ITPD20110206A1

ITPD20110206A1 - Piatto termico di tipo perfezionato

Info

Publication number: ITPD20110206A1
Application number: IT000206A
Authority: IT
Inventors: Roberto Marcato
Original assignee: Roberto Marcato
Priority date: 2011-06-20
Filing date: 2011-06-20
Publication date: 2012-12-21
Also published as: US20140116270A1; WO2012176121A1; EP2720588A1; CN103826512B; CA2840016C; UA109062C2; BR112013032597A2; AU2012274948A1; RU2532803C1; CN103826512A; EP2720588B1; CA2840016A1; JP2014519940A

Description

Piatto termico di tipo perfezionato

Descrizione

Il piatto dell’invenzione è destinato ad essere utilizzato nell’ambito della ristorazione in genere, in particolare in sostituzione di ogni piatto per la somministrazione dei cibi cotti, consentendo agli avventori di consumare pasti a lungo più caldi. E’ prevedibile ogni estensione del termine piatto ad ogni contenitore di tipo noto utilizzato nel settore per il trattenimento ed il mantenimento dei cibi cotti in temperatura per un tempo molto elevato.

Stato della tecnica

L’inconveniente maggiore per un avventore, ad esempio, di una pizzeria è di non arrivare a finire la pizza senza che questa si sia raffreddata talmente tanto da aver perso gran parte dei suoi aromi. Tale esempio eclatante è sintomatico di un qualsivoglia tipo di ristorazione che ha, come noto, gli stessi problemi.

Tale inconveniente ha ovviamente una natura fisica, perfettamente spiegabile in base ai principi di termodinamica. Esemplificando, la diminuzione di temperatura della pietanza comincia già dalla preparazione del piatto, quando cioè il cibo viene prelevato dal suo ambiente di cottura, ed essendone più caldo, cede calore all’ambiente circostante ed al piatto stesso.

La velocità di trasmissione del calore, e quindi il tempo di raffreddamento della pietanza è levata da molteplici coefficienti di scambio termico e dalla variazione degli stessi coefficienti in funzione della massa e della forma della pietanza. Il piatto, normalmente di ceramica, tenderà a non assorbire molto calore, dato che la ceramica ha una bassa capacità termica, ma indubbiamente ne assorbirà durante il tempo del pasto. Alla fine del pasto, infatti il piatto risulterà appena tiepido (la ceramica è un isolante termico), mentre la pietanza sarà molto più fredda che non all’inizio.

La tecnica percorsa con esiti più promettenti per ovviare al sopradescritto inconveniente è quella di preriscaldare i piatti di portata con l’intenzione di mantenere più a lungo il calore della pietanza.

Tuttavia perché questa tecnica abbia un risultato apprezzabile necessiterebbe aumentare ad un temperatura molto elevata il piatto, rendendolo intrasportabile dal cameriere.

Altra tentativo esperito nel passato riguarda Γ aumento della capacità termica dei piatti.

Sono noti i piatti di notevole spessore che grazie alla loro massa presentano una relativamente elevata inerzia termica.

Rispetto ai piatti di piccolo spessore, i quali presentano una modestissima e quasi irrilevante capacità termica, i piatti di notevole spessore sono molto apprezzati, anche se piuttosto ingombranti e di difficile gestione poiché consentono ai clienti, nell’ ambito di una attività di ristorazione, di poter procrastinare i tempi di raffreddamento.

Tali piatti di notevole spessore devono essere preventivamente posti entro un ambiente caldo, e solo dopo molto tempo, a causa della loro modesta conduttività termica, possono essere impiegati.

Naturalmente essendo il materiale omogeneo presentano l’inconveniente di riscaldarsi soprattutto sui bordi, ed anche nel fondo, quindi risulta disagevole il loro trattamento durante la preparazione delle portate e la relativa somministrazione.

Non possono essere portati ad una temperatura troppo elevata proprio perché la temperatura che potrebbero raggiungere i loro bordi potrebbe causare scottature agli avventori.

Si è cercato in passato di realizzare paste di materiale con una elevata capacità termica, ma con mediocri risultati soprattutto considerando un costo molto elevato di realizzazione.

