ITRN20080019A1 - Lavastoviglie pensile. - Google Patents

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ITRN20080019A1
ITRN20080019A1 ITRN20080019A ITRN20080019A1 IT RN20080019 A1 ITRN20080019 A1 IT RN20080019A1 IT RN20080019 A ITRN20080019 A IT RN20080019A IT RN20080019 A1 ITRN20080019 A1 IT RN20080019A1
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IT
Italy
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duct
trolley
washing liquid
dishwasher according
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Inventor
Dino Bongini
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Indesit Co Spa
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    • A47L15/4214Water supply, recirculation or discharge arrangements; Devices therefor
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    • A47L15/0081Washing or rinsing machines for crockery or tableware of non-domestic use type, e.g. commercial dishwashers for bars, hotels, restaurants, canteens or hospitals with vertical sliding closing doors, e.g. hood-type dishwashers
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“LAVASTOVIGLIE PENSILE<»>.
La presente invenzione ha per oggetto una lavastoviglie pensile utilizzabile ad esempio in cucine domestiche.
Sono note lavastoviglie pensili comprendenti un involucro esterno fisso al muro e un carrello mobile verticalmente estraibile ed inseribile dall’involucro esterno. II carrello mobile prevede mezzi di posizionamento delle stoviglie da lavare. Al fine di permettere l’alimentazione del liquido di lavaggio dalla rete idrica al carrello mobile è presente un tubo flessibile di adeguata lunghezza. Grazie alla propria flessibilità il tubo si adatta agli spostamenti del carrello permettendo la comunicazione fluida tra la rete idrica e il carrello oltre che durante il funzionamento della lavastoviglie anche quando il carrello è estratto dall’involucro esterno.
Le lavastoviglie sopradescritte presentano alcuni inconvenienti.
In particolare il tubo flessibile durante lo spostamento del carrello è soggetto a flessioni e deformazioni che potrebbero agevolarne la rottura o lo sfilamento. Inoltre tale tubo flessibile potrebbe assumere una configurazione in cui presenta bruschi cambiamenti di direzione che potrebbero ostacolare il corretto deflusso dell’acqua al suo interno.
Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati, mettendo a disposizione una lavastoviglie pensile la quale presenti un migliorato sistema di alimentazione e scarico del liquido di lavaggio.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della descrizione che segue, vengono raggiunti, in accordo con la presente invenzione, da una lavastoviglie pensile avente caratteristiche strutturali e funzionali in accordo con le allegate rivendicazioni indipendenti, forme realizzative ulteriori del medesimo essendo individuate nelle allegate e corrispondenti rivendicazioni dipendenti. L’invenzione è esposta più in dettaglio nel seguito con l’aiuto dei disegni, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa.
- Figure 1 e 3 mostrano viste schematiche frontali, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, di una prima configurazione della lavastoviglie pensile secondo la presente invenzione.
- Figure 2 e 4 mostrano viste schematiche frontali rispettivamente della lavastoviglie di figura 1 e 3 in una seconda configurazione.
- Figura 5 mostra una vista schematica laterale di una lavastoviglie secondo la presente invenzione;
- Figura 6 mostra schematicamente un particolare costruttivo della lavastoviglie pensile.
- Figure 7 e 8 mostrano rispettivamente una vista prospettica e frontale di una lavastoviglie secondo la presente invenzione con indicate in tratteggio alcune parti nascoste.
- Figura 9 mostra una vista in sezione secondo il piano di sezione A-A indicato in figura 8.
Figura 10 mostra una vista in sezione secondo il piano di sezione B-B indicato in figura 8.
- Figura 11 e 12 mostrano due viste in sezione della lavastoviglie pensile in due diverse configurazioni, in particolare figura 11 mostra una vista in sezione secondo il piano C-C di figura 8.
- Figure 13a-13e mostrano una sequenza di fasi che illustrano il passaggio della lavastoviglie secondo la presente invenzione da una prima a una seconda configurazione.
Con riferimento alle figure allegate con il numero di riferimento 1 si è indicata una lavastoviglie pensile comprendente:
-un involucro 2 a sua volta comprendente un’apertura 3 inferiore;
-un carrello 4 estraibile attraverso l’apertura 3 inferiore dall’involucro 2 e mobile tra una prima configurazione e una seconda configurazione.
Il carrello 4 comprende mezzi 5 di posizionamento delle stoviglie da lavare, detti mezzi 5 di posizionamento nella prima configurazione essendo almeno parzialmente interni e nella seconda configurazione essendo esterni all’involucro 2. In particolare nella prima configurazione i mezzi 5 di posizionamento sono completamente interni all’involucro 2.
La lavastoviglie 1 comprende almeno un primo e un secondo condotto 6, 7 destinati al transito di un liquido di lavaggio, uno di detti due condotti 6, 7 essendo immobile rispetto ad almeno una porzione fissa dell’involucro 2 e l’altro essendo solidale al carrello 4.
