ITTO20060644A1 - Valvola a comando elettrico - Google Patents

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ITTO20060644A1
ITTO20060644A1 IT000644A ITTO20060644A ITTO20060644A1 IT TO20060644 A1 ITTO20060644 A1 IT TO20060644A1 IT 000644 A IT000644 A IT 000644A IT TO20060644 A ITTO20060644 A IT TO20060644A IT TO20060644 A1 ITTO20060644 A1 IT TO20060644A1
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support structure
actuator means
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IT000644A
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Michele Farano
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Elbi Int Spa
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Valvola a comando elettrico"
Di: ELBI INTERNATIONAL S.p.A., nazionalità italiana/Corso Galileo Ferraris 110, 1-10129 Torino Inventori designati: Michele PARANO
Depositata il: 8 Settembre 2006
* * *
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una valvola a comando elettrico secondo il preambolo dell'annessa rivendicazione 1.
Uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare una valvola del tipo sopra specificato, che sia particolarmente affidabile, che consenta una commutazione rapida fra le posizioni di lavoro dell'otturatore, che presenti un ridotto consumo di energia elettrica e che nel contempo possa essere prodotta in modo semplice ed economico.
Questo ed altri scopi sono realizzati secondo la presente 1'invenzione mediante una valvola a comando elettrico del tipo sopra specificato ed ulteriormente definito dalla parte caratterizzante dell'annessa rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione appariranno chiari dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
la figura 1 è una vista prospettica di una forma di realizzazione esemplificativa di una valvola a comando elettrico secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista in sezione longitudinale della valvola mostrata nella figura 1, ottenuta secondo il piano individuato dalla linea II-II;
la figura 3 è una vista in sezione longitudinale della valvola mostrata nella figura 1, ottenuta secondo il piano individuato dalla linea III-III;
la figura 4 è una vista sezionata della valvola mostrata nella figura 3, ottenuta secondo il piano individuato dalla linea IV-IV; e
la figura 5 è una vista particolareggiata di un meccanismo a ginocchiera parzialmente visibile nella figura 4, ottenuta mediante una sezione secondo il piano individuato dalla linea V-V della figura 3.
Con riferimento alla figura 1, è complessivamente indicata con 10 una forma di realizzazione esemplificativa di una valvola a comando elettrico secondo la presente invenzione. Particolarmente ma non esclusivamente, la valvola 10 è idonea all'impiego nel settore degli elettrodomestici (ad esempio nell'ambito delle macchine lavatrici) e comprende una struttura di supporto a cui è globalmente associato il riferimento 12. La struttura di supporto 12 comprende preferibilmente un involucro inferiore e superiore 12a, 12b, che sono collegati stabilmente fra di loro mediante quattro viti di fissaggio 14. Fra l'involucro superiore ed inferiore 12a, 12b è vantaggiosamente interposta una guarnizione di tenuta 15 (visibile soltanto nella figura 3).
Con riferimento in particolare alla figura 2, nell'involucro inferiore 12a della struttura di supporto 12 è definita una camera 16 atta ad essere attraversata da un flusso di fluido (ad esempio, acqua) ed in cui confluiscono un raccordo di ingresso 18, un primo raccordo di uscita 20a e convenientemente anche un secondo raccordo di uscita 20b per detto flusso di fluido. Il raccordo di ingresso 18 è destinato ad essere operativamente connesso ad un condotto erogatore (non illustrato) mentre i raccordi di uscita 20a, 20b sono rispettivamente atti ad essere collegati a rispettivi condotti utilizzatori (non illustrati). Nella camera 16 è montato un otturatore 22 operativamente mobile, preferibilmente in modo oscillante intorno ad un'asse di rotazione Y-Y (figura 3), rispetto alla struttura di supporto 12 fra una prima posizione di lavoro (figura 2), in cui esso occlude il primo raccordo di uscita 20a e rispettivamente libera il secondo raccordo di uscita 20b, e una seconda posizione di lavoro (non illustrata), in cui esso libera il primo raccordo di uscita 20a ed occlude il secondo raccordo di uscita 20b. Nella forma di realizzazione illustrata, l'otturatore 22 è vantaggiosamente del tipo a piatto oscillante, girevole intorno ad un piolo 24 (figure 2 e 3) sporgente nella camera 16 da una parete di base dell'involucro inferiore 12a.
