ITRE20110004A1 - Componente per filtri - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“COMPONENTE PER FILTRIâ€

La presente invenzione riguarda un componente di un filtro e, più in particolare, un componente di un filtro per carburante o olio lubrificante in applicazioni motoristiche, ad esempio per automobili, camion, veicoli commerciali e macchine da lavoro, o in applicazioni idrauliche.

Come à ̈ noto, un filtro comprende un involucro esterno, generalmente formato da un corpo a bicchiere e da un relativo coperchio di chiusura, il quale à ̈ provvisto di un condotto d’ingresso per un fluido da filtrare e di un condotto di uscita per il fluido filtrato, ed una cartuccia filtrante atta a suddividere il volume interno di detto involucro in almeno due distinte camere, di cui una prima camera comunicante con il condotto d’ingresso ed una seconda camera comunicante con il condotto di uscita.

Una tipica cartuccia filtrante comprende un piattello di supporto a cui à ̈ fissata un’estremità di un setto filtrante di forma tubolare, generalmente cilindrica, ad esempio un setto filtrante pieghettato a geometria stellare o un setto di profondità, l’altra estremità del quale à ̈ fissata ad un secondo piattello di supporto.

Uno di questi piattelli di supporto à ̈ atto a chiudere la cavità interna del setto filtrante, mentre il piattello opposto presenta generalmente una apertura atta a porre in comunicazione la cavità interna con in condotto di ingresso o alternativamente con il condotto di uscita del filtro.

Inoltre, uno dei piattelli di supporto può talvolta essere conformato in modo da accogliere una guarnizione perimetrale, la quale atta ad essere interposta tra il coperchio di chiusura ed il corpo a bicchiere dell’involucro del filtro in modo da chiudere ermeticamente lo stesso.

È inoltre possibile prevedere che la cartuccia presenti un setto filtrante secondario posto a valle del primo setto filtrante con riferimento alla direzione di scorrimento del flusso di carburante dal condotto di ingresso al condotto d’uscita.

Generalmente il setto filtrante secondario à ̈ anch’esso un setto filtrante pieghettato a geometria stellare o un setto di profondità che à ̈ associato coassialmente al primo setto filtrante.

Il setto filtrante secondario presenta generalmente una porosità più grossolana rispetto al primo setto filtrante, cosicché nell’uso normale esso assolve principalmente la funzione di separare per coalescenza l’acqua che può essere presente nel fluido filtrato.

I filtri di tipo noto possono comprendere, poi, un condotto di bypass, dotato di una rispettiva valvola, il quale à ̈ atto a by-passare il primo setto filtrante qualora si verifichi un intasamento dello stesso.

In questo modo, si garantisce che una certa quantità di fluido possa sempre fuoriuscire dal filtro e che la stessa sia perlomeno depurata dalle impurità di maggiori dimensioni, passando attraverso il setto filtrate secondario.

Nel filtro sono dunque presenti svariati componenti cosiddetti di consumo, tra cui in particolare componenti soggetti ad usura, quali la suddetta guarnizione, e componenti soggetti a progressivo intasamento, quali i setti filtranti.

Tali componenti di consumo richiedono, conseguentemente, periodici interventi di manutenzione per la sostituzione degli stessi che via via si vengono ad usurare od intasare.

Per tentare di ridurre il numero di interventi manutentivi à ̈ noto dimensionare il setto filtrante secondario in modo che la sua durata temporale sia pari all’intera durata dei filtri, ovvero in modo che il setto filtrante secondario non richieda di per sé alcun intervento di sostituzione durante la vita del filtro.

Tuttavia, per far ciò à ̈ necessario dimensionare il setto filtrante secondario in modo che presenti una superficie di passaggio sufficientemente ampia da non intasarsi nel tempo di vita atteso.

Si ha dunque che per questo motivo il setto filtrante secondario presenta notevoli ingombri spaziali all’interno dell’involucro del filtro, richiedendo la necessità di progettare involucri con una conformazione e un design che si adatti alla presenza di tale setto filtrante secondario.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di diminuire il numero di interventi manutentivi dovuti alla sostituzione dei componenti di consumo, consentendo al contempo di limitare gli ingombri del setto filtrante secondario e, dunque, mantenendo l’involucro del filtro di dimensioni contenute.

Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di raggiungere il menzionato obiettivo, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.

Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.

