dryers
    • D06F58/30Drying processes 

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Macchina per l’asciugatura di biancheria”,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell’ invenzione
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per l'asciugatura di biancheria. Più particolarmente, Finvenzione è relativa ad una tale macchina avente un sistema per Γ erogazione, nel corso di un programma di asciugatura, di un additivo, particolarmente una sostanza profumante.
Stato della tecnica
Le macchine per Γ asciugatura di biancheria sono tipicamente provviste di un mobile all'interno del quale è alloggiato in modo girevole un tamburo, atto a contenere la biancheria da asciugare.
In alcune soluzioni, il tamburo ha una parete cilindrica perforata ed è montato girevole all'interno di una vasca: questo è tipicamente il caso delle cosiddette macchine lava-asciuga, ossia macchine che consentono il lavaggio e la successiva l'asciugatura di un carico di biancheria.
Le macchine asciugatrici in senso stretto, invece, non sono normalmente provviste di una vasca. In talune soluzioni, il tamburo è costituito da una parete cilindrica imperforata, cui sono associate una flangia frontale ed una flangia posteriore, provviste di aperture per il transito di un flusso d’aria di asciugatura. In altre soluzioni il tamburo consiste essenzialmente della sola parete cilindrica, le cui estremità aperte sono vincolate in modo girevole a rispettivi elementi di contenimento frontale e posteriore, con interposizione di idonei mezzi di tenuta a strisciamento.
Alcune macchine di tipo noto sono provviste di sistema per immettere all'interno del tamburo un additivo, tipicamente rappresentato da una sostanza profumante. Generalmente, questi sistemi comprendono un serbatoio dell'additivo, montato in modo inamovibile sul mobile o sulla struttura della macchina, un ugello che si affaccia verso l'interno del tamburo o della vasca ed un attuatore, quale una pompa o una valvola a solenoide, che è operativamente interposta tra il serbatoio dell'additivo e l'ugello di erogazione. Il suddetto attuatore è comandato da un sistema di controllo della macchina per causare l'erogazione di una quantità o dose di additivo, al momento opportuno del programma di asciugatura.
Nelle soluzioni note, il serbatoio dell’ additivo è tipicamente configurato come un contenitore inamovibile, ovverosia non rimovibile dalla struttura della macchina. In queste soluzioni, il serbatoio è montato in modo tale per cui la sua bocca di caricamento sia accessibile dal pannello definente la faccia superiore della macchina, ovverosia il cosiddetto “top”, il quale deve essere provvisto allo scopo di uno sportellino, atto a nascondere la bocca suddetta, consentendone al contempo l’accessibilità. Soluzioni di questo tipo sono note ad esempio dai documenti US-A-4,236,320 e US-A-4,207,683.
Questo tipo di posizionamento del serbatoio è essenzialmente dettato dal tipo di costruzione della macchina, che solo nella regione prossima al top offre uno spazio disponibile per il posizionamento del serbatoio dell'additivo.
Queste soluzioni note complicano tuttavia la realizzazione della macchina nel suo complesso, richiedendo la predisposizione di appositi top, che debbono essere provviste di finestre passanti e di sportellini di chiusura del vano di accesso al serbatoio, nonché di un tappo per il serbatoio stesso, che l’utilizzatore deve aprire e chiudere di volta in volta, quando si rende necessario il rabbocco dell’additivo.
Sommario dell’ invenzione
La presente invenzione si propone essenzialmente di realizzare una macchina per l’asciugatura di biancheria di realizzazione migliorata e semplificata rispetto alla tecnica anteriore citata, in particolare in vista di risolvere gli inconvenienti sopra citati.
