ITRE970083A1 - Procedimento e attrezzatura per incapsulare lattine di confezionamento di prodotti e bevande alimentari - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

"PROCEDIMENTO E ATTREZZATURA PER INCAPSULARE LATTINE DI

CONFEZIONAMENTO DI PRODOTTI E BEVANDE ALIMENTARI "

La presente invenzione riguarda la protezione igienica delle lattine per confezionare prodotti e bevande alimentari, ed in particolare delle lattine per bibite le quali presentano, sulla base superiore, un'apertura a frattura prestabilita, attraverso la quale viene versata la bevanda, anche portando direttamente la lattina alla bocca.

La gran diffusione che ha assunto la confezione di bibite in lattina, ha sollevato il generale problema di salvaguardare l'utenza sotto il profilo igienico.

Infatti le lattine, dopo il riempimento, vengono trasportate e conservate senza che sia praticamente possibile proteggerle dalla polvere o da altri più pericolosi elementi inquinanti, il che rende la somministrazione del liquido altamente antigienica, sia che il liquido venga versato in un bicchiere, sia nel caso assai più grave che l'utente beva direttamente dalla lattina.

La situazione è ulteriormente aggravata dalla comparsa di lattine nelle quali la linguetta d'apertura non viene strappata, bensì ripiegata all'interno della lattina a diretto contatto del contenuto.

E' quindi sentita l'esigenza di proteggere dalla polvere e dagli altri agenti inquinanti, la base superiore della lattina, nella quale è posta la linguetta d'apertura.

Detto problema tecnico è stato risolto dalla invenzione secondo la domanda di brevetto italiana RE96AQQ0058 del 26 Luglio, 1996 della stessa Richiedente. Tale invenzione è basata sulla soluzione di formare, direttamente sulla parte superiore della lattina, utilizzando, in sostanza, questa come una matrice di stampaggio, una capsula di materiale plastico alimentare che ricopra in modo "ermetico" tale parte superiore.

Il procedimento secondo l'invenzione di cui alla citata domanda di brevetto prevede di riscaldare e disporre un film di materiale plastico termoformabile sulla parte superiore della lattina, e di farlo aderire alla superfìcie della detta parte superiore mediante estrazione dell' aria posta tra questa superficie ed il film. Infine, la porzione di film aderente alla parte superiore della lattina viene separato dal resto del film. Durante il descritto procedimento, il film viene riscaldato a temperature opportune in modo che il film stesso possa soddisfare le condizioni di termoformabilità e successivamente ritirandosi a seguito di raffreddamento, aderisca intimamente alla superficie che lui stesso riveste e ne mantenga la forma.

Si ottiene una capsula formata da una porzione di film che sposa e ricopre la parte superiore della lattina stessa, la quale può facilmente venire tolta e rimessa sulla lattina stessa, per coprire, il punto ove è posta l'apertura della lattina e tutta la parte superiore e il bordo superiore della lattina destinato al contatto con le labbra, mantenendo questa in condizioni positivamente igieniche.

Nella successiva domanda di brevetto RE97A000010 del 25 Febbraio, 1997, a nome della stessa Richiedente, l'invenzione viene perfezionata prevedendo che i mezzi di confezionamento siano realizzati per gruppi di almeno due lattine, in modo da rendere disponibili confezioni di due o più lattine unite da un unico foglio di sostegno, proteggendo contestualmente il coperchio delle stesse dall' inquinamento.

Uno scopo della presente invenzione è di perfezionare ulteriormente il metodo ed i mezzi per incapsulare lattine secondo le precedenti domande di brevetto.

Detto ed altri scopi sono raggiunti dal trovato in oggetto così come si caratterizza nelle rivendicazioni.

Il procedimento secondo la presente invenzione prevede di riscaldare e disporre un film di materiale plastico termoformabile sulla parte superiore di una lattina o di un gruppo di lattine, e di farlo aderire alla superficie della detta parte superiore mediante un'azione di spinta/ pressione, agente al di sopra del film, che spinge il film stesso verso il basso.