D primo condotto 6 comprende un primo tratto terminale 61 che almeno nella prima configurazione del carrello 4 contraffaccia una sezione 75 di passaggio del liquido di lavaggio definita dal secondo condotto 7. In questo modo è permesso il transito del liquido di lavaggio tra il primo e il secondo condotto 6, 7. In particolare sono assenti condotti intermedi tra il primo e il secondo condotto 6, 7. Il primo e il secondo condotto 6, 7 sono rigidi.
La lavastoviglie I comprende una vasca 700 di lavaggio. Il carrello 4 comprende una porzione 8 di chiusura che nella prima configurazione occlude completamente detta apertura 3 inferiore. La prima configurazione è idonea all’esecuzione di un ciclo di lavaggio di lavaggio (vedasi ad esempio figura 1, 3, 5, 7, 13a). La porzione 8 di chiusura fa parte di una base 80 inferiore del carrello 4. In tale base 80 inferiore è anche ricavato un pozzetto di scarico del liquido di lavaggio. La porzione 8 di chiusura in combinazione con l’involucro 2 permette di ottenere una chiusura stagna della vasca 700 di lavaggio che impedisce trafilamenti esterni del liquido di lavaggio. Vantaggiosamente la parte inferiore delle pareti a sviluppo sostanzialmente verticale facenti parte dell’involucro 2 e definenti la vasca 700 di lavaggio si inflettono verso l’interno della vasca 700 di lavaggio (soluzione non illustrata). Si favorisce così la raccolta dell’acqua nella parte inferiore centrale della vasca 700 di lavaggio ove è previsto un pozzetto di scarico ed in questo modo si ostacolano eventuali perdite d’acqua all’esterno della lavastoviglie 1. La porzione 8 di chiusura comprende un bordo 81 perimetrale in rilievo che si protende verso l’alto. Quando il carrello 4 è nella prima configurazione il bordo 81 perimetrale si innesta in una scanalatura 82 controsagomata ricavata sulla parte dell’involucro 2 contraffacciante la porzione 8 di chiusura del carrello 4 per minimizzare ulteriormente il rischio di trafilamenti del liquido di lavaggio. Sempre per migliorare la tenuta tra la porzione 8 di chiusura e l’involucro 2 è presente una guarnizione in gomma o di materiale equivalente. Nella seconda configurazione la porzione 8 di chiusura è allontanata dall’apertura 3 inferiore (vedasi ad esempio figure 2, 4, 12, 13e). La prima e la seconda configurazione del carrello 4 corrispondono alle due posizioni estreme permesse dalla corsa del carrello 4.
Il dispositivo 1 di lavaggio comprende mezzi 83 di aggancio che trattengono il carrello 4 quando questo si trova a fine corsa nella prima configurazione. Vantaggiosamente tali mezzi 83 di aggancio sono di tipo meccanici e si innestano quando il carrello 4 giunge nella prima configurazione. In questo modo il carrello 4 può rimanere sollevato nella prima configurazione in tutta sicurezza. Per permettere il passaggio dalla prima alla seconda configurazione del carrello 4, tali mezzi 83 di aggancio vengono disimpegnati dal carrello 4. In figura 6, 11 e 12 sono esemplificativamente illustrati i mezzi 83 di aggancio. Tali mezzi 83 di aggancio comprendono un corpo 830 girevolmente vincolato all’involucro 2 tramite un perno 831. In una prima zona 834 tale corpo 830 comprende un alloggiamento 832 destinato ad accogliere nella prima configurazione del carrello 4 un inserto 833 del carrello 4 stesso. Il corpo 830 comprende una seconda zona 835 che è opposta alla prima zona 834 rispetto a detto perno 831. Detta seconda zona 835 è connessa ad un punto 836 fisso dell’involucro 2 attraverso mezzi 837 elastici. Quando il carrello 4 passa dalla seconda alla prima configurazione i mezzi 837 elastici vengono dapprima compressi fino ad un valore massimo e poi ritornano in uno stato di minor compressione. In particolare in figura 6 in linea continua è illustrato il corpo 830 in due posizioni limite. Con linea continua è illustrato il corpo 830 nella posizione in cui il carrello 4 sta innestandosi con detto corpo 830 (in tale caso il corpo 830 si trova nella stessa posizione di figura 12 ove il carrello 4 è svincolato dai mezzi 83 di aggancio). Invece con linea a tratti è illustrato il corpo 830 quando il carrello 4 si trova nella prima configurazione (si veda anche figura 11). Quando il carrello 4 si trova nella prima configurazione il peso del carrello 4 stesso non riesce a vincere la forza esercitata dai mezzi 837 elastici. Il carrello 4 resta dunque bloccato in detta prima configurazione. Per poter spostare il carrello 4 dalla prima alla seconda configurazione è dunque necessario esercitare una forza addizionale sufficiente a vincere l’azione resistente esercitata dai mezzi 837 elastici.
Durante l’estrazione del carrello 4 dall’involucro 2, il carrello 4 è mobile tra una posizione estrema di inizio corsa corrispondente alla prima configurazione e una posizione estrema di fine corsa corrispondente alla seconda configurazione. Viceversa durante l’inserimento del carrello 4 all’interno dell’involucro 2 il carrello 4 è mobile tra una posizione estrema di inizio corsa corrispondente alla seconda configurazione e una posizione estrema di fine corsa corrispondente alla prima configurazione.
