ITRM960064U1

ITRM960064U1 - Contenitore ripiegabile

Info

Publication number: ITRM960064U1
Application number: IT96RM000064U
Authority: IT
Inventors: Pilla Luciano Di
Original assignee: Ancan Srl
Priority date: 1996-04-09
Filing date: 1996-04-09
Publication date: 1997-10-09
Also published as: IT240080Y1; EP0800998A1; ITRM960064V0

Description

DESCRIZIONE

della domanda di brevetto per Modello di Utilità dal titolo: "CONTENITORE RIPIEGABILE"

CAMPO DEL RITROVATO

Il presente ritrovato riguarda un contenitore ripiegabile. In particolare il ritrovato si riferisce a un contenitore a base rettangolare ottenuto a partire da materiali rigidi o semirigidi, dotati di una sostanziale elasticità, più dettagliatamente descritti nella seguente descrizione. Detto contenitore è caratterizzato da una specifica combinazione di piegature e tagli, realizzati su alcune di dette superfici piane in modo che il contenitore, quando vuoto e ripiegato, assuma una dimensione molto ridotta.

TECNICA ANTERIORE

E* nota l'esigenza di avere a disposizione contenitori che, pieni, possano racchiudere un volume determinato e, vuoti, possano essere ripiegati in modo da occupare il minimo volume. La stessa titolare ha già depositato una precedente domanda di brevetto EP 95109346 nella quale è descritta una serie di contenitori ripiegabili, realizzati con materiali rigidi o semirigidi. Tuttavia per alcuni di tali materiali, come ad esempio il cartone a doppia parete, cosiddetto "microonda", o il polipropilene, anch'esso a doppia parete con interno a camera d'aria o a nido d'ape, il cosiddetto "polionda", ai quali mal si adattava il sistema di piegatura descritto in detta domanda di brevetto, è stata sviluppata una particolare combinazione di incisioni, da applicare su contenitori parallelepipedi a base quadrata o rettangolare che permette di sfruttare e amplificare l'elasticità insita nel materiale usato. In particolare si è visto che in tal caso, rispetto ai contenitori descritti nella sopra citata domanda di brevetto EP, il taglio posto sulla base dei contenitori parallelepipedi doveva necessariamente essere sostituito con almeno una piega.

SOMMARIO DEL RITROVATO

Scopo del presente ritrovato è pertanto quello di realizzare un contenitore a forma parallelepipeda, preferibilmente aperto, a base rettangolare, dotato di una combinazione di pieghe associate a tagli, ottenuti per fustellatura e applicati sulle pareti laterali e sulla base del contenitore, in modo che esso possa essere ripiegato per assumere, dopo la piegatura, la dimensione di una delle sue pareti laterali e spessore che è funzione dello spessore del materiale con cui è realizzato il contenitore stesso.

Il contenitore secondo il ritrovato è ottenuto a partire da materiali aventi un certo spessore e caratterizzati dall'avere una prima ed una seconda parete, che racchiudono uno spazio entro cui è posta una struttura sostanzialmente di irrigidimento, come ad esempio una struttura lamellare o a nido d'ape. Strutture di questo tipo possono essere quelle menzionate sopra come ad esempio il polionda o microonda.

Inoltre, per spiegare la combinazione di pieghe e tagli utilizzata nella presente descrizione, si farà ricorso alle dizioni "linea di piega fustellata", o semplicemente "linea di piega" e "linea di taglio". Le linee di taglio sono indicate nei disegni come linee continue, quindi anche i bordi del contenitore saranno considerati come linee di taglio, linee cioè lungo le quali viene operato un taglio per ottenere il contenitore nella sua forma finale a partire da una porzione di materiale di partenza sostanzialmente più grande. Si tenga conto che il materiale impiegato per realizzare il contenitore deve essere .fustellabile e sarà preferibilmente processabile per tranciatura. I contenitori così realizzati sono preferibilmente prodotti non per stampaggio, ma da una superficie piana di partenza, opportunamente tagliata e fustellata secondo le indicazioni del ritrovato. Per "linea di piega fustellata" si intenderà una lìnea di piega ottenuta per fustellatura, tracciata sulla superficie del contenitore. Lungo tale linea si opera una piegatura della superficie stessa, la piegatura essendo tale da produrre rispettivamente un rilievo della superficie e, alternativamente, un abbassamento di essa.

rispetto al piano identificato dalla superficie stessa. Nelle figure le linee di piega fustellate si indicheranno per convenzione a tratto interrotto: quelle che producono un sollevamento della superficie saranno indicate in tratteggio, quelle che producono un abbassamento di essa rispetto al piano identificato dalla superficie stessa saranno indicate a puntolinea.

