ITPN20090002A1 - Procedimento per erogare un liquido in un contenitore e relativo erogatore - Google Patents

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ITPN20090002A1
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Cristina Bertoni
Andrei Uhov
Elvio Zanon
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Electrolux Home Products Corporatio N N V
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Description

“PROCEDIMENTO PER EROGARE UN LIQUIDO IN U
CONTENITORE E RELATIVO EROGATOREâ€
DESCRIZIONE
[0001] La presente invenzione si riferisce ad un procedimento per erogare un liquido al fine di riempire un contenitore fino ad un predeterminato livello del liquido stesso. Si riferisce altresì ad un erogatore atto a realizzare il procedimento in questione.
[0002] E’ ampiamente noto nello stato della tecnica il sistema consistente nell’erogare liquidi da un’unità di erogazione munita di una coppia di elettrodi collegati ad un generatore di corrente elettrica, in cui uno dei detti elettrodi à ̈ disposto in corrispondenza di un’apertura o bocca d’uscita del liquido, così da mettere sotto tensione, vale a dire eccitare il liquido da erogare, mentre il secondo dei detti elettrodi à ̈ disposto in corrispondenza di un pulsante o levetta di spinta che viene azionata dall 'utilizzatore allorché dispone un bicchiere sotto la detta apertura d’uscita del liquido. L’azionamento di tale levetta provoca l’inserimento di una valvola, in tal modo consentendo al liquido di defluire dall’apertura d’uscita e riempire il bicchiere sottostante. L’interruzione automatica del deflusso del liquido viene comandata da un controller allorché il liquido elettricamente eccitato all’intemo del bicchiere trabocca dal bordo del bicchiere stesso e va a toccare l’elettrodo sulla levetta. Tale tracimazione del liquido provoca una commutazione di stato degli elettrodi che passano da ima prima condizione, in cui essi sono isolati l’uno dall’altro, ad una seconda condizione, in cui essi sono invece collegati elettricamente fra loro. La presenza di ima corrente elettrica nel circuito formato dal generatore, dagli elettrodi e dal liquido erogato può essere misurata, in tal modo fornendo un’indicazione misurabile del momento in cui il bicchiere à ̈ completamente riempito di liquido. In questo modo, allorché una corrente viene misurata fra gli elettrodi, un segnale di interruzione può essere emesso dal controller al fine di disinserire e chiudere la valvola ed interrompere l’operazione di erogazione del liquido.
[0003] Un’unità di erogazione funzionante nel modo sopra descritto à ̈ divulgata nel brevetto US 4,753,277. Tale unità di erogazione di tipo noto, tuttavia, presenta un serio inconveniente consistente nel fatto che à ̈ atta ad interrompere il deflusso del liquido erogato solo allorché il contenitore da riempire à ̈ completamente pieno di liquido. Con un erogatore secondo il detto brevetto US 4,753,277 non à ̈ infatti possibile interrompere il deflusso del liquido erogato allorché il liquido immesso nel contenitore raggiunge un predeterminato o desiderato livello al di sotto di quella che à ̈ la capacità massima del contenitore stesso. Ciò à ̈ dovuto al fatto che, fino a quando il livello del liquido nel contenitore non ne raggiunge il bordo superiore, gli elettrodi rimangono isolati l’uno dall’altro.
[0004] Un ulteriore inconveniente di un erogatore secondo il detto brevetto US 4,753,277 risiede nel fatto che ogni interruzione del deflusso di liquido à ̈ comunque associata ad una tracimazione del liquido stesso, con la conseguenza che si viene fatto a creare la necessità di prevedere ed operare un frequente svuotamento di una bacinella raccogligocce disposta sotto il contenitore, con il rìschio che il liquido finisca per sporcare parte dell’erogatore e la zona circostante l’erogatore stesso.
[0005} Un altro inconveniente tipico di un erogatore del genere sopra descritto deriva dal fatto che il liquido all’ interno del contenitore può essere contaminato dal contatto con l’elettrodo disposto sulla levetta a spinta allorché il liquido stesso tracima dal bordo superiore del contenitore. In considerazione del fatto che tale contaminazione può dar adito a rischi igienico-sanitari, l’utilizzatore deve adoperarsi in modo particolare, vale a dire aver particolare cura nel provvedere frequentemente alla debita pulizia della levetta, la qual cosa può peraltro risultare senz’altro fastidiosa e, in ogni caso, certamente non sufficientemente sicura ad assicurare la completa integrità della bevanda da un punto di vista ìgienìco-sanitarìo.
