ITTO20070644A1 - Metodo per regolare l apertura di una valvola per fluido edelettrodomestico di cottura a gas che lo utilizza - Google Patents

Metodo per regolare l apertura di una valvola per fluido edelettrodomestico di cottura a gas che lo utilizza

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ITTO20070644A1
ITTO20070644A1 IT000644A ITTO20070644A ITTO20070644A1 IT TO20070644 A1 ITTO20070644 A1 IT TO20070644A1 IT 000644 A IT000644 A IT 000644A IT TO20070644 A ITTO20070644 A IT TO20070644A IT TO20070644 A1 ITTO20070644 A1 IT TO20070644A1
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IT
Italy
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valve
gas
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final value
Prior art date
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IT000644A
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Inventor
Valerio Cascio
Lorenzo Morbidelli
Fortunato Nocera
Original Assignee
Indesit Co Spa
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    • F24CDOMESTIC STOVES OR RANGES ; DETAILS OF DOMESTIC STOVES OR RANGES, OF GENERAL APPLICATION
    • F24C3/00Stoves or ranges for gaseous fuels
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    • F24C3/126Arrangement or mounting of control or safety devices on ranges
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    • F23COMBUSTION APPARATUS; COMBUSTION PROCESSES
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Description

“METODO PER REGOLARE L’APERTURA DI UNA VALVOLA PER FLUIDO ED ELETTRODOMESTICO DI COTTURA A GAS CHE LO UTILIZZA”
RIASSUNTO
La presente invenzione riguarda un metodo per regolare l’apertura di una valvola (1) per fluido, in particolare per gas combustibile, mediante la regolazione di un parametro elettrico, in particolare tensione o corrente, di un segnale elettrico (S) fornito ad un ingresso di controllo della valvola (1); per modificare il valore del parametro elettrico di controllo del segnale elettrico di controllo (S) della valvola (1) da un valore iniziale (A;D) ad un valore finale (B;E) viene realizzata una variazione tale per cui detto parametro elettrico assuma almeno per un istante un valore intermedio (C;F) che dipende almeno da detto valore finale (B;E) e che è al di fuori dell’intervallo “valore iniziale -valore finale”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per regolare l’apertura di una valvola per fluido, in particolare per gas combustibile, e ad un elettrodomestico di cottura a gas che lo utilizza.
Gli elettrodomestici di cottura a gas, in particolare i piani cottura a gas, con valvole a controllo elettrico non sono affatto diffusi sul mercato pur essendo tale tipologia di elettrodomestici accettata dalle normative.
In tali elettrodomestici, la regolazione del gas per un bruciatore viene effettuata mediante una valvola il cui otturatore non è azionato direttamente e manualmente dall’utente ma è azionato mediante un attuatore controllato da segnali elettrici, ad esempio un segnale di tensione; l’utente agendo su una manopola o su un cursore o su pulsanti di un pannello di controllo dell’ elettrodomestico imposta indicativamente il livello di fiamma desiderato e indirettamente il calore fornito da detto bruciatore; il pannello di controllo è collegato ad un sistema elettronico di controllo dell’elettrodomestico il quale invia alla valvola opportuni segnali elettrici e regola la sua apertura in modo tale da ottenere sul bruciatore il livello di fiamma impostato dall’utente.
Naturalmente, è importante che ogni volta che l’utente fornisce una certa impostazione, il livello di fiamma sia sempre sostanzialmente lo stesso.
La Richiedente si è accorta che per molti tipi di valvole a controllo elettrico, in particolare per quelle di tipo piezoelettrico, anche se si forniscono i medesimi segnali di controllo non si ottiene sempre la medesima apertura della valvola. Per le valvole piezoelettriche, uno dei fenomeni principali che contribuisce a tale inconveniente è che l’attuatore, elemento piezoelettrico, presenta isteresi al movimento sia quando si muove in un senso sia quando si muove in senso opposto.
Per risolvere tale inconveniente, sono noti metodi di regolazione che utilizzano un’informazione di retroazione relativa allo stato di apertura della valvola e sulla base della quale il sistema di controllo modifica il segnale di controllo per ottenere il livello di fiamma impostato dall’utente.
