ITPN20100011U1 - Sistema di fissaggio ad una parete di un elemento di sostegno per un mobile - Google Patents

Sistema di fissaggio ad una parete di un elemento di sostegno per un mobile

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ITPN20100011U1
ITPN20100011U1 ITPN20100011U ITPN20100011U1 IT PN20100011 U1 ITPN20100011 U1 IT PN20100011U1 IT PN20100011 U ITPN20100011 U IT PN20100011U IT PN20100011 U1 ITPN20100011 U1 IT PN20100011U1
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IT
Italy
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support element
wall
furniture
fixing
piece
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Inventor
Davide Verziagi
Original Assignee
Livenza Ferramenta Srl
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Description

DESCRIZIONE
della domanda di brevetto per modello di utilità avente per titolo:
“SISTEMA DI FISSAGGIO AD UNA PARETE DI UN ELEMENTO DI SOSTEGNO
PER UN MOBILE”
Il presente trovato si riferisce ad un sistema di fissaggio ad una parete di un elementi di sostegno per mobili, in particolare mobili pensili.
Generalmente, mobili con o senza schiena, quali ad esempio armadietti, librerie, scaffalature o complementi d’arredo pensili, sono dotati di spalle o montanti verticali che sostengono uno o più pannelli o ripiani orizzontali, sui quali vengono appoggiati oggetti di vario tipo dipendenti dalla funzione che il mobile deve svolgere.
Solitamente, per procedere al montaggio alla parete, si dispongono le spalle del mobile ortogonalmente ad una parete posteriore d’appoggio, fissandole preferibilmente nella loro parte superiore con l’ausilio di dispositivi di fissaggio di vario tipo.
In particolare, i dispositivi di fissaggio sono sostanzialmente formati da due elementi separati: un elemento di sostegno atto ad essere vincolato alla parete ed un elemento di aggancio, atto invece ad essere fissato solidalmente alla spalla di un mobile. Il reciproco impegno di detti due elementi consente il fissaggio al muro in modo stabile del mobile.
Gli elementi di sostegno a parete attualmente noti sono sostanzialmente delle piastre allungate comprendenti da un lato una superficie piana atta ad essere vincolata solidalmente al muro, dall’altro lato almeno una porzione di impegno, come ad esempio una sporgenza piegata ad L oppure un’apertura opportunamente sagomata, atta a favorire lo stabile impegno con i corrispondenti mezzi di aggancio provvisti sull’elemento di aggancio al fine di sostenere il mobile sulla parete.
In genere, la piastra allungata viene ancorata alla parete in posizione verticale ad un’altezza desiderata mediante opportuni mezzi di fissaggio quali viti o altro che vengono inseriti in una pluralità di fori passanti variamente distribuiti sulla piastra. Nel caso in cui l’elemento di aggancio inserito nella spalla del mobile sia provvisto di un solo mezzo di aggancio, e di conseguenza sul corrispondente elemento di sostegno a muro sia previsto un solo mezzo di impegno, i fori per le viti di fissaggio sono posizionati generalmente in modo simmetrico, sia nella porzione sovrastante sia in quella sottostante la porzione in cui è previsto il mezzo impegno.
E’ stato però osservato che tale distribuzione delle viti di fissaggio a muro non è adeguata nel caso in cui i mezzi di aggancio siano in numero maggiore a uno; infatti, posizionando dette viti di fissaggio nelle porzioni adiacenti la porzione alloggiante i mezzi di impegno, l’elemento di sostegno nel suo complesso non risulta idoneo a resistere alle sollecitazioni statiche agenti su di esso.
Infatti, il peso del mobile stesso, specie se incrementato dal peso di eventuali oggetti su di esso posizionati, esercita una forte azione di trazione sulle viti di fissaggio dell’elemento di sostegno, in particolare su quelle che si trovano sulla sommità della piastra. In alcuni casi, questo sforzo potrebbe “strappare” la piastra dalla parete, ad esempio se le viti non sono infisse a grande profondità, dando luogo al cedimento della spalla di appoggio del mobile e causando dei danni anche alla parete cui era affissa.
Compito di quanto forma oggetto del presente trovato è quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota sopra evidenziati, escogitando un sistema di fissaggio a parete per un elemento di sostegno per mobili sospesi che garantisca un supporto sicuro ed affidabile.
Nell’ambito del compito sopra esposto, uno scopo del presente trovato è quello di escogitare un elemento di sostegno per mobili pensili che possa essere montato in maniera estremamente facile, rapida ed agevole.
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un elemento di sostegno per mobili a costi competitivi, con gli usuali e noti macchinari ed impianti.
