ITPN960053A1

ITPN960053A1 - Macchina lavabiancheria o simile con cesto rotante ad asse orizzontale

Info

Publication number: ITPN960053A1
Application number: IT96PN000053A
Authority: IT
Inventors: Lucio Valent
Original assignee: Electrolux Zanussi Elettrodome
Priority date: 1996-09-24
Filing date: 1996-09-24
Publication date: 1998-03-24
Also published as: FR2753729B3; US5860300A; DE29716968U1; GB2317401A; IT1289393B1; ES1038299U; FR2753729A1; ES1038299Y; GB2317401B; GB9718807D0; JPH1099589A; JP4071840B2

Description

DESCRIZIONE

del brevetto d’invenzione avente per titolo: “MACCHINA LAVABIANCHERIA O SIMILE CON CESTO ROTANTE AD ASSE ORIZZONTALE”

La presente invenzione si riferisce a una macchina lavabiancheria o simile quale una lavasciugatrice, in particolare una macchina per uso domestico, del tipo comprendente un cesto rotante ad asse orizzontale.

Com’è ben noto, una macchina del genere comprende un mobile esterno con un’apertura per una porta superiore o anteriore di carico e scarico degli articoli da trattare, una vasca interna contenente il liquido di lavaggio e il suddetto cesto. Un condotto flessibile, correntemente denominato soffietto, è interposto fra la detta apertura per la porta di carico e un’associata apertura provvista sulla vasca.

Un esempio di soffietto attualmente in uso su macchine lavabiancheria con porta frontale di carico e scarico della biancheria è mostrato nella pendente domanda di modello di utilità italiano nr. 94PNU000045 depositata il 13.12.1994 dalla stessa Richiedente. In tutti i casi, quindi anche nelle macchine con porta superiore, un tratto sostanziale della lunghezza del soffietto presenta una pluralità di pieghe perimetrali che consentono alla vasca di oscillare rispetto al mobile durante il funzionamento della macchina. Il soffietto comprende inoltre, in un unico pezzo col detto tratto a pieghe, un primo e un secondo bordo flangiato di estremità, rispettivamente per l’ancoraggio all’apertura per la porta e, all 'estremità opposta, per l’ancoraggio alla bocca di carico della vasca.

A causa della sua costruzione in un unico pezzo, il soffietto è fabbricato con un materiale (mescola con caratteristiche elastomeriche) che deve rispondere a esigenze molto diverse o, addirittura, contrastanti, in particolare alle severe esigenze del secondo dei detti bordi flangiati, che è ancorato alla bocca di carico della vasca (resistenza alle ripetute abrasioni, causate dagli sfregamenti della biancheria che si muove all’interno del cesto rotante della macchina, e alla corrosione della soluzione di lavaggio, stabilità dimensionale per la tenuta idraulica). Conseguentemente è prassi comune dei costruttori scegliere mescole con una durezza superiore ai 33-35 Shore A per la fabbricazione in un unico pezzo dei condotti di raccordo, proprio a causa delle suddette esigenze.

Purtroppo i soffietti integralmente fabbricati con mescole di tale durezza hanno l’inconveniente di trasmettere pressoché totalmente le vibrazioni dalla vasca al mobile esterno durante il funzionamento della macchina lavabiancheria. In pratica si riscontrano le seguenti negatività :

- elevata rumorosità (aerea) della macchina;

- estensione delle vibrazioni (oscillazioni e accelerazioni) alla struttura dell’abitazione e ai mobili circostanti la macchina, in particolare con pavimenti in legno o, comunque, poco rigidi;

- necessità per il costruttore di scegliere un basso limite di sbilanciamento tollerabile e quindi, soprattutto nel caso di macchine con logica di funzionamento “fuzzy”, elevata probabilità di ripetere i tentativi di centrifugazione per ottenere la dovuta distribuzione degli articoli da lavare dentro il cesto rotante.

Scopo della presente invenzione è quello di eliminare i menzionati inconvenienti con una costruzione semplice, affidabile, di basso costo, utilizzabile anche da parte del servizio di assistenza tecnica post-vendita.

Tutti questi risultati, e altri che saranno evidenziati più avanti qui sotto, sono ottenuti grazie a una macchina secondo la successiva rivendicazione 1.

