ITRM20130201A1 - Bicicletta elettrica per il trasporto di prodotti refrigerati. - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione avente per titolo:

“BICICLETTA ELETTRICA PER IL TRASPORTO DI PRODOTTI REFRIGE-RATI”

Descrizione

Settore della tecnica

La presente invenzione si riferisce principalmente al settore dei mezzi di trasporto per alimenti deperibili. Più in particolare essa riguarda i mezzi di trasporto di alimenti deperibili su distanze medio-brevi. Tuttavia, la presente invenzione non è limitata, come si vedrà, al solo trasporto di alimenti deperibili, ma potrebbe anche essere utilizzata in generale per il trasporto di altra merce la cui qualità deve essere preservata per un certo tempo. La presente invenzione intende migliorare sotto l’aspetto ecologico il sistema organizzativo attualmente utilizzato in questo settore del trasporto sulle distanze medio-brevi.

Tecnica nota

Attualmente, la distribuzione delle cosiddette derrate alimentari deperibili, ossia il latte, la carne, il pesce, le carni congelate e tutti gli alimenti destinati all’uomo, congelati o surgelati, compresi i gelati, i succhi di frutta, le uova sgusciate, le frattaglie, il pollame, la selvaggina, i molluschi eduli, le lame branchi, e comunque tutte le sostanze deperibili per le quali è necessaria una determinata temperatura, è avvenuta tramite mezzi di trasporto che nella fase finale, ossia nel passaggio dalla grossa alla piccola distribuzione, risultano essere fortemente inquinanti.

Specificatamente, le merci sopra menzionate vengono inizialmente trasportate dai luoghi di produzione tramite TIR o bilici refrigerati a trazione a gasolio (trasporto a lunga percorrenza dai luoghi di produzione ai luoghi di deposito) e tramite furgoni refrigerati a trazione a gasolio o benzina (distribuzione locale dai luoghi di deposito alle unità di vendita).

Tuttavia, l’ultima fase di trasporto (distribuzione locale dai luoghi di deposito) avviene necessariamente in aree urbane o all’interno di piccoli centri, in cui il problema dell’inquinamento provocato dalle emissioni dei veicoli è particolarmente sentito.

Attualmente nei centri urbani i piccoli rivenditori si servono di personale che utilizza anche delle motociclette per il trasporto delle merci (non necessariamente deperibili). Anche in questo caso si tratta tuttavia di veicoli inquinanti.

Quindi, scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un mezzo di locomozione non inquinante, per il trasporto di merci deperibili, e relativo alla piccola distribuzione, ad esempio all’interno delle aree urbane, e più in particolare anche in quelle aree dove la circolazione dei veicoli a combustione interna è vietata (all’interno di aree con complessi di edifici situati nelle vicinanze di parchi pubblici o zone vietate al traffico di veicoli inquinanti ecc.).

Altro scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un mezzo di trasporto per merci deperibili, utilizzabile anche all’interno delle aree in cui la silenziosità costituisce un fattore principale, ad esempio nelle aree ospedaliere, ecc.

In particolare, lo scopo della presente invenzione è quello di conciliare la caratteristica “non inquinante” del mezzo, con quella della silenziosità, e della sua perfetta manovrabilità (specialmente in aree urbane), nonché di autonomia energetica.

In particolare, la presente invenzione mette a disposizione i mezzi per conservare al meglio gli alimenti deperibili durante il trasporto finale dal luogo di deposito sino al punto vendita finale. Tali mezzi di conservazione e contenimento degli alimenti deperibili debbono essere tali da non compromettere la stabilità del veicolo durante la marcia, e inoltre, anch’essi dovranno preferibilmente essere energeticamente autonomi.

La presente invenzione ottiene i suoi scopi come descritto qui di seguito con riferimento a sue particolari realizzazioni, e come rivendicato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti servono a proteggere alcune realizzazioni preferite e/o più specifiche dell’invenzione.

