ITRN20100060A1 - Struttura di cancello con anta a movimentazione verticale. - Google Patents

Struttura di cancello con anta a movimentazione verticale. Download PDF

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ITRN20100060A1
ITRN20100060A1 IT000060A ITRN20100060A ITRN20100060A1 IT RN20100060 A1 ITRN20100060 A1 IT RN20100060A1 IT 000060 A IT000060 A IT 000060A IT RN20100060 A ITRN20100060 A IT RN20100060A IT RN20100060 A1 ITRN20100060 A1 IT RN20100060A1
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IT
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vertical
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IT000060A
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English (en)
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Benito Gentili
Loris Gentili
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Smoes S R L
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B11/00Means for allowing passage through fences, barriers or the like, e.g. stiles
    • E06B11/02Gates; Doors
    • E06B11/022Gates; Doors characterised by the manner of movement
    • E06B11/023Gates; Doors characterised by the manner of movement where the gate opens within the plane of the gate

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Gates (AREA)

Description

DESCRIZIONE
"STRUTTURA DI CANCELLO CON ANTA A MOVIMENTAZIONE
VERTICALE"
La presente invenzione ha per oggetto una struttura di cancello con anta a movimentazione verticale.
In particolare, la presente invenzione riguarda cancelli automatici comprendenti almeno un'anta composta da un longherone superiore articolato ad un supporto, o colonna portante, in grado di ruotare attorno ad un asse orizzontale, da un longherone inferiore, anch'esso vincolato allo stesso supporto e che si muove parallelamente a quello superiore, trascinato da una serie di aste articolate ai due longheroni che individuano una rastrelliera.
Il cancello presenta dei mezzi di azionamento che movimentano il longherone superiore. Dall'altro lato della colonna portante, si trova una colonna di appoggio del longherone superiore.
Tali cancelli sono apprezzati per i loro ridotti ingombri in assetto di apertura rispetto ai cancelli ad anta scorrevole o ai cancelli ad anta girevole attorno ad un asse verticale (anta battente). Essi, infatti, non creano ingombri in pianta quando si aprono. I cancelli con anta ad alzata verticale sono particolarmente indicati in tutte quelle situazioni con vincoli architettonici e/o pendenze (come in case a schiera, alberghi, ristoranti, negozi con parcheggio antistante -nei luoghi in pendenza, in particolare, l'alzata verticale permette l'applicazione del cancello senza problemi particolari di sbancamenti e/o di variazioni dello spazio tra cancello e terreno in posizione di chiusura) e con aperture da 3 fino a 10 metri con anta singola e fino a 20 metri con anta doppia.
Il cancello con anta ad alzata verticale à ̈ particolarmente indicato anche in applicazioni di chiusure automatiche in alta montagna o in luoghi con terreno sabbioso, nelle quali neve, ghiaccio, freddo, oppure, rispettivamente, accumuli di sabbia, sono un ostacolo importante per le altre tradizionali chiusure.
Tutti questi cancelli con anta ad alzata verticale presentano il medesimo problema di sicurezza. Infatti, in fase di apertura del cancello stesso si crea un rischio di schiacciamento e/o di cesoiamento nella rastrelliera con chiusura a pantografo.
In altre parole, durante l'apertura del cancello, le aste verticali di collegamento tra il longherone superiore e quello inferiore riducono la loro distanza reciproca fino quasi ad affiancarsi completamente le une alle altre.
In questa situazione, qualsiasi corpo che si trovi accidentalmente tra le aste durante l'apertura del cancello verrebbe schiacciato tra le aste.