L’invenzione potrà essere meglio compresa dalla seguente descrizione, data a titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati in cui :

- la fig. 1 è una vista prospettica schematizzata di una macchina lavatrice di biancheria o lavatrice-asciugatrice con porta di carico frontale con l’indicazione dei tre assi cartesiani ai quali si fa riferimento per la misurazione delle vibrazioni;

- la fig. 2 è una vista laterale di un soffietto secondo la presente invenzione per una macchina lavabiancheria del tipo schematizzato in fig. 1 ;

- la fig. 3 è una vista laterale di un soffietto per una macchina lavatriceasciugatrice del tipo schematizzato in fig. 1 ;

- la fig. 4 mostra una sezione piana verticale, limitata alla zona compresa fra la facciata del mobile e la vasca di lavaggio, di una macchina su cui è montato il soffietto secondo l’invenzione (rif. linea IV-IV di fig. 2);

- la fig. 5 mostra una sezione piana verticale, limitata alla zona compresa fra la facciata del mobile e la vasca di lavaggio, di una macchina su cui è montato il soffietto secondo l’invenzione (rif. linea V-V di fig. 3);

- la fig. 6 è un diagramma che indica le ampiezze delle vibrazioni di spostamento del mobile per diverse velocità di centrifugazione su una macchina lavatrice di riferimento equipaggiata prima con un convenzionale soffietto (curva A) e successivamente un soffietto secondo l’invenzione (curva B);

- la fig. 7 è un diagramma che indica le ampiezze relative delle vibrazioni di accelerazione del mobile per diverse velocità di centrifugazione su una macchina lavatrice di riferimento equipaggiata prima con un convenzionale soffietto (curva C) e successivamente un soffietto secondo l’invenzione (curva D).

Com’è ben noto, una macchina lavatrice o lavatrice-asciugatrice di biancheria è fondamentalmente costituita da un mobile esterno parallelepipedo con una superficie frontale 1, due fianchi 2, un piano di lavoro 3. Se la macchina è a caricamento frontale, come nell’esempio qui descritto, la porta per il carico e scarico degli articoli da trattare è costituita da un cosiddetto oblò 4, incernierato alla superficie frontale 1 in corrispondenza di una sua apertura 5. All’interno del mobile si trova un cosiddetto gruppo lavante, di cui le parti che hanno diretta pertinenza con la presente invenzione, sono una vasca di lavaggio 10 che contiene un cesto 11 rotante ad asse orizzontale. Un soffietto flessibile, genericamente contraddistinto dal riferimento numerico 12 - vedere fig. 2 e 3 - è interposto fra l’apertura 5 per l’oblò 4 e la vasca 10.

Più precisamente, come mostrato nelle fig. 4 e 5, un soffietto 12 presenta una bocca circolare esterna 13, che si impegna, con mezzi noti, sul bordo 6 dell’apertura 5 per l’oblò 4 (per semplicità quest’ultimo non è mostrato in dette figure) e una bocca circolare interna 14, che si impegna sul bordo 7 dell’associata apertura 8 della vasca di lavaggio 10, nelle immediate vicinanze dell’apertura 9 del cesto 11. Il soffietto 12 ha la funzione di tunnel per il carico e scarico della biancheria e, inoltre, di impedire la fuoriuscita dalla vasca 10 del liquido di lavaggio. A tal fine il soffietto comprende una fascia cilindrica 15 e una serie di pieghe perimetrali 16 che, complessivamente, occupano la quasi totalità della sua lunghezza. Nel caso di una macchina lavatrice-asciugatrice - vedere fig. 3 e 5 - il soffietto 12 comprende altresì, in corrispondenza di detta fascia cilindrica 13, una bocca 17 per il condotto 18 di immissione e guida dell’aria calda per l’asciugatura della biancheria aH’intemo del cesto 1 1.

Secondo una forma preferita di esecuzione della presente invenzione, il soffietto non è realizzato in un unico materiale, come finora noto, ma con materiali a durezza differenziata. Più esattamente :

- le pieghe 16 e, preferibilmente, anche la bocca circolare esterna 13 e la fascia cilindrica 15 sono fabbricate con un materiale di caratteristiche elastomeri che. Un materiale particolarmente idoneo è una mescola di EPDM (terpolimero etilenepropilene) avente una durezza compresa al'incirca compresa fra 20 e 30 Shore A, ossia molto bassa. In altre parole, il modulo elastico notevolmente basso di queste parti del soffietto le rende particolarmente adatte a dissipare le vibrazioni trasmesse dal gruppo lavante al mobile della lavatrice, come sarà meglio spiegato più sotto.

- la bocca interna 14 del soffietto è fabbricata con un materiale sintetico (plastomerico o elastomerico) avente una durezza all’incirca compresa fra 40 e 50 Shore A, ossia più elevata almeno delle pieghe perimetrali 16 del soffietto 12. La bocca intema 14 del soffietto 12 ha quindi elevate caratteristiche di resistenza all’usura (sfregamento dei panni) e alla corrosione (titolazione alcalina del liquido di lavaggio). Un esempio di materiale sintetico idoneo alla fabbricazione della bocca interna è costituito da una mescola a base di EPDM (terpolimero etilene-propilene) con una carica del 30% di silice.

