ITSV980028A1 - Struttura di magnete in particolare per macchine per il rilevamento d'immagine in risonanza magnetica nucleare. - Google Patents

Struttura di magnete in particolare per macchine per il rilevamento d'immagine in risonanza magnetica nucleare. Download PDF

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ITSV980028A1
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IT
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IT98SV000028A
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Alessandro Trequattrini
Gianluca Coscia
Carlo Sanfilippo
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Esaote Spa
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    • H01F7/02Permanent magnets [PM]
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione industriale dal titolo: "Struttura di magnete, in particolare per macchine per il rilevamento d'immagine in risonanza magnetica nu-cleare"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L'invenzione ha per oggetto una struttura di magnete, in particolare per macchine per il rilevamento di immagini in risonanza magnetica nucleare e del tipo comprendente una struttura portante per mezzi di generazione di campi magnetici all'interno di un volume, una cavità o simili definiti dalla struttura stessa.
L'invenzione si riferisce in particolare, ma non limitativamente alle strutture di magnete per macchine di rilevamento di immagini in risonanza magnetica nucleare del tipo noto con la denominazione di macchine dedicate e cioè atte al rilevamento d'immagini in risonanza magnetica nucleare di singole parti del corpo ed in cui il volume o la cavità sono tali da non alloggiare l'intero od una considerevole parte del paziente, ma solamente la parte limitata ad uno di alcuni arti o zone del corpo.
In special modo, l'invenzione si riferisce alle strutture di magnete per i cosiddetti magneti perma-nenti.
Attualmente le strutture di magnete note presentano una struttura portante generalmente di materiale ferromagnetico o ad elevata permeabilità a cui vengono fissate in posizione prestabilita degli strati di materiale magnetizzato che eventualmente sono associati ad ulteriori strati di materiale più o meno permeabile. Nonostante nelle macchine cosiddette dedicate la struttura di magnete sia dimensionalmente limitata, essa è sempre di notevole grandezza.
La fabbricazione dei magneti richiede inoltre elevate precisioni dimensionali e di posizionamento reciproco delle parti che formano la struttura. Questa esigenza è dettata dal fatto che nel volume rilevante in cui deve venire accolto il corpo o la parte di corpo in esame, il campo magnetico deve presentare elevate caratteristiche di omogeneità.
La lavorazione delle parti che formano la struttura di magnete con l'elevata precisione di forma e dimensioni richiesta e la notevole dimensione delle dette parti costituiscono contrastanti esigenze che sono integrabili solo a scapito di un notevole incremento di costi.
L'invenzione si basa sul problema di realizzare una struttura di magnete, con una costruzione tale da garantire una migliore accuratezza di fabbricazione delle singole parti che la costituiscono contestualmente ad una notevole riduzione dei costi di fabbrica-zione .
L'invenzione consegue gli scopi di cui sopra con una struttura di magnete del tipo descritto all'inizio, in cui almeno la struttura portante e/o almeno parte degli ulteriori elementi costruttivi è realizzata modulare.
La struttura portante ad esempio può essere formata da una o più piastre a seconda della geometria, sono fissabili l'una all'altra grazie a mezzi di fissaggio con posizione prestabilita e che sono regolabili in posizione grazie a mezzi di centratura.
Le piastre possono essere accoppiate fra loro in da ottenere diverse configurazioni.
Generalmente è possibile ottenere una struttura anulare chiusa in cui le piastre sono collegate in modo da formare una sezione rettangolare o poligonale od una struttura aperta ad U ribaltata od a C. In questo caso sono utilizzabili, se non tre piastre almeno una o due delle piastre utilizzate per la fabbricazione della struttura anulare chiusa.
La struttura portante può costituire vantaggiosamente il giogo di richiusura del flusso magnetico, mentre il flusso magnetico stesso può essere generato da mezzi generatori di qualsivolgia tipo fìssati alle facce interne e/o esterne delle piastre.
Secondo una ulteriore caratteristica, i mezzi generatori del campo magnetico presentano anch'essi una struttura modulare. In special modo, tale struttura modulare presenta un numero limitato di pezzi ele-mentari che combinati insieme formano i mezzi generatori del campo magnetico, mentre i detti pezzi elementari sono vantaggiosamente commisurati quali sotto multipli preferibilmente razionali delle dimensioni elle zone di fissaggio alle piastre che formano la struttura portante.
Un ulteriore perfezionamento, prevede che i pezzi elementari dei mezzi generatori del campo magnetico, siano ulteriormente fissabili su basette di sopporto di dimensioni pari ad un sottomultiplo razionale maggiore di quello dei pezzi elementari stessi in modo da formare elementi modulari intermedi, ovvero comprendenti un certo predefinito numero di pezzi elementari e destinati a formare l'elemento generatore del campo in combinazione con altri elementi modulari intermedi.
In particolare nei magneti permanenti, i mezzi generatori del campo comprendono almeno un polo che è formato da uno o più strati di pezzi elementari di materiale permanentemente magnetizzato o permanentemente magnetizzabile, sotto forma di parallelepipedi con un mìnimo numero dì diverse dimensioni, cioè con una sola dimensione standard per la maggior parte dei pezzi elementari richiesti e con alcuni pezzi elementari speciali in numero ridottissimo.
In combinazione con i detti pezzi elementari sono previste basette di sopporto degli stessi che sono di dimensioni identiche fra loro e pari ad un sottomultiplo razionale della zona di fissaggio alla struttura portante e ciascuna delle quali è destinata a portare prestabilito numero di pezzi elementari identici fra loro ed eventualmente un prestabilito numero di pezzi elementari speciali.
Il materiale che forma i pezzi elementari con formato standard o speciale può essere permanentemente magnetizzato prima dell'assemblaggio oppure può venire magnetizzato successivamente al montaggio sulla struttura portante.
Secondo una ulteriore caratteristica, la struttura portante ed i mezzi generatori del campo o gli elementi modulari che li compongono, ovvero le basette per i moduli intermedi possono presentare mezzi di accoppiamento preventivo ad incastro e che consentono almeno uno e/o limitativamente a prestabilite tolle ranze eventualmente anche due o tre gradi libertà. Detti mezzi possono essere costituiti da complementari guide a sottosquadro impegnate in scanalature comple mentari previste sulla struttura portante e sugli elementi generatori del campo, o viceversa oppure anche incastri reciproci fra adiacenti elementi modulari che formano gli elementi generatori del campo magnetico.
Un ulteriore caratteristica dell'invenzione consiste nel fatto di prevedere che i mezzi di fissaggio dei singoli elementi fra loro sono posizionati in modo tale da essere accessibili direttamente sui lati periferic esterni della struttura portante in modo da consentire un agevole e rapido fissaggio.
In combinazione con quanto sopra è possibile prevedere anche mezzi inseritori di parti della struttura di magnete, le quali parti possono venire modularmente assemblate esternamente alla detta struttura, mentre vengono fissate alla stessa in condizione di sostanziale accoppiamento fra loro.