Tale scopo viene raggiunto, secondo la presente invenzione, da una macchina per l'asciugatura di biancheria avente le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni allegate. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell'insegnamento tecnico fornito in relazione all'invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue, effettuata con riferimento ai disegni annessi, fomiti a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, nei quali:
- la figura 1 è una vista in elevazione frontale, parziale e schematica, di una macchina per Γ asciugatura di biancheria secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista simile a quella di figura 1, ma con un organo a cassetto ed un contenitore a cassetto non rappresentati;
- la figura 3 è una vista schematica, dall'interno della macchina verso l'esterno, di una porzione interna della macchina delle figure 1 e 2;
- la figura 4 è una vista schematica dei componenti di un sistema per l'erogazione di un additivo, facente parte di una macchina secondo l’invenzione;
- la figura 5 è una vista laterale del sistema di figura 4;
- la figura 6 è un vista prospettica schematica di un contenitore di additivi del sistema di erogazione suddetto, in una condizione chiusa;
- la figura 7 è una vista in pianta del contenitore di figura 6;
- la figura 8 è una vista simile a quella di figura 6, ma con il contenitore in posizione aperta;
- la figura 9 è una vista simile a quella di figura 7, ma con il contenitore in posizione aperta
- le figure 10 e 11 sono sezioni longitudinali schematiche opposte del contenitore delle figure 6-8;
- le 12 e 13 sono una vista prospettica ed una vista laterale di un elemento di chiusura del contenitore delle figure 6-8; e
- le figure 14-17 sono viste parziali e schematiche di un componente plastico della macchina secondo l'invenzione, che illustrano una sequenza di fasi di montaggio di un attuatore facente parte del suddetto sistema di erogazione.
Descrizione di forme di attuazione preferite deH’invenzione
Il riferimento ad “una forma di attuazione” all’interno di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura, o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione è compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, i termini “in una forma di attuazione” e simili, presenti in diverse parti all’ interno di questa descrizione, non sono necessariamente tutti riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, le particolari configurazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione. I riferimenti utilizzati nel seguito sono soltanto per comodità e non definiscono l’ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Con particolare riferimento alla figura 1, con 1 è indicata nel suo complesso una macchina per l'asciugatura di biancheria secondo la presente invenzione. Nel caso illustrato la macchina 1 è del tipo atto a svolgere solo funzioni di asciugatura.
Come da tecnica nota, all'interno del mobile della macchina, indicato complessivamente con 2, è montato in modo girevole un tamburo, solo schematizzato ed indicato con 3, atto al contenimento della biancheria da asciugare.
La macchina 1 comprende tutti gli elementi normalmente noti e necessari per il suo funzionamento, tra i quali un sistema di controllo, un sistema di azionamento del tamburo, un sistema per generare e forzare un flusso di aria calda attraverso il tamburo 3, onde causare l’asciugatura della biancheria.
Il mobile ha una faccia frontale, comprensiva di una parete frontale di mobile 4, avente un’apertura in corrispondenza della quale è montata una porta 5, per consentire l'accesso all'interno del tamburo 3. Nella faccia frontale del mobile 2, particolarmente nella sua regione superiore, è poi montato un pannello plastico, indicato complessivamente con 6, che definisce una zona 7 per il posizionamento dei componenti di una interfaccia utente della macchina. Alcuni di questi mezzi, quali un visualizzatore, alcuni tasti di comando, un interruttore ON/OFF ed un settore a pulsanti, sono indicati con 7a.
In una forma di attuazione dell'invenzione, il sistema per generare e forzare un flusso di aria calda attraverso il tamburo 3 comprende un dispositivo condensatore, di concezione di per sé nota, che include un cassetto per la raccolta dell'acqua di condensazione prodotta dall’aria umida in uscita dal tamburo. In un’altra forma di attuazione dell’invenzione, la macchina è del tipo a ventilazione e prevede quindi l’espulsione dell’aria umida all’esterno del mobile.
Nella forma di attuazione esemplificata, il condensatore è posizionato in una zona superiore ed anteriore del mobile 2, con il suddetto cassetto che viene indicato complessivamente con 8 in figura 1. Questo cassetto 8 comprende una parte frontale 8a, in cui è definita una presa 8b, il tutto secondo tecnica nota. Il cassetto 8 è operativamente inserito, in modo scorrevole, in una relativa sede o parete passante formata almeno in parte nel pannello plastico 6. Tale sede è indicata complessivamente con 9 in figura 2, nella quale il cassetto 8 è rimosso. Dal confronto tra le figure 1 e 2 si nota come la parete frontale 8a del cassetto 8 occulti, quando chiusa, una corrispondente regione del pannello 6, che è almeno in parte generalmente rientrata rispetto al fronte del pannello stesso. In una tale regione rientrata è prevista, in una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, una ulteriore apertura passante, indicata con 10, in corrispondenza della quale è montato un contenitore per un additivo liquido, che costituisce parte della presente invenzione.
