ITPD930186A1 - Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice per graniti e pietre simili - Google Patents

Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice per graniti e pietre simili Download PDF

Info

Publication number
ITPD930186A1
ITPD930186A1 IT000186A ITPD930186A ITPD930186A1 IT PD930186 A1 ITPD930186 A1 IT PD930186A1 IT 000186 A IT000186 A IT 000186A IT PD930186 A ITPD930186 A IT PD930186A IT PD930186 A1 ITPD930186 A1 IT PD930186A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
pairs
toothed elements
shafts
head
wheels
Prior art date
Application number
IT000186A
Other languages
English (en)
Inventor
Luca Toncelli
Original Assignee
Luca Toncelli
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Luca Toncelli filed Critical Luca Toncelli
Priority to ITPD930186A priority Critical patent/IT1263400B/it
Publication of ITPD930186A0 publication Critical patent/ITPD930186A0/it
Priority to DE69416076T priority patent/DE69416076T2/de
Priority to EP94202683A priority patent/EP0649706B1/en
Publication of ITPD930186A1 publication Critical patent/ITPD930186A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1263400B publication Critical patent/IT1263400B/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B24GRINDING; POLISHING
    • B24BMACHINES, DEVICES, OR PROCESSES FOR GRINDING OR POLISHING; DRESSING OR CONDITIONING OF ABRADING SURFACES; FEEDING OF GRINDING, POLISHING, OR LAPPING AGENTS
    • B24B41/00Component parts such as frames, beds, carriages, headstocks
    • B24B41/04Headstocks; Working-spindles; Features relating thereto
    • B24B41/047Grinding heads for working on plane surfaces
    • B24B41/0475Grinding heads for working on plane surfaces equipped with oscillating abrasive blocks, e.g. mounted on a rotating head

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Grinding And Polishing Of Tertiary Curved Surfaces And Surfaces With Complex Shapes (AREA)
  • Finish Polishing, Edge Sharpening, And Grinding By Specific Grinding Devices (AREA)

Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda perfezionamenti ad una testa levigatrice e lucidatrice per lastre e pannaili di granito e materiali ceramici simili del tipo descritto nel brevetto italiano No. 1.175.191 depositato il 14 Marzo 1983 (con domanda No.85541 A/83) a nome Marcello TONCELLI.
La testa levigatrice descritta nel sopraddetto brevetto ? del tipo comprendente un certo numero di mole a settori oscillanti (sei nell'esempio di realizzazione preferito) ruotanti assieme alla testa attorno ad un albero centrale della medesima e messi in oscillazione da un meccanismo formato da un disco inclinato ruotante ad una velocit? differente di qualche per cento rispetto a quella della medesima testa e collegato a manovellismi procuranti l'oscillazione dei medesimi settori della testa. Il principio di funzionamento di detta testa viene riportato, per chiarezza di esposizione, nelle figure da 1 a 3 dei disegni corredanti la presente domanda di brevetto.
Il fatto di far oscillare mole a settori attorno ad assi disposti radialmente su una testa levigatrice e lucidatrice risale a parecchi anni addietro, come si pu? vedere da una vasta letteratura su questo argomento che pu? andare dal brevetto statunitense No. 2.105.634 concesso il 18 1938, passando per il brevetto tedesco No. 800.112 depositato il 15 Luglio 1949, il brevetto tedesco No.
2.105.385 depositato il 1 Aprile 1970, la domanda pubblicata di brevetto tedesco No 2.607.804, depositata il 26 Febbraio 1973 fino ad almeno il sopra citato brevetto italiano a nome Marcello Toncelli. In particolare, nei sopraddetti brevetti e domande tedeschi le dette mole a settori sono fatte oscillare da una camma montata coassiale rispetto alla testa levigatrice e mossa ad una velocit? differente di qualche per cento rispetto a quella della medesima testa.
Le mole a settori che vengono messe in oscillazione, sia da una camma secondo i sopraddetti brevetti *e domande di brevetto tedeschi, che dal meccanismo a disco rotante inclinato illustrato nel sopraddetto brevetto italiano di Marcello Toncelli, compiono un'intera oscillazione angolare, per un'ampiezza dell'ordine di qualche decina di gradi, all'incirca ogni decina di giri della medesima testa.
Si intuisce che, dato che nell'osciIlare le mole a settori si spostano in avanti e all'indietro rispetto ad un loro asse centrale di oscillazione, in certi momenti la velocit? di oscillazione si somma alla velocit? di rotazione delle mole, mentre in certi altri momenti la medesima velocit? di oscillazione si sottrae alla velocit? di rotazione, non solo, ma essendo il movimento di oscillazione derivato da differenti posizioni sulla circonferenza del disco inclinato, ne consegue che i movimenti di oscillazione delle dette mole a settori sono reciprocamente sfasati di angoli corrispondenti ad una funzione trigonometrica (seno o coseno) delle rispettive posizioni angolari sulla circonferenza. Ci? significa, prendendo ad esempio il tipo di testa levigatrice a sei mole radiali oscillanti del sopraddetto brevetto italiano, che il vettore velocit? angolare, non solo varia di modulo da mola a mola di una percentuale, dovuta alle velocit? di oscillazione, che pu? in casi concreti attestarsi attorno al 10%, ma anche viene a variare con il tempo tra un valore massimo ed un valore minimo corrispondenti alla velocit? angolare della carcassa della testa alla quale viene sommato o sottratto un 10% della detta velocit? angolare. Dato che le forze centrifughe alla periferia della testa levigatrice sono direttamente proporzionali sia al raggio di rotazione che al quadrato della velocit? angolare, ne deriva che l'effetto di variazioni di velocit? angolare attorno al 10% si traduce in variazioni di forze centrifughe sulle mole radiali attorno al 20% con in pi? un anticipo od un ritardo di queste variazioni rispetto alla rotazione della carcassa della testa, il che si traduce in sollecitazioni di flessione dell'albero della medesima che ruotano in anticipo od in ritardo rispetto alla carcassa della medesima testa e quindi in un suo sbilanciamento rotante praticamente impossil" compensare con 1'appiicazione di masse di bilanciamento e quindi esiziali per la durata della medesima testa, a meno di adottare straordinari provvedimenti di ammortizzamento di dette vibrazioni che inciderebbero molto sulla robustezza e sulla complicazione strutturale ed il costo di una testa di levigatura senza aggiungere sostanziali vantaggi operativi. D'altra parte non ? possibile rinunciare all'oscillazione lungo assi radiali delle mole a settori oscillanti per consentire una loro usura la pi? uniforme possibile ed il contatto con il materiale lapideo sviluppato lungo una linea radiale delle medesime mole.
Si sa inoltre che la domanda di brevetto italiana No. PD 91A000078, depositata il 23 Aprile 1991, descrive, ed illustra in particolare nella sua figura 1, una testa di levigatura munita di un meccanismo comprendente una camma del tipo descritto nei sopracitati brevetti e domande tedeschi, sulla quale si appoggia a rotolamento almeno un rullo che, mediante manovellismo, comunica il suo movimento in direzione assiale rispetto alla testa ad almeno un albero, disposto radialmente, attorno al quale oscilla uno dei settori della mola, ed una pluralit? di coppie di elementi dentati, ingranati tra di loro, provvedenti ad invertire il senso di oscillazione ad alberi adiacenti in modo che mole adiacenti oscillino in sensi reciprocamente inversi
In alternativa, si pu? prevedere di usare pi? rulli rotolanti sulla camma, ciascuno collegato mediante manovellismo ad un rispettivo albero radiale.