Tali metodi di regolazione presentano però lo svantaggio di richiedere appositi componenti che determinano una maggiore complessità del sistema ed un aggravio di costo difficilmente accettabili in elettrodomestici, ossia in prodotti di largo consumo.
Scopo generale della presente invenzione è quello di fornire un metodo per regolare l’apertura di una valvola per fluido, in particolare per gas combustibile, con precisione senza utilizzare informazioni di retroazione quali lo stato di apertura della valvola oppure la entità di flusso di gas attraverso la valvola.
Un primo scopo particolare della presente invenzione è quello di trovare un metodo che sia semplice da realizzare sia in generale sia in particolare su un elettrodomestico di cottura a gas.
Un secondo scopo particolare della presente invenzione è quello di trovare un metodo che sia affidabile.
Un terzo scopo particolare della presente invenzione è quello di trovare un metodo che non richieda modifiche alla struttura delle valvole.
Questi ed altri scopi sono raggiunti dal metodo avente le caratteristiche esposte nelle rivendicazioni qui annesse che formano parte integrante della presente descrizione.
L’idea alla base della presente invenzione è quella di modificare il segnale elettrico di controllo della valvola secondo differenti strategie prestabilite che dipendono dalla regolazione di volta in volta desiderata.
In particolare, se è necessario modificare il valore del parametro elettrico di controllo, in particolare tensione o corrente, del segnale elettrico di controllo della valvola da un valore iniziale ad un valore finale viene realizzata una variazione tale che detto parametro elettrico assuma almeno per un istante un valore intermedio che dipende almeno da detto valore finale e che è al di fuori dell ’intervallo “valore iniziale - valore finale”. In tal modo, si può fare in modo che l’apertura ottenuta sia pressoché sempre identica a quella desiderata. Tale idea si è rivelata particolarmente efficace per le valvole in cui l’attuatore presenta isteresi al movimento, soprattutto per le valvole di tipo piezoelettrico che sono particolarmente adatte ad essere utilizzate in elettrodomestici di cottura a gas.
Secondo un ulteriore aspetto la presente invenzione riguarda proprio un elettrodomestico di cottura a gas.
La presente invenzione risulterà più chiara dalla descrizione che segue da considerare congiuntamente ai disegni qui annessi in cui:
Fig.l mostrano, in modo molto schematico, una valvola a controllo elettrico di tipo piezoelettrico in condizione di chiusura (Fig.l A) ed in condizione di apertura (Fig. 1B),
Fig.2 mostra un diagramma relativo ad un primo esempio di realizzazione del metodo di regolazione secondo la presente invenzione,
Fig. 3 mostra un diagramma relativo ad un secondo esempio di realizzazione del metodo di regolazione secondo la presente invenzione,
Fig. 4 mostra un esempio di diagramma per il calcolo di una tensione asintotica per compensare variazioni di apertura di una valvola dovute al tempo, Fig. 5 mostra l’andamento di una variazione della tensione di controllo di una valvola per compensare variazioni di apertura della valvola dovute al tempo,
Fig.6 mostra cinque andamenti nel tempo della temperatura di un bruciatore, e
Fig.7 mostra l’andamento nel tempo di cinque variazioni delle tensione di controllo di una valvola per compensare variazioni di apertura della valvola dovute alla temperatura.
Sia tale descrizione sia tali disegni sono da considerare solo a fini esplicativi e quindi non limitativi.
In Fig.1, la valvola è indicata nel suo insieme con il riferimento numerico 1. Con 2 si indica un elemento piezoelettrico che funge da attuatore di un organo di regolazione 3 della valvola 1; 31 è l’otturatore della valvola 1 che è parte dell’organo di regolazione 3; 32 è uno stelo che è parte dell’organo di regolazione 3 della valvola 1. L’otturatore 31 e lo stelo 32 sono rigidamente uniti tra loro a formare l’organo di regolazione 3 il quale è spinto dall’ attuatore 2.