Grazie agli accorgimenti secondo l'invenzione, è possibile realizzare diverse strutture di magnete con un minimo di parti costruttive che possono venire utilizzate almeno in parte per le diverse configurazioni possibili della struttura. Tutti gli elementi modulari possono facilmente venire realizzati sotto forma di barre o lastre di dimensioni multiple a quelle dei singoli pezzi che vengono ottenuti mediante successiva sezionatura. In particolare ciò risulta vantaggioso per i pezzi elementari del materiale permanentemente magnetizzato o magnetizzabile che è molto costoso e la cui lavorazione è altrettanto costosa. Infatti prevedendo che la massima parte degli elementi generatori del campo sia formata da detti pezzi elementari, si aumenta notevolmente il numero di pezzi per una o solo alcune dimensioni con una conseguente riduzione di costo di fabbricazione per pezzo e con una notevole riduzione dei materiali non utilizzati che restano a magazzino e che quindi costituiscono un capitale inutilizzato o comunque fermo.
La realizzazione delle diverse configurazioni dipenderà in sostanza dalla necessità di prevedere oltre ai pezzi elementari standard comuni alle diverse configurazioni solo pochi elementi speciali dedicati d'integrazione dei pezzi elementari standard o di altre parti modulari standard della struttura.
Per quanto riguarda la qualità del campo magnetico ottenuto, la costruzione modulare non comporta problemi, in quanto le eventuali tolleranze anche di posìzìonamento, quando non si elidono reciprocamente rientrano nell'ambito delle aberrazioni o degli errori sempre comunque presenti in qualsivoglia tipo di struttura con qualsivoglia tipo di costruzione.
Inoltre, si è potuto constatare che ad esempio con riferimento ai pezzi elementari di materiale permanentemente magnetizzato o permanentemente magnetizzabile eventuali tolleranze dimensionali che comportino interstizi fra detti pezzi elementari non hanno conseguenze particolari sul campo in special modo quando vengono ad aderire con precisione dimensionale fra loro le eventuali basette di sopporto per i moduli intermedi.
In questo caso, è addirittura consigliabile realizzare i pezzi elementari con dimensioni tali da assicurare sempre che il loro insieme sia dimensionalmente lievemente inferiore alle dimensioni della basetta di sopporto per la formazione del modulo intermedio .
Secondo una ulteriore caratteristica, le basette di sopporto dei pezzi elementari sono alloggiate in una rientranza di corrispondente spessore della associata piastra della struttura portante. In particolare esse possono essere realizzate dello stesso materiale della struttura portante.
In combinazione od in alternativa con ciascuna delle precedenti caratteristiche sia singolarmente che in combinazione o sottocombinazione fra loro, l'invenzione prevede per almeno una parte dei pezzi elementari un alloggiamento a guisa di cassetto, sca-tola, od elemento a canale o tubolare aperto e/o apribile e chiudibile su almeno un lato, oppure con almeno un lato aperto parzialmente ed in modo tale da presentare alette di trattenimento dei pezzi elementari.
Una forma esecutiva prevede che detta cassa, cassetto o canaletta sia aperta su almeno due lati di testa e che detti lati di testa siano chiudibili alme-
variante esecutiva prevede che detto canale, cassetto, o cassa, sia destinato solamente all'utilizzo quale utensile introduttore che viene sfilato o comunque asportato dopo il posizionamento degli elementi modulari generatori del campo.
Secondo un ulteriore caratteristica vantaggiosa, agli elementi modulari generatori di campo è sovrapposta, sulla faccia opposta alla parte di struttura portante a cui sono fissati, almeno una piastra di materiale ferromagnetico, cosiddetta polo, mentre detta piastra viene trattenuta in posizione mediante sopporti a ponte con agganci od elementi di fissaggio che s'impegnano in sedi parallele alla faccia della pia-stra che costituisce il polo nel corrispondente bordo laterale ed in sedi parallele alle prime nel bordo della piastra associata della struttura portante o di giogo.
Vantaggiosamente, i fissaggi della piastra che forma il polo sono costituiti da piastrine che si sovrappongono ai corrispondenti bordi laterali delle due piastre associate del polo e della struttura portante o di giogo che sono disposti allineati parallelamente ed a filo, mentre le dette piastrine sono fissate alle dette due piastre mediante bulloni, o simili.
Una variante esecutiva od un perfezionamento prevede che la piastra che costituisce il polo sia sopportata in modo spostabile perpendicolarmente a se stessa ed indipendentemente per ciascuna delle estremità dei due bordi laterali di fissaggio. In questo caso, le piastrine di sopporto alloggiano dei perni girevoli in fori circolari e s'impegnano in asole pa rallele alle facce della piastra che costituisce il polo con un estremità eccentrica, mentre i bulloni di serraggio della piastrina di sopporto alla piastra che forma il polo s'impegnano in asole orientate trasversalmente alle asole della piastra che forma il polo stesso, ovvero sostanzialmente perpendicolare alle facce della piastra che forma il polo.
In ulteriore perfezionamento, il polo può essere formato da due piastre fra loro sovrapposte una delle quali è fissata in modo stazionario rispetto alla restante struttura, mentre l'altra più esterna è inclinabile p spostabile con i mezzi indicati precedentemente.
Secondo un ulteriore perfezionamento previsto indipendentemente od in combinazione con quanto sopra esposto, tra le due piastre sovrapposte che formano il polo, è interposto un elemento riscaldatore a guisa di pannello sottile e che viene fissato alla piastra stazionaria, mentre una delle due piastre presenta nella faccia rivolta verso l'altra associata piastra una scanalatura, una rientranza o più scanalature o rientranze di alloggiamento a scomparsa di un sensore di temperatura e dei conduttori di connessione dello stesso .
Da quanto sopra esposto risultano evidenti i vantaggi della presente invenzione. Grazie alle caratteristiche indicate singolarmente od in combinazione fra loro si ottiene una struttura di magnete modulare facile da assemblare con le precisioni richieste e che comporta la realizzazione di un numero minimo di parti costruttive diverse fra loro, il tutto rendendo estreinamente meno costosa la struttura di magnete.
Gli ulteriori perfezionamenti dell'invenzione sono oggetto delle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione ed i vantaggi da esse derivanti risulteranno meglio dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi, a titolo non limitativo illustrati nei disegni allegati, in cui:
La fig. 1 illustra una vista laterale di una struttura di magnete per un magnete permanente ad U secondo una prima forma esecutiva dell'invenzione.
La fig. 2 illustra una vista frontale sul magnete di cui alla fig. 1.
La fig. 3 illustra un particolare ingrandito della metà superiore della struttura secondo le precedenti figure in una fase intermedia di costruzione.
La fig. 4 è una vista analoga alla fig. 3 in una diversa fase di assemblaggio.
La fig. 5 è una vista in pianta di sopra sullo strato di mattonelle di materiale magnetizzato o magnetizzabile .
La fig. 6 è un particolare ingrandito della metà inferiore della struttura di magnete secondo le precedenti figure in cui sono previste solamente le piastre che formano il giogo.