Con riferimento in particolare alle figure 3, 4 e 5, verrà ora descritto l'involucro superiore 12b che alloggia convenientemente un dispositivo di azionamento a comando elettrico indicato complessivamente con il riferimento 26.
Con riferimento in particolare alla figura 3, 1'involucro superiore 12b presenta preferibilmente un semiguscio 28 ed un coperchio superiore 30, accoppiati fra loro mediante una delle modalità note ad un tecnico del settore, ad esempio tramite accoppiamento a scatto. h' involucro superiore 12b è accoppiato con l'involucro inferiore 12a, vantaggiosamente in modo tale da realizzare una tenuta di fluido rispetto fra la camera 16 e il dispositivo di azionamento a comando elettrico 26.
Come meglio visibile nelle figure 4 e 5, il dispositivo di azionamento 26 comprende un meccanismo a ginocchiera 32 (figura 5) bistabile fra una prima configurazione di lavoro (figure da 3 a 5) ed una seconda configurazione di lavoro (non illustrata), e meccanicamente accoppiato all'otturatore 22. Il meccanismo a ginocchiera 32 comprende un elemento rigido 34 montato girevole rispetto all'involucro superiore 12b ed un organo elastico 36 (ad esempio, una molla elicoidale) interposto fra l'elemento rigido 34 ed una parete laterale dell'involucro inferiore 12b.
Con riferimento in particolare alle figure 3 e 5, l'elemento rigido 34 è preferibilmente monolìtico e comprende un perno centrale 34a che individua un'asse di rotazione, opportunamente coincidente con l'asse di rotazione Y-Y, e che include un'estremità inferiore 34b e superiore 34c. In modo vantaggioso, da un tratto intermedio del perno centrale 34a si estende radialmente una porzione sagomata 34d avente forma sostanzialmente a tazza rivolta verso il basso osservando la figura 3. Da parti diametralmente opposte al perno centrale 34a, convenientemente la porzione sagomata 34d presenta da un lato un'appendice 34e avente una cavità passante 34g (figura 5) il cui asse è parallelo all'asse di rotazione Y-Y, e dall'altro lato un'asola 34f (figure 4 e 5) ubicata superiormente ed avente una forma sostanzialmente a settore di corona circolare osservando la figura 5. Preferibilmente, dal lato dell'asola 34f la porzione sagomata 34d reca una prominenza a puntale 34h radialmente aggettante dal perno 34a.
Come visibile nella figura 3, preferibilmente dalla parete di base del semiguscio 28 dell'involucro superiore 12b sporgono internamente un secondo piolo 38, che attraversa l'asola 34f, ed una formazione fungiforme 40 sostanzialmente cava aperta verso 1'involucro inferiore 12a e comunicante con la camera 16. Nel montaggio, la punta del secondo piolo 38 è vantaggiosamente inserita in una sede 41 realizzata come una sporgenza cilindrica cava aggettante internamente dal coperchio 30 dell'involucro superiore 12b. Come sarà nel seguito descritto, il secondo piolo 38 e 1'asola 34f svolgono la funzione di elementi di fine corsa per 1'elemento rigido 34.