Per fustellatura si indica quella tecnica, nota agli esperti, tramite la quale si ottiene un'incisione o una cordonatura del materiale fustellato lungo cui si opera una piegatura.

ELENCO DELLE FIGURE

Fig. 1 illustra schematicamente in prospettiva una prima realizzazione di un contenitore sostanzialmente parallelepipedo aperto a base rettangolare secondo il ritrovato.

Fig. 2 è una vista dall'alto del contenitore di fig. 1.

Fig. 3 è una vista dal basso del contenitore di fig. 1.

Fig. 4 è una vista schematica in prospettiva di un particolare del contenitore di fig. 1.

Fig. 5 è una vista dello sviluppo superficiale del contenitore di fig. 1.

Fig. 6 è una vista prospettica dall'alto del contenitore di fig.

1, parzialmente ripiegato secondo il ritrovato.

Fig. 7 è una vista prospettica dal basso del contenitore di fig.

1, parzialmente ripiegato secondo il ritrovato.

Fig. 8 è una vista prospettica dall'alto del contenitore di fig.

1, quasi completamente ripiegato.

Fig. 9 illustra schematicamente in prospettiva una seconda realizzazione di un contenitore sostanzialmente parallelepipedo aperto a base rettangolare secondo il ritrovato.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL RITROVATO

Caratteristiche e vantaggi del ritrovato verranno ora illustrati con riferimento alle tavole allegate, nelle quali sono rappresentate, a titolo di esempio esplicativo ma non limitativo, alcune realizzazioni dello stesso ritrovato.

Come si può osservare dalle fig. 1 e 2, il contenitore (A) è di forma parallelepipeda aperta con base (1) e pareti laterali (2) e (3)· Sul contenitore (A) sono prodotte sia.delle linee di piega fusteliate che delle linee di taglio. In questo caso le linee di taglio (4) sono poste sulla base (1), sono in numero di due e sono ad arco di cerchio avente dimensione tale da rendere agevole l’apertura e chiusura del contenitore, ma ciascuna di esse potrebbe analogamente essere sostituita da due linee sostanzialmente rette aventi origine in (5) e convergenti fra loro. Viene indicato con P lo spessore del materiale che costituisce il contenitore. Come si può osservare, il materiale è caratterizzato da una prima (7) ed una seconda parete (7') fra le quali è presente una struttura di irrigidimento ad alette (6), in questo caso costituita da una sorta di costolatura trasversale rispetto alle linee di fustellatura.

Le linee di piega fustellate sono indicate, come detto sopra, a tratto interrotto. Come si può vedere, le linee di piega fustellate fondamentali per il presente ritrovato sono le seguenti. Le quattro linee (8) a 45° che originano dai vertici del piano di base (1), e che a due a due si raccordano fra loro con le linee di taglio (4) nella zona (5). A dette linee (8) se ne associano altre, indicate con (10), poste in corrispondenza della mezzeria delle pareti laterali (3)· mentre le corrispondenti superfici laterali (2) non portano linee di piega. Altre linee di piega (11) sono poste sulla base (1), parallele fra loro e parallele ai lati maggiori della base (1). Tali linee di piega (11) hanno origine sulle linee (8) e (4), e preferibilmente, come nel caso illustrato nelle figure, quando le linee di piega (11) hanno origine sulle linee di piega (8) o all'intersezione della linea (8) con la linea di taglio (4), in corrispondenza di tale origine viene prodotta un'apertura (5) o (9), preferibilmente in forma di foro circolare. Tali aperture (5) e (9) agevolano l'apertura e chiusura del contenitore (A). Le linee di piega (11) sono in numero variabile, preferibilmente tre o superiore, più preferibilmente in numero dispari. Dette linee di piega (11), così specificatamente disposte, permettono la piegatura del contenitore (A) secondo il ritrovato in quanto aumentano in un certo grado l’elasticità del materiale.

Altre linee di piega (111), anch'esse parallelamente disposte fra loro, inoltre anche parallele alle linee (11) e poste sulla base (1), cooperano alla piegatura del contenitore (A). Esse hanno origine sulla zona aperta (15) e terminano sulla linea di taglio (4). Come si può osservare, esse producono un verso di piegatura opposto a quello delle corrispondenti linee di piega (11). Il numero delle linee (11') anch'esso non è vincolante ai fini del presente ritrovato ed è funzione del tipo di materiale impiegato e quindi delle necessità di piegatura, tuttavia preferibilmente tali linee (11') sono in numero pari, più preferibilmente in numero di quattro.

