ITRM20000652A1 - Pilastro di guarigione per immobilizzazione intrachirurgica di impianti dentali per carico immediato. - Google Patents
Pilastro di guarigione per immobilizzazione intrachirurgica di impianti dentali per carico immediato. Download PDFInfo
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Description
DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di breve per invenzione industriale avente per titolo:
"Pilastro di guarigione per immobilizzazione intrachirurgica di impianti dentali per carico immediato"
La presente invenzione riguarda un pilastro di guarigione per immobilizzazione intrachirurgica di impianti dentali per carico immediato.
Più dettagliatamente, l'invenzione riguarda un pilastro del tipo detto che consente l'immobilizzazione di più impianti in modo da evitare tutti i carichi tangenziali provocati dalla lingua, dalle labbra e dai movimenti di disclusione.
Ancora in maggiore dettaglio, la soluzione proposta secondo l'invenzione 'permette al paziente di caricare immediatamente l'impianto dopo l'intervento.
Come è ben noto, in implantologia, si utilizzano impianti endossei, di cui nella tecnica ne sono state proposte numerosissime soluzioni differenti, che devono essere immersi nell'osso mandibolare e immobilizzati per consentire la sua osteointegrazione, al fine di poter poi montare sullo stesso la protesi definitiva.
Tuttavia, è altresì noto come per ottenere tale osteointegrazione occorre attendere alcuni mesi (da 3 a 6 mesi).
Ovviamente, in questo periodo, il paziente non è in grado di utilizzare liberamente la "parte" della bocca coinvolta. Non di minore importanza sono per il paziente i problemi di ordine estetico cui si va incontro per tutto il periodo della ostointegrazione.
Una tecnica utilizzata prevede che l'impianto si osteointegri completamente coperto dalla gengiva, e quindi rimanendo immobilizzato, ma rendendo anche una parte della bocca completamente inutilizzabile.
La sommersione dell'impianto è stata la prima forma di immobilizzazione utilizzata, paragonabile ad un gesso ben fatto in ortopedia.
Tuttavia, negli ultimi anni si è avuta una rivalutazione del concetto di carico immediato postchirurgico sull'impianto.
In questo contesto, per consentire comunque al paziente di utilizzare provvisoriamente tutte le parti della bocca, si provvede al montaggio di "corone provvisorie" in resina, o di "corone provvisorie" "armate", per le quali occorre comunque provvedere ad un bloccaggio, che garantisca l'immobilizzazione dell'impianto sottostante.
Una soluzione adottata prevede la saldatura reciproca di due corone provvisorie contigue, ;cementificate provvisoriamente all'impianto sottostante, soluzione che presenta inconvenienti notevolissimi, in quanto spesso, si verifica la de-cementifreazione o la rottura della capsula provvisoria, vanificando l'immobilizzazione dell'impianto sottostante, che non si è ancora completamente osteointegrato. Sono sufficienti poche ore perché l'impianto venga perso.
In tutti e due i casi si perde l'immobilizzazione dell'impianto e si ha un sicuro insuccesso .
Per risolvere questi problemi, è stata proposta alcuni anni fa una soluzione tecnica che prevedeva la saldatura tra due pilastri di guarigione di una barra che garantiva perfettamente la immobilizzazione degli impianti.
Tuttavia, tale tecnologia richiedeva l'utilizzazione di una saldatrice all'interno della bocca del paziente, operazione che richiedeva l'impiego di una saldatrice apposita.
In questo contesto, la Richiedente propone secondo la presente’invenzione una soluzione tecnica che consenta di risolvere tutti i problemi summenzionati, consentendo l'immobilizzazione degli impianti, con la possibilità di un carico immediato, e senza che sia necessario utilizzare una saldatrice.
Scopo principale della presente invenzione è pertanto quello di fornire una soluzione tecnica che crea una mesostruttura di immobilizzazione, indipendente dalle corone provvisorie.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire una soluzione che consente di immobilizzare intrachirurgicamente gli impianti per poter ottenere un carico immediato.
I vantaggi per il paziente che si ottengono con l'immobilizzazione che consente il carico immediato sono bene evidenti, e possono essere riassunti nell'evitare un secondo intervento chirurgico al paziente stesso, nell'evitare di avere una protesi rimovibile, provvisoria, per tutto il periodo di guarigione (è ben not come una protesi provvisoria si muova e non sia completamente soddisfacente da un punto di vista estetico e fonetico). Inoltre, notevoli sono i vantaggi di tipo psicologico per il paziente.
Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione un pilastro di guarigione per immobilizzazione intrachirurgica di impianti dentali per carico immediato comprendente un corpo, mezzi di fissaggio ad un impianto endosseo, mezzi per l'orientamento rispetto all'impianto endosseo stesso, detto corpo del pilastro prevedendo mezzi per il posizionamento e il bloccaggio di un elemento di stabilizzazione tra almeno due pilastri contigui.
Preferibilmente, secondo l'invenzione, detto corpo del pilastro prevede una scanalatura verticale, in cui si va ad inserire detto elemento di stabilizzazione, le due parti laterali di detta scanalatura verticale potendo essere schiacciate mediante idoneo utensile al fine di bloccare l'elemento di stabilizzazione .
Sempre secondo l'invenzione, detto corpo del pilastro può essere realizzato in due parti, una prima parte inferiore, che si accoppia all'impianto endosseo e dotata di scanalatura verticale per l'alloggiamento dell'elemento di stabilizzazione, e una parte superiore, accoppiabile a detta parte inferiore, provvista di un foro di passaggio di detto elemento di stabilizzazione, e di mezzi per di bloccaggio dell'elemento di stabilizzazione.
In particolare, è prevista una vite verticale che consente di bloccare rispettivamente dette due parti e contemporaneamente le due parti del corpo del pilastro.
Ancora secondo l'invenzione, detto corpo del pilastro prevede almeno un foro orizzontale, preferibilmente due o più, per l'inserimento dell'elemento di stabilizzazione, il bloccaggio dell'elemento di stabilizzazione essendo ottenuto mediante vite verticale che si avvita dall'alto in detto corpo del pilastro.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, detto corpo del pilastro prevede una scanalatura verticale, parzialmente filettata inferiormente, in cui si va ad inserire detto elemento di stabilizzazione, il bloccaggio di detto elemento di stabilizzazione essendo ottenuto mediante una vite che si avvita in detta filettatura della scanalatura verticale.
Ancora secondo l'invenzione, detto corpo del pilastro prevede una scanalatura orizzontale, in cui si va ad inserire detto elemento di stabilizzazione, il bloccaggio di detto elemento di stabilizzazione essendo ottenuto mediante una vite che si avvita in una filettatura verticale ricavata centralmente in detto corpo del pilastro.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, detto corpo del pilastro prevede due bracci elastici, separati da un fessura, e una sede inferiore sagomata e dimensionata in maniera tale da poter bloccare a scatto detto elemento di stabilizzazione.
Preferibilmente, secondo l'invenzione, detto elemento di stabilizzazione è costituito da una barra, di sezione con forma e dimensione opportuna.
In una ulteriore forma di realizzazione del pilastro secondo l'invenzione, detto corpo del pilastro prevede una scanalatura laterale circonferenziale, e detto elemento di stabilizzazione è costituito da un filo che si va ad avvolgere attorno alla scanalatura del pilastro e di quello attiguo.
Secondo l'invenzione, il pilastro può essere realizzato in metallo, in particolare titanio di qualsiasi grado, lega di titanio.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, detta barra può essere realizzata in titanio, fibra di vetro, fibra di carbonio o qualsiasi altro materiale idoneo.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, detto pilastro può avere qualsiasi forma e Inclinazione, a seconda delle specifiche necessità.
Inoltre, secondo l'invenzione, detti mezzi per l'orientamento rispetto all'impianto endosseo stesso possono essere poligonali, a tre o più lati, o qualsiasi altra forma che consenta la scelta dell'orientamento tra pilastro e impianto endosseo.
