ITPN20080014A1 - "distanziatore a molla" - Google Patents

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    • A01GHORTICULTURE; CULTIVATION OF VEGETABLES, FLOWERS, RICE, FRUIT, VINES, HOPS OR SEAWEED; FORESTRY; WATERING
    • A01G17/00Cultivation of hops, vines, fruit trees, or like trees
    • A01G17/04Supports for hops, vines, or trees
    • A01G17/06Trellis-work

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Description

Descrizione
del brevetto per invenzione avente per titolo:
“DISTANZIATORE A MOLLA”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un distanziatore a molla, in particolare per rili di impalcatura per il sostegno di tralci di vite o rami di piante.
In agricoltura, ed in particolare nel settore della viticoltura è noto predisporre delle strutture di sostegno per le piante costituite da file di pali infissi nel terreno in modo da formare dei filari. I pali sono distanziati tra loro e sono interconnessi nelle loro parti sporgenti dal suolo da più fili orizzontali, detti fili di impalcatura, che sostengono i tralci di vite o i rami delle piante a seconda del tipo di coltivazione. In tal modo la superfìcie fogliare delle piante può essere vantaggiosamente organizzata per favorire la maturazione dei frutti e facilitare la somministrazione di prodotti per il trattamento dei vegetali.
Normalmente i fili di impalcatura sono organizzati in coppie costituite da fili disposti alla medesima altezza rispetto al terreno ed in posizione affacciata sui due fianchi di ciascun palo. I fili sono disposti in modo da estendersi nella medesima direzione di ciascun filare di pali. Naturalmente per ogni filare di pali possono essere previste più coppie di fili di impalcatura distribuite a diverse altezze da terra.
I fili di impalcatura sono sostenuti sul filare di pali mediante dei dispositivi distanziatori a molla, realizzati in un unico pezzo, comprendenti una coppia di bracci che dipartono da una porzione di base comune ai bracci e aventi, ciascuno, una estremità dotata di un occhiello per l’alloggiamento di un filo di impalcatura. Un primo esempio di tali distanziatori è mostrato nel Brevetto Europeo EP 0 876 756.
11 fissaggio dei distanziatori del tipo sopra descritto dipende dal tipo di palo che costituisce il filare, ed è in genere realizzato mediante apposizione di una graffetta o un chiodo che viene conficcato nel palo trattenendo sul distanziatore la porzione di base da cui dipartono i bracci di sostegno dei fili di impalcatura. Qualora il palo sia in materiale metallico, in cemento, o comunque in altro materiale non facilmente perforabile da un chiodo o una graffetta, il distanziatore è fissato al palo avvolgendo attorno al palo la porzione di base del distanziatore e serrando con un gancio una parte inferiore dei bracci.
Distanziatori del tipo mostrato in EP 0 876 756 presentano Γ inconveniente per cui, sotto il peso delle piante e per l’azione di agenti atmosferici quali il vento, i distanziatori possono flettere attorno alla loro porzione di base fissata al palo, disallineando i fili di impalcatura e scomponendo la sistemazione complessiva del filare di piante vanificando così il lavoro di organizzazione delle piante con conseguente svantaggio nella produzione dei frutti e nella semplicità di esecuzione dei trattamenti periodici a cui vanno sottoposti i vegetali.
Una soluzione al problema della flessione è proposto nella Domanda di Brevetto Europeo EP 1 832 160 in cui è mostrato un distanziatore a molla per filari di viti dotato di un gambo disposto tra i due bracci di sostegno dei fili di impalcatura e provvisto di due ganci, ciascuno dei quali si estende verso uno dei bracci con lo scopo di consentirne il fissaggio sul gambo. L’intero distanziatore sopra descrìtto è fissabile su un palo mediante l’apposizione di chiodi o graffette sia sulla porzione di base dei bracci in modo analogo a quanto descrìtto con riferimento al distanziatore descritto in EP 0876 756 sia sul gambo, bloccando così il distanziatore sul palo precludendo la possibilità che esso possa flettere e discostarsi dal palo.
