ITRM20070512A1 - Dispositivo di connessione - Google Patents

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ITRM20070512A1
ITRM20070512A1 IT000512A ITRM20070512A ITRM20070512A1 IT RM20070512 A1 ITRM20070512 A1 IT RM20070512A1 IT 000512 A IT000512 A IT 000512A IT RM20070512 A ITRM20070512 A IT RM20070512A IT RM20070512 A1 ITRM20070512 A1 IT RM20070512A1
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IT
Italy
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container
duct
catheter
connection
movable plate
Prior art date
Application number
IT000512A
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English (en)
Inventor
Arduino Arduini
Fabio Arrizza
Paolo Cerasoli
Original Assignee
Iperboreal Pharma Srl
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Description

Descrizione per invenzione dal titolo:
DISPOSITIVO DI CONNESSIONE
Descrizione
La presente invenzione ha come oggetto un dispositivo di connessione, in particolare per connettere due estremità di rispettivi condotti, per stabilire una continuità tra di essi.
L'invenzione si riferisce altresì all'uso di detto dispositivo, specificatamente per il collegamento di un catetere, inserito internamente ad un corpo vivente, in particolare un corpo umano, allo scopo di effettuare, attraverso detto catetere ed attraverso il condotto ad esso connesso, un trattamento che prevede l'estrazione e/o l'introduzione di fluidi dal/nel corpo vivente.
Un esempio particolare di applicazione è costituito dal collegamento di un catetere inserito in un corpo umano per effettuare una trasfusione.
Un inconveniente rilevabile nei dispositivi noti consiste nel fatto che non viene impedito, con assoluta certezza, il contatto tra il fluido che viene fatto passare attraverso i due condotti e attraverso la relativa connessione e superfici, anche minime, che sono rimaste precedentemente esposte, anche per un periodo brevissimo, con l'ambiente esterno.
Tale contatto, come è evidente, potrebbe comportare una contaminazione del fluido che vanificherebbe, in termini generali, la purezza e/o la completa asetticità del fluido stesso.
In particolare, quando uno dei condotti è un catetere, la contaminazione porterebbe all'introduzione nel corpo vivente di agenti estranei, eventualmente anche patogeni.
Un altro problema ricorrente è quello di determinare l'apertura del condotto già inserito in un organismo vivente esattamente nel momento in cui esso viene connesso con un secondo condotto.
A titolo esemplificativo, quando viene adottato un catetere venoso centrale (CVC) esso, quando non è in uso, viene colmato di eparina per evitare la coagulazione del sangue. L'eparina non si mescola con il sangue e viene mantenuta nella sua posizione dalla pressione sanguigna. In uso, tale catetere viene connesso ad un secondo catetere e, per prima cosa, si procede all'estrazione dell'eparina. Successivamente, vengono impiegate soluzioni di lavaggio ed il catetere viene utilizzato per trasfusioni o per l'introduzione di farmaci, dopodiché esso viene svuotato del sangue e colmato nuovamente con eparina.
Queste operazioni, che presentano un livello di complessità elevato, richiedono che l'apertura e la chiusura dell'estremità del catetere inserito nell'organismo vivente avvenga esattamente ed istantaneamente, nel momento in cui si predispone l'estrazione dell'eparina, o l'immissione di plasma e così via.
Nel pratica medica, per evitare la contaminazione e qualsiasi inquinamento di un sistema ematico, sono richieste complesse manovre eseguibili da personale medico esperto. Laddove mancano queste competenze, le operazioni di connessione non possono essere eseguite in sicurezza clinica, impedendo di fatto di eseguire trattamenti medici se non in strutture sanitarie.
Il problema tecnico che è alla base della presente invenzione è di fornire un dispositivo di connessione che consenta di ovviare all'inconveniente menzionato con riferimento alla tecnica nota.