La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, con particolare riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui: la figura 1 è una vista laterale in esplosione di un primo pilastro di guarigione secondo l'invenzione con relativo impianto;
la figura 2 mostra in esplosione il pilastro di figura 1 con il bloccaggio della barra di stabilizzazione e relativo impianto;
la figura 3 è una vista frontale in esplosione di due pilastri secondo la figura 1 con barra di stabilizzazione e relativi impianti;
la figura 4 è una vista dall'alto dei due pilastri di figura 3;
la figura 5 è una vista laterale in esplosione del pilastro di figura 1 con diverso tipo di sistema di posizionamento sul relativo impianto;
la figura 6 è una vista laterale in esplosione di un secondo pilastro di guarigione secondo l'invenzione con relativo impianto;
la figura 7 mostra in esplosione il pilastro di figura 6 con il bloccaggio della barra di stabilizzazione e relativo impianto;
la figura 8 è una vista frontale in esplosione di due pilastri secondo la figura 6 con barra di stabilizzazione e relativi impianti;
la figura 9 è una vista dall'alto dei due pilastri di figura 8;
la figura 10 è una vista laterale in esplosione di un terzo pilastro di guarigione secondo l'invenzione con relativo impianto;
la figura 11 è una vista frontale in esplosione di due pilastri secondo la figura 10 con barra di stabilizzazione e relativi impianti;
la figura 12 è una vista dall'alto dei due pilastri di figura 11;
la figura 13 è una vista laterale in esplosione di un quarto pilastro di guarigione secondo l'invenzione con relativo impianto;
la figura 14 è una vista frontale in esplosione di due pilastri secondo la figura 13 con barra di stabilizzazione e relativi impianti;
la figura 15 è una vista dall'alto dei due pilastri di figura 14;
la figura 16 è una vista laterale in esplosione di un quinto pilastro di guarigione secondo l'invenzione con relativo impianto;
la figura 17 è una vista frontale in esplosione di due pilastri secondo la figura 16 con barra di stabilizzazione e relativi impianti;
la figura 18 è una vista dall'alto dei due pilastri di figura 17;
la figura 19 è una vista laterale in esplosione di un sesto pilastro di guarigione secondo l'invenzione con relativo impianto;
la figura 20 è una vista frontale in esplosione di due pilastri secondo la figura 19 con barra di stabilizzazione e relativi impiantirla figura 21 è una vista dall'alto dei due pilastri di figura 20;
la figura 22 è una vista laterale in esplosione di un sesto pilastro di guarigione secondo l'invenzione con relativo impianto;
la figura 23 mostra in esplosione il pilastro di figura 22 con l'inserimento della barra di stabilizzazione e relativo impianto;
la figura 24 mostra in esplosione il pilastro di figura 22 con il bloccaggio della barra di stabilizzazione e relativo impianto;
la figura 25 è una vista frontale in esplosione di due pilastri secondo la figura 22 con barra di stabilizzazione e relativi impianti; e
la figura 26 è una vista dall'alto dei due pilastri di figura 25.
Facendo riferimento inizialmente alle figure da 1 a 4, è mostrata una forma di realizzazione del pilastro di guarigione secondo l'invenzione, che consente un carico immediato dell'impianto.
L'impianto 1, di cui in figura è mostrata una delle varie possibili soluzioni impiegabili con il pilastro secondo l'invenzione, non essendo il tipo di impianto importante per l'impiego con successo della soluzione secondo la presente invenzione. Infatti, la soluzione inventiva può essere utilizzata con qualsiasi tipo di impianto esistente, o che verrà realizzato in futuro.
Inoltre, si deve notare come gli impianti 1 attualmente disponibili sul mercato presentano diversi tipi di sistemi 2 di posizionamento. Nella figure illustrate, e in particolare nelle figure da 1 a 4 e da 6 a 21 è mostrato un sistema di posizionamento 2 del pilastro 3 rispetto all'impianto 1 di tipo esagonale, quindi con sei differenti posizioni, con l'elemento maschio portato dal pilastro 3 e l'elemento femmina previsto nell'impianto 1.
In figura 5 è mostrato un pilastro 3 con impianto 1 in cui il sistema di posizionamento prevede elemento maschio sull'impianto 1 e elemento femmina sul pilastro 3.
Venendo ora a descrivere la soluzione mostrata nelle figure 1 - 4 è mostrato un primo pilastro 3 secondo l'invenzione, che prevede una fessura 4, all'interno della quale trova alloggiamento una barra 5 di stabilizzazione.
Dopo l'inserimento degli impianti 1, si applicano i pilastri 3 sugli impianti stessi, posizionandoli con il corretto orientamento, mediante il sistema 2, e fissandoli mediante una apposita vitina, non mostrata, e quindi si posiziona la barra 5 tra i due pilastri 3.
Quindi, si agisce sui- due bracci del pilastro 3, schiacciandole mediante pinza o altro attrezzo idoneo, bloccando quindi la barra 5 stabilizzatrice.
In questo modo, si ottiene l'immobilizzazione immediata dell'impianto 1, per cui il paziente può caricare immediatamente l'impianto stesso.
Il pilastro di figura 5 è strutturalmente identico a quello delle precedenti figure 1 - 4, ..cambiando unicamente il sistema di posizionamento 2.
