ITTO20060297A1 - Metodo per dispensare agenti di lavaggio in una macchina lavabiancheria e relativa macchina lavabiancheria - Google Patents

Metodo per dispensare agenti di lavaggio in una macchina lavabiancheria e relativa macchina lavabiancheria Download PDF

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ITTO20060297A1
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washing machine
washing
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IT000297A
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Giovanni Bombardieri
Nicola Colucci
Costantino Mariotti
Roberto Vota
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Indesit Co Spa
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un metodo per dispensare agenti di lavaggio in una macchina lavabiancheria a carica frontale, secondo il preambolo della rivendicazione 1, e ad una macchina lavabiancheria atta ad implementare il metodo.
Nelle macchine lavabiancheria a carica frontale, i capi di biancheria vengono tipicamente riposti all'interno di un cestello che ruota con asse sostanzialmente orizzontale alLinterno di una vasca.
Nelle macchine lavabiancheria, il trattamento dei capi di biancheria solitamente comprende una fase di "lavaggio", eventualmente preceduta da una fase di "pre-lavaggio", ed una pluralità di fasi di "risciacquo" cui può seguire un'ulteriore fase di "centrifugazione" per l'asciugatura dei capi.
Sia per il lavaggio che per il risciacquo, si rende necessario immettere nella vasca dell'acqua e/o una soluzione acquosa comprendente degli agenti di lavaggio quali detersivi, ammorbidenti ecc...
Una tale soluzione acquosa viene dispensata attraverso un dispensatore.
Nelle macchine lavabiancheria presenti sul mercato, in particolare lavatrici e lavasciuga di uso domestico, il dispensatore degli agenti di lavaggio è di solito posto esternamente alla vasca, al di sotto del top della lavatrice ed è costituito da un cassetto con diversi compartimenti dove vengono riposti i diversi agenti di lavaggio.
In queste realizzazioni, il dispensatore occupa quindi uno spazio all'interno della macchina lavabiancheria che potrebbe essere destinato ad altri usi, consentendo un'ottimizzazione della distribuzione dei componenti della macchina e permettendo così, se di interesse, di aumentare le dimensioni della vasca a parità d'ingombro della macchina.
Ulteriormente, dato che il dispensatore si trova al di fuori della vasca, è necessario realizzare un condotto che permetta di portare la soluzione acquosa, composta dall'acqua e l'agente di lavaggio diluito in essa, dal dispensatore alla vasca. Tale condotto comprende una tramoggia ed un soffietto che permette un collegamento a tenuta nonostante le vibrazioni ed i movimenti della vasca. Tutti questi elementi non solo costituiscono un costo di produzione, ma sono delle volte soggetti ad ostruzione per effetto del detersivo in polvere che non si scioglie bene e non viene trascinato fino alla vasca.
Al fine di superare i sopraindicati inconvenienti, numerosi brevetti, quali GB 1,110,375, GB 2,260,770 e GB 2,092,862, hanno proposto l'inserimento del dispensatore all'interno della vasca di lavaggio, applicandolo sulla porta di carico.
Nessuna delle soluzioni proposte ha, a conoscenza della richiedente, trovato diffusa applicazione industriale, probabilmente perchè i dispensatori posti nella porta di carico presentano un unico compartimento utilizzabile solamente per agenti di lavaggio in polvere.
Problema comune alle macchine lavabiancheria note (con dispensatore nella porta di carico o nel mobile), è poi legato ai mezzi tecnici da utilizzare per dispensare due agenti di lavaggio diversi in rispettivi istanti di tempo differenti, ad esempio il detersivo durante il lavaggio e Tammorbidente durante il risciacquo.
Per espletare una tale funzione, nelle soluzioni note viene solitamente utilizzato un sistema idraulico in cui due condotti distinti, comandati da due elettrovalvole, portano due flussi d'acqua ad un elemento di canalizzazione che permette poi di inviare l'acqua all'interno di due distinti compartimenti del dispensatore.
Un simile sistema, per quanto efficace, costituisce un elemento di costo che, possibilmente, deve essere ridotto.
Inoltre le elettrovalvole sono soggette ad usura e/o possono rompersi, compromettendo così il funzionamento della macchina.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di predisporre un metodo per dispensare agenti di lavaggio nella vasca di una macchina lavabiancheria a carica frontale, che permetta di superare gli inconvenienti dell'arte nota e ridurre i costi di produzione di detta macchina.
E' poi scopo della presente invenzione quello di realizzare una macchina lavabiancheria adatta ad implementare il suddetto metodo e particolarmente atta a dispensare agenti di lavaggio liquidi attraverso un dispensatore posto nella porta di carico di detta macchina.