Tale problema viene risolto da un dispositivo di connessione per connettere due estremità di rispettivi condotti comprendente:
* un primo contenitore che accoglie una prima estremità di un rispettivo primo condotto, comprendente mezzi di chiusura di detta prima estremità;
* un secondo contenitore, in cui è alloggiato un tratto terminale flessibile di un rispettivo secondo condotto, comprendente mezzi per muovere una seconda estremità di detto secondo condotto da una posizione ritratta ad una posizione di impegno in detta prima estremità e viceversa; e
* mezzi per connettere reversibilmente detti primo e secondo connettore in corrispondenza di una loro rispettiva apertura di connessione determinando un unico involucro sigillato;
in cui l'impegno ed il disimpegno di detta seconda estremità determina la disattivazione e l'attivazione meccanica automatica di detti mezzi di chiusura per aprire e chiudere detta prima estremità .
Un vantaggio del dispositivo secondo la presente invenzione risiede nel consentire il contatto del fluido passante solamente con componenti interni ad un contenitore chiuso, confezionato e preparato con la cautela richiesta nelle circostanze specifiche, e con le superfici interne del condotto dell'estremità di destinazione, escludendo quindi con certezza qualsiasi altra superficie. La manovra di connessione è intrinsecamente semplice.
Inoltre, durante la connessione, l'apertura e la chiusura del condotto avviene contestualmente all'impegno delle estremità dei due condotti, impedendo in questo modo qualsiasi inquinamento. Formando un condotto privo di punti di ristagno, si evitano possibili coagulazioni del sangue.
La presente invenzione verrà qui di seguito descritta secondo un suo esempio di realizzazione preferito, forniti a scopo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi in cui:
* la figura 1 mostra una vista prospettica in esploso di un dispositivo di connessione di un primo esempio di realizzazione secondo 1'invenzione
* la figura 2 mostra una vista prospettica di alcuni dettagli del dispositivo di connessione della figura 1;
* la figura 3 mostra una ulteriore vista prospettica di un altro dettaglio del dispositivo di connessione della figura 1;
* la figura 4 mostra una vista prospettica parziale ed in sezione del dispositivo di figura 1 in una prima configurazione operativa;
* la figura 4A mostra una vista in sezione ingrandita di un dettaglio del dispositivo di figura 1 in una seconda configurazione operativa;
* la figura 5 mostra la vista di figura 4 con il dispositivo in una terza configurazione operativa;
* la figura 6 mostra la vista delle figure 4 e 4A con il dispositivo in una quarta configurazione operativa;
* le figure 7A e 7B mostrano una rispettiva vista in sezione con il dispositivo in una quinta e sesta configurazione operativa;
* la figura 8 mostra la vista di figura 7A con il dispositivo in una settima configurazione operativa; e
* la figura 9 mostra una sezione di un dettaglio ancora ingrandito del dispositivo di figura 1 in una ottava configurazione operativa.
Con riferimento alle figure, un dispositivo di connessione è indicato nel suo complesso con 1. Esso è destinato alla connessione di una coppia di condotti su rispettive estremità terminali.
Nel seguito, come condotti da connettere verranno considerati cateteri flessibili, del tipo impiegato in ambito clinico. Nel presente esempio, il dispositivo di connessione o connettore verrà impiegato per collegare le estremità terminali di due cateteri, ad esempio per l'esecuzione di una trasfusione, uno dei due cateteri essendo del tipo CVC. Pertanto, le caratteristiche generali dei due condotti saranno, nel presente esempio, le caratteristiche generali di cateteri adatti all'impiego con organismi viventi.
In particolare, un primo condotto consiste in un primo catetere 2 che presenta una prima estremità terminale 3 a diametro maggiorato, richiusa da un primo tappo 4. Tale prima estremità 3 verrà nel seguito identificata anche con il termine estremità di destinazione. Il tappo 4 è destinato ad essere calzato esternamente a detta estremità 3.
Il dispositivo di connessione 1 di questo esempio di realizzazione è destinato a collegare detto primo catetere 2 con un secondo catetere flessibile .
Il secondo catetere presenta quindi tratto terminale flessibile 8 che comprende a sua volta una rispettiva seconda estremità terminale 9 che dovrà essere connessa con la suddetta prima estremità terminale 3.
