ITTO20090999A1 - Sistema di illuminazione per un forno domestico e ad un forno provvisto di tale sistema di illuminazione - Google Patents
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Description
Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo:
“SISTEMA DI ILLUMINAZIONE PER UN FORNO DOMESTICO E AD UN FORNO PROVVISTO DI TALE SISTEMA DI ILLUMINAZIONE”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un sistema di illuminazione per un forno domestico e ad un forno provvisto di tale sistema di illuminazione.
Come è noto i forni domestici sono provvisti di un sistema di illuminazione atto ad illuminarne la camera di cottura, o muffola, in modo che un utente possa osservare i cibi in cottura.
Normalmente i sistemi di illuminazione comprendono una sorgente di luce inserita all’interno della muffola, attivabile a piacere dall’utente o in modo prestabilito in base al funzionamento del forno.
Questa soluzione tuttavia occupa un certo spazio all’interno della muffola riducendone il volume utile ed inoltre espone la sorgente di luce alle alte temperature che si trovano in tale zona del forno.
Per risolvere tale problema sono nate delle soluzioni come quella descritta nella domanda di brevetto EP1995522 a nome CANDY Spa.
In questa soluzione le sorgenti di luce sono montate sulla porta che chiude la camera di cottura, così da non occupare spazio utile nella muffola.
Più in particolare la porta che chiude la muffola è provvista di un doppio vetro e le sorgenti di luce vengono montate nella camera che si forma tra i due vetri, supportate da apposite staffe sagomate, così che il fascio di luce sia orientato verso il centro della muffola quando la porta è in posizione chiusa.
Questa soluzione, sebbene funzionale, presenta tuttavia alcuni problemi.
Infatti nella camera tra i due vetri della porta forno la temperatura, sebbene minore rispetto a quella della muffola, è ancora relativamente elevata (nell’ordine dei 200°C) e potrebbe causare un danneggiamento delle sorgenti di luce o dei circuiti elettronici di alimentazione.
Inoltre in taluni tipi di forni, ad esempio come quello mostrato nel documento IT1237294 a nome della stessa richiedente, l’aria proveniente dalla muffola viene fatta passare nella camera tra i due vetri: tale aria tuttavia non solo presenta una temperatura relativamente elevata, ma (essendo stata in contatto con il cibo in preparazione nella muffola) è spesso carica di agenti inquinanti, come olio o particelle di grasso, che tendono a depositarsi sulle sorgenti di luce, riducendone l’efficienza e costringendo l’utente a soventi operazioni di pulizia, rese difficoltose dal posizionamento stesso delle sorgenti.
In questi tipi di forni pertanto il montaggio delle sorgenti di luce nel modo descritto dal documento EP1995522 di cui sopra sconsigliabile presenta degli inconvenienti non di secondo ordine.
La presente invenzione si propone di risolvere questo inconveniente predisponendo un sistema di illuminazione per un forno domestico che è in grado di non occupare spazio nella muffola e di non essere danneggiato dal calore del forno o sporcato dall’aria proveniente dall’interno della muffola.
Oggetto della presente invenzione è un sistema di illuminazione per un forno domestico secondo la rivendicazione 1 allegata ed un forno domestico provvisto di tale sistema di illuminazione.
L’idea alla base della presente invenzione è quella di predisporre delle sorgenti di luce che sono alloggiate all’interno della guarnizione tra due vetri della porta del forno; la guarnizione a tal fine è trasparente almeno nella zona affacciata alle sorgenti di luce, così da permettere il passaggio del fascio di luce generato dalle sorgenti e diretto verso la muffola quando quest’ultima è chiusa dalla porta.
In questo modo si riescono a superare gli inconvenienti dell’arte nota sopra discussi, infatti il materiale della guarnizione circonda completamente le sorgenti di luce, proteggendole sia dal calore che dalla sporcizia eventualmente portata dall’aria circolante nella camera tra i due vetri.
Questa realizzazione può pertanto essere facilmente montata su tutti i tipi di forni domestici, a prescindere dal fatto che sia o meno prevista la ventilazione della camera tra i vetri.
