ITPG20130055A1 - Dispositivo atto al trattamento e alla trasformazione della frazione organica del rifiuto solido urbano, in residuo sfarinato inodore. - Google Patents

Dispositivo atto al trattamento e alla trasformazione della frazione organica del rifiuto solido urbano, in residuo sfarinato inodore.

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ITPG20130055A1
ITPG20130055A1 IT000055A ITPG20130055A ITPG20130055A1 IT PG20130055 A1 ITPG20130055 A1 IT PG20130055A1 IT 000055 A IT000055 A IT 000055A IT PG20130055 A ITPG20130055 A IT PG20130055A IT PG20130055 A1 ITPG20130055 A1 IT PG20130055A1
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Giammarco Petruccioli
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    • B09BDISPOSAL OF SOLID WASTE NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B09B3/00Destroying solid waste or transforming solid waste into something useful or harmless
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Dispositivo atto al trattamento e alla trasformazione della frazione organica del rifiuto solido urbano in residuo sfarinato ino¬
DESCRIZIONE
La presente invenzione industriale descrive un dispositivo atto al trattamento e alla trasformazione della frazione organica del rifiuto solido urbano in residuo sfarinato inodore. Il suddetto dispositivo riduce il volume della matrice in ingresso mediante un processo di triturazione e conseguente estrusione.
La massa risultante viene quindi ridotta attraverso una procedura di essiccazione utilizzando differenti dispositivi quali: emettitori di radiazioni luminose, preferibilmente all'infrarosso, emettitori di radiazioni elettromagneti ,
elettrica o sistemi in vena d'aria.
Tramite l'impiego di emettitori di radiazioni elettromagnetiche, a microonde o a ultravioletti, la risultante della lavorazione, contemporaneamente alla essiccazione viene ari¬
li prodotto, generato dalla suddetta lavorazione, risulta essere uno sfarinato inodore, avente le caratteristiche richiamate nella rivendicazione 14.
Modi particolari di realizzazione della summenzionata invenzione industriale sono definiti nelle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della invenzione industriale verranno più dettagliatamente esposti nella descrizione particolareggiata seguente di alcune differenti forme di messa in opera, date a titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, raffiguranti un sistema di triturazione, estrusione, essiccazione e sterilizzazione, secondo l'invenzione industriale, costituito da apertura per immissione della matrice organica, ispezione, controllo, manutenzione, pulizia, ecc., con carica dall'alto, mediante apposito sportello superiore , TAV. 2 - disegno 2A, con struttura da incasso e cassetti frontali a scorrimento, TAV. 2 - disegno 2B, con allaccio alla rete idrica e scarico attraverso impianto idraulico, TAV. 3 - disegno 3A, con alimentazione e scarico mediante serbatoi in dotazione, TAV. 3 - disegno 3B.
L'immissione dei rifiuti da trattare, nel vano di carico (VC), avviene in completa sicurezza in quanto l'unità elettronica di comando, che gestisce tutte le varie fasi di lavorazione, permette l'inizio del trattamento soltanto quando tutti i parametri di sicurezza sono abilitati e ne arresta il ciclo in caso di anomalia o di manomissione di alcuna delle parti del suddetto macchinario. Il dispositivo è dotato di un sistema che arresta il funzionamento dei rulli trituratori {RI, R2) in caso di pericolo. Un sensore di chiusura elettromagnetico (SE) posizionato sullo sportello di carico superiore (CC) impedisce, durante il funzionamento del dispositivo, l'apertura dello sportello e in caso di manomissione dello stesso, il movimento dei rulli. Una coppia di sensori controlla l'apertura degli sportelli anteriori (SPI, SP2) o dei cassetti scorrevoli (CSI, CS2) fermando istantaneamente il dispositivo. Sul pannello comandi (TS) è presente un pulsante di arresto d'emergenza che l'operatore può premere per bloccare il dispositivo in qualunque momento. Il vano di carico dispone di un sensore per la rilevazione dei metalli (SM) per evidenziare l'accidentale immissione di oggetti metallici insieme agli scarti di natura organica, nel qual caso pone il sistema in stand-by ed avvisa, con apposito allarme acustico e visivo, l'operatore che potrà estrarre il corpo metallico in sicurezza. Dopo la chiusura del vano di carico la matrice in ingresso passa attraverso il gruppo trituratore (1), dove avviene lo sminuzzamento tramite due rulli (RI) e (R2) in acciaio inox, metallo nobile o lega appropriata, forniti di martelletti contrapposti, od altro sistema atto a triturare e sminuzzare, che, mentre ruotano l'uno in senso opposto all'altro, mossi dai motori (MT1, MT2), sgretolano e trinciano il materiale. In caso di arresto forzato del sistema l'unità di comando pone il sistema in stand-by per il controllo della causa di inceppamento, sblocca lo sportello del vano carico (CC) e gli sportelli (SPI, SP 2) o i cassetti scorrevoli (CS 1, CS 2), inverte il senso di marcia dei motori (MT1, MT2) che posizionano il cassetto mobile di recupero (CR) sotto i rulli. Un sistema di sicurezza con sensori di prossimità o di fine corsa del cassetto (CR) manda un segnale al motore (MT2) che allontana i rulli permettendo la caduta del materiale nel cassetto sottostante. Ad avvenuta rimozione della causa di arresto l'operatore provvede, da pannello di comando (TS), al riavvicinamento dei rulli, al ritorno del cassetto di recupero nella posizione di partenza ed alla conseguente ripresa del ciclo di lavorazione.
