ITPR20130051A1 - Apparato e metodo di pallettizzazione - Google Patents

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ITPR20130051A1
ITPR20130051A1 IT000051A ITPR20130051A ITPR20130051A1 IT PR20130051 A1 ITPR20130051 A1 IT PR20130051A1 IT 000051 A IT000051 A IT 000051A IT PR20130051 A ITPR20130051 A IT PR20130051A IT PR20130051 A1 ITPR20130051 A1 IT PR20130051A1
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pallets
palletizing
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pallet
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Dante Bolzani
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Gea Procomac Spa
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Apparato e metodo di pallettizzazione”
La presente invenzione ha per oggetto un apparato ed un metodo di pallettizzazione.
Per semplificare le operazioni di trasporto dei prodotti confezionati singolarmente, sono noti sistemi atti a raggruppare i prodotti e a confezionarli in lotti o pacchi facilmente manovrabili e tali da ottimizzare l’occupazione dello spazio. Ad esempio, nel settore del beverage, le bottiglie o lattine contenenti le bevande sono raggruppate in pacchi da sei, dodici o ventiquattro. Tali pacchi sono quindi sottoposti all’azione di sistemi complessi atti a manipolare, ripartire ed orientare i pacchi, a formare gli strati e ad impilarli su bancali o pallet. All’impilamento degli strati su un bancale si interpone periodicamente l’inserimento di una falda, ad esempio in cartone.
Alcune soluzioni ad oggi impiegate prevedono:
- un magazzino di bancali;
- un magazzino di falde;
- un nastro trasportatore;
- una prima colonna dedicata all’impilamento degli strati;
- una seconda colonna dedicata all’inserimento delle falde;
- organi di movimentazione complessi.
Al di là delle varianti esistenti sul mercato, tali soluzioni sono affette innanzi tutto da problemi di ingombro.
Nelle soluzioni note la presenza delle due colonne risponde all’esigenza di ridurre o eliminare il tempo morto del cambio bancale. Infatti, ogni volta che arriva un nuovo bancale è necessario adagiarvi una falda iniziale prima di iniziare a caricare gli strati. Per evitare di fermare il flusso degli strati, tali soluzioni impiegano una colonna apposita per la predisposizione della falda iniziale.
Inoltre, nelle soluzioni note la movimentazione di falde e bancali è effettuata tramite robot antropomorfi con più snodi, vale a dire sistemi complessi, sofisticati e costosi. Si pensi, ad esempio, ad un sistema di bracci articolati rotanti ai quali è chiesto di spazzare notevoli angoli di rotazione (anche superiori a 270°) e, al contempo, di preservare ottime caratteristiche di rigidità.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un apparato ed un metodo di pallettizzazione che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un apparato di pallettizzazione più compatto, strutturalmente più semplice ed affidabile rispetto alle soluzioni note.
Inoltre, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un metodo di pallettizzazione che sia più veloce e più semplice da attuare rispetto ai metodi noti.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un apparato e da un metodo di pallettizzazione comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni. Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un apparato e di un metodo di pallettizzazione, come illustrato negli uniti disegni in cui: − le figure 1-8 illustrano l’apparato di pallettizzazione, secondo la presente invenzione, in pianta, durante altrettanti istanti di funzionamento;
− la figura 9 corrisponde ad un ingrandimento della porzione “carrellostazione di accumulo dei bancali – stazione di predisposizione dei bancali” nella medesima condizione di figura 1;
− la figura 10 corrisponde ad un ingrandimento della porzione “carrellostazione di predisposizione dei bancali” nella medesima condizione di figura 4;
− le figure 11 e 12 illustrano parzialmente l’apparato di pallettizzazione, secondo la presente invenzione, rispettivamente in vista frontale lungo la direzione prestabilita del nastro trasportatore ed in vista laterale al nastro trasportatore.
Con riferimento alle figure, con 1 è stato indicato un apparato di pallettizzazione comprendente un nastro trasportatore 2 di bancali o pallet 3. Il nastro trasportatore 2 si sviluppa secondo una direzione prestabilita d, in particolare lineare.
L’apparato di pallettizzazione 1 comprende una colonna di pallettizzazione 4 operativamente attiva su una stazione di pallettizzazione s1 situata lungo il nastro trasportatore 2 per impilare strati di pacchi su un bancale 3. La colonna di pallettizzazione 4 è di tipo noto e non sarà pertanto descritta. In questo contesto, è sufficiente chiarire che la colonna di pallettizzazione 4 è provvista di una testa di presa atta a prelevare gli strati di pacchi da una stazione di alimentazione s2 e a depositarli sul bancale 3 posto nella stazione di pallettizzazione s1.