[0006] Un ulteriore inconveniente dell’erogatore del tipo summenzionato consiste nel fatto che l’utilizzatore può andare a toccare, vale a dire entrare in contatto accidentalmente, con elettrodi sotto tensione, ricevendone una scossa.
[0007] Un altro inconveniente ancora di un erogatore secondo il suddetto brevetto US 4,753,27 deriva dal fatto che una corrente elettrica che eccita il liquido erogato può alterarne le caratteristiche, quali il sapore e l’aroma, risultando pertanto poco gradita dall 'utilizzatore.
[0008] L’obiettivo che la presente invenzione si prefigge dunque di conseguire consiste nel risolvere i problemi sopra enunciati e, in tal senso, proporre un procedimento ed un erogatore per erogare un liquido in cui non sia necessario creare un pericoloso tratto sotto tensione fra l’utilizzatore e la linea elettrica.
[0009] Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare un procedimento ed un erogatore per erogare un liquido in cui il rischio di una contaminazione di tale liquido da parte di corpi o sostanze estranee sia del tutto evitato.
[0010] Un altro scopo ancora della presente invenzione à ̈ di realizzare un procedimento ed un erogatore per erogare un liquido in contenitori non solo di forma diversa, ma anche di diversa capacità, nonché fatti in qualsiasi materiale idoneo, quand’anche non elettricamente conduttore, il riempimento del contenitore potendo da parte sua essere effettuato fino a qualsiasi livello di liquido predeterminato all del contenitore stesso.
[0011] Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare un procedimento per erogare un liquido atto ad evitare una tracimazione del liquido erogato dal contenitore.
[0012] Un altro scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare un procedimento per erogare un liquido che possa essere facilmente implementato in un dispositivo di erogazione autonomo o in un dispositivo di erogazione incorporato in un apparecchio elettrodomestico, quale un frigorifero.
[0013] Un altro scopo ancora della presente invenzione à ̈ di realizzare un procedimento ed un erogatore per erogare un liquido che siano atti a rispettare e conservare le caratteristiche originali del liquido erogato, senza che le medesime vengano alterate in fase di erogazione.
[0014] Le caratteristiche, gli aspetti ed i vantaggi della presente invenzione potranno essere più chiaramente compresi in parte dalla descrizione che segue e da quanto illustrato nei disegni allegati, ed in parte risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla lettura e dall’esame di quanto segue o potranno essere appresi dalla messa in pratica dell’ invenzione stessa. Obiettivi e vantaggi dell’invenzione possono essere raggiunti e realizzati con le modalità e le caratteristiche meglio precisate nelle rivendicazioni allegate.
(0015] I disegni allegati, che sono inclusi al fine di consentire una migliore comprensione dell 'invenzione e sono incorporati in questa descrizione costituendone parte integrante, illustrano una possibile forma di realizzazione della presente invenzione e, unitamente alla descrizione che segue, servono a spiegare i principi della presente invenzione.
[0016] Nei disegni:
[0017] la Figura 1 mostra una vista schematica di una prima forma di realizzazione di un erogatore secondo la presente invenzione;
[0018] la Figura 2 mostra una vista schematica dell’erogatore di Figura 1 incorporato in un frigorifero;
[0019] la Figura 3 mostra una vista schematica di una variante della prima forma di realizzazione della presente invenzione illustrata in Figura 1;
[0020] la Figura 4 mostra una vista schematica di una seconda forma di realizzazione di un erogatore secondo la presente invenzione;
[0021] la Figura 5 mostra una vista schematica dell’erogatore di Figura 4 incorporato in un frigorifero.