Le normative attualmente in vigore a livello europeo costringono a risolvere questo tipo di problema. Nei cancelli dell'arte nota vengono utilizzati sistemi di fotocellule appositamente studiate per proteggere totalmente l'area di lavoro interessata. Purtroppo queste fotocellule, pur rendendo il cancello ad alzata verticale perfettamente sicuro e rispondente alle normative in vigore, hanno alcune controindicazioni. I cancelli dotati di tali sistemi hanno un costo molto elevato. I sistemi di fotocellule, inoltre, presentano una forte sensibilità alle condizioni atmosferiche avverse, ed il loro montaggio richiede una manodopera altamente specializzata (cosa spesso difficilmente reperibile sul luogo dell'installazione del cancello, magari lontano dalla azienda di produzione).
Un altro inconveniente che si riscontra alle volte nei cancelli ad alzata verticale à ̈ legato ad eventuali assestamenti del terreno. Per il montaggio di un cancello ad alzata verticale, infatti, sono normalmente necessarie poche opere murarie, in particolare la realizzazione di due plinti in cemento armato dove vanno posizionate altrettante contro-piastre fornite in dotazione con il cancello per l'installazione della colonna portante e della colonna di appoggio. Le due colonne (portante e di appoggio) del cancello sono indipendenti l'una dall'altra e vengono installate separatamente. Il posizionamento reciproco delle due colonne, pertanto, si rivela assai cruciale per l'installazione ed il corretto posizionamento del cancello e può portare alla necessità di eseguire correzioni ed aggiustamenti all'atto dell'installazione stessa. Nel tempo inoltre assestamenti del terreno e/o della struttura possono produrre movimenti delle colonne stesse, che portano una a muoversi relativamente all'altra, determinando problemi di chiusura e/o funzionamento dell'anta ad alzata verticale.
Infine, possono verificarsi inconvenienti legati alla flessibilità di montaggio e trasporto, dal momento che, come si à ̈ detto, spesso i cancelli ad alzata verticale possono presentare lunghezze di anta notevoli, fino a 10 metri. Il trasporto e l'installazione di strutture aventi simili dimensioni può risultare alguanto problematico.
Compito tecnico della presente invenzione à ̈ quindi proporre una struttura di cancello con anta a movimentazione verticale che sia esente dagli inconvenienti riscontrati nella tecnica anteriore.
Nell'ambito di tale compito tecnico, scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una struttura di cancello con anta a movimentazione verticale che eviti rischi di schiacciamento tra le aste durante l'apertura del cancello stesso e che risulti di facile installazione anche in assenza di personale altamente qualificato.
Inoltre, scopo della presente invenzione à ̈ realizzare una struttura di cancello con anta a movimentazione verticale in grado di mantenere il suo allineamento strutturale evitando disassamenti causati da assestamenti del terreno.
Infine, scopo della presente invenzione à ̈ proporre una struttura di cancello con anta a movimentazione verticale in grado di essere agevolmente trasportato e montato senza l'ausilio di mezzi eccezionali.
Questi ed altri scopi, che meglio saranno chiariti nel corso della seguente descrizione, sono raggiunti da una struttura di cancello ad anta a movimentazione verticale in accordo con una o più delle annesse rivendicazioni. Viene ora illustrata, a titolo esemplificativo ma non limitativo, una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una struttura di cancello con anta a movimentazione verticale, come illustrato nelle figure allegate in cui:
- la figura 1 mostra, in vista frontale, una struttura di cancello con anta a movimentazione verticale, in accordo con la presente invenzione;
- le figure 2 e 3 mostrano in vista prospettica un esploso della struttura di cancello in accordo con la presente invenzione, secondo due particolari varianti di un elemento di irrigidimento;
- le figure 4a, 5a, 6a e 7a mostrano, in vista frontale, una porzione, della struttura di cancello oggetto della presente invenzione, nelle diverse fasi di apertura del cancello;
- le figure 4b, 5b, 6b e 7b mostrano un ingrandimento di un particolare illustrato nelle figure 4a-7a, nelle quali si vedono le diverse posizioni di un dispositivo di sicurezza nelle diverse fasi di apertura del cancello;
- la figura 8 illustra un particolare del meccanismo di movimentazione della struttura di cancello oggetto della presente invenzione;
- la figura 9 mostra una vista prospettica, con alcune parti rimosse per meglio evidenziarne altre, un particolare della struttura oggetto della presente invenzione con in evidenza il particolare del meccanismo di movimentazione illustrato in figura 8.