Il suddetto contenitore - che in figura 2 non è stato rappresentato per esigenze di maggior chiarezza - è visibile ad esempio in figura 3, che rappresenta una vista parziale dall'interno della macchina verso l'esterno, in assenza del cassetto 8. In tale figura è visibile la sede 9 nonché il suddetto contenitore dell’additivo, indicato complessivamente con 11, che è montato in corrispondenza dell'apertura 10 di figura 2 e si estende in lunghezza verso l'interno del mobile 2 della macchina. Si noti che, per esigenze di maggior chiarezza, altri componenti interni della macchina 1 non sono stati rappresentati nelle varie figure, in quanto di tipo in sé noto e di non immediato interesse ai fini della comprensione dell’invenzione. Il contenitore 11 è preferibilmente formato con materiale sintetico. In una attuazione preferita, almeno il corpo del contenitore 1 1 è formato con un copolimero stirene-acrilonitrile (SAN). Tale tipo di materiale fornisce un buon bilanciamento tra proprietà fisiche, proprietà ottiche (trasparenza), resistenza termica e resistenza meccanica, accoppiate ad ottime caratteristiche di resistenza chimica, quali la resistenza ad idrocarburi alifatici ed oli vegetali che possono essere presenti nelTadditivo.
Sempre in figura 3, è visibile parte di un componente plastico, indicato con 12. Il componente 12, che ha sagoma complessivamente circolare, è montato in posizione fissa all'interno del mobile 2, solidale alla sua struttura fissa, circoscrivendo la zona della parete 4 in cui è definita la relativa apertura di caricamento. Il corpo 12 si estende sostanzialmente tra la parete frontale 4 ed una apertura frontale del tamburo 3, non visibile nelle figure, secondo tecnica di per sé nota. Qui basti precisare che la disposizione delle parti è tale per cui almeno una regione anulare del corpo 12, nella condizione assemblata della macchina, sporge all'interno della suddetta apertura frontale del tamburo 13.
In una forma di attuazione, quale quella esemplificata, in corrispondenza della suddetta regione anulare del corpo 12, particolarmente in una sua zona superiore, è previsto un foro passante, attraverso il quale è montato un ugello di erogazione, indicato complessivamente con 13 in figura 3. L’ugello 13 è montato sul corpo 12 in modo tale per cui la relativa apertura di erogazione 13a sia rivolta verso l'interno del tamburo 3.
Nelle figure 4 e 5 sono visibili i componenti essenziali di un sistema di erogazione dell’additivo, che comprende il contenitore Il e l’ugello 13.
Nelle figure 4 e 5, con 11 è indicato il già citato contenitore dell’additivo liquido, che è in particolare una sostanza profumante. Con 13 è indicato - solo in figura 4 - il già sopra menzionato ugello, mentre con 14 è indicato nel complesso un attuatore, che è operativamente interposto fra il contenitore I l e l'ugello 13, tale attuatore essendo controllabile per causare l'erogazione di una quantità di additivo dal contenitore 11 all'interno del tamburo 3, per il tramite dell'ugello 13. In una forma di attuazione preferita, l'attuatore 14 è costituito da una pompa a vibrazione, particolarmente a portata costante, sostanzialmente della tipologia attualmente impiegata nelle macchine per la preparazione di caffè e simili bevande calde.
Come si nota (confrontare anche con figura 3), la pompa 14 è di preferenza montata sul corpo plastico 12, particolarmente in una sua zona superiore, nella sua parte opposta a quella in cui si apre l'apertura di erogazione 13a dell'ugello 13, e quindi in posizione esterna al tamburo 3.
Ancora nelle figura 4 e 5, con 15 è indicato un tubo flessibile, preferibilmente in elastomero, che collega un’uscita del contenitore 11 ad un ingresso della pompa 14. Con 16 e indicato, solo in figura 4, un secondo tubo, anch’esso preferibilmente ma non necessariamente flessibile, che collega un’uscita della pompa 14 all’ugello 13.
Nelle figure 6-9 è visibile, in viste diverse, il contenitore 11.
Secondo una caratteristica dell'invenzione, il contenitore 11 è sostanzialmente configurato a cassetto, che si estende assialmente tra un rispettivo fronte ed un rispettivo retro. Questo contenitore a cassetto 11 è montato scorrevole attraverso l'apertura passante 10 di figura 2, in modo da essere spostabile in una direzione di scorrimento tra una posizione chiusa, o ritratta, ed una posizione aperta o estratta. Nelle figure 6 e 7, il contenitore a cassetto 11 è mostrato nella suddetta posizione chiusa o ritratta, mentre nelle figure 8 e 9 il contenitore a cassetto 11 è mostrato nella posizione aperta o estratta.
