ITTO20070150U1 - Unita' di supporto per una ruota di scorta esterna. - Google Patents

Unita' di supporto per una ruota di scorta esterna. Download PDF

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ITTO20070150U1 IT000150U ITTO20070150U ITTO20070150U1 IT TO20070150 U1 ITTO20070150 U1 IT TO20070150U1 IT 000150 U IT000150 U IT 000150U IT TO20070150 U ITTO20070150 U IT TO20070150U IT TO20070150 U1 ITTO20070150 U1 IT TO20070150U1
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    • B62D43/00Spare wheel stowing, holding, or mounting arrangements
    • B62D43/02Spare wheel stowing, holding, or mounting arrangements external to the vehicle body
    • B62D43/04Spare wheel stowing, holding, or mounting arrangements external to the vehicle body attached beneath the vehicle body
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Description

Descrizione a corredo di una domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo: UNITÀ DI SUPPORTO PER UNA RUOTA DI SCORTA ESTERNA
DESCRIZIONE
La presente innovazione è relativa ad una unità di supporto per una ruota di scorta esterna.
In generale, le unità di supporto di tipo noto sono atte ad essere installate su veicoli nei quali la ruota di scorta è alloggiata esternamente al veicolo stesso e, in particolare, è alloggiata in una posizione di ricovero o direttamente al disotto di un pianale del veicolo, oppure all’interno di una conca ricavata nel pianale stesso, e comprendono:
- una staffa scatolata ancorata al pianale;
- una campana accoppiabile alla ruota di scorta e movimentabile rispetto alla staffa da e verso una posizione di ricovero, nella quale la ruota di scorta è disposta a ridosso del pianale;
- una asta di supporto connessa alla campana e inseribile all’interno della staffa scatolata quando la ruota di scorta è nella sua posizione di ricovero;
- un cavo di movimentazione passante per la staffa e presentante una prima estremità solidale all’asta di supporto; ed
- un dispositivo di bloccaggio e sicurezza per bloccare la campana nella sua posizione di ricovero.
Nelle unità di supporto del tipo sopra descritto il dispositivo di bloccaggio e sicurezza rappresenta, in molte sue realizzazioni note, l'anello debole dell'intera unità di supporto giacché, a causa delle sollecitazioni e delle vibrazioni conseguenti alle condizioni di marcia del veicolo, tale dispositivo non è sempre tale da garantire la necessaria sicurezza nel bloccare il cavo di movimentazione e necessita, pertanto, di accessori ausiliari dedicati allo scopo, o di costruzioni particolarmente costose.
Scopo della presente innovazione è quello di realizzare una unità di supporto per una ruota di scorta esterna, la quale permetta un bloccaggio ed una messa in sicurezza totale della ruota di scorta e permetta altresì di ridurre sia la componentistica, che i costi di produzione dell'unità stessa.
Secondo la presente innovazione viene realizzata una unità di supporto per una ruota di scorta esterna, l’unità essendo atta a supportare la ruota di scorta al disotto di una struttura del veicolo, e comprendendo:
- una staffa scatolata ancorata alla struttura; - una campana accoppiabile alla ruota di scorta e movimentabile rispetto alla staffa da e verso una posizione di ricovero, nella quale la ruota di scorta è disposta a ridosso della struttura;
- un’asta di supporto connessa alla campana ed inseribile all’interno della staffa scatolata quando la ruota di scorta è nella sua posizione di ricovero;
- un dispositivo di bloccaggio e sicurezza atto a bloccare la campana nella sua posizione di ricovero;
l'unità essendo caratterizzata dal fatto che il dispositivo di bloccaggio e sicurezza comprende, a sua volta, un meccanismo a cricchetto disposto internamente alla staffa scatolata ed azionabile esternamente, ed un albero scanalato a scanalature circonferenziali, il quale è realizzato lungo la detta asta di supporto della campana ed è cinematicamente connesso al meccanismo a cricchetto per permettere il bloccaggio della ruota di scorta nella propria posizione di ricovero nonché il libero recupero della ruota di scorta stessa, ed impedire, invece, l’accidentale discesa della ruota di scorta.
Secondo una preferita forma di attuazione della presente innovazione, nell'unità di supporto sopra definita, il meccanismo a cricchetto comprende una ruota dentata montata girevole all'interno della staffa scatolata ed ingranante con il detto albero scanalato, ed un cricchetto montato all'interno della staffa scatolata e selettivamente azionabile tra una posizione attiva di rilascio, nella quale è svincolato dalla ruota dentata, ed una posizione passiva di bloccaggio, nella quale una sua prima estremità è vincolata nella ruota dentata ed una sua seconda estremità è disposta a ridosso della staffa scatolata impedendo qualsiasi svincolo della prima estremità dalla ruota dentata stessa.