[0022] Facendo ora riferimento alle Figure 1 e 2, vi si illustra schematicamente un erogatore secondo la presente invenzione che comprende un serbatoio 1 atto a contenere un liquido 2, quale una bevanda, da erogare. Un condotto 3, preferibilmente di plastica, à ̈ collegato idraulicamente al detto serbatoio 1 ed à ̈ dotato di un’uscita 6 per l’erogazione del liquido 2 dal serbatoio 1 ad un contenitore 4 che un utilizzatore può disporre in una sede 5. Se preferito, il serbatoio 1 può essere omesso ed il condotto 3 può essere collegato direttamente ad una fonte o linea principale di alimentazione di liquido, quale una rete idrica cittadina.
[0023] Al fine di avviare ed interrompere il flusso di liquido nel condotto 3, sul detto condotto 3 à ̈ presente una valvola 7. Come di descriverà più ampiamente nel seguito, la valvola 7 à ̈ comandata da segnali d’uscita di un controller 8 che à ̈ programmato per tener conto di situazioni riferibili alla condizione che un contenitore 4 (tipicamente un bicchiere) sia disposto o meno sotto l’uscita 6 del condotto, nonché alla condizione che il liquido 2 all di tale contenitore 4 abbia raggiunto o meno un predeterminato livello hmax.
[0024] Al fine di avviare un’erogazione del liquido 2, all’interno della sede 5 l’erogatore à ̈ preferibilmente dotato di una levetta 11 posizionata in modo da essere spostata da un contenitore 4 allorché quest’ultimo viene alloggiato nella detta sede 5. Lo spostamento della levetta 11 va ad azionare meccanicamente un interruttore di tipo noto (non mostrato nelle Figure), il cui segnale d’uscita à ̈ ricevuto quindi da un controller 8 che va a sua volta a comandare in apertura la valvola 7 per mezzo di un segnale di comando inviato alla valvola 7 attraverso una connessione elettrica (ad esempio un cavo elettrico) o di altro tipo 10.
[0025] Un primo elettrodo 9 à ̈ disposto in una posizione atta a consentire al medesimo di essere contrapposto, vale a dire rivolto verso il liquido 2, in modo tale da far sì che il detto elettrodo 9 sia elettricamente isolato dal liquido, ma sia in grado di rilevare se il liquido stesso sia o meno di fronte ad esso attraverso una misura d’impedenza che sarà oggetto di più ampia e dettagliata descrizione nel seguito. Nell’ illustrazione di cui alle Figure 1 e 2, il primo elettrodo 9 à ̈ previsto in modo da essere rivolto verso una superficie esterna del contenitore 4 quando quest’ultimo à ̈ posto sotto l’uscita 6 per ricevere il liquido 2 erogato. Se l’erogatore à ̈ dotato di una levetta 11 come sopra descritto, il primo elettrodo 9 può essere associato a tale levetta 11 per assicurare che il contenitore 4 sia in contatto con l’elettrodo 9. Il primo elettrodo 9 à ̈ elettricamente collegato al controller 8 tramite una connessione elettrica o di altro tipo 12. Un secondo elettrodo 13 à ̈ disposto sulla superficie esterna del condotto 3 in modo tale che il liquido possa fluire nello stesso condotto 3 senza andare a contatto col detto elettrodo. L’effetto isolante creato dalla natura non elettricamente conduttrice del condotto 3 à ̈ sufficiente ad impedire all’elettrodo 13 di trasmettere una corrente al liquido 2. 11 secondo elettrodo 13 à ̈ collegato elettricamente al controller 8 per mezzo di una connessione elettrica o di altro tipo 14. Il controller 8 e gli elettrodi 9, 13 sono opportunamente alimentati in modo noto in sé da mezzi di alimentazione elettrica non mostrati nelle Figure.
[0026] La posizione del primo elettrodo 9 rispetto alla base 15 del contenitore 4 fissa o, meglio, stabilisce il livello di liquido hmax(Figura 1) che deve essere raggiunto dal liquido 2 all’interno del contenitore 4. La posizione del primo elettrodo 9 à ̈ preferibilmente atta ad essere regolata rispetto al contenitore 4 in modo tale da consentire all’utilizzatore di riempire il contenitore 4 a diversi livelli e di ottenere di conseguenza il desiderato e più appropriato livello di liquido in funzione della capacità e della forma del contenitore 4.