Il dispositivo 1 comprende un primo contenitore 5 che accoglie detta prima estremità 3 del primo catetere 2. Tale contenitore 5 presenta una forma sostanzialmente cilindrica, coassiale al tratto di catetere 2 che lo attraversa longitudinalmente.
Tale primo contenitore 5 presenta una estremità distale 6, in cui è formata un'apertura attraversata dal primo catetere 2, ed una estremità prossimale 7, in cui è formata un'apertura di connessione disposta in corrispondenza dell'estremità terminale 3 del primo catetere 2. Il primo contenitore 5 comprende ed accoglie primi mezzi di chiusura di detta prima estremità 3, indicati nel loro complesso con 10. Tali mezzi di connessione sono tali da essere attivati meccanicamente per interferenza con detta seconda estremità terminale 9 del secondo catetere.
Nel presente esempio di realizzazione, tali mezzi di chiusura comprendono una manica tubolare 11 calzata sopra il primo catetere 2 in corrispondenza della rispettiva estremità terminale 3. La manica 11 è completamente accolta in detto primo contenitore 5. Essa presenta, in prossimità dell'estremità terminale 3, due intagli 12 contrapposti, che scoprono aree affacciate del catetere 2.
Sopra la manica 11, detto mezzi di chiusura presenta un dispositivo a pinza 18 formato da un anello di fissaggio 13, destinato ad essere calzato e fissato sulla manica 11 in corrispondenza dell'estremità distale 6 del primo contenitore 5, da cui si estendono una coppia di branche di chela 14 contrapposte, ciascuna terminante con un'estremità di attivazione 16 disposta in corrispondenza dell'apertura in detta estremità prossimale 7 del primo contenitore 5.
L'anello di fissaggio 13 è inserito per interferenza in un'apposita sede di fissaggio 17 ricavata sulla superficie esterna della boccola 11 Ciascuna branca di chela 14 presenta inoltre un dente 15 che è inserito nel rispettivo intaglio 12 della boccola 11. In condizioni normali, i denti 15 cooperano tra loro per strozzare e quindi chiudere l'estremità terminale 3 del catetere 2.
Le branche di chela 14 sono costituite da lamine elastiche, ed una pressione sulle loro estremità di attivazione in direzione longitudinale verso l'anello 13, ovvero verso l'estremità distale 6 del primo contenitore 5, è tale da arcuare le branche di chela 14, allontanando i denti 15 l'uno dall'altro e aprendo in questo modo l'estremità terminale 3 del catetere 2.
Secondo una configurazione alternativa, la branca di chela potrebbe essere unica, eventualmente cooperante con un riscontro fisso, a dente o con un recesso per accogliere un dente.
La branca o le branche potrebbero essere rigide, incernierate ad un'estremità e ruotate in risposta ad una pressione esercitata sull'estremità di attivazione .
Tale rotazione potrebbe avvenire in contrapposizione ad una forza elastica tale da mantenere il catetere 2 chiuso.
Secondo una forma alternativa di realizzazione, le branche potrebbero essere sostituite da un manicotto deformabile compresso da mezzi elastici, la cui deformazione determina la strozzatura del catetere. Possono quindi essere previsti mezzi per estendere detto manicotto in combinazione con la connessione dei due cateteri.
Il dispositivo 1 comprende quindi un secondo contenitore 20, in cui è alloggiato detto tratto terminale flessibile 8 del rispettivo secondo condotto. La seconda estremità 9 è connessa ad un elemento di connessione mobile 21 sostanzialmente conformato ad anello ed interno a detto secondo contenitore 20.
L'elemento di connessione mobile 21 (figure 4, 4A) presenta una boccola terminale 22 con un bordo di connessione 23 rastremato, per facilitare il suo inserimento internamente a detta prima estremità terminale 3, ed un'estensione di attivazione 24, conformata sostanzialmente a bicchiere esterno e concentrico a detta boccola terminale 22, con un bordo di attivazione 25 rivolto nel verso dell'estremità terminale 9.
Il bordo di attivazione 25 è predisposto per interferire e per comprimere le estremità di attivazione 16 delle branche di chela 14, nel modo che verrà descritto in seguito.