Il secondo condotto 7 comprende un secondo tratto 71 terminale che almeno nella prima configurazione del carrello 4 contraffaccia detto primo tratto 61 terminale.
Nella seconda configurazione del carrello 4 il primo e il secondo tratto terminale 61, 71 sono ad una distanza reciproca maggiore che nella prima configurazione. Il secondo tratto 71 terminale comprende un imbuto 72 che riduce la propria sezione di passaggio lungo la direzione e il verso di flusso del liquido di lavaggio. Tale imbuto 72 comprende un elemento convergente. L’imbuto 72 potrebbe al limite presentare anche una brusca riduzione della sezione di passaggio.
Rispetto alla direzione e al verso di flusso del liquido di lavaggio, il secondo tratto 71 terminale comprende, immediatamente a valle dell’imbuto 72, un elemento 73 divergente che aumenta la propria sezione di passaggio lungo il verso e la direzione di deflusso del liquido di lavaggio. Tale elemento 73 divergente aumenta il tiraggio del secondo tratto 71 terminale.
Vantaggiosamente il primo tratto terminale 61 è sagomato come un ugello 62. L’ugello 62 si sviluppa attorno ad un primo asse 620. L’imbuto 72 si sviluppa attorno ad un secondo asse 720. Il primo e il secondo asse 620, 720 sono verticali. Più in generale gli assi lungo cui si sviluppano il primo e il secondo tratto terminale 61, 71 nella prima configurazione del carrello 4 sono coincidenti.
Il primo e il secondo asse 620, 720 nella prima configurazione sono coincidenti. Nel caso in cui l’ugello 62 e l’imbuto 72 facciano parte di mezzi 871 di alimentazione del liquido di lavaggio la verticalità di tali assi 620, 720 agevola il passaggio del liquido di lavaggio per gravità dal primo tratto 61 terminale al secondo tratto 71 terminale.
Vantaggiosamente il primo e il secondo tratto 61, 71 terminale sono rigidi.
Soprattutto nell’ipotesi in cui il primo e il secondo condotto 6, 7 facciano parte di mezzi 870 di scarico del liquido di lavaggio nella prima configurazione il primo tratto 61 terminale è almeno parzialmente all’ interno del secondo condotto 7 (vedasi ad esempio figure 3, 4). In tal caso, vantaggiosamente, nella prima configurazione il primo tratto 61 terminale è interno al secondo tratto 71 terminale.
Opportunamente nella vasca 700 di lavaggio è presente un irroratore 76 rotante dotato di ugelli che distribuiscono il getto del liquido di lavaggio nella vasca 700 di lavaggio agevolando la pulizia delle stoviglie. Tale irroratore 76 potrebbe essere di tipo tradizionale oppure del tipo descritto nella privativa US5579789. Vantaggiosamente nel carrello 4 lungo i mezzi 871 di alimentazione del liquido di lavaggio alla vasca 700 di lavaggio, la lavastoviglie 1 comprende un dolcificatore 84 per ridurre la durezza del liquido di lavaggio. Sul fondo 70 della vasca 700 di lavaggio è posto un filtro 84. A valle del filtro 84 è posto un canale 85 di convogliamelo del liquido di lavaggio aH’irroratore 76. Lungo tale canale 85 di convogliamento del liquido di lavaggio aH’irroratore 76 è posta una prima pompa 86 del liquido di lavaggio. A valle del filtro 84 sono altresì presenti i mezzi 870 di scarico del liquido di lavaggio; tali mezzi 870 di scarico comprendono una seconda pompa 87 di scarico. La prima e/o la seconda pompa 86, 87 fanno parte dei mezzi di pompaggio.
Alternativamente è presente una unica pompa in luogo della prima e della seconda pompa 86, 87. In tal caso a valle del filtro 84 (rispetto al deflusso del liquido di lavaggio) è presente un unico condotto lungo cui è posta detta unica pompa. A valle di tale unica pompa è posta una elettrovalvola deviatrice di flusso. In funzione della propria configurazione tale elettrovalvola devia il liquido di lavaggio o nel canale 85 di convogliamento del liquido di lavaggio airirroratore 76 oppure ai mezzi 870 di scarico.
Nella prima configurazione del carrello 4 la porzione 8 di chiusura della apertura 3 inferiore, in combinazione con l’involucro 2, delimita e circoscrive la vasca 700 di lavaggio.
Nella prima configurazione del carrello 4 un’interfaccia 63 tra il primo e il secondo condotto 6, 7 si trova nella vasca 700 di lavaggio, eventuali trafilamenti del liquido di lavaggio nel passaggio tra il primo e il secondo condotto 6, 7 essendo raccolti su un fondo 70 della vasca 700 di lavaggio.
Lungo un condotto solidale alla porzione fissa dell’involucro 2 e facente parte dei mezzi 871 di alimentazione del liquido di lavaggio (ad esempio il condotto 6 nelle figure 1 e 2 o il condotto 9b nelle figure 3 e 4) la lavastoviglie 1 comprende una elettrovalvola 838 che regola l’alimentazione del liquido di lavaggio. Lungo un condotto solidale alla porzione fissa dell’involucro 2 facente parte dei mezzi 870 di scarico del liquido di lavaggio (ad esempio il condotto 9a nelle figure 1 e 2 o il condotto 7 nelle figure 3 e 4) la lavastoviglie 1 comprende una valvola 839 di non ritorno che impedisce inversioni di flusso (per chiarezza espositiva l’elettrovalvola 838 e la valvola 839 di non ritorno sono indicate solo in figura 5).