Questi scopi sono ottenuti mediante una macchina lavabiancheria ed un metodo per dispensare un agente di lavaggio che comprendono le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, le quali si intendono parte integrante della presente descrizione.
Questi ed ulteriori scopi della presente invenzione risulteranno più chiari dalla descrizione che segue e dai disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui
La fig. 1 mostra una macchina lavabiancheria secondo l'arte nota.
La fig. 2 mostra una prima forma di realizzazione di una macchina lavabiancheria secondo la presente invenzione.
La fig. 3 mostra una seconda forma di realizzazione di una macchina lavabiancheria secondo la presente invenzione.
La fig. 4 mostra, secondo tre diverse prospettive, un dettaglio di una porta per macchina lavabiancheria secondo l'invenzione.
Le figure 5 e 6 mostrano due prospettive dell'interno di un dispensatore compreso in una porta per macchina lavabiancheria secondo l'invenzione.
Le figure 7 e 8 mostrano due sistemi di aggancio di un dispensatore ad una porta di una macchina lavabiancheria secondo l'invenzione.
Nella descrizione dettagliata che segue, mezzi identici o equivalenti sono indicati con numeri di riferimento simili in cui la prima cifra differisce per indicare la figura o l'esempio di realizzazione.
Con riferimento alla figura 1, in essa è mostrata una macchina lavabiancheria 1 a carica frontale secondo l'arte nota.
La macchina lavabiancheria 1 è dotata di un cassone di contenimento 2 sulla cui parte frontale è situata un'apertura di carico e scarico 3; attraverso tale apertura i capi di biancheria da trattare vengono inseriti all'interno di un cestello 4 forato.
Il cestello 4 è sito all'interno di una vasca 5 e viene fatto ruotare mediante un motore, non mostrato in figura per motivi di chiarezza.
Per effettuare il trattamento dei capi di biancheria, l'utente carica gli agenti di lavaggio, in particolare detersivo ed ammorbidente, all'interno di un dispensatore 6 dotato di una pluralità di compartimenti (7 a, 7b, 7c); questi ultimi conservano i diversi agenti di lavaggio che verranno dispensati durante differenti fasi del trattamento dei capi, ad esempio il detersivo viene rilasciato durante la fase di lavaggio, mentre l'ammorbidente durante una fase di risciacquo, in particolare durante l'ultimo risciacquo.
Il dispensatore 6 ha tipicamente la forma di un cassetto, che nel caso di figura 1 è un settore circolare, che viene richiuso all'interno di un compartimento 8 cui arriva dell'acqua prelevata dalla rete idrica domestica.
L'apertura di carico viene richiusa dall'utente mediante una porta 9 dotata di un oblò 10 avente forma che tipicamente è sostanzialmente troncoconica.
Una guarnizione 11 assicura poi la tenuta evitando fuoriuscite d'acqua durante il trattamento dei capi.
Dopo aver richiuso il dispensatore 6 e selezionato il programma di trattamento dei capi attraverso un pannello di controllo, non mostrato in figura per semplicità, la macchina lavabiancheria esegue il trattamento dei capi di biancheria.
Tale trattamento comprende normalmente almeno una fase di lavaggio ed una di risciacquo. Due elettrovalvole 12a e 12b regolano il caricamento dell'acqua necessaria per il trattamento. Attraverso i condotti 13a e 13b l'acqua entra direttamente nella vasca 5, mentre attraverso i condotti 14a e 14b l'acqua viene inviata selettivamente ai diversi compartimenti 7 a, 7b, 7 c del dispensatore; con riferimento alla fase di lavaggio, le elettrovalvole 12a e 12b vengono quindi azionate in modo tale da mandare acqua nel compartimento del detersivo.
L'acqua trascina via il detersivo presente nel compartimento 7a del dispensatore 6 e si riversa nella vasca 5 attraverso una tramoggia di carico 15 ed un soffietto 16.
Terminato il lavaggio, l'acqua sporca viene scaricata e iniziano le fasi di risciacquo in cui viene caricata dell'acqua nuova nella vasca 5, con la quale i capi di biancheria vengono risciacquati; al termine anche l'acqua di risciacquo viene scaricata.
Tipicamente l'ultimo risciacquo prevede anche la fase di dispensare dell'ammorbidente in vasca; per questo motivo le elettrovalvole vengono comandate in modo tale da far passare dell'acqua nel compartimento 7b del dispensatore che contiene l'ammorbidente.