Si intende che l'elemento di connessione 21 potrà essere fornito di ulteriori e/o differenti mezzi per disattivare meccanicamente i mezzi di chiusura 10 del primo catetere 2, ad esempio perni o altro.
11 secondo contenitore 20 presenta quindi una rispettiva seconda apertura di connessione, indicata con 26, complementare a detta apertura di connessione formata in corrispondenza dell'estremità prossimale 7 di detto primo contenitore 5.
Per eseguire questa connessione, il dispositivo 1 comprende mezzi per connettere reversibilmente detti primo e secondo contenitore 5, 20 in corrispondenza delle loro rispettive aperture di connessione. Tali mezzi di connessione potranno essere del tipo a vite o a baionetta. Il loro scopo sarà quello di determinare un unico involucro chiuso, formato da detti contenitori 5, 20 e, di disporre in una posizione appropriata la prima estremità 3 del primo condotto 2, chiusa dal tappo 4, e le estremità di attivazione 16 delle branche di chela 14 dei mezzi di chiusura 10 di detta estremità 3.
Il secondo contenitore 20 è sostanzialmente scatolato e di forma appiattita. Esso presenta una parete di fondo 27 ed una parete frontale 28, piane e parallele, connesse da pareti perimetrali 29 in cui è praticata detta seconda apertura di connessione 26.
Detto secondo contenitore 20 ospita e comprende mezzi per muovere una seconda estremità 9 di detto secondo condotto, ovvero per muovere l'elemento di connessione mobile 21, da una posizione ritratta ad una posizione di impegno in detta prima estremità 3 del primo condotto 2 e viceversa.
L'impegno ed il disimpegno di detta seconda estremità 9 determina l'attivazione meccanica automatica, attraverso l'interferenza tra il bordo di attivazione 25 e le estremità di attivazione 16, di detti mezzi di chiusura 10 per aprire e chiudere detta prima estremità 3.
Infatti, in linea di principio l'elemento di connessione mobile 21 può compiere percorsi lungo linee circonf erenziali o radiali, o loro combinazioni, rispetto ad un perno di cerniera del secondo contenitore 20.
Detti mezzi per muovere, indicati nel loro complesso con 30, comprendono quindi un dispositivo a profili di camma destinato a comandare il moto di detto elemento di connessione mobile 21, il quale, a tale proposito è montato su una piastra mobile 31 che presenta una pluralità di perni di guida sporgenti, indicati generalmente con 39 ed estendentisi perpendicolarmente a detta piastra mobile 31, da entrambe le sue facce opposte.
La piastra mobile 31, sostanzialmente parallela alle pareti frontale 28 e di fondo 27, è sostanzialmente adagiata su quest'ultima ed è, sulla faccia opposta, imprigionata da una piastra girevole 32 dalla qual sporge una manopola 33 che si estende da detta parete frontale 28 da un apposito foro circolare 34.
In particolare, detta manopola 33 sporge da un rilievo circolare 35 disposto in posizione centrale sulla piastra girevole, in modo tale da occupare l'intera area del foro circolare 34 e di determinare una chiusura ermetica, pur permettendo la rotazione della piastra girevole 32 rispetto alla parete frontale 28, in risposta al comando impartito da detta manopola 33.
Sulla faccia opposta, la piastra girevole 32 presenta nervature 36 che determinano sostanzialmente un primo profilo di camma in cui sono inseriti i perni di guida 39 della piastra mobile 31 rivolti verso la piastra girevole 32.
Inoltre, da questa faccia della piastra girevole 32 si estende un perno cilindrico 37 destinato ad attraversare la piastra mobile 31 in corrispondenza di una sua apertura centrale 38 e ad essere accolto in una sede di perno 40 formata su detta parete di fondo 27. Inoltre, dalla medesima faccia si estende una sporgenza anulare 41 destinata ad essere appoggiata su detta piastra mobile 31 per comprimerla e per mantenerla aderente a detta parete di fondo 27.
