ITTO20090584A1

ITTO20090584A1 - Fascetta portatubi

Info

Publication number: ITTO20090584A1
Application number: IT000584A
Authority: IT
Inventors: Carlo Cesarino
Original assignee: Dytech Dynamic Fluid Tech Spa
Priority date: 2009-07-29
Filing date: 2009-07-29
Publication date: 2011-01-30
Also published as: CN101988603A; US8235332B2; MX2010008254A; EP2280206A1; US20110024579A1; ATE550585T1; EP2280206B1; BRPI1002763A2

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“FASCETTA PORTATUBI”

La presente invenzione è relativa a una fascetta portatubi per fissare un tubo di un impianto fluidico di un autoveicolo a un supporto, ad esempio a una piattabanda o a una porzione di un telaio dell’autoveicolo.

Una fascetta portatubi fissa un tubo di un impianto fluidico di bordo di un autoveicolo, come ad esempio un impianto di aria condizionata, per evitare danneggiamenti causati da sollecitazioni dinamiche quando il veicolo è in marcia e/o dal contatto con superfici abrasive e/o surriscaldate che danneggiare la parete del tubo e causare la fuoriuscita del fluido.

Un requisito essenziale per una fascetta portatubi è il basso costo di produzione. In aggiunta, è preferibile che la configurazione della fascetta portatubi possa facilitare il montaggio da parte di un operatore durante l’assemblaggio della vettura e allo stesso tempo garantire un fissaggio robusto e affidabile.

Questi requisiti possono essere soddisfatti se:

- la suddetta fascetta risulti bloccata sulla tubazione e da essa non possa essere perduta in modo accidentale;

- la fascetta abbia un'adeguata interferenza con la tubazione in modo che possa essere mossa manualmente ma che non sia libera di muoversi solo per effetto della propria inerzia;

-sia in grado di contrastare la rotazione della fascetta rispetto alla vita o chiodo di fissaggio durante il montaggio e durante il funzionamento

Lo scopo della presente invenzione è di realizzare una fascetta portatubi in grado di soddisfare almeno parzialmente le esigenze sopra citate.

Lo scopo della presente invenzione viene raggiunto con una fascetta secondo la rivendicazione 1.

L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano degli esempi di attuazione non limitativi, in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica di una fascetta portatubi secondo la presente invenzione;

- la figura 2 è una vista prospettica per mostrare una porzione atta a contattare una piattabanda di un telaio di un autoveicolo;

- la figura 3 è una vista prospettica della fascetta di figura 1 in una configurazione aperta; e

- la figura 4 è una sezione della figura 3 secondo il piano P indicato con le frecce IV-IV in figura 3.

In figura 1, con 1 è indicata una fascetta portatubi avvolta attorno a un tubo 2 di un impianto fluidico e fissata a una piattabanda 3 sporgente da un longherone del telaio di una vettura o di un veicolo pesante.

La fascetta portatubi 1 viene fissata alla piattabanda 3 tramite un collegamento filettato, ad esempio un dado 4 che si impegna su una vite 5 fissata alla piattabanda 3.

La fascetta 1 comprende un corpo principale 6 realizzato preferibilmente in un unico pezzo a partire da un nastro di lamiera, e un inserto 7 realizzato di un materiale polimerico e fissato al corpo principale 6. L’inserto 7 viene preferibilmente realizzato di un materiale elastomerico e in uso circonda almeno parzialmente in direzione circonferenziale una porzione del tubo 2.

Il corpo principale 6 comprende un nastro 9 che supporta l’inserto 7 e circonda il tubo 2, una porzione di estremità 10 trasversale rispetto al nastro 9 quando quest’ultimo è piano e indeformato e una porzione di bloccaggio 11 disposta da parte opposta della porzione di estremità 10 rispetto al nastro 9.

La porzione di estremità 10 definisce un foro passante 12 e un dente 13 uscente in direzione radiale rispetto ad un asse del foro passante 12 e sostanzialmente simmetrico rispetto ad un piano longitudinale di simmetria P del corpo principale 6.

Da parte longitudinale opposta, la porzione di bloccaggio 11 comprende una parete 14 definente uno scalino 14a con il nastro 9 e un’aletta 15 pieghevole sulla parete 14. La parete 14 e l’aletta 15 sono collegate tramite una cerniera plastica avente un asse A e definita sostanzialmente da due lembi di materiale metallico che sono deformati plasticamente quando l’aletta 15 viene ruotata per essere sovrapposta alla parete 14. I due lembi di materiale metallico sono distanziati per definire una finestrella W1 passante e atta a cooperare con il dente 13 per posizionare lateralmente e longitudinalmente la porzione di estremità 10 rispetto alla parete 14.