La fig. 7 è una vista analoga alla fig. 6 con gli strati di mattonelle di materiale magnetizzato o magnetizzabile.
La fig. 8 è una vista in pianta di un particolare ingrandito relativo ad una parte di piastra superiore od inferiore che porta il materiale magnetizzato o magnetizzabile associato al polo principale ed al polo secondario e con un elemento d'interposizione secondo una prima forma esecutiva.
La fig. 9 è una vista laterale del particolare della fig. 8
La fig. 10 è una vista frontale parzialmente in sezione del particolare secondo le figg. 8 e 9.
Le figg. 11 e 12 illustrano due viste del particolare degli elementi magnetizzati associati alla piastra verticale del giogo.
Le figg. 13 e 14 illustrano due particolari relativi ai mezzi di regolazione dell'inclinazione del polo principale formato da due piastre sovrapposte.
La fig. 15 illustra una sezione secondo un piano trasversale mediano, verticale di una struttura magnetica ad U secondo una variante esecutiva.
La fig. 16 illustra un particolare relativo al fissaggio reciproco preventivo dei moduli costituenti lo strato di mattonelle di materiale magnetizzato o magnetizzabile .
La fig. 17 è una vista in prospettiva della zona fra i due poli principale e secondario della struttura secondo la fig. 15.
La fig. 18 illustra un particolare relativo alla costruzione ed alla disposizione dei mezzi di riscal-damento e controllo della temperatura.
La fig. 19 illustra una vista in pianta di sopra sullo strato di mattonelle di materiale magnetizzato o magnetizzabile secondo un ulteriore perfezionamento di costruzione modulare.
La fig. 20 illustra un particolare relativo ad una variante esecutiva dei mezzi di regolazione dell'inclinazione del polo principale.
Le figg. 21 a 26 illustrano diverse viste reìative ai mezzi di regolazione dell'inclinazione dei poli principali secondo una prima variante.
Le figg. 27 a 32 illustrano diverse viste di una struttura di magnete anulare con mezzi amovibili di montaggio di elementi magnetizzati o magnetizzabili.
Gli esempi illustrati nelle figure allegate non sono da intendersi limitativamente, in particolare relativamente alla combinazione di accorgimenti costruttivi. Le diverse varianti costruttive possono essere previste singolarmente od in qualsivoglia combinazione compatibile fra loro a prescindere dalle combinazioni esplicitamente illustrate.
Con riferimento alle figure 1 a 14, una struttura di magnete per un magnete permanente per risonanza magnetica nucleare comprende una struttura portante 1 che presenta una costruzione modulare ed è formata in particolare da piastre 101, 201, 301 con mezzi di fis-saggio reciproco 2, 3 e mezzi di centratura e/o posizionamento reciproco 4, 5 prestabiliti.
La struttura portante 1 costituisce il giogo del magnete ed è realizzata di materiale ad elevata permeabilità. La forma della struttura illustrata nelle figure 1 a 15 è quella ad U, con tre lati aperti e vantaggiosamente, per semplicità costruttiva, ma oviamente non limitativamente le tre piastre 101, 201, 301 sono fissate, due (201, 301) parallelamente fra loro e la terza (101) trasversalmente, cioè perpendicolarmente alle prime due. In questo modo viene rea-/lizzata una cavità sostanzialmente a parallelepipedo rettangolo od a forma di cubo.
I mezzi di centratura sono costituiti da scanalature 5 dei lati di contatto piani delle piastre 101, 201, 301 fra loro che sono previste in posizione coincidente e che sono destinate ad alloggiare barrette di centratura 4 di complementare sezione trasversale. In particolare, poiché il posizionamento rilevante' è quello in direzione parallela alle due piastre paral-lele 201, 301, le scanalature sono di sezione rettan-golare come anche le barrette di centratura 4.
Ciascuna delle due piastre parallele 201, 301 è destinata a portare sulla sua faccia interna, rivolta verso l'opposta piastra uno o più strati di materiale magnetizzato o magnetizzabile indicato globalmente con 6. A loro volta sugli strati di materiale magnetizzato o magnetizzabile 6 sono sovrapposti i poli che sono costituiti da piastre anch'esse di materiale ad elevata permeabilità. La struttura illustrata presenta su ciascuna piastra parallela 201, 301 un polo principale polo secondario P2 .
Gli strati 6 di materiale magnetizzato o magnetizzabile sono costituiti da una pluralità di mattonelle 106 con formati standard che vengono incollate ra loro e su basi di materiale ad elevata permeabili-206. Le basi 206 presentano dimensioni inferiori a quelle della zona delle piastre 201, 301 da coprire con lo strato di materiale magnetizzato o magnetizzabile 6 e costituiscono dei moduli intermedi prefabbricabili separatamente fra loro esternamente alla struttura 1 e che vengono quindi fissati ciascuno in posizione sulla corrispondente piastra. I singoli moduli intermedi sono fissati alle piastre per mezzo di bulIoni passanti che vengono infilati attraverso fori 306 delle basi 206 e che s'impegnano in fori filettati della corrispondente piastra 201, 301. Come risulta evidente dalle figure, in particolare dalla figura 3 e 4, questa costruzione è comune anche al polo secondario P2 sul lato aperto della struttura parallelo alla piastra 101, con la differenza che in corrispondenza del polo secondario P2, le basi 106 portano un doppio strato di mattonelle 106, essendo un primo strato di spessore sostanzialmente identico alle mattonelle dello strato 6 associato al polo principale PI, ment<'>re l'ulteriore strato aggiuntivo è costituito da mattonelle di spessore minore.
Le basi 206 possono essere provviste di mezzi di afferramento mediante utensili per la loro movimentazione e manipolazione Questi mezzi sono illustrati a titolo d'esempio nelle figure 11 e 12 e sono indicati con 406. Essi sono sotto forma di coppie di incavi o fori per l'inserimento dei denti di una forcella di afferramento di un utensile manipolatore.
Le basi 206 che sono disposte distanziate dalla corrispondente piastra 201, 301 del giogo costituiscono insieme un primo strato del polo principale PI e di quello secondario P2.
II polo principale PI e quello secondario P2 sono costituiti da un ulteriore strato formato da una pia-stra 7. Il polo principale PI presenta diversamente dal polo secondario P2 una ulteriore piastra 7' che si sovrappone alla prima. Le piastre sono di materiale ad elevata permeabilità, in particolare dello stesso ma-teriale di cui sono costituite le basi 206.
Le piastre 7, 7' che formano i poli PI, P2 si estendono con i loro bordi periferici parallelamente ed a filo con i bordi laterali delle piastre 201, 301 che formano il giogo 1 e sono fissate allo stesso per mezzo di piastrine di fissaggio 8 sovrapposte ai detti bordi laterali delle piastre 201, 301 del giogo e di que e 7, 7' che formano i poli PI, P2. Le piastrine diissaggio vengono serrate alle piastre 201, 301 del giogo ed a quelle 7, 7' dei poli PI, P2 grazie a bulloni che s'impegnano attraverso fori delle piastrine di fissaggio 8 in fori filettati 401 delle piastre 201, 301, 7, 7' .