In particolare, l’invenzione fornisce un componente per filtri comprendente un piattello dotato di almeno un’apertura passante nel suo spessore e di un bordo perimetrale cui à ̈ fissata una guarnizione atta ad essere interposta tra un corpo a bicchiere ed un coperchio di un involucro di un filtro, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un setto filtrante piano fissato a detto piattello in modo da intercettare detta almeno un’apertura.

Grazie a tale soluzione, la sostituzione del piattello permette di sostituire contemporaneamente, mediante un unico intervento manutentivo, sia la guarnizione che à ̈ destinata alla chiusura ermetica del filtro sia il setto filtrante secondario piano, diminuendo così il numero di interventi necessari per la sostituzione di tali elementi e permettendo, al contempo, di realizzare un setto filtrante secondario di dimensioni contenute.

Il componente secondo l’invenzione ha inoltre il vantaggio di poter essere associato a molte tipologie di filtro, tra cui anche alcuni filtri i cui involucri non sono stati inizialmente progettati per l’accoglimento di più setti filtranti.

Secondo un preferito aspetto dell’invenzione, il setto filtrante piano à ̈ un setto di tipo idrofobico.

In questo modo, il setto filtrante oltre a permettere una filtrazione della frazione solida presente nel carburante permette la separazione dell’acqua contenuta nello stesso carburante.

Secondo un altro preferito aspetto dell’invenzione il piattello ha una forma discoidale.

Inoltre, anche il setto filtrante piano presenta forma sostanzialmente discoidale con diametro esterno non superiore al dimetro del piattello.

Questa soluzione rende possibile la realizzazione di un piattello con funzione filtrante decisamente compatto.

Secondo un vantaggioso aspetto dell’invenzione la suddetta guarnizione à ̈ costampata con il piattello, in modo da ottimizzare il processo produttivo dell’intero componente.

Non si esclude tuttavia che in alternativa la guarnizione possa essere associata al piattello in modo removibile.

Una preferita forma di realizzazione dell’invenzione rende disponibile, inoltre, un gruppo filtrante che comprende una cartuccia filtrante ed un componente come sopra descritto, in cui ad esempio la cartuccia filtrante comprende un setto filtrante principale di forma sostanzialmente tubolare ed un piattello di supporto fissato ad una estremità di detto setto filtrante principale.

L’applicazione di un piattello dotato di setto filtrante piano unitamente ad una cartuccia filtrante permette la realizzazione di un gruppo filtrante composto di due setti filtranti di ridotto ingombro spaziale, di facile sostituibilità e versatile impiego.

Vantaggiosamente il setto filtrante piano giace su un piano sostanzialmente ortogonale all’asse del setto filtrante principale e ad esso sovrapposto.

Tale accorgimento permette di realizzare un gruppo filtrante di dimensioni decisamente ridotte e che, al contempo, permette di avere elevata efficienza di filtrazione anche in condizioni di intasamento del setto filtrante principale.

Inoltre, grazie a tale accorgimento l’invenzione consente una facile adattabilità e compatibilità del piattello e della relativa cartuccia filtrante ai filtri di tipo noto, ad esempio i filtri in commercio, anche dopo la produzione e commercializzazione degli stessi, senza che per questi sia necessario un adattamento strutturale.

Secondo un aspetto dell’invenzione il piattello comprende mezzi di aggancio al piattello di supporto della cartuccia filtrante.

In tal modo, il piattello dotato di guarnizione e setto filtrante piano può essere facilmente associato a differenti tipi di cartucce filtranti, facilitando al contempo le operazioni di realizzazione e montaggio del piattello stesso.

In un’alternativa forma di realizzazione, in sostituzione dei suddetti mezzi di aggancio tra il piattello e la cartuccia filtrante à ̈ possibile prevedere che il piattello venga realizzato in pezzo unico con il piattello di supporto della cartuccia filtrante.

Grazie a questa soluzione à ̈ assicurata la sostituzione contemporanea di tutti i componenti soggetti a consumo, ovvero il setto filtrante principale, il setto filtrante secondario e la guarnizione, mediante un unico intervento manutentivo.

Un’ulteriore forma di realizzazione dell’invenzione prevede che il gruppo filtrante comprenda un condotto di bypass atto a porre in comunicazione un volume interno del setto filtrante principale con l’esterno del setto filtrante principale stesso, il quale condotto di bypass à ̈ intercettato da una valvola.