Le coppie di elementi dentati collegano tra di loro tutti gli alberi radiali adiacenti e chiudono su se stessa la trasmissione del movimento di oscillazione dei medesimi alberi perch?, se si contano gli alberi radiali montati su una medesima testa e a condizione che il numero di detti alberi sia pari, succede che il primo e l'ultimo albero siano collegati direttamente da una coppia di elementi dentati, oltre che indirettamente da tutte le coppie di elementi dentati interposte.
Questo sistema di serie chiusa di elementi dentati riesce a funzionare correttamente solo a due condizioni, o si impiega contro la camma un solo rullo a rotolamento facendo trascinare tutti gli alberi radiali dal solo albero radiale collegato da manovellismo al medesimo rullo di collegamento, oppure, se i rulli sono pi? di uno {per esempio quattro), i manovellismi devono tener conto delle differenze di fase che intercorrono tra i differenti rulli. Nel primo caso si ha l'inconveniente che azionado tutti gli alberi radiali tramite un unico rullo ed un unico manovellismo, le sollecitazioni meccaniche su di loro possono essere cosi1 forti da far temere rotture del rullo, di suoi supporti o del manovellismo, oppure si corre il pericolo di un'usura precoce della camma provocata dalle eccessive sollecitazioni sul medesimo rullo. Nel secondo caso o si impiega una camma lavorata a tolleranze strettissime e, di conseguenza, molto costosa, o si devono consentire giochi tra camma e rulli tali da compensare le tolleranze di lavorazione della camma ma in questo caso si va a scapito della simmetria di velocit? delle singole mole radiali a settore con conseguenti variazioni di velocit? totale delle singole moli e sbilanciamento della medesima testa. Si tenga inoltre presente che un sistema di camma e rulli ? sempre limitato nella velocit? massima consentita da problemi di raffreddamento dei rulli che lavorano contro la camma e, come nel presente caso, quando parecchie mole a settori sono mosse da un numero inferiore di rulli e manovellismi e da un unico sistema chiuso di elementi dentati succede che le perdite energetiche possano essere cosi' grandi da introdurre non piccoli problemi di raffreddamento all'interno della medesima testa di levigatura.
Si capisce quindi che il sistema di alberi di oscillazione di mole a settori descritto nella sopraddetta domanda di brevetto italiana non risulti poi tanto attraente.
Di conseguenza, uno scopo principale della presente invenzione ? di realizzare una testa di sgrossatura, levigatura e lucidatura per materiale lapideo come graniti, o simili e ceramici, che abbia i sopraddetti inconveni di sbilanciamento il pi? possibile ridotti od addirittura completamente eliminati.
Un altro scopo della presente invenzione ? di realizzare una testa di sgrossatura, levigatura e lucidatura, come sopra definita, che riduca od elimini gli sbilanciamenti mediante mezzi che risultino il pi? possibile semplici, economici ed efficaci.
I precedenti ed altri scopi vengono raggiunti da una testa del tipo munita di disco ruotante inclinato per l'oscillazione delle mole a settori, nella quale si riduce il numero di alberini, che prelevano il movimento di mole oscillanti a settori dal detto disco inclinato mobile, sostituendo ad un certo numero di alberini un corrispondente numero di coppie di elementi dentati aventi il compito di invertire il movimento di oscillazione di adiacenti mole oscillanti a settori, alla condizione che la serie di elementi dentati non si chiuda su se stessa.
In particolare, il numero di alberini viene dimezzato ed il numero di coppie di elementi dentati diventa uguale al numero di alberini rimasti.
In alternativa, per avere un perfetto bilanciamento, il numero di alberini viene ridotto ad un terzo ed il numero di coppie di elementi dentati diventa uguale al doppio del numero di alberini.
In ulteriore alternativa, il numero alberini ridotto a due ed il numero di coppie di elementi dentati diventa uguale alla differenza tra il numero N di mole a settori impiegate ed il numero di alberini, pari a due, cio? N-2, alla condizione che N sia un numero pari divisibile per due ma non per quattro.
In particolare, con due alberini si possono impiegare sei mole a settori e quattro coppie di elementi dentati, cio? due coppie di elementi dentati per alberino.
In alternativa, con due alberini si possono impiegare dieci mole a settori con otto coppie di elementi dentati, quindi quattro coppie di ingranaggi per ogni alberino.
In ulteriore alternativa, con due alberini si possono impiegare quattordici mole a settori con dodici coppie di elementi dentati, quindi sei coppie per ogni alberino.
Le caratteristiche della presente invenzione sono particolarmente descritte nelle rivendicazioni formanti la parte conclusiva della presente domanda. Tuttavia, altre caratteristiche e pregi risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di esempi di realizzazione dell'invenzione, da considerarsi a solo titolo esemplificativo e non limitativo, corredata dagli allegati disegni, nei quali:
la figura 1 ? una vista laterale sezionata di un tipo di testa sgrossatrice e levigatrice di tecnica anteriore alla quale si possono applicare i perfezionamenti della presente invenzione;
la figura 2 ? una vista parziale sezionata dall'alto della medesima testa di tecnica anteriore;
la figura 3 ? una rappresentazione schematica di principio della medesima testa di tecnica anteriore illustrante la presenza di sei alberini per provocare 11osci11azione di sei corrispondenti mole a settori oscillanti;
