ITRM20070277A1 - Sistema di estrazione/raffreddamento a secco di ceneri di materiali eterogenei con il controllo del rientro di aria in camera di combustione. - Google Patents

Sistema di estrazione/raffreddamento a secco di ceneri di materiali eterogenei con il controllo del rientro di aria in camera di combustione. Download PDF

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ITRM20070277A1
ITRM20070277A1 IT000277A ITRM20070277A ITRM20070277A1 IT RM20070277 A1 ITRM20070277 A1 IT RM20070277A1 IT 000277 A IT000277 A IT 000277A IT RM20070277 A ITRM20070277 A IT RM20070277A IT RM20070277 A1 ITRM20070277 A1 IT RM20070277A1
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Mario Magaldi
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Description

DESCRIZIONE
Settore dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un impianto e ad un metodo di estrazione e raffreddamento a secco di ceneri pesanti provenienti dalla combustione di rifiuti all’interno di impianti di incenerimento.
Background dell’Invenzione
Gli attuali sistemi di estrazione di ceneri pesanti provenienti dalla combustione di rifiuti negli inceneritori prevedono l’utilizzo di sistemi ad umido.
Le ceneri pesanti in uscita dagli inceneritori vengono scaricate in una vasca piena d'acqua posta a valle dell'ultima griglia di combustione. La vasca di raccolta ha la duplice funzione di raffreddamento delle scorie e di guardia idraulica, impedendo quindi l’ingresso in caldaia di aria ambiente richiamata dal valore di pressione negativa ivi esistente, che disturberebbe il processo di combustione.
Le scorie così raffreddate sono rimosse dalla vasca di raccolta tramite raschietti o spintori, che provocano la risalita della cenere lungo un piano inclinato, ed il successivo scarico nelle apparecchiature a valle.
L’utilizzo di sistemi di estrazione ad umido procura notevoli disagi all’impianto in sé ed all’ambiente circostante. I principali problemi sono relativi a:
Perdita irreversibile dell’energia chimica e del calore sensibile contenuti nelle ceneri raffreddate ad acqua. Una volta che le ceneri precipitano nella vasca di raccolta, si bloccano i processi di combustione del materiale incombusto in esse presenti. Inoltre, tutto il contenuto termico delle ceneri è trasferito all’acqua di raffreddamento.
- Elevati costi di trasporto e stoccaggio delle ceneri umide per il maggior peso delle stesse proporzionale alla quantità di umidità contenuta.
- Consumo di acqua necessaria al raffreddamento delle scorie.
- Necessità di depurazione dell’acqua di raffreddamento contaminata dalle scorie, prima dello scarico della stessa neN’ambiente.
Difficoltà di separazione delle parti metalliche presenti nella cenere umida, a causa di fenomeni di coesione fra la cenere stessa e le parti metalliche da recuperare.
Dispendio energetico per la movimentazione dell’acqua di raffreddamento, che necessita di continue aggiunte per limitarne l’innalzamento termico e recuperare le perdite.
Elevati costi di manutenzione dovuti all’elevato grado di corrosione delle apparecchiature e delle tubazioni in cui l’acqua fluisce.
La presente invenzione si basa invece sull’adozione di sistemi a secco per l’estrazione ed il raffreddamento di dette scorie. L’adozione di un sistema a secco per l’estrazione di scorie da inceneritore pone il problema di controllare l’ingresso di aria in caldaia dalla sezione di scarico delle ceneri pesanti a valle dell’ultima griglia di combustione. Un ingresso incontrollato e fuori misura di aria da detta sezione comporterebbe infatti l’alterazione dei fenomeni di combustione in caldaia, con un forte e negativo impatto sul rendimento di combustione, sulla distribuzione del flusso termico sulle superfici di scambio e sulla formazione di inquinanti (NOx) e di particolato.
Inoltre dette scorie, per la stessa natura del combustibile utilizzato, sono eterogenee e possono contenere corpi estranei di dimensioni notevoli, e ciò rende consigliabile l'utilizzo di sistemi di separazione degli ambienti alternativi a quelli tipici impiegati in altle applicazioni (es. valvole a doppio clapet), che potrebbero essere a rischio di blocchi meccanici in chiusura e potrebbero provocare quindi l’ingresso incontrollato in camera di combustione di notevoli quantità d’aria.
