ITRM20020056U1 - Confezione monouso per un prodotto alimentare pronto per la consumazione o la preparazione, dotata di scomparti separati per i vari componen - Google Patents

Confezione monouso per un prodotto alimentare pronto per la consumazione o la preparazione, dotata di scomparti separati per i vari componen Download PDF

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ITRM20020056U1
ITRM20020056U1 ITRM20020056U ITRM20020056U1 IT RM20020056 U1 ITRM20020056 U1 IT RM20020056U1 IT RM20020056 U ITRM20020056 U IT RM20020056U IT RM20020056 U1 ITRM20020056 U1 IT RM20020056U1
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IT
Italy
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container
compartment
food
movable
cap
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Antonio Palamara
Mariantonia Cotronei
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Antonio Palamara
Mariantonia Cotronei
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Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo: NA/(am)/279p01 "CONFR ZIONE MONOUSO PER UN PRODOTTO ALIMEN-TARE P: RONTO PER LA CONSUMAZIONE O LA PREPARA-ZIONE, DOTATA DI SCOMPARTÌ SEPARATI PER I VARI
COMPO (NENTI DEL PRODOTTO ALIMENTARE"
a nome ei Signori
PALAMARA Antonio; COTRONEI Mariantonia
entrambi a Catona (RC)
Inventori: PALAMARA Antonio; COTRONEI Mariantonia
DESCRIZIONE
Settore della tecnica
a ft < evi Il prese nte trovato riguarda il settore delle confezioni per prodotti c i O 3⁄4 CC alimentar i, e in particolare le confezioni destinate a contenere pro-
dotti ali ijnentari pronti per la preparazione o consumazione, costi-
tuiti da due o più componenti da miscelare prima dell’utilizza d 8 §
< “ ° zione.
A titolo esemplificativo, il presente trovato può essere utilizzato
per mescolare verdure e relativi condimenti, paste e sughi, battuto
d’uovo le pangrattato (per la preparazione di omelettes), carni o
pesci e Relativa panatura (per fritture), ecc.
Quindi, il trovato non è solo utile per Tutilizzatore finale, ossia
per il consumatore, ma potrebbe essere impiegato anche nella cucina di bn ristorante o nell’ambiente domestico, per rendere più
rapida q agevole la preparazione degli alimenti prima di un loro
successivo trattamento (frittura, cottura in un forno a microonde,
ecc).
Tecnica dota
Attualmente, sono noti diversi tipi di confezioni per alimenti pronti per la consumazione sia in ambiente domestico che extra -domestico.
Si tratta di confezioni comprendenti un contenitore in materiale plastico, aperto superiormente, simile ad una scodella, ed avvolto completamente da una pellicola sigillante in cellophane o simili.
Il contenitore presenta almeno uno scomparto per un primo componente da condire, e almeno un secondo scomparto che alloggia
delle bustine del condimento.
L’ utilizzatore, dopo avere rimosso la pellicola sigillante esterna (o eventualmente un coperchio superiore del contenitore), apre una o
più bustine a sua disposizione, prelevandole dal relativo scom
parto, e ne versa il contenuto nello scomparto che contiene l’alimento da condire.
Uno svantaggio di tali confezioni per alimenti risiede nel fatto che
è molto facile spandere il contenuto delle bustine sui vestiti o su
altri oggetti, per cui tale operazione sarà poco pratica e poco igienica. Inóltre, poiché l’alimento da condire occupa di norma (per motivi di ottimizzazione dell’ ingombro), tutto il volume del suo scompaito (che costituisce la gran parte del volume della confezione), l’operazione di condire l’alimento (es. insalata) risulta difficile, se non addirittura impossibile, se si vuole evitare la fuoriu
scita dell’ alimento dalla confezione già aperta.
Quindi, lo scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una confezione per un prodotto alimentare, che consenta di mescolale i diversi componenti del prodotto, in modo igienico ed efficienti;.
D
escrizione del trovato
I suddetti scopi vengono ottenuti secondo la rivendicazione 1, mediante una confezione monouso per alimenti, comprendente:
- un contenitore superiormente aperto;
- un elemento di chiusura superiore del contenitore;
- uno scomparto del contenitore, per un primo componente dello
alimento;
- e. almeno un ulteriore scomparto realizzato in un pezzo unico con il contenitore (1) oppure rigidamente fissato ad esso in modo ina
movibile, per un ulteriore componente dell’alimento da mescolare
al primo, caratterizzata dal fatto che:
detto ulteriore scomparto, inizialmente sigillato, è dotato di
organi mobili a stantuffo, azionabili dall’utilizzatore, dall’esterno del contenitore, i quali aprono una via di comunicazione tra lo scompaito e detto ulteriore scomparto, consentendo di mescolare il componente dell’alimento nello scomparto, all’ulteriore componente dell’alimento proveniente dall’ulteriore scomparto.