la figura 4 ? una rappresentazione schematica di principio della testa di tecnica anteriore, illustrata nella domanda di brevetto italiana qui sopra citata, mostrante il funzionamento di questa testa e come le coppie di elementi dentati finiscono con il costituire un sistema chiuso su se stesso con tutti gli inconvenienti sopra elencati;
la figura 5 ? una rappresentazione schematica di principio di un primo esempio di testa secondo l'invenzione che dimezza il numero di alberini ed introduce tante coppie di elementi dentati invertitori quanti sono gli alberini rimasti;
la figura 6 ? una rappresentazione schematica di principio di un secondo e preferito esempio di testa secondo l'invenzione nel quale il numero di alberini ? stato ridotto a due e sono state introdotte quattro coppie di elementi dentati invertitori, cio? un numero di coppie di elementi dentati doppio del numero di alberini;
la figura 7 ? una vista parziale sezionata dall'alto del primo esempio di testa secondo l'invenzione nel quale si distinguono chiaramente i tre alberini rimasti e le corrispondenti tre coppie di elementi dentati invertitori azionate dai medesimi;
la figura 8 ? una vista parziale sezionata dall'alto del secondo esempio di testa secondo l'invenzione nel quale si distinguono chiaramente i due alberini rimasti e le corrispondenti quattro coppie di elementi dentati invertitori azionate dai medesimi;
le figure 9 e 10 sono una vista laterale sezionata ed una vista frontale, rispettivamente, di un primo elemento di meccanismo di manovella ed elemento dentato impiegabile sia nel primo che nel secondo esempio di realizzazione della presente invenzione;
le figure 11 e 12 sono una vista laterale sezionata ed una vista frontale di un secondo meccanismo di elemento dentato a due settori circolari opposti impiegabile nel secondo esempio di realizzazione dell'invenzione; e
le figure 13 e 14 sono una vista laterale sezionata ed una vista frontale di un terzo meccanismo di elemento dentato cosiddetto troncato o ad un solo settore circolare impiegabile sia nel primo che nel secondo esempio di rea!izzazione dell'invenzione.
Si considerino dapprima le figure da 1 a 3 per ben comprendere il problema di tecnica anteriore che la presente invenzione intende risolvere.
Secondo questa tecnica anteriore, una testa sgrossatrice e levigatrice 10 comprende un albero centrale di rotazione 12 discendente da una flangia di collegamento 14 alloggiata in una custodia 16 per organi in movimento, detta custodia 16 essendo collegata inferiormente mediante una flangia 18 ad un coperchio fisso 20 che con un riparo esterno 22 ed una guarnizione interna 24 forma un sistema a tenuta ermetica per una carcassa 26 della medesima testa 10.
La carcassa 26 consiste di due semigusci sovrapposti, uno superiore 28 ed uno inferiore 30, e racchiude tutti i meccanismi che consentono il trascinamento in rotazione e l'oscillazione attorno ad assi radiali di mole a settori, come la mola 32a visibile in figura 1. La mola 32a risulta (come pure altre simili mole qui non rappresentate) fissata ad un piede 34a collegato ad un albero 36a entrante nel semiguscio inferiore 30 della carcassa 26. Ovviamente, il numero delle mole a settori deve essere superiore ad uno dove un numero consueto e che consente facilit? costruttive ? sei.
Gli alberi 36a-f, attorno ai quali oscillano i piedi 34a-f delle mole a settori 32a-f, vengono ospitati in cuscinetti a bussola 38a-f attraversanti il semiguscio inferiore 30 e si collegano a bracci di leva 40a-f che, mediante alberini 42a-f fissati ad una ghiera esterna 44 di un disco rorante inclinato 46, ricevono dal medesimo disco oscillante 46 un movimento alternativo sostanzialmente lungo la direzione dell'asse centrale 48 di rotazione della testa 10. Il detto disco oscillante 46 comprende, oltre alla ghiera esterna 44, un cuscinetto a sfere 50 ed una ghiera interna 52 collegata integralmente ad un albero cavo 54 ruotante coassiale con l'albero centrale 12 della testa 10 per? ad una velocit? differente che viene stabilita da un sistema di elementi dentati 56, 58, 60 e 62 da lungo tempo noto nella tecnica anteriore, per esempio gi? descritto nel sopra citato brevetto tedesco No. 800.112 al quale si rimanda con particolare riferimento alla sua figura 1.
A dire il vero il disco rotante inclinato 46 ? sostanzialmente uguale al disco 7 che compare nelle figure 1 e 2 del sopra citato brevetto italiano No. 1.175.191 di Marcello T0NCELLI rispetto al quale presenta solo un migliore sistema per accogliere gli alberini 42a-f ed una migliore articolazione a snodo 64 tra gli alberini 42a-f ed i bracci di leva 40a-f.
Il principio di funzionamento di questa testa di tecnica anteriore viene particolarmente illustrato in figura 3 nella quale ad elementi uguali rappresentati nelle figure 1 e 2 sono stati dati medesimi simboli numerici.
Come si vede nella sopraddetta figura 3, il disco inclinato 46, formato dalla ghiera esterna 44, dal cuscinetto a sfere 50 e dalla ghiera interna 52, porta fissati alla sua periferia sei alberini 42a-f, ciascuno dei quali si impegna con un braccio di leva 40a-f che aziona rispettivamente un albero 36a-f di ciascuno dei piedi 34a-f portanti le mole a settori 32a-f (non visibili in figura 3). Da questa figura si comprende come il fatto di dover prelevare il movimento del disco inclinato 46 da differenti punti indicati dalle lettere A, B, C, D, E ed F porta come conseguenza che le ampiezze e le velocit? di oscillazione delle differenti mole a settori siano sfalsate di fase tra di loro di circa 60? e ci? si riflette particolarmente nelle velocit? di oscillazione delle singole mole che si presentano sfalsate di fase tra di loro, non rimandendo uguali lungo la circonferenza della testa.