Intorno al perno 34a è convenientemente calettato un organo di centraggio 42 (visibile soltanto nella figura 3) sagomato sostanzialmente a tazza e presentante una corona periferica cilindrica 42a operativamente rivolta verso il basso. La corona periferica 42a e la formazione fungiforme 40 sono di forma sostanzialmente complementare, in modo tale da realizzare fra di esse un accoppiamento rapido per interferenza mediante pressione e di tipo rotondale. Tale accoppiamento garantisce un centraggio del perno 34a, che attraversa la formazione fungiforme 40 e l'organo di centraggio 42, rispetto alla struttura di supporto 12. Fra la corona periferica 42a, la formazione fungiforme 40 e il perno 34a è vantaggiosamente interposta una guarnizione anulare 44 idonea a ridurre l'attrito fra tali componenti, e contemporaneamente a garantire la tenuta di fluido fra l'involucro inferiore e superiore 12a, 12b.
L'estremità inferiore 34b del perno 34a, che attraversa la guarnizione anulare 44 e la formazione fungiforme 40, sporge nella camera 16 deli'involucro inferiore 12a ed è calettata nell'otturatore 22. Vantaggiosamente, il montaggio della valvola 10 prevede che l'otturatore 22, il piolo 24 ed il perno 34a siano coassiali, in modo tale che tale otturatore 22 e 1'elemento rigido 34 siano solidali in rotazione intorno all'asse Y-Y.
Vantaggiosamente l'estremità superiore 34c del perno 34a sporge in un'apertura 46 (indicata soltanto nelle figure 1 e 3) ricavata sul coperchio 30 dell'involucro superiore 12b, in modo tale da vincolare ulteriormente la rotazione dell'elemento rigido 34 intorno all'asse Y-Y.
L'organo elastico 36 tende a trattenere stabilmente il meccanismo a ginocchiera 32 nella prima o nella seconda configurazione, rispettivamente corrispondenti alla prima e seconda posizione di lavoro dell'otturatore 22. Con riferimento alla figura 5, l'organo elastico 36 preferibilmente insiste da un parte su una sporgenza conica 48, ubicata in una parete laterale dell'involucro superiore 12b, e rispettivamente dall'altra parte sulla porzione a puntale 34h dell'elemento rigido 34.
Con riferimento in particolare alle figure 3 e 4, vantaggiosamente il meccanismo a ginocchiera 32 comprende inoltre un elemento intermedio 50 cinematicamente interposto fra l'elemento rigido 34 e primi e secondi mezzi attuatori 52, 54, che verranno descritti nel seguito.
L'elemento intermedio 50 presenta un'apertura centrale (non numerata) attraversata dall'estremità superiore 34c del perno 34a, in modo tale da consentire una rotazione di tale elemento intermedio 50 rispetto all'elemento rigido 34 vantaggiosamente intorno al medesimo asse di rotazione Y-Y. Per ridurre fenomeni di attrito fra il perno 34a ed i bordi dell'apertura centrale dell'elemento intermedio 50, fra questi ultimi è convenientemente interposta una boccola 51 che contemporaneamente contribuisce anche al loro centraggio rispetto all'asse Y-Y. Come sarà chiarito in seguito, l'elemento intermedio 50 è convenientemente realizzato di materiale elettricamente conduttore, presenta uno spessore sostanzialmente laminare ed è dotato di tre porzioni sporgenti (figura 4) aventi la forma di bracci radiali 50a, 50b e 50c. Vantaggiosamente, il primo ed il terzo braccio 50a e 50c sono diametralmente opposti rispetto all'asse di rotazione Y-Y, mentre il secondo braccio 50b è orientato perpendicolarmente alla direzione individuata da essi.
Il secondo braccio 50b presenta opportunamente un'estremità incurvata 50d (figura 3) diretta verso il basso ed alloggiata con gioco laterale (figura 4) nella cavità 34g dell'elemento rigido 34. Come sarà descritto nel seguito il secondo braccio 50b, con la sua estremità incurvata 50d, e la cavità 34g svolgono la funzione di reciproche porzioni di trascinamento cooperanti fra loro.