Con riferimento alla costruzione modulare degli strati 6 di materiale magnetizzato o magnetizzabile, le mattonelle di detto materiale sono realizzate in un certo numero di pezzi di dimensioni standard 106, 106' ed in un certo numero di pezzi elementari speciali 106" che si rendono necessari per l'adattamento a particolari forme geometriche della struttura. In particolare, nell'esempio illustrato tali pezzi speciali sono necessari per le zone d'angolo sul lato aperto parallelo alla piastra 101. Queste zone presentano infatti degli spianamenti 601 e pertanto in questi punti sono necessarie mattonelle di forma triangolare 106". Anche le basi relative a queste zone devono essere di forma speciale. Come risulterà evidente da una variante esecutiva con un adeguato dimensionamento della struttura è possibile limitare notevolmente il numero di pezzi elementari necessari per la costruzione della struttura stessa.
Nelle zone degli spianamenti 601, anche le pia stre 7 che formano i poli secondari P2 devono essere opportunamente sagomate.
Sempre con riferimento al primo esempio di cui alle figure 1 a 14, e con particolare riferimento alle figure 13 e 14, la seconda piastra 7' che forma i poli principali PI è fissata alla prima piastra 7 che è fissa in modo spostabile e regolabile relativamente alla sua inclinazione. A tale scopo, nelle quattro zone d'angolo delle due piastre sono previsti mezzi 9 di regolazione della distanza delle dette due piastre 7, 7' e che sono costituiti da un perno 109 con una corona di azionamento coassiale 209. Il perno sporge assialmente da ambedue le facce della corona di azionamento 209. Una estremità 609 presenta una gola anulare coassiale 309 e s'impegna in un foro 207 della piastra fissa 7, mentre viene trattenuto nella stessa in modo girevole grazie ad un dente radiale amovibile, ad esempio un grano filettato radiale 409 montato in un foro radiale filettato della piastra 7' mobile in posizione accessibile dall'esterno ed il quale foro sbocca nel foro d'impegno del perno 109. Grazie a ciò, il perno può venire bloccato sia contro il disimpegno dal foro d'alloggiamento sia contro una rotazione nel detto foro d'impegno.
L'altra estremità opposta 509 del perno 109 è filettata e s'impegna in un coincidente foro filettato ' nella piastra fissa 7'.
La corona di azionamento 209 è di diametro maggiore e alloggia in una rientranza 307 aperta sul corrispondente bordo laterale della piastra fissa 7. La posizione del perno 109 in condizione d'impegno è tale, per cui la corona d'azionamento è accessibile laferalmente dall'esterno, essendo la piastrina di fissaggio 8 provvista di sfinestrature d'accesso 108 alla corona 209 stessa. Quest'ultima inoltre presenta mezzi di afferramento come ad esempio fori radiali 709 per l'impegno di un utensile di azionamento, zigrinature , o simili.
Le piastrine laterali di fissaggio 8 presentano a livello del bordo laterale della piastra 7' del polo principale PI in luogo di semplici fori passanti delle asole 308 che sono orientate in direzione di spostamento della piastra 7', ovvero perpendicolarmente alle facce della stessa.
Con riferimento all'esempio delle figg. 1 a 14, la piastra verticale 101 del giogo 1 porta sulla sua faccia interna degli strati di materiale magnetizzato o magnetizzabile 6 che sono formati anch'essi da moduli con una base 206 a cui sono fissati mediante incollatura diversi strati di mattonelle 106, 106', 106" di materiale magnetizzato o magnetizzabile. Nell'esempio illustrato le basi 206 sono dì materiale ad elevata permeabilità, ad esempio dello stesso materiale della piastra 101 del giogo 1 su cui vengono fissate. Inoltre a differenza dei moduli associati ai poli PI, P2, in questo caso, le basi sono previste direttamente a contatto con la piastra di sopporto 101.
II fissaggio ha luogo anche in questo caso mediante bulloni 11 che però vengono impegnati in fori filettati delle basi 206 dal lato esterno della piastra 101 del giogo 1 attraverso fori passanti 501.
Questa relizzazione presenta un notevole vantaggio che consiste nel fatto di poter prevedere mezzi d'impegno preventivo dei moduli alla piastra 101 e che sono costituiti da guide a sottosquadro 11, 12 con sezione adatta, ad esempio come illustrato ad L od a T, in cui s'impegnano complementari costole 506 o denti o serie di denti delle basi 206. Essendo le basi realizzate generalmente di materiale ferromagnetico e lavorabile con semplicità questo accorgimento è attuabile in modo semplice ed economico. Il fatto di dover provvedere forme particolari e complesse delle mattonelle di materiale magnetizzato o magnetizzabile 106 comporterebbe oneri molto maggiori visto l'elevato costo di materiale e necessario per la formazione e lavorazione delle mattonelle stesse .
Anche nel caso delle mattonelle 106, queste sono previste in un certo numero di pezzi elementari standard la cui combinazione garantisce la realizzazione delle forme desiderate.
Con riferimento ad una ulteriore caratteristica che negli esempi illustrati è limitata ad un elemento
i poli principali PI, P2, gli elementi modulari a cui sono associate le mattonelle elementari di materiale magnetizzato o magnetizzabile possono essere costituiti anche da corpi scatolari, a canale od a cassetto.
Nell'esempio illustrato l'elemento d'interposizione 13 è costituito da una scatola forma ta da un profilato ad U 113 che presenta un coperchio amovibile 213 e delle testate amovibili 313. Il coperchio 213 che è fissabile in modo qualsivoglia, nell'esempio illustrato presenta alette laterali longitudinali 413 d'impegno a scorrimento da uno o da ambedue i lati di testa del canale ad U 113 che sono praticate sui lati interni delle alette laterali del canale 113 lungo i bordi liberi delle stesse. Le testate 213 sono costituite da blocchetti 613 che s'interpongono alle dette due alette laterali 713 del canale 113 e che vengono fissate grazie a perni filettati o bulloni passanti 813 che attraversano i bloc-613 e le alette laterali 713 stesse serrandole fra loro.
Le figg. 15 a 25 illustrano forme esecutive alternative rispetto all'esempio descritto ed illustrato elle figure 1 a 14.
La fig. 15 illustra schematicamente una prima variante, in cui i moduli che formano lo strato o gli strati 6 sono realizzati secondo il principio dei moduli associati alla piastra 101 del giogo 1 o della struttura portante 1, ovvero con le basi 206 che sono previste sul lato di contatto con le associate piastre 201, 301. In questo caso, le basi 206 sono alloggiate in una rientranza 601 delle corrispondenti piastre 201, 301 che è di forma e dimensioni opportune e cioè commisurate all'insieme di moduli 306, ovvero di basi 206, nel senso che queste costituiscono un sottomulti-plo dimensionale razionale della zone di fissaggio alle piastre 201, 301. Inoltre, le mattonelle di materiale magnetizzato o magnetizzabile sono realizzate in dimensioni tali da costituire dei sottomultipli interi delle basi dei moduli.