Uno svantaggio dei distanziatori del tipo mostrato in EP 1 832 160 risiede nell’impossibilità di fissaggio degli stessi su pali in materiale metallico o in cemento, ovvero su pali non idonei ad essere perforati dalla punta di un chiodo o di una graffetta e pertanto tali distanziatori non risultano applicabili su un qualunque tipo di palo.
Un ulteriore inconveniente dei distanziatori fissabili ad un palo di un filare di piante mediante chiodi o graffette, consiste nel fatto che i movimenti dei fili di impalcatura ed il loro disallinamento tra pali attigui dovuti alla normale crescita delle piante e all’effetto degli agenti atmosferici, non può essere risolto mediante un rapido ricollocamento dei distanziatori in posizioni più appropriate alla nuova configurazione del filare e dei relativi filari di impalcatura. Quando si verificano tali disallineamenti dei fili di impalcatura, i dispositivi del tipo sopra descritto richiedono svantaggiosamente la completa rimozione dei chiodi e quindi, in sostanza, la completa rimozione del distanziatore dal palo ed il successivo riposizionamento, con conseguente aggravio delle operazioni di manutenzione dei filari di piante e progressiva alterazione delle superfici dei pali a causa delle ripetute estrazioni ed inserimento dei chiodi.
Compito del presente trovato è quello di fornire un distanziatore a molla, in particolare per fili di impalcatura per il sostegno di tralci di vite o rami di piante, che superi i difetti e gli svantaggi dei distanziatori di tipo noto.
Nell’ambito del compito sopra esposto uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un distanziatore a molla che possa essere fissato su un qualunque tipo di palo indipendentemente dal materiale con cui quest’ultimo è fabbricato.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un distanziatore a molla in grado di essere rimosso e riposto in opera con semplici operazioni manuali senza l’ausilio di alcun utensile, il riposizionamento di detto distanziatore essendo effettuabile un numero relativamente elevato di volte senza compromettere la funzionalità del distanziatore e l’integrità del palo sul quale esso è fissato.
Un altro scopo del trovato è quello di fornire un distanziatore a molla in grado di autosostenersi su un palo, ovvero di essere fissabile su quest’ultimo senza l’ausilio di chiodi, graffette o altri mezzi di fissaggio simili.
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di fornire un distanziatore a molla in grado di assicurare un sostegno stabile e affidabile dei fili di impalcatura di un filare di piante, in particolare il distanziatore dovrà essere in grado di resistere al peso dei vegetali e all’azione degli agenti atmosferici senza flettere scomponendo l’assetto dei fili di impalcatura.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di realizzare un distanziatore a molla che consenta la movimentazione ed il posizionamento dei fili di impalcatura in modo indipendente l’uno dall’altro, così da rendere possibile interventi di sistemazione selettiva dei fili di impalcatura agendo anche da un solo lato del filari di piante.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di realizzare un distanziatore a molla che sia facilmente fissabile su pali aventi sezioni trasversali di forme e dimensioni differenti.
Il compito e gli scopi sopra esposti vengono raggiunti da un distanziatore a molla avente le caratteristiche enunciate nella allegata rivendicazione 1. Caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
- La figura 1 mostra una vista prospettica di un distanziatore a molla secondo la presente invenzione montato su un palo;
- La figura 2 mostra un primo corpo del distanziatore di figura 1 montato su un palo;
- La figura 3 mostra un secondo corpo del distanziatore di figura 1 ;
- La figura 4 mostra una variante realizzativa del secondo corpo;
- La figura 5 mostra una variante realizzativa di un distanziatore a molla secondo rinvenzione in cui i bracci sono disimpegnati dal secondo corpo; - La figura 6 mostra il distanziatore di figura 5 in cui i bracci sono associati al secondo corpo;
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, un distanziatore a molla secondo rinvenzione comprende un primo corpo 1 dotato di una porzione 2 conformata in modo tale da essere avvolta attorno ad un palo 3 di un filare. Dalla porzione 2 si estendono una coppia di bracci 4 che si sviluppano su un piano sostanzialmente perpendicolare al piano sul quale si estende la porzione 2. Ciascun braccio 4 è mobile attorno alla porzione 2 ed è provvisto di mezzi di sostegno 5, preferibilmente comprendenti un occhiello, per sostenere i fili di impalcatura che si estendono tra i pali di uno stesso filare di piante per il supporto dei vegetali.