Pertanto, il problema tecnico posto e risolto dalla presente invenzione è quello di fornire un impianto ed un metodo di estrazione e raffreddamento di scorie da inceneritore che consentano di ovviare agli inconvenienti sin qui esposti in relazione alla tecnica nota.
Sintesi del’invenzione
Il suddetto problema viene risolto da un impianto secondo la rivendicazione 1 e da un metodo secondo la rivendicazione 11 .
Caratteristiche preferite dell’invenzione in oggetto sono presenti nelle rivendicazioni dipendenti della stessa.
La presente invenzione fornisce alcuni rilevanti vantaggi, alcuni dei quali sono sintetizzati a seguire e che verranno apprezzati appieno alla luce della descrizione dettagliata riportata più avanti.
In termini generali, vantaggi rilevanti dell’invenzione rispetto alla tecnica nota sono l’eliminazione di tutti i problemi connessi all’utilizzo di acqua di raffreddamento, il fatto di rendere più agevoli ed economici i processi di separazione e stoccaggio delle scorie, ed il fatto di consentire il recupero dell’energia termica e chimica contenuta nelle ceneri ad alta temperatura.
In termini più specifici, il vantaggio principale dell’invenzione consiste nel fatto che essa permette l’estrazione a secco delle scorie procurando un adeguato, efficace ed efficiente raffreddamento delle stesse senza l’utilizzo di acqua di raffreddamento, operando un efficace controllo sull’ingresso d’aria in camera di combustione cui è connesso il sistema di estrazione.
Ciò è ottenuto principalmente mediante l’utilizzo di mezzi di separazione interni all’estrattore e compresi fra la zona di estrazione ed il punto di scarico. Tali mezzi di separazione determinano l’ingresso in camera di combustione di una quantità d’aria predefinita utile al raffreddamento delle scorie e tale da non influenzare il processo di combustione.
In base ad una realizzazione preferita e particolarmente vantaggiosa, detta separazione è realizzata mediante l’impiego di una serie di serrande mobili sospese ed incernierate alla copertura dell’estrattore in direzione sostanzialmente perpendicolare alla direzione di trasporto, le quali realizzano una sorta di tenuta a labirinto nei confronti dell’aria, consentendo comunque il passaggio delle scorie in transito sul nastro.
In caso il quantitativo di scorie estratte sia tale che la quantità di aria di raffreddamento necessaria ed in ingresso alla camera di combustione superi la percentuale minima dell’aria di combustione che influenzerebbe negativamente l’efficienza di combustione, la presente invenzione dota il sistema di estrazione di un dispositivo di trasferimento dell’eccesso d’aria di raffreddamento a valle della camera di combustione. Tale dispositivo collega la porzione di estrattore a valle dei mezzi di separazione ad una opportuna zona di caldaia a valle della camera di combustione, ed è dimensionato in modo da realizzare perdite di carico sufficienti a rendere la pressione della porzione di estrattore a cui è collegato pari o superiore alla pressione in camera di combustione. Questa caratteristica evita il pericolo di passaggio dei fumi di combustione attraverso l’estrattore.
In base ad una realizzazione preferita, detto dispositivo di trasferimento del’aria in eccesso è costituito da un opportuno condotto eventualmente dotato di sistema di depolverazione e valvola di regolazione in linea.
In talune configurazioni d’impianto la funzione di estrazione e quella di raffreddamento possono essere affidate a due distinti trasportatori, il primo posizionato in corrispondenza della camera di combustione ed il secondo a valle; gli ambienti dei due trasportatori essendo collegati da una tramoggia di alimentazione delle scorie dal primo al secondo nastro. Il tutto non altera il concetto di base della presente invenzione, dal momento che gli ambienti dei due trasportatori formano un unico ambiente e quindi un’unica unità di estrazione/raffreddamento come precedentemente descritto in base ad una forma di realizzazione preferita.
Sintetizzando la descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite riportata più avanti, la presente invenzione si riferisce ad un sistema di estrazione e raffreddamento a secco per scorie da inceneritore, in grado di ridurre la temperatura finale delle scorie estratte, senza superare la portata d’aria ammissibile in ingresso alla camera di combustione dell'inceneritore. Quando la portata d’aria occorrente al raffreddamento supera detta quantità ammissibile, il sistema consente aN’aria eccedente di essere inviata nel punto più opportuno della caldaia a valle della camera di combustione grazie ad opportuni mezzi di controllo.