Tanto per dare un esempio significativo, considerando la figura 3 che ? una rappresentazione altamente schematizzata della testa rappresentata nelle figure 1 e 2, si vede che fissando ad arbitrio un asse delle origini 0 uscente dal centro della medesima testa e passante per una posizione A corrispondente ad un primo alberino 42a, il piede 34a ad esso collegato attraverso il braccio di leva 40a viene mosso per esempio in avanti, rispetto alla testa, ad una velocit? V data dallo spostamento assiale del disco inclinato 46. L'alberino 42b uscente dal punto B sulla circonferenza del disco 46 scostato di 60? si muove ad una velocit? pari a quella dell'alberino nel punto A moltiplicata per il coseno dell'angolo tra i due punti e, di conseguenza, la velocit? del piede 34b mosso dal11alberino 42b uscente dal punto B sar? pari a Vcos60? , cio? 1/2.V. Cosi1di seguito il piede 34c controllato dall'alberino 42c uscente dal punto C si muover? a velocit? Vcosl20? , cio? -1/2.V. Il piede 34d controllato dall'alberino 42d uscente dal punto D si muover? a velocit? Vcosl80, cio? -V e cosi' via. Il piede successivo 34e si muover? a velocit? Vcos 240? , cio? -1/2.V e quello ancora successivo 34f a velocit? Vcos300? , cio? 1/2.V. Si vede quindi che le velocit? di oscillazione delle mole a settore variano lungo la circonferenza della tesa a seconda della posizione in cui si trovano, essendo in certi punti maggiori, in altri minori ed addirittura arrivando a cambiare di segno. In pi?, questa distribuzione di velocit? di oscillazione delle mole a settori ruota lentamente rispetto alla testa a causa del sistema di ingranaggi 56-62 e quindi la data distribuzione di velocit? avanza o retrocede lungo la circonferenza della testa. La velocit? di rotazione delie medesime mole, che ? data dalla somma vettoriale della velocit? di rotazione della testa e della velocit? di oscillazione attorno agli alberi 36a-f, risulta variabile attorno ad un valore medio, dato dalla rotazione della testa, attorno al quale varia il valore della velocit? di oscillazione delle mole. Siccome le forze centrifug agenti sulle mole a settori sono direttamente proporzionali al quadrato della loro velocit? angolare e siccome questa velocit? angolare potrebbe subire variazioni dell'ordine del 10% a causa delle oscillazioni impartite alle medesime mole a settori, ne consegue che si avrebbero variazioni di forze centrifughe dell'ordine del 20% sulle mole con induzione di vibrazioni da sbilanciamento dinamico.
Vibrazioni di questo tipo sono molto difficili da smorzare perch? le variazioni di velocit? sono piuttosto elevate e l'unico modo per ridurle od eliminarle ? di ridurre queste variazioni o di compensarle a coppie.
Un modo suggerito in tecnica anteriore per compensare a coppie queste variazioni viene descritto nella sopracitata domanda di brevetto italiana No. PD91A000078 e consiste nell'azionare i piedi delle mole a settori mediante uno o pi? rulli appoggienti su una camma presente entro la medesima testa e nel1'accoppiare tra di loro alberi di piedi adiacenti mediante coppie di elementi dentati invertitori di movimento. In questo caso, almeno teoricamente si verrebbe ad avere che i piedi di mole adiacenti si muoverebbero in senso reciprocamente inverso compensando a coppie gli effetti delle oscillazioni dei piedi sulla rotazione della testa e quindi dovrebbero scomparire completamente le vibrazioni da sbilanciamento dinamico.
Una rappresentazione schematica di questo sistema di compensazione di tecnica anteriore viene illustrata in figura 4 nella quale si vedono sei piedi 34'a-f di mole a settori portate in movimento da quattro rulli 66a-d appoggiati su una camma circolare 68, ovviamente inclinata, girevole all'interno di una testa 10' a velocit? differente secondo il metodo universalmente noto dei gruppi di ingranaggi, i rulli 66a-d azionando mediante bracci di leva 40'a, 40?c, 40?d e 40'f i rispettivi piedi 34'a, 34'c, 34'd e 34'f attraverso i loro alberi 36'a, 36'c, 36'd e 36'f ed essendo tutti gli alberi 36?a-f dei piedi 34'a-f tra loro collegati da ingranaggi uguali 70a-f, dove gli ingranaggi si impegnano tutti tra di loro in modo da formare entro la medesima testa 10' una catena di elementi dentati chiusa su se stessa.
Purtroppo proprio il fatto che la catena degli elementi dentati 70a-f sia chiusa su se stessa rende il funzionamento di questa testa molto critico ed impone o di impiegare uno solo dei rulli 66a-d, o di adottare una costruzione a strettissime tolleranze della camma 68 e dei rulli 66a-d, a meno di interporre molle di compensazione sui supporti dei rulli che per? avrebbero un effetto negativo sulla distribuzione di velocit? di oscillazione delle mole a settori e quindi reintrodurrebbero, in modo incontrollabile, gli sbilanciamenti che si vorrebbe eliminare.
Inoltre, se gli inevitabili giochi tra camma 68 e rulli 66a-d possono essere effettivamente compensati da mezzi elastici, ci? comporta la limitazione di poter ruotare la testa in un solo senso il che diminuisce l'utilizzabilit? della medesima.
Tutti i sopraddetti inconvenienti di tecnica anteriore vengono parzialmente o totalmente eliminati dai due esempi di realizzazione di teste 110 e 210 illustrati rispettivamente nelle figure 5 e 7 e nelle figure 6 e 8.
