ITRM20120073A1 - Macchina per compattare rifiuti organici e sistema integrato per la separazione ed il trattamento differenziato di ogni tipologia di rifiuto - Google Patents

Description

MACCHINA PER COMPATTARE RIFIUTI ORGANICI E SISTEMA INTEGRATO PER LA SEPARAZIONE ED IL TRATTAMENTO DIFFERENZIATO DI OGNI TIPOLOGIA DI RIFIUTO

Campo dell’invenzione

La presente invenzione riguarda una macchina per compattare rifiuti solidi organici ed un sistema integrato di separazione e trattamento differenziato di rifiuti, in particolare rifiuti domestici, comprendente la suddetta macchina.

Stato della tecnica

Attualmente esistono diversi sistemi industriali di trattamento rifiuti in appositi stabilimenti, dove il rifiuto differenziato viene trattato una volta giunto nello stabilimento alla fine di un processo di raccolta differenziata spesso complesso ed articolato, e quindi notevolmente costoso.

Per rifiuto domestico si intende il rifiuto generato da abitazioni residenziali o generato da pubblici esercizi, quali bar, ristoranti, pizzerie o altre attività commerciali.

In particolare non sembrano esistere sistemi di trattamento rifiuti domestici che permettano di trattare in modo differenziato tutte le diverse tipologie di rifiuto domestico nello stesso luogo di produzione del rifiuto, in modo da poterlo successivamente avviare direttamente al riutilizzo, senza la necessità del trasporto in discarica.

In particolare, per quanto riguarda i rifiuti organici, a livello domestico esistono solo alcuni sistemi tritarifiuti con successivo trattamento chimico del rifiuto tritato o dispersione diretta del rifiuto tritato organico tramite lo scarico del lavandino. Altri sistemi noti prevedono solo una fase di asciugatura per eliminare cattivi odori o decomposizioni dei rifiuti organici.

E’ quindi sentita l’esigenza di realizzare una macchina per compattare rifiuti solidi organici ed un sistema integrato di trattamento rifiuti domestici che consenta di superare i suddetti inconvenienti.

Sommario dell’invenzione

Scopo primario della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una macchina per compattare rifiuti solidi organici, il cosiddetto “umido†, che sia più efficiente rispetto alle soluzioni già presenti sul mercato.

Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un sistema integrato locale di separazione e trattamento differenziato di ogni tipologia di rifiuto solido domestico configurato per permettere un trattamento differenziato dei rifiuti domestici nello stesso luogo di produzione, in modo da poterli successivamente avviare direttamente al riutilizzo, senza la necessità del trasporto in discarica.

La presente invenzione, pertanto, si propone di raggiungere gli scopi sopra discussi realizzando una macchina per compattare rifiuti solidi organici che, conformemente alla rivendicazione 1, comprende mezzi di triturazione dei rifiuti solidi organici, mezzi di centrifugazione dei rifiuti solidi organici triturati e mezzi di essiccazione dei rifiuti solidi organici triturati e centrifugati.

Un altro aspetto dell’invenzione riguarda un sistema integrato di separazione e trattamento differenziato di rifiuti che, conformemente alla rivendicazione 10, comprende una prima macchina di compattazione per compattare rifiuti solidi organici secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, ed una seconda macchina di compattazione e separazione per compattare rifiuti solidi non organici e separarli in funzione del materiale costituente il rifiuto solido non organico, detta seconda macchina comprendendo mezzi di compattazione per triturare e/o schiacciare i rifiuti solidi non organici immessi nella seconda macchina, detti mezzi di compattazione essendo mobili su guide di scorrimento al di sopra di una pluralità di vani, ciascun vano essendo atto a ricevere una rispettiva tipologia di rifiuto solido non organico.

Con il sistema della presente invenzione il rifiuto, trattato all’origine, diventa un bene commerciabile invece che un onere da smaltire con costi diretti, indiretti e sociali.

I rifiuti organici vengono compattati mediante una macchina di compattazione che prevede la triturazione del rifiuto, la centrifugazione del rifiuto tritato per l’eliminazione della componente liquida e la successiva essiccazione per avere un compost organico compatto ed asciutto da potere direttamente avviare al riutilizzo, senza problemi di liquami o putrefazioni.