In una seconda realizzazione, i suddetti scopi vengono ottenuti mediante una combinazione tra una confezione monouso per un primo componente dell’alimento e un contenitore sigillato sepa
rato, per un secondo componente dell’alimento, caratterizzata dal
fatto che detta confezione comprende un contenitore con un elemento superiore di chiusura e un elemento inferiore di chiusura,
uno scomparto per un primo componente dell’alimento, e un foro
di accoppiamento con detto contenitore sigillato, in cui detti componenti debbono essere tra loro mescolati; detto contenitore inizialmente sigillato essendo dotato di organi mobili a stantuffo
azionabili dall'utilizzatore, i quali aprono una via di comunicazione tra lo scomparto e un ulteriore scomparto definito dal contenitore sepsirato sigillato, dopo che l'elemento inferiore di chiusura è
stato tolto, il contenitore separato sigillato è stato meccanicamente
accoppiato al foro di accoppiamento, e gli organi sono stati azionati.
B
reve descrizione dei disegni
Il presente trovato ed i suoi particolari vantaggi verranno descritti o
a titolo puramente illustrativo e non limitativo, facendo riferimento ai disegni annessi, in cui:
FIG. 1 e: una vista in assonometria del trovato, senza pellicola sigillante superiore, o senza coperchio, in cui il tappo è nella posizione di apertura;
FIG. 2 è: una vista analoga alla Fig. 1, in cui il tappo è nella posizione di chiusura;
FIG. 3 è una vista in sezione verticale del trovato, senza il tappo, e
secondo la prima realizzazione ;
FIGG. 4 A e 4B sono viste in sezione verticale del trovato relative
ad una seconda realizzazione;
FIG. 5 è una vista in scala ingrandita della porzione centrale del contenitore di Fig. 3, con il tappo inserito e in posizione di chiusura;
FIG. 6 è una vista analoga alla Fig. 5, nella quale tuttavia il tappo si trova nella posizione di apertura;
FIG. 7 è una vista in assonometria della parte inferiore del presente trovato.
Descrizione dettagliata di un’attuazione preferita
Con riferimento alle Figure 1 sino a 7, nel seguito verranno descritte due forme d'esecuzione diverse.
Per rendere più semplice la comprensione della descrizione, in tutte le Figure si utilizza sempre lo stesso numero di riferimento per uno stesso elemento della confezione.
Sostanzialmente, la confezione comprende un contenitore 1, ad
esempio realizzato mediante stampaggio di materiale plastico.
La configurazione del contenitore 1 è tale da dare luogo a due scompartì separati, indicati dai numeri 2 e 3 rispettivamente. Il primo scomparto, 3, è disposto centralmente e ha una forma cilindrica, mentre il secondo scomparto 2, più grande, che circonda lo scomparto 3, ha una forma sostanzialmente prismatica poligonale, con diverse facce congruenti. Ovviamente, le forme degli scomparti non debbono essere considerate limitative, così come la posizione dello scomparto 3, anche se per una più uniforme distribuzione del primo componente alimentare contenuto nello scom
parto 3, verso l’interno dello scomparto 2, che contiene il secondo componente dell’alimento, la posizione mostrata è preferibile.
Il contenitore 1 presenta:
- una flangia superiore 4, sulla quale viene applicata una pellicola sigillante (non mostrata), mediante termosaldatura, saldatura a ultrasuoni, adesivi, o qualsiasi altro metodo di sigillatura noto, per chiudere la parte superiore aperta del contenitore 1 ;
- una parete laterale 5, con sfaccettature e sezione orizzontale poligonale, che termina inferiormente formando una sporgenza anulare 6, vi sibile anche in Fig. 7;
05 - una superficie piana anulare inferiore 7, formata su detta spor <A? - 3⁄4, <
genza 6, e alla quale viene applicata una seconda pellicola sigillante (non mostrata) mediante un qualsiasi procedimento noto;
- una parete di base 8, che si estende dall’estremità superiore in
terna della sporgenza anulare 6, sino ad una parete cilindrica 11 a V; > 2 (11", in Fig. 4 A);
- una base mobile 13 (13' in Fig. 4A) di azionamento di un tappo
14, la quale è collegata tramite una cerniera 15 (15' in Fig. 4A) (di spessore; ridotto), alla parete cilindrica 11 (o 1Γ) del primo scomparto 3, per poter assumere una forma convessa quando il tappo
14 viene; fatto scorrere “nell’alesaggio” formato dalla parete cilindrica 9 (o 9').