L’apparato di pallettizzazione 1 comprende una stazione di accumulo s3 di falde 6 ed una stazione di accumulo s4 di bancali 3. Vantaggiosamente, la stazione di accumulo s3 delle falde 6 e la stazione di accumulo s4 dei bancali 3 sono disposte su un medesimo fianco 2a del nastro trasportatore 2 e sono tra loro adiacenti. In particolare, la stazione di accumulo s3 delle falde 6 e la stazione di accumulo s4 dei bancali 3 sono affiancate l’una all’altra, parallelamente alla direzione prestabilita d del nastro trasportatore L’apparato di pallettizzazione 1 comprende mezzi di movimentazione 8, 9, 10, 11, 12, 13 delle falde 6 e dei bancali 3, i quali a loro volta comprendono:
− un carrello 8 associato al nastro trasportatore 2;
− un primo braccio 9 solidale al carrello 8 e ruotabilmente montato su quest’ultimo;
− un organo di presa 10 delle falde 6 e dei bancali 3, il quale è supportato dal primo braccio 9.
Il carrello 8 è posto a monte della stazione di pallettizzazione s1. L’espressione “a monte” è riferita al flusso dei bancali 3 sul nastro trasportatore 2 lungo la direzione prestabilita d, che va da una stazione di predisposizione s5 dei bancali 3 alla stazione di pallettizzazione s1.
Originalmente, il carrello 8 è scorrevolmente mobile sul nastro trasportatore 2 tra una prima ed una seconda configurazione. Nella prima configurazione, il carrello 8 è a ridosso della stazione di pallettizzazione s1 ed è affiancato alla stazione di accumulo s3 delle falde 6. Nella seconda configurazione, il carrello 8 si trova in corrispondenza della stazione di predisposizione s5 dei bancali 3 ed è affiancato alla stazione di accumulo s4 dei bancali 3.
Originalmente, il primo braccio 9 spazza un angolo massimo complessivo di circa 180° nel ruotare tra la stazione di pallettizzazione s1, la stazione di accumulo s3 delle falde 6, la stazione di accumulo s4 dei bancali 3 e la stazione di predisposizione s5 dei bancali.
Preferibilmente, l’organo di presa 10 delle falde 6 e dei bancali 3 comprende una o più ventose 11 atte ad aderire alle falde 6 ed una o più pinze 12 atte ad agganciare i bancali 3.
Preferibilmente, i mezzi di movimentazione delle falde 6 e dei bancali 3 comprendono anche un secondo braccio 13, un terzo braccio 15 ed una colonna 16. Il primo braccio 13 ha una prima estremità 13a fissa incernierata al carrello 8 ed una seconda estremità 13b connessa al terzo braccio 15. In tal modo, il secondo braccio 13 agisce come biella ed il terzo braccio 15 come manovella, formando un sistema biella-manovella. Il sistema biella-manovella è di per sé noto e non sarà descritto ulteriormente. La colonna 16 è interposta fra il terzo braccio 15 e il primo braccio 9.
Il metodo di pallettizzazione secondo la presente invenzione è descritto nel seguito, con particolare riferimento alle figure 1-7.
Prima di iniziare un ciclo di pallettizzazione sono previste le seguenti fasi: − stoccare una pluralità di falde 6 nella stazione di accumulo s3 delle falde 6 a formare una pila di falde 6;
− stoccare una pluralità di bancali 3 nella stazione di accumulo s4 dei bancali 3 a formare una pila di bancali 3.
In particolare, le falde 6 arrivano nella loro stazione di accumulo s3 con una orientazione prestabilita che è scelta in funzione delle successive rotazioni di 90° a cui saranno sottoposte (si veda oltre).
Ad esempio, nella forma realizzativa qui descritta ed illustrata le falde 6 e i bancali 3 sono alimentati alle rispettive stazioni di accumulo s3, s4 tramite un trasportatore lineare 14.
I bancali 3 avanzano sul nastro trasportatore 2 lungo la direzione prestabilita d.