L’ attuatore 2 riceve un segnale elettrico S attraverso due conduttori elettrici; l' attuatore 2 è fatto in modo tale che quando viene applicata una tensione elettrica continua come segnale S esso si incurva verso il basso (si noti la differenza tra Fig.l A e Fig. lB) e l’organo di regolazione 3 trasla corrispondentemente verso il basso; maggiore è l’ampiezza del segnale di tensione S, maggiore è l’incurvatura dell’ attuatore 2; l' attuatore 2 presenta isteresi al movimento.
La valvola di Fig. 1 comprende un corpo 6 cavo che è dotato di un condotto di ingresso per gas 7 e di un condotto di uscita per gas 8. La cavità del corpo 6 è divisa da un setto 4 rigido in una cavità 61 superiore o di uscita ed in una cavità 62 inferiore o di ingresso; il condotto di ingresso 7 termina nel corpo 6, in particolare nella cavità di ingresso 62, ed il condotto 8 inizia nel corpo 6, in particolare nella cavità di uscita 61. Il setto 4 presenta una apertura 40 (preferibilmente un foro svasato) per il passaggio del gas dalla cavità 62 alla cavità 61. L’otturatore 31, ad esempio a forma conica, è atto a chiudere l’apertura 40 del setto 4 accoppiandosi perfettamente con questa in modo da realizzare una tenuta.
Il corpo 6 della valvola di Fig.l presenta nella sua parte superiore un foro tale da permettere lo scorrimento al suo interno dello stelo 32 ma non sostanziali fuoriuscite di gas dalla camera 61. A titolo esemplificativo ma non limitativo, una membrana di tenuta (non mostrata in figura) in materiale elastico e preferibilmente di forma assialsimmetrica può essere vantaggiosamente associata a detto foro, in particolare la membrana essendo fissata al corpo 6 e resa solidale allo stelo 32 per mezzo dell’applicazione sullo stelo 32 di un elemento di vincolo (quale ad esempio un profilo interferente) tale da permettere a detta membrana di impedire sostanziali fuoriuscite di gas dalla camera 61 per qualsiasi posizione assunta dallo stelo 32.
Fig.l A corrisponde alla situazione in cui il segnale S ha valore di tensione nulla (o minore al valore di tensione minimo progettato per l’apertura); in questa situazione, la valvola è “completamente chiusa” poiché l’otturatore 31 chiude l’apertura 40; questa è la condizione di riposo o non operativa della valvola.
Fig.lB corrisponde alla situazione in cui il segnale S ha il valore di tensione massimo progettato per essere applicato; questa è la situazione della valvola che viene considerata “completamente aperta” poiché l’otturatore 31 è molto in basso rispetto alla apertura 40 e quindi consente al gas di fluire dalla camera 62 alla camera 61 alla massima portata di progetto. A seconda del valore di tensione del segnale S (tra il valore minimo di progetto ed il valore massimo di progetto) la valvola 1 risulterà più o meno aperta.
Inoltre, può essere previsto un elemento elastico 5, in particolare una molla, per ottenere o facilitare il ritorno della valvola 1 nella sua condizione di riposo o non operativa; nel caso dell’esempio di Fig. l, il movimento verso il basso dell’organo di regolazione 3 è ottenuto grazie all’attuatore 2 e il movimento verso l’alto dell’organo di regolazione 3 è ottenuto grazie all’elemento elastico 5. Tale elemento elastico può presentare una certa inerzia al movimento che può essere accentuata dal suo invecchiamento.
Come detto sopra, a seconda del valore di tensione del segnale S la valvola 1 risulterà più o meno aperta e quindi variando il valore di tensione l’apertura della valvola varierà.
Per ogni valvola si può definire almeno una curva caratteristica nominale che prescinde da fenomeni di isteresi e che lega l’apertura della valvola al valore del parametro elettrico di controllo del segnale elettrico di controllo della valvola stessa; la presente invenzione assume che la regolazione della apertura della valvola venga effettuata sulla base di una tale curva caratteristica.