Venendo ora ad osservare le figure 6 - 9, è mostrata una seconda forma di realizzazione del pilastro di guarigione secondo l'invenzione, per la descrizione della parti corrispondenti del quale verranno utilizzati gli stessi riferimenti numerici utilizzati per la descrizione delle figure 1 - 5.
Nella soluzione mostrata, il pilastro 13 comprende una prima parte 14, che si accoppia all'impianto 1, mediante una vitina, non mostrata, e una seconda parte superiore 15, che si accoppia con la parte inferiore, mediante la vite 16, che si avvita nella filettatura 17 realizzata sulla cavità 18 della parte 14 del pilastro 13.
La barra 5 si inserisce in un foro 18 realizzato nella parte 15 del pilastro 13. Il bloccaggio della barra stabilizzatrice 5 viene ottenuto mediante azione della stessa vite 16 che accoppia le due parti 14 e 15 del pilastro 13.
Venendo ora ad osservare le figure 10 - 12, è mostrata una terza forma di realizzazione del pilastro di guarigione secondo l'invenzione, per la descrizione della parti corrispondenti del quale verranno utilizzati gli stessi riferimenti numerici utilizzati per la descrizione delle figure 1 - 5..
Nella soluzione mostrata, il pilastro 23 prevede due fori 24 (il numero dei fori 24 può ovviamente essere differente, il loro numero consentendo di poter disporre la barra 5 a seconda delle specifiche necessità.
La barra 5 si inserisce in uno dei fori 24. Superiormente sul pilastro 23 è realizzata una filettatura 25, in cui si avvita una vitina 26, che va a bloccare la barra 5 in posizione.
Venendo ora ad osservare le figure 13 - 15, è mostrata una quarta forma di realizzazione del pilastro di guarigione secondo l'invenzione, per la descrizione della parti corrispondenti del quale verranno utilizzati gli stessi riferimenti numerici utilizzati per la descrizione delle figure 1 - 5.
Nella soluzione mostrata, il pilastro 33 prevede una fessura 34, per il posizionamento della barra 5, e parzialmente filettata 35 internamente, per l'avvitamento di una vitina 36 che blocca in posizione la barra 5 di stabilizzazione.
Venendo ora ad osservare le figure 1 - 18, è mostrata una quarta forma di realizzazione del pilastro di guarigione secondo l'invenzione, per la descrizione della parti corrispondenti del quale verranno utilizzati gli stessi riferimenti numerici utilizzati per la descrizione delle figure 1 - 5.
Nella soluzione mostrata, il pilastro 43 prevede una fessura laterale 34, in cui si inserisce lateralmente la barra 5 stabilizzatrice.
Il bloccaggio della barra 5 nel pilastro 43 avviene mediante una vitina 45, che si avvita dall'alto nel pilastro 43.
Venendo infine ad osservare le figure 19 - 21, è mostrata una quinta forma di realizzazione del pilastro di guarigione secondo l'invenzione, per la descrizione della parti corrispondenti del quale verranno utilizzati gli stessi riferimenti numerici utilizzati per la descrizione delle figure 1 - 5.
Nella soluzione mostrata, il pilastro 53 prevede una scanalatura laterale circonferenziale 54, sulla quale si va ad arrotolare, in cooperazione della scanalatura 54 del pilastro attiguo, un apposito filo 55 dentale, dotato di proprietà fisiche tali da consentirne un agevole impiego in bocca e inoltre avere sufficiente resistenza fisico - strutturale.
In tutte le varie forme di realizzazione del pilastro di guarigione secondo l'invenzione, il pilastro stesso potrà essere realizzato con qualsiasi tipo di materiale o lega idoneo a conferire una vantaggiosa lavorabilità, e a garantire la necessaria resistenza ai carichi masticatori, che come e ben noto sono estremamente elevati.
Venendo ora a descrivere la soluzione mostrata nelle figure 22- 26 è mostrato un sesto pilastro 63 secondo l'invenzione, che prevede due bracci 63', 63" elastici, separati da una fessura 64, all'interno della quale trova alloggiamento una barra 5 di stabilizzazione .
Dopo l'inserimento degli impianti 1, si applicano i pilastri 63 sugli impianti stessi, posizionandoli con il corretto orientamento, mediante il sistema 2, e fissandoli mediante una apposita vitina, non mostrata.
Quindi, si inserisce la barra 5 forzando elasticamente i due bracci 63', 63" sino a portare la barra 5 stessa ad incastrarsi nella sede 65 realizzata in fondo alla fessura 64.