Come si nota nelle figure, il tubo flessibile 15 è collegato direttamente tra la pompa 14 e il contenitore 11, ed ha lunghezza tale da consentire lo spostamento del contenitore stesso tra le sue posizioni chiusa e di massima estrazione. Il contenitore a cassetto 11 è quindi privo di un tramoggia, come tipicamente avviene in tutti i cassetti distributori di sostanze normalmente previsti sulle macchine per il lavaggio e/o l'asciugatura di biancheria di uso domestico. In questo modo, grazie alla presenza del tubo flessibile 15, il contenitore a cassetto 11 può essere liberamente spostato fra le posizioni aperta e chiusa, e l’assenza di un tramoggia determina ingombri contenuti della disposizione.
Secondo una ulteriore caratteristica dell'invenzione, il contenitore a cassetto 1 1 ha, in una posizione generalmente intermedia tra il suo fronte ed il suo retro, mezzi idonei a consentire solo una estrazione parziale del contenitore stesso dalla macchina, attraverso l'apertura passante 10. Il contenitore a cassetto 11 non è pertanto rimuovibile dalla macchina 1, potendo essere portato solo nella sua posizione aperta o estratta, onde consentirne il caricamento con una quantità di additivo liquido sufficiente per l'effettuazione di uno o più processi di asciugatura.
In una forma di attuazione preferita dell'invenzione, quale quella rappresentata nelle figure, in corrispondenza dell'apertura passante 10 di figura 2 è vincolata una cornice, indicata complessivamente con 17 nelle figure 6-9, nella quale il contenitore a cassetto 11 è inserito scorrevolmente. Come si nota, la cornice 17 è essenzialmente tubolare, o a collare quadrangolare, con uno sviluppo in lunghezza molto limitato, nell'ordine di 0,5-1, 5 cm. Come si vede, in particolare nelle figure 7 e 9, la cornice 17 è vincolata, particolarmente a scatto, nell'apertura 10, che è definita nel pannello plastico 6.
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, la cornice 17 definisce almeno un primo elemento di guida, indicato con 17a ad esempio nelle figure 8, 10 e 11, che si estende in lunghezza verso l'interno del mobile 2. Dall'altro lato, il contenitore a cassetto 11 presenta almeno un secondo elemento di guida, indicato con 18 ad esempio in figura 3, che è impegnato scorrevolmente sul primo elemento di guida 17a. L'elemento di guida 17 ha una parete frontale di battuta 17b, contro la quale il secondo elemento di guida 18 si può eventualmente attestare, nella condizione di massima estrazione del contenitore a cassetto 11.
In una forma di attuazione preferita, il primo elemento di guida 17a è formato integrale con la cornice 17 e si estende inferiormente ad una parte del fondo del corpo a cassetto 11, con il secondo elemento di guida 18 che è formato integrale al corpo del contenitore 11, in una sua parte inferiore. Di preferenza, il primo elemento di guida 17a si estende a sbalzo dalla cornice 17, verso l'interno del mobile 2. Il secondo elemento di guida 18 comprende invece una formazione generalmente ricurva, o sostanzialmente a gancio, come ben visibile ad esempio in figura 3, in modo da cingere almeno parzialmente il primo elemento di guida 17a.
Grazie alla presenza dei mezzi di guida 17a, 18, nonostante lo spessore molto ridotto della cornice 17, gli spostamenti del contenitore a cassetto 11 tra le rispettive posizioni aperta e chiusa avvengono con precisione.
Come si nota nelle figure 6-9, il contenitore a cassetto 11 ha una porzione anteriore, indicata complessivamente con 20, ed una porzione posteriore, indicata complessivamente con 21, entrambe estese in lunghezza nella direzione di scorrimento del contenitore 11. I mezzi di arresto sopraccitati, che prevengono l'estrazione del contenitore 11 dall'apertura passante 10 di figura 2, sono configurati in modo tale per cui la porzione posteriore 21 rimanga sempre all'interno del mobile, anche nella posizione di massima estrazione consentita del contenitore 1 1.
Come visibile nelle figure 7 e 9, la porzione anteriore 20 ha una dimensione di sezione trasversale, in particolare la larghezza, che è inferiore rispetto all'omologa dimensione trasversale, ossia la larghezza, della porzione posteriore 21. In questo modo, l’apertura passante 10 può avere dimensioni relativamente contenute.