L’invenzione può prevedere anche una ulteriore macchina di compattazione dei rifiuti solidi, quali ad esempio carta, plastica, metallo, vetro e tetrapak che, una volta compattati mediante triturazione e/o schiacciamento, sono raccolti per tipologia di rifiuto in appositi sacchetti di carta o plastica biodegradabili in breve tempo e possono, successivamente, essere avviati al riciclaggio.

Il sistema integrato di trattamento rifiuti domestici, oggetto della presente invenzione, Ã ̈ composto da una serie di sottoinsiemi.

In una forma di realizzazione dell’invenzione il sistema prevede il primo gruppo di compattazione dei rifiuti solidi, quali carta, plastica, metallo, vetro etc., che vengono triturati o schiacciati secondo la loro natura. Tale primo gruppo à ̈ montato su guide di scorrimento e tramite un motore si muove sopra un gruppo di contenitori dove sono alloggiati i vari sacchetti realizzati in materiale biodegradabile che raccolgono ciascuno il materiale di pertinenza. Un opportuno sistema di controllo dotato di pulsantiera à ̈ preposto al controllo della movimentazione del primo gruppo di compattazione lungo dette guide di scorrimento in modo da riversare il materiale compattato nel sacchetto corrispondente. Il singolo sacchetto può essere avviato direttamente al riciclaggio così come si trova.

Per i rifiuti organici à ̈ presente un secondo gruppo di compattazione che ha il compito di sminuzzare il rifiuto per passarlo poi al successivo trattamento di centrifuga dove vengono eliminati la maggior parte dei liquidi, che possono essere smaltiti tramite lo scarico delle acque chiare. Una volta centrifugato il rifiuto viene essiccato, in una successiva zona di essiccazione o direttamente nella stessa zona di centrifugazione, per mezzo di un getto di aria calda che lo asciuga mentre viene costantemente rimescolato. A questo punto il rifiuto passa nel contenitore da cui può poi essere avviato al riutilizzo come compost o carburante con tutto il sacchetto.

Vantaggiosamente la configurazione delle due macchine di compattazione à ̈ tale che l’intero sistema di separazione e trattamento rifiuti à ̈ molto compatto.

Il sistema dell’invenzione può essere impiegato, interamente o in parte, in varie situazioni particolari.

In una prima variante estremamente compatta, il sistema dell’invenzione trova interamente alloggio in un mobile, ad esempio un sottolavello come illustrato in Figura 17, offrendo una versione particolarmente adatta allo smaltimento dei rifiuti domestici familiari. Una versione di maggiori dimensioni può essere destinata all’utilizzo in bar, comunità o ristoranti.

In una seconda variante, illustrata in Figura 18, il sistema dell’invenzione viene abbinato ad un distributore automatico di cibi e bevande in modo che le confezioni di cibo o bevande vengano subito trattate con le linee di pertinenza e quindi avviate al riutilizzo.

In una terza variante, illustrata in Figura 19, il sistema dell’invenzione non à ̈ presidiato ed à ̈ alimentato tramite pannello solare, pacco batterie ed inverter per l’utilizzo in luoghi di villeggiatura, trekking o scampagnate.

In tutte le varianti, alla fine del ciclo di trattamento, eseguito localmente nello stesso luogo di produzione del rifiuto, il materiale di recupero, separato, compattato ed anche essiccato, nel caso dell’umido, può essere direttamente avviato al processo di riciclaggio o riutilizzo.

Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione preferite dell’invenzione.