Come risulta evidente dalla fig. 15, in questo caso, le basi costituiscono parte del giogo 1 e sono fissabili allo stesso mediante bulloni 14 che s'impegnano in fori filettati delle stesse dai lati esterni delle corrispondenti piastre 201, 301 del giogo 1 ed attraverso fori passanti nelle stesse.
Ciò consente anche di prevedere mezzi d'incastro amovibile e che lascia gradi di libertà di spostamento reciproco analoghi a quelli previsti sulla piastra 101 per gli associati moduli di materiale magnetizzato e magnetizzabile. Nella fig. 15 detti elementi d'incastro reciproco sono costituiti da scanalature 16 e risalti 15 solamente sui bordi laterali fra loro a contatto delle basi 206 e delle stesse con le pareti laterali della risega di alloggiamento.
La variante della fig. 16 illustra in combinazione con gli elementi d'incastro 15, 16 anche elementi d'aggancio 17, 18 costituiti da costole a sottosqua-. dro, ad esempio a coda di rondine o con allargamenti di testa sporgenti dalla superficie di contatto della faccia interna della piastra e da complementari scanalature d'impegno nelle basi 206, o viceversa. E' possibile prevedere una guida per ciascuna fila di moduli 306 e che si estende da lato a lato della piastra 201, 301 del giogo 1, mentre le scanalature sono aperte alle estremità e le basi possono venire infilate sulle guide 18 stesse. In questo modo, si ottiene un vantaggio di facilitare il montaggio, in quanto ciascun molo che presenta un discreto peso viene provvisoria-
do di ottimizzare il posizionamento mediante scorrimento e tolleranze di posizionamento trasversali alle guide 18 stesse prima di serrare i moduli contro la corrispondente piastra 201, 301.
La forma esecutiva della figura 15 presenta una ulteriore variante che è costituita dal fatto che non sono previsti moduli magnetizzati o magnetizzabili sulla piastra 101 del giogo. Questi sono sostituiti funzionalmente da una costola trapezoidale 19 interna lungo il bordo corrispondente dei poli principali PI e sporgente dalla faccia libera dei poli PI in direzione del polo opposto.
La forma del polo è preferibilmente quadrata o comunque rettangolare, in modo da realizzare anche le basi 206 e le mattonelle sotto forma di piastre ret-tangolari o quadrate. Ciò consente di facilitare ed economicizzare le operazioni di fabbricazione.
Secondo una ulteriore caratteristica che può essere prevista anche in combinazione con la precedente forma esecutiva delle figg. 1 a 14, si è rilevato che per ottenere una qualità del magnete nell'ambito delle aberrazioni di campo di grandezza comparabile alle aberrazioni che comunque si presentano per le tolleranze costruttive e che vengono eliminate in una sucfase di taratura del campo cosiddetta shimnon è necessario che le tollerane dimensionali delle mattonelle siano elevatissime per quanto riguarda le dimensioni in pianta . In questo caso, le tolleranze critiche sono quelle delle basi 206 che devono aderire perfettamente l' una all' altra . Le mattonelle possono anche eventualmente presentare lievi interstizi fra loro. A tale scopo le dimensioni delle mattonelle vengono scelte in modo tale, per cui le tolleranze di fabbricazione comportino dimensioni massime tali da mantenere 1'insieme di mattonelle su ciascun modulo nei limiti delle dimensioni della corrispondente base senza sporgere al di fuori della stessa.
I poli principali PI, sono costituiti in questo caso da due piastre 7, 7' di cui una fissa ed una inclinabile relativamente a quella fissa. La piastra fissa è trattenuta in posizione analogamente a quanto descritto con riferimento al precedente esempio grazie a piastre di fissaggio laterali 8 che sono serrate ad una estremità alle piastre 301, 201 del giogo 1 ed all'altezza dell'affacciato bordo periferico della piastra fissa 7' a questa stessa. La piastra inclinabile 7, è agganciata alle due opposte piastre di fissaggio mediante denti laterali impegnati in incavi laterali della piastra 7' stessa attraverso fori 108 della piastra di fissaggio.
I mezzi che trattengono la piastra inclinabile 7' sono costituiti in questo caso dagli stessi mezzi di regolazione dell'inclinazione della piastra inclinabile 7'. Detti mezzi sono costituiti ad esempio da perni 20 montati girevoli entro sopporti di rotazione 21 fissabili alle piastre di fissaggio 8 in corrispondenza di fori passanti. I perni 20 presentano una estremità rivolta verso il bordo della piastra inclinabile 7' e che porta un appendice assiale eccentrica 120 sporgente dalla detta estremità e che s'impegna in un'asola 507 orientata perpendicolarmente alla direzione di spostamento della piastra Ί' stessa, cioè in questo caso parallelamente alle facce della stessa. L'estremità opposta sporge in fuori dalla sede e pre-senta mezzi non rotondi di afferramento od accoppiamento a rotazione con un utensile indicati con 220 e mezzi di bloccaggio nella desiderata posizione angolare che possono essere di tipo qualsivoglia e che nell'esempio sono costituiti da una filettatura esterna 320 del perno 20 cooperante con una madrevite 22, mentre sull'estremità del perno 20 che porta l'appendice eccentrica 120 è previsto uno spallamento radiale 420 che fa battuta contro un riscontro radiale 121 della sede di rotazione 21.
Per regolare opportunamente l'inclinazione della piastra 7' rispetto alla piastra 7 è previsto un dispositivo di regolazione del suddetto tipo in corrispondenza di almeno le quattro zone d'angolo della piastra 7' inclinabile ovvero delle due opposte estremità del bordo laterale della stessa cooperanti con le due piastre di fissaggio. Nella figura 16 per ciascuna piastra laterale di fissaggio sono previsti adirittura tre dispositivi di regolazione del suddetto tipo. Un esempio dei suddetti mezzi di regolazione è illustrato nelle figure 20 a 26. La figura 24 illustra mezzi di accoppiamento a rotazione con un utensile del tipo a brugola, o simili, costituiti da un incavo non rotondo nel lato di testa esterno del perno 120. Nella figura 26 detti mezzi sono costituiti da una estensione sfaccettata, non rotonda del perno 20.
Ovviamente come esposto per la precedente variante esecutiva anche questo accorgimento può essere previsto in combinazione con una forma esecutiva secondo le figure 1 a 14, in alternativa dei mezzi di regolazione dell'inclinazione della piastra 7 inclinabile ivi descritta e viceversa.