Per comprendere il metodo di regolazione secondo la presente invenzione si farà l’ipotesi (da non considerare in senso limitativo) che il parametro di controllo del segnale di controllo della valvola sia la sua tensione elettrica e si farà prima riferimento a Fig.2 che si riferisce ad un primo esempio di realizzazione dell’invenzione.
In questa figura sono rappresentate due curve T1 e T2: una curva superiore T1 da utilizzare quando la tensione di controllo deve essere aumentata ed una curva inferiore T2 da utilizzare quando la tensione di controllo deve essere diminuita. L’asse delle ascisse e l’asse delle ordinate di questa figura rappresentano tensioni espresse in “volt”; l’asse delle ordinate (verticale) rappresenta la tensione fornita all’ingresso di controllo della valvola e l’asse delle ascisse (orizzontale) rappresenta la tensione della curva caratteristica nominale menzionata in precedenza.
Si supponga che la regolazione desiderata sia tale da modificare il valore della tensione del segnale S elettrico di controllo fornita all’ingresso di controllo della valvola da un valore iniziale corrispondente al punto A ad un valore finale corrispondente al punto B; come si nota dalla figura la tensione finale (circa 240 volt) è superiore alla tensione iniziale (circa 150 volt). In questo caso, la variazione della tensione di controllo da applicare all’ingresso di controllo della valvola si ottiene seguendo la traiettoria spezzata che collega il punto A al punto B e che passa per il punto C intermedio che si trova sulla curva T1 verticalmente sopra al punto B; la tensione di controllo del punto C (circa 280 volt) è superiore alla tensione di controllo del punto finale B, è al di fuori dell’intervallo di tensione di controllo A-B (150-240 volt) e dipende non dalla tensione di controllo del punto A iniziale ma solo dalla tensione di controllo del punto B finale e, naturalmente, dall’andamento della curva T1. La curva T1 si può esprimere mediante una funzione matematica che, nel caso dell’esempio di Fig.2, è
- 0,0065 X<2>+ 3,38 X - 135
Si supponga ora che la regolazione desiderata sia tale da modificare il valore della tensione di controllo da un valore iniziale corrispondente al punto D ad un valore finale corrispondente al punto E; come si nota dalla figura la tensione finale (circa 140 volt) è inferiore alla tensione iniziale (circa 220 volt). In questo caso, la variazione della tensione di controllo da applicare alfingresso di controllo della valvola si ottiene seguendo la traiettoria spezzata che collega il punto D al punto E e che passa per il punto F intermedio che si trova sulla curva T2 verticalmente sotto al punto E; la tensione di controllo del punto F (circa 90 volt) è inferiore alla tensione di controllo del punto finale E, è al di fuori dell’intervallo di tensione di controllo D-E (140-220 volt) e dipende non dalla tensione di controllo del punto D iniziale ma solo dalla tensione di controllo del punto E finale e, naturalmente, dall’andamento della curva T2. La curva T2 si può esprimere mediante una funzione matematica che, nel caso dell’esempio di Fig.2, è
0,0065 X<2>- 1,25 X 139
Mediante una opportuna scelta di una o entrambe le curve superiore ed inferiore, l’apertura della valvola è pressoché sempre identica a quella desiderata. Tali curve possono essere ricavate sperimentalmente e memorizzate o in modo analitico o in modo tabellare nel sistema elettronico di controllo dell’ elettrodomestico e quindi lette ed utilizzate per regolare le sue valvole. Il tempo per passare dal punto A al punto B (attraverso il punto C) e per passare dal punto D al punto E (attraverso il punto F) e quindi per realizzare la variazione di tensione di controllo della valvola non è un fattore critico della presente invenzione; tuttavia, deve essere scelto non troppo corto in particolare superiore a lmS, preferibilmente superiore a lOmS, e non troppo lungo in particolare inferiore a 1S, preferibilmente inferiore a lOOmS. La velocità di variazione della tensione di controllo può essere costante, come quella data dalla carica/scarica di un condensatore a corrente costante, oppure può essere variabile, come quella data dalla carica/scarica naturale di un condensatore su un resistore.