[0027] Una volta avviato il flusso di erogazione del liquido da parte dell’utilizzatore, ad esempio in seguito allo spostamento meccanico della levetta 11 determinato dall’inserimento del contenitore 4 nella relativa sede 5, tale flusso proseguirà finché il liquido all’ interno del contenitore 4 non raggiunge il suddetto livello hmax; una volta raggiunto tale livello, il flusso del liquido à ̈ interrotto dal controller 8 che chiude la valvola 7 tramite un segnale di chiusura inviato attraverso la connessione 10. Al fine di realizzare un’interruzione automatica del flusso al raggiungimento del suddetto livello h del liquido all’interno del contenitore, il controller 8 misura l’impedenza Z che esiste fra il primo ed il secondo elettrodo 9, 13. Una prima misura d’impedenza Zi à ̈ effettuata in corrispondenza di un istante ti nella condizione in cui non vi à ̈ liquido di fronte contemporaneamente a entrambi gli elettrodi 9, 13, vale a dire prima o immediatamente dopo che la valvola 7 à ̈ stata aperta per versare liquido dentro il contenitore 4. Mentre il flusso del liquido à ̈ poi in atto, l’impedenza Z fra gli elettrodi 9, 13 viene continuamente monitorata dal controller 8 ed il valore della medesima viene continuamente confrontato con il primo valore misurato Z1, fino al momento in cui, in corrispondenza di un istante t2corrispondente al momento in cui il liquido 2 all’ interno del contenitore ha raggiunto il livello hmax, vale a dire la posizione del primo elettrodo 9, il valore d’impedenza Z assume un secondo valore Z2, per cui Z\≠ Z2. Quando si raggiunge tale condizione predeterminata, il flusso di liquido attraverso il condotto 3 viene arrestato. In pratica, il valore d’impedenza Zi misurato dal controller 8 rimane sostanzialmente costante durante l’operazione di erogazione del liquido, fino a che il livello del liquido h progressivamente crescente nel contenitore 4 finisce per porsi di fronte alla posizione del primo elettrodo 9, raggiunge cioà ̈ il valore hmaxin corrispondenza del quale l’impedenza Z cambia pressoché istantaneamente da Zi a Z2.
[0028] Poiché la misura dell’impedenza Z à ̈ influenzata intrinsecamente da un errore di misura dovuto alle caratteristiche della disposizione di misura, la detta predeterminata condizione Zi ≠ Z2che deve essere soddisfatta per determinare l' interruzione del flusso di liquido può essere considerata verificata dal controller 8 se la differenza fra i valori misurati Zi, Z2à ̈ maggiore di un predeterminato valore ε. In questo modo gli errori di misura possono essere compensati e la condizione Zi ≠ Z2da soddisfare per determinare l' interruzione del flusso di liquido sarà effettivamente raggiunta o, meglio, soddisfatta quando il livello h del liquido nel contenitore raggiunge una posizione di fronte a quella in cui à ̈ disposto il primo elettrodo 9, cioà ̈ quando h = hmax
[0029] Illustrata in Figura 3 à ̈ una variante di una prima forma di realizzazione dell’erogatore, in cui sia il primo che il secondo elettrodo 9a, 13a sono disposti sulla levetta Il a diverse altezze rispetto alla base 15 di un contenitore 4. Quando nella sede 5 viene introdotto ed alloggiato un contenitore 4, la levetta 11 viene spostata meccanicamente e la valvola 7 à ̈ aperta dal controller 8 per iniziare a versare liquido 2 attraverso il condotto 3. In questa posizione, gli elettrodi 9a, 13a si affacciano o, meglio, si trovano di fronte al contenitore 4 ed al liquido 2 quando quest’ultimo vi viene versato. Analogamente a quanto già descritto con riferimento alle Figure 1 e 2, il controller 8 effettua una prima misura deH’impedenza Z\esistente fra il primo ed il secondo elettrodo 9a, 13a in corrispondenza di un istante t quando non vi à ̈ alcun liquido di fronte ai due elettrodi, o quando il detto liquido à ̈ solo di fronte all’ elettrodo inferiore 13a. L’impedenza Z fra gli elettrodi 9a, 13a viene continuamente monitorata dal controller 8 mentre dal condotto 3 defluisce liquido 2. Allorché, in corrispondenza di un istante t2successivo a ti e corrispondente al momento in cui il liquido 2 ha raggiunto il livello hmax, vale a dire la posizione del primo elettrodo 9a, il valore dell’impedenza Z assume un secondo valore Z2, per cui Z\≠ Z2. In questa predeterminata condizione, il liquido 2 si trova di fronte ad entrambi gli elettrodi 9a, 13a ed il flusso di liquido attraverso il condotto 3 viene arrestato. Inoltre, come la variazione dell’impedenza effettiva misurata fra gli elettrodi 9a, 13a arresta il versamento di liquido, il posizionamento del contenitore 4 rispetto ai detti elettrodi (o, in altre parole, rispetto alla levetta 11) consente all’utilizzatore di far riempire il contenitore 4 a diversi livelli e di ottenere di conseguenza il desiderato e più appropriato livello di liquido in funzione della capacità e della forma del contenitore 4.