Con riferimento in particolare alle figure 3 e 4, 1'involucro superiore 12b racchiude vantaggiosamente primi e secondi organi attuatori attivabili mediante comando elettrico e concatenati cinematicamente con 1'elemento rigido 34. Convenientemente, i primi e secondi organi attuatori sono realizzati nella tipologia di un primo ed un secondo filo conduttore a memoria di forma 52, 54, cinematicamente accoppiati all'elemento rigido 34. In modo per sé noto, questi fili conduttori a memoria di forma sono atti, quando attivati mediante il passaggio di una corrente elettrica, a passare per effetto del riscaldamento dovuto all'effetto Joule da una condizione allungata (o di riposo) ad una condizione contratta (o di trazione). Successivamente, quando vengono disattivati, per effetto del raffreddamento ritornano nella loro condizione allungata iniziale.
Il primo ed il secondo filo conduttore a memo-
Il
ria di forma 52, 54 presentano rispettivi primi capi di estremità connessi in modo per sé noto elettricamente e meccanicamente al primo braccio 50a ed al terzo braccio 5Oc dell'elemento intermedio 50, mentre i loro capi opposti ai primi sono collegati elettricamente ad un rispettivo primo e secondo terminale di ingresso 56, 58 di tipo lamellare e sporgenti esternamente dall'involucro superiore 12b.
In tal modo il primo e secondo filo conduttore a memoria di forma 52, 54 agiscono da parti opposte rispetto all'asse di rotazione Y-Y dell'elemento rigido 34.
Come si può apprezzare nelle figure 3 e 4, 1 ' involucro superiore 12b alloggia convenientemente una formazione conduttrice 60 interposta in connessione elettrica fra il primo ed il secondo filo conduttore a memoria di forma 52, 54 e rispettivamente una porzione elettricamente conduttrice del meccanismo a ginocchiera 26, preferibilmente 1'elemento intermedio 50.
Vantaggiosamente, la formazione conduttrice 60 è realizzata partendo da una lamina parzialmente tranciata in una sua porzione intermedia, in modo tale da ottenere un intaglio 60a (figura 3) che si estende per una parte della larghezza di tale lamina. Successivamente la suddetta lamina viene piegata secondo una direzione longitudinale, in modo tale che, quando viene inserita nell'involucro superiore 12b nella modalità mostrata nella figura 3, la formazione conduttrice presenti una prima porzione laminare 60b ed una seconda porzione laminare 60c rispettivamente perpendicolari fra loro.
Con riferimento alla figura 3, la prima porzione laminare 60b presenta un terminale di uscita comune 62 di tipo lamellare sporgente esternamente dall'involucro superiore 12b, ed è trattenuta fra porzioni del semiguscio 28 ed del coperchio 30.
La seconda porzione laminare 60c presenta opzionalmente un foro centrale (non numerato) attraversato da e coassiale con il perno 34a, e si estende al di sotto della porzione conduttrice del meccanismo a ginocchiera 32, vale a dire 1'elemento intermedio 50, realizzando un contatto elettrico strisciante con quest'ultimo. Pertanto l'elemento intermedio 50 assume la funzione di una "spazzola" atta a stabilire una connessione elettrica fra la seconda porzione laminare 60c della formazione conduttrice 60 ed il primo e secondo filo conduttore a memoria di forma 52. 54. I terminali di ingresso 56, 58 ed il terminale di uscita comune 62 sono rispettivamente collegati da un circuito di controllo, non illustrato.
In modo vantaggioso, fra la seconda porzione laminare 60c e il fondo del semiguscio 28 dell'involucro superiore 12b, è interposto un elemento elastico di spinta atto a sospingere tale seconda porzione laminare 60c mantenendola in contatto elettrico con l'elemento intermedio 50. Preferibilmente, 1'elemento elastico di spinta è una molla elicoidale 64 (figura 3) ubicata intorno al perno 34a.
Verrà ora descritto il funzionamento dell'elettrovalvola 10.