Anche se non è mostrato in Fig.2, è vantaggioso (perché permette di stabilizzare l’apertura della valvola a regolazione ultimata) che la traiettoria dal punto iniziale al punto finale passi almeno per due punti intermedi. Il primo punto intermedio si trova su una curva predeterminata, come spiegato sopra. Il secondo punto intermedio è successivo al primo punto intermedio (dal punto di vista temporale); nel caso della traiettoria da A a B, il valore di tensione di controllo della valvola del secondo punto intermedio è inferiore al valore di tensione di controllo corrispondente al punto B finale (circa 240 volt) e, in particolare, è inferiore a questo di una quantità costante, preferibilmente 1-10 volt; nel caso della traiettoria da D a E, il valore di tensione di controllo della valvola del secondo punto intermedio è superiore al valore di tensione di controllo corrispondente al punto E finale (circa 140 volt) e, in particolare, è superiore a questo di una quantità costante, preferibilmente 1-10 volt.
La regolazione della valvola può essere di tipo continuo oppure, preferibilmente, fatta attraverso un numero discreto di punti di regolazione, in particolare da un numero minimo di tre ad un numero massimo di nove. Infatti, quando l’utente agisce sul pannello di controllo dell’elettrodomestico è più facile per lui scegliere tra un numero limitato di possibili impostazioni predefmite e diverse del livello di fiamma e con ciò non si perde in modo apprezzabile in efficacia della regolazione ai fini della cottura delle vivande. Inoltre, poiché la regolazione è effettuata tramite un sistema elettronico di controllo che tipicamente comprende un microcontrollore, la regolazione di tipo discreto si addice in modo particolare a tale tipo di sistema.
Un secondo esempio di realizzazione della presente invenzione verrà illustrato nel seguito con riferimento a Fig.3.
Fig.3 è analoga a Fig.2 e mostra le due curve TI e T2: tuttavia, la traiettoria seguita per passare dal punto A al punto B è diversa (pur passando sempre dal punto C intermedio): il percorso per passare da A a C è più complesso; tale traiettoria corrisponde, in particolare, a A— >K— >L→M→N— >C→B; tale traiettoria passa in particolare per due punti di regolazione, vale a dire L e N. Vale la pena di notare che l’esempio di Fig.3 potrebbe riferirsi ad una regolazione discreta fatta attraverso quattro soli punti di regolazione (A, B, L, N).
La variazione delle tensione di controllo secondo l’esempio di Fig.3 presenta una pluralità di periodi di incremento del valore della tensione di controllo della valvola (tratti A-K, L-M, N-C) ed una pluralità di periodi di decremento del valore della tensione di controllo della valvola (tratti K-L, M-N, C-B); i periodi di incremento e di decremento si susseguono in modo alternato. Inoltre, tale variazione presenta una pluralità di istanti di inversione (punti K, L, M, N, C) del senso di variazione della tensione di controllo della valvola. Gli istanti di inversione possono essere in corrispondenza di valori della tensione di controllo della valvola scelti tra i valori di un insieme predefinito di valori.
Gli insegnamenti tecnici esposti sopra, vale a dire l’utilizzo di una pluralità di periodi di incremento e di decremento nonché il passaggio per una pluralità di punti di regolazione possono essere vantaggiosamente usati non solo per passare da un punto iniziale di regolazione corrispondente ad una tensione minore ad un punto finale di regolazione corrispondente ad una tensione maggiore (come in Fig.3), ma anche per passare da un punto iniziale di regolazione corrispondente ad una tensione maggiore ad un punto finale di regolazione corrispondente ad una tensione minore (ad esempio per passare dal punto D al punto E di Fig.2).
Per una buona regolazione della apertura di una valvola per fluido, in particolare per gas combustibile, è bene considerare due ulteriori problemi tecnici distinti:
la modifica (lenta) della apertura della valvola dovuta al trascorrere del tempo di apertura,
la modifica (lenta) della apertura della valvola dovuta a variazioni di temperatura (questo problema si pone in particolare durante il funzionamento di elettrodomestici di cottura a gas; infatti, in questo caso si verifica il riscaldamento della valvola e/o del fluido, in particolare gas combustibile, per effetto del calore sviluppato dai bruciatori nella combustione).
