ITSO20130007U1

ITSO20130007U1 - Meccanismo a pedali basculanti per bicicletta

Info

Publication number: ITSO20130007U1
Authority: IT
Inventors: Bruno Mariana
Original assignee: Bruno Mariana
Priority date: 2013-10-04
Filing date: 2013-10-04
Publication date: 2015-04-05

Description

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE INDUSTRIALE E/O MODELLO DI UTILITA' AVENTE PER TITOLO: MECCANISMO A PEDALI BASCULANTI PER BICICLETTE

RIASSUNTO

Oggetto :

Meccanismo a pedali basculanti per biciclette

Sono un appassionato ciclista da sempre, appena posso esco con la mia Mountain Bike sulle piste ciclabili per delle piacevoli escursione. Mi sono sempre chiesto se il tradizionale azionamento a pedali di una comune bicicletta fosse realmente il più funzionale ed efficiente. Infatti durante la classica rotazione di 360° delle pedivelle si vengono a creare due punti morti quello superiore e quello inferiore. Per ottenere un movimento aerobico ottimale ed una buona postura non possiamo avere una eccessiva lunghezza delle pedivelle, in quanto la loro estensione deve essere contenute nella normale ampiezza della pedalata e devono garantire il disimpegno dei pedali rispetto al fondo stradale nell’affrontare una curva, limitandone così la coppia motrice sviluppata. Da qui è nata l’idea di ottimizzare al meglio questi movimenti.

Il presente trovato riguarda un particolare meccanismo a pedali basculanti collegati a sua volta ad un sistema di trasmissione che mette in rotazione la ruota motrice posteriore di una bicicletta.

Stato della tecnica preesistente:

E’ comunemente nota la struttura tipica di una bicicletta. Questa comprende un telaio principale su cui vengono assemblati, anteriormente un manubrio fissato ad una forcella sulla quale viene montata una ruota, a completare così la parte sterzante. Sulla parte posteriormente viene assemblata una ruota completa di pignone e collegata tramite una catena a rulli ad una corona dentata che a sua volta è calettata su un mozzo al quale vengono fissate le pedivelle. L’azione delle gambe porta in rotazione continua le pedivelle che supportano i pedali e quindi tramite la catena trasmettono il moto alla ruota posteriore. Per ottenere un movimento aerobico ottimale ed una buona postura non possiamo avere una eccessiva lunghezza delle pedivelle, in quanto la loro estensione deve essere contenute nella normale ampiezza della pedalata. Le pedivelle dovranno avere una lunghezza predefinita che comunque sarà inferiore alla distanza tra il mozzo ed il piano di appoggio delle ruote, questo per garantire il disimpegno dei pedali rispetto al fondo stradale anche nellaffrontare una curva con la bicicletta inclinata verso l’interno della curva stessa.

Non potendo esagerare sull’ampiezza della pedalata e sull’altezza della bicicletta l’esigenza di garantire il disimpegno dei pedali comporta un primo inconveniente in quanto limita la lunghezza del braccio di leva costituito da ogni singola pedivella e a parità di forza esercitata sui pedali ne limita la coppia motrice sviluppata.

Un secondo inconveniente è rappresentato dal fatto che durante la rotazione continua delle pedivelle si vengono a creare due punti morti superiore ed inferiore ed in prossimità di questi il rendimento meccanico è molto basso.

Un terzo inconveniente presente è causato dalla posizione molto ravvicinata del piede e della parte inferiore della gamba alla corona sulla quale scorre la catena, che può dar luogo a situazioni critiche, frequentemente ( lacci delle scarpe , pantaloni indumenti in genere) rischiano di impigliarsi tra questi organi di trasmissione in movimento.

Con il presente trovato si vuole ovviare agli inconvenienti precedentemente descritti.

Lo scopo primario del trovato è di generare una coppia motrice più elevata utilizzando una pedivella molto più lunga senza però compromettere tutte le considerazioni di funzionalità già elencate.