Con 1 Ã ̈ stata genericamente indicata una struttura di cancello con anta a movimentazione verticale in accordo con la presente invenzione.
Il cancello in oggetto comprende almeno un'anta 2 composta da almeno un longherone principale 3 superiore, girevolmente vincolato ad una sua prima estremità 3a e tramite un albero di rotazione 4, ad un supporto portante verticale 5 (colonna portante) in modo da ruotare attorno ad un asse orizzontale 4a.
L'anta 2 comprende, inoltre, almeno un longherone di collegamento 6 inferiore, collegato al longherone superiore principale 3 da una pluralità di aste trasversali 7 incernierate ad entrambi i longheroni 3 e 6.
Vantaggiosamente, quando il cancello à ̈ in posizione di chiusura (figure 1 e 4a) i longheroni 3 e 6 sono disposti parallelamente al terreno, quindi in posizione orizzontale .
Pertanto le aste 7 che collegano i due longheroni 3 e 6 risultano ortogonali ad entrambi quando il cancello à ̈ in posizione di chiusura (figure 1 e 4a), e si inclinano progressivamente rispetto ad essi via via che l'anta 2 ruota e si solleva. Durante la movimentazione verticale dell'anta 2, le aste 7 si avvicinano le une alle altre, richiudendosi le une sulle altre a pantografo.
Per evitare che accidentalmente le aste 7 si possano chiudere intorno ad un corpo qualsiasi, la struttura del cancello oggetto della presente invenzione comprende anche un dispositivo di sicurezza antischiacciamento 8.
Tale dispositivo di sicurezza à ̈ realizzato in modo tale da mantenere tra le aste trasversali 7 almeno una distanza minima predeterminata anche durante il sollevamento dell'anta 2, quando esse si chiudono l'una sull'altra a pantografo.
Il dispositivo di sicurezza 8 viene applicato alla colonna portante 5 e sostanzialmente realizza una modifica del vincolo del longherone inferiore dell'anta alla colonna portante.
II dispositivo di sicurezza 8 comprende un meccanismo di guida 9 di una estremità 6a di collegamento del longherone inferiore 6 con il supporto portante 5 che assiste il movimento dell'anta 2 durante il sollevamento .
II meccanismo di guida 9 permette lo sganciamento della estremità 6a di collegamento del longherone inferiore 6 dal supporto portante verticale 5, quando la chiusura delle aste 7 a pantografo l'una sull'altra incontra una predeterminata resistenza meccanica causata da un ostacolo tra le aste 7 stesse.
In particolare, come si vede nelle figure 4b, 5b, 6b e 7b, il meccanismo di guida 9 comprende un corpo principale 10 girevolmente vincolato al supporto portante verticale 5, dotato di una guida scanalata 11 al cui interno scorre l'estremità 6a del longherone inferiore 6. Tale estremità 6a del longherone inferiore 6 à ̈ sagomata in modo opportuno per impegnarsi e scorrere all'interno della guida 11 del corpo principale 10.
Come meglio visibile in figura 5b, la guida 11 presenta una prima porzione Ila di cammino che si estende lungo il corpo principale 10 e al cui interno scorre, vincolata e guidata, l'estremità 6a del longherone 6. Questa prima porzione di cammino Ila presenta forma allungata ed ha un estremo cieco 11' ed uno aperto verso l'esterno 11".
Quando il cancello à ̈ in posizione di chiusura, l'estremità 6a del longherone inferiore 6 à ̈ posizionata ad un'estremità della prima porzione di cammino Ila, quasi in corrispondenza dell'estremo cieco 11' (figura 4b) .