Infine, la porzione di film aderente alla parte superiore di ogni lattina facente parte del gruppo di lattine viene separato dal resto del film. Durante il descritto procedimento, il film viene riscaldato a temperature opportune in modo che il film stesso, possa soddisfare le condizioni di termoformabilità e successivamente ritirandosi a seguito di raffreddamento, aderisca intimamente alla superficie che lui stesso riveste e ne mantenga la forma.

Si ottiene una capsula formata da una porzione di film che sposa e ricopre la parte superiore della lattina stessa.

Questa capsula, che può facilmente e rapidamente venire tolta manualmente dal consumatore, ricopre e protegge efficacemente, in modo ermetico, dalla polvere e da ogni altro elemento inquinante, la zona ove è posta l'apertura della lattina e tutta la parte superiore e il bordo superiore della lattina destinato al contatto con le labbra, mantenendo questa sono in condizioni positivamente igieniche.

Inoltre, la stessa capsula, una volta che la lattina è stata aperta, può venire nuovamente utilizzata per richiudere la lattina, ed impedire così l'accidentale inquinamento del contenuto.

Lo stesso procedimento di realizzazione delle capsule è molto rapido e non ritarda il ritmo produttivo della linea di confezionamento in cui viene inserito. Inoltre l'attrezzatura necessaria per effettuare il procedimento è relativamente molto semplice e di costo contenuto.

I pregi e le caratteristiche costruttive e funzionali del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, di una forma d'attuazione data a titolo d'esempio non limitativo ed illustrata nelle allegate figure.

La Fig. 1 mostra, in modo schematico, l'attrezzatura secondo il trovato in sezione assiale.

Le figure da 2 a 6 mostrano un particolare ingrandito di Fig. 1 in rispettive successive posizioni operative.

La Fig. 7 mostra in sezione una confezione di due lattine risultante dalle operazioni precedenti.

La FIG. 8 A e FIG. 8B mostrano due diverse forme dei corpi pressori 83a.

Le Figg. 9 e 10 mostrano, in vista dall'alto, confezioni di rispettivamente due e quattro lattine ottenute con l'attrezzatura secondo il trovato.

La FIG. 11 mostra una particolare forma d'attuazione, riguardante la incisione per la successiva separazione della porzione-capsula di film aderente alle lattine.

La FIG. 12 è la sezione secondo il piano XII-XII di FIG. 11.

Con riferimento alle figure da 1 a 7, è qui di seguito descritto un'attrezzatura, e relativo procedimento, per incapsulare lattine in gruppi di due. Naturalmente, la stessa attrezzatura e procedimento, con ovvii adattamenti possono operare sia su lattine singole, sia su gruppi composti da due o più lattine.

La lattina, indicata con 4 nelle figure, è di tipo noto. In particolare, essa comprende una parte superiore 411 formata dalla base superiore 412, sostanzialmente piana, della lattina, dal collo superiore 413, troncoconico, e dal bordo 414 circolare, che unisce la base 412 al collo 413 (si veda in particolare, la FIG. 7). Sulla base superiore, è posta un'apertura a frattura prestabilita, con linguetta 415, attraverso la quale viene versata la bevanda. L'attrezzatura comprende un trasportatore 1 azionato per avanzare a passi, sul quale sono sistemati, in successione, vassoi equidistanti 2.

I vassoi 2 comprendono una base avente delle nicchie 3 uniformemente distribuite ed atte ad raccogliere, ognuna, un gruppo di lattine 4 (che nelle figure è formato da due lattine) destinate a realizzare una confezione. -Più precisamente ogni nicchia 3 presenta in pianta una forma che è l'inviluppo del (ovvero circoscrive il) gruppo delle lattine, e dalla sua parete di fondo s'elevano dei setti divisori 31 che occupano lo spazio che resterebbe libero tra una lattina e l'altra.

Il nastro 1 porta i vassoi 2 ad una stazione di processo, ove esso è sostenuto da un sottostante piano di riscontro 11.

Al di sopra della stazione è sistemata una prima piastra 6, mobile verticalmente, la quale presenta in pianta la stessa sagoma del sottostante vassoio 2 e comprende delle aperture passanti 61 corrispondenti alle nicchie 3, ed aventi la stessa sagoma di queste ultime.