Associate alle linee di piega fustellate (8), (10) (11) e (11') e alle linee di taglio (4), si hanno poi altre linee di piega che coadiuvano la piegatura del contenitore (A) secondo il ritrovato. Tali linee di piega coincidono con i lati maggiori e i lati minori della base (1), sono rispettivamente indicate come linee (2') e (3') e hanno la funzione di generare il contenitore parallelepipedo (A). Ancora altre linee di piega sono le linee (12), (13) e (14), meglio illustrate in fig. 4, che sono parallele fra loro e poste a congiungere fra loro le pareti laterali (2) e (3) ai quattro angoli della superficie laterale del contenitore (A). In questo caso sono in numero di tre, perché, dato lo spessore P del contenitore (A), con un numero inferiore non si avrebbe una piegatura agevole del contenitore stesso, tuttavia tali linee potrebbero anche essere in numero inferiore o superiore. Si osservi che, in funzione della loro operatività, le linee (12), (13) e (14) non sono necessariamente equispaziate.

Come già accennato precedentemente, il contenitore (A) reca delle zone o aperture, indicate con (5), (9) (15) e (16), che possono avere una forma qualsiasi, generalmente dettata dal fatto che esse sono indice di materiale asportato in modo da agevolare la piegatura del contenitore che, ricordiamo,è dotato di spessore P.

Le zone (16) sono vantaggiosamente posizionate ai vertici di congiunzione fra la base (1) e le pareti laterali (2) e (3). Le zone (15) sono vantaggiosamente posizionate fra le linee (10) e (11’) ed hanno preferibilmente una forma sostanzialmente a doppia T. Le zone (5) e (9), preferibilmente in forma di foro circolare, sono vantaggiosamente posizionate lungo la linea (8), le zone (5) essendo all'intersezione fra la linea (8) e la linea (4) .

La particolare realizzazione mostrata nelle fig. 1-4 ha lo sviluppo superficiale illustrato in fig. 5 Come detto precedentemente, i contenitori secondo il ritrovato sono preferibilmente ottenuti per tranciatura a partire da una superficie piana che, dopo tale operazione avrà ad esempio lo sviluppo superficiale mostrato in fig. 5. Come si può osservare in tale figura, le pareti laterali (3) del contenitore (A) si prolungano con il prolungamento (17), che sostanzialmente può avere le forme più diverse, in quanto la sua sola funzione è quella, in fase di assemblaggio, di essere incollato o altrimenti saldamente fissato lateralmente sulle pareti (2) in modo da costruire il contenitore (A) nella sua forma finale. Ovviamente il prolungamento (17) può in alternativa essere anche fissato sulle pareti laterali (3).

Come visibile nella fig. 5, le zone (16) vengono sagomate e le linee (12), (13) e (14) vengono fra loro spaziate in funzione della presenza di tale prolungamento {17)-Si noti inoltre che le operazioni di fustellatura per ottenere le linee di piega e i tagli vengono preferibilmente condotte precedentemente all'assemblaggio del contenitore (A) in forma di scatola.

Una seconda realizzazione del contenitore secondo il presente ritrovato è illustrata in fig. 9. dove il contenitore (A) presenta una sagomatura particolare del bordo (18) e reca dei fori (19) che sostanzialmente fungono da maniglie per il contenitore stesso.

Ovviamente le dimensioni e la forma del contenitore (A) possono variare nell'ambito del presente trovato, come possono anche variare le dimensioni e la sagomatura delle sue pareti laterali. Le fig. 6-8 mostrano il contenitore (A) in fasi successive di piegatura con viste dall'alto e dal basso. Come si può osservare, la combinazione delle linee di taglio e di piega operate per fustellatura è tale da produrre una piegatura in modo che la parte centrale della base (1) del contenitore (A) si sollevi e le sue pareti laterali (2) si avvicinino fra loro e le pareti laterali (3) si pieghino lungo la propria mezzeria. Di fatto la fustellatura realizza una sorta di piegatura quasi elastica del contenitore che viene piegato e poi agevolmente ritorna nella sua forma originaria di scatola con una semplice operazione manuale.