Un secondo scopo è di poter aumentare anche in prossimità dei due punti morti superiori ed inferiori la coppia sviluppata.

Ulteriore scopo del trovato è di eliminare quelle situazioni critiche causate dalla posizione molto ravvicinata del piede e della parte inferiore della gamba alla corona sulla quale scorre la catena, infatti frequentemente (lacci delle scarpe , pantaloni, indumenti in genere) rischiano di impigliarsi tra questi organi di trasmissione in movimento.

Gli scopi suddetti sono raggiunti dal presente trovato che riguarda un meccanismo a pedali basculanti per biciclette. Il trovato oggetto della presente invenzione comprende un telaio principale su cui viene montato anteriormente un manubrio fissato ad una forcella assemblata a sua volta con una ruota a completare così la parte sterzante. Una coppia di pedivelle provviste di pedali e associate ad una coppia di tiranti collegati ad un albero a gomito, atto a consentire il moto alternato di ciascuna pedivella. Una ruota montata posteriormente completa di pignone e collegata tramite una catena a rulli alla corona dentata precedentemente descritta.

Gli scopi suddetti saranno meglio evidenziati durante la descrizione della forma preferita di realizzazione del trovato sopra accennata, e di alcune specifiche riguardanti soprattutto i vincoli di rotazione delle pedivelle.

Forma preferita e varianti rappresentate a titolo esemplificativo e non limitativo nelle seguenti tavole da disegno:

Nel Disegno n. A-1300A viene illustrato il meccanismo a pedali basculanti per biciclette

nella forma preferita.

Nel Disegno n. A-1300B viene illustrato ima variante del meccanismo a pedali basculanti per biciclette.

Descrizione del meccanismo a pedali basculanti per biciclette

nella forma preferita (Disegno n. A-1300A)

Il trovato oggetto della presente invenzione è costituito da un telaio principale (1) su cui vengono montati tutti i dispositivi di seguito descritti. Un manubrio fissato ad una forcella assemblata a sua volta con una ruota a completare così la parte sterzante (struttura tipica di una bicicletta).

Tali Dispositivi comprendono in oltre una coppia di pedivelle (2) provviste di pedali (2 A).

Ogni singola pedivella e assemblata con il perno (01) che a sua volta è rigidamente fissato al telaio. Il perno (01) agisce da fulcro di rotazione permettendo così un movimento basculante alternato dei pedali. L’azione alternata delle gambe spinge verso il basso le pedivelle che trascinano con se il tirante (3) fulcrato in (F1) che a sua volta è collegato all’albero a gomito (4) montato sui supporti (4A). Il movimento alternato dei pedali viene trasformato in movimento rotatorio dall’albero a gomito sfruttando il più comune meccanismo (biella-manovella).

Questo azionamento avviene in maniera simultaneamente ed alternata infatti mentre si spinge sul pedale Destro verso il basso il suo opposto Sinistro recupera la corsa e risale verso l’alto. Una corona dentata (4B) calettata sull’albero a gomito (4) trasmette per mezzo di una catena a rulli (6) la rotazione alla ruota posteriore (5) completa di pignone (5A).

Descrizione del meccanismo a pedali basculanti per biciclette

nella variante (Disegno n. A-1300B)

Ogni singola pedivella e assemblata con il perno (01) che a sua volta è rigidamente fissato al telaio. Il perno (01) agisce da fulcro di rotazione permettendo così un movimento basculante alternato dei pedali. L’azione alternata delle gambe spinge verso il basso le pedivelle, che a sua volta sospingono verso l’alto il tirante (3) fulcrato in (F1) che il quale è collegato all’albero a gomito (4) montato sui supporti (4A). Il movimento alternato dei pedali viene trasformato in movimento rotatorio dall’albero a gomito sfruttando il più comune meccanismo (biella-manovella).