[0030] Con riferimento alle Figure 4 e 5, una seconda forma di realizzazione di un erogatore secondo la presente invenzione comprende un serbatoio 21 atto a contenere un liquido 22, quale una bevanda, da erogare. Un paio di condotti 23 a, 23b, preferibilmente di plastica, sono collegati idraulicamente al detto serbatoio 21 ed ognuno di essi à ̈ dotato di una rispettiva uscita 26a, 26b per l’erogazione del liquido 22 dal detto serbatoio 21 ad un contenitore 4 che un utilizzatore può disporre in una sede 25. Se preferito, il serbatoio 21 può essere omesso ed i condotti 23a, 23b possono essere collegati direttamente ad una fonte o linea principale di alimentazione di liquido, quale una rete idrica cittadina.
[0031] Una valvola 27a, 27b à ̈ presente in ognuno dei detti condotti 23a, 23b, rispettivamente, al fine di dar corso e di interrompere il flusso di liquido nei condotti stessi. Analogamente a quanto già descritto con riferimento alla prima forma di realizzazione della presente invenzione precedentemente illustrata, le valvole 27a, 27b sono comandate da segnali d’uscita di un controller 28 che à ̈ programmato per tener conto di situazioni riferibili alla condizione che un contenitore 4 (tipicamente un bicchiere) sia disposto o meno sotto le uscite 26a, 26b dei condotti, nonché alla condizione che il liquido 22 all’ interno di tale contenitore 4 abbia raggiunto o meno un predeterminato livello hmax.
[0032] Una levetta 211 può essere prevista nella sede 25 in modo da essere spostata allorché un contenitore 4 viene disposto nella sede 25 stessa. Tale spostamento va ad azionare meccanicamente un interruttore il cui segnale d’uscita à ̈ ricevuto dal controller 28 che a sua volta comanda in apertura le valvole 27a, 27b tramite un segnale di comando inviato alle valvole attraverso una rispettiva connessione elettrica o di altro tipo 210a, 210b. A fini di maggior chiarezza, nelle Figure 4 e 5 si à ̈ omesso di mostrare la connessione elettrica fra il controller 28 e la levetta 211.
[00331 Sulla superficie esterna di ogni condotto 23a, 23b à ̈ previsto un primo ed un secondo elettrodo 29, 213, in quali sono disposti in modo tale da risultare elettricamente isolati dal liquido 22 che scorre nei condotti stessi, ma di essere in grado di rilevare, tramite una misura d’impedenza, se di fronte ad ognuno di essi vi à ̈ del liquido. Entrambi gli elettrodi 29, 213 sono collegati elettricamente al controller 28 tramite rispettive connessioni elettriche o di altro tipo 212, 214. Il controller 28 e gli elettrodi 29, 213 sono opportunamente alimentati in modo noto da mezzi di alimentazione elettrica non mostrati nelle Figure.