Materiali vantaggiosamente impiegabili per realizzare i contenitori secondo il ritrovato sono tutti quei materiali dotati di una prima ed una seconda parete fra loro separate da strutture di irrigidimento e che sono fustellabili, quali ad esempio cartone e plastiche di vario genere.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Contenitore (A) di forma parallelepipeda aperta con base rettangolare (1) e pareti laterali (2) e (3). detto contenitore essendo caratterizzato dal fatto che il materiale con cui esso è realizzato è un materiale fustellabile dotato di una prima (7) ed una seconda (7') parete, distanziate fra loro da una struttura di irrigidimento alettata (6), su detto contenitore (A) essendo prodotta una combinazione in cooperazione di linee di piega fustellate e di linee di taglio secondo le indicazioni seguenti: - linee di taglio (4) sono poste sulla base (1), sono in numero di due ad arco di cerchio ed aventi dimensione tale da rendere agevole l'apertura e chiusura del contenitore (A); - prime quattro linee di piega (8) disposte a 45° che originano dai vertici del piano di base (1), e che a due a due si raccordano fra loro con le linee di taglio {4} in una zona (5)i - seconde linee di piega (10), poste in corrispondenza della mezzeria delle pareti laterali (3), mentre le corrispondenti superfici laterali (2) non portano linee di piega; - terze linee di piega (11) poste sulla base (1), parallele fra loro e parallele ai lati maggiori della base (1), tali linee di piega (11) hanno origine sulle linee di piega (8) e di taglio (4); - quarte linee di piega ( 11 ’ ) , anch ' esse parallelamente disposte fra loro, inoltre anche parallele alle linee (11) e poste sulla base (1), che hanno origine su una zona (15) e terminano sulla linea di taglio (4) e sono tali da produrre un verso di piegatura opposto a quello delle corrispondenti linee di piega (11). - quinte linee di piega (2 ' ) e ( 3 ' ) poste a congiungere la base (1) con le pareti laterali (2) e (3) rispettivamente; - seste linee di piega (12), (13) e (14), parallele fra loro, che sono poste a congiungere fra loro le pareti laterali (2) e (3) ai quattro angoli della superficie laterale del contenitore (A).
2. Contenitore secondo la riv. 1 che ulteriormente reca delle zone, o fori o aperture (5). (9) (15) e (16), dette zone (16) essendo posizionate ai vertici di congiunzione fra la base (1) e le pareti laterali (2) e (3) dette zone (15) essendo posizionate fra le linee (10) e (11'), dette zone (5) e (9) essendo posizionate lungo la linea (8) e le zone (5) essendo all'intersezione fra la linea (8) e la linea (4).
3· Contenitore secondo le riv. 1 e 2 in cui la struttura fra le pareti (7) e (7’) è a nido d'ape.
4. Contenitore secondo le riv. 1 e 2 in cui la struttura fra le pareti (7) e (7') è costituita da una costolatura trasversale rispetto alle linee di fustellatura.
5. Contenitore secondo le riv. 1 e 2 in cui ciascuna linea di taglio (4) è costituita da due linee sostanzialmente rette aventi origine in (5) e convergenti fra loro.
6. Contenitore secondo le riv. 1 e 2 in cui, quando le linee di piega (11) hanno origine sulle linee di piega (8) o all’intersezione della linea (8) con la linea di taglio (4), in corrispondenza di tale origine viene prodotto un foro (5) o (9)·
7. Contenitore secondo le riv. 1 e 2 in cui le linee di piega (11) sono in numero di tre o superiore.
8. Contenitore secondo le riv. 1 e 2 in cui le linee di piega (11) sono in numero dispari.
9. Contenitore secondo le riv. 1 e 2 in cui le linee di piega (11') sono in numero pari.
10. Contenitore secondo le riv. 1 e 2 in cui le linee di piega (12), (13) e (14) non sono fra loro equispaziate.
11. Contenitore secondo la riv. 2 in cui le aperture (15) hanno una forma sostanzialmente a doppia T.
12. Contenitore secondo la riv. 2 in cui le aperture (5) e (9) sono dei fori circolari.
13. Contenitore secondo le riv. 1-12 ulteriormente provvisto di prolungamenti (17) che, in fase di assemblaggio, vengono fissati lateralmente sulle pareti (2) o (3).
14. Contenitore secondo la riv. 13 in cui i prolungamenti (17) vengono fissati per incollaggio.
15. Contenitore secondo le riv. 1-14 che presenta una sagomatura del bordo (18) di fantasia e reca dei fori (19) che sostanzialmente fungono da maniglie per il contenitore stesso.
16. Impiego di materiale caratterizzato da una prima parete ed una seconda parete fra le quali è disposta una struttura di irrigidimento per realizzare i contenitori secondo le riv. 1-15
17. Contenitori come sostanzialmente descritto e illustrato.