Sebbene le figure allegate alla presente descrizione mostrino il primo corpo 1 del distanziatore dotato di due bracci 4, è evidente che l’esperto del settore, seguendo gli insegnamenti qui descritti, potrà realizzare un distanziatore comprendente un primo corpo 1 dotato di un singolo braccio 4. Pertanto anche questa configurazione a singolo braccio è da ritenersi inclusa nell’ambito inventivo del presente trovato.
Il distanziatore è provvisto di un secondo corpo 6, separato dal primo corpo 1 , che serve a fissare quest’ultimo sul palo 3 e ad evitare che i bracci 4 flettano per effetto del peso dei vegetali che grava sui fili di impalcatura supportati dai mezzi di sostegno 5.
Il secondo corpo 6 comprende primi mezzi di aggancio 7 adatti a serrare la porzione 2 del primo corpo 1 attorno al palo 3 così da fissare la posizione del primo corpo 1 rispetto a detto palo 3. Il serraggio della porzione 2 avviene grazie all’elasticità del materiale costituente Γ intero distanziatore. I primi mezzi di aggancio 7, infatti, esercitano su due lembi opposti della porzione 2 una forza tale da avvicinare reciprocamente tali lembi così da stringere detta porzione 2 attorno a palo 3. Per fissare sul palo 3 il secondo corpo 6, quest’ultimo è provvisto di secondi mezzi di aggancio 8 che sono vantaggiosamente conformati in modo da avvolgere almeno parzialmente il palo 3. I primi mezzi di aggancio 7 sono preferibilmente realizzati in una prima regione d’estremità 9 del secondo corpo 6 mentre i second mezzi di aggancio 8 sono provvisti in una seconda regione d’estremità 10 di detto secondo corpo 6 (figura 3). Quest’ultimo comprende un gambo 11 che si estende tra i primi ed i secondi mezzi di aggancio 7, 8 su un piano che risulta sostanzialmente ortogonale al piano contenente i secondi mezzi di aggancio 8. Secondo l’invenzione i piani contenenti rispettivamente il gambo Il e ciascun braccio 4 sono sostanzialmente paralleli.
Nella figura 1 la freccia A mostra le direzioni di movimento dei secondi mezzi di aggancio 8 per consentire il fissaggio e la rimozione del secondo corpo 6 dal palo 3. Detto movimento è garantito dall’elasticità del materiale con cui è realizzato il secondo corpo 6.
Il primo ed il secondo corpo 2, 6 sono infatti preferibilmente costituiti, ciascuno, da un unico pezzo di filo in materiale metallico opportunamente sagomato.
Al fine di associare in modo removibile ciascun braccio 4 ed il secondo corpo 6, il distanziatore è provvisto di terzi mezzi di aggancio 12, i quali, come meglio illustrato di seguito, potranno essere realizzati indifferentemente su ciascun braccio 4, sul secondo corpo 6 o su entrambi. Nelle figure da 1 a 3 è mostrato un distanziatore in cui i terzi mezzi di aggancio 12 sono realizzati sul secondo corpo 6 e si estendono verso ciascun braccio 4.
Nelle figure 5 e 6 è mostrata una variante realizzativa del distanziatore secondo l’invenzione. Per comodità di rappresentazione il palo sul quale il distanziatore va fissato non è stato rappresentato. Tale forma realizzativa differisce da quella mostrata nelle figure da 1 a 4 sostanzialmente per la forma dei terzi mezzi di aggancio 212. Gli elementi comuni alla due forme realizzative sono stati indicati con gli stessi numeri essendo sostanzialmente identici sia dal punto di vista funzionale che costruttivo, pertanto per questi elementi comuni ci si può fare riferire a quanto già descritto in relazione alle figure da 1 a 4. Inoltre anche tale seconda forma realizzativa potrà comprendere un solo braccio 4.