Secondo una ulteriore variante illustrata con riferimento a questo secondo esempio esecutivo e che risulta evidente dalle figure 15 e 18, la disposizione ttamente l'una sull'altra delle due piastre 7, 7' che formano i poli principali PI consente di disporre dei mezzi elettrici di riscaldamento fra le dette due piastre ed immediatamente vicino al sensore di rilevamento della temperatura. Questa disposizione ha come effetto vantaggioso il fatto che il sensore recepisce immediatamente le variazioni di temperatura e consente di reagire più rapidamente alle stesse. Inoltre costruttivamente la disposizione ed il montaggio del riscaldatore 25 è estremamente semplice; infatti lo stesso deve semplicemente venire fissato fra le due piastre 7, 7'. Anche il sensore 26 è facile da montare, potendo venire alloggiato in un incavo 27 della faccia di contatto fra le due piastre 7, 7' di una delle due piastre, mentre i cavi di collegamento possono correre fuori dal polo PI attraverso una scanalatura 28 che dall'incavo 27 porta al bordo periferico più vicino della piastra in cui è previsto.
Vantaggiosamente il riscaldatore 25 è realizzato a guisa di pannello ad esempio di materia plastica con adeguato coefficiente di trasmissione termica, in cui è annegata una o più resistenze elettriche del tipo a serpentina, o simili. Anche nel caso di questo accorgimento lo stesso può essere previsto in combinazione il precedente esempio secondo le figure 1 a 14.
Una ulteriore variante consiste nella realizzazione dell'elemento d'interposizione 13 che in questo caso è costituito da un alloggiamento profilato a forma di C, privo di coperchio ed il cui lato rivolto verso il vano definito dalla struttura di magnete presenta un'apertura centrale longitudinale 30, non essendo completamente chiuso. Questa costruzione semplifica ulteriormente la fabbricazione dell'elemento d'interposizione, potendo lo stesso venire formato da una barra profilata sezionabile di misura secondo le esigenze e non richiedendo più una ulteriore parte com il coperchio del precedente esempio secondo le figure 1 a 14.
Anche nel presente esempio delle figure 15 e 17, il profilato d'alloggiamento può venire chiuso in corrispondenza delle testate; ciò ha luogo grazie ad una flangia di testa 31 che viene saldata o fissata in altro modo alle due estremità del profilato . A questa flangia 31 è fissabile, ad esempio mediante viti o simili, un coperchio 32. La sagoma della flangia 31 e del coperchio 32, inoltre può essere complementare ad una risega o rientranza delle piastre laterali di fissaggio dei poli PI, in modo tale da completare sostanzialmente dette piastre di fissaggio in una forma sostanzialmente rettangolare.
Questo accorgimento può essere previsto singolarmente con insieme ad altre varianti anche in combinazione con una o più caratteristiche costruttive dell'esempio secondo le figg. 1 a 14.
I poli secondari P2 presentano una costruzione sostanzialmente analoga a quella del poli principali, ovviamente fatta eccezione per la piastra inclinabile.
Inoltre, la piastra dei poli secondari è ulteriormente fissata o fissabile anche all'elemento intermedio 13 come illustrato nella figura 17, in cui è prevista una staffetta 33 di fissaggio bloccata-mediante viti o simili od altrimenti fissata alle dette due parti. Detta staffa 33 è prevista su ambedue le estremità di testa dell'elemento d'interposizione.
La fig. 19 illustra una vista in pianta sullo strato di materiale magnetizzato o magnetizzabile,con riferimento alla seconda forma esecutiva. In questo caso risulta evidente come l'accordo dimensionale fra piastra 201, 301 del giogo 1 o della struttura portante, basi degli elementi modulari e piastrelle sia ulteriormente perfezionato rispetto a come illustrato nella fig. 5 relativa alla prima forma esecutiva consentendo una notevole riduzione di basi e mattonelle fra loro differenti e limitando il numero dei pezzi speciali .
Le figure 27 a 32 si riferiscono ad una terza forma esecutiva in cui il magnete è di forma anulare con sezione rettangolare ed evidenziano come anche con questa configurazione è possibile prevedere gli accorgimenti sopra descritti per le due varianti della struttura di magnete a U Nella forma esecutiva illustrafa, la struttura portante 1 di forma anulare presenta blocchi laterali di materiale magnetizzato o magnetizzabile permanentemente o di materiale ferromagnetico 50 che possono presentare una struttura modulare e mezzi di fissaggio simili a quelli previsti nelle precedenti figure.
I poli PI (in questo caso sono previsti solamente poli principali) presentano anch'essi una struttura modulare analoga a quella delle precedenti forme ese-cutive. Tuttavia, per semplificare il montaggio dei poli PI, la presente forma esecutiva prevede accorgimenti che consentono l'assemblaggio dei moduli che formano gli strati di materiale permanentemente magnetizzato e/o permanentemente magnetizzabile 6 sulle rispettive basi 206 dei moduli e dei moduli stessi fra loro, esternamente alla struttura di sopporto anulare 1. Ciò al fine di consentire un assemblaggio più comodo e rapido. Anche in questo caso, le dimensioni dei moduli, delle mattonelle di materiale permanentemente magnetizzato e/o permanentemente magnetizzabile sono dimensionalmente correlate fra loro in modo da ottenere il minor numero possìbile di pezzi fra loro differenti. In questo caso, il pezzo assemblato comprendente le basi e gli strati di mattonelle ha un peso notevole ed inoltre, nel caso il materiale sia permanentemente magnetizzato, si possono presentare all'atto dell'introduzione forze magnetiche che rendono ulteriormente critico il posizionamento del pezzo nella struttura 1. Pertanto per l'inserimento del pezzo modulare preassemblato è previsto un alloggiamento tubolare a cassetto 43 analogo sostanzialmente a quello dell'elemento d'interposizione 13 nel precedente esem-pio. L'alloggiamento a cassetto tuttavia in questo caso è amovibile ed ha funzione solamente di cassetto introduttore posizionatore del pezzo preassemblato.
La struttura può essere provvista direttamente e stabilmente sulla stessa di guide laterali sulle quali viene fatto scorrere l'alloggiamento a cassetto, oppu-re lo stesso viene inserito e bloccato in posizione alla struttura 1 del magnete grazie a spallamenti, flange od altre alette di fissaggio 143 e funge da guida amovìbile d'inserimento del pezzo preassemblato.
Nella forma esecutiva è illustrata questa seconda variante. Poiché il pezzo preassemblato presenta le .206 dei moduli sui lati rivolti verso la struttura di sopporto a cui lo stesso deve venire fissato, l'alloggiamento a cassetto o la guida fissa introduzione 43 presenta una sezione a forma di C ed è aperta sul lato rivolto verso la corrispondente piastra della struttura portante 1. Inoltre per consentire l'imbocco del pezzo preassemblato, nella versione fissa con funzione di guida, la lunghezza dell'alloggiamento 43 è tale da sporgere con i lati di testa d'introduzione lontano ed in misura prestabilita dalla struttura stessa.
Il lato di fondo della guida 43 presenta fori 243 che hanno la funzione di consentire il raggiungimento del pezzo preassemblato anche dall'interno della struttura 1 del magnete per eseguire operazioni ausiliari all'introduzione.