Il prodotto lavorato cade nel sottostante vano che contiene il gruppo estrusore (2), formato da due parti in acciaio inox: la prima superiore di forma semicilindrica e forata con funzione di canale da trasporto per la coclea (C), filtra la parte liquida che si raccoglie nella seconda che ha la funzione di vasca di raccolta (VR) da dove, per mezzo di una pompa (PS), viene immessa nello scarico del lavello o nel serbatoio di raccolta estraibile (LI) . La parte solida viene spinta da un sistema a Vite di Archimede (C), o altro sistema atto al sollevamento della parte solida da quella liquida, ed estrusa attraverso apposito estrusore a doppia lama (E), che spreme e sminuzza finemente la matrice in ingresso facendola cadere, attraverso uno scivolo, nel sottostante vano di essiccazione (3), nelle cui pareti sono alloggiati emettitori di radiazioni all'infrarosso ovvero elettromagnetiche a microonde (MO), opportuni sistemi a resistenze elettriche o sistemi in vena d'aria, un sistema a spazzole direzionali (S) mescola, durante la fase di asciugatura, il prodotto triturato mentre un sistema di aspirazione vapori (AV) provvede al recupero degli stessi convogliandoli verso la zona di condensazione (Cl) . Durante questa fase la risultante della lavorazione viene sterilizzata.
A conclusione del ciclo di asciugatura, il settore (SA) della parte inferiore del vano di essiccazione si apre a mezzo servocomando ed il prodotto cade nel cassetto di raccolta estraibile (CA ). Un ulteriore procedimento meccanico con imbustatrice automatica, raggiunto un peso predeterminato, prevede la chiusura del sacchetto contenitore biodegradabile.
Al termine del trattamento è prevista una fase di lavaggio, con getto d'acqua calda ad alta pressione e l'eventuale aggiunta di sapone ecocompatibile (sapone di Marsiglia o equivalente), sia del vano di carico (VC) che dei gruppi trituratore (1) ed estrusore (2), attraverso ugelli di lavaggio (U) posizionati all'interno del dispositivo. L'acqua, prelevata dalla rete idrica (AC) o da apposito serbatoio (L2), dotato di galleggiante di sicurezza che ne garantisce l'approvvigionamento per la fase di lavaggio, passa all'interno di una serpentina di rame o inox (SR), posta nella zona di essiccazione. I suddetti ugelli (U) sono disposti in maniera tale da garantire la pulizia delle zone interessate .
Alla fine del ciclo di lavorazione la vasca di condensa del vapore (Cl) viene evacuata attraverso lo scarico del lavello, tramite pompa di scarico (PS), o nell'apposito serbatoio di recupero liquidi estraibile (Li), dotato di sistema 1 ive1 lostato .
Naturalmente fermo restando il principio base di quanto illustrato, le forme di attuazione e i particolari costruttivi potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto ed illustrato, a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto, come definito dalle rivendicazioni di seguito elencate.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Dispositivo atto al trattamento e alla trasformazione della frazione organica del rifiuto solido urbano in residuo sfarinato inodore tramite il lavoro combinato di: - motori (MT1, MT2) per la movimentazione dei rulli a martelletti contrapposti {RI, R2) atti alla triturazione del prodotto organico in ingresso; - sistema a Vite di Archimede (C) per la separazione e raccolta della parte solida da quella liquida del prodotto precedentemente triturato; - estrusore a doppia lama (E) per la spremitura e frantumazione della parte solida triturata; - sensori della temperatura, posti nel vano di essiccazione (3), che fungono da sicurezza bloccando il dispositivo al raggiungimento di temperature eccessive interne, in caso di malfunzionamento del sistema di irraggiamento ad infrarossi o degli emettitori di microonde (MO); - sensori di rilevazione dei metalli posti sul vano di carico (VC); sensori livellostati per i serbatoi dell'acqua di recupero (LI) e dell'acqua per il lavaggio (L2), nei modelli senza allaccio diretto alla rete idrica; sensori di sicurezza di apertura che arrestano il ciclo di lavorazione in caso di anomalia o di manomissione di ciascuna delle sue parti, ovvero : - sistema di arresto in caso di malfunzionamento dei rulli trituratori; - sensori di controllo dell'apertura (SE) posti sullo sportello di carico (CC), negli sportelli anteriori (SPI, SP2) e nei cassetti scorrevoli (CSI, CS 2) che impediscono, durante il funzionamento del dispositivo, l'apertura accidentale o la manomissione diretta degli stessi ; - pulsante di emergenza o comando di arresto su pannello comandi (TS) per bloccare il dispositivo in fase di lavorazione; emettitori all'infrarosso , a microonde (MO), a resistenze elettriche o in vena d'aria, atti alla disidratazione, essiccazione ed evaporazione della matrice organica precedentemente lavorata; sistema a spazzole