Esaminando assieme le figure 5 e 7, si vede che nella testa 110 il movimento di oscillazione dei piedi 134a-f viene assicurato da tre soli alberini 142b, 142d e 142f che assicurano direttamente l'azionamento dei piedi 134b, 134d e 134f attraverso rispettivi bracci di leva 140b, 140d e 140f ed indirettamente l'azionamento dei piedi 134a, 134c e 134e attraverso settori di elementi dentati tronchi 180a, 180c e 180e che si impegnano rispettivamente con profili dentati presenti sui bracci di leva 140b, 140d e 140f.
Un disco inclinato 146 ? munito di una ghiera esterna 144 di un cuscinetto 150 e di albero cavo 154 del tutto simili alla ghiera esterna 44 ed all'albero cavo 54 della realizzazione di tecnica anteriore illustrata nelle figure 1 e 2 e funziona esattamente come il disco inclinato 46 delle dette due figure, con la sola eccezione di portare, invece di sei alberini 42a-f, tre soli alberini 142b, 142d e ?42f. La distribuzione delle velocit? di oscillazione dei piedi 134a-f ? quella illustrata in figura 5 dove, avendo indicato con V la velocit? di oscillazione del piede 134a, per l'inversione provocata dalla coppia di elementi dentati 180a e 140b, risulta pari a -V la velocit? di oscillazione del piede 134b. Lo sfasamento di 120? del l'alberi no 142d rispetto all'alberino 142b fa in modo che la velocit? di oscillazione del -piede 134d sia pari a 1/2, V e l'inversione provocata dalla coppia di elementi dentati 140d e 180c produce una velocit? di oscillazione pari a 1/2, V del piede 134c. Allo stesso modo, lo sfasamento di 240? dell ' alberino 142f rispetto all'alberino 142b fa in modo che la velocit? di oscillazione del piede 134f sia pari a 1/2, V e l'inversione della coppia di elementi dentati 140f e 180e produce una velocit? di oscillazione pari a 1/2, V del piede 134e. Come si comprende dall'esame della figura 5, la distribuzione delle velocit? di oscillazione, andando dal piede 134a al piede 134f, ?: V, -V, -1/2, V, 1/2, V, -1/2, V e 1/2,V. Si vede che la coppia di piedi 134a e 134b compensa internamente le velocit? di oscillazione V e -V come pure fanno le coppie di piedi 134c e 134d e 134e, 134f, compensando internamente le velocit? di oscillazione -1/2, V e 1/2, V, -1/2V e l/2v. Da questa distribuzione di velocit? di oscillazione si vede che si ha compensazione di velocit? tra i piedi 134a e 134b e tra i piedi 134c, 134d, 134e e ?34f, mentre sussiste ancora un certo sbilanciamento di velocit? tra il piede I34b ed il piede 134c e tra ilpiede 134f ed il piede 134a.
Ovviamente, essendo gli sbilanciamenti di velocit? ridotti a solo due, risultano ridotti gli sbilanciamenti dinamici della testa 110.
Questi sbilanciamenti residui possono essere sostanzialmente eliminati dalla testa 210 dell'esempio di realizzazione illustrato nelle figure 6 e 8.
Infatti, esaminando le figure 6 e 8, si vede che nella testa 210 il movimento di oscillazione dei piedi 234a-f viene assicurato da due soli alberini 242c e 242f che assicurano direttamente l'azionamento dei piedi 234c e 234f attraverso rispettivi bracci di leva 240c e 240f ed indirettamente l'azionamento dei piedi immediatamente adiacenti 234b e 234e attraverso settori di elementi dentati doppi 260b e 260c e dei piedi successivi 234a e 234d attraverso settori di elementi dentati tronchi 280a e 280d che si impegnano rispettivamente con profili dentati presenti sui settori di ingranaggi doppi 260b e 260c.
Come si pu? notare nelle due sopraddette figure, gli alberini 242c e 242f sono collegati a punti diametralmente opposti della ghiera esterna 244 del disco inclinato 246 che ? simile al disco inclinato 46 di tecnica anteriore ma ? munito di solo due alberini opposti, cio? sfasati di 180?. Come si pu? facilmente capire dalla considerazione delle figure 6 e 8, i movimenti in direzione assiale dei due alberini opposti 242c e 242f sono pure opposti in modo che le velocit? di oscillazione degli opposti piedi 234c e 234f sono V e -V, rispettivamente. La coppia di elementi dentati 240c, 260b inverte il movimento di oscillazione di modo che la velocit? di oscillazione del piede 234b risulta -V e quindi la coppia di elementi dentati 260b, 280a inverte ancora il movimento di oscillazione di modo che la velocit? di oscillazione del piede 234a risulti ancora V. Allo stesso modo, la coppia di elementi dentati 240f, 260e inverte il movimento di oscillazione di modo che la velocit? di oscillazione del piede 234e risulti V e quindi la coppia di elementi dentati 260e, 280d inverte ancora il movimento di oscillazione di modo che la velocit? di oscillazione del piede 234d risulti ancora -V. In conclusione, esaminando i piedi 234a-f si vede che sono animati alternativamente da movimenti oscillatori opposti aventi in successione velocit? V, -V, e V e -V. Questo significa che ogni piede ha velocit? di oscillazione esattamente opposta da quella del piede adiacente e che quindi le velocit? di oscillazione si compensano esattamente a coppie non invertendo sostanzialmente in alcun modo nel bilanciamento delle mole a settori della testa 210.
Si esaminino ora le figure 9 e 10 che mostrano i bracci di leva 140 e 240 muniti di ingranaggi.
Detti bracci di leva 140 e 240 comprendono una sezione di staffa 310 munita di una rientranza 312 fatta per accogliere un'articolazione di uno degli alberini 242c o 242f, per esempio, del tipo dell'articolazione a snodo 64 mostrata in figura 1, seguita da una sezione piana 314 munita di un foro centrale a pareti rigate 316 che serve ad impegnare uno degli alberi 136b, 136d e 136f, dei piedi ?34b, 134d e 134f, della testa 110, oppure uno degli alberi 236c e 236f dei piedi 234c e 234f della testa 210.Alla sezione piana 314 ? collegata una sezione inclinata 318 munita di dentatura che serve ad accoppiare il braccio di leva 140 con l'ingranaggio tronco 180 oppure il braccio di leva 240 con uno dei settori di elementi dentati doppi 260, a seconda che vengano impiegati nella testa 110 o nella testa 210.