- La bocca 17 per il condotto 18 dell’aria calda di asciugatura è sotto forma di un inserto nella fascia cilindrica 15, fabbricato con un materiale sintetico resistente a temperature anche dell’ordine di 160-170°C, oltreché di significativa durezza (all’incirca 40-50 Shore A), per esempio con una mescola di EPDM vulcanizzata con perossidi oppure con un materiale sintetico a base siliconica.

Le tecnologie utilizzabili per fabbricare il soffietto 12 nel modo appena descritto sono per sè note e già utilizzate, ad esempio, per la fabbricazione delle moderne calzature sportive dove, per la fabbricazione delle varie parti, vengono utilizzate mescole aventi differenti tonalità cromatiche. In alternativa si possono anche stampare separatamente, con convenzionali processi a iniezione e/o a compressione, le parti di diversa durezza e, successivamente, unirle fra loro ad esempio con tradizionali mezzi di incollaggio o di saldatura ad alta frequenza oppure a mezzo vulcanizzazione.

Al fine di dimostrare sperimentalmente le già menzionate capacità di dissipazione delle vibrazioni trasmesse dal gruppo lavante al mobile esterno delle parti meno dure del soffietto 12, la Richiedente ha utilizzato una macchina lavatrice di biancheria di propria produzione avente una velocità di centrifugazione variabile a gradini da 450 a 1200 giri al minuto (rpm).

Sono state misurate :

a. le vibrazioni di spostamento mediante registrazione delle oscillazioni del mobile esterno della macchina parallele all’asse X della fig. 1. E’ stato usato un rilevatore laser puntato sullo spigolo anteriore destro del mobile della macchina (circolino nero R di fig. 1 ).

b. le vibrazioni di accelerazione, ossia le accelerazioni parallele all’asse Z (fig. 1) sui quattro piedini della macchina, posta su appropriato pavimento elastico.

In una prima serie di prove la macchina era equipaggiata con un soffietto tradizionale, cioè fabbricato in un unico pezzo in un unico materiale (mescola di EPDM avente una durezza di 40 Shore A). I risultati di queste prove, eseguite per ciascuno dei suddetti gradini di velocità di centrifugazione, sono rappresentati dalle curve A e C, rispettivamente nei diagrammi delle fig. 6 e 7 e riprodotti, per comodità anche nelle corrispondenti righe delle successive tabelle I e II. Per ovvie ragioni di riservatezza i valori presentati delle vibrazioni non sono assoluti (misurati rispettivamente in mm e in m/s2) ma relativi, cioè assumendo pari a 100 entrambi i valori alla minima velocità di centrifugazione.

In una seconda serie di prove la stessa macchina è stata equipaggiata con un soffietto secondo la presente invenzione, ossia di identico disegno ma in cui :

- la bocca circolare esterna 13, la fascia cilindrica 15 e le pieghe perimetrali 16 sono fabbricate con una mescola di EPDM avente una durezza di 27 Shore A;

- la bocca interna 14 è fabbricata con una mescola di EPDM avente una durezza di 40 Shore A.

I risultati di queste prove, eseguite per gli stessi gradini di velocità di centrifugazione, sono rappresentati dalle curve B e D, rispettivamente nei diagrammi delle fig. 6 e 7 e riprodotti, per comodità anche nelle corrispondenti righe delle successive tabelle I e II. Naturalmente, anche in questo caso i valori delle accelerazioni (misurati rispettivamente in mm e in m/s2) non sono dati in valori assoluti ma relativi, quindi direttamente confrontabili con quelli delle curve A e C. Per facilitare il confronto fra le due costruzioni, nelle tabelle I e II è stata aggiunta una riga coi rapporti percentuali tra i valori delle accelerazioni in una costruzione secondo l invenzione (dati e curve B e D) e in una costruzione tradizionale (dati e curve A e C) perché questi rapporti sono da considerare indici indiretti dell’efficacia del soffietto ai fini della rumorosità della macchina.

Come si può vedere, il miglioramento dell’ invenzione è particolarmente alto alle velocità di centrifugazione più comuni, almeno per gli utilizzatori più sensibili all’impatto ambientale degli apparecchi domestici, cioè da 1000 giri al minuto in su.

I vantaggi offerti dalla presente invenzione possono essere cosi riassunti : - riduzione del livello di rumorosità aerea;

- riduzione delle vibrazioni trasmesse attraverso il pavimento (ciò che assume una particolare importanza quando la macchina lavatrice è installata in un locale “abitabile” della casa e/o al piano superiore di una casa avente una struttura costruttiva particolarmente leggera, per esempio coi solai in legno);

- possibilità di ridurre, o perfino eliminare, i dispositivi antisbilanciamento, in modo particolare nelle moderne macchine funzionanti secondo la logica “Fuzzy”;

- possibilità di sostituire, anche in utenza da parte del servizio di assistenza tecnica, un soffietto “tradizionale” con un soffietto secondo l’invenzione.

