ITRM20060284A1

ITRM20060284A1 - Pavimentazione e relativo metodo di montaggio

Info

Publication number: ITRM20060284A1
Application number: IT000284A
Authority: IT
Inventors: Gabriele Galimberti
Original assignee: Galimberti S N C
Priority date: 2006-05-29
Filing date: 2006-05-29
Publication date: 2007-11-30
Also published as: WO2007138449A3; EP2029832A2; US20090249711A1; CN101484652A; WO2007138449A2; CA2652781A1

Description

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DESCRIZIONE RIW

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “Pavimentazione e relativo metodo di montaggio”

A nome: GALIMBERTI S.N.C. DI GALIMBERTI GIUSEPPE & C.

di nazionalità italiana

Con sede in Via Mulino, 21 - 23871 LOMAGNA (LC)

Inventore: Gabriele GALIMBERTI

Depositata il con il numero

Campo dell’invenzione

La presente invenzione si riferisce ad una pavimentazione in legno per esterni ed al relativo metodo di montaggio.

Stato della tecnica

La richiesta di pavimentazioni in legno per esterni è in costante aumento. Le zone di impiego prevalente sono aree piscine, spazi aperti di locali ad accesso pubblico, quali bar e ristoranti, aree comuni di edificazioni residenziali, terrazzi.

Sono note dallo stato della tecnica diverse pavimentazioni in legno per esterni. Come tutti i materiali il legno varia di dimensioni in funzione delle condizioni ambientali. In particolare il legno è insensibile al gelo e le proprie dimensioni si modificano in funzione dell'umidità; per questo la posa dei pavimenti in legno si effettua lasciando una fuga di dilatazione tra doghe adiacenti. Questa fuga si ridurrà al minimo nei periodi di pioggia battente, ed aumenterà al massimo nei periodi di sole pieno.

Tali pavimentazioni generalmente comprendono un massetto, strutture

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di supporto delle doghe e le stesse doghe fissate a queste strutture mediante mezzi di fissaggio, quali ad esempio viti. Queste pavimentazioni presentano, però, diversi problemi tra i quali:

- un cattivo drenaggio delle acque che causano marcescenze, ossia la formazione di ristagni d’acqua che comportano una riduzione della durata della pavimentazione;

- movimenti indesiderati delle doghe sotto l’influenza di acqua e sole e ritiri delle doghe che portano all'apertura di fughe in cui possano incastrarsi tacchi di scarpe;

- utilizzo di sistemi metallici di fissaggio visibili ed antiestetici.

Per risolvere questi problemi sono stati immessi sul mercato numerosi sistemi di pavimentazione per esterni.

Questi sistemi prevedono svantaggiosamente che i sistemi di drenaggio siano sostanzialmente lasciati al posatore che deciderà come operare caso per caso; questi predisporrà una sottostruttura composta di profili standard metallici o listelli in legno, od anche utilizzando elementi di sopraelevazione reperibili dal mercato delle pavimentazioni sopraelevate in mattonelle cementizie. Questo fatto comporta che, in particolare su certi mercati dove non è disponibile manodopera specializzata, il pavimento finale non sia di buona qualità pur dovendo affrontare costi elevati della pavimentazione in opera.

Un ulteriore svantaggio è dovuto al fatto che spesso il sottofondo realizzato presenta pendenze irregolari che comportano un complesso spessoramento della pavimentazione per ottenere falde di pendenza regolare, aumentando ulteriormente i costi di posa, fino a quadruplicarli, e ren 7290PTIT NOTARBARTOLO & GERVASI SPA

dendo più difficile l’ottenimento di un buon risultato finale.

Per quanto riguarda il legno utilizzato, questo ha spesso caratteristiche tali da presentare spazi di dilatazione tra le doghe pericolosi per i passanti, in particolare nei periodi di sole pieno. Incombe, in questi casi, il pericolo di incastro dei tacchi a spillo non consentendo di camminare in tutta tranquillità. Questo è spesso dovuto al fatto che il legno non è stato opportunamente trattato.

Per quanto riguarda, inoltre, i sistemi di fissaggio utilizzati, questi sono divisibili in due categorie.