Sono comunque possibili diverse combinazioni di funzionamento delle elettrovalvole, che permettono di selezionare i vari compartimenti del dispensatore in cui mandare l'acqua.
La macchina lavabiancheria 1 presenta poi un gruppo soffiante 17 che permette l'asciugatura della biancheria attraverso l'immissione di aria calda nella vasca 5; macchine lavabiancheria di questo tipo prendono il nome di "lavasciuga".
In figura 2 viene presentata una macchina lavabiancheria 201 secondo una prima forma di realizzazione dell'invenzione. Nonostante la macchina 201 sia di tipo lavasciuga, va inteso che l'invenzione trova applicazione anche in macchine "lavatrici", vale a dire macchine lavabiancheria prive del sistema di asciugatura mediante aria calda. La macchina lavabiancheria a carica frontale di figura 2, presenta una porta 209 comprendente un dispensatore 206 di agenti di lavaggio. Vantaggiosamente, il dispensatore comprende almeno un primo compartimento atto a contenere un agente di lavaggio preferibilmente liquido.
I vantaggi di una simile soluzione sono chiari. In primo luogo il mobile della macchina di lavaggio si libera di una serie di componenti (dispensatore, tramoggia di carico, ecc...) che costituiscono un costo e sono altresì elementi soggetti ad usura. In secondo luogo, vista la diffusione dei detersivi liquidi e dell'uso degli ammorbidenti, la presenza di un compartimento per gli agenti di lavaggio liquidi (ad es. detersivi o ammorbidenti) risulta molto utile.
Secondo una forma di realizzazione preferita, il dispensatore comprende almeno un secondo compartimento atto a ricevere un ulteriore agente di lavaggio da dispensare in tempi diversi da un primo agente di lavaggio presente nel primo compartimento, in particolare detto secondo compartimento è atto a contenere un detersivo per il lavaggio mentre detto primo compartimento è atto a contenere un ammorbidente da dispensare durante il risciacquo.
Se il detersivo o l'agente di lavaggio utilizzato è in polvere, allora il relativo compartimento viene realizzato, in modo noto, prevedendo una base in materiale poroso o, più preferibilmente, la base è realizzata in materiale plastico aperta sul fondo, ma dotata di opportune barriere inclinate in grado di trattenere il detersivo in polvere fino a che il compartimento non venga irrorato di acqua corrente che lo trascina via nella vasca. Un esempio di simili compartimenti per detersivi in polvere è noto dal brevetto inglese GB2029862.
Per realizzare un compartimento in grado di trattenere un detersivo liquido e dispensarlo in vasca al momento opportuno, il fondo del dispensatore non può essere né di tipo poroso, né aperto, ed occorre dotare il dispensatore di mezzi di rilascio dell'agente di lavaggio liquido.
In una forma di realizzazione preferita che permette di contenere i costi, tali mezzi sono puramente meccanici e sono costituiti essenzialmente da uno o più sifoni.
Tale realizzazione presenta il vantaggio che i mezzi di rilascio non richiedono di essere attivati da attuatori aggiuntivi, ma permettono di dispensare l'agente di lavaggio una volta che il liquido (in particolare la soluzione di acqua ed agente di lavaggio) contenuto nel compartimento raggiunge un certo livello, denominato "di sifonamento" .
Vantaggiosamente i mezzi di rilascio dell'agente di lavaggio liquido possono essere controllati da un'unità di controllo della macchina lavabiancheria. In particolare detti mezzi di rilascio possono comprendere una valvola elettromeccanica azionata dall'unità di controllo.
Normalmente la porta 209 è vincolata mediante cerniere al mobile 2 della macchina lavabiancheria, mentre l'unità di controllo (non mostrata in figura) è invece inserita aH'interno del mobile 2.
In una prima forma di realizzazione, l'unità di controllo è in collegamento elettrico con la valvola mediante almeno un cavo che passa attraverso le, o nelle vicinanze delle, cerniere; mediante detto cavo l'unità di controllo trasmette i segnali di comando alla valvola. In un'altra forma di realizzazione, la valvola è azionata attraverso segnali di comando trasmessi da detta unità di controllo a detta valvola attraverso un percorso radio, così da evitare collegamenti via cavo tra l'unità di controllo e la valvola.
Vantaggiosamente poi, l'unità di controllo può alternativamente essere inserita nella porta della macchina lavabiancheria e essere in collegamento (via cavo o via radio) con la valvola per comandarne il funzionamento.