In alternativa la piastra 6 è fissa, ed il tratto di trasportatore che supporta il vassoio 2 è mobile verticalmente per alzare il vassoio sotto la piastra.

La piastra 6, che chiameremo piastra di riscontro/ centraggio, comprende una canalizzazione 62 che pone in comunicazione le aperture 61 con un serbatoio in depressione o con una pompa del vuoto non illustrati, nonché una pluralità di guarnizioni 63 di tenuta pneumatica, poste sulla superficie inferiore 65 della piastra 6, in modo da sporgere da questa verso il basso, che circondano il bordo inferiore delle aperture passanti 61.

Alla piastra 6 è fissata una sottile lamina d'acciaio 7 che ne ricopre la superficie superiore. La lamina 7 è forata come la piastra 6 e dotata di bussole indurite 71 ognuna posta a circoscrivere una rispettiva apertura passante 61, che attraversa sia la piastra 6, sia la lamina 7. Le aperture passanti 61 sono atte, ciascuna, ad accogliere, con un poco di gioco, la parte superiore dei gruppi di lattine 4 contenuti nel sottostante vassoio 2.

Al di sopra della piastra 6, superiore 411 delle lattine e al di sotto della griglia 81, corre un nastro di lunghezza indefinita di un film 91 di materiale plastico termoformabile del tipo idoneo per alimenti, ad esempio: HiPS, PP, PET, PVC, PE, o PS.

La piastra 6 è a sua volta sovrastata da una seconda piastra 8, posta al di sopra del film 91, movimentata da mezzi (di tipo noto e non illustrati) che la portano a premere il film 91 contro il piano superiore della sottostante piastra di contrasto /centraggio 6.

Alla piastra 8 è inferiormente fissata una griglia premi-film 81, mobile rispetto alla piastra 8, che quando è abbassata, s'appoggia sulla lamina 7. La griglia 81 delimita una corrispondente pluralità d'aperture 84, ciascuna atta a circondare una corrispondente apertura 61 della piastra 6, ed il bordo inferiore di essa è atto a premere il film 91 contro il piano superiore della piastra 6 stessa.

Alla griglia 81 sono associati dei mezzi di spinta/ pressione, agenti al di sopra del film 91, atti a spingere il film stesso verso il basso fino a farlo aderire alla superficie della parte superiore del gruppo di lattine 4.

Secondo la forma d'attuazione illustrata nelle figure, tali mezzi comprendono dei condotti assiali 820 ricavati negli steli 82, atti ad inviare aria in pressione, dall'alto verso il basso, posti attraverso le aperture 84, al di sopra della base superiore 412 delle lattine.

Detti steli sono mobili verticalmente in salita e discesa, e l'aria inviata da detti mezzi, per un primo tratto di discesa degli steli 82, investe anche la superficie del film 91 che circonda la bocca delle lattine, cioè che interessa lo spazio tra una lattina e l'altra.

All'estremità inferiore dei condotti 82 sono fissati rispettivi piattelli orizzontali 83, ciascuno dei quali porta, inferiormente, un corpo pressore piatto 83a, elasticamente cedevole. I corpi pressori 83a sono coassiali con le sedi definite dalle sottostanti nicchie 3 e setti 31 in guisa che ognuno dei piattelli 83 possa scendere a premere sul coperchio di un barattolo 4.

Nelle figure 8A ed 8B, sono illustrate due rispettive diverse forme d'attuazione dei corpi pressori 83a. Tali corpi hanno una superficie inferiore convessa, atta a premere il film 91 di materiale plastico contro la base superiore 412 delle lattine 4, il cui punto più basso sostanzialmente è posto sul centro di tale base 412.

Grazie a questa conformazione l'azione di spinta di detti corpi pressori ha inizio al centro della parte superiore di ogni lattina e si propaga dal centro alla periferia.

I condotti 820 passano anche attraverso i corpi pressori 83a, lungo l'asse di questi e sboccano al centro della superficie inferiore di questi.

Gli steli 82 ed i piattelli 83 sono contenuti nelle aperture passanti 84, le quali sono coniugate con le sottostanti aperture 61 della piastra di centraggio, ma appena più larghe di queste ultime.