[0034] In questa seconda forma di realizzazione di un erogatore secondo la presente invenzione, in corrispondenza di un istante t|, appena prima che un flusso di liquido sia avviato da un utilizzatore, ad esempio inserendo un contenitore 4 nella sede 25 ed in tal modo azionando la levetta 211, viene effettuata una prima misura deH’impedenza Z\esistente fra il primo ed il secondo elettrodo 29, 213. In corrispondenza del detto istante tj gli elettrodi 29, 213 hanno di fronte a sé liquido presente nei condotti 23a, 23b, le cui aperture o bocche d’uscita 26a, 26b sono ancora chiuse, per cui la detta impedenza Zi corrisponde a quella esistente nel circuito elettrico che collega gli elettrodi 29, 213, vale a dire il circuito formato dalle pareti dei condotti 23a, 23b e dal liquido 22 contenuto nei detti condotti e nel serbatoio 21. Il valore di Zi à ̈ preso come valore di riferimento della lunghezza hj dei due condotti 23a, 23b considerando che la conduttività nel liquido fra due elettrodi dipende dalla distanza fra gli stessi. Poiché la lunghezza hi à ̈ un parametro geometrico costante dell’erogatore, ogni volta che deve essere versato liquido 22 un nuovo valore d’impedenza Zi à ̈ associato alla lunghezza hi in modo da compensare fluttuazioni, vale a dire oscillazioni del valore iniziale d’impedenza dovute principalmente alla temperatura ed al tipo di liquido. In questo modo, un valore di riferimento compensato dell' impedenza Z1à ̈ determinato ogni volta che l’erogatore di liquido à ̈ messo in funzione.
[0035] Dopo che à ̈ stato avviato il flusso di liquido attraverso le bocche d’uscita 26a, 26b, il circuito elettrico che collega il primo ed il secondo elettrodo 29, 213 fra loro comprende non solo l’impedenza Zi, ma anche un’ulteriore impedenza Zo, in parallelo con Zl,che à ̈ indicativa del liquido fra gli elettrodi 29, 213 e la base 215 del contenitore 4. Chiaramente, l’impedenza Zo diminuisce man mano che il liquido 22 riempie il contenitore 4 per il fatto che il percorso o tratto di liquido fra le bocche d’uscita 26a, 26b e la superficie del liquido nel contenitore 4 si fa sempre più breve.
[0036] L’impedenza 1/Ζeq = ∑ 1/Zi (i = 0,1), equivalente a Zi e Zo in parallelo fra gli elettrodi 29, 213, viene monitorata in continuo dal controller 28 e confrontata al valore iniziale d’impedenza Z\fino a che, in corrispondenza di un istante t2successivo a ti, viene raggiunto un predeterminato valore di Zeq= Z2corrispondente ad una particolare altezza o livello hmaxdel liquido 22 nel contenitore 4. In corrispondenza dell’istante t2, il controller 28 chiude le valvole 27a, 27b tramite un apposito segnale di chiusura inviato attraverso i collegamenti a filo 210a, 210b.
[0037] La suddetta predeterminata condizione Zeq= Z2che Zeqdeve appunto raggiungere per avere l’arresto del flusso di liquido da parte del controller 28, può essere facilmente predeterminata considerando che il valore d’impedenza Z\associato alla lunghezza h| à ̈ sempre noto a partire dalla misura effettuata in corrispondenza dell’istante ti, e che l’impedenza Zo può essere espressa come una funzione di Z\e della lunghezza variabile ho esistente fra gli elettrodi 29, 213 e la superficie del liquido all’ interno del contenitore 4 durante l’operazione di erogazione del liquido stesso. La lunghezza ho può essere espressa quale funzione di h1 che à ̈ nota in quanto parametro legato alla configurazione geometrica dell’erogatore. Ad esempio, quando Zi à ̈ stata misurata ed associata alla lunghezza hi Zo sarà uguale a Z\solo quando ho sarà uguale a h1. Considerando che la distanza L fra gli elettrodi 29, 213 e la base 215 del contenitore 4 à ̈ un parametro geometrico costante, il livello hmaxraggiunto dal liquido nel contenitore 4 può essere determinato facilmente come (L-ho). In considerazione di quanto sopra, l’altezza variabile ho del liquido all del contenitore 4, così come misurata dalla posizione degli elettrodi 29, 213, può essere associata al valore d’impedenza monitorato dal controller 28.