Per quanto riguarda ancora le unità di supporto di tipo noto, è opportuno puntualizzare che, in esse, la campana è di norma rigidamente connessa con l’asta di supporto limitando, di fatto, la possibilità di adattamento dell’unità a differenti tipi di ruote di scorta, i cui pneumatici presentano normalmente delle dimensioni non matematizzabili in sede di progetto.
E’ pertanto uno scopo ulteriore della presente innovazione quello di realizzare una unità di supporto per ruote di scorta, la quale presenti caratteristiche di massima flessibilità d’uso, mantenendo comunque inalterati i necessari requisiti di sicurezza.
A questo scopo, pertanto, preferibilmente, l'unità di supporto sopra definita comprende, inoltre, un dispositivo di connessione, il quale connette in modo scorrevole la campana all’asta di supporto, ed è provvisto di un elemento di ingaggio interposto tra una estremità inferiore dell’asta di supporto ed un bordo di appoggio della campana.
Preferibilmente, inoltre, nell’unità di supporto sopra definita, le scanalature circonferenziali dell'albero scanalato sono equispaziate tra loro con un passo determinato ed il detto elemento di ingaggio è definito da un elemento elastico compresso tra la detta estremità inferiore dell’asta di supporto ed il detto bordo di appoggio della campana.
L’innovazione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra, in sezione ed in elevazione laterale, una prima preferita forma di attuazione di una unità di supporto per una ruota di scorta esterna realizzata secondo la presente innovazione; e
- la figura 2 illustra, in sezione ed in elevazione laterale, una seconda preferita forma di attuazione dell’unità di supporto per una ruota di scorta della figura 1.
Con riferimento alla figura 1, con 1 è indicata nel suo complesso una unità di supporto per una ruota di scorta schematicamente illustrata ed indicata con 2.
L’unità 1 è atta ad essere installata al disotto di una struttura 3 del veicolo rappresentata, a seconda dei casi, da un pianale, oppure da una parete di fondo di una conca di ricovero della ruota 2, ed è atta a supportare la ruota 2 in una posizione di ricovero con il rispettivo pneumatico (noto e non illustrato) disposto a ridosso della struttura 3 stessa.
L’unità 1 comprende:
- una staffa 4 scatolata ancorata superiormente alla struttura 3 e presentante un imbocco 41 inferiore; ed
- una campana 5, la quale è accoppiabile alla ruota 2 di scorta inserendosi attraverso un cerchione 2’ della ruota 2 stessa, ed è movimentabile dalla staffa 4 per rilasciare la ruota 2 dalla propria posizione di ricovero o verso la staffa 4 per riporre la ruota 2 nella propria posizione di ricovero che corrisponde anche ad una posizione di ricovero della campana 5 medesima.
La staffa 4 presenta un asse A longitudinale verticale, ed è provvista di un collare 42 interno di centraggio, il quale è disposto a protezione ed all’interno dell’imbocco 41, ed è internamente delimitato da un passaggio 43 sagomato, il quale è aperto a calice verso l’interno della staffa 4 ed è smussato verso l’esterno della staffa 4 stessa.
L’unità 1 comprende, inoltre, un cavo 6 di movimentazione passante per la staffa 4 e vincolato ad un rispettivo dispositivo di movimentazione (non illustrato) del cavo 6 stesso per il recupero ed il rilascio della campana 5, ed una asta 7 di supporto, la quale è inseribile all’interno della staffa 4 attraverso il passaggio 43, e comprende, a sua volta, una porzione superiore 71 vincolata al cavo 6, ed una porzione inferiore 72 connessa alla campana 5. L’asta 7 si estende longitudinalmente lungo un rispettivo asse 7a, e comprende, inoltre, tra la porzione superiore 71 e la porzione inferiore 72, una porzione intermedia 73 sagomata rastremata verso porzione superiore 71 mediante una superficie 74 conica, e presentante un diametro 1 esterno, il quale definisce le dimensioni massime dell’asta 7 trasversalmente all’asse 7a, e presenta dimensioni sostanzialmente simili alle dimensioni minime di un angolo α interno del passaggio 43 in modo tale da disporre l’asta 7 in una posizione ben definita all’interno della staffa 4 allorquando la ruota 2 è nella propria posizione di ricovero.