Si faccia riferimento alla soluzione costruttiva illustrata in figura 1 e 2.
Il primo e il secondo condotto 6, 7 fanno parte dei mezzi 871 di alimentazione del liquido di lavaggio nella vasca 700 di lavaggio. Rispetto al verso di deflusso del liquido di lavaggio lungo i mezzi 871 di alimentazione il primo condoto 6 è a monte del secondo condotto 7 ed è solidale a detta porzione fissa dell’involucro 2. Il secondo condotto 7 è solidale al carrello 4.
La lavastoviglie 1 comprende un terzo e un quarto condotto 9a, 10a che fanno parte dei mezzi 870 di scarico del liquido di lavaggio, detto terzo condotto 9a essendo immobile rispetto a detta porzione fissa dell’involucro 2, detto quarto condotto 10a essendo solidale al carrello 4; detto terzo condotto 9a comprende un terzo tratto 90a terminale che almeno nella prima configurazione del carrello 4 contraffaccia una sezione 77 di passaggio del liquido di lavaggio definita dal quarto condotto 10a, in tal modo essendo permesso il transito del liquido di lavaggio tra il terzo e il quarto condotto 9a, IOa. Anche il terzo e il quarto condotto 9a, IOa sono rigidi. Nella prima configurazione il terzo e il quarto condotto 9a, IOa sono in contatto reciproco per permettere il deflusso del liquido di lavaggio da scaricare; nella seconda configurazione il terzo e il quarto condotto 9a, IOa sono reciprocamente distanziati. Nella prima configurazione la zona di contatto tra il terzo e il quarto condotto 9a, IOa è interna alla vasca 700 di lavaggio; anche in tal caso eventuali trafilamenti del liquido di lavaggio nel passaggio tra il terzo e il quarto condotto 9a, IOa sono raccolti sul fondo 70 della vasca 700 di lavaggio.
Nella prima configurazione il primo e il secondo condotto 6, 7 sono distanziati l’un l’altro. In particolare nella prima configurazione il primo tratto 61 terminale e il secondo tratto 71 terminale non sono in reciproco contatto. Preferibilmente la distanza minima tra il primo e il secondo tratto 61, 71 terminale è pari a circa 20 millimetri. Preferibilmente tale distanza minima deve essere valutata verticalmente. Tale distanza minima è importante dal momento che in caso di un calo di pressione nella rete idrica viene richiamata aria nel primo condotto 6 e non si ha un riflusso di una miscela di acqua e detergente dal secondo condotto 7 al primo condotto 6. Il primo tratto 61 terminale e il secondo tratto 71 terminale non si infilano uno nell’altro. D primo tratto 61 terminale è completamente esterno al secondo tratto 71 terminale.
Si faccia ora riferimento alla soluzione costruttiva illustrata nelle figure 3 e 4. H primo e il secondo condotto 6, 7 fanno parte di mezzi 870 di scarico del liquido di lavaggio dalla vasca 700 di lavaggio. Rispetto al verso di deflusso del liquido di lavaggio lungo i mezzi 870 di scarico, il primo condotto 6 è a monte del secondo condotto 7. In tale soluzione costruttiva vantaggiosamente il secondo condotto 7 è solidale a detta porzione fissa dell’involucro 2, detto primo condotto 6 essendo solidale al carrello 4.
La lavastoviglie 1 comprende un terzo e un quarto condotto 9b, 10b che fanno parte dei mezzi 871 di alimentazione del liquido di lavaggio. Il terzo condotto 9b è immobile rispetto a detta porzione fissa dell’involucro 2. Il quarto condotto 10b è solidale al carrello 4; detto terzo condotto 9b comprende una terza porzione 90b terminale che almeno nella prima configurazione del carrello 4 contraffaccia una sezione 78 di passaggio del liquido di lavaggio definita dal quarto condotto 10b. In questo modo è permesso il transito del liquido di lavaggio tra il terzo e il quarto condotto 9b, 10b.
Vantaggiosamente nella prima configurazione il primo e il secondo condotto 6, 7 sono accostati per definire un canale di passaggio senza soluzione di continuità. Eventualmente tra il primo e il secondo condotto 6, 7 potrebbe essere presente una guarnizione per migliorare la tenuta fluidodinamica. In tal caso però la forza richiesta per passare dalla seconda alla prima configurazione sarebbe maggiore dovendo tener conto anche della forza necessaria per vincere la resistenza elastica della guarnizione. Vantaggiosamente il primo tratto terminale 61 del primo condotto 6 comprende una scanalatura perimetrale in cui è alloggiata detta guarnizione. Tale guarnizione è vantaggiosamente perimetrale, tipo O-ring. In una soluzione costruttiva alternativa il primo e il secondo condotto 6, 7 potrebbero comprendere mezzi di reciproco collegamento ad innesto rapido (ad esempio di una tipologia individuata sul mercato con il nome commerciale “RECTUS Series 21KA”). Quanto appena descritto con riferimento alla soluzione di figura 3 e 4 e relativamente alla guarnizione, al suo alloggiamento e/o ai mezzi di connessione ad innesto rapido può essere ripetuto anche per la soluzione di figura 1 e 2 sostituendo al primo e al secondo condotto 6, 7 di figure 3 e 4 rispettivamente il quarto e il terzo condotto 10a, 9a di figura 1 e 2.