Nel caso di controllo via radio della valvola, quando si deve dispensare l'agente di lavaggio, l'unità di controllo trasmette un segnale a radiofrequenza che attiva un transponder della valvola; in risposta al segnale di comando dell'unità di controllo, il trasponder comanda la valvola permettendo così di dispensare l'agente di lavaggio liquido. Dato che normalmente non si riesce a trasmettere a radiofrequenza la potenza necessaria ad azionare la valvola, a radiofrequenza viene trasmesso il solo segnale di comando, mentre la valvola riceve la necessaria alimentazione attraverso una batteria o un cavo di alimentazione.
Con riferimento alla figura 2, il dispensatore 206 ha una forma sostanzialmente troncoconica, in modo tale da sostituirsi alla usuale superficie interna di una porta per macchina lavatrice a carica frontale. Una persona esperta del ramo comprenderà quindi che molte forme possono essere utilizzate, come quella tronco conica o quelle descritte nella domanda di brevetto italiano n. T02003A000803 a nome della richiedente.
Nell'esempio di figura 2, il dispensatore 206 è inserito nella porta di carico e scarico 209 e comprende 3 compartimenti (207a, 207b, 207c) dotati di relative aperture di carico (261, 262 e 263) attraverso le quali vengono inseriti gli agenti di lavaggio liquidi ed in polvere.
La macchina lavabiancheria 201 comprende un sistema idraulico atto a trasportare acqua dalla rete domestica al dispensatore 206; tale sistema idraulico comprende due elettrovalvole 212a e 212b le quali, in modo noto, mandano acqua ai compartimenti del dispensatore 206 attraverso un elemento di canalizzazione dell'acqua 218 che viene inserito in modo stagno nella guarnizione 211. A tal fine due condotti 214a e 214b si snodano all'interno della macchina lavabiancheria e si allacciano all'elemento di canalizzazione 218 in corrispondenza degli ingressi 219; controllando le elettrovalvole 212a e 212b, l'acqua scorre nei diversi condotti 220 presenti all'interno dell'elemento di canalizzazione 218, uscendo così da differenti luci 221 previste in corrispondenza delle aperture 261, 262 e 263.
In una forma preferita che consente di ridurre ulteriormente i costi di produzione e di eliminare il numero di elementi soggetti ad usura, la macchina lavabiancheria secondo l'invenzione è dotata di un'unica elettrovalvola. Tale forma di realizzazione è riportata in figura 3.
La macchina lavabiancheria 301 secondo questa forma di realizzazione, è dotata di un dispensatore 306 dotato di due compartimenti 307a e 307c, per il detersivo (rispettivamente liquido e in polvere), e di un compartimento 307b per un agente di lavaggio da dispensare in una fase del trattamento diversa da quella di lavaggio. Il compartimento 307b può indifferentemente essere previsto per contenere agenti di lavaggio liquidi o in polvere. Nella forma di realizzazione preferita, tale compartimento è atto a contenere un agente di lavaggio liquido, in particolare un ammorbidente, da dispensare durante Tultimo risciacquo.
Comandando l'elettrovalvola 312a, attraverso il condotto 314 e l'elemento di canalizzazione 318, viene portata l'acqua nelle aperture di carico 361 e 362 dei compartimenti 307a e 307c in modo tale da dispensare l'agente di lavaggio, in particolare il detersivo, che si trova in detti compartimenti e che è necessario nella fase di lavaggio.
L'uso di una sola elettrovalvola permette di ridurre il numero di componenti della macchina (ottenendo così una riduzione del costo della stessa), e di semplificare l'elemento di canalizzazione 318 prevedendo un solo ingresso 319 ed un minor numero di luci di uscita 321.
Tuttavia, se non si prendono ulteriori accorgimenti, l'uso di una sola elettrovalvola presenta il problema di non consentire di dispensare gli agenti di lavaggio in tempi diversi; funzione, questa, che nella realizzazione di figura 2 veniva ottenuta mediante l'uso congiunto di due elettrovalvole e dell'elemento di canalizzazione 218.
Per ovviare al suddetto problema, il compartimento 307b comprende almeno un'apertura di carico posta su un fianco di detto compartimento e atta al caricamento d'acqua per sollevamento diretto dalla vasca. Preferibilmente detto compartimento 307b comprende almeno due aperture di carico, essendo preferibilmente dotato di un'apertura di carico 363 superiore (per un caricamento agevole dell'agente di lavaggio) e di un'apertura di carico 364 laterale (per il caricamento dell'acqua) poste rispettivamente nella zona superiore e sul fianco di detto primo compartimento 307b (come mostrato in fig.
3).
L' apertura laterale di detto contenitore 307b è atta a caricare acqua entro detto compartimento per sollevamento diretto di acqua dalla vasca di detta macchina.