Una prima categoria comprende sistemi con viti inserite tra le fughe in modo da bloccare doghe adiacenti tramite l'ausilio di appositi elementi metallici. Questa prima categoria presenta i seguenti inconvenienti:

- larghezza delle fughe di oltre 8 mm per permettere l’inserimento di vite e giravite;

- tempi di montaggio lunghi;

- risulta difficoltoso, perché non previsto, lo smontaggio di doghe singole; - il sistema di fissaggio è visibile tra le doghe.

Una seconda categoria comprende, invece, sistemi di fissaggio applicati da sotto il pavimento o ad incastro. Apposite piastrine sono posizionate e fissate alla sottostruttura ed alla doga portando alla formazione di un sistema ad incastro. Tra gli inconvenienti:

- l'utilizzo di doghe appositamente profilate con incastri atti a ricevere elementi di fissaggio che possono provocare ristagni d'acqua;

- penalizzazione dell’economica finitura delle teste delle doghe a vista, in quanto sono visibili sulle teste gli incastri descritti al punto precedente; 7290PTIT NOTARBARTOLO & GERVASI SP

- larghezza delle fughe di oltre 8 mm, non diminuibili a causa delle tolleranze di montaggio;

- tempi di montaggio lunghi;

Altri svantaggi delle pavimentazioni esistenti sono rappresentati:

- da un drenaggio non efficace permesso dalle fughe, con conseguente lenta asciugatura della pavimentazione;

- da difficoltà nelle operazioni di pulizia della pavimentazione.

La durata della pavimentazione è anche compromessa dall'utilizzo di materiali a non elevatissima durabilità.

E' pertanto sentita l’esigenza di realizzare una pavimentazione ed un metodo di montaggio di detta pavimentazione che consenta di superare tali inconvenienti.

Sommario dell’invenzione

Uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare una pavimentazione per esterni facile da installare, con materiali ad elevatissima durabilità, adeguatamente robusta e sicura per i passanti aventi scarpe con tacco ridottissimo, e che presenta costi di realizzazione contenuti. Un ulteriore scopo è di mettere a punto un metodo di montaggio della suddetta pavimentazione in grado di semplificare le operazioni della messa in opera, rendendole alla portata anche di manodopera non specializzata, in particolare grazie all'utilizzo di una dima di montaggio di configurazione appropriata.

La presente invenzione, pertanto, si propone di raggiungere gli scopi so7290PTIT NOTARBARTOLO & GERVASI S C

pra discussi realizzando una pavimentazione conforme alla rivendicazione 1.

Viene, inoltre, descritto un metodo di montaggio di detta pavimentazione conforme alla rivendicazione 7.

La messa in opera con il metodo di montaggio dell'invenzione garantisce una elevata efficienza ed un minore lavoro per l'installatore, riducendo notevolmente i costi di posa.

Vantaggiosamente l’utilizzo di legno opportunamente trattato consente una riduzione degli spazi di dilatazione tra le doghe garantendo un efficace sistema antitacco. Il fatto di prevedere l’utilizzo di viti a doppia filettatura, incassate nelle doghe in legno e nei profili di supporto, preferibilmente in alluminio, delle doghe stesse, permette di avere una fuga di posa ridotta a soli 3 mm. Così facendo si ottiene una dilatazione massima di 5 mm, misura che non solo evita l'incastro dei tacchi a spillo ma permette di camminare in tutta tranquillità anche con il tacco più ridotto. L'operazione di fissaggio delle doghe o liste in legno ai profilati ed il distanziamento tra le doghe adiacenti viene facilitata mediante l’utilizzo di una dima o sagoma di vantaggiosa configurazione.

Un ulteriore vantaggio è determinato dal fatto di prevedere un sistema di posa ventilato su profili di alluminio sopraelevati che evita la creazione di ristagni d'acqua, consentendo una elevatissima durata della pavimentazione. Il sistema è inoltre progettato in modo da permettere un efficace drenaggio: la pavimentazione si asciugherà pertanto rapidamente dopo piogge o lavaggi. Le operazioni di pulizia possono, quindi, effettuarsi rapidamente con un semplice getto d’acqua che convoglierà lo sporco 7290PTIT NOTARBARTOLO & GERVASI SPA

nelle bocchette di scarico mediante opportuni canali di scarico ricavati sul massetto a falde regolari.