Preferibilmente, la prima porzione di cammino Ila à ̈ sagomata in modo da presentare due tratti rettilinei leggermente inclinati l'uno rispetto all'altro.
La guida 11 presenta, altresì, una seconda porzione llb terminale di cammino e stazionamento (figura 5b), aperta verso l'esterno e sagomata a gola.
Questa seconda porzione llb funge da superficie di appoggio contro la quale l'estremità 6a del longherone inferiore 6 rimane a contatto quando il cancello, e quindi l'anta 2, à ̈ nella posizione di massima apertura (figure 6a e 6b).
Durante il sollevamento dell'anta 2, se le aste trasversali 7 incontrano una resistenza superiore ad un valore pre-determinato mentre si chiudono l'una sull'altra a pantografo, il che vuol dire che tra le aste 7 à ̈ presente un ostacolo, l'estremità 6a del longherone inferiore 6 à ̈ separabile dal corpo principale 10 e quindi à ̈ disimpegnabile dalla guida 11 (figure 7a e 7b) .
Vantaggiosamente, il dispositivo di sicurezza antischiacciamento 8 comprende, inoltre, un sistema elettronico di rilevamento dello sganciamento dell'estremità 6a del longherone 6 dal corpo principale 10, che comanda l'inversione di marcia dell'anta 2, ad esempio per almeno qualche secondo, ripristinando uno spazio di sicurezza tra le aste trasversali 7 e permettendo così di liberare l'eventuale ostacolo intrappolato.
Un simile dispositivo elettronico può essere, ad esempio, un micro collocato sulla guida o sulla colonna in posizione opportuna.
In uso, quando il cancello à ̈ in movimentazione verticale in apertura, l'estremità 6a del longherone 6, opportunamente sagomata per esempio con una rotella o simile, scorre guidata all'interno della guida 11, percorrendo la prima porzione di cammino Ila dall'estremo cieco 11' a quello aperto 11" (figure 4a, 4b, 5a, 5b).
Nella posizione di apertura massima, l'estremità 6a passa nella seconda porzione di cammino llb e si attesta contro la superficie di appoggio della gola e rimane a contatto con essa solo per effetto del peso del cancello (e/o, eventualmente, di deboli mezzi di richiamo elastico, non illustrati nelle figure).
Se durante il sollevamento la chiusura delle aste l'una sull'altra trova una resistenza meccanica, a causa di un ostacolo inserito tra le aste, e questa resistenza supera un certo valore predeterminato, il dispositivo di sicurezza 8 permette il disimpegno o lo sganciamento dell'estremità 6a del longherone inferiore 6 dalla colonna portante 5 (figure 7a e 7b). Tra le aste trasversali 7 dell'anta 2 che si chiudono l'una sull'altra a pantografo, viene mantenuto sempre uno spazio libero predeterminato. La rastrelliera, quindi, può sganciarsi dal suo attacco inferiore, qualsiasi ostacolo venga imposto alla rastrelliera stessa, come ad esempio un braccio o una gamba: viene permesso lo sgancio e il conseguente flottaggio libero delle aste, evitando così un grave schiacciamento degli arti o di corpi interposti.
La struttura di cancello 1 oggetto della presente invenzione comprende, inoltre, un sistema di movimentazione 12 compatto, contenuto nel supporto portante verticale 5. Vantaggiosamente, il sistema di movimentazione 12 comprende un bilanciere 13, vincolato rigidamente all'albero di rotazione 4 del longherone superiore 3, ed un attuatore 14 agente direttamente sul bilanciere 13.
L'attuatore 14 comprende due elementi attuatori 14a e 14b agenti entrambi solo in spinta, ciascuno su una rispettiva estremità 13a e 13b del bilanciere 13. In altre parole, quando un elemento attuatore spinge, l'altro non resiste e si "raccoglie". Questa struttura di fatto realizza un dispositivo a doppio effetto, privo dei difetti caratteristici di un singolo martinetto a doppio effetto. Tale dispositivo permette di azionare sia in apertura che in chiusura il cancello alla medesima velocità.