I suddetti mezzi di arresto sono definiti in una regione di transizione tra le due porzioni 20 e 21 del contenitore a cassetto 11. In particolare, come visibile ad esempio nelle figure 7 e 9, nella zona di unione tra le due porzioni 20 e 21 risulta in pratica definito un gradino o una superficie di battuta 22, determinata dalla differente larghezza delle porzioni stesse, di modo che il contenitore 11 non può mai essere estratto completamente attraverso la cornice 17. Anche forzando il contenitore 11 verso l'esterno, la superficie di battuta 22 interferisce inevitabilmente con la cornice 17, impedendo la rimozione del contenitore a cassetto. Di preferenza, ma non necessariamente, nella zona di transizione tra le porzioni 20 e 21 è previsto un ulteriore elemento di arresto, indicato con 23, formata integralmente nel corpo del contenitore 11, dalla parte opposta rispetto alla superficie di battuta 22.
Dalle figure 10 e 11, che rappresentano sezioni schematiche da parti opposte del contenitore cassetto 11 con la relativa cornice 17, è possibile notare come la porzione anteriore 20 abbia un fondo 20a che giace ad un'altezza inferiore rispetto al fondo 21a della porzione posteriore 21. In pratica, pertanto, la porzione anteriore 20 è più stretta ma più profonda rispetto alla porzione posteriore 21. Dalla figura 3 è anche possibile notare come i fondi 20a e 21a a siano generalmente inclinati o ricurvi, e come nella zona di transizione tra le due porzioni sia definita una regione di massima profondità del contenitore a cassetto 11. Tale regione di massima profondità è indicata con 24 ed in corrispondenza di essa, di lato, è definito integralmente nel corpo del contenitore 11 un raccordo 25 per il collegamento del tubo flessibile 15.
Ancora dalle figure 6-9 si nota come il fronte del contenitore a cassetto 11 definisce una linguetta sporgente 26, volta ad agevolare la presa e la movimentazione del contenitore stesso. Dalle figure 6-9, si nota inoltre come, in una forma di attuazione preferita, la porzione anteriore 20 del corpo cassetto 11 definisca, sulle sue pareti laterali opposte, dei rilievi assialmente estesi, sui quali sono previste coppie di incavi 27 (figure 7 e 9), destinati a cooperare con dentini elastici 17c previsti sulla cornice 17, al fine di fornire riferimenti di posizione per il corpo cassetto 11. In pratica, l'impegno dei suddetti dentini 17c con le coppie di incavi 27 consente di mantenere il corpo a cassetto 11 nelle posizioni aperta e chiusa.
In una forma di attuazione, al corpo del contenitore a cassetto 1 1 è associato un elemento di copertura, indicato complessivamente con 28 che, nella sua condizione assemblata, chiude superiormente almeno la porzione posteriore 21, come ben visibile ad esempio nelle figure 6-9. Come visibile nelle figure 12 e 13, l'elemento di chiusura 28 ha una parete superiore 28a, da una regione frontale della quale si diparte ortogonalmente verso il basso una porzione a cornice 28b, destinata ad inserirsi nella porzione anteriore 20 del contenitore 11, in prossimità della regione di interfaccia con la porzione posteriore 21. Vantaggiosamente, la porzione a cornice 28b, in abbinamento alla parete 28a, è sfruttata per mantenere in posizione un elemento filtrante disposto verticalmente, non rappresentato nelle figure, che si estende verticalmente e separa sostanzialmente tra loro le porzioni 20 e 21. L’elemento di copertura 28 è fissato al corpo del contenitore 11 tramite dentini che sono ricavati sul bordo superiore delle pareti laterali della porzione posteriore 21; alcuni di questi dentini sono indicati con 29 nelle figure 6-9.
Nelle figure 14-17 sono visibili alcune delle fasi di montaggio della pompa 14 sul componente plastico 12, nella sua parte esterna rispetto al tamburo 3. Come si vede, in una realizzazione preferita, nella zona superiore del corpo del componente 12 sono formati integralmente pioli 30, per il montaggio di staffe di supporto 31 della pompa 14. Le staffe 31, sostanzialmente ad “L”, presentano nel loro piede un foro passante, nel quale viene inserito un relativo piolo; il bloccaggio tra le parti viene poi completato tramite anelli elastici di bloccaggio ad interferenza 32, di concezione in sé nota. Si noti che la figura 15 mostra, solo per maggior chiarezza, solo le staffe 31. Il montaggio complessivo della pompa 14 tra le staffe 31 è visibile in figura 16, in figura 17 essendo anche visibili i tubi 15 e 16. Il montaggio della pompa 14 sul componente 12, particolarmente in una zona relativamente prossima alla posizione dell’ugello 13, consente di minimizzare la lunghezza del tubo 16, così da minimizzare la caduta di pressione prima dell’ugello stesso. A tale scopo, la lunghezza del tubo 16 può essere indicativamente contenuta tra circa 5 e circa 10 cm, particolarmente circa 7,5 cm.