Con riferimento ai disegni, l'elettrovalvola 10 è mostrata con l'otturatore 22 disposto nella prima posizione di lavoro, corrispondente alla prima configurazione di lavoro del meccanismo a ginocchiera 32, in cui il primo ed il secondo filo conduttore a memoria di forma 52, 54 sono disattivati, vale a dire in una condizione di riposo in cui non sono elettricamente eccitati.
Nel caso in cui si desideri passare dalla prima alla seconda posizione di lavoro dell'otturatore 22, è necessario che il circuito di controllo comandi un passaggio di corrente elettrica nel primo filo conduttore a memoria di forma 52, attivandolo, mentre il secondo filo conduttore a memoria di forma 54 rimane disattivato. La corrente elettrica pertanto fluisce partendo dal terminale di ingresso 56, percorre il primo filo conduttore a memoria di forma 52 che pertanto assume la condizione contratta, attraversa l'elemento intermedio 50, e la formazione conduttrice 60 per poi proseguire nel terminale di uscita comune 62, chiudendosi nel circuito di controllo.
Pertanto, quando il primo filo 52 è attivato ed il secondo filo 54 è disattivato, viene provocata una commutazione del meccanismo a ginocchiera 32 dalla prima alla seconda configurazione, impartendo un'oscillazione all'elemento rigido 34 nel modo ora descritto.
Preferibilmente, in conseguenza all'attivazione del primo filo conduttore a memoria di forma 52, l'elemento rigido 34 e l'elemento intermedio 50 vengono resi solidali in rotazione.
Particolarmente, durante una prima fase dall'attivazione del primo filo conduttore a memoria di forma 52, l'elemento intermedio 50 effettua una corsa a vuoto spostandosi in rotazione rispetto all'elemento rigido 34, in senso orario per chi osserva le figure 4 e 5. Tale prima fase corrisponde al movimento del secondo braccio 50b (che funge da prima porzione di trascinamento), appartenente all'elemento intermedio 50, all'interno della cavità 34g (che funge da seconda porzione di trascinamento), ricavata nell'elemento rigido 34. Durante una seconda fase dell'attivazione del suddetto primo filo 52 (vale a dire quando il gioco fra il secondo braccio 50b e la cavità 34g si annulla), il secondo braccio 50b si impegna andando in battuta con le pareti della cavità 34g. In tal modo, per effetto dell'attivazione del primo filo 52, l'elemento rigido 34 viene successivamente trascinato in rotazione (in senso orario per chi osserva le figure 4 e 5) dal secondo braccio 50b e dunque spostato verso la seconda configurazione del meccanismo a ginocchiera 32. Conseguentemente l'otturatore 22, solidale all'elemento rigido 34, ruota anch'esso in senso orario (per chi osserva la figura 2) e libera il primo raccordo di uscita 20a, occludendo il secondo raccordo di uscita 20b, raggiungendo quindi la seconda posizione di lavoro.
Si può notare che i fili conduttori 52, 54 nelle rispettive condizione allungate presentano una certa elasticità a trazione, pertanto alla contrazione del primo filo 52 corrisponde un leggero ulteriore allungamento del secondo filo 54, consentendo quindi la rotazione dell'elemento intermedio 50.
Vantaggiosamente, quando il meccanismo a ginocchiera 32 si sposta verso la seconda configurazione, i bordi dell'asola 34f dell'elemento rigido 34 scorrono in modo guidato sul secondo piolo 38. Quando il meccanismo a ginocchiera 32 si trova nella seconda configurazione, un'ulteriore rotazione dell'elemento rigido 34 sarebbe arrestata, poiché i bordi dell'asola 34f andrebbero in battuta con il secondo piolo 38, agendo quindi come elementi di fine corsa.
Successivamente, il circuito di controllo interrompe la corrente fluente nel primo filo conduttore a memoria di forma 52 che può così raffreddarsi, riportandosi nella condizione allungata iniziale. Contemporaneamente, per azione della molla elicoidale di spinta 62, il meccanismo a ginocchiera 32 rimane stabilmente nella seconda configurazione, mantenendo l'otturatore 22 nella seconda posizione.