Il compito, gli scopi ed i vantaggi sopra indicati, nonché altri che meglio appariranno nella descrizione che segue, vengono raggiunti da un sistema di fissaggio a muro di elementi di sostegno per mobili come definito alla rivendicazione 1.
Le successive rivendicazioni definiscono ulteriori caratteristiche del sistema di fissaggio secondo il presente trovato, che verranno illustrate meglio nella descrizione particolari, ma non esclusive, forme di realizzazione illustrate a titolo esemplificativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegno in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica di una prima forma realizzativa di un elemento di sostegno a muro per mobili secondo il presente trovato;
- la figura 2 è una vista prospettica di una seconda forma realizzativa di un elemento di sostegno a muro per mobili sospesi provvisto di regolazione verticale secondo il presente trovato;
- le figure 3 e 4 mostrano rispettivamente una prospettiva posteriore e una prospettiva frontale di una terza forma realizzativa di un elemento di sostegno con regolazione verticale secondo il presente trovato.
Quanto sarà ora descritto si riferisce all’elemento di sostegno quando posto in opera: perciò, i termini “verticale”, “orizzontale”, “alto” e “basso” sono da intendere sia nella presente descrizione sia nelle rivendicazioni relativamente alla posizione del mobile sulla parete.
L’elemento di sostegno è preferibilmente una piastra allungata comprendente mezzi di impegno, atti a cooperare con mezzi di aggancio provvisti nel mobile, e mezzi per il fissaggio ad una parete, sia direttamente, come mostrato in una prima forma realizzativa, sia tramite un elemento di accoppiamento interposto tra l’elemento di sostegno stesso e la parete, come mostrato invece nella seconda forma realizzativa.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, in particolare alla figura 1, si è indicato con il numero di riferimento 1 un elemento di sostegno alla parete per mobili sospesi.
Detto elemento di sostegno 1, preferibilmente nella forma di un elemento allungato, è direttamente fissato alla parete in posizione verticale e ad un’altezza desiderata mediante una pluralità di opportuni mezzi di fissaggio 2, quali viti o altro, che vengono inseriti in una pluralità di aperture passanti 3 variamente distribuite.
Detto elemento di sostegno 1 è inoltre provvisto di almeno una coppia di mezzi di impegno 4, in questo caso due sedi opportunamente sagomate per favorire l’inserimento e lo stabile impegno con corrispondenti mezzi di aggancio provvisti sull’elemento di aggancio (non raffigurato) posto all’interno del mobile che si desidera fissare alla parete.
Una tra la pluralità di aperture passanti 3, e corrispondentemente il mezzo di fissaggio 2 che vi si dovrebbe inserire, è disposta tra i due mezzi di impegno 4: in questo modo, infatti, si è osservato che la resistenza alle sollecitazioni indotte dal mobile sull’elemento di sostegno 1 è molto maggiore poiché la distribuzione degli sforzi è più equilibrata. Vantaggiosamente, ciò assicura una maggior stabilità al mobile pensile, ed evita possibili distacchi dello stesso dalla parete.
In figura 2 è rappresentata una seconda forma realizzativa di un elemento di sostegno 10 secondo la presente invenzione. L’elemento di sostegno 10 è sostanzialmente uguale all’elemento di sostegno 1 descritto per la prima forma realizzativa e rappresentato in fig. 1, tranne per la forma dei mezzi di impegno 14, in questo caso delle sporgenze piegate ad L.
In questa forma realizzativa, però, è previsto un elemento di accoppiamento 18 che si interpone tra l’elemento di sostegno 10 e la parete: come spiegato in seguito, ciò consente di effettuare la regolazione verticale della posizione di fissaggio del mobile.
L’elemento di accoppiamento 18 è direttamente fissato alla parete ad un’altezza desiderata mediante secondi mezzi di fissaggio 17 inseriti in appositi fori passanti e l’elemento di sostegno 10 è trattenuto in modo scorrevole su detto elemento di accoppiamento 18 mediante una pluralità di mezzi di fissaggio 12 quali viti o altro, inseriti in una corrispondente pluralità di aperture passanti 13.
Dette aperture passanti 13 hanno preferibilmente una forma allungata, in modo che le viti 12 che vi sono infilate non impediscano la traslazione verticale dell’elemento di sostegno 10 sull’elemento di accoppiamento 18. Una volta individuata l’altezza desiderata facendo scorrere l’elemento di sostegno 10 in verticale, si procede con il serrare le viti 12, bloccandolo così l’elemento nella posizione voluta.