Nel seguito vengono proposte soluzioni per questi due problemi; naturalmente, tali soluzioni possono essere combinate tra loro ed anche, vantaggiosamente, alla soluzione di regolazione descritta in precedenza. Va sottolineato come ciascuna di tali soluzioni possa di per sé costituire una soluzione inventiva indipendente.
Al fine di compensare la modifica dell’apertura della valvola dovuta al trascorrere del tempo di apertura, si può procedere a variare il valore del parametro elettrico di controllo del segnale elettrico di controllo della valvola secondo una variazione predeterminata dopo che detto parametro elettrico ha raggiunto il suo valore finale (determinato ad esempio sulla base di una curva caratteristica nominale della valvola). Tale variazione predeterminata può avere in particolare un andamento esponenziale asintotico ed essere proporzionale, in particolare direttamente proporzionale, a detto valore finale.
In Fig.4 è riportato un esempio di diagramma che lega una tensione asintotica alla tensione finale di controllo della valvola; tale diagramma è lineare, ma potrebbe avere anche un differente andamento. In Fig.5 è riportato un esempio di andamento esponenziale asintotico nel caso in cui la tensione asintotica ricavata da Fig.4 sia 6,5 volt; le ordinate sono espresse in volt e le ascisse sono espresse in secondi. Si supponga, ad esempio, che l’utente abbia impostato un livello di fiamma che corrisponde ad una tensione finale di regolazione della valvola pari a 215 volt; il sistema elettronico di controllo dell’ elettrodomestico realizzerà una variazione di tensione per cui alla fine la tensione di controllo fornita alla valvola sarà proprio 215 volt. Per compensare variazioni di apertura della valvola dovute al trascorrere del tempo di apertura e quindi variazioni del livello di fiamma dovute al trascorrere del tempo di apertura, occorrerà effettuare una ulteriore variazione della tensione di controllo; per determinare tale variazione secondo l’esempio di realizzazione qui descritto si considera il grafico di Fig.4 e si determina la tensione asintotica corrispondente a 215 volt: tale valore è 6,5 volt. La tensione asintotica viene utilizzata come fattore moltiplicativo di una funzione esponenziale asintotica che inizia da zero e termina a 1 con una costante di tempo di 100-500S. Pertanto, nel caso corrispondente alla variazione mostrata in Fig.5, in cui la tensione asintotica ha valore pari a 6,5 volt, la tensione del segnale elettrico di controllo della valvola verrà portata prima, in un tempo piuttosto breve, a 215 volt e poi, in un tempo piuttosto lungo (ad esempio 1000 secondi), a 215+6,5 volt.
Al fine di compensare la modifica dell’apertura della valvola dovuta alla temperatura, si può, almeno per un tempo predeterminato (in particolare i primi 1000 o 2000 o 3000 secondi), stimare o rilevare la temperatura (ad esempio della valvola o del bruciatore) e correggere il valore del parametro elettrico di controllo del segnale elettrico di controllo della valvola sulla base della temperatura stimata o rilevata; tale stima o rilevazione può essere continua o ripetuta. In particolare, al fine di compensare la modifica della apertura della valvola dovuta alla temperatura, si può correggere il valore del parametro elettrico del segnale elettrico di controllo fornito alla valvola sommando al valore teorico un valore correttivo predeterminato variante nel tempo, in particolare secondo un andamento sostanzialmente esponenziale asintotico che parte da zero (poiché all’inizio la temperatura è ambiente), come ad esempio quello mostrato in Fig.7. Tale valore correttivo può essere proporzionale al valore finale della tensione di regolazione della valvola (determinato ad esempio sulla base di una curva caratteristica nominale della valvola), come ad esempio quello mostrato in Fig.7.