Vantaggiosamente, il condotto e la valvola sono associati alla cartuccia filtrante.

Tale soluzione consente al fluido da filtrare di essere comunque filtrato almeno grossolanamente e/o comunque essere separato dall’acqua anche quando il setto filtrante principale à ̈ intasato.

Una forma ancora dell’invenzione rende disponibile un filtro che comprende un involucro contenente un gruppo filtrante come sopra descritto.

Tale soluzione consente di realizzare un filtro per cui, durante la sostituzione di uno tra il setto filtrante principale, il setto filtrante secondario o la guarnizione fatta nell’ambito della normale manutenzione del filtro, non possa essere dimenticata o trascurata la sostituzione di tutte le altre parti del filtro che sono soggette a consumo (usura o decremento delle prestazioni).

Inoltre, tale accorgimento consente di ottenere un filtro con due setti filtranti in serie presentante ingombri complessivi ridotti, ed al contempo e che permette di essere rigenerato in modo semplice e rapido durante le operazioni di manutenzione del filtro stesso.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.

La figura 1 Ã ̈ una sezione longitudinale di un filtro secondo una forma di attuazione della presente invenzione.

La figura 2 à ̈ una vista dall’alto di un gruppo filtrante secondo una forma di attuazione della presente invenzione.

La figura 3 Ã ̈ la sezione III-III di figura 2.

La figura 4 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 3, relativo ad un componente del gruppo filtrante secondo una forma della presente invenzione.

La figura 5 Ã ̈ la sezione V-V di figura 2.

Il filtro 10 mostrato in figura 1 Ã ̈ un filtro per gasolio destinato ad essere applicato a motori Diesel, in particolare motori Diesel per automobili, camion, veicoli commerciali o macchine semoventi da lavoro.

Il filtro 10 comprende un involucro esterno, globalmente indicato con 20, che à ̈ formato da un corpo a bicchiere 21 e da un coperchio superiore 22 atto a chiudere l’involucro 20.

Il coperchio 22 comprende un condotto d’ingresso 23 per il gasolio da filtrare, un condotto d’uscita 24 per il gasolio filtrato ed un condotto di scarico 25 per l’acqua che si può accumulare sul fondo del corpo a bicchiere 21.

All’interno dell’involucro 20 à ̈ accolto un componente monolitico 30, il quale comprende una porzione superiore allargata 31 che à ̈ accolta in una corrispondente sede ricavata nel coperchio 22, ed una porzione inferiore a stelo 32 che à ̈ saldata a detta porzione allargata 31 e si sviluppa assialmente verso il basso all’interno ed al centro del corpo a bicchiere 21.

Sulla porzione a stelo 32 à ̈ coassialmente infilato un manicotto 40, la cui estremità superiore presenta una flangia sostanzialmente piana 41 che à ̈ saldata a tenuta stagna sulla porzione allargata 31 del componente monolitico 30.

Il manicotto 40 à ̈ dimensionato in modo da definire con la porzione a stelo 32 un’intercapedine 43, la quale à ̈ leggermente rastremata verso l’alto ed à ̈ in comunicazione con il condotto d’ingresso 23 del gasolio da filtrare attraverso un canale di collegamento (non visibile) che à ̈ ricavato nella porzione allargata 31 del componente monolitico 30.

La porzione allargata 31 incorpora un riscaldatore elettrico (non visibile) atto a riscaldare il gasolio che fluisce nel suddetto canale di collegamento, il quale à ̈ alimentato elettricamente tramite una presa elettrica 33 che sporge all’esterno del coperchio 22.

Sul manicotto 40 à ̈ coassialmente infilato, con l’interposizione di un anello di tenuta, un componente, indicato globalmente con il numero 5, dotato di un piattello 50 presentante forma discoidale. Il piattello 50 comprende un foro centrale per l’accoppiamento col manicotto 40 ed un bordo perimetrale leggermente rialzato cui à ̈ strettamente accoppiata una guarnizione anulare 51.

Detta guarnizione anulare 51 à ̈ accolta e compressa all’interno di una sede definita tra il coperchio 22 ed il corpo a bicchiere 21, in modo da garantire la chiusura ermetica dell’involucro 20 del filtro 10. Il piattello 50 comprende inoltre un codolo cavo 53 che si inserisce, con l’interposizione di un anello di tenuta, in un tratto allargato del condotto di scarico 25.