In questo specifico esempio, il bloccaggio in posizione del pezzo preassemblato ha luogo grazie alla forza magnetica stessa, mentre sono previsti mezzi di fissaggio che hanno solamente la funzione di garantire un bloccaggio in posizione contro sfalsamenti.
Per garantire un corretto posizionamento del pezzo preassemblato nella piastra associata della struttura di magnete è possibile prevedere mezzi di regolazione che possono essere realizzati in modo sostanlmente analogo a quelli previsti per la regolazione d'inclinazione delle piastre di materiale ad elevata permeabilità o ferromagnetiche. Un esempio è illustrato nella figura 32. Almeno un perno filettato 20 per ciascuna zona terminale di testa del blocco preassemblato è avvitabile dall'esterno delle piastre 201, 301 in un foro passante 901 filettato. Il perno 20 porta un'estensione eccentrica 120 che s'impegna in una coincidente asola od in una scanalatura continua 806 nella faccia di contatto della base 206.
Dopo il posizionamento dei pezzi preassemblati il cassetto o la guida 43 vengono rimossi dalla struttura di magnete 1 .
Il pezzo preassemblato può essere costituito anch'esso da sotto moduli indipendenti.
Ovviamente le caratteristiche evidenziate in questa terza forma esecutiva possono trovare impiego singolarmente od in combinazione fra loro con singole caratteristiche o combinazioni di caratteristiche risultanti dalle precedenti forme esecutive e viceversa.
Secondo una ulteriore caratteristica dell'invenzione, la stessa prevede che il materiale permanentemente magnetizzato della struttura di magnete, cioè le mattonelle 106, 106', 106" vengano sottoposte a magnetizzazione solamente dopo il loro montaggio sulla struttura portante 1 e preferibilmente quando gli strati di dette mattonelle sono completati e posizionati correttamente .
Naturalmente l'invenzione non è limitata alle forme esecutive descritte ed illustrate, ma le stesse essere ampiamente variate o modificate soprattutto costruttivamente senza per questo abbandonare il principio informatore sopra esposto ed a seguito rivendicato .

Claims (32)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di magnete, in particolare per macchine per il rilevamento di immagini in risonanza ma-gnetica nucleare e del tipo comprendente una struttura portante per mezzi di generazione di campi magnetici all'interno di un volume, una cavità o simili definiti dalla struttura stessa, caratterizzata dal fatto che almeno parte della struttura portante e/o almeno parte degli ulteriori elementi costruttivi è realizzata modulare.
  2. 2. Struttura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la struttura portante (1, 101, 201, 301) è formata da una o più piastre a seconda della geometria della stessa che sono fissabili l'una all'altra grazie a mezzi di fissaggio con posizione prestabilita e che sono regolabili in posizione grazie di centratura (4 , 5)
  3. 3. Struttura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che le piastre possono essere accoppiate fra loro in modo da ottenere diverse confìgurazioni.
  4. 4. Struttura secondo le rivendicazioni 2 o 3, caratterizzata dal fatto che è una struttura anulare (1) chiusa in cui le piastre (101, 201, 301) sono collegate in modo da formare una sezione rettangolare o poligonale oppure una struttura anulare chiusa in corri-spondenza di una apertura od una struttura aperta ad U ribaltata od a C.
  5. 5. Struttura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che sono utilizzate le stesse piastre (101, 201, 301) per realizzare gli stessi lati presenti nelle diverse geometrie, venendo utilizzate ed assemblate fra loro il numero di piastre richiesto per la geometria prescelta.
  6. 6. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la struttura portante (1) costituisce contemporaneamente il giogo di richiusura del flusso magnetico, mentre sono previsti mezzi generatori del campo magnetico sia di tipo permanente che mediante induzione.
  7. 7. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che i mezzi generatori del campo magnetico (6, 6') presentano anch'essi una struttura modulare.
  8. 8. Struttura secondo la rivendicazione 7, caratzzata dal fatto che la struttura modulare presenta un numero limitato di pezzi elementari (106, 106', 106", 206) che combinati insieme formano i mezzi generatori del campo magnetico (6, 6' ) , mentre i detti pezzi elementari (106, 106', 106", 206) sono dimensionati quali sotto multipli razionali delle dimensioni delle zone di fissaggio alle piastre (101, 201, 301) che formano la struttura portante od il giogo (1).
  9. 9. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che i pezzi elementari (106, 106', 106", 206) dei mezzi generatori del campo magnetico, sono ulteriormente fissabili insieme su basette di sopporto (206) di dimensioni pari ad un multiplo di quello dei pezzi elementari stessi e pari ad un sottomultiplo razionale della superficie di fissaggio sulle piastre (101, 201, 301) della struttura portante o del giogo (1) in modo da formare elementi modulari intermedi, ovvero comprendenti un certo predefinito numero di pezzi elementari (106, 106', 106", 206) e destinati a formare l'elemento generatore del campo in combinazione con altri elementi modulari intermedi.
  10. 10. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che le basette di sopporto (206) dei pezzi elementari (106, 106', 106") che costituiscono i moduli di fabbricazione dei mezzi generatori del campo magnetico, costituiscono alternativamente parte delle piastre (101, 201, 301) della struttura portante o del giogo (1) o parte di elementi magnetizzabili in modo non permanente (PI,
  11. 11. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che è costituita da un magnete permanente ed i mezzi generatori del campo (6, 6') comprendono uno o più strati dì pezzi elementari (106, 106', 106") di materiale permanentemente magnetizzato o permanentemente magnetizzabile, sotto forma di parallelepipedi con un minimo numero di diverse dimensioni, cioè con una sola dimensione standard per la maggior parete dei pezzi elementari (106, 106', 106", 206) richiesti e con alcuni pezzi elementari speciali in numero ridottissimo.
  12. 12. Struttura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che sono previste basette dì sopporto (206) dei pezzi elementari (106, 106', 106") per la realizzazione dei moduli intermedi o dei mezzi generatori del campo (6, 6' ) le quali basette sono di dimensioni identiche fra loro e pari ad un sottomultiplo razionale della zona di fissaggio alla struttura portante (1) e ciascuna delle quali basette è destinata a portare un prestabilito numero di pezzi elementari (106, 106', 106") identici fra loro ed eventualmente un prestabilito numero di pezzi elementari speciali.
  13. 13. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il mate-riale che forma i pezzi elementari con formato standard o speciale può essere preventivamente magnetizza-to prima dell'assemblaggio oppure può venire magnetizzato successivamente al montaggio sulla struttura portante.
  14. 14. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la struttura portante (1) ed i mezzi generatori del campo (6, 6') o gli elementi modulari che li compongono, ovvero le basette per i moduli intermedi, presentano mezzi di accoppiamento preventivo reciproco ad incastro (11, 12, 506, 14, 15) e che consentono almeno uno e/o limitativamente a prestabilite tolleranze eventualmente anche due o tre gradi libertà.
