ITPN20000036A1

ITPN20000036A1 - Impianto e procedimento per la movimentazione e raffreddamento di preforme plastiche

Info

Publication number: ITPN20000036A1
Application number: IT2000PN000036A
Authority: IT
Inventors: Matteo Zoppas; Massimo Coran
Original assignee: Sipa Spa
Priority date: 2000-06-06
Filing date: 2000-06-06
Publication date: 2001-12-06
Also published as: WO2001094096A1; ATE318203T1; CN1434761A; EP1286817B1; US7094377B2; JP2003534958A; BR0111468A; DE60117384T2; CN1197699C; MXPA02012079A; US20030170338A1; DE60117384D1; ES2258094T3; JP4852217B2; BR0111468B1; RU2240230C2; EP1286817A1

Description

Descrizione del Brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE intitolato "IMPIANTO E PROCEDIMENTO PER LA MOVIMENTAZIONE E RAFFREDDAMENTO DI PREFORME PLASTICHE"

DESCRIZIONE

Il presente brevetto riguarda un impianto per la produzione ad alta produttività' di articoli plastici, cosiddetti "preforme", ed in particolare il brevetto si applica in modo preferenziale nelle macchine di stampaggio contemporaneo di una pluralità delle cosiddette "preforme", destinate ad essere soffiate per essere trasformate in opportuni contenitori finali, specialmente bottiglie in plastica.

Questo brevetto rappresenta una variante semplificata della invenzione descritta nella domanda di brevetto italiana n. PN2000A000006 depositata il 26 gennaio 2000, della medesima depositante .

Pertanto la descrizione dello stato dell'arte e dei problemi connessi e' esaurientemente riportata in detto brevetto italiano (domanda) e per brevità' non verrà ripetuta.-La soluzione adottata in detto brevetto si e' dimostrata estremamente efficace per la sola produzione di preforme e non di contenitori soffiati finiti; in altri termini la soluzione ivi descritta e' caratterizzata da una elevata capacita’ di raffreddamento delle preforme prima del loro rilascio, e ciò' e' appunto l'elemento vincolante in un impianto per la produzione di preforme.-E' evidente che tale tipo di soluzione può essere utilizzata anche in un impianto mono-stadio, ma in questo caso bisogna tenere conto che si richiede che le preforme devono essere raffreddate in una misura molto inferiore, dato che successivamente devono essere di nuovo condizionate ad una temperatura di circa 1051 C per il soffiaggio.-E' quindi facilmente intuibile che tale soluzione appare esuberante rispetto al risultato cercato; se poi si considera che tale soluzione risulta considerevolmente complicata sotto ogni punto di vista e quindi onerosa, diventa evidente che essa non e' in grado di ottimizzare un impianto monostadio, al quale sarebbe particolarmente utile una soluzione meno complicata anche se meno atta a raffreddare in tempi ridotti le preforme appena estratte dallo stampo di iniezione.-Bisogna anche considerare che la soluzione descritta nel citato brevetto non è generalmente installabile o integrabile nei moderni impianti monostadio per mancanza di spazio, e tale circostanza ne preclude quindi 1 ’ impiego anche a prescindere dalla sua scarsa vantaggiosità in tale tipo di impiantì.-Dal brevetto US RE. 33,237 è noto un impianto per la produzione di corpi cavi in materiale plastico, ma sostanzialmente di preforme iniettate, come spiegato nelle prime righe della relativa descrizione; in detto brevetto viene divulgata una soluzione costruttiva che consiste nel provvedere una piastra dotata di opportuni bicchierini di raffreddamento di rispettive preforme, sostanzialmente caratterizzato dal fatto che i due semi-stampi che realizzano tali preforme vengono alternativamente aperti ed allontanati per l'estrazione delle stesse, e l'entità' di tale allontanamento consente di introdurre direttamente detta piastra completa di bicchierini tra detti semi-stampi quando aperti al massimo.-Ciò' consente di trasferire direttamente le preforme dallo stampo di iniezione a detta piastra, riducendo i tempi operativi e semplificando la costruzione dell'impianto.-Tuttavia tale soluzione può' essere adottata solo per impianti che consentono l'introduzione di un tale tipo di piastra di raffreddamento tra i semi-stampi di iniezione, ed evidentemente non può essere adottata in quegli impianti i cui vincoli costruttivi ed operativi non consentono tale possibilità .-Diventa quindi desiderabile realizzare un impianto ed un rispettivo procedimento che siano atti a realizzare una fase di raffreddamento delle preforme con una sensibile riduzione del tempo-ciclo originario, particolarmente efficienti e vantaggiosi in un impianto monostadio, che siano privi degli inconvenienti appena descritti, che siano affidabili e di facile realizzazione con le attuali tecniche Tale scopo, con altre caratteristiche dell'invenzione, e' conseguito mediante un impianto realizzato e funzionante secondo le rivendicazioni che seguono.-L'invenzione può concretizzarsi secondo una forma di realizzazione preferenziale e non limitativa qui descritta in dettaglio ed illustrata a solo scopo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati in cui: - la fig. 1, la mostrano una vista in proiezione verticale ed una rispettiva vista in pianta secondo la sezione A - A di un impianto secondo l'invenzione, in una definita fase di funzionamento ,