Le figure 11 e 12 mostrano uno dei settori ad elementi dentati doppi 260 che servono alla trasmissione di movimento agli alberi 236b e 236c dei piedi 234b e 234c della testa 210. Detto settore 260 comprende una zona piana centrale 320 munita di foro centrale 322 a pareti rigate che serve ad impegnare uno degli alberi 236b o 236c e collegata a due sezioni inclinate 324 e 326 munite di dentatura per ricevere movimento dai bracci di leva 240 e trasmetterlo ai settori di elementi dentati tronchi 280.
Le figure 13 e 14 mostrano i settori di elementi dentati tronchi 180 e 280 che servono alla trasmissione di movimento dall'albero 136b all'albero 136a, dall'albero 136d all'albero 136c e dall'albero 136f all'albero 136e nella testa 110, oppure dall'albero 236b all'albero 236a e dall'albero 236c all'albero 236d nella testa 210. Detti settori di elementi dentati tronchi comprendono una zona piana 330 munita di foro 332 a pareti rigate per impegnare uno degli alberi 236a o 236d dei rispettivi piedi 234a e 234d e collegata ad una sezione inclinata 334 munita di dentatura che viene trascinata dalla dentatura 318 dei bracci di leva 140 nella testa 110 e dalla dentatura 326 dei settori ad elementi dentati doppi 260 nella testa 210. Questi settori 180 e 280 finiscono troncati per impedire di chiudere la catena di elementi dentati entro le teste 110 e 210 allo scopo di accogliere ogni possibile tolleranza di fabbricazione nei bracci di leva 140 e 240, nelle dentature 318, 324, 326 e 334 e nelle posizioni angolari degli alberini 142b, 142d e 142f della testa 110 e degli alberini 242c e 242f della testa 210.
Quanto ? stato qui sopra esposto descrive ed illustra due esempi di realizzazione della presente invenzione dati a titolo esemplificativo e non limitativo.
Cambiamenti e variazione logiche ed equivalenti che possano venire in mente ad un esperto in questo particolare ramo tecnico dalla lettura dei sopraddetti esempi di realizzazione si devono tutti qui ritenere protetti.
Per esempio, non ? detto che i bracci di leva 140 e 240 debbano essere fatti a settori con i lati appiattiti, potendo, se si dispone di spazi sufficienti,essere fatti di forma circolare o di settore circolare a lati divergenti. Lo stesso pu? valere per gli elementi dentati doppi 260 o per gli elementi dentati troncati 180 e 280. Ancora, non ? detto che lo snodo tra gli alberini 142 o 242 e i bracci di leva 140 e 240 debba essere del tipo sferico 64 mostrato in figura 1, potendosi impiegare al loro posto altri snodi ben conosciuti dagli esperti nel ramo.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice rotante (110, 210) per graniti e pietre simili, del tipo munita di disco ruotante inclinato (146,' 246) per provocare oscillazione di mole a settori (42), caratterizzati dalla riduzione del numero di alberini (142b, 142d, 142f; 242c, 242f) che prelevano il movimento per le mole oscillanti a settori dal detto disco inclinato mobile (146, 246), sostituendo ad un certo numero di alberini (142, 242) un corrispondente numero di coppie di elementi dentati (140, 240; 180, 280; 260) il compito di invertire il movimento di oscillazione di adiacenti mole oscillanti a settori (42), alla condizione che la serie di elementi dentati (140, 240; 180, 280; 260) non si chiuda su se stessa.
  2. 2. Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice, come alla rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che il numero di alberini (142) viene dimezzato ed il numero di coppie di elementi dentati (140, 180) diventa uguale al numero di alberini rimasti.
  3. 3. Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice, come alla rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che per avere un perfetto bilanciamento, il numero di alberini (242) viene ridotto ad un terzo ed il numero di coppie di elementi dentati (240, 260, 280) diventa uguale al doppio del numero di alberini (242).
  4. 4. Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice, come alla rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che il numero di alberini (242) viene ridotto a due ed il numero di coppie di elementi dentati (240, 260, 280, ecc..) diventa uguale alla differenza tra il numero N di mole a settori (32) impiegate ed il numero di alberini (242), pari a due, cio? N-2, alla condizione che N sia un numero pari divisibile per due ma non per quattro.
  5. 5. Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice, come alla rivendicazione 4, caratterizzati dal fatto che con due alberini (242) si possono impiegare sei mole a settori (32) e quattro coppie di elementi dentati (240, 260, 280) cio? due coppie di elementi dentati per alberini (242).
  6. 6. Perfezionamenti a testi levigatrice e lucidatrice, come alla rivendicazione 4, caratterizzati dal fatto che con due alberini (242) si possono impiegare dieci mole a settori (32) con otto coppie di elementi dentati (240, 260, 280) quindi quattro coppie di elementi dentati per ogni alberini (242).
  7. 7. Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice, come alla rivendicazione 4, caratterizzati dal fatto che con due alberini (242) si possono impiegare quattordici mole a settori (32) con dodici coppie di elementi dentati (240, 260, 280), quindi sei coppie per ogni alberino (242).
ITPD930186A 1993-09-22 1993-09-22 Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice per graniti e pietresimili IT1263400B (it)