Secondo la forma di realizzazione qui sopra descritta, quindi, l'acqua necessaria per trascinare in vasca l'agente di lavaggio del compartimento 307b, nell'esempio qui descritto l'ammorbidente, non viene iniettata nel dispensatore attraverso un condotto controllato da una elettrovalvola, bensì l'acqua viene prelevata direttamente dalla vasca.
Questa soluzione presenta il grande vantaggio di poter dispensare agenti di lavaggio negli stessi tempi della soluzione con due elettrovalvole, ma eliminando una elettrovalvola e semplificando il sistema idraulico tradizionale che porta l'acqua al dispensatore.
Attraverso la macchina qui sopra descritta è possibile implementare un metodo per dispensare agenti di lavaggio in una macchina lavabiancheria a carica frontale, in cui un agente di lavaggio è contenuto all'interno di un compartimento di un dispensatore compreso nella porta di carico di detta macchina lavabiancheria, e caratterizzato dal fatto che dell'acqua necessaria per trascinare detto agente di lavaggio all'interno di una vasca di detta macchina lavabiancheria, viene caricata all'interno di detto compartimento mediante sollevamento diretto di acqua presente in detta vasca.
Per caricare l'acqua nel compartimento del dispensatore contenente l'agente di lavaggio liquido, in questo caso il compartimento 307b, il metodo secondo l'invenzione prevede che il sollevamento dell'acqua dalla vasca avvenga facendo ruotare il cestello posto all'interno di detta vasca ad una velocità "di caricamento" superiore alla velocità "di rotolamento".
Con velocità di rotolamento si intende quella velocità, utilizzata preferibilmente per il lavaggio, per cui i capi di biancheria all'interno del cestello non sono dotati della necessaria forza centrifuga per completare un giro del cestello restando aderenti alle pareti dello stesso e quindi rotolano. Tipicamente la velocità di rotolamento (che dipende dalle dimensioni del cestello) si aggira nell'intorno dei 25-60 rpm.
Ruotando il cestello ad una velocità di caricamento sufficientemente elevata, l'acqua viene sollevata dalla vasca ed entra nell'apertura 364 laterale, innescando il sifone e trascinando così il detergente, contenuto nel compartimento 307b, nella fino alla vasca 305. Prove di laboratorio hanno dimostrato che sostituendo l'interno dell'oblò di una macchina avente un cestello di diametro pari a circa 48 cm, con un dispensatore dotato di un'apertura laterale (364) di circa 6 cm<2>posta sul fianco del dispensatore a circa 20 cm di altezza rispetto al fondo del cestello 304, si ottiene un caricamento efficace di detto compartimento per l'agente di lavaggio liquido con una predeterminata velocità di rotazione del cestello 304. Tale velocità di rotazione costituisce la velocità "di caricamento" ed è compresa tra 70 e 200 rpm, e preferibilmente è pari a 90 rpm.
Per un buon caricamento d'acqua mediante il suo sollevamento dalla vasca, l'apertura 364 laterale della macchina 301 viene quindi opportunamente dimensionata in funzione della macchina. In particolare, l'apertura laterale si trova ad un'altezza tale da caricare l'acqua dalla vasca 305 soltanto ad una velocità "di caricamento" superiore alla velocità di rotolamento, ed in particolare ad una velocità "di caricamento" compresa tra 70 e 200 rpm.
Questo offre il vantaggio che, durante la fase di lavaggio (in cui il cestello 304 ruota a velocità di rotolamento), non entra acqua all'interno del compartimento 307b.
In figura 4 viene mostrato un dettaglio di una porta per una lavatrice a carica frontale secondo tre diverse prospettive: laterale, frontale e da un opportuno angolo di visuale che mette in rilievo l'apertura laterale 364 posta sul fianco del compartimento del dispensatore, che viene caricato mediante sollevamento d'acqua dalla vasca.
Nell'esempio di realizzazione di figura 4 il dispensatore 406 di agenti di lavaggio è dotato di tre compartimenti 407a, 407b e 407c, atti a contenere tre diversi agenti di lavaggio, uno dei quali (407b) destinato ad essere dispensato in una fase del trattamento diversa da quella in cui vengono dispensati gli agenti di lavaggio contenuti negli altri compartimenti.
Sul lato del dispensatore rivolto verso l'interno della macchina lavabiancheria, sono previste tre finestre 418 che permettono di verificare il livello di agente di lavaggio nei compartimenti del dispensatore. Alternativamente, la superficie del dispensatore può comprendere un'unica area trasparente per l'ispezione dei tre compartimenti; tale area trasparente potendo al limite coincidere con l'intera superficie del dispensatore che sporge rispetto alla porta.