Al fine di comandare il ritorno del meccanismo a ginocchiera 32 nella prima configurazione, riportando 1'otturatore 22 nella prima posizione, il circuito di controllo deve generare un passaggio di corrente fra il secondo terminale di ingresso 58 ed il terminale di uscita comune 62, attivando il secondo filo conduttore a memoria di forma 54. In tal modo il cinematismo sopra descritto viene azionato in maniera inversa, riportando l'elettrovalvola 10 nella medesima configurazione illustrata nei disegni.
Nell'esempio di realizzazione illustrato, la valvola 10 è un'elettrovalvola deviatrice a due stati e a tre vie. Tuttavia, come sarà ovvio ad un tecnico del settore, la presente invenzione può essere adattata a diverse tipologie di elettrovalvole, ad esempio una valvola a due vie (o di intercettazione) oppure il cui utilizzo non preveda la chiusura completa dei raccordi di uscita, consentendo soltanto una diversa ripartizione dei flussi fra i raccordi di uscite a seconda della posizione dell'otturatore.
Inoltre le persone esperte nel settore, riconosceranno che 1'otturatore può anche essere di tipologia diversa, ad esempio può essere utilizzato un otturatore assiale o scorrevole, dopo aver adeguatamente interposto idonei organi di trasmissione (ad esempio, ruote dentate, un pignone cooperante con una cremagliera, etc.) fra il dispositivo di azionamento 26 e l'otturatore 22.
Infine si può notare che in forme di realizzazioni non mostrate, l'elemento intermedio può anche essere assente ed i fili conduttori a memoria di forma potrebbero essere quindi direttamente connessi all'elemento rigido, tuttavia tale variante risulta meno preferita rispetto all'esempio precedentemente descritto. Infatti, in tal caso solo le parti dell'elemento rigido interamente contenute nell'involucro superiore potrebbero essere di materiale elettricamente conduttore, altrimenti vi sarebbe il rischio di una propagazione della corrente elettrica anche nell'involucro inferiore in cui è destinato a passare il fluido.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.
RIFERIMENTI ALFANUMERICI
Valvola a comando elettrico
Struttura di supporto
a Struttura di supporto - Involucro inferiore b Struttura di supporto - Involucro superiore viti di fissaggio
Guarnizione di tenuta
Camera
Raccordo di ingresso della camera
a Primo raccordo di uscita della camera
b Secondo raccordo di uscita della camera Otturatore
Piolo dell'involucro inferiore
Dispositivo di azionamento a comando elettrico Semiguscio dell'involucro superiore Coperchio dell'involucro superiore Meccanismo a ginocchiera
Elemento rigido
a Perno centrale
b Estremità inferiore del perno
c Estremità superiore del perno
d Porzione sagomata a tazza
e Appendice cava
f Asola
g Cavità passante dell'appendice cava
h Prominenza a puntale
Organo elastico
Secondo piolo (asola 34f)
Formazione fungiforme
Sede per secondo piolo (involucro 12b) Organo di centraggio
a Corona periferica dell'organo di centraggio Guarnizione anulare
Apertura involucro superiore
Sporgenza conica involucro superiore 12b Elemento intermedio
a Primo braccio
b Secondo braccio
c Terzo braccio
Boccola
Primo filo conduttore a memoria di forma Secondo filo conduttore a memoria di forma Primo terminale di ingresso
Secondo terminale di ingresso
Formazione conduttrice
a Porzione mediana
b Prima porzione laminare
c Seconda porzione laminare
Terminale di uscita della formazione cond. Molla elicoidale di spinta