Prima di essere caricato di strati, almeno un nuovo bancale 3 viene preparato in corrispondenza della stazione di predisposizione s5 dei bancali 3. Tale preparazione avviene nel seguente modo. Il carrello 8 è portato nella prima configurazione per cui si trova a ridosso della stazione di pallettizzazione s1 ed è affiancato alla stazione di accumulo s3 delle falde 6. Mantenendo il carrello 8 nella prima configurazione, il primo braccio 9 si dispone in modo tale che l’organo di presa 10 si posizioni in corrispondenza della stazione di accumulo s3 delle falde 6. L’organo di presa 10 si trova ad una prima altezza prestabilita rispetto al terreno o al pavimento su cui è appoggiato l’apparato di pallettizzazione 1. Tale prima altezza prestabilita è impostata in automatico in funzione dell’altezza della pila di falde 6.
In tale situazione, illustrata in figura 1, il primo braccio 9, il terzo braccio 15 ed il secondo braccio 13 giacciono sostanzialmente su una medesima retta definendo una condizione cosiddetta di “punto morto inferiore” per il sistema biella-manovella.
La falda 6 di sommità della pila viene attirata dalle ventose 11 e prelevata. Mantenendo il sistema biella-manovella nella condizione di punto morto inferiore, il carrello 8 viene fatto scorrere lungo il nastro trasportatore 2 fino a raggiungere la seconda configurazione per cui viene a trovarsi in corrispondenza della stazione di predisposizione s5 dei bancali 3 ed è affiancato alla stazione di accumulo s4 dei bancali 3. L’organo di presa 10 viene così a trovarsi in corrispondenza della stazione di accumulo s4 dei bancali 3.
A questo punto, la falda 6 viene ceduta dalle ventose 11 ed appoggiata sul bancale 3 di sommità della pila di bancali 3.
Le pinze 12 agganciano il bancale 3 di sommità e lo prelevano. Tale situazione è illustrata in figura 2.
Successivamente, il carrello 8 viene fatto scorrere lungo il nastro trasportatore 2 fino a raggiungere di nuovo la prima configurazione. Contemporaneamente, il primo braccio 9 viene fatto ruotare in modo tale che l’organo di presa 10 si posizioni in corrispondenza della stazione di predisposizione s5 dei bancali 3. La rotazione del primo braccio 9 avviene mettendo in movimento il sitema biella-manovella costituito dal secondo braccio 13 e dal terzo braccio 15, come illustrato in figura 3.
In totale, il primo braccio 9 compie una rotazione di circa 90° al termine della quale si dispone sostanzialmente parallelo alla direzione prestabilita d, come visibile in figura 4.
L’altezza dell’organo di presa 10 viene regolata contemporaneamente alla rotazione del sistema biella-manovella oppure una volta giunto in corrispondenza della stazione di predisposizione s5 dei bancali 3. In particolare, l’organo di presa 10 viene portato ad una seconda altezza prestabilita, inferiore alla prima altezza prestabilita, rispetto al terreno o al pavimento su cui è appoggiato l’apparato di pallettizzazione 1. In tal modo, le pinze 12 possono cedere alla stazione di predisposizione s5 il bancale 3 prelevato recante la falda 6. Tale bancale 3 avanza poi sul nastro trasportatore 2 fino alla stazione di pallettizzazione s1.
Nel frattempo, un altro bancale 3 viene preparato in corrispondenza della stazione di predisposizione dei bancali 3, seguendo le fasi appena descritte sopra.
A questo punto, il bancale 3 giunto nella stazione di pallettizzazione s1 è pronto per essere caricato con gli strati. La testa di presa sistema sulla falda 6 appoggiata al bancale 3 uno o più strati di pacchi.
Mantendendo il carrello 8 nella prima configurazione, il primo braccio 9 viene fatto ruotare in modo tale che l’organo di presa 10 si posizioni in corrispondenza della stazione di accumulo s3 delle falde 6. Contemporaneamente o al termine della rotazione, l’organo di presa 10 viene riportato alla prima altezza prestabilita, la quale è impostata in automatico in funzione dell’altezza della pila di falde 6. La rotazione del primo braccio 9 avviene mettendo in movimento il sitema biella-manovella costituito dal secondo braccio 13 e dal terzo braccio 15, come illustrato in figura 5.
In totale, il primo braccio 9 compie una rotazione di circa 90° al termine della quale il sistema biella-manovella si riporta nella condizione di punto morto inferiore, come visibile in figura 6.