le fig. 2, 2a ..etc. fino a 11, Ila mostrano corrispondenti viste in proiezione verticale ed in pianta dalla medesima sezione dello stesso impianto, in successive differenti fasi di funzionamento,

la fig. 12 mostra una vista dall'alto e con maggiore dettaglio di un componente dell'impianto secondo l'invenzione,

la fig . 13 mostra una vista dall ' alt o e con maggiore dettaglio di un secondo componente di un impianto secondo 1'invenzione .

Con riferimento alle f igure , un impianto secondo l ’ invenzione comprende :

- una struttura portante 1 ,

- un elemento di raccolta e traslazione 2 ,

- una plural ità di alloggiamenti 10 disposti in detto elemento 2 di raccolta e traslazione ,

una struttura di raffreddamento 3, dotata di una pluralità di bicchierini 6 di raffreddamento atti ad accogliere per periodi predeterminati rispettive preforme, e successivamente a rilasciarle ad altri mezzi di movimentazione .

Per semplicità di rappresentazione detti alloggiamenti 10 e detti bicchierini 6 sono simbolicamente rappresentati, nelle figure da 1 a 12a, dai soli punti in cui si incrociano gli assi che ne determinano la posizione.-Detto elemento di raccolta e traslazione 2 è dotato di mezzi, non mostrati, che lo rendono atto ad eseguire un movimento orizzontale che lo trasporta alternativamente:

dall'interno dell'intercapedine tra due semistampi orizzontali aperti 23, 24, (vedi fig. 2)

- ad una posizione esterna a questa e sovrastante detta struttura di raffreddamento 3 in modo che, con modalità e mezzi che verranno meglio precisati in seguito, le preforme 30 trattenute in detti elementi di alloggiamento possano cadere per gravita' in rispettivi detti bicchierini 6, - ad un terza posizione di fuori-ingombro o esterna, (vedi fig. 1 e da 6 a 11), in cui detto elemento 2 viene ulteriormente spostato ad una posizione tale da lasciare libero lo spazio sovrastante detta struttura di raffreddamento 3,

- e viceversa da detta posizione esterna di nuovo alla posizione iniziale tra detti due semi-stampi.-Detti alloggiamenti 10 disposti in detto elemento di raccolta 2 sono distribuiti preferenzialmente secondo la seguente geometria: con riferimento alla figura 12, che mostra una vista dall'alto e piu dettagliata di detto elemento di raccolta e traslazione 2, detti alloggiamenti 10 sono disposti allineati ed equidistanti lungo 2 file A e B.

Allo scopo di meglio sviluppare il seguito della descrizione, la geometria definita dalla totalità' di detti alloggiamenti 10 di detto elemento di raccolta 2 verrà definita "geometria di distribuzione", e le preforme prodotte e contemporaneamente inserite in detti alloggiamenti, e quindi disposte nella medesima geometria di distribuzione sono chiamate con il termine di "gruppo".-Vantaggiosamente ed allo scopo di sfruttare al massimo io pazio disponibile, le due file Λ B contengono il massimo numero di alloggiamenti 10 consentito dall lunghezza delle file stesse, per ragioni che verranno meglio spiegate in seguito.