Il sistema proposto, in uso, è costituito principalmente dai seguenti elementi:
1. una tramoggia di collegamento tra estrattore ed inceneritore, attraverso cui le scorie vengono scaricate sul nastro estrattore, quest’ultimo del tipo oggetto del brevetto EP 0 471 055 B1 ;
2. il suddetto estrattore/raffreddatore, che riceve la cenere in pezzatura ed i fini, questi ultimi provenienti dalle tramogge sottostanti la griglia di combustione; in corrispondenza della zona di carico, il passo dei rulli portanti del nastro di trasporto è più fitto per meglio distribuire il carico derivante dall’impatto del materiale in caduta libera; la sezione di estrazione e trasporto è dimensionata in modo da agevolare l’estrazione anche delle scorie di massima dimensione;
3. un sistema di recupero dei fini, posizionato sul fondo dell’estrattore e costituto da componenti resistenti alle alte temperature;
4. mezzi di separazione presenti all’interno dell’estrattore, per limitare l’ingresso di aria ambiente in camera di combustione e che formano a tal fine una zona di separazione fra la camera di combustione ed il punto di scarico dell’estrattore;
5. mezzi di adduzione dell’aria di raffreddamento all’interno dell’estrattore, posizionati sulle pareti laterali dell’estrattore stesso, tali da evitare in caso di sovrapressione la fuoriuscita di gas caldi;
6. opzionalmente, una tubazione o condotto di collegamento fra la porzione di estrattore a valle dei mezzi di separazione ed il punto più opportuno della caldaia a valle della camera di combustione per lo sfogo dell’aria di raffreddamento in eccesso al massimo accettabile in camera di combustione; detta tubazione può essere dotata di sistema di depolverazione a ciclone e valvola di regolazione in linea;
7. opzionalmente, una logica di controllo della pressione esistente a monte ed a valle della porzione di estrattore dotata di mezzi di separazione, attraverso la regolazione della valvola posta sul citato condotto.
Descrizione breve delle figure
Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo. Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
- la Fig. 1 mostra uno schema generale esemplificativo di una forma di realizzazione preferita dell’impianto dell’invenzione, in una modalità operativa che prevede l’ingresso in camera di combustione di tutta l’aria di raffreddamento;
- la Fig. 2 mostra uno schema generale esemplificativo di una forma di realizzazione dell’impianto dell’invenzione, in una modalità operativa che prevede l’invio dell’aria di raffreddamento in eccesso in caldaia a valle della camera di combustione;
- la Fig. 3 mostra uno schema generale esemplificativo di una forma di realizzazione dell’impianto dell’invenzione, in una modalità operativa che prevede l’invio dell’aria di raffreddamento in eccesso in atmosfera previo trattamento di filtrazione;
- la Fig. 4 mostra una schematica vista in sezione trasversale secondo la linea A-A di Fig. 1 ;
- la Fig. 5 mostra un dettaglio della Fig. 3 che evidenzia la sezione di passaggio dell’aria di raffreddamento all’interno dell’estrattore;
- la Fig. 6 mostra una schematica vista in sezione trasversale secondo la linea B-B di Fig. 2 ;
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Con riferimento inizialmente alla Figura 1 , un impianto di estrazione e raffreddamento a secco di scorie da inceneritori è complessivamente indicato con 1 .
Per maggiore chiarezza espositiva, i diversi componenti dell’impianto 1 verranno descritti a seguire con riferimento al percorso seguito dalle scorie dalla loro estrazione dalla camera di combustione, denotata con 100, al loro smaltimento.
Immediatamente a valle della camera di combustione 100, l’impianto 1 prevede un’unità di estrazione e raffreddamento 9, basata su di un estrattore a secco principalmente in acciaio ad elevata resistenza termica.
Tale estrattore 9 è del tipo di per sé noto e descritto ad esempio in EP 0 252 967, qui incorporato mediante questo riferimento.
L’estrattore 9 raccoglie le ceneri pesanti che precipitano verso il basso da una griglia di combustione 101 della camera 100 attraverso una tramoggia di transizione 102.