Si tratta di una rotazione di circa 90° compiuta in verso opposto rispetto alla rotazione che aveva portato l’organo di presa 10 sulla stazione di predisposizione s5 dei bancali 3. In tal modo, l’organo di presa 10 viene movimentato solamente sul fianco 2a del nastro trasportatore 2 in cui sono disposte la stazione di accumulo s3 delle falde 6 e la stazione di accumulo s4 dei bancali 3. In altre parole, l’organo di presa 10 non passa mai sull’altro fianco 2b del nastro trasportatore 2.
A questo punto, la falda 6 di sommità viene attirata dalle ventose 11 e prelevata.
Mantenendo il carrello 8 nella prima configurazione, il primo braccio 9 viene fatto ruotare in modo tale che l’organo di presa 10 si posizioni in corrispondenza della stazione di pallettizzazione s1. La rotazione del primo braccio 9 è sempre ottenuta mediante il sistema biella-manovella, come illustrato in figura 7.
In totale, il primo braccio 9 compie una rotazione di circa 90° al termine della quale si dispone sostanzialmente parallelo alla direzione prestabilita d, come visibile in figura 8.
Giunto in corrispondenza della stazione di pallettizzazione s1 oppure contemporaneamente durante la rotazione, l’organo di presa 10 viene portato ad una terza altezza prestabilita rispetto al terreno o pavimento. La terza altezza prestabilita è impostata in automatico in funzione dell’altezza degli strati già appoggiati sul bancale 3 in fase di caricamento.
A questo punto, la falda 6 prelevata viene ceduta dalle ventose 11 ed appoggiata sull’ultimo strato deposto sul bancale 3.
Ad esempio, si procedere ad intervallare una falda 6 ogni cinque o sei strati di pacchi.
Mantendendo il carrello 8 nella prima configurazione, il primo braccio 9 viene fatto ruotare in modo tale che l’organo di presa 10 si riposizioni in corrispondenza della stazione di accumulo s3 delle falde 6, come illustrato in figura 1. Contemporaneamente o al termine della rotazione, l’organo di presa 10 viene portato alla prima altezza prestabilita, la quale è impostata in automatico in funzione dell’altezza della pila di falde 6.
La rotazione del primo braccio 9 è sempre ottenuta mediante il sistema biella-manovella, come illustrato in figura 7. Si tratta di una rotazione di circa 90° compiuta in verso opposto rispetto alla rotazione che aveva portato l’organo di presa 10 sulla stazione di pallettizzazione s1. In tal modo, l’organo di presa 10 viene movimentato solamente sul fianco 2a del nastro trasportatore 2 in cui sono disposte la stazione di accumulo s3 delle falde 6 e la stazione di accumulo s4 dei bancali 3. In altre parole, l’organo di presa 10 non passa mai sull’altro fianco 2b del nastro trasportatore 2.
Si fa notare che mentre un bancale 3 viene predisposto con la falda 6 iniziale, il bancale 3 già pronto avanza per il cambio bancale. Il flusso è cioè continuo, senza alcuna interruzione dovuta al cambio del bancale. 3. Preferibilmente, per velocizzare il funzionamento si predispongono almeno due bancali 3 con falda 6 iniziale.
In pratica, il primo braccio 9 può compiere i seguenti movimenti:
− traslazione dalla stazione di accumulo s3 delle falde 6 alla stazione di accumulo s4 dei bancali 3;
− prima rotazione di circa 90° dalla stazione di accumulo s4 dei bancali 3 alla stazione di predisposizione s5 dei bancali 3;
− seconda rotazione di circa 90° (in verso opposto rispetto alla prima rotazione) dalla stazione di predisposizione s5 dei bancali 3 alla stazione di accumulo s3 delle falde 6;
− terza rotazione di circa 90° (medesimo verso della seconda rotazione ) dalla stazione di accumulo s3 delle falde 6 alla stazione di pallettizzazione s1;
− quarta rotazione di circa 90° (in verso opposto alla terza rotazione) dalla stazione di pallettizzazione s1 alla stazione di accumulo s3 delle falde 6.
Nella forma realizzativa qui descritta ed illustrata, durante la prima e la quarta rotazione il verso di rotazione del primo braccio 9 è antiorario, mentre durante la seconda e la terza rotazione il verso di rotazione è orario.
Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche dell’apparato e del metodo di pallettizzazione, secondo la presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi.