Come esemplificativamente illustrato nelle figure 3 e 4, nella prima configurazione il terzo e il quarto condotto 9b, 10b sono distanziati l’un l’altro. Questo per permettere i vantaggi già indicati in precedenza con riferimento alla soluzione di figura 1 e 2 e legati principalmente ad evitare l’inversione di flusso lungo i mezzi 871 di alimentazione dell’acqua nella vasca 700 di lavaggio (tali vantaggi sono riconducibili alla necessità di impedire l’ingresso di una miscèla di acqua e detergente nel terzo condotto 9b). La soluzione costruttiva di figura 1 e 2 e la soluzione costruttiva delle figure 3 e 4 sono del tutto identiche anche se sono stati attribuiti numeri di riferimento diversi ai medesimi componenti. Ai condotti 9b e 10b di figura 3 e 4 possono essere attribuite tutte le caratteristiche tecniche attribuite in precedenza in modo diretto o indiretto rispettivamente ai condotti 6 e 7 di figura 1 e 2. Analogamente ai condotti 9a e 10a di figura 1 e 2 possono essere attribuite tutte le caratteristiche tecniche attribuite in precedenza in modo diretto o indiretto rispettivamente ai condotti 7 e 6 di figura 3 e 4.
Come esemplificativamente illustrato in figura 5 l’involucro 2 comprende nella porzione superiore uno sportello 11 di ispezione che permette l’accesso ad un vano 110 di manutenzione posto al di sopra della vasca 700 di lavaggio e destinato ad alloggiare: collegamenti idraulici e/o una scheda elettronica di gestione della lavastoviglie e/o collegamenti elettrici e/o un blocco di sicurezza che impedisce l’avvio del ciclo di lavaggio qualora il carrello 4 non sia completamente sollevato in modo da garantire la chiusura stagna della vasca 700 di lavaggio e il collegamento fluidodinamico del primo e del secondo condotto.
Vantaggiosamente l’utente accedendo al vano 110 di manutenzione può raggiungere anche i sopraindicati mezzi 83 di aggancio meccanici che bloccano il carrello 4 quando questo giunge a fine corsa nella prima configurazione. Il vano 110 di manutenzione è vantaggiosamente posto sopra la vasca 700 di lavaggio per minimizzare gli ingombri laterali della lavastoviglie 1. Lo sportello 11 di ispezione può essere incernierato oppure del tipo a saracinesca. Il posizionamento superiore dello sportello 11 lo rende invisibile all’utente che solitamente si trova più in basso. Lo sportello 11 di ispezione è vantaggioso dunque per effettuare gli allacciamenti elettrici e/o idraulici come in generale per interventi di manutenzione.
Si faccia riferimento alla figura 5. Tra la vasca 700 di lavaggio e la sommità 112 della lavastoviglie 1 è ricavata un’intercapedine 111. Tale intercapedine 111 può comprendere detto vano 110 di manutenzione. Nell’intercapedine 111 esternamente al vano 110 di manutenzione possono essere posizionati dispositivi ausiliari quali ad esempio: un motore elettrico di movimentazione del carrello 4, una ventola di asciugatura, uno spruzzatore fisso che bagna le stoviglie dall’alto, ecc.. Per chiarezza espositiva i mezzi di alimentazione 871 e scarico 870 del liquido di lavaggio sono raffigurati solo in parte e in corrispondenza del vano 110 di manutenzione.
In una esemplificativa e non limitativa soluzione costruttiva:
-l’intercapedine 111 si sviluppa in altezza per circa 15 centimetri;
-l’involucro 2 che delimita lateralmente la vasca 700 di lavaggio si sviluppa in altezza per circa 37 centimetri;
-la porzione 8 di chiusura che sporge dall’involucro 2 nella prima configurazione di fine corsa del carrello 4 si sviluppa in altezza per circa 8 centimetri.
Oggetto della presente invenzione è un metodo di fissaggio ad una parete di una lavastoviglie pensile secondo la presente invenzione, detto metodo comprendendo le fasi di:
- posizionare sul muro una dima dotata di segni di riferimento per la realizzazione di fori per gli attacchi elettrici e idraulici;
- realizzare in corrispondenza dei segni di riferimento della dima fori per la realizzazione degli attacchi idraulici ed elettrici.