L’asta 7, infine, è provvista di uno scasso 75 cilindrico estendentesi all’esterno di quasi tutta la porzione inferiore 72, e definente lungo la porzione inferiore 72 stessa uno spallamento 76. La porzione inferiore 72 è inoltre, provvista di una sede interna (non illustrata), e di una vite 77 inserita all’interno della sede stessa, e presentante una testa 78 di diametro 2 esterno di dimensioni sostanzialmente pari alle dimensioni di un diametro 3 esterno dello spallamento 76 e di dimensioni al più pari alle dimensioni del diametro 1.
L’unità 1 comprende, inoltre, un dispositivo 8 di bloccaggio e sicurezza, il quale è atto a bloccare la campana 5 nella propria posizione di ricovero, e comprende, a sua volta, un meccanismo 81 a cricchetto disposto internamente alla staffa 4 ed azionabile esternamente mediante un cavo 82, ed un albero 83 scanalato, il quale è realizzato lungo la porzione superiore 71 dell’asta 7, ed è cinematicamente connesso al meccanismo 81 a cricchetto per permettere il bloccaggio della ruota 2 nella propria posizione di ricovero nonché il libero recupero della ruota 2 stessa, ed impedire, invece, l’accidentale discesa della ruota 2.
L’albero 83 scanalato è definito da una pluralità di scanalature 84 circonferenziali trasversali all’asse 7a, e da una pluralità di denti 85 anulari sagomati, i quali sono alternati alle scanalature 84, e sono disposti equispaziati tra loro ad un passo P determinato gli uni dagli altri. I denti 85 anulari presentano un diametro 4 esterno di dimensioni inferiori alle dimensioni del diametro 1 ed il dente 85 della porzione superiore 71 più vicino alla porzione intermedia 73 è raccordato alla porzione intermedia 73 stessa dalla superficie 74.
Il meccanismo 81 a cricchetto comprende una ruota 86 dentata, la quale è montata all'interno della staffa 4 per ruotare attorno ad un proprio asse 86a trasversale all’asse 7a ed ingrana con l’albero 83, ed un nottolino o cricchetto 87, il quale è montato all'interno della staffa 4 per ruotare attorno ad un proprio asse 87a trasversale all’asse 7a e parallelo all’asse 86a, ed è selettivamente azionabile contro l’azione di una molla 88 di torsione coassiale all’asse 87a tra una posizione attiva di rilascio (non illustrata), nella quale è svincolato dalla ruota 86 dentata, ed una posizione passiva di bloccaggio (illustrata nella figura 1), nella quale impedisce qualsiasi rotazione della ruota 86 sfruttando il peso stesso della ruota 2 di scorta.
In particolare, il cricchetto 87 comprende due bracci 871 e 872, i quali si dipartono in direzioni sostanzialmente opposte dall’asse 87a, e dei quali il braccio 871 presenta una propria estremità 871a vincolata con la ruota 86 in posizione diametralmente opposta all’albero 83 scanalato, ed il braccio 872 presenta una propria estremità 872a affacciata da un lato alla staffa 4 e connessa dal lato opposto al cavo 2.
Allorquando il cricchetto 87 è disposto nella propria posizione passiva di bloccaggio, l’estremità 871a non solo viene spinta dall’azione elastica della dalla molla 88 contro la ruota 86 tra due denti 861 consecutivi della ruota 86 stessa, ma resta vincolata tra i due denti 861 stessi in virtù del posizionamento reciproco degli assi 7a, 86a e 87a, in virtù della conformazione del braccio 871, ed in modo tale da esercitare una coppia resistente uguale e di verso contrario ad una coppia agente, la quale è esercitata dall’albero 83 scanalato sulla ruota 86 stessa, ed è proporzionale alla forza peso della ruota 2 di scorta. Inoltre, con il cricchetto 87 disposto nella propria posizione passiva di bloccaggio, l’estremità 872a si dispone a ridosso di una parete 44 della staffa 4 impedendo di fatto qualsiasi ulteriore rotazione del cricchetto 87 attorno al proprio asse 87a, ovvero, impedendo di fatto qualsiasi possibilità che l’estremità 871a possa svincolarsi dai denti 861.