La collocazione adiacente delle stazioni di accumulo delle falde e dei bancali ed il loro posizionamento sul medesimo fianco del nastro di trasporto, unitamente all’impiego di un carrello scorrevole tra la prima e la seconda posizione consente di svolgere qualsiasi operazione di prelievo/carico di falde/bancali semplicemente ruotando il primo braccio di un angolo massimo complessivo di circa 180° tra la stazione di pallettizzazione s1, la stazione di accumulo s3 delle falde 6, la stazione di accumulo s4 dei bancali 3 e la stazione di predisposizione s5 del bancale. Oltre a ridurre notevolmente la complessità strutturale, si ottiene un apparato di pallettizzazione più compatto rispetto alle soluzioni note.
Tra l’altro, la limitata copertura angolare del primo braccio (massimo 180°) riduce i problemi di flessione del braccio stesso, rendendo l’apparato complessivamente più affidabile.
Inoltre, la predisposizione del nuovo bancale con la falda iniziale non richiede alcun fermo dell’apparato di pallettizzazione 1. Infatti, mentre un nuovo bancale (o due nuovi bancali) viene predisposto con la falda iniziale, il bancale già pronto recante la propria falda iniziale avanza lungo il nastro trasportatore per il cambio bancale. Il flusso è cioè continuo, senza alcuna interruzione dovuta al cambio del bancale.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di pallettizzazione (1) comprendente: un nastro trasportatore (2) di bancali (3) avente sviluppo secondo una direzione prestabilita (d); una colonna di pallettizzazione (4) operativamente attiva su una stazione di pallettizzazione (s1) situata lungo detto nastro trasportatore (2) per impilare strati di pacchi su un bancale (3) proveniente da una stazione di predisposizione (s5) dei bancali (3) situata a monte della stazione di pallettizzazione (s1) rispetto all’avanzamento dei bancali (3) lungo detta direzione prestabilita (d); una stazione di accumulo (s3) di falde (6); una stazione di accumulo (s4) di bancali (3), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di movimentazione (8, 9, 10, 11, 12, 13) delle falde (6) e dei bancali (3), detti mezzi di movimentazione (8, 9, 10, 11, 12, 13) comprendendo a loro volta: un carrello (8) scorrevolmente mobile sul nastro trasportatore (2) tra una prima configurazione in cui è a ridosso della stazione di pallettizzazione (s1) ed è affiancato alla stazione di accumulo (s3) delle falde (6), ed una seconda configurazione in cui si trova in corrispondenza della stazione di predisposizione (s5) dei bancali (3) ed è affiancato alla stazione di accumulo (s4) dei bancali (3), detta stazione di accumulo (s3) delle falde (6) e detta stazione di accumulo (s4) dei bancali (3) essendo disposte su un medesimo fianco (2a) del nastro trasportatore (2) ed essendo tra loro adiacenti; un primo braccio (9) solidale al carrello (8) e ruotabilmente montato su quest’ultimo; un organo di presa (10) delle falde (6) e dei bancali (3) supportato dal primo braccio (9), detto primo braccio (9) spazzando un angolo massimo complessivo di circa 180° nel ruotare tra la stazione di pallettizzazione (s1), la stazione di accumulo (s3) delle falde (6), la stazione di accumulo (s4) dei bancali (3) e la stazione di predisposizione (s5) dei bancali (3).
  2. 2. Apparato di pallettizzazione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto organo di presa (10) comprende una o più ventose (11) atte ad aderire alle falde (6) ed una o più pinze (12) atte ad agganciare i bancali (3).
  3. 3. Apparato di pallettizzazione (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi di movimentazione (8, 9, 10, 11, 12, 13) delle falde (6) e dei bancali (3) comprendono inoltre un secondo braccio (13) avente una prima estremità (13a) fissa incernierata al carrello (8) ed una seconda estremità (13b) connessa a detto primo braccio (9) tramite un terzo braccio (15) in modo tale che detto secondo braccio (9) e detto terzo braccio (13) formino un sistema biella-manovella.
  4. 4. Apparato di pallettizzazione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta colonna di pallettizzazione (4) comprende una testa di presa atta a prelevare gli strati di pacchi da una stazione di alimentazione (s2) e a depositarli sul bancale (3) posto in detta stazione di pallettizzazione (s1).
