ITRE20040017U1 - Utensile per introdurre/estrarre un anello elastico da un pneumatico - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del Brevetto Italiano per Modello di Utilità dal titolo:

"UTENSILE PER INTRODURRE/ESTRARRE UN ANELLO ELASTICO DA UN PNEUMATICO"

Il presente trovato riguarda, in generale, un utensile che serve per facilitare le operazioni di introduzione di un anello elastico all'interno di un pneumatico, e di estrazione dello stesso.

Simili operazioni vengono di norma effettuate dai gannisti durante la riparazione o la sostituzione dei pneumatici denominati commercialmente "System PAX" e simili, i quali cane è noto sono capaci di sostenere il peso del veicolo anche se completamente sgonfi, grazie ad un anello elastico di gemma dura posizionato tra il pneumatico stesso ed il cerchione della ruota.

Tale anello elastico viene inserito all'interno del pneumatico prima che questo venga montato sul cerchione, e poiché ha diametro esterno superiore al diametro della luce del pneumatico (quest'ultima essendo definita dal bordo del tallone), il suo montaggio costringe il gommista ad effettuare operazioni laboriose e faticose.

Per semplificare queste operazioni, sono noti dei dispositivi comprendenti un martinetto destinato ad essere posizionato all'interno dell'anello elastico, il quale è atto a deformare elasticamente tale anello estendendolo leggermente in direzione di un diametro, così da modificarne la forma da circolare ad ellittica.

Con l'ausilio di questi dispositivi, l'anello elastico viene posizionato con il proprio asse ortogonale all'asse del pneumatico, e deformato una prima volta in modo da poter essere infilato all'interno della luce del pneumatico stesso; in tale posizione, l'anello viene dapprima rilasciato riguadagnando la forma circolare e, successivamente, deformato una seconda volta nella direzione ortogonale alla precedente, per poter essere infine ruotato su se stesso e portato coassiale col pneumatico.

Tuttavia, poiché tali dispositivi sono generalmente montati su strutture fisse o scarsamente maneggevoli, durante le succitate operazioni l'anello elastico è mantenuto costantemente fermo ed il gommista è così costretto a sollevare, spostare ed inclinare i pneumatici per riuscire ad inserire, od alternativamente estrarre, detto anello elastico; pertanto, essendo i pneumatici di norma pesanti ed ingombranti, tali operazioni risultano comunque lente e faticose. Scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un utensile per introdurre ed estrarre l'anello elastico da un pneumatico che sia maneggevole, e che consenta di effettuare dette operazioni mantenendo il pneumatico fermo in un'unica posizione.

Tale scopo è ottenuto mediante un utensile comprendente un martinetto che, azionato da opportuni mezzi di comando, provoca l'allontanamento e l'avvicinamento reciproco di due scarpe contrapposte atte a premere sulla superficie interna dell'anello elastico, deformandolo lungo un diametro; a detto martinetto essendo solidalmente associata una maniglia che permette la movimentazione manuale dell'utensile stesso.

Grazie a questa soluzione, l'utensile risulta sostanzialmente portatile, ed il gommista può facilmente trasportarlo dove egli ritenga più comodo per effettuare le operazioni di inserimento ed estrazione dell'anello elastico, senza dover spostare il pneumatico.

Inoltre, poiché durante la fase di deformazione dell'anello elastico l'utensile risulta a quest'ultimo solidalmente associato, la maniglia permette vantaggiosamente anche di orientare e posizionare correttamente l'anello elastico rispetto al pneumatico con grande semplicità, e senza bisogno di maneggiare il pneumatico stesso.

Secondo una preferita forma di attuazione del trovato, inoltre, i mezzi di comando del martinetto sono solidalmente associati al martinetto stesso e, preferibilmente, fissati in corrispondenza della maniglia, in modo che l'utensile possa essere comodamente azionato dal gommista senza che egli sia costretto ad abbandonare la presa.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l'ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate, in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica di un utensile conforme al trovato;

- la figura 2 è la sezione di traccia II-II indicata in figura 1;

- le figure da 3 a 6 mostrano altrettante fasi di un preferito procedimento per introdurre ed estrarre l'anello elastico in un pneumatico "PAX" o simile, con l'ausilio di un utensile secondo il trovato.

Dalle menzionate figure si rileva un utensile 1 per l'inserimento di un anello elastico all'interno di un pneumatico, e per l'estrazione dello stesso.

Cane visibile in figura 1, l'utensile 1 comprende un martinetto pneumatico 2 che è azionato da un usuale compressore (non mostrato) a cui è collegato attraverso una manichetta estensibile 3, e che è atto a provocare l'avvicinamento e l'allontanamento reciproco di due scarpe contrapposte, rispettivamente anteriore 4 e posteriore 5, atte ad agire sulla superficie interna dell'anello elastico, deformandolo in direzione di un diametro.