[0038] Analogamente a quanto già descritto con riferimento alla prima forma di realizzazione della presente invenzione precedentemente illustrata, per avere la chiusura delle valvole 27a, 27b comandata dal controller 28, e quindi l’arresto dell’operazione di erogazione del liquido, la detta predeterminata condizione che deve essere soddisfatta dall’impedenza Zeq = Z2misurata in corrispondenza dell’istante t2in relazione al valore d’impedenza Zi misurato in corrispondenza dell’istante tj può consistere in una determinata differenza ε fra Z\e Z2.
[0039] Una volta predeterminato il valore d’impedenza Z2, in corrispondenza del quale il controller 28 deve chiudere le valvole 27a, 27b, il controller 28 può essere programmato per regolare le valvole in modo che arrestino il flusso del liquido in maniera graduale man mano che il livello del liquido alPintemo del contenitore 4 si avvicina al massimo livello hmax da raggiungere. Ciò à ̈ possibile per il fatto che il controller 28 effettua il monitoraggio continuo del valore d’impedenza Zeq che dipende da Z\(valore, quest’ultimo, noto dalla prima misura effettuata in corrispondenza dell’istante tj) e da Zo che à ̈ variabile in funzione del livello del liquido nel contenitore 4. In questo modo, un erogatore realizzato in accordo con la seconda forma di realizzazione della presente invenzione à ̈ dunque in grado di valutare la percentuale di riempimento del contenitore 4 e di adattare il flusso del liquido durante le operazioni di erogazione in modo da evitare tracimazioni del liquido stesso.
[0040] Un erogatore secondo la presente invenzione può essere facilmente e vantaggiosamente incorporato in un apparecchio elettrodomestico, quale un frigorifero 16, 216 così come illustrato nelle Figure 2 e 5: in questo modo il serbatoio 1, 21 dell’erogatore stesso verrà mantenuto costantemente freddo.
[0041] In conclusione si può dunque affermare che il procedimento dell’invenzione per erogare un liquido e l’erogatore atto ad implementare il detto procedimento sono atti a garantire all’utilizzatore la possibilità di avere una bevanda servita, vale a dire erogata in condizioni ottimali in termini d’igiene e sicurezza, il tutto conservando le qualità organolettiche originali della bevanda stessa. Inoltre, un procedimento ed un dispositivo erogatore secondo la presente invenzione consentono all’utilizzatore di riempire il proprio contenitore fino ad un desiderato livello, quale ritenuto il più opportuno in base alle specifiche esigenze.
[0042] Chiaramente, alle forme di realizzazione sopra descritte si possono apportare numerose modifiche e varianti, senza con ciò uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.
[0043] Ad esempio, al posto della levetta 11 211 si può prevedere qualsiasi altro dispositivo atto ad azionare un interruttore elettrico in risposta ad un’azione meccanica, come ad esempio un dispositivo a sensore capacitivo o un dispositivo a leveraggio quale un comando a pedale.

Claims (15)

  1. “PROCEDIMENTO PER EROGARE UN LIQUIDO IN UN CONTENITORE E RELATIVO EROGATORE†RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per erogare un liquido (2, 22) in un contenitore (4) caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: (a) posizionare un contenitore (4) sotto un’uscita (6, 26a, 26b) di almeno un condotto di erogazione di liquido (3, 23a, 23b); (b) disporre una coppia di elettrodi (9, 13; 9a, 13a, 29, 213) in una posizione in cui sono atti a trovarsi di fronte al detto liquido (2), elettricamente isolati dallo stesso; (c) avviare il flusso del liquido attraverso il detto condotto (3); (d) misurare un’impedenza effettiva (Z) fra il primo ed il secondo elettrodo (9, 13; 9a, 13a, 29, 213) durante il flusso di liquido; (e) confrontare l’impedenza effettiva (Z) con un’impedenza di riferimento (Zi); e (f) interrompere il detto flusso di liquido al raggiungimento di una predeterminata condizione fra l’impedenza effettiva (Z) e l’impedenza di riferimento (Zi).
  2. 2. Procedimento per erogare un liquido secondo la rivendicazione 1, in cui la detta impedenza di riferimento (Zi) Ã ̈ misurata fra il primo ed il secondo elettrodo (9, 13; 9a, 13a, 29, 213) prima della fase (c).