Breve descrizione dei disegni

La presente invenzione verrà ora illustrata in modo più dettagliato, a titolo esemplificativo ma non limitativo o vincolante, facendo riferimento ai disegni annessi, i quali mostrano in:

Figura 1 un disegno estremamente schematico del concetto inventivo;

Figura 2A una prima possibile realizzazione dell’invenzione;

Figura 2B una seconda possibile realizzazione dell’invenzione;

Figura 3A la vista laterale in elevazione della prima facciata di una borsa frigo secondo l’invenzione;

Figura 3B la vista laterale in elevazione della seconda facciata della borsa frigo secondo l’invenzione;

Figura 3C la vista laterale in elevazione della terza facciata della borsa frigo secondo l’invenzione;

Figura 3D la vista laterale in elevazione della quarta facciata della borsa frigo secondo l’invenzione;

Figura 4A una vista in sezione verticale della borsa frigo secondo la presente invenzione, precisamente secondo la linea di sezione (piano verticale) B - B’ della seguente Figura 5B;

Figura 4B un particolare indicato con “X” e racchiuso in un cerchio nella Fig. 4A;

Figura 5A la sezione nel piano orizzontale parallelo alla base della borsa frigo ed indicato dalla linea C - C’ in Figura 4A;

Figura 5B la sezione nel piano orizzontale parallelo alla base della borsa frigo ed indicato dalla linea D - D’ in Figura 4A;

Figura 6A la vista in pianta del coperchio della borsa frigo dell’invenzione, secondo la presente forma di esecuzione;

Figura 6B la sezione E - E’ in Fig.6A di detto coperchio;

Figura 7A la sezione A - A’ di Fig. 5B (piano verticale A - A’) della borsa frigo in questo esempio di esecuzione dell’invenzione;

Figura 7B il dettaglio ingrandito indicato con “Y” in Fig. 7A;

Figura 8 la vista in pianta con un esempio di utilizzazione del vano frigorifero interno alla borsa frigo dell’invenzione rappresentata nelle precedenti Figure 3A sino a 7B.

Descrizione dettagliata delle realizzazioni preferite

La seguente descrizione dettagliata di alcune realizzazioni preferite dell’invenzione ha l’unico scopo di mettere un tecnico medio del ramo nelle condizioni di comprendere l’invenzione per poterla attuare; pertanto essa è necessariamente piuttosto concreta, ma ciò non significa che l’invenzione sia limitata ai particolari qui illustrati, né, tantomeno, che l’invenzione sia vincolata a queste realizzazioni concrete.

Dalla descrizione della presente invenzione, considerata nel suo insieme, e dalle seguenti rivendicazioni, il tecnico medio del ramo sarà invece in grado di comprendere il presente concetto inventivo nella sua piena generalità.

La presente invenzione riguarda in generale una bicicletta, preferibilmente una bicicletta cargo del tipo a due o più ruote. Tale bicicletta secondo la presente invenzione costituisce un mezzo altamente ecologico, adeguatamente attrezzato per il trasporto di alimenti deperibili (ad esempio quelli sopra menzionati), e in grado di rispettare, ad esempio, la normativa ATP in materia di trasporto a temperatura controllata di alimenti deperibili destinati all’alimentazione umana. Con riferimento alla Figura 1, molto schematica e relativa al concetto generale dell’invenzione, la bicicletta comprende un motore elettrico 2, una borsa frigo 3, e il solito telaio 1. La collocazione in Fig. 1 del motore 2 sul telaio 1 è puramente esemplificativa e non limitativa, poiché altre collocazioni potrebbero essere utilizzate, come noto agli esperti del settore. Anche il posizionamento della borsa frigo 3, o contenitore frigorifero 3 secondo la presente invenzione, dipende dalla specifica struttura della bicicletta e quindi la sua posizione mostrata in Fig. 1 non è vincolante. Alcuni esempi di posizionamento della borsa frigo 3 verranno trattati nella descrizione delle successive Figure 2A e 2B.

Riguardo al motore elettrico esso costituisce un motore elettrico PAS (Pedal Assist System) per l’alleggerimento della pedalata soprattutto in presenza di salite o quando si viaggia a pieno carico.

Il motore elettrico 2 può essere, ad esempio:

- una motoruota o hub-motor (ruota completa di motore posteriore o anteriore da 250 W, 24-36 V e delle dimensioni di 20-24-26-28 pollici (1 pollice = 2,54 cm)).

- un motore centrale (stesse caratteristiche di potenza).

- un motorullo (stesse caratteristiche di potenza).