Ognuna delle aperture 84 porta una lama cilindrica 85 sporgente verso il basso, avente un profilo chiuso atto a circoscrivere a breve distanza il bordo delle aperture passanti 61, atta ad interagire con le bussole 71 della lamina 7. II tagliente della lama cilindrica 85 è continuo nella parte che interessa la linea esterna che circoscrive il gruppo di lattine, ed interrotto nella eventuale parte che interessa la zona tra le singole lattine, ove esso crea una linea a frattura prestabilita.

Il film che si svolge dalla bobina 9 passa attraverso la stazione 5 subito al di sopra della lamina 7 e si riavvolge, come sfrido, su una bobina 12 posta a valle oppure trainato in un mulino per la immediata macinazione.

Tra la bobina 9 e la stazione 5 è posto un tunnel 13 di riscaldamento del film Ulteriori caratteristiche del trovato appariranno evidenti dalla descrizione della attrezzatura sopra descritta e del suo funzionamento.

All'inizio di ciascun ciclo d'incapsulamento, sul nastro 1 viene caricata una successione di vassoi 2 nelle cui nicchie 3 sono state preventivamente sistemati i gruppi di barattoli 4.

L'avanzamento del nastro 1 è intermittente e comandato in guisa che esso s'arresti con un vassoio 2 posto nella stazione, con le nicchie 3 sempre perfettamente allineate con le aperture passanti 61 della sovrastante piastra di centraggio 6.

Allorché il nastro 1 s'arresta, la piastra 6 scende sino ad appoggiarsi a tenuta, grazie alle guarnizioni 63, sulla superficie superiore del sottostante vassoio 2, così come illustrato in Fig. 2.

In alternativa, come detto, è il tratto di piano di riscontro 11 a sollevare il tratto di nastro 1 per portare il vassoio 2 contro la sovrastante piastra 6 fissa. Nel frattempo, il film 91 viene riscaldato nel tunnel 13 e subito dopo viene fatto avanzare e portato a sovrastare la piastra di contrasto/ centraggio 6. Vantaggiosamente, i mezzi radianti nel tunnel sono a raggi infrarossi, e riscaldano la porzione di film 91 ad una temperatura, che sarà compresa tra 120°C e 230°C, in dipendenza del tipo di polimero.

A questo punto dalla piastra 8 scende la griglia 81 premi-film, che stende il film 91 teso al di sopra delle teste dei barattoli 4 che sporgono oltre la lamina 7 della piastra 6, come illustrato in Fig. 3.

Dopo la discesa della griglia 81 vengono fatti scendere gli steli 82 e contemporaneamente viene emessa aria in pressione dai condotti 820. Quest'aria preme sul sottostante film 91 spingendolo verso il basso e facendolo perciò aderire in modo intimo alla superficie della parte superiore delle lattine 4.

L'aria inoltre spinge verso il basso anche la porzione del film 91 posta tra una lattina e l'altra.

Tale azione di pressione è proseguita dalla spinta diretta dei corpi pressori 83a sulla base superiore 412 delle lattine 4.

Contemporaneamente, si verifica che il bordo inferiore della griglia 81 preme il film 91 contro il piano superiore della lamina 7, creando una striscia circolare di tenuta attraverso la quale non passa aria. Si forma pertanto, in corrispondenza di ciascuna apertura 61, un'intercapedine (o camera) tra il film 91 e la superficie esterna della lattina 4, che è isolata dall'ambiente esterno. In dettaglio, quest'intercapedine o camera è delimitata dalla porzione di film 91 circoscritto dal bordo inferiore della griglia 81, dalla superficie interna dell'apertura 61, dalla superficie della nicchia 3, e dalla superficie esterna della lattina 4.

Ebbene, in questa fase, mediante i detti mezzi a pompa, l'aria presente nelTintercapedine viene estratta attraverso la canalizzazione 62 e pertanto la porzione di film 91 circoscritta dalla griglia 81 aderisce, anche grazie a quest'azione di risucchio verso il basso alla parte superiore 411 della lattina dando luogo ad una capsula, per il momento ancora unita alla rimanente parte di film 91, che sposa esattamente la forma della parte superiore 411 della lattina.