I due elementi attuatori 14a e 14b comprendono, preferibilmente, due cilindri oleodinamici o pneumatici. Vantaggiosamente, l'intero sistema di movimentazione 12 à ̈ oleodinamico o pneumatico ed à ̈ comandato da una centralina 15 oleodinamica o pneumatica alloggiata nel supporto portante verticale 5.
Gli elementi attuatori 14a e 14b, e in particolare i due cilindri, comprendono vantaggiosamente nella parte posteriore dei mezzi di regolazione 16 della posizione del fondo corsa di ciascun pistone. Tale regolazione permette la taratura del cancello quando esso viene montato in situazioni di pendenza. Tale possibilità di regolazione à ̈ estremamente vantaggiosa, in quanto permette di ottenere in qualsiasi condizione un posizionamento verticale dell'anta in condizione di apertura. Sui due elementi attuatori 14a e 14b inoltre possono essere previsti anche regolatori 16' della frenatura in salita e/o in discesa dell'anta.
Come visibile nelle figure 1, 2 e 3, la struttura di cancello 1 con anta a movimentazione verticale comprende inoltre un ulteriore supporto 17 verticale, parallelo al supporto portante 5 verticale, collocato in posizione distale dal supporto portante verticale 5.
La struttura 1 può comprendere, vantaggiosamente, un elemento di irrigidimento 18, annegabile nel terreno sottostante il cancello 1, che collega rigidamente tra loro la base 5a del supporto portante verticale 5 e almeno la base 17a dell'ulteriore supporto 17 verticale. L'ulteriore supporto 17 verticale può essere un supporto di appoggio 17 verticale, parallelo al supporto portante 5 verticale, posizionato all'estremo opposto dell'anta del cancello e sul quale si appoggia la seconda estremità 3b del longherone superiore 3 in posizione di chiusura del cancello stesso. Quando la struttura del cancello presenta due o più ante, l'ulteriore supporto 17 verticale può essere anch'esso un'ulteriore supporto portante verticale, dotato di un meccanismo di movimentazione di una ulteriore anta del canncello.
Nelle strutture di cancello ad anta singola, l'ulteriore supporto 17 verticale à ̈ un supporto di appoggio 17 verticale, parallelo al supporto portante 5 verticale, posizionato all'estremo opposto dell'anta del cancello e sul quale si appoggia la seconda estremità 3b del longherone superiore 3 in posizione di chiusura del cancello stesso. In questa configurazione, l'elemento di irrigidimento 18 può essere una struttura tubolare, preferibilmente avente una porzione rettilinea che si estende per tutta la lunghezza del cancello e due pilastri verticali di estremità che si innalzano dalla porzione rettilinea verso le rispettive basi 5a e 17a di collegamento.
In generale, la struttura di cancello può prevedere una pluralità di ulteriori supporti verticali 17, in particolare quando la struttura di cancello prevede due o più ante ad alzata verticale (configurazione non illustrata nelle figure). In tal caso, l'elemento di irrigidimento 18 collega rigidamente tra loro il supporto portante verticale 5 e almeno uno degli ulteriori supporti verticali 17. L'elemento di irrigidimento 18 può collegare tra loro il supporto portante verticale 5 e una puralità di ulteriori supporti verticali 17 (in particolare, tutti quelli che sono presenti nella struttura di cancello). In questo caso generale, tale elemento di irrigidimento 18 può essere ancora una volta una struttura tubolare avente una porzione rettilinea (che, preferibilmente, si estende per tutta la lunghezza del cancello) e presentare una pluralità di pilastri verticali che si innalzano dalla porzione rettilinea verso le rispettive basi 5a e 17a di collegamento (preferibilmente essendo previsti almeno due pilastri verticali di estremità: uno per la base 5a di collegamento al supporto portante verticale 5 ed uno per la base 17a dell'ulteriore supporto verticale 17 che costituisce l'estremità della struttura di cancello opposta a quella del supporto portante verticale 5).