Secondo una ulteriore caratteristica vantaggiosa non soltanto le sorgenti di luce sono incorporate nella guarnizione, ma lo è anche la parte della linea di alimentazione elettrica che si estende lungo la porta del forno, così da proteggere anche questa da eventuali danneggiamenti per effetto del calore e della sporcizia. Secondo una ulteriore variante è possibile nel contempo utilizzare vantaggiosamente lo stesso materiale isolante della guarnizione anche per isolare anche la linea di alimentazione, con un sensibile risparmio in termini tempo necessario alla fabbricazione e montaggio.
Ulteriori caratteristiche vantaggiose del sistema di illuminazione sono oggetto delle allegate rivendicazioni. Queste caratteristiche ed ulteriori vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente chiari dalla descrizione di un suo esempio di realizzazione mostrato nei disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
fig. 1 mostra una vista in sezione di parte di un forno domestico provvisto di un sistema di illuminazione secondo la presente invenzione;
fig. 2 mostra una vista in pianta di una guarnizione montata sulla porta del forno di fig. 1, all’interno della quale sono alloggiate le sorgenti di luce;
fig. 3 mostra una vista in prospettiva di una porzione della guarnizione di fig. 2;
fig. 4 mostra una vista in sezione trasversale della guarnizione di fig. 2;
fig. 5 mostra una vista in sezione trasversale di una variante della guarnizione di fig. 4;
fig. 6 mostra una variante della guarnizione di fig. 4. Facendo riferimento alla fig. 1 in essa è mostrata una sezione di parte di un forno domestico 1.
Il forno 1 comprende un telaio 2 all’interno del quale è definita una muffola 4 che si apre verso l’esterno per permettere ad un utente di accedervi.
L’apertura della muffola 4 è richiudibile da una porta 3, che nel presente esempio presenta tre vetri: un vetro interno 5 prossimo alla muffola 4, un vetro intermedio 6 ed un vetro esterno 7.
I vetri 5, 6, 7 sono normalmente contornati da una cornice plastica, metallica o di altro materiale (non illustrata) con funzione portante dei vetri 5, 6, 7 così da mantenerli paralleli e distanziati tra loro.
In sostanza la cornice presenta delle sedi in cui si impegnano i bordi dei vetri 5, 6 e 7 che pertanto restano fissati in posizione.
Il vetro intermedio 6 è posto parallelamente al vetro interno 5 ed a quello esterno 7 tra questi due.
Almeno tra due vetri contigui (intermedio 6 ed interno 5 o intermedio 6 ed esterno 7) è prevista una guarnizione. Nell’esempio non limitativo mostrato sono illustrate due guarnizioni, una interna indicata con il riferimento 8 ed una esterna indicata con il riferimento 9.
La guarnizione interna 8 è interposta tra il vetro interno 5 e quello intermedio 6, mentre la guarnizione esterna 9 è interposta tra il vetro intermedio 6 e quello esterno 7.
In una forma preferita è utilizzata la sola guarnizione 9, sulla quale ci si concentrerà da qui in avanti.
La guarnizione 9 comprende due parti a montante 9A e 9B, che in condizione di porta verticale (in chiusura della muffola 4) si estendono verticalmente, come mostrato nella fig. 2.
La guarnizione 9 è interposta tra il vetro intermedio 6 e quello esterno 7, in contatto con entrambi e previene fughe di aria calda dai lati della porta, lasciando invece un’apertura superiore ed una inferiore per il passaggio dell’aria dalla muffola 4 verso l’esterno.
La guarnizione 9 creando definisce pertanto le pareti laterali della camera tra i due vetri 6 e 7, ed in accordo agli insegnamenti della presente invenzione alloggia al suo interno le sorgenti di luce 10 mostrate sinteticamente in fig. 2, così da ottenere i vantaggi sopra discussi.
La guarnizione 9 può presentare, in linea di principio, qualsivoglia sezione trasversale, a forma di poligono regolare o meno.
Nell’esempio delle fig. 3 e 4 la guarnizione 9 presenta una sezione sostanzialmente triangolare, con i bordi smussati.