E’ vantaggiosamente prevista, infine, la possibilità di fissaggio dei profilati sia su massetto sia su guaina impermeabilizzante.

Le rivendicazioni dipendenti descrivono realizzazioni preferite dell’invenzione.

Breve descrizione delle Figure

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di una pavimentazione e del relativo metodo di montaggio, illustrati, a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la Fig. 1a rappresenta un esploso di una parte della pavimentazione dell’invenzione durante il montaggio;

la Fig. 1b rappresenta un esploso di una parte della pavimentazione dell'invenzione, secondo una variante, durante il montaggio;

la Fig. 2 rappresenta un primo schema per il fissaggio di un primo componente della pavimentazione;

la Fig. 3 rappresenta un secondo schema per il fissaggio di detto primo componente;

la Fig. 4a rappresenta una vista trasversale di un secondo componente della pavimentazione dell’invenzione;

la Fig. 4b rappresenta una vista trasversale di detto primo componente della pavimentazione dell’invenzione;

la Fig. 4c rappresenta una vista trasversale di una variante di detto pri7290PTIT NOTARBARTOLO

mo componente;

la Fig. 5 mostra un terzo componente della pavimentazione dell'invenzione;

la Fig. 6 rappresenta una vista in prospettiva di una dima utilizzata nel metodo di montaggio dell'invenzione;

la Fig. 7 rappresenta una vista laterale di una lista o doga in legno della pavimentazione dell'invenzione.

Descrizione in dettaglio di forme di realizzazione preferite dell’invenzione Con riferimento alle Figure è rappresentata una pavimentazione per esterni, oggetto della presente invenzione, comprendente:

- un sottofondo o massetto 1 , preferibilmente ma non necessariamente in cemento, a falde piane di pendenza regolare;

- una pluralità di profilati 2, di lunghezza predeterminata e definenti primi assi longitudinali, preferibilmente ma non necessariamente in alluminio, - gommini di aderenza 5 dei profilati 2 al massetto 1 , detti gommini essendo montati su ciascun profilato 2,

- liste o doghe 3 in legno, eventualmente trattato, definenti secondi assi longitudinali, ortogonali a detti primi assi, e fissate sui profilati 2, su un piano di sostanzialmente uguale pendenza a quella del massetto 1 , mediante viti 4 o altri idonei sistemi di fissaggio.

Il massetto 1 , a falde regolari (non illustrate), consente di ridurre notevolmente i costi di posa evitando un complessa operazione di spessoramento. Vantaggiosamente nel massetto 1 sono previsti canaletti di scolo, ricavati modellando il massetto, che permettono di portare l'acqua alle bocchette mantenendo le pendenze regolari.

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I gommini di aderenza 5, preferìbilmente in EPDM o altro materiale resistente ai raggi UV ed al gelo, vengono montati sulla superfìcie inferiore di ciascuno dei profilati 2, in numero maggiore o uguale a due, distanziati tra loro di circa 4-60 cm. In Fig. 4a viene illustrata la sezione di un gommino 5 di profilo corrispondente a quello della superficie inferiore della sezione trasversale di un profilato 2, illustrato nelle varianti di Fig. 4b e 4c.

1 profilati 2 aderiscono con la superfìcie inferiore al massetto 1 tramite i gommini 5, mentre con la superfìcie superiore agiscono da supporto alla lista 3 in legno. Una vista laterale di un esempio di lista è illustrata in Fig. 7. 1 profilati 2 sono vantaggiosamente disposti ad una distanza tra loro di circa 10-100 cm.

Dette liste 3 sono fissate ai profilati 2 mediante viti 4 a doppia filettatura, come quella ad esempio illustrata in Fig. 5, tali da consentire un avanzamento differenziato rispettivamente nelle liste 3 in legno e nei profilati 2 in alluminio. Le viti utilizzate sono vantaggiosamente a testa ridottissima di 6 mm. Anche se le viti rimangono a vista, la loro testa di soli 6 mm è visivamente quasi non percepibile, e certamente non lo è di più dei fissaggi a scomparsa. La tenuta all’estrazione è, inoltre, assicurata dal doppio filetto.