Con riferimento alla figura 13, detta struttura di raffreddamento 3 a sua volta comprende 2 file distinte e parallele il, 12 di bicchierini, in cui i bicchierini di entrambe le file sono complessivamente disposti secondo due distinte geometrie di distribuzione, ciascuna delle quali e identica alla geometria di distribuzione di detti alloggiamenti 10.-Piu precisamente una prima geometria di distribuzione comprende sia i bicchierini identificati dalla numerazione da 100 a 105 nella fila 11, sia dai bicchierini identificati dalla numerazione da 200 a 205 nella fila 12.-Analogamente una seconda geometria di distribuzione comprende sia di bicchierini identificati dalla numerazione da 300 a 305 nella fila 11 sia i bicchierini identificati dalla numerazione da 400 a 405 nella fila 12.-La fila di alloggiamenti dell'elemento 2 può quindi essere disposta selettivamente, con mezzi noti, sopra i bicchierini compresi in una delle due distinte geometrie di distribuzione appena definite ed illustrate.-Ciò evidentemente consente all'elemento 2 di caricare coi: rispettive preforme e per cicli successivi tutti i iicubieri.ni disposti su detta struttura di raffreddamento 3 scaricando di volta in volta un successivo gruppo di preforme su una diversa geometria di bicchierini semplicemente spostando e posizionando nella posizione opportuna detta struttura di raffreddamento 3 in modo che alternativamente ciascuna geometria di distribuzione dei bicchierini di raffreddamento 6 si disponga esattamente sotto la geometria disposta in detto elemento di raccolta 2.-Poiché' la funzione di detti alloggiamenti è quella di: intercettare le preforme rilasciate dal semi-stampo superiore 23,

- di raccoglierle in modo ordinato, orientandole in senso verticale, cioè' con il colletto o l'apertura in alto, di trasferirle sopra detto elemento di raffreddamento 3, ed infine di lasciarle cadere entro il rispettivo bicchierino, mediante mezzi e modalità note nella tecnica, detti alloggiamenti ed in generale detto elemento 2 sono dotati di opportuni mezzi selettivamente atti al bloccaggio dei singoli gruppi di preforme in caduta dall'alto e al loro rilascio verso il basso.-E' anche ben noto all'esperto del settore, per ragioni che appunto perchè note non verranno ricordate, che l'inter-asse tra le preforme di un medesimo gruppo durante l'iniezione e' ben diverso ed in particolare molto minore dall'inter-asse tra le stesse prima e durante la fase di sofffaggio.

E' anche noto che esistono particolari dispositivi e modalità' operative, generalmente chiamate di "cambio-passo" (o passo variabile) atti ad allargare l'inter-asse tra preforme per raggiungere il nuovo passo adatto al soffiaggio.-Diventa quindi vantaggioso riunire in un unico impianto e relativo procedimento la possibilità' di conseguire sia il raffreddamento accelerato delle preforme contemporaneamente estratte dallo stampo di iniezione sia il citato "cambio-passo".

Tale risultato e' conseguibile mediante un impianto illustrato in particolare nelle figure 12 e 13, in cui l'elemento di raccolta 2 contiene due file A, B di alloggiamenti di preforme, in cui gli alloggiamenti contigui nella medesima fila sono separati da una distanza ottimale "L" per l’iniezione delle preforme, mentre la struttura di raffreddamento 3 comprende le dette due file 11 e 12 di bicchierini, in cui però , nella fila 11, i bicchierini identificati dalla numerazione da 100 a 105, sono disposti alternati ai bicchierini identificati dalla numerazione da 300 a 305; e analogamente nella fila 12 i bicchierini identificati dalla numerazione da 200 a 205 sono disposti alternati ai bicchierini identificati dalla numerazione da 400 a 405.-Sara' anche evidente che per effettivamente conseguire il risultato voluto, detta distanza "L" tra alloggiamenti contigui in una medesima fila sarà quella distanza ottimale e voluta per la produzione di preforme senza spreco di spazio inutile, mentre la distanza "K" tra i bicchierini della medesima geometria di distribuzione e contenuti nella medesima fila, ad es. da 100 a 105, sara' quella ottimale e voluta a cui distanziare le preforme nella fase di soffiaggio, mentre la distanza "M" tra due bicchierini adiacenti, ad es. tra il bicchierino 200 e 400, e quindi appartenenti alle due diverse geometrie di distribuzione, può' essere determinata in parte arbitrariamente ma con l'evidente unico vincolo di essere sufficientemente minore di "K".-Come anche e' evidente che i mezzi atti al citato "cambio-passo", cioè' alla distribuzione delle preforme di un medesimo gruppo dall'elemento 2 alle distinte geometrie di distribuzione sulla struttura di raffreddamento 3 sono ncti all'esperto del settore e pertanto non verranno ricordati .-Saranno pertanto ora evidenti le modalità di funzionamento dell'impianto illustrato, che vengono sinteticamente descritte:

- infatti in una fase iniziale le preforme 30 di uno stesso sottogruppo vengono stampate nei semi-stampi 23 e 24. che vengono successivamente aperti, mentre mentre gli alloggiamenti 10 dell'elemento 2 sono vuoti e questo si trova ancora esterno a detti semistampi 23, 24 (vedi figg. 1, 1a)

- in una fase successiva l'elemento 2 viene inserito tra detti due semistampi 23 e 24 in posizione tale che il gruppo di preforme, contemporaneamente rilasciate dallo stampo superiore, vengono a cadere esattamente in un egual numero di alloggiamenti 10 disposti nell'elemento 2 (fig. 2 e 2a);

- nella fase successiva l'elemento 2 viene trasferito sopra detta struttura di raffreddamento 3 in modo che le preforme di un medesimo gruppo, precedentemente caricate nei rispettivi alloggiamenti dell'elemento 2, si trovino sopra i bicchierini della prima geometria di distribuzione e cioè da 100 a 105, e da 200 a 205 subendo nello stesso tempo il cambio-passo; (fig.3 e 3a); - alla fine di tale fase le sole preforme della fila B vengono lasciate cadere, per ragioni che si diranno in seguito, su rispettivi bicchierini 6 nella fila 11 della struttura 3, (fig. 4 e 4a) e con riferimento alla fig. 15 sui bicchierini individuati dai numeri 100, 101, 102, 103, 104, 105

nella fase m rcessiva, e dopo un tempo predeterminato, le sole preforme della fila A vengono a loro volta fatte cadere sui rispettivi bicchierini 6 della corrispondente fila 12 sulla struttura di raffreddamento 3; (Fig. 5, 5a) e con riferimento alla fig. 15 sui bicchierini individuati dai numeri 200, 201, 202, 203, 204, 205.

successivamente (figg. 6 e 6a) l'elemento di raccolta 2 viene ritirato dalla posizione sovrastante la struttura 3, che viene mostrata con tutti i bicchierini riempiti delle rispettive preforme (anche di quelli 300, 301, ...305, 400, 401, ...405 non caricati nelle fasi immediatamente precedenti, e che quindi si intendono caricate in un ciclo precedente,-

Nel frattempo le preforma già' inserite nei bicchierini da 300 a 305 e da 400 a 405 vengono regolarmente raffreddate fino al valore desiderato, e quindi per un tempo predeterminato , dopo il quale le stesse preforme vengono prelevate in successione quindi nel medesimo ordine nel quale erano state inserite nelle due geometrie di distribuzione comprese nè La struttura 3 dell'esempio.-Ciascun gruppo d i preforme viene poi avviato con mezzi e procedimenti noti verso la fase di soffiaggio.-Preferibilmente onesti comprendono un mezzo di trasporto 20, ad es. - nastro scorrevole, dotato di opportuni mezzi di presa allineati e ad una distanza "K" cosi ' da impegnarsi esattamente con le preforme contenute in alloggiamenti alternati compresi in una sola fila della struttura 3.

Dopo il periodo di raffreddamento ad es. delle preforme già' precedentemante caricate nei rispettivi bicchierini, 300, 301, ..305, detta struttura di raffreddamento 3 viene sollevata con mezzi noti in modo che le preforme di detti bicchierini vengano agganciate da rispettivi mezzi di presa, non mostrati perche' noti nella tecnica, e trasportate via da detto nastro 20; (fig. 7, 7a) Successivamente, per caricare anche le preforme da 400 a 405, precedente-mente inserite nei rispettivi bicchierini, la struttura 3 viene:

- abbassata, vedi fig. 8, 8a;

- traslata lateralmente di una entità uguale alla distanza tra le file il e 12, in modo che ora la fila 12 si allinei al me zo di trasporto 20, (fig. 9, 9a)

- ed infine rialz a cosi' che anche le preforme da 400 a 405 vengano agganciate da rispettivi mezzi di presa e trasporr te alla successiva stazione di lavoro (fig. 10, a).-_ la struttura viene quindi di nuovo abbassata (fig. 11, Ila) in modo che consentire la ripresa e ripetizione del ciclo di lavoro come da fig. 1.