La soluzione secondo l'invenzione consente di ottenere importanti vantaggi rispetto alla tecnica nota in precedenza menzionata. Grazie alla soluzione secondo l’invenzione non è necessario prevedere una parete superiore o top del mobile della macchina appositamente configurato per il montaggio di un contenitore dell'additivo, nonché dei relativi tappi e sportello di accesso. Il contenitore inamovibile a cassetto 11 previsto secondo l’invenzione è montato nella parte frontale della macchina e questo contenitore è di preferenza normalmente nascosto alla vista dalla parete frontale 8a di un cassetto 8 comunque previsto sulla macchina. Nella forma di attuazione semplificata nelle figure, il cassetto 8 fa parte di un dispositivo condensatore, ma si apprezzerà che - in altre soluzioni - tale cassetto potrebbe essere ad esempio una cassetto appartenente ad un distributore di detersivi, per il caso di implementazione dell'invenzione in una macchina lavatrice ed asciugatrice. Come si è visto, nella soluzione proposta, il contenitore a cassetto 11, pur essendo montato inamovibile dalla macchina 1, non necessita di alcuna tramoggia e può pertanto essere collegato direttamente alla pompa 14 per il tramite del tubo flessibile 15. Come già detto, questa soluzione consente di avere un ingombro estremamente ridotto per il contenitore 11, a tutto vantaggio del suo posizionamento sul fronte della macchina, che è la posizione più vantaggiosa dal punto di vista ergonomico, ma è anche quella in cui gli spazi disponibili all’interno della macchina sono estremamente ridotti. Per questo motivo è anche prevista la particolare forma del contenitore 11, di larghezza maggiore, ma di altezza minore nella parte più interna, e di larghezza inferiore ed altezza maggiore nella sua parte estraibile. In questo modo è possibile sfruttare al meglio gli esigui spazi disponibili nella regione di montaggio del pannello 6.
La realizzazione del sistema descritto è molto semplice ed economica. Il corpo principale del contenitore 11 è ottenibile tramite stampaggio di materia plastica, e lo stesso dicasi per la cornice 17 e per l'elemento di chiusura 28, nonché per il componente 12 di montaggio della pompa 14 e dell’ugello 13. I tubi 15 e 16 in materiale elastomero, così come Augello 13, la pompa 14 con le relative staffe 31 e gli anelli di bloccaggio 32 sono componenti commerciali.
Anche il funzionamento e l’impiego della macchina 1, per quanto qui di interesse, è molto semplice. In condizioni normali, col cassetto 8 chiuso, il contenitore 11 è nascosto alla vista. Nel caso in cui il contenitore 11 debba essere rabboccato con l’additivo, l'utilizzatore non deve far altro che aprire il cassetto 8, per avere così accesso al contenitore 11. Con una leggera presa sulla linguetta l'utilizzatore può estrarre parzialmente il contenitore 11 attraverso la cornice 17, sino alla posizione di massima estrazione: in tale posizione, la porzione anteriore 20 del corpo 11 risulta prevalentemente accessibile, ed in essa può essere agevolmente versato l'additivo liquido, ad esempio da una relativa bottiglia o confezione. Terminate tali operazioni, l'utilizzatore non deve far altro che richiudere il contenitore 11 e richiudere il cassetto 8, nascondendolo nuovamente alla vista.
Nel momento ritenuto opportuno del processo di asciugatura, il sistema di controllo della macchina 1 comanda la pompa 14, per ottenere la desiderata erogazione dell'additivo. In una forma di attuazione, il processo di asciugatura prevede una fase finale di raffreddamento della biancheria, avente una durata indicativamente compresa tra cinque e quindici minuti, particolarmente circa dieci minuti. All'inizio di questa fase finale di raffreddamento, nel corso della quale attraverso il tamburo 13 viene fatta circolare aria non riscaldata, il sistema di controllo della macchina 1 comanda l'attivazione della pompa 14, per un tempo predefinito, indicativamente compreso tra 40 e 100 secondi, particolarmente circa 70 secondi, finalizzato all'erogazione tramite l’ugello 13 di una dose sostanzialmente predefinita dell'additivo liquido, che può essere indicativamente compresa tra 40 e 150 mi, particolarmente tra 70 e 100 mi. Come detto, in questa fase, all'interno del tamburo 3 viene fatta circolare aria non riscaldata, che viene sfruttata per diffondere tra la biancheria il profumo.