Vantaggiosamente tale dima potrebbe prevedere una bolla per permettere un veloce allineamento rispetto alla linea dell’ orizzonte. Tale dima comprende una maschera rettangolare dalle dimensioni di circa 50-58 centimetri in larghezza e 10-15 centimetri in altezza. La dima presenta una larghezza inferiore rispetto alla lavastoviglie 1 (la quale tipicamente è larga 60 centimetri), in modo che vada a completa scomparsa quando si monta la lavastoviglie 1. Alle estremità del lato di maggiore lunghezza della dima sono posti i riferimenti per realizzare i fori per gli agganci della lavastoviglie 1 pensile. In particolare tali riferimenti si trovano nei 5 centimetri posti alle due estremità del lato di maggiore lunghezza della dima. Più all’ interno si trovano i riferimenti per realizzare i fori per gli attacchi alla rete elettrica e alla rete idrica.
Vantaggiosamente la lavastoviglie 1 comprende mezzi di alimentazione elettrica dei componenti elettrici posti nel carrello 4 ad esempio i mezzi di pompaggio, un’interfaccia utente di tipo elettronico, ecc.
In una prima soluzione costruttiva potrebbe essere presente un conduttore elettrico filiforme e mezzi di avvolgimento di tale filo. In tal caso la lunghezza del filo srotolata dai mezzi di avvolgimento è quella necessaria per permettere la connessione con il carrello 4. Ovviamente la lunghezza del filo srotolata varia al passaggio del carrello 4 tra la prima e la seconda configurazione.
In una seconda soluzione potrebbe essere presente un filo di predeterminata lunghezza sufficiente ad alimentare il carrello 4 sia nella prima, sia nella seconda configurazione, sia nelle configurazioni intermedie.
In una ulteriore soluzione costruttiva potrebbe essere presente un primo connettore solidale al carrello 4, e un secondo connettore fisso all’involucro 2. Il primo e il secondo connettore realizzano un contatto di tipo attacca-stacca. In particolare nella prima configurazione (dovendo essere garantito il funzionamento dei mezzi di pompaggio) il primo e il secondo connettore sono a contatto. Nella seconda configurazione invece il primo e il secondo connettore sono reciprocamente distanziati impedendo quindi la connessione elettrica. In tal caso nella seconda configurazione il funzionamento dell’interfaccia utente posta sul carrello 4 è permesso da una batteria, vantaggiosamente ricaricabile oppure da un pannello fotovoltaico (essendo eventualmente associata al pannello fotovoltaico una batteria del tipo descritto nella privativa EP727823).
Un’ulteriore soluzione costruttiva dei mezzi di alimentazione della corrente elettrica dei componenti elettrici solidali al carrello 4 è descritta in seguito. Per una sintetica descrizione del funzionamento della lavastoviglie pensile si faccia riferimento alla soluzione illustrata nelle figure 1 e 2. In generale, durante l’uso, quando il carrello 4 è nella prima configurazione il liquido di lavaggio viene prelevato dalla rete idrica e fatto transitare nel primo condotto 6 per poi passare attraverso l’interfaccia 63 nel secondo condotto 7. Attraverso l’irroratore 76 rotante il liquido di lavaggio viene introdotto nella vasca 700 di lavaggio in pressione per lavare le stoviglie posizionate sui mezzi 5 di posizionamento. Il liquido utilizzato per il lavaggio si accumula sul fondo della vasca 700 di lavaggio ove è ricavato il pozzetto di scarico. Il liquido di lavaggio da scaricare viene prelevato da detto pozzetto tramite il quarto condotto 10a e poi convogliato nel terzo condotto 9a per essere scaricata nella rete idrica.
Quando il carrello 4 si abbassa spostandosi dalla prima configurazione verso la seconda configurazione allora un sistema di blocco impedisce il richiamo di nuova acqua dalla rete idrica, il prelievo e lo scarico di acqua rispetto alla rete idrica avvenendo solo quando il carrello 4 è nella prima configurazione.
Come ad esempio illustrato nelle figure da 13a a 13e, durante il passaggio tra la prima e la seconda configurazione il carrello 4 presenta una traiettoria che presenta una componente di spostamento orizzontale e una componente di spostamento verticale. Vantaggiosamente lo spostamento secondo una componente orizzontale e verticale potendo avvenire contemporaneamente. In particolare la lavastoviglie 1 comprende mezzi 89 di movimentazione del carrello 4. I mezzi 89 di movimentazione del carrello 4 comprendono guide 88 longitudinali lungo cui il carrello 4 trasla. Tali guide 88 sono immobili rispetto ad almeno una porzione fissa dell’involucro 2. L’involucro 2 comprende una parete 21 frontale che fronteggia un piano verticale di riferimento esterno alla lavastoviglie 1, il passaggio del carrello 4 dalla prima alla seconda configurazione determinando un avvicinamento del carrello 4 a detto piano di riferimento (che è puramente fittizio e dunque non illustrato). Per agevolare il passaggio dalla seconda alla prima configurazione e per rendere più “dolce” il passaggio dalla prima alla seconda configurazione, il carrello è collegato a contrappesi. Opportunamente la movimentazione del carrello 4 potrebbe essere motorizzata. Alternativamente potrebbe essere presente una maniglia 91 in corrispondenza della porzione frontale della lavastoviglie 1, tale maniglia 91 permettendo di sbloccare il carrello 4 e agevolando la movimentazione del carrello 4.