Secondo una forma alternativa d'attuazione, non viene creata alcuna azione di depressione al di sotto del film, e l'adesione di esso alla parte superiore della lattina viene ottenuta solamente con la spinta dell'aria uscente dai condotti 820.

Nella fase successiva (FIG. 5), vengono abbassate le lame 85, le quali, in combinazione con il bordo superiore delle aperture 61, producono un corrispondente taglio, circolare e chiuso, del film 91. Questo taglio avviene secondo una linea chiusa che circonda l'inviluppo delle parti superiori delle lattine, separando la porzione (capsula 91a) di film che aderisce al gruppo di lattine 4 dalla restante parte del film 91.

Secondo la forma d'attuazione illustrata nella figura 5, la lama 85 s’appoggia sulla superficie superiore delle bussole 71.

Nel caso in cui il film 91 sia sensibilmente rigido, è preferibile che la lama 85 entri a misura nella bussola 71, sfiorando lo spigolo interno del bordo superiore 61a dell'apertura 61 e funzionando come una cesoia.

Terminato il ciclo, tutti i dispositivi tornano nella primitiva posizione, illustrata in Fig. 6. La capsula 91a, raffreddandosi, mantiene la forma perfettamente aderente che ha assunto sulla parte superiore della lattina e mantiene in modo permanente tale forma, ed i barattoli sistemati in ogni nicchia del vassoio 2 risultano uniti l'un l'altro dalla porzione-capsula 91a di film che circonda la parte superiore degli stessi (come in Fig. 7). Inoltre, la capsula 9a aderisce in sottovuoto alla superficie delle lattine e quindi le ricopre in modo ermetico proteggendole con sicurezza da ogni inquinante esterno.

È ovvio che la conformazione dei vassoi e delle piastre 6 ed 8 sarà opportunamente sagomata, in pianta per formare confezioni con il voluto numero di barattoli, come illustrato, ad esempio nelle figure 9 e 10.

Nelle figure 11 e 12 è illustrata una soluzione che riguarda il taglio del film 91 dopo che è stato reso aderente alle lattine 4, nel caso le lattine siano confezionate a gruppi di due o più unità. In tale soluzione, le nicchie 3 atte a contenere ognuna un gruppo di almeno due lattine, nell'esempio illustrato quattro lattine 4, sono conformate in modo che dalla loro parete di fondo s'elevino dei setti divisori 31 che occupano lo spazio che resterebbe libero tra una lattina e l'altra, i quali setti 31 hanno un'altezza almeno uguale all'altezza della parte cilindrica delle lattine 4. Inoltre, oltre ai mezzi 85 per tranciare il film, l'attrezzatura comprende uno o più sottili utensili fustellatori 88 atti a realizzare, nel film 91, in combinazione con il bordo superiore 31a dei setti divisori 31, una linea d'indebolimento della sezione del film che separa singolarmente ciascuna lattina dalle altre.

Detta linea d'indebolimento è indicata con L2 nelle figure 9 e 10 e, in combinazione con la linea di taglio (indicata con LI, che separa la porzionecapsula 91a dal restante parte di film) racchiude singolarmente ciascuna lattina 4.

Detta linea L2 può essere costituita da una successione ravvicinata di fori o corti tagli separati tra loro, oppure da un'incisione di indebolimento, più o meno continua, che non provoca tuttavia il taglio completo della sezione. In particolare, l'utensile 88 è costituito da una lama il cui tagliente è dentellato, oppure da una successione di aghi; inoltre, la linea d'indebolimento L2 divide realizzata contestualmente alla linea di taglio LI, facendo scendere insieme le lame 85 e gli utensili a lama 88.