La batteria non è indicata in Fig. 1 ma potrebbe assumere diverse posizioni, come noto all’esperto del settore, in particolare la stessa posizione assunta in Fig. 1 dal motore (centrale) 2, oppure sotto il sellino, ecc. In particolare la batteria potrebbe essere nascosta dentro il telaio 1 stesso, ma essa ha comunque dimensioni alquanto notevoli e si riconosce facilmente. In futuro, essa potrebbe essere miniaturizza, e la presente invenzione sarebbe comunque applicabile anche a possibili futuri sviluppi delle attuali batterie e degli attuali motori PAS.

La batteria è a titolo esemplificativo una batteria agli ioni di litio (Li-ion). Tale batteria è quella indicata dal numero di riferimento 4’ in Fig. 2B (da 36V e 9-15 Ah) oppure dal numero di riferimento 4 in Fig. 2A (da 37V e 10-15 Ah).

Altre soluzioni sono possibili, ad esempio una batteria LiFePo4 (Litio-FerroFosfati), oppure al piombo, o al piombo-gel, solo per citarne alcune.

Il telaio 1 può ad esempio essere in acciaio, alluminio, carbonio, magnesio, termoplastica, titanio. La forcella può essere a titolo esemplificativo e non limitativo in acciaio, allumino o carbonio.

La sezione motrice, ossia il sistema di azionamento della bicicletta secondo la presente invenzione, comprende una componentistica di base (cioè il motore 2 e la batteria, sopra citati), oltre a vari accessori (non rappresentati nei disegni) quali, ad esempio: un sistema KERS di ricarica in frenata e discesa della batteria elettrica di propulsione, un sistema BMS di gestione della batteria di propulsione (Battery Management System) per il bilanciamento della batteria, ecc. ecc. Tali accessori aumentano la sicurezza e l’efficienza del mezzo di locomozione e trasporto di merce deperibile secondo la presente invenzione.

Secondo la presente invenzione, la merce deperibile è disposta in una capiente borsa frigo 3 dotata di propria batteria di alimentazione, che verrà chiamata “batteria di refrigerazione” per distinguerla dalla “batteria di propulsione” sopra menzionata ed indicata con 4 o 4’ rispettivamente, ossia per distinguerla dalla batteria utilizzata dalla bicicletta per assistere il ciclista nella pedalata (alimentando il motore PAS), in particolare in salita oppure quando la borsa frigo 3 è piena o quasi piena. Ciò verrà descritto in seguito. Si noti che la batteria di refrigerazione potrebbe essere dello stesso tipo già menzionato sopra riguardo alla batteria di propulsione, oppure di altro tipo. Fattori importanti sono la sua leggerezza e la capacità di accumulo di energia che verrà poi messa a disposizione per la refrigerazione degli alimenti deperibili contenuti nel contenitore frigorifero, o borsa frigo, 3.

La batteria ricaricabile per la refrigerazione potrebbe anche essere alimentata in parte con un impianto fotovoltaico preferibilmente montato interamente sullo stesso coperchio della borsa frigo 3. La batteria di refrigerazione è disposta preferibilmente nella stessa borsa frigo e preferibilmente in un vano aerato nelle vicinanze dell’impianto fotovoltaico.

Esattamente come nel caso della batteria di propulsione 4 o 4’, ossia della batteria di alimentazione del motore elettrico PAS, 2, anche la batteria di refrigerazione potrebbe essere dotata di un proprio sistema BMS e/o associata ad un proprio sistema KERS di ricarica in frenata e discesa.

I materiali per la realizzazione della borsa frigo 3 possono essere (lista non completa ossia non limitativa): l’alluminio, l’ABS (acrilonitrile-butadienestirene), HDPE (polietilene ad alta densità), nylon/poliestere, polipropilene, policarbonato, pannelli in legno multistrato. L’impianto di areazione della borsa frigo 3 comprende delle ventole disposte in corrispondenza di rispettive aperture ricavate sulle pareti del corpo esterno della borsa frigo 3. Ovviamente, una delle ventole è disposta in prossimità dell’evaporatore del gruppo di raffreddamento, onde distribuire uniformemente l’aria fredda all’interno della borsa frigo 3.