Nella soluzione costruttiva illustrata in figura 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, vantaggiosamente i mezzi 89 di movimentazione del carrello 4 comprendono un quadrilatero articolato, preferibilmente un parallelogramma articolato. H quadrilatero articolato comprende un telaio 891 solidale all’involucro 2, e una biella 892 che è solidale al carrello 4.
Il quadrilatero articolato comprende inoltre due bracci 893 che collegano biella 892 e telaio 891 del quadrilatero articolato. Nel gergo tecnico il telaio di un quadrilatero articolato è la parte fissa del quadrilatero articolato, mentre la biella è il componente mobile opposto al telaio e ad esso collegato tramite due bracci. Vantaggiosamente è presente uno smorzatore 79 operativamente interposto tra l’involucro 2 e il quadrilatero articolato (in particolare tale smorzatore 79 andrebbe interposto tra l’involucro 2 e almeno uno dei due bracci 893 del quadrilatero articolato). In tal modo si evita che il carrello 4 si abbassi in modo brusco.
In una soluzione costruttiva esemplificativamente illustrata nelle figure 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, i mezzi di alimentazione elettrica dei componenti elettrici solidali al carrello 4 comprendono un cavo 894 elettrico di lunghezza costante che viene fatto passare internamente ad uno dei due bracci 893 dei mezzi 89 di movimentazione. Tale cavo 894 elettrico (illustrato tratteggiato in figura 5) permette quindi di porre in comunicazione i componenti elettrici posti sul carrello 4 con un’alimentazione elettrica esterna al carrello 4. In questa particolare soluzione costruttiva si evita sia l’utilizzo di mezzi avvolgitori sia l’impiego di cavi elettrici laschi nella vasca 700 di lavaggio.
L’invenzione consegue importanti vantaggi.
Innanzitutto permette di realizzare un collegamento idraulico del carrello alla rete idrica che permette la massima libertà di movimentazione del carrello.
Un ulteriore, importante vantaggio è che permette di migliorare il corretto funzionamento nel tempo del collegamento idraulico del carrello evitando sfìlamenti e prematura usura dei condotti del liquido di lavaggio.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ ambito del concetto inventivo che la caratterizza, Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Lavastoviglie pensile comprendente: -un involucro (2) comprendente un’apertura (3) inferiore; -un carrello (4) estraibile attraverso l’apertura (3) inferiore dall’involucro (2) e mobile tra una prima configurazione e una seconda configurazione, per il posizionamento delle stoviglie da lavare detto carrello (4) comprendendo mezzi (5) di posizionamento che nella prima configurazione sono almeno parzialmente interni e nella seconda configurazione sono esterni all’involucro (2); caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un primo e un secondo condotto (6, 7) destinati al transito di un liquido di lavaggio, uno di detti due condotti (6, 7) essendo immobile rispetto ad almeno una porzione fissa dell’involucro (2) e l’altro essendo solidale al carrello (4); detto primo condotto (6) comprendendo un primo tratto terminale (61) che almeno nella prima configurazione del carrello (4) contraffaccia una sezione (75) di passaggio del liquido di lavaggio definita dal secondo condotto (7), in tal modo essendo permesso il transito del liquido di lavaggio tra il primo e il secondo condotto (6, 7).
  2. 2. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il carrello (4) comprende una porzione (8) di chiusura che nella prima configurazione occlude completamente detta apertura (3) inferiore, detta prima configurazione essendo idonea all’esecuzione di un ciclo di lavaggio, nella seconda configurazione la porzione (8) di chiusura essendo allontanata dall’apertura (3) inferiore.
  3. 3. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il secondo condotto (7) comprende un secondo tratto (71) terminale che almeno nella prima configurazione del carrello (4) contraffaccia detto primo tratto (61) terminale.
  4. 4. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che nella seconda configurazione del carrello (4) il primo e il secondo tratto terminale (61, 71) sono ad una distanza reciproca maggiore che nella prima configurazione.
  5. 5. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che il secondo tratto (71) terminale comprende un imbuto (72) che riduce la propria sezione di passaggio lungo la direzione e il verso di flusso del liquido di lavaggio.
  6. 6. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che rispetto alla direzione e al verso di flusso del liquido di lavaggio il secondo tratto (71) terminale comprende, immediatamente a valle dell’imbuto (72), un elemento (73) divergente che aumenta la propria sezione di passaggio lungo il verso e la direzione di deflusso del liquido di lavaggio.
  7. 7. Lavastoviglie secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il primo tratto terminale (61) è sagomato come un ugello (62).
  8. 8. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 7 quando dipende direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l’ugello (62) si sviluppa attorno ad un primo asse (620) e l’imbuto (72) si sviluppa attorno ad un secondo asse (720).
  9. 9. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto il primo e il secondo asse (620, 720) sono coincidenti e/o verticali.
  10. 10. Lavastoviglie secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nella prima configurazione il primo tratto (61) terminale è almeno parzialmente all’interno del secondo condotto (7).
  11. 11. Lavastoviglie secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una vasca (700) di lavaggio.