Breve descrizione delle figure

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un sistema integrato di separazione e trattamento di rifiuti, illustrato a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la Figura 1 rappresenta schematicamente un sistema secondo l’invenzione;

la Figura 2 rappresenta una vista laterale del sistema di Figura 1;

la Figura 3 rappresenta una vista in sezione secondo il piano A-A del sistema di Figura 1;

la Figura 4 rappresenta un ingrandimento di una prima parte del sistema di Figura 1;

la Figura 5 rappresenta una vista laterale della prima parte di Figura 4;

la Figura 6 rappresenta un ingrandimento di una seconda parte del sistema di Figura 1;

la Figura 7 rappresenta una vista laterale della seconda parte di Figura 6;

la Figura 8 rappresenta un ingrandimento di una prima variante di una terza parte del sistema di Figura 1;

la Figura 9 rappresenta una vista laterale della terza parte di Figura 8;

la Figura 10 rappresenta una vista dall’alto parziale della terza parte di Figura 8; la Figura 11 rappresenta la terza parte di Figura 8 in diverse posizioni ottenute mediante una rotazione attorno ad un proprio asse;

la Figura 12 rappresenta una seconda variante della terza parte del sistema di Figura 1;

la Figura 13 rappresenta una vista laterale della terza parte di Figura 12;

la Figura 14 rappresenta la terza parte di Figura 12 in diverse posizioni ottenute mediante una rotazione attorno ad un proprio asse;

la Figura 15 rappresenta una vista laterale di una terza variante della terza parte del sistema di Figura 1;

la Figura 16 rappresenta la terza parte di Figura 15 in diverse posizioni ottenute mediante una rotazione attorno ad un proprio asse;

la Figura 17 rappresenta il sistema dell’invenzione in una prima applicazione; la Figura 18 rappresenta il sistema dell’invenzione in una seconda applicazione; la Figura 19 rappresenta il sistema dell’invenzione in una terza applicazione.

Gli stessi numeri di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.

Descrizione in dettaglio di forme di realizzazione preferite dell’invenzione

Con riferimento alle Figure da 1 a 19 sono rappresentate forme di realizzazione di un sistema di trattamento e separazione di rifiuti secondo l’invenzione. Il sistema comprende:

- una prima macchina 2 per compattare rifiuti solidi organici, oggetto della presente invenzione,

- ed una seconda macchina 1 per compattare rifiuti solidi non organici e separarli in funzione del materiale costituente il rifiuto solido non organico.

La prima macchina 2, illustrata in sua prima forma di realizzazione nelle Figure 1, 2 e 6-14, comprende mezzi di triturazione 3 dei rifiuti solidi organici, mezzi di centrifugazione 4 dei rifiuti solidi organici triturati e mezzi di essiccazione 5 dei rifiuti solidi organici triturati e centrifugati. La prima macchina 2 à ̈ provvista di un singolo vano 6 per raccogliere i rifiuti solidi organici triturati, centrifugati ed essiccati. Non à ̈ esclusa comunque la possibilità di prevedere più di un vano.

La variante della prima macchina 2, illustrata in Figura 1, prevede la disposizione dei suoi componenti lungo la direzione verticale con, dall’alto verso il basso, i mezzi di triturazione 3, i mezzi di centrifugazione 4, i mezzi di essiccazione 5 ed il vano 6 di raccolta.

In questo prima macchina 2 vengono trattati i rifiuti organici provenienti ad esempio da una cucina, sia domestica che industriale, o di un esercizio commerciale.

Il rifiuto organico da trattare viene prima triturato mediante i mezzi di triturazione 3, comprendenti ad esempio (Figure 6 e 7) lame controrotanti 20 o ruote dentate controrotanti o viti senza fine controrotanti o altri mezzi equivalenti, disposti in una tramoggia 23 ed azionati da un motore 21 tramite una trasmissione 22. Detti mezzi di triturazione 3 hanno il compito di ridurre notevolmente le dimensioni del materiale organico. Già in questa fase di triturazione inizia la separazione della parte liquida del rifiuto organico da quella solida.

Dopo che il rifiuto organico viene tritato nella tramoggia 23, il rifiuto organico tritato fuoriesce da detta tramoggia e passa nella successiva zona di centrifuga. In detta zona i mezzi di centrifugazione 4 comprendono:

- un cestello mobile 50, provvisto di una pluralità di fori 39, in cui arriva il rifiuto organico tritato;

- un motore 24 di trasmissione di una rotazione di centrifuga, in un senso di rotazione o nell’altro, a detto cestello mobile 50 attorno ad un primo asse di rotazione X;

- un cestello fisso 25, disposto esternamente al cestello mobile 50 in modo da contenerlo e raccogliere il liquido di centrifugazione espulso attraverso i fori 39 durante la centrifuga;

- una pompa di recupero 26 del liquido di centrifugazione, che pesca in prossimità del fondo di detto cestello fisso 25 e convoglia detto liquido verso uno scarico di acque chiare;

- un sistema di pale radiali 27 mobili, disposte all’interno del cestello mobile 50 con il compito di facilitare il distacco del rifiuto centrifugato dalle pareti e dal fondo del cestello mobile 50.