Vantaggiosamente lo spazio o fuga di dilatazione tra due liste adiacenti è compreso nell'intervallo tra 2 e 8 mm. I limiti di questo intervallo corrispondono rispettivamente alle condizioni di pioggia battente e sole pieno, la fuga di posa essendo vantaggiosamente di soli 3-5 mm.

Nel caso di posa su gradini, pendenze, ed in genere in tutti i casi che 7290PTIT NOTARBARTOLO & GERVASI SPA

potrebbero comportare un movimento della pavimentazione, è possibile anche fissare il profilato 2 di supporto al massetto.

Un fissaggio mediante tasselli è adatto nei casi in cui è assente la guaina impermeabilizzante. Un fissaggio mediante una colla, quale ad esempio quella poliuretanica, è adatto per posa sopra guaine o anche cemento purché non polveroso. La colla poliuretanica utilizzata permette un'adesione ottimale anche in presenza di moderata umidità. La temperatura minima per una ottimale presa completa deve essere di 5°.

Un ulteriore vantaggio della presente invenzione è quello di realizzare un semplice e rapido metodo di montaggio della suddetta pavimentazione, illustrato in Fig. 1. Tale metodo prevede, una volta predisposto un massetto preferibilmente in cemento ed a falde regolari o altro idoneo piano di appoggio regolare, il montaggio dei gommini di aderenza 5 sulla superfìcie inferiore dei profilati 2 preventivamente tagliati a misura. Una volta montati i gommini opportunamente distanziati tra loro, tramite questi si fa aderire al massetto 1 una pluralità di profilati 2, anche questi opportunamente distanziati tra loro in funzione dell'estensione longitudinale della lista 3, disponendoli nella loro posizione finale. A questo punto vengono appoggiate le liste 3 su detta pluralità di profilati 2, essendo una lista disposta parallelamente all’altra, in modo che gli assi longitudinali delle liste 3 siano sostanzialmente ortogonali agli assi longitudinali dei profilati 2 ed in modo da realizzare un piano sostanzialmente parallelo a quello del massetto di pendenza regolare.

Le liste adiacenti vengono quindi distanziate appoggiando una dima di montaggio 10, preferìbilmente in acciaio inox, su una lista 3 in corri7290PTIT NOTARBARTOLO & GERVASI SPA

spondenza di un profilato 2 sottostante. Un esempio di tale dima 10 è illustrato in Fig. 6.

La dima 10 vantaggiosamente comprende tre lati, con un primo lato 11 sostanzialmente ortogonale rispetto agli altri due secondi lati 12. Questi secondi lati 12, di pari spessore, prevedono ciascuno un intaglio 13 di forma tale da fissare la dima sul profilato 2. Il primo lato 11 ha una lunghezza pari circa alla somma della larghezza di ciascuna lista e dello spessore di ciascuno dei due secondi lati 12, in modo che la dima permetta di distanziare opportunamente liste adiacenti tra loro. Questa dima 10 ha anche la funzione di facilitare un allineamento dei fori attraverso i quali avviene l’avvitamento delle viti 4 di fissaggio di lista e profilato. Il primo lato 11 è, infatti, provvisto di fori guida 14 sia per eventualmente preforare in maniera sicura e stabile la lista ed il sottostante profilato, sia per fissare questi due ultimi elementi avvitando le viti 4 a doppia filettatura.

L’eventuale fissaggio dei profilati 2 al massetto 1 prevede nel caso di fissaggio mediante tasselli 21 i seguenti stadi illustrati in Fig. 2:

- montaggio dei gommini di aderenza 5 sui profilati 2 ad una distanza ravvicinata di circa 50 mm per evitare flessioni quando sarà serrato il tassello 21;

- disporre i profilati 2 nella posizione finale sul massetto 1 ;

- preforare i profilati 2 con apposita punta a doppio diametro, ad esempio come la punta 20 in Fig. 2;

- forare il massetto 1 con una punta per cemento, dal diametro di 5 mm; - fissare con tasselli 21 , preferibilmente in acciaio inox.