Invece, allorquando il cricchetto 87 viene disposto nella propria posizione attiva di rilascio agendo sul cavo 84 contro l’azione della molla 88, l’estremità 872a viene allontanata dalla parete 44, e, soprattutto, l’estremità 871a viene disimpegnata dai denti 861 permettendo la libera rotazione della ruota 86 ovvero la discesa della ruota 2 di scorta. Durante la discesa della campana 5, il cricchetto 87 deve essere mantenuto nella propria posizione attiva di rilascio continuando ad agire sul cavo 82, mentre durante il recupero della campana 5, il cricchetto 87 potrà essere lasciato nella propria posizione passiva di bloccaggio giacché l‘unica rotazione della ruota 86 che il cricchetto 87 impedisce è la rotazione che permette la discesa della campana 5, mentre la rotazione della ruota 86 durante il recupero avviene con i denti 861 che urtano contro l’estremità 871a e causano l’oscillazione del cricchetto 87 rispetto l’asse 87a e contro l’azione della molla 88.
Vale la pena sottolineare che quanto testé descritto dimostra chiaramente che il dispositivo 8 di bloccaggio e sicurezza esercita le sue funzioni, per l’appunto di bloccaggio e sicurezza, senza alcun ausilio esterno e, soprattutto, sia semplicemente sfruttando la forza peso della ruota 2 di scorta, sia utilizzando componenti di realizzazione molto semplice ed economica.
L’unità 1 comprende, infine, un dispositivo 9 di connessione, il quale connette la campana 5 all’asta 7 di supporto permettendo alla campana 5 stessa di scorrere assialmente lungo l’asta 7 stesso.
Il dispositivo 9 comprende un bordo 51 anulare di appoggio ricavato ad una sommità della campana 5 ed impegnato dalla porzione inferiore 72 per scorrere assialmente lungo lo scasso 75, ed un elemento 91 elastico di ingaggio, il quale è disposto anch’esso attorno alla porzione inferiore 72 ed all’interno dello scasso 75, ed è compresso tra la testa 78 ed il bordo 51 stesso per spingere il bordo 51 contro lo spallamento 76.
Nella forma di attuazione qui illustrata, l’elemento 91 elastico di ingaggio è definito da una molla ad elica, la quale si appoggia sulla testa 78 e funge a sua volta da appoggio per il bordo 51 impedendo, da un lato, lo sfilamento della campana 5 dall’asta 7, e dall’altro lato, permettendo alla campana 5 stessa di scorrere lungo l’asta 7, ovvero all’interno dello scasso 75, non in modo libero, ma solo sotto il controllo dell’azione elastica esercitata dalla molla ad elica stessa.
La possibilità di svincolare tra loro l’asta 7 e la campana 5 rende l’unità 1 meno rigida e meno soggetta a possibili rotture, e la presenza dell’elemento 91 elastico consente di utilizzare il dispositivo 8 sopra descritto indipendentemente dalle dimensioni delle spalle dei pneumatici. Infatti, da quanto sopra descritto, risulta chiaro che il dispositivo 8 permette di bloccare e mettere in sicurezza una ruota 2 di scorta secondo intervalli di recupero e di bloccaggio discreti e comandati dal passo P dell’albero scanalato: siccome, però, le spalle dei pneumatici presentano un raggio di curvatura di dimensioni difficilmente matematizzabili e di dimensioni variabili all’interno di un range sostanzialmente non comparabile con il passo P, ovvero inferiore al passo P, la presenza del dispositivo 9 di connessione consente di svincolare tale passo P dalle dimensioni dei raggi di curvatura, ovvero consente un ampio utilizzo dell’unità 1 sopra descritta.
L’elemento 91 elastico di ingaggio non deve essere necessariamente una molla ad elica, ma può anche essere definito da un qualsiasi elemento elastico ammortizzatore atto a supportare il peso di una ruota 2 di scorta in modo tale da mantenere il bordo 51 e la testa 78 ad una distanza determinata l’una dall’altra, ovvero in modo tale da permettere al bordo 51 di avvicinarsi o di allontanarsi dalla testa 78 a seconda dell’eventuale differenza tra il raggio di curvatura effettivo della spalla del pneumatico rispetto al raggio di curvatura ideale secondo il quale il passo P, la lunghezza dell’asta 7 e le dimensioni della campana 5 sono state calcolate in sede di progetto.
Nell’esempio di attuazione illustrato nella figura 1, il bordo 51 è disposto trasversalmente all’asse 7a dell’asta 7 ed è inserito all’interno dello scasso 75 per essere spinto dall’elemento elastico 91 contro lo spallamento 76: infatti, in questa forma di attuazione, il bordo 51 presenta un diametro interno 5 di dimensioni inferiori al diametro 3, e di dimensioni superiori alle dimensioni di un diametro 6 dello scasso 75. Invece, nella forma di attuazione dell’unità 1 alternativa illustrata nella figura 2 ed indicata con 1’, il bordo 51 è definito da un bordo cilindrico coassiale all’asse 7a ed è calzato attorno allo spallamento 76: infatti, in questa seconda forma di attuazione, il diametro interno 5 del bordo 51 è di dimensioni superiori al diametro 3 dello sballamento 76. Tale seconda forma di attuazione incrementa ancora di più la flessibilità d’utilizzo dell’unità 1.