Il martinetto pneumatico 2 (v. fig.2) è costituito da un cilindro 20 e da un pistone 21 scorrevole al suo interno, il quale suddivide il volume interno del cilindro 20 in due distinte camere, 200 e 201, entrambe collegate con il circuito dell'aria compressa tramite la valvola 12, ed uno stelo 22 avente una prima estranità fissata al pistone 21, ed una seconda estremità che sporge all'esterno del cilindro 20.

Detto cilindro 20 è chiuso sul fondo dalla scarpa posteriore 5 che viene fissata con l'interposizione di opportuni mezzi di tenuta, ed e chiuso in testa da un tappo 6, anch'esso fissato con interposti mezzi di tenuta, il quale è provvisto di un foro centrale atto a permettere il passaggio e lo scorrimento dello stelo 22.

All'estremità libera dello stelo 22 è fissata la scarpa anteriore 4 affinché lo scorrimento del pistone, spinto dall'aria in pressione, ne provochi l'avvicinamento o l'allontanamento rispetto alla scarpa posteriore 5.

In particolare, lo stelo 22 comprende un codolo 220 atto ad essere alloggiato assialmente all'interno di una camicia 40 della scarpa 4, alla quale è smontabilmente fissato mediante un perno 7 che si impegna assialmente in due fori trasversali, e combacianti, rispettivamente della camicia 40 e del codolo 220; detto perno 7 essendo a sua volta bloccato da una vite 8 che si avvita all'interno di un foro posto in testa al codolo 220, il quale si estende lungo l'asse dello stelo 22 e sfocia all'interno del foro trasversale del codolo 220 stesso. In questo modo risulta molto semplice e rapido montare e smontare la scarpa anteriore 4 per provvedere ad una sua eventuale sostituzione, oppure per interporre tra questa e lo stelo 22 un albero rigido che, in guisa di prolunga, renda l'utensile 1 adattabile a qualunque dimensione dell'anello elastico.

Nel dettaglio, come visibile in figura 1, le scarpe anteriore 4 e posteriore 5 presentano un profilo esterno arcuato che permette di assecondare la deformazione dell'anello elastico senza danneggiarlo, e rende disponibile un'estesa area di contatto per la superficie interna dello stesso, in modo che l'accoppiamento utensile/anello sia stabile e sicuro.

Come illustrato in entrambe le figure allegate, al martinetto pneumatico 2 è associata una staffa 10 che è fissata per mezzo di viti al tappo 6 del cilindro 20, e che in guisa di maniglia rende disponibile una impugnatura 11, grazie alla quale il gommista può trasportare e maneggiare l'utensile 1 con facilità.

Alla staffa 10 sono inoltre associati mezzi di comando del martinetto pneumatico 2, i quali comprendono: una valvola 12 a cinque vie e tre posizioni che, attraverso opportuni tubi di raccordo, devia il flusso di aria compressa proveniente dalla manichetta 3 verso le camere 200 e 201 del cilindro 20; ed una leva 13 che, manualmente azionata dal gommista, è atta a controllare la valvola 12 in modo da convogliare l'aria compressa verso l'uria o l'altra camera, a seconda che si desideri provocare l'uscita o l'entrata dello stelo 22 rispetto al cilindro 20.

In particolare, la valvola 12 è fissata alla staffa 10, in modo che la leva 13 risulti posta in corrispondenza dell'impugnatura 11, permettendo al gommista di azionarla senza lasciare la presa dell'utensile 1 e con la stessa mano.

L'utensile 1, così cerne descritto, viene vantaggiosamente impiegato nell'ambito del seguente procedimento che, descritto con l'ausilio delle figure da 3 a 5, permette di inserire un anello elastico A in un pneumatico B, di tipo "PAX" o simile, in modo semplice e rapido.

Per prima cosa, il pneumatico B viene sistemato a terra, o su qualunque supporto si consideri comodo all'uso, con la sola attenzione di rivolgere verso l'alto, ossia verso il gaimista, il fianco che presenta la luce di passaggio maggiore. I pneumatici "PAX" o simili infatti non sono simmetrici, bensì presentano uno dei due talloni disposto su una circonferenza maggiore rispetto all'altro e, di conseguenza, atto a definire una luce di passaggio più ampia.

Dopo aver posizionato il pneumatico B, l'anello elastico A viene lubrificato su tutta la sua superficie esterna, con un apposito grasso, per facilitarne l'introduzione; quindi, l'utensile 1 viene disposto al suo interno, con lo stelo 22 ritratto nel cilindro 20.

A questo punto, si aziona il martinetto pneumatico 2 affinché lo stelo 22 scorra verso l'esterno del cilindro 20 e le scarpe 4 e 5 vadano a premere sulla superficie interna dell'anello elastico A, deformandolo in direzione di un diametro e facendogli assumere una forma ellittica. In questo modo, l'utensile 1 e l'anello elastico risultano anche solidali l'un l'altro, permettendo vantaggiosamente al gommista di maneggiare ed orientare opportunamente l'anello elastico impugnando la staffa 10 dell'utensile 1.