I terzi mezzi di aggancio 212 comprendono una coppia di rami 214 che si estendono l’uno verso raltro e ciascuno dei quali è formato su uno dei bracci 4 del primo corpo 1. Secondo una forma preferita di realizzazione, per favorire un rapido fissaggio tra ciascun braccio 4 ed il secondo corpo 6, i terzi mezzi di aggancio 212 possono comprendere un’ansa 215 formata sul primo corpo 1. L’ansa 215 permette Paggrappaggio dei rami 214 sul corpo 6 evitando che i rami 214 interferiscano con la superficie del palo sul quale il distanziatore viene fissato. Nella figura 6 è mostrato il distanziatore di figura 5 con i bracci 4 associati al secondo corpo 6. Dalla figura 6 risulta evidente che i due rami 214 sono disposti sui rispettivi bracci 4 in posizioni sfalsate in modo da non interferire tra loro quando impegnano il secondo corpo 6. Dalle figure 1 e 6 è pure evidente come i bracci 4 possano essere associati al secondo corpo 6 indipendentemente l’uno dall’altro, consentendo cosi di volta in volta la movimentazione di un solo filo di impalcatura sostenuto dai mezzi di sostegno 5.
In una variante realizzativa del secondo corpo 6 rappresentata in figura 4, i primi mezzi di aggancio 7, preferibilmente realizzati in una prima regione d’estremità 9, sono dotati di uno o più avvolgimenti 13 per consentire a tali mezzi 7 di muoversi elasticamente e serrare i lembi della porzione 2 del primo corpo 1. Questo accorgimento permette di adattare il secondo corpo 6 al serraggio di una porzione 2 di un primo corpo 1 in situazioni in cui il distanziatore ed il palo 3 non collimano perfettamente a causa delle tolleranze dimensionali dei pali 3 e alle diverse sezioni trasversali che detti pali possono presentare. In tal modo, lo stesso distanziatore potrà essere fissato in maniera ottimale su un qualunque tipo di palo.
Uno o più avvolgimenti 13 possono essere previsti sul secondo corpo 6 della seconda variante realizzativa illustrata nelle figure 5 e 6.
Un distanziatore secondo l’invenzione, ed in particolare un distanziatore comprendente una coppia di bracci 4, viene fissato su un palo 3 secondo la procedura descritta qui di seguito con riferimento particolare alle figure 1 e 2. La procedura descritta è attuabile manualmente senza l’ausilio di utensili. La porzione 2 del primo corpo 1 del distanziatore viene avvolta attorno al palo divaricando i bracci 4 (figura 2). Successivamente i primi mezzi di aggancio 7 di un secondo corpo 6 vengono agganciati su due lembi della porzione 2 accostandoli e generando una forza che stringe la porzione 2 attorno al palo 3. 1 secondi mezzi di aggancio 8 del secondo corpo 6 vengono disposti almeno parzialmente attorno al palo 3 mediante una deformazione elastica del materiale costituente il secondo corpo 6 secondo le direzioni indicate dalle frecce A in figura 1. I due bracci 4, che si trovano disposti da parti opposte rispetto al secondo corpo 6 una volta associati i due corpi 2, 6 del distanziatore, risultano mobili tra una prima posizione in cui ciascun braccio 4 è associato al secondo corpo 6 grazie ai terzi mezzi di aggancio 12 ed una seconda posizione in cui ciascun braccio 4 è disimpegnato dal secondo corpo 6. In figura 1 è mostrato un distanziatore in cui ciascun braccio 4 è impegnato sul secondo corpo 6 tramite i mezzi di aggancio 12.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendo stato realizzato un distanziatore a molla fissabile manualmente su pali per filari di piante fabbricati in un qualunque materiale e con sezioni di diversa forma e dimensione, detto fissaggio essendo effettuato senza l’ausilio di alcun utensile. Il distanziatore secondo l’invenzione presenta il vantaggio di risultare facilmente removibile e riposizionabile su un palo in ima diversa posizione, senza alterare la superficie del palo stesso. Π distanziatore secondo l’invenzione permette di evitare indesiderate flessioni del distanziatore sotto il peso dei vegetali e per effetto degli agenti atmosferici contribuendo alla riduzione della manutenzione periodica dei fili di impalcatura che sostengono le piante e al conseguimento di un rendimento ottimale della produzione di dette piante. Un distanziatore realizzato secondo l’invenzione permette inoltre di agire su un singolo filo di impalcatura semplicemente intervenendo sul braccio del distanziatore che sostiene detto filo. In tal modo un solo operatore potrà agevolmente sistemare la posizione dei fili di impalcatura senza dover infilare il proprio braccio tra la vegetazione con il rischio di ferirsi o danneggiare le piante. I bracci del distanziatore potranno essere associati al primo corpo indipendentemente l’uno dall’altro permettendo aLL' operatore di sistemare i fili di impalcatura passando prima da un lato del filare ed in un secondo tempo dall’altro lato.