I fini vengono invece convogliati sull’estrattore 9 mediante tramogge di raccolta 8 disposte alla base della griglia di combustione 101 , queste ultime dotate di valvole a doppio clapet 5 (o di mezzi equivalenti), atte a separare gli ambienti a monte ed a valle di esse, essendo le tramogge 8 a pressione positiva.
L’estrattore 9 presenta, in corrispondenza delle pareti laterali del proprio involucro 98, una pluralità di fori di ingresso di aria di raffreddamento esterna, distribuiti in modo sostanzialmente uniforme lungo lo sviluppo dell’estrattore 9 stesso e ciascuno denotato con 10. Tali ingressi 10 possono essere dotati di mezzi di regolazione della portata o possono essere resi attivi o disattivati. Essi fungono da valvole di non ritorno ossia impediscono, in caso di sovrapressione nell’estrattore, l’uscita dei gas caldi nell’ambiente.
All’interno dell’estrattore 9, sono presenti mezzi di separazione fissi 91 e mobili 92, atti a determinare una sostanziale separazione pressoria degli ambienti a monte ed a valle di essi.
I mezzi di separazione fissi 91 sono preferibilmente costituiti da setti metallici posizionati preferibilmente alla testata di rinvio dell’estrattore 9, in zona a monte del punto di carico delle scorie. Essi, occupando tutta la sezione disponibile fra il nastro di trasporto ed il relativo contenitore metallico 98, hanno la funzione di impedire al’aria in ingresso all’estrattore 9 di rientrare in camera di combustione 100 passando intorno al tamburo di rinvio 931.
I mezzi di separazione mobili 92 sono preferibilmente costituiti da serrande sospese ed incernierate alla copertura dell’estrattore 9, disposte in serie lungo la sezione di trasporto. Il numero di serrande è tale da assicurare una notevole perdita di carico all’ingresso dell’aria richiamata dal punto di scarico dell’estrattore, in modo da far entrare in camera di combustione una quantità massima d’aria nota e predefinita.
Come mostrato in maggiore dettaglio in Figura 4, le serrande 92 sono preferibilmente a corpo multiplo basculante, ossia costituite da fasce parallele 93 incernierate fra loro, in modo da poter accompagnare il profilo dello strato di materiale viaggiante sul nastro. Dette fasce parallele 93 possono essere dimensionate in modo che quelle più prossime al nastro trasportatore abbiano un peso maggiore per operare un livellamento dello strato al passaggio di materiale più comprimibile. Questa funzione, operata principalmente dalle serrande più prossime alla camera di combustione 100, rendono più efficace la funzione di tenuta all’aria delle serrande più vicine al punto di scarico dell’estrattore 9.
Per garantire il confinamento delle scorie estratte nella regione di trasporto, l’estrattore 9 presenta per tutta la sua lunghezza delle sponde metalliche 94 di contenimento del materiale. Dette sponde di contenimento 94 prevedono una distanza minima verticale dal nastro necessaria a prevenire il contatto e l’interferenza con esso.
Quando necessario, possono essere previste spazzole metalliche 95 o di altro materiale resistente alle alte temperature, nello spazio compreso fra nastro e sponda metallica 94, in modo da migliorare la tenuta e limitare ulteriormente l’ingresso di aria.
La quantità di aria ambiente in ingresso attraverso gli ingressi 10 sulle pareti laterali dell’estrattore può essere controllata realizzando una sezione di passaggio prefissata. Come mostrato in maggiore dettaglio in Figura 4, tale sezione o luce di ingresso può essere preferibilmente realizzata mediante piastre orizzontali 96 di tenuta collegate al lato esterno delle spondine di contenimento 94 e fissate ad esse ad una determinata distanza dalle alette 97 del nastro di trasporto. La presenza di dette piastre di tenuta 96 su entrambi i lati del nastro estrattore e per tutta la lunghezza di trasporto assicura l’ingresso di una quantità d’aria predeterminata nell’estrattore 9 e quindi in camera di combustione 100 essendo nota la sezione di passaggio ed il valore di depressione in camera di combustione 100. Naturalmente, tali piastre 96 possono anche interessare soltanto una porzione della sezione di trasporto del nastro 9, e in particolare soltanto parte della porzione a valle della tramoggia 102.