La parete 14 definisce un foro passante 16 avente un asse perpendicolare e sghembo rispetto all’asse A e una serie anulare di denti 17 concentrici al foro passante 16. Corrispondentemente, l’aletta 15 definisce un foro passante 18 sostanzialmente concentrico al foro passante 16 quando l’aletta 15 è sovrapposta alla parete 14, e una serie anulare di denti 19 concentrici al foro passante 18.

Preferibilmente, le serie anulari di denti 17, 19 sono realizzate per deformazione plastica della lamiera metallica, ad esempio tramite stampaggio, e presentano un verso di inclinazione in direzione circonferenziale, cioè ciascun dente è svergolato lungo un rispetto asse disposto radialmente rispetto all’asse del foro passante 16, 18. Assumendo la convenzione che il verso di avvitamento del dado 4 è orario, i denti della serie 17 sono svergolati per opporsi allo svitamento, cioè sono inclinati in modo che la faccia superiore di ciascun dente sia inclinata verso il dente successivo in senso antiorario quando un utente guarda la superficie dell’aletta 15 che contatta il dado 4. I denti della serie 19 sono inclinati per contrastare la rotazione della fascetta 1 mentre il dado 4 viene avvitato durante il fissaggio del tubo 2 alla piattabanda 3. Allo scopo, i denti della serie 19 sono inclinati in senso orario, in verso opposto cioè rispetto a quanto sopra specificato per i denti 17, quando un utente guarda una superficie della parete 14 atta a contattare direttamente la piattabanda 3.

Inoltre, l’aletta 15 definisce un dente 20 sporgente radialmente rispetto all’asse del foro passante 18 e atta ad impegnarsi in una finestrella W2 definita lungo un raccordo 21 che unisce il nastro 9 alla porzione di estremità 10. Preferibilmente, le finestrelle W1 e W2 sono simmetriche rispetto al piano longitudinale di simmetria P e gli assi dei fori passanti 16, 18 sono contenuti in tale piano. Inoltre, il raccordo 21 è parallelo all’asse A ed entrambi sono perpendicolari al piano longitudinale di simmetria P.

Il processo di montaggio della fascetta 1 è il seguente.

Il tubo 2 viene circondato dall’inserto 8 e il dente 20 viene alloggiato nella finestra W1 in modo che i fori passanti 12, 16 siano sostanzialmente coassiali. Inoltre, lo scalino 14a è tale che lo spessore della porzione di estremità 10 venga recuperato e il piano medio di quest’ultima sia sostanzialmente allineato al piano medio di una porzione piana del nastro 9 adiacente al gradino 15.

Successivamente, l’aletta 15 viene ripiegata verso il tubo 2 e anche il foro passante 18 risulta concentrico ai fori passanti 12, 16 per consentire il montaggio su un gambo 22 della vite 5. In particolare, il dente 20 si impegna nella finestra W2 e la porzione di estremità 10 è interposta fra la parete 14 e l’aletta 15. La fascetta così preparata risulta fissata sul tubo 2 e non è più accidentalmente perdibile ad esempio quando il tubo 2 viene realizzato da un subfornitore e inviato allo stabilimento dove viene eseguito il montaggio sul veicolo.

Infine, il dado 4 viene serrato con una rotazione oraria: i denti 19 mordono sulla piattabanda 3 e i denti 17 non si oppongono al serraggio del dado 4 ma mordono per contrastare lo svitamento di quest’ultimo, ad esempio dovuto alle vibrazioni durante la marcia del veicolo.

Sulla base di quanto precede sono evidenti i vantaggi che la fascetta portatubi 1 qui descritta e illustrata consente di ottenere.

Il montaggio viene semplificato poiché la fascetta 1 comprende un dispositivo antisvitamento incorporato, cioè i denti 19. Inoltre, anche durante il fissaggio della fascetta 1 alla piattabanda 3, i denti 19 impediscono la rotazione in modo che il tubo 2 non sia distorto.

Il dente 13 e la finestrella W1 fissano temporaneamente la porzione di estremità 10 alla parete 14 mentre l’operatore piega l’aletta 15. Il dente 20 coopera con la finestrella W2 per mantenere la fascetta chiusa on modo agevole prima di inserire il i fori passanti 12, 16, 18 sul gambo 22 e serrare con il dado 4.