In figura 4 sono poi visibili le tre aperture di carico superiori (461,462,463) dei tre compartimenti e l'apertura di carico laterale 464 del compartimento 407b.
Sulla base del dispensatore è poi presente un'apertura 465 attraverso la quale fuoriesce la soluzione di acqua ed agente di lavaggio trascinato al di fuori del relativo compartimento.
La figura 5 offre poi un dettaglio dell'interno del dispensatore di figura 4 secondo una forma di realizzazione in cui esso comprende una parte fissata alla porta, in particolare preformata con l'oblò della porta, ed un coperchio rimovibile.
Tornando alla figura 5, il compartimento centrale 407a è atto a contenere un agente di lavaggio, in particolare un detersivo, in polvere; a tal fine la base del compartimento 407a presenta dei microfori di dimensioni sufficientemente piccoli da trattenere un agente di lavaggio in polvere.
I compartimenti 407c e 407b sono invece atti a contenere un agente di lavaggio liquido.
Nell'esempio di realizzazione delle figure 5 e 6, i mezzi di rilascio dell'agente di lavaggio liquido sono costituiti da un sifone composto sostanzialmente da due elementi:
• un tubo di scarico 530 che si innalza dalla base del compartimento e che permette il passaggio dell'agente di lavaggio liquido dal compartimento alla vasca della macchina lavabiancheria, e
• un "tappo" 531 di forma complementare a detto tubo di scarico II "tappo" del sifone, una volta in posizione sopra il tubo di scarico, lascia aperta un'intercapedine 532 nella quale è libero di salire il liquido 533, indicato con tratteggio in figura 6, compreso nel contenitore. Una volta che la soluzione (acqua e agente di lavaggio) nel contenitore sale al di sopra di un livello tale da riempire detta intercapedine, il sifone scarica nella vasca sottostante il contenuto del compartimento. L'agente di lavaggio viene così dispensato nella vasca. Nell'esempio di realizzazione di figura 5 e 6, il dispensatore comprende due elementi principali; un corpo 540 comprendente tre compartimenti per gli agenti di lavaggio, ed un coperchio 541 rimovibile. Il coperchio, agganciandosi al corpo principale, definisce le aperture di carico superiori 561, 562 e 563.
Nell'esempio di realizzazione di figura 5 e 6, il corpo 540 del dispensatore comprende due compartimenti 507b e 507c adatti a contenere agenti di lavaggio liquido; detti compartimenti comprendono gli stessi mezzi di rilascio, precisamente i sifoni sopra descritti.
Il coperchio 541, sul lato rivolto al compartimento 507b, presenta un'apertura di carico laterale 564, non visibile in figura, per il caricamento dell'acqua dalla vasca; tale apertura laterale si trova ad un altezza superiore al livello di azionamento del sifone.
E' chiaro tuttavia che, senza per questo fuoriuscire dall'insegnamento del presente brevetto quale risulta dalla presente descrizione e dalle rivendicazioni allegate, il dispensatore può, ad esempio, essere realizzato come un corpo unico completamente rimovibile dalla porta della macchina lavabiancheria. Secondo questa soluzione, per permettere il fissaggio del dispensatore, la porta comprende mezzi per il fissaggio di detto dispensatore a detta porta.
Come mostrato in figura 7, i mezzi di fissaggio possono essere dei perni 720, associati alla porta 709, in cui si inseriscono delle rispettive asole 721 previste sul dispensatore 706.
La figura 8 mostra un altro esempio di realizzazione di un dispensatore 806 e di una porta 809 per una macchina lavabiancheria a carica frontale, in cui i mezzi di fissaggio sono delle asole 820 in cui si inseriscono di rispettivi perni 821 previsti sul retro del dispensatore. Da quanto sopra descritto, risulta poi chiaro che la presente invenzione, si presta ad implementare un metodo per il trattamento di capi di biancheria caricati in un cestello di una macchina lavabiancheria a carica frontale, detto metodo comprendendo almeno una fase di lavaggio ed una fase di risciacquo; il metodo secondo l'invenzione si caratterizza per il fatto che detta fase di risciacquo comprende una fase in cui detto cestello viene fatto ruotare ad una velocità di rotazione tale per cui l'acqua all'interno della vasca viene sollevata all'interno di un compartimento di un dispensatore compreso nella porta di carico di detta macchina lavabiancheria.