Si fa notare che risultati similari sono ottenibili fabbricando l’intero soffietto con un unico materiale di caratteristiche elastomeriche avente una durezza all’incirca compresa fra 20 e 30 Shore A, in particolare (anche se non soltanto) nel caso di una macchina lavatrice o lavatrice-asciugatrice di biancheria con porta superiore di carico e scarico degli articoli da lavare. Naturalmente in questo caso il soffietto sarà dotato di bocche interna ed esterna di forma quadrata o rettangolare, com’è ben noto a qualsiasi tecnico del settore. Resta comunque inteso che, senza uscire dal campo di protezione di questo brevetto, i tecnici del settore potranno derivare ulteriori varianti basate sugli stessi princìpi inventivi.

In particolare si intende protetta dal presente brevetto la variante che prevede di fabbricare la bocca interna 14 del soffietto 12 con un materiale sintetico termoplastico o termoindurente che può essere anche completamente rigido e almeno le pieghe perimetrali 16 con un materiale sintetico pure termoplastico o termoindurente ma con una durezza all’incirca compresa fra 20 e 30 Shore A.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Macchina lavabiancheria o simile comprendente un mobile esterno con un’apertura (5) per una porta (4) di carico e scarico degli articoli da trattare, una vasca (10) stazionaria, un cesto (11) rotante ad asse orizzontale sostenuto all’ interno della detta vasca (10), un soffietto (12) flessibile interposto fra la detta apertura (5) per la porta e un’associata apertura (8) provvista sulla vasca, (10), caratterizzata dal fatto che almeno la parte di detto soffietto (12) che comprende una serie di pieghe perimetrali (16) è fabbricata con un materiale di caratteristiche elastomeriche avente una durezza all’incirca compresa fra 20 e 30 Shore A.
2. Macchina lavabiancheria o simile secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il detto tratto (13,15,16) del soffietto (12) avente una durezza aH’incirca compresa fra 20 e 30 Shore A comprende una bocca esterna (13) che si impegna sul bordo (6) della detta apertura (5) per la porta (4), una fascia allungata (15) e una serie di pieghe perimetrali (16), tutte queste parti essendo fabbricate con un materiale avente una durezza compresa fra 20 e 30 Shore A, e comprende anche una bocca intema (14), che si impegna sul bordo (7) della detta apertura (8) sulla vasca stazionaria (10) ed è fabbricata con un materiale sintetico avente una durezza superiore a quella delle suddette parti, preferibilmente una durezza all’incirca compresa fra 40 e 50 Shore A.
3. Macchina lavabiancheria o simile secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che tutte le suddette parti (13, 14,15,16) del soffietto (12) sono fabbricate con mescole di diversa composizione per ottenere la voluta durezza ma contenenti polimeri compatibili fra loro.
4. Macchina lavabiancheria o simile secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che la bocca interna (14) di detto soffietto (12) è fabbricata con un materiale sintetico termoplastico o termoindurente anche completamente rigido e che almeno le pieghe perimetrali (16) dello stesso sono fabbricate con un materiale sintetico termoplastico o termoindurente avente una durezza compresa al'incirca tra 20 e 30 Shore A.
5. Macchina lavabiancheria o simile secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che, in modo per sè noto, tutte le parti (13,14,15,16) costitutive del soffietto (12) vengono fabbricate in un’unica operazione di stampaggio a iniezione mediante un appropriato numero di teste di iniezione.
6. Macchina lavabiancheria o simile secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che le parti (13,15,16 e, rispettivamente 16) di diversa durezza del soffietto (12) sono stampate separatamente e successivamente unite indissolubilmente e a tenuta, mediante una qualsiasi tecnologia per sè nota quali saldatura ad alta frequenza, incollaggio, vulcanizzazione o altra.
7. Macchina lavabiancheria o simile secondo la rivendicazione 2, che comprende un circuito chiuso ad aria calda per l’asciugatura della biancheria dopo il lavaggio, caratterizzata dal fatto che, nella porzione di minore durezza del soffietto (12) è inglobato un inserto (17) che costituisce la bocca di immissione e guida dell’aria calda di asciugatura, proveniente da un associato condotto (18), dentro la detta vasca stazionaria, detto inserto essendo fabbricato in materiale sintetico resistente ad almeno 150°C e avente una durezza all’incirca compresa fra 35 e 50 Shore.