Risulta infine chiaro che alla fascetta portatubi 1 qui descritta e illustrata è possibile apportare modifiche o varianti senza per questo uscire dall’ambito di tutela come definito dalle rivendicazioni allegate.

Ad esempio, secondo una forma di realizzazione l’inserto 8 è accoppiato al nastro 9 tramite un accoppiamento di forma, cioè ad esempio l’inserto 8 presenta una superficie di lavoro 23 atta a contattare il tubo e una coppia di alette 24 disposte da parte opposta della superficie di lavoro 23 rispetto al nastro 9 e affacciate verso il piano longitudinale di simmetria P per definire una sede. Il nastro 9 viene alloggiato nella sede e trattenuto in direzione radiale tramite le alette 24 che si sovrappongono parzialmente al nastro 9 stesso.

Alternativamente, l’inserto 8 può essere fissato con un adesivo al nastro 9.

Inoltre, secondo la presente forma di realizzazione, il tubo 2 presenta un risalto 25 anulare che interferisce con l’inserto 7 in modo da bloccare assialmente il tubo 2 rispetto alla fascetta 1. Allo scopo di migliorare il bloccaggio del tubo 2 lungo la direzione dell’asse del tubo stesso, l’inserto 5 definisce una pluralità di nervature e cavità 26 anulari, queste ultime definendo rispettive sedi per il risalto 25. In questo modo, il tubo 2 viene fissato tramite un accoppiamento di forma all’inserto 7. Alternativamente, il tubo 2 può essere fissato all’inserto 7 tramite una semplice azione ad attrito, cioè il tubo 2 presenta una parete liscia.

La fascetta 1 può comprendere o solo i denti 17 o solo i denti 19 i quali definiscono singolarmente un dispositivo antirotazione per il dado 4 e per la fascetta stessa rispettivamente.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Fascetta portatubi (1) comprendente un nastro (9) atto a circondare un tubo (2), una porzione di estremità (10) collegata al detto nastro (9) e una porzione di bloccaggio (14, 15) cooperante con la detta porzione di estremità (10) per chiudere il detto nastro (9) intorno al tubo (2), caratterizzata dal fatto che la detta porzione di bloccaggio (14, 15) è configurata per cooperare con un dispositivo di fissaggio filettato (4, 5) per fissare la detta fascetta (1) a un supporto (3) e dal fatto di comprendere almeno un dispositivo antirotazione (17; 19) atto a cooperare con uno fra i detti dispositivo di fissaggio filettato (4, 5) e supporto (3).
2. Fascetta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il detto almeno un dispositivo antirotazione (17; 19) costituisce un unico corpo con la detta porzione di bloccaggio (14, 15).
3. Fascetta secondo una delle rivendicazioni 1 o 2 caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo antirotazione (17; 19) comprende una pluralità di denti orientati disposti circolarmente intorno a un asse.
4. Fascetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto nastro (9), la detta porzione di estremità (10) e la detta porzione di bloccaggio (14, 15) sono realizzati in un unico corpo a partire da un nastro metallico e sono realizzate tramite stampaggio.
5. Fascetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la detta porzione di bloccaggio (14, 15) comprende un’aletta (15) configurata per ripiegarsi sulla detta porzione di estremità (10) tramite una cerniera plastica.
6. Fascetta secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la detta cerniera plastica definisce una finestrella (W1) cooperante con un primo dente (13) della detta porzione di estremità (10).
7. Fascetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5 o 6, caratterizzata dal fatto che la detta aletta (15) definisce un secondo dente (20) atto a cooperare con una seconda finestrella (W2) per mantenere la detta aletta (15) in una posizione ripiegata sopra la detta porzione di estremità (10).
8. Fascetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 5 alla 7, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di bloccaggio (14, 15) comprende una parete (14) collegata alla detta cerniera plastica e dal fatto che il detto almeno un dispositivo antirotazione (17) è disposto su una delle dette aletta (15) o parete (14).
9. Fascetta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un secondo dispositivo antirotazione (19; 17) configurata per opporsi a una rotazione in direzione opposta rispetto a quella a cui si oppone il detto almeno un dispositivo antirotazione (17; 19).
10. Fascetta secondo la rivendicazione 9 quando dipendente dalla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il detto almeno un dispositivo di anti-rotazione (17) atto a cooperare con il detto supporto (3) è orientato per opporsi alla rotazione della detta fascetta (1) quando il dado (4) viene avvitato e dal fatto che il detto secondo dispositivo di antirotazione (19) è orientato per opporsi allo svitamento del dado (4).