Su quest'ultima sono presenti secondi profili di camma formati da apposite scanalature 50 in cui sono inseriti perni di guida 39 della piastra mobile 31.
Lo scopo dei profili di camma è quindi quello di comandare la piastra mobile, 31, e quindi l'elemento di connessione 21 e l'estremità terminale 9 del secondo catetere in impegno e in disimpegno con detta prima estremità 3 del primo catetere 2.
La piastra mobile 31 comunque può eseguire un moto complesso, essendo vincolata da un primo profilo di camma, operante come camma vera e propria nei confronti della piastra mobile 31 che è il cedente di camma, ed da un secondo profilo che opera come guida, realizzando sostanzialmente un sistema desmodromico, ovvero a doppia guida o a guida multipla .
A tale proposito la piastra mobile 31 non solo comanda detto elemento di connessione 21 ma comprende mezzi di cattura di un tappo di condotto e mezzi di rilascio di un tappo di condotto.
Tali mezzi di cattura e rilascio sono sostanzialmente costituiti da sedi di tappo ricavate in detta piastra mobile 31 o ad essa vincolate, che verranno spiegate poi in maggiore dettaglio, disposte ai lati dell'elemento di connessione 21 il quale è vincolato su un lato della piastra mobile 31. Essa può quindi ruotare per portare, rispettivamente, i mezzi di cattura, l'elemento di connessione ed i mezzi di rilascio in una posizione che corrisponde alla seconda apertura di connessione 26 del secondo contenitore 20, ovvero in corrispondenza della prima estremità 3 del primo catetere 2. Inoltre, essa può traslare verso e da detta estremità 3, per attivare, rispettivamente, i mezzi di cattura, l'elemento di connessione ed i mezzi di rilascio.
Nel presente esempio di realizzazione, il tappo 4 è in materiale elastico, ad esempio gomma, e presenta una cavità in cui viene accolta l'estremità 3 del primo catetere 2, circondata da un ribordo 42 che interferisce elasticamente con l'estremità 3 in modo da sigillarne l'interno. Si sottolinea comunque come il catetere 2 sia mantenuto ostruito da detti mezzi di chiusura 10.
Dalla parte opposta, il tappo 4 presenta una sporgenza di presa 43, con un'aletta elastica circonferenziale 44.
I mezzi di cattura comprendono quindi una prima sede di tappo 45, conformata sostanzialmente a bicchiere, all'interno del quale si inserisce detta sporgenza di presa 43. le alette elastiche 44 interferiscono elasticamente con la superficie interna della prima sede di tappo 45 e, per geometria interferente, la sporgenza di presa viene imprigionata nella sede 45.
Per effettuare la cattura, è sufficiente quindi traslare detta sede 45 secondo una direzione coassiale al tappo 4 e a detta prima estremità 3, fin tanto che la sporgenza di presa 43 non è inserita nella sede di tappo 45. A questo punto, è sufficiente arretrare la prima sede di tappo 45 fino a separare il tappo 4 dall'estremità 3 del catetere 2.
Opzionalmente, la prima sede di tappo potrà presentare un dente circonferenziale 46 che si va ad incastrare tra l'aletta elastica 44 ed il corpo di tappo, imprigionando irreversibilmente il tappo 4.
I mezzi di rilascio sono sostanzialmente uguali ai mezzi di cattura: essi presentano una seconda sede di tappo 47 che accoglie un ulteriore tappo identico a quello descritto precedentemente.
La seconda sede di tappo 47 mantiene il rispettivo tappo 4 in posizione ma senza interferenza tra alette elastiche 44 e superficie interna, come nella prima sede di tappo 45. A tale proposito, la seconda sede di tappo 47 presenterà un diametro leggermente maggiore rispetto alla prima, e/o presenterà una superficie interna lubrificata e/o antiaderente, per facilitare l'estrazione della sporgenza di presa 43. In particolare, tale sede potrà essere semplicemente priva del dente circonferenziale 46 descritto in relazione alla prima sede 45. Sarà sufficiente che l'attrito incontrato in fase di estrazione sia minore di quello che trattiene il tappo 4 nella sua sede di destinazione .