In questo modo la guarnizione è tenuta in posizione dalla cornice e dai due vetri 6 e 7 essendo appoggio sul vetro 6 (più caldo) con un’area di contatto minore rispetto a quella corrispondente al vetro 7 (più freddo). Tale soluzione riduce lo scambio termico per conduzione tra la guarnizione 9 ed il vetro intermedio 6 rispetto a quella tra il vetro esterno 7 e la guarnizione 9.
Le sorgenti di luce 10 possono essere di qualsivoglia tipo, come lampade ad incandescenza o simili, tuttavia onde minimizzare il loro apporto termico, la soluzione preferibile prevede che esse siano dei LED (Light Emission Diode), per i quali la produzione di calore è estremamente limitata.
Tali sorgenti di luce 10 sono disposte in un alloggiamento 15 ricavato all’interno della guarnizione 9, così da essere completamente circondate dal materiale della guarnizione 9, che funge da isolante termico, meccanico (previene che le sorgenti si sporchino, isolandole dall’aria che circola nella camera tra i due vetri) ed eventualmente elettrico, come si vedrà tra poco. L’alloggiamento 15 può essere realizzato come un singolo alloggiamento per ogni sorgente di luce 10, come mostrato nella fig. 3, oppure un unico alloggiamento, comune, per più sorgenti di luce 10, al limite per tutte le sorgenti 10.
Quest’ultima soluzione, mostrata in fig. 6 e descritta nel dettaglio tra poco è preferibile in linea di principio perché consente di fabbricare la guarnizione con un semplice processo di estrusione e taglio.
La guarnizione 9 assolve vantaggiosamente anche alla funzione di posizionamento, supporto e centraggio delle sorgenti di luce 10.
Queste ultime infatti devono essere opportunamente orientate per far si che (quando la porta 3 chiude la muffola 4) venga illuminata correttamente la zona della muffola 4 prescelta : preferibilmente si prevede di orientare le sorgenti di luce in modo che quest’ultima sia uniformemente diffusa sui diversi livelli orizzontali, corrispondenti ad esempio alle varie altezze di posizionamento delle leccarde o dei vassoi o delle griglie.
Le sorgenti di luce 10 (siano esse LED che lampade di altro tipo) hanno tipicamente un corpo 10B ed una estremità luminosa 10A dalla quale si diparte il fascio luminoso.
Poiché il materiale della guarnizione 9 è elastico e normalmente la guarnizione 9 viene prodotta per stampaggio o estrusione, si può ottenere l’effetto di fissaggio della sorgente di luce 10 nella guarnizione 9 in diversi modi. In un primo caso si può prevedere che la guarnizione 9 venga sovrastampata o direttamente estrusa sopra alle sorgenti di luce 10, le quali pertanto resteranno inglobate o incorporate nel materiale stesso della guarnizione 9, a tutto vantaggio della tenuta stagna.
In questo caso il materiale della guarnizione 9 è strettamente aderente alla sorgente di luce 10, ed è il caso mostrato in fig. 4.
Questa soluzione può essere realizzata anche estrudendo direttamente la guarnizione sopra alle sorgenti di luce, ed eventualmente ai conduttori.
Il fissaggio delle sorgenti di luce 10 è quindi realizzato su tutto il perimetro della sorgente di luce 10 dallo stesso materiale della guarnizione 10 che le incorpora, mentre l’orientamento può essere effettuato disponendo opportunamente le sorgenti di luce 10 prima del sovrastampaggio.
In questo caso un notevole vantaggio che si ottiene è che ogni sorgente di luce 10 è isolata dall’ambiente esterno in modo pressoché stagno, perché inglobata all’interno del materiale stesso della guarnizione 9.
In un secondo caso durante lo stampaggio della guarnizione 9 vengono realizzati tutti i singoli alloggiamenti 15 necessari per le sorgenti di luce e la guarnizione 90 è realizzata in due parti, 90’ e 90’’ mutuamente accoppiabili, ognuna comprendente una parte delle pareti che definiscono l’alloggiamento 15, come mostrato in fig. 5.