Inoltre, alcune posate (es. di plastica) o altri accessori (es. salviettine) o integratori dell’alimento, alloggiati nella rientranza anulare 10, s trattenuti inferiormente da detta pellicola (non mo
strata), applicata sulla superficie piana anulare 7 della sporgenza
anulare 6 (Fig. 7).
Mentre le considerazioni precedenti valevano per entrambe le realizzazioni, nel seguito descriveremo anzitutto più in dettaglio la
prima realizzazione.
Nella prima realizzazione, il contenitore 1 è costituito da un pezzo
unico (ad esempio in materiale plastico stampato). Invece, il tappo
14 è un pezzo separato (ad esempio in materiale plastico).
E’ d’obbligo precisare che il tappo 14 è stato omesso in Fig. 3,
solamente per semplificare il disegno, poiché esso viene comunque rappresentato nei particolari delle Figg. 5 e 6. Infatti, quando 7
la confezione viene acquistata dall’ utilizzatore (o consumatore), la
confezione comprende il tappo 14 (che assume la posizione di
chiusura illustrata nelle Figg. 2 e 5), la pellicola applicata supe
riórmente, sulla flangia anulare superiore 4 (o eventualmente un > ϊώ rt coperchi o amovibile anch’esso non mostrato), e la pellicola applicata infe riormente sul piano anulare 7 della sporgenza 6.
Per comprendere meglio la struttura e il funzionamento (modalità
d’uso) della confezione che costituisce l’oggetto del presente trovato, faremo ora riferimento in particolare alle Figg. 5 e 6.
In queste ultime viene raffigurata in sezione verticale, solamente
la porzione centrale del contenitore 1, e in particolare la parete cilindrica 9 dello scomparto 3 contenente il condimento, il suo prolungamento inferiore 11, la cerniera circolare 15, e parte della parete di b ase 8. Inoltre, il tappo 14 è alloggiato (nella posizione ini
ziale di riposo di Fig. 5), all’interno dello scomparto 3, ed è a contatto di scorrimento contro il lato interno della parete verticale cilindrica 9 dello scomparto 3 stesso.
La base mobile 13 di azionamento del tappo 14 presenta centralmente una nervatura cilindrica, o porzione anulare cilindrica 16, realizzata in un pezzo unico con la base mobile 13 stessa. Detta nervatura circolare 16 riceve (ad es. a pressione) la porzione inferiore di uno stelo assiale 17 del tappo 14. Inoltre, il tappo 14 presenta due gole circolari perimetrali 19a e 19b, tra loro parallele, mentre Γ estremità superiore della parete cilindrica 9 presenta una nervatura 20 (rivolta verso l’interno) di forma complementare a quella delle gole 19a e 19b, e che è atta ad impegnarsi con la gola
ζ,
superiore 19a, nella posizione di chiusura del tappo 14 (Fig. 5), e
con la gola inferiore 19b nella posizione di apertura del tappo 14
(Fig. 6).
L’esatta configurazione del tappo 14 si ricava, oltre che dalle
Figg. 5 IÌ 6, anche dalla Fig. 1. Il tappo 14 comprende una porzione a forma di disco flangiato 21, la cui flangia circolare 18 giunge
a battuta contro l’estremità superiore della parete cilindrica verticale 9, nella posizione di chiusura del tappo 14 (Fig. 5); il tappo
14 presenta anche degli elementi verticali 22, aventi la forma di barrette, che si estendono verso il basso in direzione ortogonale al piano diìl disco flangiato 21, e che formano un pezzo unico con quest’ultimo. Le barrette verticali 22 terminano inferiormente in
un aneLo cilindrico 23. Il tappo 14 è in grado di scorrere, me
diante le superfici esterne delle sue porzioni 22 e 23, lungo il lato interno della parete verticale cilindrica 9.
Inoltre, Sii i nota che le varie barrette verticali 22 del tappo 14 sono
disposte ad angoli uguali lungo il contorno del disco flangiato 21
che fornii a la parte superiore del tappo 14. Quindi, le barrette 22
formano tra loro delle “finestre” di uguali dimensioni, visibili chiarame nte in Fig. 1, che consentono la fuoriuscita del condimento da I: vano 3, quando il tappo 14 si trova nella posizione di
apertura (Figg. 1 e 6).