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Valvola a comando elettrico (10), particolarmente per una macchina lavatrice, comprendente * una struttura di supporto (12) in cui è definita una camera (16) atta ad essere attraversata da un flusso di fluido e presentante un ingresso (18) ed almeno una prima uscita (20a; 20b) per detto flusso di fluido; * un otturatore (22) operativamente mobile in detta camera (16) fra una prima ed una seconda posizione di lavoro, in cui rispettivamente occlude e libera, almeno parzialmente, la prima uscita (20a; 20b); e * mezzi di azionamento a comando elettrico (26) associati a detto otturatore (22), ed atti a provocare una commutazione dell'otturatore (22) nella prima e nella seconda posizione di lavoro; detta valvola (10) essendo caratterizzata dal fatto che i mezzi di azionamento (26) includono * un meccanismo a ginocchiera (32) bistabile meccanicamente accoppiato all'otturatore (22), e comprendente un elemento rigido (34) montato girevole rispetto alla struttura di supporto (12) e un organo elastico (36) interposto fra detto elemento rigido (34) e la struttura di supporto (12), e tendente a trattenere stabilmente il meccanismo a ginocchiera (32) in una prima o in una seconda configurazione, rispettivamente corrispondenti alla prima e seconda posizione di lavoro dell'otturatore (22); e * primi e secondi mezzi attuatori (52, 54) attivabili mediante comando elettrico, concatenati cinematicamente all'elemento rigido (34) ed atti ad assumere una prima/seconda disposizione, quando i primi e secondi mezzi attuatori (52/54) sono rispettivamente attivati/disattivati e disattivati/attivati, impartendo un'oscillazione all'elemento rigido (34) del meccanismo a ginocchiera (32) provocandone una commutazione rispettivamente nella seconda/prima configurazione.
  2. 2. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui la camera (16) presenta una seconda uscita (20b) per il flusso di fluido e l'otturatore (22), quando assume la prima/seconda posizione, occlude la prima/seconda uscita (20a/20b) e libera la seconda/prima uscita (20b/20a).
  3. 3. Valvola secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti primi/secondi mezzi attuatori (52, 54) sono atti, quando attivati, a passare da una condìzione allungata o di riposo ad una condizione contratta o di trazione, in cui trascinano l'elemento rigido (34), spostandolo verso la seconda/prima configurazione del meccanismo a ginocchiera (32).
  4. 4. Valvola secondo la rivendicazione 3, in cui i primi/secondi mezzi attuatori comprendono un primo/secondo filo conduttore a memoria di forma (52/54) cinematicamente accoppiato all'elemento rigido (34).
  5. 5. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui i primi e secondi mezzi attuatori (52, 54) agiscono da parti opposte rispetto all'asse di rotazione (Y-Y) dell'elemento rigido (34).
  6. 6. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il meccanismo a ginocchiera (26) comprende inoltre un elemento intermedio (50) cinematicamente interposto fra l'elemento rigido (34) ed i primi e secondi mezzi attuatori (52, 54).
  7. 7. Valvola secondo la rivendicazione 6, in cui l'elemento intermedio (50) e l'elemento rigido (34) comprendono rispettivamente una prima ed una seconda porzione di trascinamento (50b, 34g) cooperanti fra di loro e, in conseguenza ad un'attivazione dei primi/secondi mezzi attuatori (52/54), che rendono solidali in rotazione 1'elemento rigido (34) e l'elemento intermedio (50).
  8. 8. Valvola secondo la rivendicazione 7, in cui durante una prima fase dell'attivazione dei primi/secondi mezzi attuatori (52/54), l'elemento intermedio (50) effettua una corsa a vuoto spostandosi rispetto all'elemento rigido (34); e durante una seconda fase dell'attivazione dei primi/secondi mezzi attuatori (52/54), la prima porzione di trascinamento (SOb) si impegna con la seconda porzione di trascinamento (34g), rendendo l'elemento intermedio (50) solidale in rotazione con l'elemento rigido (34) e consentendo la commutazione del meccanismo a ginocchiera (32) nella seconda/prima configurazione di lavoro.