direzionali (S) atto a mescolare, durante la fase di asciugatura, il prodotto in ingresso; sistema di aspirazione vapori (AV) che provvede al recupero degli stessi, durante la fase di asciugatura, convogliandoli verso una zona di condensazione (Cl), per la loro evacuazione tramite pompa di scarico (PS) ovvero in apposito serbatoio di recupero estraibile (LI), nei modelli senza allaccio diretto alla rete idrica; emettitori a microonde (MO) o a ultravioletti per processo di sterilizzazione; sistema a serbatoi di recupero fluido (LI) e immissione acqua di lavaggio (L2) estraibili, nei modelli senza allaccio diretto alla rete idrica; ugelli di lavaggio (U) per fase di pulizia del dispositivo; imbustatrice automatica per la chiusura, in sacchi di materiale biodegradabile, del residuo sfarinato; cassetto porta sacchi (CP); - rete di protezione e schermatura delle radiazioni elettromagnetiche, a microonde (MO) o a 2. Sistema, secondo la rivendicazione 1, con carica dall'alto, mediante apposito sportello superiore, TAV. 2 - disegno 2A. 3. Sistema, secondo la rivendicazione 1, con struttura da incasso e cassetti frontali a scorrimento, TAV.2 - disegno 2B. 4. Sistema, secondo la rivendicazione 1, con allaccio alla rete idrica (AC) ed evacuazione lìquidi attraverso impianto idraulico a mezzo pompa di scarico (PS), TAV. 3 - disegno 3A. 5. Sistema, secondo la rivendicazione 1, con alimentazione e scarico mediante serbatoi estraibili in dotazione, TAV. 3 - disegno 3B. 6. Dispositivo, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'unità elettronica di comando, che gestisce il funzionamento dell'intero sistema, permette l'inizio del ciclo di lavorazione soltanto quando tutti i parametri di sicurezza sono abilitati, l'avviamento del ciclo di lavorazione è subordinato ai consensi del sensore metalli (SM) e dei sistemi di chiusura elettromagnetica (SE) dello sportello di carico (CC), del cassetto di raccolta (CR), dei cassetti scorrevoli (CSI, CS2}e degli sportelli (SPI, SP2). 7. Dispositivo , secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il processo di triturazione, in caso di malfunzionamento o blocco del sistema, viene subito arrestato dalla unità elettronica di comando, la quale reagisce alla segnalazione dei dispositivi a frizione dei motori dei rulli di triturazione (MT1, MT2), inverte il senso di marcia del motore (MT2) che posizionerà il cassetto mobile di recupero (CR) sotto i rulli (RI, R2), quando i sensori di prossimità o di finecorsa del cassetto (CR) daranno il consenso ai motori, questi allontaneranno i rulli (Ri, R2), 8.Dispositivo, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nel vano di disidratazione, essiccazione ed evaporazione (3) gli emettitori all' infrarosso, a microonde (MO), a resistenze elettriche o in vena d'aria, vengono gestiti dall'unità elettronica di comando che ne mantiene costante l'irraggiamento. 9. Dispositivo , secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che un sistema di aspirazione vapori (AV), alloggiato nel vano di essiccazione (3), è fornito di apposito sistema di filtraggio estraibile per operazioni di pulizia, manutenzione, controllo, ecc. 10. Dispositivo, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli emettitori a raggi ultravioletti o microonde (MO), gestiti dalla unità elettronica, sterilizza il prodotto triturato e l'acqua di recupero. 11. Dispositivo, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il lavaggio a pressione del vano di carico (VC) e dei gruppi trituratore (1) ed estrusore (2), avviene a mezzo ugelli dì lavaggio (U) a getto piatto. 12. Dispositivo, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il prodotto ottenuto con il presente processo è da considerarsi sfarinato organico inodore . 13. Dispositivo, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i sensori livellostati, della vasca di raccolta liquidi (LI) e della vasca di acqua di lavaggio (L2), segnalano acusticamente e visivamente all·'operatore il raggiungimento del livello di guardia determinando contestualmente l'arresto del processo di lavorazione. 14. Dispositivo atto al trattamento e alla trasformazione della frazione organica del rifiuto solido urbano in residuo sfarinato inodore, comprendente un macchinario con sistema di triturazione a rulli con martelletti contrapposti, estrusione a doppia lama, essiccazione a raggi infrarossi o microonde o resistenze elettriche o in vena d'aria e sterilizzazione a microonde o ultravioletti, secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13
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Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0393231A1 (de) * 1989-04-19 1990-10-24 ABB Fläkt Sanitec GmbH Vorrichtung und Verfahren zur Behandlung von medizinischen Sonderabfällen
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