L’ utilizi; atore della confezione mostrata nelle Figg. 1 sino a 3, e 5
sino a 7 rimuove anzitutto la pellicola inferiore, e quindi preme
verso Γ Interno della confezione la base mobile 13. Quest’ ultima7r
solleva il tappo 14 tramite lo stelo assiale 17, e contemporaneamente s olleva anche il condimento che si trova immediatamente
sopra la base mobile 13 all’interno del vano 3. Durante tale opera-
zione, la nervatura circolare 20, che nella posizione di riposo del
tappo l“jt (cfr. Fig. 5) realizzava una tenuta stagna impedendo la fuoriuscita del condimento verso il secondo scomparto 2, si disimpegna dalla gola circolare superiore 19a. Nella posizione superióre di fine corsa del tappo 14, la nervatura circolare 20 si impegna con la seconda gola (inferiore) circolare 19b del tappo 14, realizzaiii do di nuovo una tenuta stagna, così che il condimento sarà obblig n; to a passare (vedi sotto) solamente attraverso le finestre
tra le b frette verticali 22. Nella posizione mostrata in Fig. 6, del
tappo 14 , la base mobile 13 assume una configurazione convessa
io
verso
Nella precedente descrizione si assume che i termini “alto” e “basso”, nonché “inferiore” e “superiore”, si riferiscono all’orientamento della confezione (e quindi del contenitore 1), che è mostrato aq esempio nelle Figg. 1 e 2.
Senza rimuovere il coperchio (o la pellicola superiore) di chiusura,
P utilizzatore ruota la confezione, onde consentire il completo deflusso del condimento attraverso le “finestre” o aperture formate
tra le barrette 22. Quindi, P utilizzatore agita la confezione per ottenere ad esempio un’insalata perfettamente e uniformemente condita.
A questo punto, se l’alimento può essere consumato subito (ad es.
nel case dell’insalata), l’utilizzatore deve solamente strappare la pellicola sigillante superiore oppure rimuovere un coperchio superiore, e può utilizzare direttamente lo scomparto 2 come ciotola.
Altrimenti, nel caso di un alimento da friggere, l’utilizzatore (in Ó
questo caso un cuoco) deve strappare la pellicola superiore e versare il contenuto nella padella o simili. Tuttavia, nel caso di un
forno a microonde, sarà possibile anche impiegare direttamente il contenitore 1 come contenitore di cottura.
Si vede quindi che gli scopi del trovato sono stati completamente raggiunti.
In particolare, nessun condimento può essere versato fuori dal contenitore 1, poiché la pellicola superiore non viene rimossa se
non quando l’operazione è completata. Inoltre, le bustine della
tecnica ni ota sono del tutto superflue, e lo spazio all’ interno dello scomparto 2 può essere meglio utilizzato.
Verrà ora descritta la seconda realizzazione della confezione, facendo riferimento alle Figg. 1, 2, 4A e 4B e 7.
Nella realizzazione mostrata in Figg. 4A e 4B, lo scomparto 3 è
formato da un contenitore separato 24 (o "cartuccia"), inseribile a pressione in un foro centrale del contenitore 1 , di diametro interno sostanzialmente uguale al diametro esterno del contenitore separato 24. Π contenitore separato, indicato da tratteggio più fitto presenta una parete cilindrica 9’ con un prolungamento inferiore 1Γ
inseribile in un manicotto 11" del contenitore 1. Dai particolari
delle Figg. 4A e 4B, si nota che il prolungamento inferiore 1 Γ è
c3⁄4 < inferiormente flangiato e inoltre presenta una sporgenza anulare <λ! o (nervatura) di incastro, per determinare la tenuta tra le parti. La
flangia funge ovviamente da fine corsa, per bloccare la corsa del
contenitore separato 24 verso l’interno del contenitore 1.
Il tappo 14 è alloggiato (nella posizione iniziale di riposo di Figg.
4A e 4EI), all'interno della cartuccia 24, ed è a contatto di scorrimento contro il lato interno della parete verticale cilindrica 9'
dello scomparto 3 stesso.
La base mobile 13' di azionamento del tappo 14 presenta centralmente ijna nervatura cilindrica, o porzione anulare cilindrica 16', realizzala in un pezzo unico con la base mobile 13’ della cartuccia.