  9. 9. Valvola secondo la rivendicazione 8, in cui la prima porzione di trascinamento è una porzione sporgente (50b) dell'elemento intermedio (50), e la seconda porzione di trascinamento è una cavità (34g) ricavata nell'elemento rigido (34) che alloggia con gioco la porzione sporgente (50b) che, durante detta seconda fase, è atta ad andare in battuta con le pareti di detta cavità (34g).
  10. 10. Valvola secondo la rivendicazione 9, in cui la porzione sporgente dell'elemento intermedio (50) è un primo braccio radiale (50b).
  11. 11. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 10, in cui 1'elemento intermedio (50) presenta un secondo ed un terzo braccio (50a, 50c) orientati radialmente e che sono connessi rispettivamente ai primi e secondi mezzi attuatori (52, 54).
  12. 12. Valvola secondo la rivendicazione 11, in cui il secondo ed il terzo braccio (50a, 50c) sono fra di loro diametralmente opposti.
  13. 13. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 12, in cui l'elemento intermedio (50) è girevole intorno al medesimo asse di rotazione (Y-Y) dell'elemento rigido (34).
  14. 14. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il meccanismo a ginocchiera (32) presenta una porzione elettricamente conduttrice (50) in connessione elettrica con i primi e secondi mezzi attuatori (52, 54); detti primi e secondi mezzi attuatori (52, 54) essendo rispettivamente connessi ad un primo ed un secondo terminale di ingresso (56, 58); detta valvola (10) comprendendo inoltre * una formazione conduttrice (60) associata alla struttura di supporto (12), includente un terminale di uscita (62), interposta in connessione elettrica fra la porzione conduttrice (50) del meccanismo a ginocchiera (26) ed il terminale di uscita (62) ed atta a consentire il passaggio di una corrente elettrica fra il primo/secondo terminale di ingresso (56/58) e il terminale di uscita (62), rispettivamente attivando i primi/secondi mezzi attuatori (52, 54) e attraversando la porzione elettricamente conduttrice (50).
  15. 15. Valvola secondo la rivendicazione 14, in cui la porzione conduttrice (50) del meccanismo a ginocchiera (32) è atta a realizzare un connessione elettrica fra detta formazione conduttrice (60) e i primi e secondi mezzi attuatori (52, 54) mediante contatto elettrico strisciante.
  16. 16. Valvola secondo la rivendicazione 15, comprendente inoltre mezzi elastici di spinta (64) interposti fra la formazione conduttrice (60) e la struttura di supporto (12), ed atti a sospingere la formazione conduttrice (60) mantenendola in contatto elettrico con la porzione conduttrice (50) del meccanismo a ginocchiera (32).
  17. 17. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendica zioni da 14 ad 16 quando dipendente da una delle rivendicazione da 6 a 13, in cui la porzione elettricamente conduttrice del meccanismo a ginocchiera (32) è l'elemento intermedio (50).
  18. 18. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di fine corsa (34f, 38) destinati ad arrestare la rotazione dell'elemento rigido (34) quando il meccanismo a ginocchiera trova nella prima o seconda configurazione.
  19. 19. Valvola secondo la rivendicazione 18, in cui i mezzi di fine corsa comprendono un piolo (38) solidale alla struttura di supporto (12); un'asola (34f) ricavata nell'elemento rigido (34), attraversata dal piolo (38) ed i cui bordi sono scorrevoli in modo guidato su detto piolo (38) ed atti ad andare in battuta con quest'ultimo quando il meccanismo a ginocchiera (32) si trova nella prima o seconda configurazione.
  20. 20. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui 1'otturatore (22) è montato oscillante rispetto alla struttura di supporto (12).
  21. 21. Valvola secondo la rivendicazione 20, in cui l'otturatore (22) è solidale in rotazione con l'elemento rigido (34).
  22. 22. Valvola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui i mezzi di azionamento (26) sono racchiusi dalla struttura di supporto (12) in maniera tale da realizzare una tenuta di fluido rispetto alla camera (16).
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