In questo caso per ottenere un semplice fissaggio ed orientamento delle sorgenti di luce 10 è sufficiente dimensionare lo spazio di alloggiamento 15 in modo che il corpo 10B di ogni sorgente di luce 10 si innesti per interferenza, restando quindi fermo in posizione.
Il corretto orientamento delle sorgenti di luce 10 in questo caso dipende quindi dall’orientamento degli alloggiamenti 15.
In questo caso la fase di montaggio è più lunga che non nel caso precedente, tuttavia questa soluzione presenta il vantaggio di permettere la sostituzione delle singole sorgenti di luce 10 nel caso in cui si danneggino.
Ancora un’altra variante è quella mostrata in fig. 6: in questo caso la guarnizione 900’ è realizzata per estrusione; nella stessa operazione di estrusione si realizza vantaggiosamente anche l’unico alloggiamento 15’ che alloggia tutte le sorgenti di luce, le quali verranno poi inserite al suo interno, per poi richiudere l’alloggiamento 15’ con una seconda parte di guarnizione (non mostrata) che vi viene posta sopra a guisa di coperchio, similmente a quanto discusso per la parte 90’’ di fig. 5.
Per quanto riguarda la guarnizione 9 essa può essere realizzata in un materiale sintetico opportuno, ad esempio in una mescola in gomma siliconica platinica per utilizzo alimentare avente le seguenti proprietà:
densità 1180 kg/m<3>misurata secondo la norma ASTM D 297;
durezza 60 ° Shore A/3 misurata secondo la norma ASTM D2240
resistenza a rottura da 9MPa misurata secondo la norma ASTM D412
allungamento a rottura da 600% misurata secondo la norma ASTM D412
temperatura di impiego da -50°C a 250°C
Un tale materiale è reperibile sul mercato e va sotto il nome commerciale di DYNASIL ® 1460.
Questo materiale è trasparente e la guarnizione 9 risulta pertanto completamente trasparente: il fascio di luce generato da ognuna delle sorgenti 10 lo attraversa, potendo illuminare pertanto la muffola.
In alternativa, al posto di avere una guarnizione 9 completamente trasparente si può pensare di avere una guarnizione trasparente soltanto in corrispondenza del tratto che deve essere attraversato dai fasci di luce delle sorgenti 10 (per permettere l’illuminazione della muffola 4 in condizione di porta 3 chiusa).
Tale variante può essere messa in opera utilizzando due distinti materiali per la guarnizione, di cui uno trasparente, oppure un solo materiale colorato in alcune zone e trasparente in altre.
Ad esempio nella forma esecutiva della fig. 5 o della fig. 6 si può pensare di avere la parte 90’, 900’ della guarnizione 90, 900 opaca o comunque non trasparente, mentre la parte 90’’, ovvero quella rivolta verso la muffola 4 che la richiude, trasparente.
In quest’ultimo caso si ottiene il vantaggio addizionale di non avere zone illuminate in corrispondenza del bordo del vetro 7 prossimo alle sorgenti di luce, evitando così eventuali riflessi o rifrazioni del fascio luminoso che potrebbero peggiorare la visione attraverso i vari vetri. Facendo ora riferimento alle fig. 4 e 5 e 6 in esse è mostrata la linea di alimentazione di ciascuna sorgente luminosa.
In questo caso la linea di alimentazione comprende due conduttori elettrici 11 e 12 che sono inglobati nel materiale della guarnizione 9.
I due conduttori elettrici 11 e 12 possono essere ad esempio due semplici cavi elettrici, come nell’esempio di fig. 6 oppure in alternativa delle sottili strisce metalliche (ad esempio in alluminio o simili) oppure, specialmente nel caso in cui le sorgenti 10 siano dei LED, parti di un circuito stampato di alimentazione di questi ultimi.
I conduttori 11 e 12 possono stabilire un collegamento in parallelo tra le sorgenti luminose, oppure, in alternativa le sorgenti di luce 10 saranno collegate in serie.
Il collegamento in parallelo presenta lo svantaggio di necessitare due conduttori, ma il vantaggio che in caso di guasto di una sorgente di luce le altre continuerebbero a funzionare; viceversa il collegamento in serie è meno costoso (eventualmente si può utilizzare un solo conduttore), ma in caso di guasto di una sorgente di luce tutte le altre sorgenti in serie con quella guasta si spengono.