Come detto, nel caso generale di struttura di cancello con due o più ante à ̈ possibile prevedere che qualcuno degli ulteriori supporti verticali 17 sia, a sua volta, o un supporto portante verticale dotato di un meccanismo di movimentazione di una relativa anta, oppure un semplice supporto verticale di appoggio, a seconda delle esigenze.
L'elemento di irrigidimento 18 può essere realizzato di pezzo con il cancello 1 oppure può essere montato alle basi dei supporti verticali 5 e 17 in fase di installazione, tramite opportuni mezzi di aggancio 19.
Vantaggiosamente, l'elemento di irrigidimento 18 può essere modulare, come illustrato in figura 2, o telescopico, come illustrato in figura 3, in modo tale da potersi accoppiare con cancelli aventi lunghezze differenti.
La struttura del cancello 1 può comprendere, a sua volta, un'anta 2 presentante un longherone principale 3 superiore e un longherone di collegamento inferiore 6 costituiti entrambi da due o più spezzoni reciprocamente associabili con mezzi di fissaggio reversibili.
In altre parole, anche l'anta 2 del cancello può risultare modulare o telescopica, così da poter realizzare cancelli di dimensioni notevoli senza l'utilizzo di mezzi di trasporto eccezionali. Cancelli di dimensioni superiori ai 3 metri possono essere costruiti in modo modulare o telescopico. Questo permette di trasportarli agevolmente in loco sia montati parzialmente o totalmente, che smontati.
L'elemento di irrigidimento 18 collega tra di loro rigidamente i due supporti verticali 5 e 17, evitando che eventuali assestamenti del terreno possano causare disallineamenti nella struttura del cancello 1.
L'invenzione raggiunge gli scopi proposti.
Il dispositivo di sicurezza "antischiacciamento" di cui la struttura di cancello ad anta ad alzata verticale oggetto della presente invenzione à ̈ dotato, permette di evitare che, quando il cancello si apre, alzando la barriera, qualche oggetto venga gravemente schiacciato tra i componenti della barriera stessa che si chiudono a pantografo. La particolarità di tale dispositivo di sicurezza à ̈ che, essendo meccanico e semplice, riduce al minimo l'impiego di fotocellule e elettronica di sicurezza per ottenere lo stesso risultato.
Tale dispositivo può essere applicato a qualsiasi tipo di cancello con anta ad alzata verticale.
Grazie a questo dispositivo, si eliminano tutte le fotocellule, tranne le sole quattro coppie di fotocellule standard (2 per lato interno ed esterno del cancello), riuscendo a soddisfare le normative vigenti in materia di sicurezza con minori costi e problemi.
Lo speciale sistema di movimentazione che determina il sollevamento e l'abbassamento dell'anta evita la presenza di ulteriori mezzi meccanici o di componenti (come bracci attuatori o altro) in movimento o che si estendono nell'area occupata dall'anta, riducendo ulteriormente la probabilità di schiacciamento, dal momento che esso à ̈ completamente limitato nella zona della colonna portante alla quale l'anta à ̈ incernierata.
Il sistema di irrigidimento che sorregge il cancello, inoltre, permette di collocare il cancello senza alcun problema in qualsiasi condizione e senza vincolarlo ad opere murarie di altro genere.
Essa à ̈ una soluzione particolarmente interessante, per esempio, per la chiusura dei recinti dei cantieri edili (soprattutto nel caso modulare, l'acquirente del cancello potrebbe dimensionare a suo uso e consumo il cancello in base alle esigenze del cantiere e poi portarlo e installarlo sul posto e, una volta terminato il lavoro, portarlo via semplicemente come qualsiasi altro attrezzo) . Il fatto di utilizzare un sistema pneumatico/oleodinamico di movimentazione potrebbe essere un ulteriore vantaggio, in questo caso, in quanto il sistema (oltre che essere preferibilmente modulare) potrebbe anche funzionare in assenza di corrente elettrica, semplicemente azionando il sistema con una pompa a mano al momento dell'uso.