In una variante, il dispensatore può essere provvisto di un compartimento essenzialmente chiuso ed impermeabile (preferibilmente in materiale plastico) per contenere un agente di lavaggio liquido. In questa variante il compartimento è dotato di un'unica apertura che funziona da apertura di carico e di scarico. Secondo questa variante, il liquido di lavaggio viene dapprima inserito attraverso l'apertura, poi (in seguito all'avviamento del ciclo di trattamento della biancheria) viene caricata l'acqua, o attraverso un condotto collegato alla rete idraulica domestica o per sollevamento dalla vasca. Col caricamento dell'acqua il liquido nel compartimento trabocca e la soluzione di acqua e agente di lavaggio fuoriesce dall'unica apertura prevista nel compartimento del dispensatore.

Claims (35)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per dispensare agenti di lavaggio in una macchina lavabiancheria a carica frontale, in cui un agente di lavaggio è contenuto all'interno di un compartimento di un dispensatore associato alla porta di carico di detta macchina lavabiancheria, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di alimentazione dell'acqua necessaria per trascinare detto agente di lavaggio fuori dal compartimento e verso l'interno di una vasca di detta macchina lavabiancheria mediante sollevamento di acqua presente nella vasca.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui il sollevamento di acqua è effettuato essenzialmente per mezzo della rotazione di un cestello di detta macchina lavabiancheria.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto sollevamento di acqua avviene facendo ruotare un cestello posto all'interno di detta vasca ad una velocità di caricamento, la quale è superiore alla velocità di rotolamento, e la quale è tale che l'acqua sollevata entri in detto dispensatore attraverso un'apertura di detto compartimento preferibilmente prevista su un fianco di detto compartimento.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta velocità di caricamento è compresa tra 70 e 200 rpm.
  5. 5. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che detto agente di lavaggio viene dispensato attraverso un sifone azionato col caricamento di acqua in detto compartimento.
  6. 6. Metodo per il trattamento di capi di biancheria caricati in un cestello di una macchina lavabiancheria a carica frontale, detto metodo comprendendo almeno una fase di lavaggio ed una fase di risciacquo, caratterizzato dal fatto che detta fase di risciacquo comprende una fase in cui detto cestello viene fatto ruotare ad una velocità di rotazione tale per cui l'acqua all'interno della vasca viene sollevata aH'interno di un compartimento di un dispensatore nella associato alla porta di carico di detta macchina lavabiancheria.
  7. 7. Macchina lavabiancheria a carica frontale comprendente: • un cestello posto all'interno di una vasca di lavaggio, • un'apertura di carico della biancheria che permette l'accesso a detto cestello, • una porta atta a chiudere detta apertura di carico, • un dispensatore di agenti di lavaggio vincolato a detta porta e comprendente almeno un compartimento per contenere detti agenti di lavaggio caratterizzata dal fatto che detto compartimento comprende almeno un'apertura di carico posta su un fianco di detto compartimento.
  8. 8. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto compartimento comprende almeno due aperture di carico, essendo preferibilmente dotato di un'apertura di carico superiore e di un'apertura di carico laterale poste rispettivamente nella zona superiore e sul fianco di detto compartimento.
  9. 9. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detta apertura laterale di detto contenitore è atta a permettere l'afflusso di acqua entro detto primo compartimento, in seguito al sollevamento di acqua dalla vasca di detta macchina.
  10. 10. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detta apertura laterale è posta ad un altezza tale da permettere il caricamento dell' acqua dalla vasca soltanto ad una velocità di caricamento superiore alla velocità di rotolamento.
  11. 11. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detta velocità di caricamento è compresa tra 70 e 200 rpm.
  12. 12. Macchina lavabiancheria secondo una delle rivendicazioni da 9 a 11, caratterizzata dal fatto che detto compartimento comprende mezzi di rilascio di un liquido contenuto entro detto compartimento.
  13. 13. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 12 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rilascio comprendono un sifone e che detta apertura laterale si trova ad un'altezza superiore al livello di azionamento di detto sifone.
  14. 14. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rilascio comprendono una valvola elettromeccanica.
  15. 15. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 14, in cui detta porta è vincolata mediante cerniere ad un mobile di detta macchina lavabiancheria ed in cui detta valvola è azionata attraverso segnali di comando trasmessi da una unità di controllo a detta valvola mediante almeno un cavo passante attraverso le o nelle vicinanze di dette cerniere.
  16. 16. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 14, in cui detta valvola è azionata attraverso segnali di comando trasmessi via cavo o via radio da una unità di controllo prevista aH'interno di detta porta.
  17. 17. Macchina lavabiancheria secondo la rivendicazione 14, in cui detta valvola è azionata attraverso segnali di comando trasmessi da una unità di controllo a detta valvola attraverso un percorso radio ed in cui detta unità di controllo è posta airinterno di un mobile di detta macchina lavabiancheria.