La pompa 14 è, come detto, sostanzialmente della tipologia attualmente impiegata nella produzione di macchine per la preparazione di caffè e simili, ed è quindi contraddistinta da una bassa portata. Pompe di questo tipo sono atte a funzionare anche in assenza di liquido fino ad un massimo di circa cinque minuti. Una tale caratteristica, unitamente alla modalità di attivazione per un tempo predeterminato, consente di non prevedere mezzi sensori appositamente dedicati alla rilevazione della presenza dell’additivo liquido nel contenitore a cassetto 11. Per una maggior protezione, comunque, alla pompa 14 può essere associato un noto termo-protettore, ad esempio un resistore di tipo PTC che, in presenza di un surriscaldamento della pompa oltre un valore predefinito, inibisce l’alimentazione alla pompa stessa.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche della presente invenzione, così come chiari risultano i suoi vantaggi. E chiaro che numerose varianti sono possibili per la persona esperta del settore alla macchina descritta come esempio, senza per questo uscire dagli ambiti dell'invenzione così come definite dalle rivendicazioni allegate.
Come in precedenza accennato, l'invenzione è suscettibile di applicazione anche a macchine per il lavaggio e l'asciugatura di biancheria. In una tale attuazione, l’ugello 13 può essere montato in corrispondenza di una apertura passate formata nella vasca della macchina, o in un componente frontale del gruppo oscillante affacciato verso l’interno della vasca e/o del tamburo, quale ad esempio la guarnizione a soffietto che si estende tipicamente tra l’apertura della vasca e l'apertura di caricamento del mobile.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina per l’asciugatura di biancheria, avente un mobile (2) all’interno del quale è alloggiato in modo girevole un tamburo per la biancheria (3), la macchina comprendendo mezzi (8) per forzare un flusso di aria calda attraverso il tamburo (3) per l’asciugatura della biancheria, ed un sistema per l’erogazione di un additivo verso l’intemo del tamburo (3), comprendente un contenitore dell’additivo (11), un ugello erogatore (13) ed un attuatore (14), operativamente interposto tra il contenitore (11) e l’ugello (13) e controllabile per causare l’erogazione di una quantità di additivo verso l’interno del tamburo (3), in cui il contenitore dell’additivo (11) è montato in modo inamovibile rispetto al mobile (2), caratterizzato dal fatto che - il contenitore consiste sostanzialmente di un corpo a cassetto (11) assialmente esteso tra un rispettivo fronte ed un rispettive retro, il corpo a cassetto (11) essendo montato scorrevole attraverso un’apertura passante (10) di una faccia frontale (4, 6) del mobile (2), il corpo a cassetto (11) essendo spostabile in una direzione di scorrimento tra una posizione chiusa ed una posizione aperta, - il corpo a cassetto (11) è collegato all’ attuatore (14) mediante un tubo flessibile (15) di lunghezza tale da consentire lo spostamento del corpo stesso tra le posizioni chiusa ed aperta, e - il corpo a cassetto (1 1) ha, in una posizione intermedia tra il fronte ed il retro, mezzi di arresto (22, 23) per prevenire la rimozione del corpo a cassetto (11) dal mobile (2) attraverso l’apertura passante (10).
  2. 2. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui in corrispondenza dell’apertura passante (10) è vincolata una cornice (17) nella quale il corpo a cassetto (1 1) è inserito scorrevolmente.
  3. 3. La macchina secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui il corpo a cassetto (11) ha una porzione anteriore (20) ed una porzione posteriore (21) che sono assialmente estese nella direzione di scorrimento, i mezzi di arresto (22, 23) essendo configurati in modo tale per cui la porzione posteriore (21) rimanga all’interno del mobile (2) anche in una posizione di massima estrazione del corpo a cassetto (11) dal mobile (2).
  4. 4. La macchina secondo la rivendicazione 3, in cui la porzione anteriore (20) ha una dimensione di sezione trasversale inferiore rispetto ad una omologa dimensione di sezione trasversale della porzione posteriore (21), i mezzi di arresto (22, 23) essendo definiti in una regione di transizione tra le due porzioni (21, 22), la detta dimensione di sezione trasversale essendo in particolare la larghezza.