In questo modo, si ottiene l'immobilizzazione immediata dell'impianto 1, per cui il paziente può caricare immediatamente l'impianto stesso.
Dopo l'osteosintesi, si taglia, o si rimuove la barra 5, e quindi si svitano i pilastri di guarigione. Gli impianti 1 osteointegrati sono ora pronti per la ricostruzione protesica tradizionale, in modo identico a quando si scopre un impianto sommerso ad osteointegrazione avvenuta.
La presente invenzione è stata descritta a titolo illustrativo, ma non. limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti nel ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.
Claims (15)
- RIVENDICAZIONI 1. Pilastro di guarigione per immobilizzazione intrachirurgica di impianti dentali per carico immediato caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo, mezzi di fissaggio ad un impianto endosseo, mezzi per l'orientamento rispetto all'impianto endosseo stesso, detto corpo del pilastro prevedendo mezzi per il posizionamento e il bloccaggio di un elemento di stabilizzazione tra almeno due pilastri contigui.
- 2. Pilastro di guarigione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo del pilastro prevede una scanalatura verticale, in cui si va ad inserire detto elemento di stabilizzazione, le due parti laterali di detta scanalatura verticale potendo essere schiacciate mediante idoneo utensile al fine di bloccare l'elemento di stabilizzazione.
- 3. Pilastro di guarigione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo del pilastro è realizzato in due parti, una prima parte inferiore, che si accoppia all'impianto endosseo e dotata di scanalatura verticale per l'alloggiamento dell'elemento di stabilizzazione, e una parte superiore, accoppiabile a detta parte inferiore, provvista di un foro di passaggio di detto elemento di stabilizzazione, e di mezzi per il bloccaggio dell'elemento di stabilizzazione.
- 4. Pilastro di guarigione secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che è prevista una vite verticale che consente di bloccare rispettivamente dette due parti e contemporaneamente le due parti del corpo del pilastro.
- 5. Pilastro di guarigione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo del pilastro prevede almeno un foro orizzontale, preferibilmente due o più, per l'inserimento dell'elemento di stabilizzazione, il bloccaggio dell'elemento di stabilizzazione essendo ottenuto mediante vite verticale che si avvita dall'alto in detto corpo del pilastro.
- 6. Pilastro di guarigione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo del pilastro prevede una scanalatura verticale, parzialmente filettata inferiormente, in cui si va ad inserire detto elemento di stabilizzazione, il bloccaggio di detto elemento di stabilizzazione essendo ottenuto mediante una vite che si avvita in detta filettatura della scanalatura verticale.
- 7 . Pilastro di guarigione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo del pilastro prevede una scanalatura orizzontale, in cui si va ad inserire detto elemento di stabilizzazione, il bloccaggio di detto elemento di stabilizzazione essendo ottenuto mediante una vite che si avvita in una filettatura verticale ricavata centralmente in detto corpo del pilastro.
- 8. Pilastro di guarigione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo del pilastro prevede due bracci elastici, separati da un fessura, e una sede inferiore sagomata e dimensionata in maniera tale da poter bloccare a scatto detto elemento di stabilizzazione.
- 9. Pilastro di guarigione secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di stabilizzazione è costituito da una barra, di sezione con forma e dimensione opportuna.
- 10. Pilastro di 'guarigione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo del pilastro prevede una scanalatura laterale circonferenziale, e detto elemento di stabilizzazione è costituito da un filo che si va ad avvolgere attorno alla scanalatura del pilastro e di quello attiguo.
- 11. Pilastro di guarigione secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il pilastro è realizzato in metallo, in particolare titanio di qualsiasi grado, lega di titanio.
- 12. Pilastro di guarigione secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta barra è realizzata in titanio, fibra di vetro, fibra di carbonio o qualsiasi altro materiale idoneo.
- 13. Pilastro di guarigione secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto pilastro può avere qualsiasi forma e inclinazione, a seconda delle specifiche necessità.
- 14. Pilastro di guarigione secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l'orientamento rispetto all'impianto endosseo stesso sono poligonali, a tre o più lati, o qualsiasi altra forma che consenta la scelta dell'orientamento tra pilastro e impianto endosseo .
- 15. Pilastro di guarigione per immobilizzazione intrachirurgica di impianti dentali per carico imme diato secondo ognuna delle rivendicazioni precedenti, sostanzialmente come illustrato e descritto.
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