Detta nervatura circolare 16' riceve (ad es. a pressione) la porzione
inferiore di uno stelo assiale 17' del tappo 14. Inoltre, il tappo 14
presenta due gole circolari perimetrali 19a' e 19b', tra loro parallele, mentre l'estremità superiore della parete cilindrica 9' presenta
una nervatura 20' (rivolta verso l'interno) di forma complementare
a quella delle gole 19a' e 19b', e che è atta ad impegnarsi con la
gola superiore 19a', nella posizione di chiusura del tappo 14 (Figg.
4 A e 4B), e con la gola inferiore 19b' nella posizione di apertura
del tappo 14 (mostrata in Fig. 2).
L'esatta configurazione del tappo 14 si ricava, oltre che dalle Figg.
4A e 4B;ianche dalla Fig. 1. Il tappo 14 comprende una porzione a
forma di disco flangiato 2Γ, la cui flangia circolare 18' giunge a
battuta contro l'estremità superiore della parete cilindrica verticale
9' della cartuccia o contenitore separato 24, nella posizione di chiusura del tappo 14 (Figg. 4A e 4B); il tappo 14 presenta anche
degli elementi verticali 22', aventi la forma di barrette, che si estendono verso il basso in direzione ortogonale al piano del disco
flangiato 2Γ, e che formano un pezzo unico con quest'ultimo. Le
o barrette verticali 22' terminano inferiormente in un anello cilindri
co 23'. Il tappo 14 è in grado di scorrere, mediante le superfici
esterne delle sue porzioni 22' e 23', lungo il lato interno della parete verticale cilindrica 9' del contenitore separato 24.
Inoltre, Isi nota che le varie barrette verticali 22' del tappo 14 sono
dispostq ad angoli uguali lungo il contorno del disco flangiato 2Γ
che a la parte superiore del tappo 14. Quindi, le barrette 22' formane» tra loro delle "finestre" di uguali dimensioni, visibili chiaramente in Fig. 1, che consentono la fuoriuscita del condi
mento dal vano 3, quando il tappo 14 si trova nella posizione di apertura (Figg. 1, 4A e 4B).
Secondo tale soluzione, il consumatore potrà scegliere liberamente un condimento di suo gradimento, acquistando indipendentemente un contenitore separato 24 sigillato dal relativo tappo 14.
Quindi, aver capovolto la confezione, egli dovrà anzitutto strappare la pellicola sigillante inferiore, e inserire il contenitore separato 24 (sigillato dal relativo tappo 14) all’ interno del foro del contenitore 1, delimitato del manicotto cilindrico 11”. Quindi, Γ utilizzatore dovrà solo premere la base mobile 13’, verso fintemo del contenitore 1, e agitare la confezione.
Anche secondo quest’ultima soluzione, il condimento non può fuoriuscire, dato che la pellicola sigillante (oppure il coperchio) superiore viene rimosso per ultimo, al termine dell’operazione. Il trovato è stato descritto solamente a titolo esemplificativo facendo riferimento alle sue attuazioni preferite. E’ evidente, che diverse modifiche possono esservi apportate dal tecnico del settore, senza sconfinare oltre il suo ambito di protezione.
Ad esempio, il numero di scompartì 3 non è limitato ad un solo scompaito, e volendo, si potrebbero prevedere diversi scomparti, nel caso in cui per la consumazione o la preparazione dell’alimento occorra mescolare più di due componenti, da mantenere fino a quel mo mento separati.

Claims (14)

RIVENDICAZIONI
1. Confezione monouso per alimenti, comprendente un contenitore (1) superiormente aperto, un elemento di chiusura superiore dèi contenitore (1), uno scomparto (2) del contenitore (1), per un primo componente dell’ alimento, e almeno un ulteriore scomparto (3) realn^zato in un pezzo unico con il contenitore (1) oppure rigidamente fissato ad esso in modo inamovibile, per un ulteriore componente dell’ alimento da mescolare al primo, caratterizzata dal fatto che detto ulteriore scomparto (3), inizialmente sigillato, è dotato di organi mobili a stantuffo (13, 14) azionabili dall’ utilizzatore, dall’esterno del contenitore (1), i quali aprono una via di comunicazione tra lo scomparto (2) e detto ulteriore scomparto (3), consentendo di mescolare il primo componente dell’alimento < nello scomparto (2), all’ulteriore componente dell’alimento proveniente dall’ulteriore scomparto (3).
2. Confezione monouso secondo la rivendicazione 1, in cui detto
elemento di chiusura superiore è una pellicola, ad esempio di ma
teriale plastico.