Il pannello fotovoltaico dell’impianto fotovoltaico è preferibilmente montato sul coperchio della borsa frigo 3, come già detto. Il pannello fotovoltaico può essere di vario tipo, ad esempio: pannello in silicio amorfo, silicio monocristallino, silicio policristallino, celle CIS - CIGS, celle fotovoltaiche a film sottile, celle a film sottile in CdTe, celle fotovoltaiche colorate, ecc.

Ora, con specifico riferimento alle Figg. 2A e 2B, esse mostrano rispettivamente delle particolari implementazioni della presente invenzione nel caso di una bicicletta cargo tipo Bullit® by Larryvsharry (caso della Fig. 2A) e di una bicicletta cargo tipo tricicletta by Italwin (Fig. 2B). Da queste viste si nota che la borsa frigo 3 rimane all’interno del profilo esterno della bicicletta, e nel caso della tricicletta il profilo esterno laterale della borsa frigo 3 rimane all’interno della proiezione delle ruote posteriori sul terreno. Ciò garantisce la stabilità del mezzo di locomozione.

Nella Fig. 2A la batteria di propulsione 4 è contenuta in un cosiddetto banner pubblicitario con vano batteria. Il motore elettrico 2 (motore PAS) è in questo caso un motore elettrico brushless da 26”, 250W, integrato nella ruota posteriore 5b della bicicletta.

Nell’esempio di esecuzione della Fig. 2B, il motore elettrico PAS, qui indicato con 2’, è un motore elettrico brushless da 20”, 250W, integrato nella ruota anteriore 5’a della bicicletta. A parte le dimensioni, eventualmente, le due borse frigo dei due esempi di esecuzione non differiscono l’una dall’altra e pertanto sono indicate dallo stesso numero di riferimento 3.

Si osservi che l’oggetto della presente invenzione è la realizzazione di una bicicletta elettrica cargo (“E-bike cargo”) per il trasporto di prodotti refrigerati. Essa comprende tre componenti principali, ossia la bicicletta vera e propria con telaio e forcella, e con appositi mezzi di ritenuta (laterale) della borsa frigo, il motore elettrico (motore con relativo impianto di alimentazione e accessori come già descritto), e infine la borsa frigo comprensiva di tutta la sua dotazione impiantistica. La realizzazione specifica della presente invenzione è però assai variabile entro ampi margini, in quanto le combinazioni tra le varie componenti sono molteplici per forma, tipo di materiale, e finiture impiegate.

Il tecnico del settore potrà quindi utilizzare tutte le possibili combinazioni qui illustrate senza allontanarsi dallo spirito e dal concetto inventivo qui esposti. Nel seguito verrà illustrato un particolare esempio di esecuzione attualmente preferito della borsa frigo della presente invenzione. Tale esempio di esecuzione preferito, solo esemplificativo e non limitativo o vincolante, verrà ora descritto facendo riferimento in particolare alle Figg. 3A sino a 8. Partendo da questo esempio concreto di realizzazione il tecnico medio del ramo sarà in grado di progettare qualsiasi altro tipo di borsa frigo che risolve i problemi della presente invenzione.

Prima di fare esplicito riferimento alle Figg. 3A sino a 8, per facilitare la comprensione dell’oggetto in questione (borsa frigo 3) si riassumono però brevemente le sue caratteristiche salienti.

In questo caso la borsa frigo è sostanzialmente costituita da una scatola di acciaio munita di coperchio, che ospita al proprio interno un gruppo di raffreddamento comprensivo di compressore ed evaporatore, un vano accessorio per l’alloggiamento della batteria di refrigerazione suddetta (capacità di ad es. 100-150 Ah), e un altro vano che all’occorrenza può essere utilizzato per riporvi degli oggetti, ad esempio per il trasporto di “vuoti a rendere”, ecc. Vi è inoltre uno sportello stagno su una parete laterale della borsa frigo (o contenitore frigorifero) 3, per introdurre/sostituire la batteria di refrigerazione. La batteria di refrigerazione alimenta il compressore del gruppo di raffreddamento alloggiato all’interno di un apposito vano della borsa frigo 3. La batteria di refrigerazione alimenta anche diverse ventole di areazione e distribuzione dell’aria fredda. Il coperchio serve all’inserimento di merci/oggetti, all’estrazione degli stessi, e in generale all’accesso allo spazio interno della borsa frigo. Due dei vani sopra menzionati (vano di alloggiamento della batteria e vano di alloggiamento del gruppo di raffreddamento) sono aerati attraverso le ventole di immissione e estrazione di aria. Tali ventole possono essere alimentate o dalla batteria di refrigerazione o, direttamente, dal pannello fotovoltaico di piccole dimensioni posizionato sul coperchio della scatola. Il sistema di apertura del coperchio è preferibilmente del tipo a cerniera. Nel complesso, l’interno della borsa frigo è perfettamente isolato dall’ambiente esterno (se si escludono le aperture dove sono posizionate le ventole), e delle opportune guarnizioni previste ove necessario (ad esempio lungo la cerniera del coperchio) consentono di mantenere stagno il contenitore nei confronti di fluidi, liquidi (ad esempio la pioggia), e del calore.