Si intende che l’innovazione non è limitata alla forma di realizzazione qui descritta ed illustrata, che è da considerarsi come esempio di attuazione dell’unità di supporto per una ruota di scorta esterna, che è invece suscettibile di ulteriori modifiche relative a forme e disposizioni di parti, dettagli costruttivi e di montaggio.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Unità (1)(1’) di supporto per una ruota (2) di scorta esterna, l’unità (1)(1’) essendo atta a supportare la ruota (2) di scorta al disotto di una struttura (3) del veicolo, e comprendendo: - una staffa (4) scatolata ancorata alla struttura (3); - una campana (5) accoppiabile alla ruota (2) di scorta e movimentabile rispetto alla staffa (4) da e verso una posizione di ricovero, nella quale la ruota (2) di scorta è disposta a ridosso della struttura (3); - una asta (7) di supporto connessa alla campana (5) ed inseribile all’interno della staffa (4) scatolata quando la ruota (2) di scorta è nella sua posizione di ricovero; - un dispositivo (8) di bloccaggio e sicurezza atto a bloccare la campana (5) nella sua posizione di ricovero; l'unità (1)(1’) essendo caratterizzata dal fatto che il dispositivo (8) di bloccaggio e sicurezza comprende, a sua volta, un meccanismo (81) a cricchetto disposto internamente alla staffa (4) scatolata ed azionabile esternamente, ed un albero (83) scanalato a scanalature circonferenziali, il quale è realizzato lungo la detta asta (7) di supporto della campana (5) ed è cinematicamente connesso al meccanismo (81) a cricchetto per permettere il bloccaggio della ruota (2) di scorta nella propria posizione di ricovero nonché il libero recupero della ruota (2) di scorta stessa, ed impedire, invece, l’accidentale discesa della ruota (2) di scorta.
  2. 2. Unità secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il meccanismo (81) a cricchetto comprende una ruota (86) dentata montata girevole all'interno della staffa (4) scatolata ed ingranante con il detto albero (83) scanalato, ed un cricchetto montato all'interno della staffa (4) scatolata e selettivamente azionabile tra una posizione attiva di rilascio, nella quale è svincolato dalla ruota (2) dentata, ed una posizione passiva di bloccaggio, nella quale una sua prima estremità (871a) è vincolata nella ruota (2) dentata ed una sua seconda estremità (872a) è disposta a ridosso della staffa (4) scatolata impedendo qualsiasi svincolo della prima estremità dalla ruota (2) dentata stessa.
  3. 3. Unità secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il dispositivo (8) di bloccaggio e sicurezza comprende un collare (42) di centraggio disposto ad un imbocco (41) della detta staffa (4) scatolata ed impegnato in modo scorrevole dalla detta asta (7) di supporto per definire una posizione univoca di ingranamento tra il meccanismo (81) a cricchetto e l’albero (83) scanalato.
  4. 4. Unità secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, un dispositivo di connessione (9), il quale connette in modo scorrevole la campana (5) all’asta (7) di supporto, ed è provvisto di un elemento (91) di ingaggio interposto tra una estremità (78) inferiore dell’asta (7) di supporto ed un bordo (51) di appoggio della campana (5).
  5. 5. Unità secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che le scanalature circonferenziali dell'albero scanalato sono equispaziate tra loro con un passo determinato, ed il detto elemento di ingaggio è definito da un elemento elastico compresso tra la detta estremità inferiore dell’asta (7) di supporto ed il detto bordo di appoggio della campana (5).
  6. 6. Unità secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il detto elemento di ingaggio (91) è un elemento ammortizzatore a molla.
  7. 7. Unità secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzata dal fatto che il detto bordo di appoggio (51) è definito da un bordo circolare disposto trasversalmente ad un asse (7a) longitudinale della detta asta (7) di supporto ed inserito all’interno di una sede (75) cilindrica ricavata lungo l’asta (7) di supporto stessa.
  8. 8. Unità secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzata dal fatto che il detto bordo di appoggio (51) è definito da un bordo cilindrico coassiale ad un asse longitudinale della detta asta (7) di supporto e calzato lungo l’asta (7) di supporto stessa.
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