E' tuttavia da osservare che durante le fasi successive le preforme di uno stesso gruppo vengano inserite sui bicchierini da 300 a 305 e da 400 a 405, appena liberati dalle rispettive preforme, dette fasi successive essendo utilizzate per raffreddare adeguatamente le preforme nei bicchierini appena caricati da 100 a 105 e da 200 a 205.-Allo scopo di caricare detti bicchierini da 300 a 305 e da 400 a 405, poiché' i bicchierini tra le due distinte geometrie di distribuzione sono disassati della distanza "M" come descritto sopra, diventa necessario che detta struttura di raffreddamento 3 si sposti nel senso dell'allineamento delle file 11 e 12 di una uguale entità’ affinché le preforme del secondo caricamento si inseriscano correttamente nei rispettivi bicchierini di detta seconda geometria di distribuzione; allo scopo, vengono predisposti mezzi, noti nelle tecnica, per imprimere a detta struttura un movimento traslatorio e selettivamente comandabile.-Successivamente a detto spostamento, detto elemento 3 viene fatto ritornare nella posizione originale per consentire il caricamento dei bicchierini appartenenti alla prima geometria di distribuzione.-Nella sostanza, come l’esperto del settore avra' sicuramente osservato, la struttura di raffreddamento 3 subisce tre tipi di movimenti, ed esattamente

- un movimento verso l'alto per agganciare le preforme, dopo il raffreddamento, ai rispettivi mezzi di presa del nastro 20 - uno spostamento laterale per allineare successivamente una prima fila 11 e poi la seconda fila 12 a detti mezzi di presa che sono disposti a loro volta allineati,

- uno spostamento, in senso parallelo alle file, di una entità' tale (K) da consentire il caricamento in un primo tempo dei bicchierini della prima geometria ed in un tempo successivo dei bicchierini della seconda geometria.

Sara' stato inoltre notato che la circostanza di caricare su rispettivi mezzi di presa dapprima le preforme di una fila e successivamente le preforme della seconda fila, appartenenti alla medesima geometria, implica che i tempi di raffreddamento diventano differenti per ciascuna fila, se i bicchierini sono riempiti contemporaneamente.

Poiché’ pero' non e' accettabile una disuniformità' di raffreddamento e quindi di temperatura tra preforme in una produzione continua, in particolare in un impianto monostadio, ne deriva la necessità di livellare i tempi di raffreddamento,· ciò’ viene conseguito caricando la fila 11 con preforme calde ad un certo determinato istante, e solo dopo un tempo prefissato caricando i bicchierini della fila 12 con le rispettive preforme.