Il movimento delle pale radiali 27, aventi preferibilmente una sezione trasversale a forma di L, à ̈ indotto dallo stesso motore 24 di trasmissione della rotazione di centrifuga. Le pale radiali 27 ruotano libere tramite un cuscinetto 36 (Figure 9 e 10) fino ad un primo fermo 37 e ad un secondo fermo 38, contrapposto al primo, fissati nel cestello mobile 50. Nell’esempio delle Figure i fermi 37, 38 sono previsti sul fondo del cestello mobile 50. Non à ̈ esclusa la possibilità di prevedere detti fermi, in alternativa o in aggiunta, sulle pareti laterali del cestello mobile 50.

Ruotando il cestello mobile 50, alternativamente in un senso di rotazione e nell’altro, le pale radiali 27 si muovono fino ad arrivare in battuta sui fermi, effettuando il raschiamento delle pareti e del fondo del cestello mobile 50.

Il cuscinetto 36 à ̈ alloggiato intorno ad una zona rialzata del cestello mobile 50 all’interno della quale à ̈ previsto il motore 24.

La pompa di recupero 26 à ̈ disposta all’esterno del cestello fisso 25 e mediante una tubazione 26’ pesca in prossimità del fondo di detto cestello fisso 25, convogliando il liquido di centrifugazione verso lo scarico di acque chiare (non illustrato).

Lo scarico del rifiuto triturato e centrifugato nella successiva zona di essiccazione avviene, secondo una prima variante, mediante un capovolgimento dei mezzi di centrifugazione 4. Il cestello esterno fisso 25 à ̈ incernierato, in corrispondenza di sue due estremità opposte, su cuscinetti 40 fissati a pareti laterali 60 del secondo blocco 2 ed à ̈ dotato di opportuni giunti rotanti 41 per permettere il passaggio di tubazioni e cavi, ad esempio il passaggio della tubazione 26’, attraverso dette pareti 60.

Esternamente ad una di dette pareti 60 sono disposti, oltre alla pompa di recupero 26, un ulteriore motore 46 con relativa trasmissione 47 che comanda la rotazione del cestello fisso 25, contenente il cestello mobile 50, rispetto ad un secondo asse di rotazione Y per capovolgerli alla fine della fase di centrifuga e scaricare il rifiuto triturato e centrifugato nella successiva zona di essiccazione.

In alternativa, in una seconda variante, lo scarico del rifiuto triturato e centrifugato nella successiva zona di essiccazione avviene mediante un’apertura prevista nel fondo del cestello fisso 25, azionata alla fine della fase di centrifuga.

I mezzi di centrifugazione 4 possono anche essere provvisti di un dispositivo di lavaggio comprendente una serie di ugelli 33 (vedi ad esempio Figure 8 e 9), fissati alle pareti laterali 60, al di sopra del cestello fisso 25, ed alimentati da una pompa 32 collegata all’impianto idrico. Questi ugelli 33 possono quindi spruzzare acqua nebulizzata o vapore sia verso i cestelli 50 e 25 che verso la parte inferiore dei mezzi di triturazione 3, favorendone la pulizia.

I mezzi di essiccazione 5, che ricevono il rifiuto organico triturato e centrifugato quando il liquido di centrifugazione à ̈ stato già aspirato e convogliato verso lo scarico di acque chiare, comprendono:

- un gruppo di resistenze 28;

- un primo ventilatore 29 configurato per generare un flusso di aria che attraversi detto gruppo di resistenze 28;

- un cestello 70 in cui arriva il rifiuto organico triturato e centrifugato;

- una tubazione 71 che convoglia il flusso di aria riscaldato dalle resistenze 28 all’interno del cestello 70;