Naturalmente i materiali nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere i più adatti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Distanziatore a molla comprendente: - un primo corpo (1) dotato di una porzione (2) adatta ad essere avvolta attorno ad un palo e ulteriormente dotato di almeno un braccio (4) provvisto di mezzi di sostegno (5); - un secondo corpo (6) comprendente primi mezzi di aggancio (7) adatti a serrare detta porzione (2) attorno a detto palo, e secondi mezzi di aggancio (8) adatti ad ancorare detto secondo corpo (6) su detto palo; caratterizzato dal fatto di comprendere terzi mezzi di aggancio (12, 212) per associare detto almeno un braccio (4) con detto secondo corpo (6).
  2. 2. Distanziatore a molla secondo la rivendicazione 1 in cui detti primi mezzi di aggancio (7) sono provvisti in una prima regione di estremità (9) del secondo corpo (6) e detti secondi mezzi di aggancio (8) sono provvisti in una seconda regione d’estremità (10) del secondo corpo (6) e sono conformati in modo da avvolgere almeno parzialmente detto palo.
  3. 3. Distanziatore a molla secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui detto secondo corpo (6) comprende un gambo (11) che si estende tra detti primi e secondi mezzi di aggancio (7, 8).
  4. 4. Distanziatore a molla secondo le rivendicazioni 2 e 3 in cui detto gambo (11) e detti secondi mezzi di aggancio (8) si estendono su piani sostanzialmente ortogonali.
  5. 5. Distanziatore a molla secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detta porzione (2) e detto almeno un braccio (4) si estendono su piani sostanzialmente ortogonali.
  6. 6. Distanziatore a molla secondo le rivendicazioni 4 e 5 in cui detto gambo (11) e detto almeno un braccio (4) si estendono su piani sostanzialmente paralleli.
  7. 7. Distanziatore a molla secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detti terzi mezzi di aggancio (212) comprendono un ramo (214) formato su detto almeno un braccio (4).
  8. 8. Distanziatore a molla secondo la rivendicazione 7 in cui detto primo corpo (1) comprende una coppia di bracci (4) disposti da parte opposte rispetto al secondo corpo (6) ed una coppia di rami (214) che si estendono l’uno verso l’altro.
  9. 9. Distanziatore a molla secondo la rivendicazione 7 o 8 in cui detti terzi mezzi di aggancio (212) comprendono ulteriormente un’ansa (215) formata su detto secondo corpo (6).
  10. 10. Distanziatore a molla secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 6 in cui detti terzi mezzi di aggancio (12) sono formati su detto secondo corpo (6) e si estendono verso detto almeno un braccio (4).
  11. 11. Distanziatore a molla secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detto almeno un braccio (4) è mobile tra una prima posizione in cui detto almeno un braccio (4) e detto secondo corpo (6) sono reciprocamente associati ed una seconda posizione in cui detto almeno un braccio (4) è disimpegnato dal secondo corpo (6).
  12. 12. Distanziatore a molla secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detto primo corpo (1) comprende una coppia di bracci (4) disposti da parti opposte rispetto al secondo corpo (6).
  13. 13. Distanziatore a molla secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detti mezzi di sostegno (5) comprendono almeno un occhiello.
  14. 14. Distanziatore a molla secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui detti primi mezzi di aggancio (7) sono dotati di uno o più avvolgimenti (13) per consentire un movimento elastico dei primi mezzi di aggancio (7).
  15. 15. Distanziatore a molla secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti in cui ciascuno di detti primo e secondo corpo (1, 6) è realizzato in un unico pezzo di filo metallico sagomato.
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