Si ottiene un gruppo di due o più lattine (si vedano le figure 9 e 10) che comprende un'unica porzione-capsula 91a di film che sposa e ricopre la superficie della parte superiore delle lattine facenti parte del gruppo, che quindi oltre a fungere da protezione contro l'ambiente esterno, tiene unite insieme le lattine del gruppo. Tuttavia, la linea d'indebolimento L2 separa detta porzione-capsula 91 a di film in più sotto-porzioni, separate tra loro, ciascuna relativa ed associata ad una singola lattina 4. Pertanto, le singole lattine 4 possono venire distaccate dal gruppo tirandole via, a mano, in modo che la porzione-capsula 91a si laceri lungo la linea d'indebolimento L2; la lattina distaccata dalle altre mantiene, aderente alla propria parte superiore, una sotto-porzione del film 91 che continua a fungere da cappuccio protettivo. Grazie all'attrezzatura illustrata è possibile confezionare gruppi di barattoli senza interrompere il flusso della linea di lavorazione degli stessi, semplicemente inserendo nella linea l'attrezzatura stessa.

Questo costituisce uno dei tanti pregi del trovato, il cui inserimento in linea evita la ripresa dei prodotti per il confezionamento e l'ulteriore manipolazione degli stessi, a tutto vantaggio dell'economia produttiva.

Si fa inoltre notare come, con una medesima attrezzatura sia possibile confezionare barattoli di diversa altezza ma di eguale sezione, mediante la semplice registrazione della distanza tra il trasportatore 1, ed il gruppo formato dalle piastre 6 e 8 e relativi accessori.

Claims (17)