- un mescolatore 30 per movimentare continuamente il rifiuto triturato e centrifugato nel cestello 70, allo scopo di favorirne l’uniforme essiccazione;

- un motore 42 di azionamento di detto mescolatore 30;

- un secondo ventilatore 43 per estrarre l’aria di essiccazione dal cestello 70 e che provvede al suo smaltimento tramite il tubo di scarico acque chiare (non illustrato). Il cestello 70 può essere provvisto di una piastra forata 72 (Figure 12 e 13) in una posizione tale da definire un doppio fondo del cestello 70, la piastra forata supportando il rifiuto triturato e centrifugato scaricato nel cestello 70. In questo caso la tubazione 71 attraversa con una sua estremità detta piastra forata 72 in modo che l’aria calda viene immessa in questo doppio fondo e, attraversando i fori della piastra 72, attraversa dal basso verso l’alto la massa di rifiuto da essiccare. Lo scarico del rifiuto triturato, centrifugato ed essiccato nel sottostante vano 6 di raccolta avviene, secondo una prima variante, mediante un capovolgimento del cestello 70. Detto cestello 70 à ̈ incernierato, in corrispondenza di sue due estremità opposte, su cuscinetti 45 fissati alle pareti laterali 60 ed à ̈ dotato di opportuni giunti rotanti 44 per permettere il passaggio di tubazioni e cavi elettrici, ad esempio il passaggio della tubazione 71, attraverso dette pareti 60.

Esternamente ad una di dette pareti 60 sono disposti, oltre al ventilatore 29 ed alle resistenze 28, un ulteriore motore 48 con relativa trasmissione 49 che comanda la rotazione del cestello 70 rispetto ad un proprio asse di rotazione Z per capovolgerlo alla fine della fase di essiccazione e scaricare il rifiuto essiccato nel vano di raccolta 6.

Il secondo ventilatore 43 à ̈ disposto all’esterno di una ulteriore parete 60 e mediante una tubazione 73, eventualmente opportunamente forata (Figura 13), attraversante detta ulteriore parete 60, aspira l’aria di essiccazione dal cestello 70. In alternativa, in una seconda variante, lo scarico del rifiuto triturato, centrifugato ed essiccato nel vano di raccolta 6 avviene mediante un’apertura prevista nel fondo del cestello 70, azionata alla fine della fase di essiccazione. In quest’ultimo caso il cestello 70 non à ̈ provvisto della piastra forata 72 e del relativo sottofondo. Con riferimento alle Figure 15 e 16 à ̈ rappresentata parzialmente una seconda forma di realizzazione della prima macchina di compattazione 2 dei rifiuti solidi organici.

Detta prima macchina 2 comprende mezzi di triturazione 3 dei rifiuti solidi organici identici a quelli descritti sopra per la prima forma di realizzazione.

Questa seconda forma di realizzazione si differenzia rispetto alla prima forma di realizzazione per il fatto che i mezzi di centrifugazione ed i mezzi di essiccazione sono integrati tra loro in modo da occupare un’unica zona centrale del blocco 2, intermedia tra i mezzi di triturazione 3 ed il vano di raccolta 6. Questo determina vantaggiosamente un risparmio in termini di componenti, e quindi di costo, e di spazio.

Dopo che il rifiuto organico viene triturato mediante i mezzi di triturazione 3, il rifiuto organico triturato fuoriesce dalla tramoggia 23 e passa nella successiva zona di centrifugazione ed essiccazione, illustrata in Figura 15.

In detta zona i mezzi di centrifugazione/essiccazione comprendono i seguenti componenti, già sopra descritti:

- il cestello mobile 50, provvisto di una pluralità di fori 39, in cui arriva il rifiuto organico tritato;

- il motore 24 di trasmissione di una rotazione di centrifuga, in un senso di rotazione o nell’altro, a detto cestello mobile 50 attorno ad un primo asse di rotazione X;

- il cestello fisso 25, disposto esternamente al cestello mobile 50 in modo da contenerlo e raccogliere il liquido di centrifugazione espulso attraverso i fori 39 durante la centrifuga;

- la pompa di recupero 26 del liquido di centrifugazione, che pesca in prossimità del fondo di detto cestello fisso 25 e convoglia detto liquido verso uno scarico di acque chiare;

- il sistema di pale radiali 27 mobili, disposte all’interno del cestello mobile 50 con il compito di facilitare, in fase di centrifuga, il distacco del rifiuto centrifugato dalle pareti e dal fondo del cestello mobile 50 e con il compito di mescolare, in fase di essiccazione, il rifiuto centrifugato nello stesso cestello 50 allo scopo di favorirne l’uniforme essiccazione.