La struttura così definita risulta estremamente versatile, economica e sicura.
Inoltre, la modularità dei longheroni e dell'elemento di irrigidimento stesso permette di poter spedire il cancello stesso completamente finito in tutte le sue parti meccaniche ed elettroniche (intero, se di piccole dimensioni o da assemblare - e, in questo caso, realizzato con una struttura modulare - se di grandi dimensioni), anche già collaudato. Soprattutto una simile struttura non richiede mano d'opera specializzata sul posto per il montaggio e la messa in funzione.

Claims (26)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di cancello con anta a movimentazione verticale comprendente almeno un'anta (2) composta da almeno un longherone principale (3) superiore, girevolmente vincolato, ad una sua prima estremità (3a) e tramite un albero di rotazione (4), ad un supporto portante verticale (5), un longherone di collegamento (6) inferiore, collegato al longherone superiore principale (3) da una pluralità di aste trasversali (7) incernierate ad entrambi i longheroni (3, 6) , caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di sicurezza antischiacciamento (8).
  2. 2. Struttura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di sicurezza à ̈ realizzato in modo tale da mantenere tra le aste trasversali (7), che durante il sollevamento dell'anta (2) si chiudono l'uno sull'altra a pantografo, almeno una distanza minima predeterminata.
  3. 3. Struttura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di sicurezza antischiacciamento (8) comprende un meccanismo di guida (9) di una estremità (6a) di collegamento del longherone inferiore (6) con il supporto portante (5) che assiste il movimento dell'anta (2) durante il sollevamento.
  4. 4. Struttura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di guida (9) permette lo sganciamento di detta estremità (6a) di collegamento del longherone inferiore (6) dal supporto portante verticale (5) quando la chiusura delle aste a pantografo l'una sull'altra incontra una resistenza meccanica causata da un ostacolo tra le aste (7).
  5. 5. Struttura secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di guida (9) comprende un corpo principale (10) girevolmente vincolato al supporto portante verticale (5), dotato di una guida scanalata (11) al cui interno scorre l'estremità (6a) del longherone inferiore (6).
  6. 6. Struttura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta estremità (6a) del longherone inferiore (6) à ̈ sagomata in modo opportuno per impegnarsi e scorrere all'interno di detta guida (11).
  7. 7. Struttura secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detta guida (11) presenta una prima porzione (Ila) di cammino che si estende lungo il corpo principale (10) e al cui interno scorre, vincolata e guidata, l'estremità (6a) del longherone inferiore (6), ed una seconda porzione (1lb) terminale di cammino e stazionamento, aperta verso l'esterno, che funge da superficie di appoggio contro la quale detta estremità (6a) del longherone (6) rimane a contatto quando l'anta (2) à ̈ nella posizione di massima apertura.
  8. 8. Struttura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta estremità (6a) del longherone inferiore (6) à ̈ sganciabile dal corpo principale (10) quando durante il sollevamento dell'anta le aste trasversali (7) incontrano una resistenza superiore ad un valore predeterminato mentre si chiudono l'una sull'altra a pantografo.
  9. 9. Struttura secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di sicurezza antischiacciamento (8) comprende un sistema elettronico di rilevamento dello sganciamento dell'estremità (6a) del longherone inferiore (6) dal corpo principale (10), che comanda l'inversione di marcia dell'anta (2) ripristinando uno spazio di sicurezza tra le aste trasversali (7).
  10. 10. Struttura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un sistema di movimentazione (12) compatto contenuto nel supporto portante verticale (5).