1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per incapsulare lattine, caratterizzato dal fatto che - un film di materiale plastico termoformabile viene riscaldato e posto sulla parte superiore di un gruppo di lattine comprendente almeno una lattina; -il film viene fatto aderire alla superficie della detta parte superiore del gruppo di lattine mediante azione di spinta/ pressione, agente al di sopra del film, che spinge il film stesso verso il basso -la porzione di film aderente alla parte superiore del gruppo di lattine viene separata dal resto del film, -detto film essendo riscaldato a temperature opportune in modo che il film stesso, ritirandosi a seguito di raffreddamento, rimanga aderente alla superficie di detta parte superiore mantenendone, nel tempo, la forma.
2. 2. Procedimento per incapsulare lattine secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta azione di spinta/ pressione prevede l'invio di aria in pressione sulla superficie superiore della porzione di film aderente alla parte superiore del gruppo di lattine.
3. 3. Procedimento per incapsulare lattine secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta azione di spinta avviene mediante l'uso di corpi pressori elasticamente cedevoli che premono il film di materiale plastico contro la base superiore delle lattine.
4. 4. Procedimento per incapsulare lattine secondo la rivendicazione 3 , caratterizzato dal fatto che l'azione di spinta di detti corpi pressori ha inizio al centro della parte superiore di ogni lattina e si propaga dal centro alla periferia.
5. 5. Procedimento per incapsulare lattine secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il film di materiale plastico viene fatto aderire mediante mezzi meccanici alla detta parte superiore di ogni lattina in corrispondenza di una linea chiusa, onde definire un'intercapedine/camera chiusa in combinazione con detta parte superiore; -viene estratta l aria da detta intercapedine/camera;
6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui il gruppo di lattine comprende due o più lattine, caratterizzato dal fatto che la porzione-capsula di film aderente alla parte superiore del gruppo di lattine viene separata mediante taglio, secondo una linea chiusa che circonda all'esterno la linea che costituisce l'inviluppo di detta parte superiore.
7. 7. Procedimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che nella porzione separata di film aderente alla parte superiore delle lattine, viene realizzata una linea d'indebolimento della sezione del film atto a separare singolarmente ciascuna lattina dalle altre.
8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta linea d'indebolimento viene realizzata contestualmente alla separazione della porzione di film dal resto del film.
9. 9. Attrezzatura per incapsulare in un'unica confezione gruppi di lattine comprendenti almeno una lattina, caratterizzata dal fatto che comprende: almeno un vassoio dotato di nicchie atte ad accogliere ognuna un gruppo di almeno una lattina, una sovrastante piastra di contrasto/ centraggio avente una pluralità di aperture passanti, ciascuna atta ad accogliere, con un poco di gioco, la parte superiore dei gruppi di almeno una lattina contenuti nel sottostante vassoio; mezzi atti a disporre detto vassoio in corrispondenza delia detta piastra di contrasto/ centraggio in posizione tale che la parte superiore dei gruppi di almeno una lattina contenuti nel vassoio sporga oltre il piano superiore della piastra di contrasto/ centraggio; mezzi atti a disporre un nastro di film di materiale plastico al di sopra della piastra di contrasto/ centraggio e della parte superiore sporgente dei gruppi di almeno una lattina; mezzi a griglia che delimitano una corrispondente pluralità d'aperture, ciascuna atta a circondare una corrispondente apertura della piastra di contrasto/centraggio, il bordo inferiore dei detti mezzi a griglia essendo atto a premere il film contro il piano superiore della piastra di contrasto/ centraggio; mezzi di spinta/pressione, agenti al di sopra del film, atti a spingere il film stesso verso il basso fino a farlo aderire alla superficie della parte superiore del gruppo di lattine; mezzi atti a tranciare il detto film in prossimità del bordo superiore di dette aperture passanti della piastra di contrasto/ centraggio; mezzi atti a riscaldare il film a temperature opportune in modo che il film stesso, ritirandosi a seguito di raffreddamento, aderisca intimamente alla superficie, che lui stesso riveste, e ne mantenga la forma.
10. 10. Attrezzatura secondo la riv. 9, caratterizzata dal fatto che comprende condotti atti ad inviare aria in pressione, dall'alto verso il basso, posti al di sopra della base superiore delle lattine.
11. 11. Attrezzatura secondo la riv. 9, caratterizzata dal fatto che comprende corpi pressori elasticamente cedevoli, aventi una superficie inferiore convessa, atta a premere il film di materiale plastico contro la base superiore delle lattine, il cui punto più basso sostanzialmente è posto sul centro della base delle lattine.
12. 12. Attrezzatura secondo la riv. 10, caratterizzata dal fatto che comprende corpi pressori cedevoli, atti a premere il film di materiale plastico contro la base superiore delle lattine, detti condotti passando attraverso i corpi pressori, e sboccando al centro della superficie inferiore di questi.
13. 13. Attrezzatura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che comprende . mezzi di tenuta pneumatica tra detta piastra di contrasto/ centraggio e detto vassoio, i quali circondano le aperture che contengono i gruppi di almeno una lattina; e mezzi atti a porre in depressione le camere formate dalle nicchie e dal sovrastante film.
14. 14. Attrezzatura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di tenuta pneumatica che agiscono tra la piastra di contrasto/ centraggio ed il collo della lattina e mezzi atti a porre in depressione l'intercapedine che si crea tra il film (91) di materiale plastico e la parte superiore della lattina, nella zona circoscritta dalle aperture passanti della piastra di contrasto.
15. 15. Attrezzatura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che i mezzi atti a tranciare il film sono una pluralità di lame sagomate mobili verticalmente, il cui tagliente è rivolto verso il basso ed ha un profilo chiuso atto a circoscrivere a breve distanza il bordo delle aperture passanti della piastra di centraggio.
16. 16. Attrezzatura secondo la rivendicazione 15, in cui il gruppo di lattine comprende due o più lattine, caratterizzata dal fatto che comprende delle nicchie atte a contenere ognuna un gruppo di più lattine, dalla cui parete di fondo s'elevano dei setti divisori che occupano lo spazio che resterebbe libero tra una lattina e l'altra, detti setti avendo un'altezza sostanzialmente uguale all'altezza della parte cilindrica delle lattine, e oltre ai mezzi per tranciare il film, comprende uno o più sottili utensili fustellatori atti a realizzare, nel film, in combinazione con il bordo superiore dei setti divisori, una linea d'indebolimento della sezione del film che separa singolarmente ciascuna lattina dalle altre.
17. 17. Gruppo di almeno due lattine di confezionamento di prodotti e bevande alimentari, caratterizzato dal fatto che comprende un'unica porzionecapsula di film che sposa e ricopre la superficie della parte superiore delle lattine facenti parte del gruppo, avente una linea d'indebolimento della sezione del film che divide detta porzione-capsula di film in più sottoporzioni, separate tra loro, ciascuna relativa ed associata ad una singola lattina.