Al disotto del cestello fisso 25 à ̈ fissato un ventilatore 29’ configurato per generare un flusso di aria che attraversi un gruppo di resistenze 28’ e che, mediante una tubazione 71’, viene convogliato nella zona inferiore del cestello 25. In particolare l’aria riscaldata dalle resistenze 28’ entra, mediante la tubazione 71’, in un sottofondo del cestello 25 delimitato da una piastra forata 72’ (Figura 15). La piastra forata 72’ permette, insieme ai fori 39 presenti anche sul fondo del cestello 50, il passaggio dell’aria calda dal cestello fisso esterno 25 al cestello interno mobile 50 attraversando poi dal basso verso l’alto la massa di rifiuto da essiccare. L’aria di essiccazione passa poi dal cestello 50 in una intercapedine prevista tra cestello 50 e cestello 25 mediante i fori 39 della parete laterale del cestello 50. In questa intercapedine à ̈ disposta la tubazione 73, eventualmente opportunamente forata (Figura 15), attraversante una parete 60 e collegata al ventilatore 43 in modo che quest’ultimo possa aspirare l’aria di essiccazione dal cestello 50. Il ventilatore 43 provvede allo smaltimento dell’aria di essiccazione tramite il tubo di scarico acque chiare (non illustrato).

La pompa di recupero 26 à ̈ disposta all’esterno del cestello fisso 25 e mediante una tubazione 26’ pesca in prossimità del fondo di detto cestello fisso 25, convogliando il liquido di centrifugazione verso lo scarico di acque chiare (non illustrato).

Lo scarico del rifiuto triturato, centrifugato ed essiccato nel sottostante vano 6 di raccolta avviene mediante un capovolgimento del cestelli 25 e 50. Il cestello fisso esterno 25 à ̈ incernierato, in corrispondenza di sue due estremità opposte, su cuscinetti 40 fissati alle pareti laterali 60 ed à ̈ dotato di opportuni giunti rotanti 41, 44 per permettere il passaggio di tubazioni e cavi elettrici, ad esempio il passaggio delle tubazioni 26’ e 73, attraverso dette pareti 60.

Esternamente ad una di dette pareti 60 sono disposti, oltre alla pompa di recupero 26, un ulteriore motore 46 con relativa trasmissione 47 che comanda la rotazione del cestello fisso 25, contenente il cestello mobile 50, rispetto ad un secondo asse di rotazione Y per capovolgerli alla fine delle fasi di centrifuga e di essiccazione e scaricare il rifiuto triturato, centrifugato ed essiccato nel vano di raccolta 6 sottostante.

In questa seconda forma di realizzazione della prima macchina 2, pertanto, il rifiuto viene prima centrifugato e poi essiccato rimanendo in uno stesso cestello e, quindi, in una stessa zona del blocco 2. Il rifiuto centrifugato viene essiccato direttamente nella zona di centrifuga, dove l’aria calda prodotta dal gruppo di resistenze 28’ e dal ventilatore 29’ viene inviata al cestello esterno 25 e passa nel cestello interno 50 dove à ̈ presente il rifiuto centrifugato che viene rimescolato continuamente grazie all’uso delle pale radiali 27, azionate come sopra descritto. La seconda macchina 1, illustrata nelle Figure 1 e 3-5, comprende invece mezzi di compattazione per triturare o schiacciare i rifiuti solidi non organici immessi in detta seconda macchina, detti mezzi di compattazione essendo mobili su guide di scorrimento 7 al di sopra di una pluralità di vani o alloggiamenti 9 e configurati per scaricare ciascuna tipologia di rifiuto solido non organico triturato in un rispettivo vano 9. E’ previsto vantaggiosamente un sistema di comando provvisto di pulsantiera 19 per comandare lo spostamento dei mezzi di compattazione in corrispondenza dei singoli vani 9.