  15. 15. Struttura secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detti mezzi d'incastro reciproco (11, 12, 506, 14, 15) sono costituiti da complementari guide impegnate in scanalature complementari previste sulla struttura portante (1) e/o sugli elementi generatori del campo, o viceversa oppure da incastri reciproci fra adiacenti elementi modulari che formano gli elementi generatori del campo magnetico.
  16. 16. Struttura secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che i mezzi d'incastro reciproco (11, 12, 506, 14, 15) presentano complementari sottosquadri
  17. 17. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che i mezzi di fissaggio (8) dei singoli elementi fra loro sono posizionati in modo tale da essere accessibili diret-tamente sui lati periferici esterni della struttura portante (1).
  18. 18. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto che gli elementi modulari (106, 206) sono previsti in combinazione con mezzi inseritori (13, 43) di parti della struttura di magnete, le quali pasti di struttura possono venire modularmente assemblate esternamente alla detta struttura, mentre vengono fissate alla stessa in condizione di sostanziale accoppiamento fra loro.
  19. 19. Struttura secondo una o più delle precedenti ivendicazioni, caratterizzata dal fatto che i mezzi generatori del campo (6, 6' ) sono costituiti da pezzi elementari (106) con dimensioni tali da assicurare sempre che i1 loro insieme sia dimensionalmente lievemente inferiore alle dimensioni della basetta di sopporto (206) per la formazione del modulo intermedio.
  20. 20. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che le basette di sopporto (206) dei pezzi elementari (106) sono alloggiate in una rientranza (801) di corrispondente spessore della associata piastra (201, 301) della struttura portante e possono essere realizzate dello stesso materiale della struttura portante (1).
  21. 21. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che in combinazione od in alternativa con ciascuna delle caratteristiche delle precedenti rivendicazioni sia singolarmente che in combinazione o sottocombinazione fra loro, per almeno una parte dei pezzi elementari (106), è previsto un alloggiamento (13, 43) a guisa di cassetto, scatola, od elemento a canale o tubolare aperto e/o apribile e chiudibile su almeno un lato, oppure con almeno un lato aperto parzialmente ed in modo tale da presentare alette di trattenimento dei pezzi elementari .
  22. 22. Struttura secondo la rivendicazione 21, caratterizzata dal fatto che detta cassa, cassetto o canaletta (13, 43) è aperta su almeno due lati di testa e che detti lati di testa sono chiudibili almeno parzialmente .
  23. 23. Struttura secondo le rivendicazioni 21 o 22, caratterizzata dal fatto che detto alloggiamento a canale, cassetto, o cassa (43) costituisce solamente un utensile introduttore che viene sfilato o comunque asportato dopo il posizionamento degli elementi modu lari generatori del campo.
  24. 24. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che agli ele menti modulari generatori di campo (6, 6', 106, 206) è sovrapposta, sulla faccia opposta alla parte di struttura portante a cui sono fissati, almeno una piastra di materiale ferromagnetico (7, 7'), cosiddetta polo (PI, P2), mentre detta piastra (7, Ί' ) viene trattenuta in posizione mediante sopporti a ponte (8) con agganci od elementi di fissaggio che s'impegnano in sedi parallele alla faccia della piastra (7, 7') che costituisce il polo (PI, P2) nel corrispondente bordo periferico libero ed in sedi parallele alle prime nel bordo della piastra (201, 301) associata della struttura portante o di giogo (1).
  25. 25. Struttura secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che i fissaggi della piastra o piastre (7, 1' ) che formano ciascun polo {PI, P2) sono costituiti da piastre di fissaggio (8) che si sovrappongono ai corrispondenti bordi laterali perifeici delle due piastre (7, 7', 201, 301) associate del polo (PI, P2) e della struttura portante o di giogo (1), essendo detti bordi laterali periferici previsti a filo fra loro, mentre le dette di fissaggio (8) sono fissate alle dette due piastre (7, 7', 201, 301) mediante bulloni, o simili.
  26. 26. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la pia-stra (7, 7') od almeno una delle piastre (7, 7') che costituiscono ciascun polo (PI) sono sopportate in modo spostabile perpendicolarmente a se stesse ed indipendentemente per ciascuna delle estremità dei due bordi laterali di fissaggio.
  27. 27. Struttura secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che sono previsti mezzi di regolazione dello spostamento della o delle piastre (7, 7') che formano i poli (PI).
  28. 28. Struttura secondo le rivendicazioni 26 o 27, caratterizzata dal fatto che le piastre di fissaggio (8) alloggiano dei perni girevoli (20) in fori circolari (901) e s'impegnano in asole (906, 507) parallele alle facce della piastra (7') mobile che costituisce il polo (PI) con un estremità eccentrica (120), mentre i bulloni di serraggio della piastra di fissaggio (8) alla piastra mobile (7') che forma il polo (PI) s'impegnano in asole orientate trasversalmente alle asole della stessa, ovvero sostanzialmente perpendicolare alle facce della detta piastra mobile (7') che forma il polo (PI).
  29. 29. Struttura secondo le rivendicazioni 26 o 21, caratterizzata dal fatto che la piastra mobile (7') del polo (PI) presenta mezzi di regolazione costituiti da un perno (109) sostanzialmente perpendicolare alla stessa e che gira folle nella stessa restando impegnato con un'estremità (609) in un sottosquadro amovibile (409), mentre il perno (109) presenta mezzi di afferramento a rotazione nella sua zona intermedia e l'estremità opposta (509) s'impegna con una filettatura esterna in un foro filettato della parte stazionaria (7) a cui la piastra mobile (7') del polo (PI) si sovrappone, essendo detti mezzi previsti per ciascuna zona d'angolo della detta piastra mobile (7') ed essendo i fori di passaggio dei bulloni di fissaggio della detta piastra mobile (7') nella piastra di fissaggio (8) costituiti da asole orientate parallelamente ai perni (109).
  30. 30. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che i mezzi di regolazione (9, 20) della piastra mobile (7') che polo (PI) sono previsti in combinazione con parte degli elementi modulari (206, 106) che formano i mezzi generatori del campo, per la regolazione di posizionamento dei detti elementi modulari preassemblati relativamente fra loro ed alla piastra (201, 301) della struttura portante o del giogo (1).
  31. 31. Struttura secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che almeno alcuni poli (PI) presentano una struttura ad almeno doppia piastra (7, 7') sovrapposta, mentre tra almeno due delle almeno due piastre sovrapposte (7, 7') che formano il polo (PI), è interposto un elemento riscaldatore a guisa di pannello sottile, mentre una delle due piastre (7) presenta nella faccia rivolta verso l'altra associata piastra un incavo di alloggiamento per un sensore di temperatura previsto immediatamente vicino al riscaldatore.
  32. 32. Struttura di magnete, in particolare per macchine per il rilevamento d'immagine in risonanza magnetica nucleare, in tutto od in parte come descritto, illustrato e per gli scopi su esposti.
IT1998SV000028A 1998-05-11 1998-05-11 Struttura di magnete in particolare per macchine per il rilevamentod'immagine in risonanza magnetica nucleare. IT1305960B1 (it)

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