  18. 18. Macchina lavabiancheria secondo una delle rivendicazioni da 7 a 17, caratterizzata dal fatto che detto dispensatore comprende un elemento fissabile a detta porta ed un coperchio rimovibile.
  19. 19. Macchina lavabiancheria secondo una delle rivendicazioni da 7 a 18, caratterizzata dal fatto che detto dispensatore è rimovibile e che detta porta comprende mezzi per il fissaggio di detto dispensatore a detta porta.
  20. 20. Macchina lavabiancheria secondo una delle rivendicazioni da 7 a 19, caratterizzata dal fatto di comprendere un sistema idraulico atto a trasportare acqua dalla rete domestica a detto dispensatore, detto sistema idraulico a sua volta comprendendo una coppia di elettrovalvole ed un elemento di canalizzazione (218) atto a canalizzare il flusso d'acqua entro almeno due compartimenti di detto dispensatore.
  21. 21. Macchina lavabiancheria secondo una delle rivendicazioni da 7 a 20, caratterizzata dal fatto che comprende un sistema idraulico atto a trasportare acqua dalla rete domestica a detto dispensatore, detto sistema idraulico a sua volta comprendendo una sola elettrovalvola.
  22. 22. Porta per macchina lavabiancheria a carica frontale comprendente un dispensatore di agenti di lavaggio, caratterizzata dal fatto che detto dispensatore comprende almeno un compartimento provvisto di almeno un'apertura di carico posta su un fianco di detto compartimento.
  23. 23. Porta secondo la rivendicazione 22, caratterizzata dal fatto che detto primo compartimento comprende almeno due aperture di carico, essendo preferibilmente dotato di un'apertura di carico superiore e di un'apertura di carico laterale poste rispettivamente nella zona superiore e sul fianco di detto compartimento.
  24. 24. Porta secondo una delle rivendicazioni 22 o 23, caratterizzata dal fatto che detto compartimento è atto a contenere un primo agente di lavaggio liquido.
  25. 25. Porta secondo la rivendicazione 24, caratterizzata dal fatto che detto compartimento comprende mezzi dirilascio di detto agente di lavaggio liquido.
  26. 26. Porta secondo la rivendicazione 25, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rilascio comprendono un sifone.
  27. 27. Porta secondo la rivendicazione 25, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rilascio comprendono una valvola elettromeccanica.
  28. 28. Porta secondo una delle rivendicazioni da 22 a 27, caratterizzata dal fatto che detto dispensatore di agenti di lavaggio comprende almeno un secondo compartimento atto a ricevere un secondo agente di lavaggio da dispensare in tempi diversi da detto primo agente di lavaggio, in particolare detto secondo compartimento comprendendo mezzi atti a contenere un detersivo per il lavaggio e detto primo compartimento comprendendo mezzi atti a contenere un ammorbidente da dispensare durante il risciacquo.
  29. 29. Porta secondo la rivendicazione 28, caratterizzata dal fatto che detto secondo compartimento comprende mezzi atti a contenere un agente di lavaggio in polvere e a rilasciare detto agente di lavaggio quando diluito.
  30. 30. Porta secondo la rivendicazione 28, caratterizzata dal fatto che detto secondo compartimento comprende mezzi atti a contenere un agente di lavaggio liquido e mezzi di rilascio sostanzialmente uguali a quelli compresi in detto primo compartimento.
  31. 31. Porta secondo una delle rivendicazioni da 22 a 30, caratterizzata dal fatto che detto dispensatore comprende una parte fissata a detta porta ed un coperchio removibile.
  32. 32. Porta secondo una delle rivendicazioni da 22 a 30, caratterizzata dal fatto che detto dispensatore è removibile e che detta porta comprende mezzi per il fissaggio di detto dispensatore a detta porta.
  33. 33. Porta per macchina lavabiancheria a carica frontale secondo gli insegnamenti innovativi della presente descrizione e dei disegni annessi, che costituiscono esempi di realizzazione preferiti e vantaggiosi di detta porta.
  34. 34. Macchina lavabiancheria a carica frontale secondo gli insegnamenti innovativi della presente descrizione e dei disegni annessi, che costituiscono forme di realizzazione preferite e vantaggiose di detta macchina lavabiancheria.
  35. 35. Metodo per dispensare un agente di lavaggio in una macchina lavabiancheria a carica frontale secondo gli insegnamenti innovativi della presente descrizione e dei disegni annessi, che costituiscono modi di implementazione preferiti e vantaggiosi di detto metodo.
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