Dunque l’aria di raffreddamento viene richiamata nell’estrattore 9 per la maggior parte attraverso gli ingressi 10 (e la sezione determinata dalle piastre di tenuta 96 se presenti) ed in parte è richiamata dal punto di scarico dell’estrattore attraverso la tenuta a labirinto operata dalle serrande mobili 92.
Il raffreddamento delle scorie sul nastro avviene ad opera dell’aria ambiente che, richiamata in tal modo dalla depressione in camera di combustione, le percorre in controcorrente. Una volta riscaldata per effetto dello scambio termico con queste ultime, l’aria entra in camera di combustione ri-adducendo calore in essa.
Come precedentemente anticipato, in caso la quantità di scorie da raffreddare è tale che l’aria di raffreddamento necessaria supera la quantità ammissibile in camera di combustione, l’invenzione prevede il trasferimento dell’aria di raffreddamento in eccesso ad una zona di caldaia a valle della camera di combustione.
In tale configurazione d’impianto, ed in riferimento alla Figura 2, il dispositivo di trasferimento dell’aria di raffreddamento in eccesso è costituito da un condotto 2, collegato alla porzione di estrattore a valle dei mezzi di separazione, preferibilmente dotato di un sistema di depolverazione a ciclone 3 e di una valvola di regolazione automatica 4 in linea.
Essendo la zona di caldaia a valle della camera di combustione 100 a pressione inferiore rispetto alla camera di combustione stessa, connettendo tale zona con il nastro estrattore 9 si potrebbe realizzare un passaggio dei fumi di combustione dalla camera di combustione stessa a tale estrattore. Per evitare questa situazione il condotto 2 è dimensionato in modo da realizzare sufficienti perdite di carico lungo la linea tali da ottenere nella porzione di estrattore ad esso collegato un valore di pressione pari a quello della camera di combustione.
Per una regolazione fine di questa condizione, la differenza di pressione fra le porzioni di estrattore a monte ed a valle dei mezzi di separazione è costantemente monitorata a mezzo di opportuni sensori 7 ed è regolata tramite attivazione della valvola 4 sul condotto 2.
Con riferimento alla Figura 3, eventualmente il condotto di espulsione dell’aria di raffreddamento in eccesso può avere un collegamento diverso da quello precedentemente descritto. In tal caso, infatti, l’aria invece di essere aspirata dalla depressione esistente in una zona di caldaia a valle della camera di combustione, può essere aspirata da un ventilatore dedicato 22 o un mezzo equivalente lungo il condotto 21 dotato di mezzi di regolazione 40 analoghi a quelli già descritti e poi scaricata in atmosfera dopo essere passata in un filtro dedicato 210 disposto a monte del ventilatore 22.
In queste ultime due configurazioni d’impianto (Figg. 2 e 3), l’aria in ingresso all’estrattore 9, attraverso il punto di scarico 99 e gli ingressi laterali 10, provvede a completare il raffreddamento in controcorrente delle scorie presenti sulla porzione di nastro a valle dei mezzi di separazione ed è poi richiamata attraverso il condotto 2 in una opportuna zona di caldaia a valle della camera di combustione 100, con riferimento alla Figura 2, oppure inviata in atmosfera mediante il condotto 21 ed il ventilatore 22, con riferimento alla Figura 3.
Come mostrato anche in Figura 6, l’estrattore 9 è inoltre dotato di un sistema di recupero dei fini 981 posizionato sul fondo del contenitore metallico 98, costituito da componenti resistenti alle elevate temperature.
Per evitare il trascinamento dei fini ad opera dell’aria ambiente che rientra dal punto di scarico 99, è previsto lo scarico separato 991 dei fini raccolti dal sistema di recupero mediante valvola a doppio clapet 992 o equivalente sistema di separazione degli ambienti.