  5. 5. La macchina secondo la rivendicazione 4, in cui il corpo a cassetto (1 1) ha un fondo che comprende una porzione di fondo anteriore (20a) ed una porzione di fondo posteriore (2 la), la porzione di fondo anteriore (20a) giacendo ad un’altezza inferiore rispetto alla porzione di fondo posteriore (2 la).
  6. 6. La macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo a cassetto (1 1) è formato almeno in parte con un copolimero stirene-acrilonitrile.
  7. 7. La macchina secondo la rivendicazione 2, in cui la cornice (17) definisce un primo elemento di guida (17a) assialmente esteso verso l’interno del mobile (2) ed il corpo a cassetto (11) ha un secondo elemento di guida (18) impegnato scorrevolmente sul primo elemento di guida (17a).
  8. 8. La macchina secondo la rivendicazione 7, in cui il primo elemento di guida (17a) si estende sostanzialmente a sbalzo dalla cornice (17) ed il secondo elemento di guida comprende un organo di aggancio (18) che cinge parzialmente il primo elemento di guida (17a).
  9. 9. La macchina secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui l’apertura passante (10) è definita in un pannello plastico (6) montato in una regione superiore della faccia frontale (4, 6) del mobile (1).
  10. 10. La macchina secondo la rivendicazione 9, in cui il pannello plastico (6) definisce una seconda apertura passante (9) per un organo a cassetto (8), particolarmente di un dispositivo condensatore, l’organo a cassetto (8) avendo una parte frontale (8a) che, quando l’organo a cassetto (8) è chiuso, nasconde il fronte del corpo a cassetto (11).
  11. 11. La macchina secondo la rivendicazione 3, in cui il corpo a cassetto (11) ha una zona di massima profondità (24) che si trova in una regione intermedia tra le porzioni anteriore (20) e posteriore (21), in corrispondenza di un lato della zona di massima profondità (24) dipartendosi un raccordo di collegamento (25) del tubo flessibile (15).
  12. 12. La macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui all’interno del corpo a cassetto (11) è alloggiato un filtro, sostanzialmente nella regione di transizione tra la porzione anteriore (20) e la porzione posteriore (21) o in prossimità di tale regione di transizione.
  13. 13. La macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un componente plastico stazionario (12), interposto tra un’apertura frontale del mobile (2) ed un’apertura frontale del tamburo (3), ed in cui - l’ugello (13) è montato in un foro passante del componente plastico (12), in modo da avere un’uscita di erogazione (13a) affacciata verso l’interno del tamburo stesso, e/o - l’attuatore (14) è montato sul componente plastico (12), particolarmente in corrispondenza di una relativa faccia opposta al tamburo (13), l’ugello (13) e l’attuatore (14) essendo preferibilmente montati in una medesima zona del componente plastico, in posizioni relativamente prossime tra loro.
  14. 14. La macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’attuatore è una pompa a vibrazione (14).
  15. 15. Un procedimento per l’asciugatura di biancheria in una macchina per l’asciugatura di biancheria, particolarmente ma non esclusivamente secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 15, del tipo in cui attraverso un tamburo per la biancheria (3) viene fatto transitare un flusso di aria forzata, il procedimento comprendendo: - provvedere la macchina di un sistema per l’erogazione di un additivo liquido verso l’interno del tamburo (3), comprendente un contenitore dell’additivo (11), un ugello erogatore (13) ed una pompa (14) operativamente interposta tra il contenitore (11) e l’ugello (13); - eseguire una fase di asciugatura, nel corso della quale il tamburo (13) è azionato in rotazione ed attraverso di esso viene fatta circolare in modo forzato aria riscaldata, - eseguire una fase di raffreddamento, nel corso della quale il tamburo (13) è azionato in rotazione ed attraverso di esso viene fatta circolare in modo forzato aria non riscaldata, ed in cui nel corso della fase di raffreddamento la pompa (14) viene attivata per un periodo di tempo predefìnito, per erogare una dose sostanzialmente predefìnita dell’ additivo liquido, dove in particolare la fase di raffreddamento ha una durata compresa tra circa 5 e circa 15 minuti, preferibilmente circa 10 minuti, il periodo di tempo predefìnito è compreso tra circa 40 e circa 100 secondi, preferibilmente circa 70 secondi, la dose sostanzialmente predefìnita dell'additivo liquido è compresa tra circa 40 e circa 150 mi, preferibilmente tra circa 70 e circa 100 mi.
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