  12. 12. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che l’involucro (2) comprende nella porzione superiore uno sportello (11) di ispezione che permette l’accesso ad un vano (110) posto al di sopra della vasca (700) di lavaggio e destinato ad alloggiare: collegamenti idraulici e/o una scheda elettronica di gestione della lavastoviglie e/o collegamenti elettrici,
  13. 13. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 11 o 12 quando dipende direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che nella prima configurazione del carrello (4) detta porzione (8) di chiusura in combinazione con l’involucro (2) delimita e circoscrive la vasca (700) di lavaggio.
  14. 14. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 11 o 12 o 13, caratterizzata dal fatto che nella prima configurazione del carrello (4) un’interfaccia (63) tra il primo e il secondo condotto (6, 7) si trova nella vasca (700) di lavaggio, eventuali trafilamenti del liquido di lavaggio nel passaggio tra il primo e il secondo condotto (6, 7) essendo raccolti su un fondo (70) della vasca (700) di lavaggio.
  15. 15. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 11 o 12 o 13 o 14, caratterizzata dal fatto che il primo e il secondo condotto (6, 7) fanno parte di mezzi (871) di alimentazione del liquido di lavaggio nella vasca (700) di lavaggio; rispetto al verso di deflusso del liquido di lavaggio lungo i mezzi (871) di alimentazione, il primo condotto (6) essendo a monte del secondo condotto (7) ed essendo solidale a detta porzione fissa dell’involucro (2); detto secondo condotto (7) essendo solidale al carrello (4).
  16. 16. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto di comprendere un terzo e un quarto condotto (9a, IOa) che fanno parte di mezzi (870) di scarico del liquido di lavaggio, detto terzo condotto (9a) essendo immobile rispetto a detta porzione fissa dell’involucro (2), detto quarto condotto (IOa) essendo solidale al carrello (4); detto terzo condotto (9a) comprendendo un terzo tratto (90a) terminale che almeno nella prima configurazione del carrello (4) contraffaccia una sezione (77) di passaggio del liquido di lavaggio definita dal quarto condotto (IOa), in tal modo essendo permesso il transito del liquido di lavaggio tra il terzo e il quarto condotto (9a, IOa).
  17. 17. Lavastoviglie secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nella prima configurazione il primo e il secondo condotto (6, 7) sono distanziati l’un l’altro.
  18. 18. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 11 o 12 o 13 o 14, caratterizzata dal fatto che il primo e il secondo condotto (6, 7) fanno parte di mezzi (870) di scarico del liquido di lavaggio dalla vasca (700) di lavaggio; rispetto al verso di deflusso del liquido di lavaggio lungo i mezzi (870) di scarico il primo condotto (6) essendo a monte del secondo condotto (7), il secondo condotto (7) essendo solidale a detta porzione fissa dell’involucro (2), detto primo condotto (6) essendo solidale al carrello (4).
  19. 19. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto di comprendere un terzo e un quarto condotto (9b, 10b) che fanno parte di mezzi (871) di alimentazione del liquido di lavaggio, detto terzo condotto (9b) essendo immobile rispetto a detta porzione fissa dell’involucro (2), detto quarto condotto (10b) essendo solidale al carrello (4); detto terzo condotto (9b) comprendendo una terza porzione (90b) terminale che almeno nella prima configurazione del carrello (4) contraffaccia una sezione (78) di passaggio del liquido di lavaggio definita dal quarto condotto (10b), in tal modo essendo permesso il transito del liquido di lavaggio tra il terzo e il quarto condotto (9b, 10b).
  20. 20. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che nella prima configurazione il terzo e il quarto condotto (9b, 10b) sono distanziati l’un l’altro.
  21. 21. Lavastoviglie secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 14 o secondo la rivendicazione 18 o 19 o 20, caratterizzata dal fatto che nella prima configurazione il primo e il secondo condotto (6, 7) sono accostati per definire un canale di passaggio senza soluzione di continuità.
  22. 22. Lavastoviglie secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi (89) di movimentazione del carrello (4), durante il passaggio tra la prima e la seconda configurazione del carrello (4), detti mezzi (89) di movimentazione determinando una traiettoria del carrello (4) che presenta una componente di spostamento orizzontale e una componente di spostamento verticale.
  23. 23. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 22, caratterizzata dal fatto che i mezzi di movimentazione (89) comprendono un quadrilatero articolato che a sua volta definisce: un telaio (891) solidale all’involucro (2), una biella (892) solidale al carrello (4) e due bracci (893) che collegano biella (892) e telaio (891) del quadrilatero articolato.
  24. 24. Lavastoviglie secondo la rivendicazione 23, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di alimentazione elettrica dei componenti elettrici solidali al carrello (4) che a loro volta comprendono un cavo (894) elettrico di lunghezza costante che viene fatto passare internamente ad uno dei bracci (893) dei mezzi (89) di movimentazione.
  25. 25. Metodo di fissaggio ad una parete di una lavastoviglie secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 24 comprendente le fasi di: posizionare sul muro una dima dotata di segni di riferimento per la realizzazione di fori per gli attacchi elettrici e idraulici; - realizzare in corrispondenza dei segni di riferimento della dima fori per la realizzazione degli attacchi idrici ed elettrici.
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