Con queste premesse, la seguente descrizione dell’esempio preferito di esecuzione della borsa frigo dell’invenzione (basata sulle Figg. 3A sino a 8) risulterà assai più breve e di facile comprensione.

I numeri di riferimento 6, 7, 8, 9 indicano i quattro lati o pareti (facciate) della parte inferiore 14 della scatola (corpo esterno) del contenitore frigorifero, o borsa frigo 3, secondo la presente invenzione, ciascuna delle figure 3A, 3B, 3C, 3D riferendosi ad un rispettivo lato 6, 7, 8, 9 del contenitore. Il coperchio 11 è montato a cerniera (in questo caso) sulla parte inferiore 14. Il coperchio 11 presenta una prima parte 12 e una seconda parte 13 (Fig. 4A), tra loro collegate rigidamente, in cui la parte 13 costituisce il pannello fotovoltaico suddetto. Non meglio specificati mezzi di chiusura 15 (Fig. 3A) sono previsti sul lato 6 della scatola, opposto al lato 8 (Fig. 3C) recante la cerniera 16, 16’ di collegamento tra il coperchio 11 e la parte inferiore 14. Il particolare “Y” racchiuso nel cerchio di Fig. 7A e mostrato in scala ingrandita in Fig. 7B rappresenta proprio tale cerniera 16, 16’, comprendente anche delle guarnizioni 17, 18 e i rivetti 19, 20.

Sui lati “minori” 7 e 9 della scatola sono invece presenti delle maniglie 21, 22. Con specifico riferimento alle Figg. 4A e 5A, esse mostrano una sezione verticale e una orizzontale (in un piano vicino alla base 10) della scatola. Si notano: il vano batteria 23, la batteria di refrigerazione 24, la ventola (con griglia) 25 di immissione aria nel vano batteria 23, la ventola (con griglia) 26 di estrazione aria dal vano batteria 23, lo sportello (stagno, eventualmente con serratura) 27 di introduzione della batteria 24 e per la sua manutenzione/ sostituzione.

Le pareti interne della scatola non sono numerate, esse separano il vano batteria 23 dal sovrastante vano 28 utilizzabile ad esempio per i “vuoti a rendere”, nonché dall’adiacente vano 29 di alloggiamento del gruppo di raffreddamento. Quest’ultimo comprende il compressore 30, l’evaporatore 31, la ventola (con griglia) 32 di immissione aria all’interno del vano 29 del gruppo di raffreddamento, nonché la ventola (con griglia) 33 di estrazione aria dall’interno del vano 29 del gruppo di raffreddamento.

Degli oggetti (bottiglie) 34 con all’interno la merce deperibile, ad esempio latte, sono contenuti nel contenitore interno 35 munito di coperchio amovibile 36 (vedi Figg. 4A e 7A, B). Il contenitore interno 35 poggia su angolari 37 e 38 fissati (saldati) alle pareti interne della scatola (cfr. Fig. 4A).

Nell’esempio illustrato, nel vano 28 sono disposte orizzontalmente le bottiglie vuote riutilizzabili/riciclabili.

L’interno del contenitore interno 35 costituisce il vano frigorifero 40 vero e proprio. Ovviamente, poiché il freddo proviene dal basso (dal vano di alloggiamento 29 del gruppo di raffreddamento), il contenitore 35 deve essere realizzato in un materiale termoconduttivo molto buono.