3. Confezione monouso secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti organi mobili sono formati da una base (13) di detto ulteriore scomparto (3), collegata tramite una cerniera (15) alle pareti (9) dello scomparto (3), e in cui detta base (13) è mobile tra una prima posizione di riposo, e una seconda posizione, e durante lo spostamento verso la seconda posizione agisce contro un tappo mobile (14) scorrevole lungo le pareti di detto scomparto ulteriore (3); detto tappo (14) presentando delle aperture laterali che danno luogo, nella seconda posizione della base mobile (13), a detta comunicazione tra lo scomparto (2) e detto ulteriore scomparto (3).
4. Confezione monouso secondo la rivendicazione 3, in cui detto tappo mobile (14) è collegato a detta base mobile (13) mediante uno stelo assiale (17).
5. Confezione monouso secondo la rivendicazione 4, in cui in dette due posizioni della base mobile (13) e del tappo (14), un accoppiamento gola circolare - nervatura circolare (19a, 19b; 20) realizza una tenuta stagna tra il tappo (14) e la parete (9) dello scomparto ulteriore (3).
6-, Combinazione tra una confezione monouso per un primo alimento, e un contenitore sigillato (24) separato, per un secondo alimento, caratterizzata dal fatto che detta confezione comprende
un contenitore (1) con un elemento superiore di chiusura e un elemento inferiore di chiusura, uno scomparto (2) per un primo
alimento, e un foro di accoppiamento (11") con detto contenitore sigillato separato (24), in cui detti alimenti debbono essere tra loro mescolati; detto contenitore inizialmente sigillato (24) essendo dotato di organi mobili a stantuffo (13', 14) azionabili dall'utilizzatore, i quali aprono una via di comunicazione tra lo scomparto (2) e un ulteriore scomparto (3) definito dal contenitore separato sigillato (24) dopo che l'elemento inferiore di chiusura è stato tolto, il contenitore separato sigillato (24) è stato meccanicamente accoppiato al fo ro di accoppiamento (11"), e gli organi (13', 14) sono stati azionati.
7·. Combinazione secondo la rivendicazione 6, in cui detti elementi di chiusura superiore e inferiore sono costituiti da una pellicola, ad esempio di materiale plastico.
8. Combinazione secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detti organi mobili sono formati da una base (13') di detto ulteriore scomparto (3), collegata tramite una cerniera (15') alle pareti (9') dello scomparto (3), e in cui detta base (13') è mobile tra una prima posizione di riposo, e una seconda posizione, e durante lo spostamento verso la seconda posizione agisce contro un tappo mobile < (14) scorrevole lungo le pareti di detto scomparto ulteriore (3); detto tappo (14) presentando delle aperture laterali che danno luogo, nella seconda posizione della base mobile (13'), a detta comu
nicazione tra lo scomparto (2) e detto ulteriore scomparto (3).
9. Combinazione secondo la rivendicazione 8, in cui detto tappo mobile (14) è collegato a detta base mobile (13') mediante uno stelo assiale (17').
10. Combinazione secondo la rivendicazione 9, in cui in dette due posizioni della base mobile (13') e del tappo (14), un accoppiamento gola circolare - nervatura circolare (19a', 19b'; 20') realizza una tenuta stagna tra il tappo (14) e la parete (9') dello scomparto ulteriore (3).
1 1. Combinazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6 sino a 10J in cui detto contenitore (1) forma un pezzo unico, preferì mente in materiale plastico.
12. Combinazione secondo la rivendicazione 6, in cui il contenitore separato (24) viene trattenuto in posizione coassiale al foro (11”) del contenitore (1), mediante la forza di attrito e di pressione radiale esercitata dalle sue pareti (1Γ) su un manicotto (11") che circonda detto foro (11") e che forma un pezzo unico con il contenitore (1).
13. Combinazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6 sino a 12, in cui la parte inferiore del contenitore (1) può presentare una rientranza (10) per alloggiare delle posate (8) o altri accessori, ad es. salviettine, o integratori dell’ alimento, e può essere dotata di una pellicola inferiore di chiusura ad esempio di materiale plastico.
14. Combinazione secondo la rivendicazione 12, in cui il prolungamento inferiore delle pareti (1Γ) del contenitore separato (24) comprende una flangia di fine corsa per arrestare la corsa del contenitore separato (24) durante il suo inserimento nel contenitore (1), e in cui la tenuta tra il contenitore (1) e il contenitore separato (24) è ottenuta mediante un accoppiamento tra una nervatura anulare
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