  3. 3. Procedimento per erogare un liquido secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la detta impedenza di riferimento (Zi) Ã ̈ misurata fra il primo ed il secondo elettrodo (9, 13; 9a, 13a, 29, 213) dopo la fase (c).
  4. 4. Procedimento per erogare un liquido secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le fasi (d) e (e) sono effettuate da un controller (8, 28).
  5. 5. Procedimento per erogare un liquido secondo la rivendicazione 4, in cui nella fase (f) l’interruzione del detto flusso di liquido à ̈ attuata dal detto controller (8, 28) inviando un segnale di chiusura ad almeno una valvola (7, 27a, 27b) previsti nel detto condotto (3, 23a, 23b).
  6. 6. Procedimento per erogare un liquido secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui nella fase (c) il detto flusso di liquido à ̈ attivato meccanicamente al compimento della fase (a).
  7. 7. Procedimento per erogare un liquido secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui nella fase (f) la detta predeterminata condizione consiste nel fatto che l’impedenza effettiva (Z) differisce dall’impedenza di riferimento (Zj).
  8. 8. Procedimento per erogare un liquido secondo la rivendicazione 7, in cui le dette impedenze effettiva e di riferimento (Z, Zi) sono considerate differenti se differiscono di almeno un predeterminato valore ε fra loro.
  9. 9. Un erogatore di liquido comprendente una sede (5, 25) atta a ricevere ed alloggiare un contenitore (4), almeno un condotto (3, 23a, 23b) collegato idraulicamente a mezzi di alimentazione di liquido (1, 21) e provvisto di una bocca d’uscita (6, 26a, 26b) per erogare il detto liquido (2, 22), caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di elettrodi (9, 13; 9a, 13 a, 29, 213) previsti in una posizione in cui sono atti a trovarsi di fronte al detto liquido (2, 22), elettricamente isolati dallo stesso, i detti elettrodi (9, 13; 9a, 13a, 29, 213) essendo elettricamente collegati ad un controller (8, 28) previsto per misurare rimpedenza (Z) fra i detti elettrodi (9, 13; 9a, 13a, 29, 213).
  10. 10. Un erogatore secondo la rivendicazione 9, in cui nel detto almeno un condotto (3, 23a, 23b) à ̈ prevista almeno una valvola (7, 27a, 27b), detta almeno una valvola (7, 27a, 27b) essendo azionata dal detto controller (8, 28) in risposta alla disposizione di un contenitore (4) nella detta sede di alloggiamento (5, 25) e/o in risposta alla misura dell’impedenza (Z) fra i detti elettrodi (9, 13; 9a, 13a, 29, 213).
  11. 11. Un erogatore di liquido secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui almeno uno dei detti elettrodi (9, 9a) à ̈ associato ad una levetta (11, 211) prevista nella detta sede di alloggiamento (5, 25) per attivare un flusso di liquido attraverso la detta bocca d’uscita (6, 26a, 26b) quando un contenitore (4) viene alloggiato nella detta sede (5, 25).
  12. 12. Un erogatore secondo la rivendicazione 11 , in cui la posizione del detto almeno un elettrodo (9, 9a) à ̈ regolabile rispetto alla posizione del contenitore (4) così da definire una pluralità di livelli di riempimento del liquido nel detto contenitore (4).
  13. 13. Un erogatore di liquido secondo la rivendicazione 9 o 10, comprendente una coppia di condotti (23 a, 23b) per versare liquido (22) dentro il detto contenitore (4), ognuno dei detti condotti (23 a, 23b) presentando una superficie esterna alla quale à ̈ associato un elettrodo (29, 213) in modo da essere isolato elettricamente dal detto liquido (22), i detti condotti (23a, 23b) essendo inoltre provvisti di almeno una valvola (27a, 27b).
  14. 14. Un erogatore di liquido secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a cui il detto almeno un condotto (3, 23a, 23b) Ã ̈ realizzato in materiale non camente conduttore.
  15. 15. Un frigorifero (16) comprendente un erogatore di liquido secondo una asi delle rivendicazioni da 9 a 14.
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