Detti mezzi di compattazione, come schematicamente illustrato nelle Figure da 3 a 5, sono provvisti di un gruppo di triturazione 11 comprendente ad esempio ruote dentate o lame sagomate che, azionate da un motore 12 per mezzo di una trasmissione 13, ha lo scopo di triturare e/o compattare i rifiuti solidi non organici quali carta, metallo, plastica, vetro etc.

Per migliorare la triturazione/compattazione i suddetti mezzi di compattazione comprendono anche un opportuno gruppo di contrasto 14, anche esso comprendente ad esempio ruote dentate o lame sagomate. Il gruppo di contrasto 14 può essere azionato da un motore per mezzo di una trasmissione o essere libero come nel caso di Figura 4.

Per favorire l’ingresso dei materiali nel gruppo di triturazione 11 à ̈ prevista una pala di spinta 15, anche essa motorizzata tramite una opportuna trasmissione 16, che si muove in sincrono con il gruppo di triturazione 11 per mezzo di opportune bielle 17 o meccanismo equivalente di sincronizzazione.

Il gruppo di triturazione 11 Ã ̈ quindi in grado di afferrare il materiale immesso nella tramoggia 18, sminuzzarlo e trascinarlo attraverso la zona di triturazione/compattazione per inviarlo poi ai sottostanti vani 9 dove viene raccolto per essere successivamente avviato al riciclaggio con tutto il sacchetto. In detta tramoggia 18 sono disposti sia il gruppo di triturazione 11 che il gruppo di contrasto 14.

I mezzi di compattazione sono montati su guide di scorrimento 7 per cui, tramite un opportuno motore 8 collegato ad una trasmissione 35, ad esempio, a cinghia dentata o altro tipo idoneo, sono in grado di posizionarsi direttamente sul vano 9 di pertinenza per depositare il materiale trattato.

Il sistema di comando per comandare lo spostamento dei mezzi di compattazione in corrispondenza dei singoli vani 9 comprende una scheda hardware 10 dotata di un opportuno software e comandata dalla pulsantiera di azionamento 19 in modo tale da fornire la necessaria logica di comando per l’esecuzione della corretta movimentazione.

Qualora fosse necessario o conveniente, il rifiuto può anche essere deposto direttamente nel vano 9, aprendo un portello di estrazione e saltando la fase di compattazione quando questa fosse superflua.

Ciascun vano o alloggiamento 6, 9 può essere costituito da un contenitore che può essere rivestito internamente da un sacchetto di carta e/o plastica biodegradabili oppure può essere costituito direttamente da un sacchetto rigido di carta e/o plastica biodegradabili.

I sacchetti di raccolta, realizzati in materiale biodegradabile in tempi brevi, generalmente in carta rivestita di un film plastico biodegradabile di origine organica, vengono concepiti per poter essere direttamente avviati al processo di riciclaggio senza necessità di passaggi intermedi. La loro caratteristica di biodegradabilità e predisposizione al riciclaggio permette infatti una rapida separazione del materiale del sacchetto dal contenuto in modo da inviare i diversi materiali su diverse linee di recupero.