Inoltre è poi prevedibile una variante secondo la quale i conduttori elettrici 11 e 12 sono sprovvisti dell’isolamento essendo lo stesso materiale della guarnizione 9 atto ad effettuare l’isolamento.
Per quanto riguarda poi l’orientamento delle varie sorgenti luminose 10 dello stesso montate della guarnizione esse possono essere tutte orientate secondo direzioni parallele giacenti su piani orizzontali (in condizione di porta chiusa).
in questo modo si otterrà una illuminazione diffusa della muffola in corrispondenza dei vari ripiani che possono essere inseriti al suo interno.
Ovviamente inoltre, benché sino ad ora si siano presentate delle singole sorgenti di luce 10 puntiformi, esse possono equivalentemente essere sostituite da una unica sorgente di luce allungata, ad esempio una lampada al neon o simili.
Secondo un’altra variante le sorgenti luminose possono essere poste lungo la guarnizione 8, analogamente a quanto sopra descritto.
Ancora un’altra variante prevede che la guarnizione 9 sia realizzata di pezzo con la guarnizione 8.
In una forma esecutiva differente poi in luogo di tre vetri 5, 6 e 7 sono previsti soltanto due vetri, ad esempio i vetri 6 e 7 con interposta la guarnizione 9 che alloggia le sorgenti di luce 10 come sopra descritto; in questo caso ovviamente il vetro 6 svolge la funzione del vetro 5 prima descritto.
Il tecnico del ramo poi, sulla base degli insegnamenti sino ad ora forniti, potrà prevedere ulteriori varianti, da ritenersi tutte nell’ambito della presente invenzione.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Sistema di illuminazione per un forno (1) domestico, in cui il forno comprende un telaio (2) che definisce una muffola (4) la quale presenta un’apertura richiudibile da una porta (3), la quale porta comprende almeno un primo ed un secondo vetro (6,7) tra i quali è prevista una guarnizione (9,90,900) ed in cui il sistema comprende almeno una sorgente di luce (10) associata a detta porta (3) caratterizzato dal fatto che detta sorgente di luce (10) è alloggiata all’interno di detta guarnizione (9,90,900), essendo detta guarnizione (9,90,900) almeno in parte trasparente, così da permettere il passaggio di un fascio di luce generato dalla detta sorgente di luce (10) e diretto verso detta muffola (4) quando quest’ultima è chiusa dalla porta (3).
- 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui detta guarnizione (9,90,900) è realizzata in un materiale sintetico che circonda completamente dette sorgenti di luce (10).
- 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta porta (3) comprende tre vetri, un vetro interno (5) affacciato alla muffola, un vetro esterno (7) affacciato all’ambiente esterno al forno (1) ed un vetro intermedio (6) posto tra quello interno (5) e quello esterno (7), detti tre vetri (5,6,7) essendo sostanzialmente paralleli tra loro e distanziati l’uno dall’altro, ed in cui detta guarnizione (9,90,900) è posta tra detto vetro intermedio (6) e detto vetro esterno (7).
- 4. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta guarnizione (9,90,900) è completamente trasparente.
- 5. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sorgente di luce (10) è alloggiata all’interno di detta guarnizione (90,900) in un alloggiamento (15,15’) ricavato durante un processo di fabbricazione di detta guarnizione (90,900).
- 6. Sistema secondo la rivendicazione precedente, in cui detta guarnizione (90,900) comprende una prima parte (90’,900’) ed una seconda parte (90’’) di guarnizione mutuamente accoppiabili tra loro, ognuna comprendente parte dell’alloggiamento (15,15’).
- 7. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detta guarnizione (9) è sovrastampata su dette sorgenti di luce (10).
- 8. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una molteplicità di sorgenti di luce (10), in cui dette sorgenti di luce (10) sono LED, Light Emission Diode.
- 9. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta guarnizione (9,90) è realizzata in una mescola in gomma siliconica platinica per utilizzo alimentare.
- 10. Forno (1) domestico comprendente un sistema di illuminazione secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 9.
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