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Una variante vantaggiosa della pavimentazione dell’invenzione prevede l'utilizzo di profilati longitudinali 2’, preferibilmente in alluminio, provvisti di una scanalatura longitudinale 30. Vantaggiosamente la parte superiore di detta scanalatura 30 prevede un profilo zigrinato 31 atto ad accogliere la vite 4. Ciò consente di evitare il preforo del profilato in alluminio. Un profilo 2’ con le suddette caratteristiche è visibile in Fig. 1b ed una sua vista laterale è illustrata in Fig. 4c.

Utilizzando, in alternativa, una apposita vite autoforante per legno sarà possibile evitare anche il preforo nella lista in legno.

Vantaggiosamente per facilitare le operazioni di perforatura del profilato e foratura del massetto la dima 10 può essere disposta capovolta, come illustrato in Fig. 2, una volta disposto il profilato nella posizione finale. Con la pavimentazione ed il metodo di montaggio dell’invenzione si hanno tempi di montaggio brevi ed, inoltre, le doghe sono smontabili singolarmente.

Nel caso, invece, di fissaggio del profilato al massetto mediante colla, solo con temperatura maggiore di 5°, sono previsti i seguenti stadi illustrati in Fig. 3:

- applicare un primo punto o goccia 23 di colla all’interno dei gommini di aderenza 5 e montarli sul profilato 2;

- applicare un secondo punto di colla 24 sotto i gommini 5 e disporne il profilato 2 nella posizione finale effettuando una leggera pressione.

Il secondo punto di colla 24 può essere applicato in alternativa direttamente sul massetto 1 nelle posizioni predeterminate di appoggio dei gommini. La colla ha un tempo aperto di 5 minuti a 5° e 2 minuti a 30°.

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Questo è il tempo massimo tra il primo punto di colla e l’appoggio a terra del profilato. Dopo 15 minuti a 5° o 5 minuti a 30° è possibile montare le liste in legno. La presa completa si avrà dopo 24 ore a 5° e 8 ore a 30°. La pavimentazione ed il metodo di montaggio dell’invenzione, prevedendo che venga realizzato un appoggio adatto a ricevere la struttura di sostegno, in alluminio e gomma, delle liste in legno appoggiata o fissata a detto appoggio, forniscono un progetto completamente integrato che va dalla preparazione dell'appoggio alla posa della doga in legno.

Vantaggiosamente il legno delle liste utilizzate per realizzare la pavimentazione dell’invenzione è, preferibilmente ma non necessariamente, un legno che è stato sottoposto ad un processo di trattamento completamente naturale in cui il legno viene portato ad una temperatura di 185°÷215°. La struttura del legno ne esce modificata, in relazione alla temperatura applicata. Il legno si scurisce, in quanto viene parzialmente bruciata la parte esterna, ed aumentano le sue caratteristiche di durabilità e stabilità. L'utilizzo di legno opportunamente trattato, insieme al fatto che le viti 4 sono incassate, permette di avere una fuga di posa ridotta a soli 3 mm, con una dilatazione che porta al massimo ad una fuga di 5 mm. La durata delle liste in legno è di oltre 15 anni in condizione di clima tropicale e di oltre 25 anni in condizioni di clima come quello europeo. E’ comunque possibile prevedere l’utilizzo di legno non trattato.

La portata della pavimentazione dell'invenzione è vantaggiosamente di circa 400 kg/m<2>. I modi particolari di realizzazione qui descritti non limitano il contenuto di questa domanda che copre tutte le varianti dell’invenzione definite dalle rivendicazioni.