Dalle figure sono stati omessi, per semplicità, i cablaggi elettrici. Ovviamente si tratta delle connessioni tra:

- impianto fotovoltaico 13 e batteria 24;

- batteria 24 e motore del compressore 30;

- batteria 24 e motori delle ventole;

- eventualmente, il sistema KERS e la batteria 24.

I collegamenti elettrici nell’ultimo caso (non mostrato nei disegni) dovrebbero attraversare la parete della scatola per raggiungere la batteria 24; tali fori di passaggio ovviamente non sono rappresentati nelle figure.

Un registratore di dati (data logger) 41 (Fig. 4A) montato nel vano frigorifero 40 acquisisce i dati di temperatura (che deve essere mantenuta sotto un valore prefissato). I dati registrati potranno essere scaricati e analizzati successivamente. Soluzioni alternative

La batteria di propulsione e quella di refrigerazione potrebbero essere anche accorpate in una singola unità di alimentazione elettrica, esterna alla borsa frigo, e disposta sul telaio della bicicletta. Oppure la batteria di refrigerazione potrebbe essere disposta all’esterno della borsa frigo ma non formare una singola unità con la batteria di propulsione. Il termine “propulsione” non deve trarre in inganno, esso indica, ovviamente, che la batteria di propulsione fornisce energia per la propulsione solo durante la pedalata assistita, ma non sempre (ad esempio, chiaramente, non in discesa).

Anche i due sistemi KERS e/o BMS, per le due batterie, possono essere accorpati in un’unica unità oppure essere distinti e associati alla rispettiva batteria.

Nel caso di un unico sistema KERS per entrambe le batterie, esso potrebbe essere associato ad un’unità di controllo, oppure ad un comando (switch/commutatore) dell’utilizzatore, i quali alimenterebbero selettivamente solo una delle due batterie (ad esempio in funzione dello stato di carica momentaneo) oppure secondo le esigenze dell’utilizzatore (posizione del commutatore).

La bici può essere di vario tipo, anche di tipo tandem (sono già presenti sul mercato le bici tandem elettriche).

Tuttavia nella sua soluzione principale, la presente invenzione si applica alle biciclette cargo utilizzate da una sola persona.

Malgrado le soluzioni alternative qui illustrate, la soluzione preferita rimane sempre quella in cui la batteria di refrigerazione è alloggiata all’interno della borsa frigo 3.

Applicazione industriale

La presente invenzione si rivolge principalmente a quelle realtà presenti nelle grandi città cosi come nei centri minori, che vogliono sperimentare una nuova modalità di distribuzione dei prodotti alimentari e più in particolare a tutti gli operatori del settore della distribuzione e conservazione dei prodotti alimentari, che attraverso la già consolidata formula del pony express hanno adesso la possibilità di attivare un circuito virtuoso di mobilità sostenibile con cui pensare a riprogettare la circolazione delle merci nelle città. Una differenza fondamentale rispetto al sistema tradizionale del pony express sta nel fatto che in questo caso il mezzo di locomozione non è un motorino o una moto (di per sé costosi durante l’utilizzo, poco silenziosi e comunque inquinanti), bensì una bicicletta elettrica, e quindi sicuramente più agevole da guidare rispetto alla tradizionale bicicletta a sola trazione muscolare, attrezzata per il trasporto di carichi anche piuttosto pesanti e soprattutto non inquinante e poco costosa per quel che riguarda i costi di esercizio, alimentazione e manutenzione.

La presente invenzione è ovviamente realizzabile in varie forme. In alcune forme di esecuzione particolari essa potrebbe costituire una bicicletta per il trasporto di alimenti durante viaggi lunghi per puro divertimento (gite). In questo caso l’utilizzatore potrebbe preparare degli alimenti a casa propria, di suo gradimento, ed essere autonomo per quanto riguarda l’approvvigionamento del cibo a lui preferito, anche per lunghi percorsi effettuati in gruppo o da solo.