Per effettuare il rilascio, è sufficiente quindi traslare detta seconda sede 47 secondo una direzione coassiale a detta prima estremità 3, fin tanto che essa non è inserita internamente alla cavità del tappo 4. A questo punto, è sufficiente arretrare la seconda sede di tappo 47 fino a separare il tappo 4 da essa.
Per ciò che concerne il funzionamento di questo dispositivo, mediante mezzi di non ritorno non rappresentati è possibile imporre alla piastra girevole 32 un verso di rotazione predefinito, ad esempio antiorario, per compiere in successione le operazioni di cattura, connessione, disconnessione, rilascio. In questo modo, una volta che la manopola 33 sarà stata ruotata in questo verso, il dispositivo 1, ovvero la porzione che corrisponde a detto secondo contenitore 20, non sarà più riutilizzabile e manterrà al suo interno il tappo 4 usato. Pertanto, il dispositivo 1 è classificabile come monouso.
Il dispositivo 1 è già predisposto con il tratto flessibile 8 all'interno del secondo contenitore 20, con l'estremità terminale 9 connessa all'elemento di connessione 21. Esso serve quindi a connettere, nel presente esempio di realizzazione, tale tratto di un secondo catetere con un primo catetere 2 che,a titolo esemplificativo, è un catetere del tipo CVC.
Il condotto unico così formato dovrà essere privo di punti di ristagno.
Quest'ultimo è già fornito con il primo contenitore 5 e l'estremità di connessione 3 a diametro maggiorato chiusa da un tappo 4 e strozzata dai mezzi di chiusura sopra descritti.
Il primo ed il secondo contenitore 5, 20 vengono connessi (figura 4) accoppiando le rispettive aperture di connessione e determinando un involucro chiuso e sigillato, già contenente le estremità 3, 9 dei cateteri da connettere, sulle quali è possibile agire azionando la manopola 33. All'atto della connessione del contenitore 5 sul secondo contenitore 20, il tappo 4 viene catturato dalla sua sede di destinazione (figure 4A e 5).
La manopola 33 viene successivamente ruotata dalla sua posizione iniziale per un primo arco, fino ad una prima posizione. Questa e le successive posizioni operative della manopola 33 potranno essere indicate da appositi indicatori sull'esterno del secondo contenitori 20,e potranno anche essere predisposti dei sistemi a scatto tra la parete frontale 28 del secondo contenitore 20 e la piastra girevole 32.
La sede 45 arretra (figura 6) portandosi con se il tappo 4, lasciando scoperta l'estremità 3 del catetere 2, comunque chiuso dai mezzi di chiusura 10 nel primo contenitore 5.
Continuando con la rotazione della manopola 33 e quindi della piastra mobile 31 trascinata dai profili a camma sulla piastra girevole 32 e sulla parete di fondo 27 del secondo contenitore 20, l'elemento di connessione 21 viene prima disposto frontalmente a detta apertura di connessione 26 (figura 7A), e poi viene fatto avanzare fino a che 11 bordo di connessione 23 non si inserisce internamente a detta estremità del catetere 2, in modo che il bordo di attivazione 25 dell'elemento di connessione 21 comprima le estremità di attivazione 16 delle branche di chela 14, allontanando uno dall'altro i denti di chiusura 15 che strozzano l'estremità 3 del primo catetere 2. In questo modo, si realizza istantaneamente una comunicazione di fluido tra primo e secondo catetere (figura 7B).
Completata l'operazione per la quale è stata predisposta la suddetta connessione, la manopola 33 viene ruotata, allontanando l'elemento di connessione 21 dall'estremità 3 del catetere 2.
Pertanto, cessa l'azione del bordi di attivazione 25 sulle branche di chela 14, ed i denti 15 tornano a strozzare il catetere 2. Quindi, il distacco tra elemento di connessione 21 e catetere 2 non determina alcuna fuoriuscita di fluido contenuto nel primo catetere 2 (figura 8).