Questo azionamento avviene in maniera simultaneamente ed alternata infatti mentre si spinge sul pedale Destro verso il basso il suo opposto Sinistro recupera la corsa e risale verso l’alto. Una corona dentata (4B) calettata sull’albero a gomito (4) trasmette per mezzo di una catena a rulli (6) la rotazione alla ruota posteriore (5) completa di pignone (5 A).

La soluzione così come descritta rispecchia gli scopi desiderati. In sede di realizzazione i materiali e le dimensioni potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze. In oltre ogni dettaglio è sostituibile con altri tecnicamente equivalenti senza per questo uscire dall’ ambito protettivo del presente brevetto.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Meccanismo a pedali basculanti per biciclette comprendente un telaio principale (1) su cui vengono montati una coppia di pedivelle (2) provviste di pedali (2A) e associate ad una coppia di tiranti (3) collegati ad un albero a gomito (4) atto a consentire il moto alternato di ciascuna pedivella. Una corona dentata (4B) calettata sull’albero a gomito (4) e collegata tramite una catena a rulli (6) alla ruota posteriore (5) completa di pignone.
2. Meccanismo secondo le rivendicazioni (1) caratterizzato dal fatto che le pedivelle (2) provviste di pedali (2 A) sono assemblate con un perno (01) fissato rigidamente al telaio principale (1). Il perno (01) agisce da fulcro di rotazione permettendo così un movimento basculante alternato dei pedali. Quest’ultimi essendo posizionati in avanti, rispetto al punto di rotazione (01) lasciano libero lo spazio posteriore per l alloggiamento del piede, che durante la sua escursione risulta sempre essere molto lontano dagli organi di trasmissione in movimento eliminando di fatto quelle situazioni critiche causate da (lacci delle scarpe, pantaloni, indumenti in genere) che rischiano frequentemente di impigliarsi.
3. Meccanismo secondo le rivendicazioni (1)(2) caratterizzato dal fatto che le ognuna delle pedivelle (2) (nella forma preferita Disegno n. A-1300A) è assemblata con un perno (01) rigidamente fissato al telaio. Quest’ultimo agisce da fulcro di rotazione permettendo così un movimento basculante alternato dei pedali. L’azione alternata delle gambe spinge verso il basso le pedivelle che trascinano con se il tirante (3) fulcrato in (FI) che a sua volta è collegato all’albero a gomito (4) montato sui supporti (4A). Il movimento alternato dei pedali viene trasformato in movimento rotatorio dall’albero a gomito sfruttando il più comune meccanismo (biella-manovella). Questo azionamento avviene in maniera simultaneamente ed alternata infatti mentre si spinge sul pedale Destro verso il basso il suo opposto Sinistro recupera la corsa e risale verso l’alto. Una corona dentata (4B) calettata sull’albero a gomito (4) trasmette per mezzo di una catena a rulli (6) la rotazione alla ruota posteriore (5) completa di pignone (5 A).
4. Meccanismo secondo le rivendicazioni (1)(2) caratterizzato dal fatto che le ognuna delle pedivelle (2) (nella forma preferita Disegno n. A-1300B) è assemblata con un perno (01) rigidamente fissato al telaio. Quest’ultimo agisce da fulcro di rotazione permettendo così un movimento basculante alternato dei pedali. L’azione alternata delle gambe spinge verso il basso le pedivelle, che a sua volta sospingono verso l’alto il tirante (3) fulcrato in (FI) il quale è collegato all’albero a gomito (4) montato sui supporti (4A). Il movimento alternato dei pedali viene trasformato in movimento rotatorio dall’albero a gomito sfruttando il più comune meccanismo (biella-manovella). Questo azionamento avviene in maniera simultaneamente ed alternata infatti mentre si spinge sul pedale Destro verso il basso il suo opposto Sinistro recupera la corsa e risale verso l’alto. Una corona dentata (4B) calettata sull’albero a gomito (4) trasmette per mezzo di una catena a rulli (6) la rotazione alla ruota posteriore (5) completa di pignone (5 A).