Tra il piattello 50 e la sovrastante flangia 41 rimane definita una stretta camera 52 che comunica con il condotto d’uscita 24 del gasolio filtrato tramite un canale di collegamento (non visibile) ricavato in parte nella flangia 41 ed in parte nella porzione allargata 31 del componente monolitico 30.

All’interno del corpo a bicchiere 21 à ̈ ulteriormente accolta una cartuccia filtrante, globalmente indicata con 60, la quale comprende un piattello di supporto superiore 61 ed un piattello di supporto inferiore 62, i quali sono fissati alle opposte estremità di un setto filtrante principale 63 di forma tubolare, nella fattispecie un setto polimerico di profondità, il quale definisce e delimita un volume interno 64 sostanzialmente cilindrico.

Entrambi il piattello di supporto superiore 61 ed il piattello di supporto inferiore 62 presentano un rispettivo foro centrale, i quali sono tra loro allineati e centrati sull’asse longitudinale A del setto filtrante principale 63.

Il foro centrale del piattello di supporto superiore 61 à ̈ infilato sul manicotto 40, con l’interposizione di un anello di tenuta, cosicché la porzione a stelo 32 del componente monolitico 30 attraversa assialmente l’intero volume interno 64 della cartuccia filtrante 60 sino ad infilarsi, con l’interposizione di un altro anello di tenuta, nel foro centrale del piattello di supporto inferiore 62.

L’estremità libera della porzione a stelo 32 sporge al di là del piattello di supporto inferiore 62, dove porta un sensore di livello 34 atto a rilevare il livello dell’acqua che si accumula sul fondo del corpo a bicchiere 21 durante la filtrazione del gasolio.

Il sensore di livello 34 Ã ̈ associato a mezzi di connessione elettrica che sono incorporati nel componente monolitico 30 e che raggiungono la presa elettrica 33, tramite la quale il sensore di livello 34 viene connesso ad una centralina elettronica di controllo (non mostrata) del veicolo.

Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure, il piattello di supporto superiore 61 della cartuccia filtrante 60 comprende un codolo superiore 68 atto ad essere agganciato da mezzi di aggancio del piattello 50.

I mezzi di aggancio comprendono una porzione anulare 57 aggettantesi inferiormente dal piattello 50.

La porzione anulare 57 e il codolo superiore 68 comprendono, rispettivamente, risalti 58 elasticamente cedevoli e corrispondenti incavi 69 che danno luogo ad un vincolo mediante accoppiamento radiale a scatto tale da vincolare insieme, in modo amovibile, il piattello 50 ed il piattello di supporto superiore 61.

In un’alternativa forma di realizzazione non mostrata nelle figure, si può prevedere che il piattello 50 sia realizzato in pezzo unico con il piattello di supporto superiore 61.

Grazie alla configurazione sopra descritta, la cartuccia filtrante 60 suddivide il volume interno del corpo a bicchiere 21 in una prima camera, coincidente con il volume interno 64 del setto filtrante principale 63, che comunica con il condotto d’ingresso 23 del gasolio da filtrare, ed una seconda camera 65, definita all’esterno del setto filtrante principale 63, che comunica con il condotto d’uscita 24 attraverso un pluralità di aperture passanti 54 che sono ricavate nel piattello 50 e che immettono nella sovrastante camera 52.

Nella seconda camera 65 à ̈ collocata una cannuccia sagomata 56 che presenta una prima estremità accoppiata al codolo cavo 53 del piattello 50 e la seconda estremità collocata in corrispondenza del fondo del corpo a bicchiere 21.

Secondo un aspetto dell’invenzione, tutte le aperture passanti 54 del piattello 50 sono intercettate da un setto filtrante secondario piano 55, il quale à ̈ fissato alla superficie inferiore del piattello 50 dove giace in un piano ortogonale all’asse A del setto filtrante principale 63.

In alternativa, il setto secondario piano 55 potrebbe essere fissato alla superficie superiore del piattello 50.

Il setto filtrante piano 55 Ã ̈ preferibilmente un setto di tipo idrofobico, il quale presenta forma sostanzialmente discoidale con diametro esterno non superiore al dimetro del piattello 50.

Inoltre, il setto filtrante piano 55 possiede generalmente una porosità superiore rispetto al setto filtrante principale 63 della cartuccia filtrante 60.