L'ulteriore rotazione della manopola 33 determina la rotazione della piastra mobile 31 e quindi dell'elemento di connessione 21 potrebbe ritrovarsi premuto contro la superficie di un otturatore fisso (non rappresentato), interno alla parete perimetrale 29 del secondo contenitore 20, determinando così la chiusura anche del secondo catetere .
Questa rotazione, pone i mezzi di rilascio, ovvero la seconda sede di tappo 47 ed il suo tappo 4, in posizione frontale rispetto a detta apertura di connessione 26 del secondo contenitore 20. Un'ulteriore rotazione della manopola 33 determina l'avanzamento della sede di tappo 47 finché il tappo 4 non è calzato sull'estremità 3 del primo catetere 2 (figura 9). Ruotando la manopola 33, la sede 47 viene ora arretrata lasciando il tappo 4 in chiusura del primo catetere.
A questo punto, è possibile staccare primo e secondo contenitore 5, 20, lasciando il primo catetere 2 ed il suo primo contenitore 5 in una situazione identica a quella che precedeva l'impiego del dispositivo 1, il cui secondo contenitore 20 potrà essere smaltito e sostituito con un altro del medesimo kit, per l'operazione successiva .
Il consenso al distacco tra primo e secondo contenitore 5, 20 può essere fornito meccanicamente mediante mezzi di arresto non rappresentati, che impediscono tale distacco finché la manopola 33 non è stata completamente ruotata, questo per evitare che un distacco prematuro lasci l'estremità 3 del primo catetere 2 aperta e disconnessa.
Tuttavia, si noti che anche in caso di distacco prematuro, i mezzi di chiusura 10 si riattivano immediatamente, chiudendo comunque il primo catetere 2.
Si intende quindi che, in ambito medico, il dispositivo 1 sarà del tipo usa e getta, venduto in un kit che comprende il primo catetere 2 con il rispettivo primo contenitore 5, e un numero di secondi cateteri con i rispettivi secondi contenitori 20.
Seguendo il medesimo principio costruttivo, è inoltre possibile prevedere un dispositivo di connessione in cui un secondo contenitore accoglie anche una due tratti di distinti cateteri, o due cateteri coassiali, essendo previsti quindi due elementi di connessione ed una particolare movimentazione interna che permette la cattura del tappo, la connessione e la disconnessione con il primo di detti secondi cateteri, l'eventuale rilascio e l'eventuale ricattura di un tappo intermedio, fasi del tutto opzionali, la connessione e la disconnessione con il secondo di detti secondi cateteri, ed il rilascio definitivo di un ulteriore tappo, seguito dal distacco dei due contenitori .
Al sopra descritto dispositivo di connessione un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare ulteriori e contingenti esigenze, potrà apportare numerose ulteriori modifiche e varianti, tutte peraltro comprese nell'ambito di protezione della presente invenzione, quale definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di connessione (1) per connettere due estremità (3, 9) di rispettivi condotti, comprendente: * un primo contenitore (5) che accoglie una prima estremità (3) di un rispettivo primo condotto (2), comprendente mezzi di chiusura (10) di detta prima estremità (3); * un secondo contenitore (20), in cui è alloggiato un tratto terminale flessibile (8) di un rispettivo secondo condotto, comprendente mezzi per muovere una seconda estremità (9) di detto secondo condotto da una posizione ritratta ad una posizione di impegno in detta prima estremità (3) e viceversa; e * mezzi per connettere reversibilmente detti primo e secondo connettore (5, 20) in corrispondenza di una loro rispettiva apertura di connessione determinando un unico involucro sigillato; in cui l'impegno ed il disimpegno di detta seconda estremità (9) determina la disattivazione e l'attivazione meccanica automatica di detti mezzi di chiusura (10) per aprire e chiudere detta prima estremità (3).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui il primo contenitore (5) presenta una forma sostanzialmente cilindrica, coassiale al tratto di catetere (2) che lo attraversa longitudinalmente.
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i mezzi di chiusura comprendono un dispositivo a pinza (18) che presenta una o una coppia di branche di chela (14) per strozzare detta prima estremità terminale (3) del primo condotto (2).