La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nel’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito esposte.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto (1) di estrazione e raffreddamento a secco di scorie di combustione da inceneritore, comprendente: - una unità di estrazione e raffreddamento a secco basata su mezzi trasportatori a nastro (9), atta ad essere disposta a valle della camera di combustione (100); - mezzi di ingresso di aria di raffreddamento (10, 99), atti a consentire un ingresso controllato di aria di raffreddamento in corrispondenza del letto di scorie trasportato su detti mezzi trasportatori (9), la disposizione complessiva essendo tale che tale aria di raffreddamento lambisce in controcorrente il letto di scorie in direzione della camera di combustione (100); e - mezzi di controllo (91 , 92, 2) della quantità di detta aria di raffreddamento che raggiunge il punto di carico delle scorie (102) su detti mezzi trasportatori (9) per l’ingresso in camera di combustione (100), comprendenti una pluralità di elementi di tenuta (92) disposti in sequenza lungo detti mezzi trasportatori (9) e sostanzialmente affacciati sulla porzione di trasporto scorie di questi, ciascuno dei quali si sviluppa in direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione di trasporto, detti elementi di tenuta (92) essendo atti a determinare una perdita di carico controllata nel flusso di aria di raffreddamento creando sostanzialmente una tenuta di tipo a labirinto.
  2. 2. Impianto (1) secondo la rivendicazione 1 , in cui ciascuno di detti elementi di tenuta (92) è incernierato in corrispondenza di un involucro (98) di detti mezzi trasportatori a nastro (9).
  3. 3. Impianto (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui ciascuno di detti elementi di tenuta è in forma di una serranda (92) di tipo a corpo multiplo (93) basculante.
  4. 4. Impianto (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui i corpi di serranda più prossimi a detti mezzi trasportatori a nastro (9) presentano peso maggiore per operare un livellamento del letto di scorie al passaggio di materiale più comprimibile.
  5. 5. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di controllo (91 , 92, 2) comprendono almeno un ulteriore elemento di tenuta fisso (91) disposto in corrispondenza della testata di rinvio di detti mezzi trasportatori (9) a monte della sezione di carico (102) delle scorie su di essi.
  6. 6. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di controllo (91 , 92, 2) comprendono un condotto (2) atto a collegare una zona di detti mezzi trasportatori (9) disposta a valle di detti elementi di tenuta in sequenza (92) con una zona di caldaia a valle della camera di combustione (100).
  7. 7. Impianto (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente mezzi di depolverazione (3) disposti in corrispondenza di detto condotto (2).
  8. 8. Impianto (1) secondo la rivendicazione 6 o 7, comprendente mezzi di regolazione di portata d’aria (4), atti a regolare la portata di aria in detto condotto (2).
  9. 9. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di controllo (91, 92, 2) comprendono mezzi (21, 22, 210) per lo scarico in atmosfera di almeno parte dell’aria di raffreddamento.
  10. 10. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di ingresso di aria di raffreddamento (10, 99) comprendono una pluralità di ingressi di aria (10) disposti in corrispondenza di un involucro (98) di detti mezzi trasportatori (9) ed associati ad una sezione di ingresso in questi ultimi recante una struttura sostanzialmente a labirinto (96, 97).
  11. 11. Metodo di estrazione e raffreddamento a secco di scorie di combustione da inceneritore, in cui tali scorie vengono caricate su di una unità di estrazione a secco, basata su mezzi trasportatori a nastro (9) e disposta a valle della camera di combustione (100), raffreddate mediante un flusso controllato di aria addotta in controcorrente lungo tali mezzi trasportatori (9) in direzione della camera di combustione (100), ed in cui viene eseguito un controllo della quantità di detta aria di raffreddamento che entra in camera di combustione (100), tale controllo essendo realizzato mediante una perdita di carico controllata causata da una tenuta di tipo a labirinto ottenuta tramite una pluralità di elementi di tenuta (92) disposti in sequenza lungo detti mezzi trasportatori (9) e sostanzialmente affacciati sulla porzione di trasporto scorie di questi, ciascuno dei quali elementi si sviluppa in direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione di trasporto.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione precedente, in cui detto controllo viene ottenuto anche permettendo un collegamento selettivo di una zona di detti mezzi trasportatori (9) disposta a valle di detti elementi di tenuta in sequenza (92) con una zona di caldaia a valle della camera di combustione (100).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione precedente, in cui è prevista una regolazione della portata d’aria addotta a detta zona di caldaia a valle della camera di combustione (100).
  14. 14. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 13, in cui l’ingresso di aria di raffreddamento è ottenuta in corrispondenza di un involucro (98) di detti mezzi trasportatori (9) mediante una o più sezioni di ingresso nei mezzi trasportatori (9) recanti una struttura sostanzialmente a labirinto (96, 97).
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