Nell’esempio illustrato, il setto filtrante piano 55 à ̈ una rete polimerica avente porosità compresa tra 100 e 200 µm, preferibilmente di 15 µm; mentre il setto filtrante principale 63 possiede una porosità inferiore a 20 µm nel caso in cui esso sia di tipo pieghettato, o possiede almeno uno strato avente porosità inferiore a 20 µm nel caso in cui esso sia di profondità.

Come illustrato nelle figure 1 e 5, nel piattello di supporto superiore 61 della cartuccia filtrante 60 à ̈ ricavato un condotto 66 di by-pass, il quale à ̈ atto a porre in comunicazione diretta il volume interno 64 del setto filtrante principale 63 con l’esterno, ovvero con la seconda camera 65.

Questo condotto 66 sfocia al centro di una sede cilindrica 67, la quale à ̈ ricavata sul lato esterno del piattello di supporto superiore 61 in posizione eccentrica rispetto all’asse longitudinale A del setto filtrante principale 63, sostanzialmente allineata con la parete laterale di quest’ultimo.

In altre parole, la sede cilindrica 67 presenta un asse longitudinale B che à ̈ parallelo ma disallineato rispetto all’asse longitudinale A del setto filtrante principale 63, e che attraversa longitudinalmente lo spessore della parete di quest’ultimo.

La sede cilindrica 67 accoglie a tenuta una valvola automatica, globalmente indicata con 70, la quale à ̈ atta ad intercettare il condotto 66 in modo da regolarne l’apertura e la chiusura.

Nel dettaglio, la valvola automatica 70 comprende un corpo valvola cavo 71, conformato sostanzialmente a bicchiere cilindrico, il quale à ̈ coassialmente inserito all’interno della sede cilindrica 67, mediante un accoppiamento ad incastro amovibile.

Sul fondo del corpo valvola 71 à ̈ ricavato un foro centrale passante 72, il quale à ̈ atto a porre in comunicazione il condotto 66 con la cavità interna del corpo valvola 71 stesso.

Nella cavità interna del corpo valvola 71 à ̈ accolta una sfera 73, la quale à ̈ atta ad appoggiarsi su un bordo smussato 74 del foro 72, in modo da chiudere il condotto 66.

In particolare, la sfera 73 à ̈ mantenuta premuta contro il bordo smussato 74 da un elemento elastico 75, il quale à ̈ vincolato all’imboccatura del corpo valvola 71.

Come illustrato in figura 5, questo elemento elastico 75 à ̈ definito da un sottile anello metallico disposto coassiale con il corpo valvola 71, il quale presenta una serie di lamelle radiali 76 che sporgono a sbalzo dalla periferia verso il centro dell’anello, in modo che le loro estremità libere si appoggino sulla sfera 73 premendola verso il foro 72.

Queste lamelle radiali 76 sono angolarmente distanziate tra loro, in modo da lasciare definite altrettante luci di passaggio che consentono di mantenere costantemente aperta l’imboccatura del corpo valvola 71, e sono elasticamente flessibili, in modo da consentire alla sfera 73 di compiere piccoli spostamenti verso l’alto e quindi di aprire il foro 72.

Alla luce di quanto sopra descritto, il funzionamento del filtro 10 Ã ̈ il seguente.

Il gasolio da filtrare entra dal condotto d’ingresso 23 e, attraverso il canale di collegamento (non mostrato) ricavato nella componente monolitico 30 e l’intercapedine 43, fluisce nel volume interno 64 del setto filtrante principale 63.

Durante questo passaggio, il gasolio può essere riscaldato dal riscaldatore che à ̈ incorporato nella porzione allargata 31 del componente monolitico 30.

Dal volume interno 64, il gasolio à ̈ costretto a fluire radialmente attraverso il setto filtrante principale 63, dall’interno verso l’esterno, e a confluire nella seconda camera 65.

In questo modo il setto filtrante principale 63 trattiene le impurità che possono essere presenti nel gasolio.

Dalla seconda camera 65 il gasolio attraversa il setto filtrante piano 55 che, avendo una porosità superiore al setto filtrante principale 63, ha principalmente la funzione di separare per coalescenza l’acqua che può essere contenuta nel gasolio.