La forma dei sacchetti di raccolta, dotati vantaggiosamente di maniglie, rinforzi e chiusura, consente un agevole trasporto, sia da parte del singolo utente che del successivo mezzo di raccolta.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina di compattazione (2) di rifiuti solidi organici comprendente mezzi di triturazione (3) dei rifiuti solidi organici, mezzi di centrifugazione (4) dei rifiuti solidi organici triturati e mezzi di essiccazione (5) dei rifiuti solidi organici triturati e centrifugati.
2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di triturazione (3) sono disposti in una tramoggia (23).
3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i mezzi di centrifugazione (4) comprendono - un primo cestello (50) mobile, provvisto di una pluralità di fori (39), atto a ricevere il rifiuto organico triturato proveniente dai mezzi di triturazione (3); - un primo motore (24) per trasmettere una rotazione di centrifuga, in un senso di rotazione o nell’altro, a detto primo cestello (50) attorno ad un primo asse di rotazione (X); - un secondo cestello (25) fisso, disposto esternamente al primo cestello (50) in modo da contenerlo e raccogliere il liquido di centrifugazione espulso attraverso i fori (39) durante la centrifuga.
4. 4. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di essiccazione (5) comprendono - un terzo cestello (70) atto a ricevere il rifiuto organico triturato e centrifugato proveniente dai mezzi di centrifugazione (4); - un dispositivo di immissione di aria calda (29, 28, 71) in detto terzo cestello (70); - un dispositivo di estrazione (43) dell’aria di essiccazione dal terzo cestello (70).
5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, in cui sono previsti mezzi di miscelazione (30) per movimentare il rifiuto triturato e centrifugato nel terzo cestello (70).
6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 4, in cui il terzo cestello (70) à ̈ incernierato su cuscinetti (45) fissati a pareti laterali (60) della macchina ed à ̈ atto a ruotare attorno ad un proprio asse di rotazione (Z) per capovolgersi alla fine della fase di essiccazione e scaricare il rifiuto organico essiccato in un rispettivo vano di raccolta (6); oppure il terzo cestello (70) à ̈ provvisto di un’apertura sul proprio fondo atta ad essere azionata alla fine della fase di essiccazione per scaricare il rifiuto organico triturato, centrifugato ed essiccato in un rispettivo vano di raccolta (6).
7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i mezzi di centrifugazione (4) ed i mezzi di essiccazione (5) sono integrati tra loro e comprendono - un primo cestello (50) mobile, provvisto di una pluralità di fori (39), atto a ricevere il rifiuto organico triturato proveniente dai mezzi di triturazione (3); - un primo motore (24) per trasmettere una rotazione di centrifuga, in un senso di rotazione o nell’altro, a detto primo cestello (50) attorno ad un primo asse di rotazione (X); - un secondo cestello (25) fisso, disposto esternamente al primo cestello (50) in modo da contenerlo e raccogliere il liquido di centrifugazione espulso attraverso i fori (39) durante la centrifuga; - un dispositivo di immissione di aria calda (29’, 28’, 71’) nel secondo cestello (25) e nel primo cestello (50); - un dispositivo di estrazione (43) dell’aria di essiccazione dal secondo cestello (25) e dal primo cestello (50).
8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 3 o 7, in cui à ̈ prevista una pompa (26) per recuperare il liquido di centrifugazione dal fondo di detto secondo cestello (25) e convogliare detto liquido verso uno scarico di acque chiare; e/o in cui à ̈ prevista una pluralità di pale radiali (27) mobili, disposte all’interno del primo cestello (50), per facilitare in fase di centrifuga il distacco del rifiuto centrifugato dalle pareti e dal fondo di detto primo cestello, e per mescolare in fase di essiccazione il rifiuto centrifugato in detto primo cestello (50) allo scopo di favorirne una uniforme essiccazione.
9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 3 o 7, in cui il secondo cestello (25) à ̈ incernierato su cuscinetti (40) fissati a pareti laterali (60) della macchina (2) ed à ̈ atto a ruotare intorno ad un secondo asse di rotazione (Y) per capovolgersi alla fine della fase di centrifuga e scaricare il rifiuto triturato e centrifugato in almeno un vano (6) sottostante; oppure in cui il secondo cestello (25) à ̈ provvisto di un’apertura sul proprio fondo atta ad essere azionata alla fine della fase di centrifuga per scaricare il rifiuto organico triturato e centrifugato in almeno un vano (6) sottostante.
10. 10. Sistema integrato di trattamento differenziato di rifiuti comprendente - una prima macchina di compattazione (2) per compattare rifiuti solidi organici secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, - ed una seconda macchina di compattazione e separazione (1) per compattare rifiuti solidi non organici e separarli in funzione del materiale costituente il rifiuto solido non organico, detta seconda macchina comprendendo mezzi di compattazione per triturare e/o schiacciare i rifiuti solidi non organici immessi nella seconda macchina, detti mezzi di compattazione essendo mobili su guide di scorrimento (7) al di sopra di una pluralità di vani (9), ciascun vano (9) essendo atto a ricevere una rispettiva tipologia di rifiuto solido non organico.