Altro inconveniente di tali tipologie di piatti di pasta speciale ad elevata capacità termica consiste nel tempo necessario per poterli portare in temperatura.

Infatti dovendo essere riscaldati in maniera omogenea ma a modesta conduttività termica, devono essere posti in ambienti molto caldi per un certo tempo prima della loro preparazione.

Altro esperimento, che non ha conseguito il successo desiderato, è consistito nel realizzare piatti compositi.

Con un fondo di materiale ad elevata capacità termica abbinato ad un piatto soprastante.

La difficoltà di trattamento di tali piatti è evidente. Infatti il fondo si riscalda molto più del piatto e gran parte del calore accumulato tende a disperdersi in tutte le altre direzioni rispetto alla pietanza soprastante.

Tale piatto composito è stato da subito abbandonato per il pericolo di scottature.

Scopi deH’invenzione

Scopo principale della presente invenzione riguarda un piatto che possa mantenere il calore per un lungo periodo, od almeno a valori accettabili fino al termine della consumazione della portata su di essi accomodata.

Altro scopo della presente invenzione riguarda un piatto che possa essere riscaldato velocemente.

Un ulteriore scopo della presente invenzione riguarda un piatto che anche riscaldato, la temperatura dei suoi bordi rimanga sempre a valori accettabili e mai pericolosi per eventuali scottature.

Altro scopo della presente invenzione riguarda un piatto che possa essere agevolmente trattato dal personale di sala, e quindi anche il fondo possa sempre trovarsi ad una temperatura accettabile.

Altro scopo della presente invenzione riguarda un piatto che sia all’ esterno del tutto simile ad un piatto normale.

Un ulteriore scopo della presente invenzione riguarda un piatto che sia del tutto affidabile anche a innumerevoli cicli di riscaldamento e possa resistere agli shock termici delle lavastoviglie industriali.

Presentazione delfinvenzione

A tutti i suddetti scopi si riesce a rispondere con il piatto termico perfezionato come definito nelle sue caratteristiche essenziali nelle rivendicazioni.

Vantaggi dell’ invenzione

Tutti i sopradescritti inconvenienti sono superati dal piatto termico perfezionato oggetto dell’ invenzione

Tutti gli scopi sopraesposti, ed altri che appariranno nel proseguo della descrizione, sono conseguiti dal piatto termico perfezionato oggetto dell’ invenzione.

Si tratta di un piatto termico che presenta una lamina metallica addossata a contatto termico al fondo di un piatto, racchiuso entro una sua cavità.

Vantaggiosamente detta lamina metallica è disposta nella parte superiore della cavità e non a contatto ma opportunamente distanziata dalla sua parte inferiore. Preferibilmente tale cavità è realizzata accoppiando al fondo del piatto un fondello, unito addossato lungo la circonferenza.

Un ulteriore vantaggio di tale piatto è che la lamina in esso incorporata è disposta centralmente e non interessa i suoi bordi.

Altro pregio di tale piatto è che risulta riscaldabile per induzione.

Altro vantaggio di tale lamina è che risulta solidale al fondo del piatto solo in corrispondenza di limitate zone, lasciando senza costrizioni le restanti parti libere di dilatarsi termicamente in maniera differenziata rispetto al supporto.

Opportunamente detta lamina risulta a forma di un disco.

Tale disco ha maggiormente vantaggiosa una forma di corona circolare.

Altro vantaggio di tale lamina è che la sezione, corrispondente alla sezione del fondo del piatto, risulta oggetto di scanalatura passanti, o tagli, che consentono le proprie dilatazioni termiche.

Altro vantaggio di tali scanalature è che sono presenti in maniera alternata partendo dal centro e partendo dalla periferia consentendo ed agevolando ancora maggiormente dette dilatazioni termiche.