  4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3, in cui ciascuna branca di chela (14) presenta un dente (15), per strozzare e quindi chiudere l'estremità terminale (3) del primo condotto (2).
  5. 5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui la branca di chela (14) è costituita da una lamina elastica, ed una pressione sulla sua estremità in direzione longitudinale essendo tale da arcuarle, aprendo in questo modo l'estremità terminale (3) del primo condotto (2).
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4, in cui i mezzi di chiusura comprendono una manica tubolare (11) calzata sopra il primo condotto (2) in corrispondenza della rispettiva estremità terminale (3), che presenta, in prossimità dell'estremità terminale (3), due intagli (12) contrapposti, che scoprono aree affacciate del primo condotto (2), detto dispositivo a pinza (18) presentando un anello di fissaggio (13), destinato ad essere calzato e fissato sulla manica (11), detto dente (15) essendo inserito nel rispettivo intaglio (12) della boccola (11).
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la seconda estremità (9) è connessa ad un elemento di connessione mobile (21) interno a detto secondo contenitore (20), traslato dai mezzi per muovere una seconda estremità (9).
  8. 8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, in cui l'elemento di connessione mobile (21) presenta un'estensione di attivazione (24), con un bordo di attivazione (25).
  9. 9. Dispositivo (1) secondo le rivendicazioni 5 e 8, in cui il bordo di attivazione (25) è predisposto per interferire e per comprimere estremità di attivazione (16) della o delle branche di chela (14).
  10. 10. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi per muovere una seconda estremità (9) di detto secondo condotto da una posizione ritratta ad una posizione di impegno in detta prima estremità (3) e viceversa comprendono una piastra mobile (31) a cui detto elemento di connessione (21) è vincolato.
  11. 11. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi per muovere una seconda estremità (9) di detto secondo condotto da una posizione ritratta ad una posizione di impegno in detta prima estremità (3) e viceversa comprendono un dispositivo a profili di camma destinato a comandare il moto di detta piastra mobile (31).
  12. 12. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 11, in cui la piastra mobile (31) è imprigionata da una piastra girevole (32), dalla qual sporge una manopola (33) che si estende da una parete frontale (28) del secondo contenitore (20), che presenta nervature (36) che determinano sostanzialmente un profilo di camma in cui sono inseriti perni di guida (39) della piastra mobile (31) rivolti verso la piastra girevole (32).
  13. 13. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 12, in cui la piastra mobile è appoggiata su una parete di fondo (26) del secondo contenitore (20) su cui sono presenti secondi profili di camma (50) in cui sono inseriti ulteriori perni di guida (39) della piastra mobile (31) determinando un sistema di guida desmodromico.
  14. 14. Dispositivo (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 13, in cui la piastra mobile (31) comprende mezzi di cattura di un tappo di condotto e/o mezzi di rilascio di un tappo di condotto.
  15. 15. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 14, in cui mezzi di cattura e rilascio sono sostanzialmente costituiti da sedi di tappo (45, 47) ricavate in detta piastra mobile (31) o ad essa vincolate, disposte ai lati dell'elemento di connessione (21).
  16. 16. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di cattura comprendono quindi una sede di tappo (45) che presenta un dente circonferenziale (46) per imprigionare irreversibilmente un tappo (4).
  17. 17. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, che comprende mezzi di arresto per fornire il consenso al distacco tra primo e secondo contenitore (5, 20). Si intende quindi che, in ambito medico, il dispositivo 1 sarà del tipo usa e getta, venduto in un kit che comprende il primo catetere 2 con il rispettivo primo contenitore 5, e un numero di secondi cateteri con i rispettivi secondi contenitori 20.
  18. 18. Uso di un dispositivo di connessione (1) di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, mediante il quale si effettua la connessione tra un catetere (2) collegato ad un corpo vivente ed ulteriori condotti per effettuare un trattamento su detto corpo vivente.
  19. 19. Kit usa e getta che include un dispositivo di connessione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 17, che comprende un primo catetere (2) con il rispettivo primo contenitore (5), e un numero di secondi cateteri con i rispettivi secondi contenitori (20).
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