  5. 5. Metodo di pallettizzazione comprendente le fasi di: caricare uno o più strati di pacchi su un bancale (3) posto in una stazione di pallettizzazione (s1) situata lungo un nastro trasportatore (2) sviluppantesi lungo una direzione prestabilita (d); disporre un carrello (8) su detto nastro trasportatore (2) in una prima configurazione in cui detto carrello (8) si trova a monte e a ridosso di detta stazione di pallettizzazione (s1) ed è posto a fianco di una stazione di accumulo (s3) di falde (6) esterna al nastro trasportatore (2), su detto carrello (8) essendo solidalmente montato un primo braccio (9) recante un organo di presa (10) di falde (6) e bancali (3); disporre detto primo braccio (9) in modo tale che l’organo di presa (10) si posizioni in corrispondenza della stazione di accumulo (s3) delle falde (6); prelevare una falda (6) dalla stazione di accumulo (s3) delle falde (6); mantenendo il carrello (8) nella prima configurazione, ruotare detto primo braccio (9) fino a portare l’organo di presa (10) in corrispondenza della stazione di pallettizzazione (s1); appoggiare la falda (6) prelevata sull’ultimo strato di pacchi impilato sul bancale (3).
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui detto primo braccio (9) compie una rotazione di circa 90° nel portare l’organo di presa (10) dalla stazione di accumulo (s3) delle falde (6) alla stazione di pallettizzazione (s1).
  7. 7. Metodo di pallettizzazione secondo la rivendicazione 5 o 6, comprendente inoltre una fase di preparare almeno un nuovo bancale (3) prima di iniziare a caricare gli strati di pacchi, detta fase di preparare il nuovo bancale (3) comprendendo le sottofasi di: portare detto carrello (8) nella prima configurazione; disporre detto primo braccio (9) in modo tale che l’organo di presa (10) si posizioni in corrispondenza della stazione di accumulo (s3) delle falde (6); prelevare una falda (6) dalla stazione di accumulo (s3) delle falde (6); far scorrere il carrello (8) lungo il nastro trasportatore (2) fino a raggiungere una seconda configurazione in cui detto carrello (8) viene a trovarsi in corrispondenza di una stazione di predisposizione (s5) di bancali (3) situata a monte della stazione di pallettizzazione (s1) rispetto all’avanzamento dei bancali (3) lungo detta direzione prestabilita (d) ed è affiancato ad una stazione di accumulo (s4) di bancali (3), detta stazione di accumulo (s4) di bancali (3) e detta stazione di accumulo (s3) di falde (6) essendo disposte su un medesimo fianco (2a) del nastro trasportatore (2) ed essendo tra loro adiacenti; appoggiare la falda (6) prelevata sul nuovo bancale (3) posto in sommità nella stazione di accumulo (s4) dei bancali (3); prelevare il nuovo bancale (3) recante la falda (6) appoggiata; far scorrere il carrello (8) lungo il nastro trasportatore (2) fino a raggiungere di nuovo la prima configurazione e contemporaneamente ruotare il primo braccio (9) in modo tale che l’organo di presa (10) si posizioni in corrispondenza della stazione di predisposizione (s5) dei bancali (3); cedere il nuovo bancale (3) recante la falda (6) appoggiata alla stazione di predisposizione (s5) dei bancali (3); far avanzare il nuovo bancale (3) recante la falda (6) appoggiata lungo detto nastro trasportatore (2) fino alla stazione di pallettizzazione (s1).
  8. 8. Metodo di pallettizzazione secondo la rivendicazione 7, in cui detto primo braccio (9) compie una rotazione di circa 90° nel portare l’organo di presa (10) dalla stazione di accumulo (s4) dei bancali (3) alla stazione di predisposizione (s5) dei bancali (3).
  9. 9. Metodo di pallettizzazione secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui durante lo scorrimento del carrello (8) tra la prima e la seconda configurazione detto primo braccio (9) non subisce alcuna rotazione per cui quando il carrello (8) giunge nella seconda configurazione detto organo di presa (10) viene a trovarsi in corrispondenza della stazione di accumulo (s4) dei bancali (3).
  10. 10. Metodo di pallettizzazione secondo le rivendicazioni da 5 a 9, comprendente inoltre una pluralità di fasi di regolare l’altezza dell’organo di presa (10) per adattarsi all’altezza della falda (6) o del bancale (3) da prelevare e per adattarsi all’altezza del bancale (3) o dello strato su cui appoggiare il carico prelevato.
  11. 11. Metodo di pallettizzazione secondo le rivendicazioni da 5 a 10, comprendente inoltre una fase di stoccare una pluralità di falde (6) in detta stazione di accumulo (s3) delle falde (6) a formare una pila di falde (6).
  12. 12. Metodo di pallettizzazione secondo le rivendicazioni da 5 a 11, comprendente inoltre una fase di stoccare una pluralità di bancali (3) in detta stazione di accumulo (s3) di bancali (3) a formare una pila di bancali (3).
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