Tale ritardo può' essere ottenuto con vari mezzi noti nella tecnica eper tanto sui quali non ci si dilunga.-Sara’ quindi evidente all'esperto che la soluzione descritta consente di contenere in uno spazio molto ristretto ed attrezzato per il raffreddamento delle preforme una pluralità' di queste raccolte in più distinte geometrie di distribuzione; infatti chiamato "n" il numero di geometrie di distribuzione complessivamente disposte sulla struttura di raffreddamento 3, e prefissata per ragioni tecniche la durata totale "T" di raffreddamento delle preforme, sara' evidente che si può ottenere un rilascio di preforme ogni periodo "T/n" .-A questo identico periodo T/n può' quindi essere ridotto il tempo del ciclo elementare di iniezione/solidificazione/estrazione della preforma dallo stampo; e quindi il tempo di raffreddamento delle preforme può essere adeguatamente ridotto, ciò' essendo consentito dalla possibilità' di estrarre preforme ancora sufficientemente calde per la successiva fase di soffiaggio, rispetto alla soluzione e vincoli dell'impianto a torre rotante del citato brevetto PN2000A000006.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Impianto di manipolazione e di raffreddamento dì preforme ottenute in uno stampo di iniezione , e di trasferimento ad una successiva stazione di lavoro di dette preforme, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un elemento di raccolta e traslazione (2), disposto orizzontalmente, dotato di una superficie superiore in cui e' disposta una pluralità di alloggiamenti (10) ordinati secondo una prima definita geometria di distribuzione ed atti a raccogliere una corrispondente pluralità o gruppi di preforme estratte da uno stampo di iniezione, - un elemento di raffreddamento (3), - in cui detto elemento di raccolta e traslazione (2) è atto ad essere spostato, con moto preferibilmente traslatorio, da una prima posizione di caricamento delle preferme a selettivamente piu' posizioni distinte, sovrastanti verticalmente detto elemento di raffreddamento, ed e' dotato di mezzi atti a selettivamente impegnare e disimpegnare le preforme da rispettivi detti alloggiamenti, - ove la superficie di detto elemento di raffreddamento e' dotata di piu' bicchierini (6), ciascuno dei quali e' atto ad alloggiare e a raffreddare una rispettiva preforma, ed e' univocamente compreso in una seconda geometria di distribuzione anche non identica a detta definita geometria di distribuzione di detti alloggiamenti (10), - detto elemento di raffreddamento essendo dotato di piu' geometrie di distribuzione reciprocamente traslate, cosi' che i rispettivi bicchierini (6) non si interferiscono reciprocamente.- 2) Impianto secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un dispositivo associato a detto elemento di raccolta e traslazione atto a selettivamente modificare detta prima geometria di distribuzione di detti alloggiamenti in modo da renderla identica a detta seconda geometria di distribuzione, e a ripristinare la originaria detta prima geometria.- 3) Impianto secondo la riv. 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di raccolta e traslazione e' atto ad essere selettivamente disposto in una pluralità' di posizioni distinte tali che, per ciascuna di dette posizioni, la geometria di distribuzione di detti alloggiamenti si sovrappone esattamente ad una specifica geometria di distribuzione di detti bicchierini, di modo che le preforme rilasciate da dette alloggiamenti sono atte ad inserirsi esattamente in rispettivi bicchierini 4) Impianto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette geometrie di distribuzione disposte in detto elemento di raffreddamento consistono in una pluralità' di insiemi, preferibilmente file parallele (11, 12), di bicchierini allineati, ciascuna comprendente un ugual numero di detti bicchierini.- 5) Impianto secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti bicchierini, relativi a distinte geometrie e disposti sulla medesima fila, sono alternati tra loro. 6) Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di raccolta e traslazione (2) e' atto a muoversi con un movimento traslatorio rettilineo alternativamente tra una prima posizione, preferibilmente disposta tra due semi-stampi (23, 24) in posizione di apertura, ed una seconda posizione, sostanzialmente sovrastante dette elemento di raffreddamento (3).- 7) Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto elemento di raffreddamento 3) e' atto a selettivamente eseguire i seguenti tre tipi di spostamenti : - un primo spostamento, in senso parallelo alle file, di una entità' tale (K) da consentire il caricamento in un primo tempo dei bicchierini di una prima geometria di distribuzione ed in un tempo successivo dei bicchierini di una successiva geometria, - un secondo spostamento in senso trasversale a detto primo spostamento per allineare alternativamente una prima fila (11) ed una successiva fila (12) ad opportuni mezzi di presa associati ad un mezzo di trasporto (20) allineati secondo la stessa direzione di dette file, - un terzo spostamento verso l'alto per agganciare le preforme, inserite in rispettivi bicchierini, a detti rispettivi mezzi di presa.- 8) Impianto secondo la riv. 7, caratterizzato dal fatto che detti tre tipi di spostamenti sono rettilinei e reciprocamente ortogonali, e che detto terzo spostamento e' orientato verticalmente verso l'alto.- 9) Procedimento di raffreddamento di preforme plastiche attuato in un impianto secondo una qualsiasi combinazione delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto procedimento comprende le seguenti fasi: - stampaggio di un gruppo di preforme 30 in opportuni semistampi (23, 24) che vengono successivamente aperti; - inserimento di un elemento di raccolta e traslazione ^2) tra detti due semistampi e rilascio di dette preforme dal semi-stampo superiore in modo che il gruppo di preforme, contemporaneamente rilasciate dallo stampo superiore, vengono a cadere esattamente in un egual numero di alloggiamenti (10) disposti in detto elemento (2}; - trasferimento di detto elemento (2) sopra una struttura di raffreddamento (3) dotata di una pluralità' di bicchierini di raffreddamento (6) in modo che dette preforme vengono trasportate sopra i bicchierini di una prima geometria di distribuzione, - rilascio di dette preforme in modo che queste cadano entro rispettivi bicchierini, disposti secondo detta prima geometria, eventualmente in tempi successivi, - agganciamento di un diverso sottogruppo di preforme, inserite in bicchierini di detta struttura di raffreddamento (3) disposti con una seconda geometria dì distribuzione, ad un mezzo di trasporto (20), dotato di opportuni mezzi di presa, preferibilmente allineati, detto agganciamento essendo eventualmente realizzato in tempi successivi e mediante uno spostamento in verticale ed eventualmente una traslazione orizzontale di detta struttura (3).