In Fig.6 sono riportate delle curve, per differenti valori della tensione finale di regolazione (rispettivamente 120, 140, 170, 200 e 250 volt), che rappresentano la variazione della temperatura con il passare del tempo; le ordinate sono espresse in gradi centigradi e le ascisse sono espresse in secondi/20 (dopo circa 20x150=3000 secondi la temperatura rimane sostanzialmente costante). In Fig.7 sono riportate delle curve, per differenti valori della tensione finale di regolazione (rispettivamente 120, 140, 170, 200 e 250 volt), che rappresentano il valore correttivo variante nel tempo corrispondente alle curve di Fig.6; le ordinate sono espresse in volt e le ascisse sono espresse in secondi/20 (dopo circa 20x150=3000 secondi il valore correttivo rimane sostanzialmente costante).
L’insegnamento della presente invenzione permette di ottenere in particolare una regolazione precisa, affidabile e semplice della valvola di regolazione del gas combustibile ad un bruciatore di un elettrodomestico di cottura, in particolare comprendente un piano cottura o un forno; di conseguenza è possibile ottenere una regolazione precisa affidabile e semplice del livello di fiamma sul bruciatore e del calore fornito dal bruciatore senza utilizzare informazioni di retroazione quali lo stato di apertura della valvola oppure la entità di flusso di gas attraverso la valvola.
L’ elettrodomestico secondo la presente invenzione comprende tipicamente un pannello di controllo per consentire all’utente di impostare il livello di fiamma di uno o più bruciatori e, eventualmente, di visualizzare il livello di fiamma impostato; il pannello di controllo sarà quindi collegato ad un sistema elettronico di controllo atto a pilotare elettricamente le valvole dei bruciatori in modo tale da regolarne l’apertura.
La presente invenzione è stata descritta con riferimento a particolari esempi di realizzazione, ma è chiaro che numerose varianti della presente invenzione sono possibili alla luce delle conoscenze degli esperti del settore e che dette varianti ricadono tutte all’interno dell’ambito definito dalle rivendicazioni qui annesse. In particolare, l' elettrodomestico di cottura a gas secondo la presente invenzione può essere un piano cottura a gas, oppure un forno a gas, oppure una cucina a gas (dove con “cucina a gas” si intende un elettrodomestico incorporante un piano cottura a gas ed una oppure due cavità forno riscaldate a gas) e può essere ad incasso oppure a libera installazione. Inoltre, nel caso in cui l' elettrodomestico secondo la presente invenzione comprenda un piano cottura a gas, tale piano cottura può includere uno o più bruciatori a gas (preferibilmente da due a sei bruciatori a gas), ciascuno dei quali può essere indifferentemente di qualsiasi tipologia (ad esempio a coppa, a Venturi orizzontale, a Venturi verticale, a doppia corona e a doppia regolazione, quale quello descritto nella domanda di brevetto W02006/051368, con elemento spartifiamma semipermeabile quale quello descritto nella domanda di brevetto W02007/036772, e così via).

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per regolare l’apertura di una valvola (1) per fluido, in particolare per gas combustibile, mediante la regolazione di un parametro elettrico, in particolare tensione o corrente, di un segnale elettrico (S) fornito ad un ingresso di controllo di detta valvola (1), caratterizzato dal fatto che per modificare il valore di detto parametro elettrico da un valore iniziale (A) ad un valore finale (B) superiore a detto valore iniziale (A) viene realizzata una variazione tale che detto parametro elettrico assume almeno per un primo istante un primo valore intermedio (C) superiore a detto valore finale (B) e che dipende almeno da detto valore finale (B).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, detta variazione è tale che detto parametro elettrico assume almeno per un secondo istante successivo a detto primo istante un secondo valore intermedio inferiore a detto valore finale (B) e che dipende almeno da detto valore finale (B).