Claims

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RIVENDICAZIONI 1. Pavimentazione per esterni comprendente un appoggio regolare (1), una pluralità di elementi profilati (2), definenti primi assi longitudinali, fissati a detto appoggio (1) mediante elementi in materiale gommoso (5), detti elementi profilati agenti da supporto di liste (3) in legno, dette liste (3) definendo secondi assi longitudinali, sostanzialmente trasversali a detti primi assi, ed essendo distanziate tra loro di una prima predeterminata distanza, mezzi di fissaggio di dette liste (3) a detti elementi profilati (2) comprendenti viti a doppia filettatura (4) tali da consentire un avanzamento differenziato rispettivamente nelle liste (3) in legno e negli elementi profilati (2).
2. Pavimentazione secondo la rivendicazione 1 , in cui detti elementi profilati (2) sono distanziati tra loro ad una seconda distanza il cui valore è di circa 10-100 cm.
3. Pavimentazione secondo la rivendicazione 2, in cui gli elementi in materiale gommoso (5), montati su ciascuno degli elementi profilati (2), sono distanziati tra loro ad una terza distanza il cui valore è di circa 4-60 cm.
4. Pavimentazione secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto appoggio regolare comprende un massetto (1), preferibilmente in cemento, e le liste (3) sono di un legno termicamente trattato.
5. Pavimentazione secondo la rivendicazione 4, in cui detti elementi profilati (2) sono in alluminio e sono fissati al massetto (1) mediante tasselli o colla.
6. Pavimentazione secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui 7290PTIT NOTARBARTOLO

detta prima predeterminata distanza è compresa in un intervallo tra 2 e 8 mm, preferibilmente pari a 3 mm.
7. Metodo di montaggio di una pavimentazione conforme alle rivendicazione 1 comprendente gli stadi di: a) fissare elementi in gomma (5) a elementi profilati (2), b) fissare ad un appoggio regolare (1) in posizioni predeterminate detti elementi profilati (2), interponendo gli elementi in gomma (5), c) appoggiare liste (3) su detta pluralità di elementi profilati (2) parallelamente tra loro in modo che gli assi longitudinali di dette liste siano trasversali agli assi di detti elementi profilati, d) distanziare ad una prima predeterminata distanza le liste adiacenti appoggiando una dima di montaggio (10) su una lista (3) in corrispondenza degli elementi profilati (2) sottostanti, e) fissare le liste (3) agli elementi profilati (2) con mezzi di fissaggio (4) mediante fori guida (14) previsti su detta dima.
8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui prima dello stadio a) si realizza un appoggio regolare (1), preferibilmente un massetto in cemento, tale da definire un piano di pendenza regolare.
9. Metodo secondo la rivendicazione 8, in cui è previsto il fissaggio degli elementi profilati (2) al massetto (1) prevedendo: - nello stadio a) l'applicazione di un primo punto di colla all'interno degli elementi in materiale gommoso (5), - prima dello stadio b) l’applicazione di un secondo punto di colla su una superfìcie di contatto degli elementi (5) con il massetto (1) o direttamente sul massetto (1) in dette posizioni predeterminate. 7290PTIT NOTARBARTOLO
10. Metodo secondo la rivendicazione 8, in cui può essere previsto un fissaggio degli elementi profilati (2) al massetto (1) prevedendo prima dello stadio c): - una foratura degli elementi profilati (2), - una foratura del massetto (1), - il fissaggio degli elementi profilati al massetto (1) mediante tasselli (21).
11. Metodo secondo la rivendicazione 10, in cui per una foratura ottimale degli elementi profilati (2) e del massetto (1) viene utilizzata la dima (10) in posizione capovolta.
12. Dima, da utilizzare in un metodo di montaggio secondo la rivendicazione 6, comprendente tre lati, con un primo lato (11) sostanzialmente ortogonale rispetto agli altri due secondi lati (12), in cui ciascuno di detti secondi lati (12) ha uno spessore tale da distanziare di circa 4 mm liste (3) adiacenti tra loro e prevede un intaglio (13) in detto spessore di forma tale da consentire il bloccaggio della dima sugli elementi profilati (2), e detto primo lato è provvisto di fori guida (14) per agevolare il fissaggio tra ciascuna lista e gli elementi profilati sottostanti. /BCQ/CEL Roma, 29 maggio 2006 Per GALIMBERTI S.N.C. DI GALIMBERTI GIUSEPPE & C.

/ Dr.ssa Vittoria Primiceri della NOTARBARTOLO & GERVASI SPA