La presente invenzione è stata descritta solamente a titolo esemplificativo ed è ovvio che un tecnico del settore potrebbe introdurre modifiche, anche sostanziali, pur rimanendo nei limiti dello stesso concetto inventivo.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Bicicletta elettrica a sistema PAS (Pedal Assist System) e a due o più ruote, in particolare bicicletta cargo elettrica con sistema PAS, comprendente i mezzi del sistema PAS ossia almeno un motore (2) e la batteria di propulsione (4), un carico (3), e mezzi di ritenuta e supporto del carico (3) montati in modo fisso o amovibile sulla bicicletta stessa, caratterizzata dal fatto che detto carico (3) costituisce una borsa frigo (3) ossia un contenitore frigorifero per merce (34) trasportabile a temperatura controllata, montato in modo fisso o amovibile sul telaio (1) della bicicletta, con gruppo di raffreddamento (30, 31) formato da almeno un compressore (30) e almeno un evaporatore (31), il compressore (30) essendo alimentato da una batteria di refrigerazione (24) autonoma oppure che forma una unità unica con la batteria di propulsione (4).
2. 2. Bicicletta elettrica secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la batteria di refrigerazione (24) è alloggiata all’interno della borsa frigo (3).
3. 3. Bicicletta elettrica secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la batteria di refrigerazione (24) è alloggiata in un vano separato (23), areato mediante ventole con griglia (25, 26).
4. 4. Bicicletta elettrica secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la scatola ossia il corpo esterno della borsa frigo (3) comprende un coperchio (11) amovibile e una parte inferiore (14), in cui sul coperchio (11) è integrato un pannello fotovoltaico (13) per l’alimentazione della batteria di refrigerazione (24) e/o diretta delle ventole con griglia (25, 26) della rivendicazione 3.
5. 5. Bicicletta elettrica secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che è previsto un sistema BMS (Battery Management System) e/o almeno un sistema KERS (Kinetic Energy Recovery System) di ricarica in frenata e discesa, per la batteria di propulsione (4) e/o per la batteria di refrigerazione (24), che aumentano la sicurezza e l’efficienza della bicicletta, e/o l’autonomia della batteria di refrigerazione (24).
6. 6. Bicicletta elettrica secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che nel caso in cui vi è un unico sistema KERS, allora è prevista un’unità di controllo che gestisce l’alimentazione ossia la ricarica della batteria di propulsione (4) oppure della batteria di refrigerazione (24) in funzione della momentanea carica delle singole batterie, alimentando quella in cui la carica è più bassa, oppure in funzione di un comando manuale, ossia in funzione della posizione momentanea di un eventuale interruttore azionabile dall’utilizzatore della bicicletta.
7. 7. Bicicletta elettrica secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di raffreddamento (30, 31) è alloggiato in un vano separato (29) della borsa frigo (3), il quale è contiguo ad un vano frigorifero (40) della borsa frigo (3) che riceve la merce (34), detto vano separato (29) in cui è alloggiato il gruppo di raffreddamento (30, 31) essendo associato a seconde ventole con griglia (32, 33), in cui una prima ventola (32) di dette seconde ventole (32, 33) serve per distribuire uniformemente il freddo all’interno del vano frigorifero (40) oltre che per l’areazione dello stesso, mentre una seconda ventola (33) di dette seconde ventole (32, 33) serve per l’estrazione dell’aria dal vano frigorifero (40); in cui, detto vano frigorifero (40) è munito di sensori di temperatura per azionare e arrestare il compressore (30) in funzione della temperatura istantanea nel vano frigorifero (40).
8. 8. Bicicletta elettrica secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che nella borsa frigo (3) è previsto un vano addizionale (28), non raffreddato, per riporvi ad esempio oggetti di qualsiasi tipo, ad esempio vuoti a rendere di bottiglie (39).
9. 9. Bicicletta elettrica secondo la rivendicazione 2 e seguenti se considerate dipendenti dalla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la scatola o corpo esterno della borsa frigo (3) presenta uno sportello stagno (27) con eventuale serratura, per l’accesso al vano batteria (23) che alloggia la batteria di refrigerazione (24).
10. 10. Bicicletta elettrica secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere tre ruote, ossia di costituire una bicicletta triciclo da carico.
11. 11. Bicicletta elettrica secondo la rivendicazione 7, in cui detto vano frigorifero (40) della borsa frigo (3) comprende al suo interno un registratore automatico (41) dei dati per monitorare la temperatura nel vano frigorifero (40) durante il trasporto, che deve essere mantenuta sotto un certo valore prefissato, e per scaricare ed analizzare i dati registrati.