  3. 3. Metodo per regolare l’apertura di una valvola (1) per fluido, in particolare per gas combustibile, mediante la regolazione di un parametro elettrico, in particolare tensione o corrente, di un segnale elettrico (S) fornito ad un ingresso di controllo di detta valvola (1), caratterizzato dal fatto che per modificare il valore di detto parametro elettrico da un valore iniziale (D) ad un valore finale (E) inferiore a detto valore iniziale (D) viene realizzata una variazione tale che detto parametro elettrico assume almeno per un primo istante un primo valore intermedio (F) inferiore a detto valore finale (E) e che dipende almeno da detto valore finale (E).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, detta variazione è tale che detto parametro elettrico assume almeno per un secondo istante successivo a detto primo istante un secondo valore intermedio superiore a detto valore finale (E) e che dipende almeno da detto valore finale (E).
  5. 5. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo valore intermedio (C;F) non dipende da detto valore iniziale (B;E).
  6. 6. Metodo seconda una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto valore intermedio (C;F) dipende da detto valore finale (B;E) secondo una funzione matematica.
  7. 7. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la differenza tra detto secondo valore intermedio e detto valore finale (B;E) è fissa e predeterminata.
  8. 8. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta variazione dura un tempo compreso tra lmS ed 1S e preferibilmente un tempo compreso tra lOmS e lOOmS.
  9. 9. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto valore iniziale (A;D) e detto valore finale (B;E) sono scelti tra i valori di un insieme predefinito di valori.
  10. 10. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta variazione presenta una pluralità di periodi di incremento (AK, LM, NC) del valore di detto parametro ed una pluralità di periodi di decremento (KL, MN, CB) del valore di detto parametro, detti periodi di incremento e di decremento susseguendosi in modo alternato.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 10, in cui detta variazione presenta una pluralità di istanti di inversione (K,L,M,N,C) del senso di variazione, detti istanti di inversione essendo in corrispondenza di valori di detto parametro scelti tra i valori di un insieme predefinito di valori.
  12. 12. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui, al fine di compensare la modifica della apertura di detta valvola (1) dovuta al tempo, una volta che detto parametro elettrico di detto segnale elettrico (S) ha raggiunto detto valore finale si fa variare il valore di detto parametro elettrico secondo una variazione predeterminata, in particolare secondo un andamento esponenziale asintotico.
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui detta variazione predeterminata è proporzionale, in particolare direttamente proporzionale, a detto valore finale.
  14. 14. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13, in cui, almeno per un tempo predeterminato, viene stimata o rilevata la temperatura e si corregge il valore del parametro elettrico di detto segnale elettrico (S) sulla base della temperatura stimata o rilevata.
  15. 15. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13, in cui, al fine di compensare la modifica della apertura di detta valvola (1) dovuta alla temperatura, si corregge il valore del parametro elettrico di detto segnale elettrico (S) sommando un valore correttivo predeterminato variante nel tempo, in particolare secondo un andamento sostanzialmente esponenziale asintotico.
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 15, in cui detto valore correttivo è proporzionale a detto valore finale.
  17. 17. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto valore finale di detto parametro elettrico di detto segnale elettrico (S) è determinato sulla base di una curva caratteristica nominale di detta valvola (1) che lega il valore di detto parametro all’apertura di detta valvola (1).
  18. 18. Elettrodomestico di cottura a gas, comprendente un bruciatore ed almeno una valvola (1) di regolazione dell’afflusso di gas a detto bruciatore, ed un sistema elettronico di controllo atto a pilotare elettricamente detta valvola (1), caratterizzato dal fatto che detto sistema elettronico di controllo è atto a pilotare elettricamente detta valvola (1) in modo tale da realizzare il metodo di regolazione secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 17.
  19. 19. Elettrodomestico di cottura a gas secondo la rivendicazione 18, in cui detta valvola è di tipo piezoelettrico.
  20. 20. Elettrodomestico di cottura a gas secondo la rivendicazione 18 oppure 19, detto elettrodomestico di cottura a gas essendo un piano cottura a gas, oppure un forno a gas, oppure una cucina a gas.
  21. 21. Metodo per regolare l’apertura di una valvola per fluido ed elettrodomestico di cottura a gas secondo gli insegnamenti innovativi della presente descrizione e dei disegni annessi che si riferiscono a forme di realizzazioni preferite e vantaggiose.
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