Priority Applications (3)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITPD930186A IT1263400B (it) 1993-09-22 1993-09-22 Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice per graniti e pietresimili
DE69416076T DE69416076T2 (de) 1993-09-22 1994-09-17 Ein Lapp- und Polierkopf für Granit und ähnliches Gestein
EP94202683A EP0649706B1 (en) 1993-09-22 1994-09-17 Improvements to a lapping and polishing head for granites and similar stones

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITPD930186A IT1263400B (it) 1993-09-22 1993-09-22 Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice per graniti e pietresimili

Publications (3)

Publication Number Publication Date
ITPD930186A0 ITPD930186A0 (it) 1993-09-22
ITPD930186A1 true ITPD930186A1 (it) 1995-03-22
IT1263400B IT1263400B (it) 1996-08-05

Family

ID=11390443

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITPD930186A IT1263400B (it) 1993-09-22 1993-09-22 Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice per graniti e pietresimili

Country Status (3)

Country Link
EP (1) EP0649706B1 (it)
DE (1) DE69416076T2 (it)
IT (1) IT1263400B (it)

Families Citing this family (6)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
IT1293124B1 (it) * 1997-06-18 1999-02-11 Giani & Grazzi Meccanica S R L Testa levigatrice e lucidatrice per lastre lapidee
ITMI20040311U1 (it) * 2004-06-24 2004-09-24 Dario Toncelli Testa di le igatura per materiali lapidei duri
IT1404573B1 (it) * 2011-02-24 2013-11-22 Toncelli Macchina e mandrino per la levigatura o lucidatura di lastre di materiale lapideo o litoide.
ITFI20120227A1 (it) * 2012-10-25 2014-04-26 Comes Srl Carter di contenimento per teste portautensili
CN103331679A (zh) * 2013-06-17 2013-10-02 廖季锋 一种固定式抛光机
CN111761504B (zh) * 2020-07-07 2022-03-18 温州职业技术学院 一种家具生产用环保型表面处理装置

Family Cites Families (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US2105634A (en) * 1936-04-10 1938-01-18 Marbriere De Paris Sa Soc Machine for facing the surfaces of hard substances by pressure
DE800112C (de) * 1949-07-15 1950-09-01 Karl Dipl-Ing Fickert Flaechenschleif- und Poliermaschine
DE2607804A1 (de) * 1976-02-26 1977-09-01 Heinrich Fickert Vorrichtung zum flaechenschleifen von hartgestein und aehnlichen materialien mit diamantwerkzeugen
IT1175191B (it) * 1983-03-14 1987-07-01 Marcello Toncelli Testa rotante con mole a settori oscillanti, con meccanismo di comando a disco inclinato, per levigatura di marmi, graniti e pietre dure
IT1247256B (it) * 1991-04-23 1994-12-12 Simec Spa Testa per la lucidatura di marmo, granito e materiali lapidei in genere con mole oscillanti.

Also Published As

Publication number Publication date
EP0649706B1 (en) 1999-01-20
IT1263400B (it) 1996-08-05
DE69416076D1 (de) 1999-03-04
DE69416076T2 (de) 1999-06-02
EP0649706A1 (en) 1995-04-26
ITPD930186A0 (it) 1993-09-22

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITPD930186A1 (it) Perfezionamenti a testa levigatrice e lucidatrice per graniti e pietre simili
US3918326A (en) Balancer with flexible gear to move weight
ITMO970082A1 (it) Testa di lucidatura per materiali lapidei in granito, pietre dure o materiale ceramico, dotata di moto tangenziale oscillante continuo dei settori abrasivi.
EP0908271B1 (en) Lapping head with oscillating toolholders
EP0437831B1 (en) Lapping head with floating grinders for rocky materials, particularly for granite slabs
ITVI940017A1 (it) Testa di lucidatura, particolarmente per lastre di marmo, granito, gres porcellanato ed altri materiali lapidei
JPS63232970A (ja) 重回転バレル加工法
CN106048550B (zh) 蒸镀装置及包含基于蒸镀装置的成膜工序的制造方法
JPH0725018B2 (ja) 石材用研磨ヘッド
JP2007152499A (ja) ワーク研磨方法
WO2015044845A1 (en) Orbital lapping head for natural stone, agglomerated and ceramic materials
US3177554A (en) Vibration device enclosed in the core of molds for casting concrete pipes
EP0510603B1 (en) Grinder head, particularly for polishing marble, granite and stone materials in general
WO2009090551A1 (en) 'head for the treatment of stone and ceramic material
KR20070024587A (ko) 경질석 재료의 워크피스를 기계 가공하기 위한 래핑 헤드
ITFI960132A1 (it) Testa per macchine destinate alla levigatura e lucidatura di materiali come marmi,gres e graniti
ITFI950066A1 (it) Testa perfezionata per macchine lucidatrici con bracci portasettori oscillanti
US712058A (en) Driving mechanism.
US3659464A (en) Mechanical vibrator
US76755A (en) Impeovement in machines for polishing wood
ITPD20030013U1 (it) Piattello oscillante per pompa a pistoni assiali
US996264A (en) Machine for fabrication of pipes.
JPS6130369A (ja) 研磨装置
ITTV970030U1 (it) Testa di levigatura per materiali lapidei con rotazione differenziale dei rulli abrasivi.
US853440A (en) Means for imparting rotary reciprocating motion.

Legal Events

Date Code Title Description
0001 Granted
TA Fee payment date (situation as of event date), data collected since 19931001

Effective date: 19980922