L’acqua separata dal gasolio si raccoglie sul fondo del corpo a bicchiere 21 e, quando il livello dell’acqua accumulata raggiunge il sensore 34, quest’ultimo invia alla centralina del veicolo un segnale, a seguito del quale l’acqua accumulata viene fatta fuoriuscire dal filtro 10 attraverso la cannuccia sagomata 56 ed il condotto di scarico 25.

Dopo aver attraversato il setto filtrante piano 55, il gasolio raggiunge infine il condotto d’uscita 24.

Qualora la pressione del gasolio nel volume interno 64 cresca al di sopra di un determinato valore di soglia, ad esempio a seguito dell’intasamento del setto filtrante principale 63 o di una eccessiva viscosità del gasolio alle basse temperature, questa pressione causa il sollevamento della sfera 73 della valvola automatica 70, in contrasto con le lamelle radiali 76, e quindi l’apertura del condotto 66 che sfocia nella seconda camera 65.

In questo modo, il gasolio non filtrato fluisce direttamente nella seconda camera 65 senza attraversare il setto filtrante principale 63, garantendo che ci sia sempre un opportuno efflusso di gasolio dal condotto d’uscita 24.

Anche in questo caso, tutto il gasolio à ̈ comunque costretto ad attraversare il setto filtrante piano 55 che, oltre a svolgere la menzionata funzione di separazione dell’acqua, à ̈ anche atto a sottoporre il gasolio ad una filtrazione grossolana che trattiene almeno le impurità di grandi dimensioni.

Ovviamente al filtro 10 come sopra descritto un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come sotto rivendicata.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Componente (5) per filtri (10) comprendente un piattello (50) dotato di almeno un’apertura (54) passante nel suo spessore e di un bordo perimetrale cui à ̈ fissata una guarnizione (51) atta ad essere interposta tra un corpo a bicchiere (21) ed un coperchio (22) di un involucro (20) di un filtro (10), caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un setto filtrante piano (55) fissato a detto piattello (50) in modo da intercettare detta almeno un’apertura (54).
2. 2. Componente (5) secondo la rivendicazione 1, in cui il setto filtrante piano (55) Ã ̈ un setto di tipo idrofobico.
3. 3. Componente (5) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il piattello (50) ha una forma discoidale.
4. 4. Componente (5) secondo la rivendicazione 3, in cui il setto filtrante piano (55) presenta forma sostanzialmente discoidale con diametro esterno non superiore al dimetro del piattello (50).
5. 5. Componente (5) secondo la rivendicazione 1, in cui detta guarnizione (51) Ã ̈ costampata con il piattello (50).
6. 6. Gruppo filtrante caratterizzato dal fatto di comprendere una cartuccia filtrante (60) e un componente (5) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti.
7. 7. Gruppo filtrante secondo la rivendicazione 6, in cui la cartuccia filtrante (60) comprende un setto filtrante principale (63) di forma sostanzialmente tubolare ed un piattello di supporto (61) fissato ad una estremità di detto setto filtrante principale (63).
8. 8. Gruppo filtrante secondo la rivendicazione 7, in cui il setto filtrante piano (55) giace su un piano sostanzialmente ortogonale all’asse (A) del setto filtrante principale (63) e ad esso sovrapposto.
9. 9. Gruppo filtrante secondo una qualunque delle rivendicazioni da 6 a 8, in cui il setto filtrante piano (55) presenta porosità maggiore rispetto al setto filtrante principale (63).
10. 10. Gruppo secondo la rivendicazione 7, in cui il componente (5) comprende mezzi di aggancio (57,58) a detto piattello di supporto (61) della cartuccia filtrante (60).
11. 11. Gruppo secondo la rivendicazione 7, in cui il piattello (50) del componente (5) Ã ̈ realizzato in pezzo unico con il piattello di supporto (61) della cartuccia filtrante (60).
12. 12. Gruppo filtrante secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di comprendere un condotto (66) di bypass atto a porre in comunicazione un volume interno del setto filtrante principale (63) con l’esterno del setto filtrante principale stesso, il quale condotto (66) di bypass à ̈ intercettato da una valvola (70).
13. 13. Gruppo filtrante secondo la rivendicazione 12, in cui il condotto (66) e la valvola (70) sono associati a detta cartuccia filtrante (60).
14. 14. Filtro (10) caratterizzato dal fatto di comprendere un involucro (20) contenente un gruppo filtrante (5, 60) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 6 a 13.