Con riferimento alla figura 3, l'anello elastico A viene allora inclinato ed infilato nella luce del pneumatico affinché almeno una sua prima porzione risulti contenuta all'interno della carcassa del pneumatico B, compresa tra i fianchi dello stesso. Dopo essersi assicurati che detta prima porzione sia superiore alla metà dell'anello elastico A, si riporta lo stelo 22 in posizione ritratta, così che l'anello A riassuma la forma circolare rimanendo parzialmente contenuto nel pneumatico B (v. fig.4). A questo punto, si reinserisce l'utensile 1 all'interno dell'anello elastico A posizionandolo lungo il diametro ortogonale al precedente, e quindi si deforma l'anello A fino a quando la porzione esterna al pneumatico B non riesce ad attraversare anch'essa la luce di passaggio (v. fig.5). L'anello elastico è così inserito, e l'utensile 1 può essere allontanato.

Per estrarre l'anello elastico A si procederà sostanzialmente a ritroso rispetto a quanto precedentemente detto, con in più la sola fase mostrata in figura 6.

Mediante l'utensile 1, l'anello elastico A posto all'interno del pneumatico B viene deformato lungo un primo diametro fino ad ottenere una lieve deformazione del battistrada (v. fig.5); quindi, l'anello viene ruotato intorno al suo diametro deformato ed estratto parzialmente dalla luce del pneumatico B, in modo manuale con l'aiuto di una leva C (v. fig.6). A questo punto, mantenendo bloccato l'anello A nella posizione raggiunta mediante la suddetta leva C, si disimpegna l'utensile 1 (v. fig.4); quindi (v. fig.3), si posiziona tale utensile 1 lungo il diametro ortogonale al precedente e si deforma nuovamente l'anello elastico A, permettendone la completa fuoriuscita dalla luce del pneumatico B.

Ovviamente, all'utensile 1 descritto, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potranno essere apportare numerose modifiche e varianti, senza per questo uscire dall''ambito di protezione del trovato come sotto rivendicato.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Utensile (1) per l'inserimento di un anello elastico all'interno di un pneumatico e per l'estrazione dello stesso, comprendente un martinetto (2) che provoca l'allontanamento e l'avvicinamento reciproco di due scarpe (4, 5) contrapposte atte a deformare l'anello elastico, e mezzi (12, 13) di cernendo del martinetto (2), caratterizzato dal fatto che a detto martinetto (2) è solidalmente associata una maniglia (10) atta a permettere la movimentazione manuale dell'utensile (1) stesso.
2. 2. Utensile (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di comando (12, 13) sono solidalmente associati al martinetto (2).
3. 3. Utensile (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la maniglia comprende una staffa (10), a cui è associata un'impugnatura (11).
4. 4. Utensile (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il martinetto (2) comprende un cilindro (20) al cui interno scorre un pistone (21) solidale ad una (4) delle scarpe atte a deformare l'anello elastico, l'altra (5) essendo fissata al cilindro (20) stesso.
5. 5. Utensile (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il pistone comprende uno stelo (22) sporgente dal cilindro (20), la cui estremità esterna si accoppia in modo smontabile alla detta scarpa (4).
6. 6. Utensile (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che lo stelo (22) è provvisto di un codolo (220) atto ad impegnarsi assialmente all'interno di una corrispondente camicia (40) della scarpa (4), dove è fissato mediante mezzi (7) di bloccaggio.
7. 7. Utensile (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata che la scarpa (4) è accoppiata allo stelo (22) mediante l'interposizione di una prolunga atta ad incrementare la distanza massima raggiungibile tra detta scarpa (4), e la scarpa (5) ad essa contrapposta,
8. 8. Utensile (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di bloccaggio comprendono un perno (7) atto ad impegnarsi trasversalmente all'interno di due fori trasversali, reciprocamente combacianti, rispettivamente del codolo (220) e della camicia (40).
9. 9. Utensile (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di comando del martinetto (2) comprendono una valvola (12) atta a deviare un flusso di aria compressa, proveniente da mezzi compressori, verso le due camere (200, 201) in cui il pistone suddivide il cilindro (20), ed un mezzo di comando (13) atto a regolare la valvola (12) Affinché detto flusso venga convogliato nell'una o nell'altra carne a seconda del verso di scorrimento che si desidera inporre al pistone.
10. 10. Utensile (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il mézzo di comando è una leva (13) ad azionamento manuale, spporggente dalla valvola (12) a sua volta fissata alla maniglia (10).
11. 11. Utensile (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le scarpe (4, 5) presentano profilo esterno arcuato, in modo da rendere disponibile un'estesa area di contatto con l'anello elastico, assecondandone la deformazione.