  11. 11. Struttura secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto sistema di movimentazione (12) comprende un bilanciere (13), vincolato rigidamente sull'albero di rotazione (4) del longherone superiore (3), e un attuatore (14) agente direttamente sul bilanciere (13).
  12. 12. Struttura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detto attuatore (14) comprende due elementi attuatori (14a, 14b) agenti entrambi solo in spinta, ciascuno su una rispettiva estremità (13a, 13b) del bilanciere (13).
  13. 13. Struttura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti elementi attuatori (14a, 14b) comprendono due cilindri oleodinamici o pneumatici.
  14. 14. Struttura secondo una delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzata dal fatto che detto sistema di movimentazione (12) à ̈ oleodinamico o pneumatico ed à ̈ comandato da una centralina (15) oleodinamica o pneumatica alloggiata nel supporto portante verticale (5).
  15. 15. Struttura secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto di comprendere, nella parte posteriore dei due cilindri, mezzi di regolazione (16) della posizione del fondo corsa di ciascun pistone, per permettere la taratura del cancello quando esso viene montato in pendenza.
  16. 16. Struttura secondo la rivendicazione 12 o 13 o 15, caratterizzata dal fatto che sui due elementi attuatori 14a e 14b possono essere previsti anche regolatori (16') della frenatura in salita e/o in discesa dell'anta.
  17. 17. Struttura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un supporto di appoggio (17) verticale, parallelo al supporto portante (5) verticale, posizionato all'estremo opposto dell'anta del cancello e sul quale si appoggia la seconda estremità (3b) del longherone superiore (3) in posizione di chiusura del cancello stesso.
  18. 18. Struttura secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto di comprendere un elemento di irrigidimento (18), annegabile nel terreno sottostante il cancello (1), che collega rigidamente tra loro la base (5a) del supporto portante verticale (5) e la base (17a) del supporto di appoggio (17) verticale.
  19. 19. Struttura secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detto elemento di irrigidimento (18) viene realizzato di pezzo con il cancello (1).
  20. 20. Struttura secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detto elemento di irrigidimento (18) viene montato alle basi (5a, 17a) dei supporti verticali (5, 17) in fase di installazione, tramite opportuni mezzi di aggancio (19).
  21. 21. Struttura secondo una delle rivendicazioni da 18 a 20, caratterizzato dal fatto che detto elemento di irrigidimento (18) Ã ̈ modulare o telescopico.
  22. 22. Struttura di cancello con anta a movimentazione verticale comprendente un supporto portante verticale (5), almeno un'anta (2) composta da almeno un longherone principale (3) superiore, girevolmente vincolato tramite una sua prima estremità (3a) al supporto portante (5), un ulteriore supporto verticale (17) collocato in posizione distale dal supporto portante (5), caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di irrigidimento (18), annegabile nel terreno sottostante il cancello (1), che collega rigidamente tra loro la base (5a) del supporto portante verticale (5) e la base (17a) dell'ulteriore supporto (17) verticale.
  23. 23. Struttura secondo la rivendicazione 22f caratterizzata dal fatto che l'ulteriore supporto verticale (17) à ̈ un supporto di appoggio (17) verticale, posizionato all'estremo opposto dell'anta del cancello e sul quale si appoggia la seconda estremità (3b) del longherone superiore (3) in posizione di chiusura del cancello stesso.
  24. 24. Struttura secondo la rivendicazione 22 o 23, caratterizzato dal fatto che detto elemento di irrigidimento (18) viene realizzato di pezzo con il cancello (1) .
  25. 25. Struttura secondo la rivendicazione 22 o 23, caratterizzato dal fatto che detto elemento di irrigidimento (18) viene montato alle basi (5a, 17a) dei supporti verticali (5, 17) in fase di installazione, tramite opportuni mezzi di aggancio (19).
  26. 26. Struttura secondo una delle rivendicazioni da 22 a 25, caratterizzato dal fatto che detto elemento di irrigidimento (18) Ã ̈ modulare o telescopico.
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