Le due superfici di contatto tra l’elemento di accoppiamento 18 e l’elemento di sostegno 10 sono dotate di una dentatura 19 in modo tale da creare attrito tra i due e quindi una maggior tenuta agli sforzi di taglio. Per maggior sicurezza, e per evitare abbassamenti rispetto alla posizione selezionata, l’elemento di sostegno 10, poggia sulla porzione piana d’estremità di una vite di regolazione 16 infilata in un foro passante filettato 15 eseguito nell’elemento di accoppiamento.
In questo caso, si osserva un incremento sensibile della resistenza al momento flettente dell’intero elemento di fissaggio a muro quando una tra la pluralità di aperture passanti 13 fornite sull’elemento di sostegno 10, e corrispondentemente il mezzo di fissaggio 12 che vi si dovrebbe inserire, è disposta tra i due mezzi di impegno 14.
Nelle figure 3 e 4 è illustrata una terza forma realizzativa dell’elemento di sostegno con regolazione della posizione verticale di fissaggio sostanzialmente simile alla seconda forma realizzativa. Infatti, come per detta seconda forma realizzativa, un elemento di accoppiamento 28 viene interposto tra l’elemento di sostegno 20, comprendente mezzi di impegno 24, e la parete. L’elemento di accoppiamento 28 è direttamente fissato alla parete ad un’altezza desiderata mediante secondi mezzi di fissaggio 27 inseriti in appositi fori passanti e l’elemento di sostegno 20 è trattenuto in modo scorrevole su detto elemento di accoppiamento 28 mediante una pluralità di mezzi di fissaggio 22 quali viti o altro. Detti mezzi di fissaggio 22 vengono inseriti prima che l’elemento di sostegno sia applicato alla parete in una corrispondente pluralità di aperture filettate internamente 23, opportunamente sagomate per permettere la traslazione verticale dell’elemento di sostegno 20, e accessibili dal lato posteriore dell’elemento di accoppiamento 28, ossia il lato che si affaccia verso la parete.
Ovviamente, per tutte le forme realizzative descritte, se i mezzi di impegno 4, 14, 24 sono più di due, la soluzione fornita dal presente trovato, ossia il posizionamento di un mezzo di fissaggio 2, 12, 22 e rispettiva apertura 3, 13, 23 tra ciascuna coppia di mezzi di impegno, è pure valida.
In conclusione, da quanto precede risulta quindi evidente come il presente trovato consegua gli scopi ed i vantaggi inizialmente previsti: si è infatti escogitato un sistema di fissaggio per mobili che garantisce un supporto sicuro ed affidabile.
Inoltre è evidente come il sistema di fissaggio sopra descritto sia estremamente facile ed agevole da montare.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche o varianti senza con ciò uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione come definito ad una qualsiasi delle rivendicazioni indipendenti allegate.
Inoltre, i materiali utilizzati per la realizzazione del presente trovato, nonché le forme e le dimensioni dei singoli componenti, potranno essere i più idonei a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di fissaggio a parete di un elemento di sostegno (1, 10, 20) per un mobile comprendente mezzi di impegno per il sostegno di un mobile e una pluralità di aperture (3, 13, 23) alloggianti mezzi di fissaggio (2, 12, 22) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impegno comprendono almeno una coppia di mezzi di impegno (4, 14, 24) e che tra detta almeno una coppia di mezzi di impegno (4, 14, 24) è prevista almeno un’apertura (3, 13, 23) per l’alloggiamento di uno di detta pluralità di mezzi di fissaggio (2, 12, 22).
  2. 2. Sistema di fissaggio a parete di un elemento di sostegno (1) per un mobile secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un mezzo di fissaggio (2) sostiene detto elemento di sostegno (1) direttamente sulla parete.
  3. 3. Sistema di fissaggio a parete di un elemento di sostegno (10, 20) per un mobile secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un mezzo di fissaggio (12, 22) sostiene scorrevolmente detto elemento di sostegno (10, 20) su un elemento di accoppiamento (18, 28) per permettere la regolazione verticale della posizione di detti mezzi di impegno (14, 24).
  4. 4. Sistema di fissaggio a parete di un elemento di sostegno (10, 20) per un mobile secondo la rivendicazione 3, in cui detto elemento di accoppiamento (18, 28) è fissato alla parete mediante secondi mezzi di fissaggio (17, 27).
  5. 5. Sistema di fissaggio a parete di un elemento di sostegno (10, 20) per un mobile secondo la rivendicazione 3 o 4 in cui dette aperture (13, 23) hanno forma allungata nel senso di estensione dell’elemento di sostegno (10, 20) per permettere la traslazione verticale di detto elemento di sostegno (10, 20) rispetto a detto elemento di accoppiamento (18, 28).
  6. 6. Sistema di fissaggio a parete di un elemento di sostegno (20) per un mobile secondo la rivendicazione 5 in cui dette aperture (23) sono filettate internamente.
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