Breve descrizione dei disegni

Le caratteristiche tecniche dell’ invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

la fig. 1 mostra una sezione diametrale della parte superiore del piatto termico perfezionato;

la fig. 2 mostra il fondello del piatto termico perfezionato secondo una sezione diametrale;

la fig. 3 mostra la parte superiore del piatto secondo la fig. 1 provvisto inferiormente di lamina metallica;

la fig. 4 mostra il fondello di fig. 2 con disposta la pasta saldante lungo il bordo circonferenziale superiore.

la fig. 5 mostra una sezione del piatto termico perfezionato, da cui risalta la spaziatura presente tra fondello e lamina metallica;

la fig. 6, 7 e 8 mostrano un esempio di lamina metallica configurato come corona circolare provvista di tagli o scanalature passanti con disposizione alternata dal centro e dalla periferia.

Descrizione dettagliata

II piatto termico 1, oggetto dell’ invenzione è costituito essenzialmente da tre parti:

un piatto superiore 2, accoppiato ad un fondello 3 che realizza una cavità 4 entro cui è disposto una lamina metallica 5.

Il piatto superiore 1 ed il fondello 3 possono essere di normale ceramica, la quale pur essendo un materiale a bassa conduttività termica, trattengono abbastanza a lungo il calore accumulato dalla lamina metallica 5 e rilasciano gradualmente il suo calore, in maniera che la pietanza rimane sufficientemente a lungo riscaldata per poter essere consumata ancora calda dall’ avventore.

E’ molto importante che la parte inferiore del piatto superiore 2 sia in intimo contatto termico con la lamina metallica 5, mentre sia sufficientemente distanziata dal fondello 3, in questa maniera praticamente tutto il calore verrà trasmesso per conduzione al piatto superiore 2 ed il fondello 3 rimarrà praticamente freddo.

Questo consente di raggiungere gli scopi prefissi, lasciando al personale di sala un agevole trattamento del piatto termico 1, poiché il suo fondello 3 non arriverà mai a temperature pericolose per le mani.

Eventualmente, al fine di ridurre ulteriormente lo spessore del piatto termico 1, può essere interposto tra lamina metallica 5 e fondello 3 uno strato di opportuno isolante termico 6.

Si è constatato che la forma della lamina 5 che fornisce una maggiore uniformità di calore su di un piatto circolare è una forma circolare , e ancora maggiormente una corona circolare 8.

Tale corona circolare, è opportunamente provvista di una serie di scanalature passanti o tagli radiali, 9, 10

In tale maniera si consente di evitare gli shock termici al piatto dovuti al differente coefficiente di dilatazione termica tra i diversi materiali.

Si è riusciti a verificare che la disposizione migliore per minimizzare gli stati di tensione è che la corona circolare 8 possieda detti tagli radiali in disposizione alternata dal centro 9 e dalla periferia 10.

Contrariamente a quanto si sarebbe portati a pensare, i migliori risultati si sono conseguiti unendo detta corona circolare alla superficie inferiore del piatto solo in ristrette zone della corona circolare, ed in particolare solo in una ristretta zona centrale tra due tagli radiali successivi.

Una sagoma curvilinea di tali tagli radiali con disposizione alternata dal centro 12 e dalla periferia 11 rende minimi gli stress termici sul piatto della lamina metallica 13

Infittendo la disposizione di tali tagli radiali, aumentando la curvatura del loro profilo, sempre con disposizione alternata dal centro 14 e dalla periferia 15 esalta l’effetto positivo sopra esposto sulla parte superiore 2 del piatto termico 1 della lamina metallica 16.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Piatto termico comprendente un piatto superiore (2), chiuso inferiormente da un fondello (3) che realizza una cavità (4) al cui interno, sulla superficie inferiore del detto piatto superiore (2) è addossata una lamina metallica (5) ad alta capacità termica.
2. Piatto termico secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta lamina metallica (5) è opportunamente distanziata dalla superficie superiore del fondello (3).
3. Piatto termico secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che il detto fondello (3) è unito alla parte superiore (2) del piatto termico (1) lungo la circonferenza mediante una pasta saldante (7).
4. Piatto termico secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta lamina metallica (5) interessa solo la parte centrale del piatto termico (1) e non i suoi bordi.
5. Piatto termico secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta lamina è riscaldabile per induzione.
6. Piatto termico secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta lamina metallica (5) risulta solidale al fondo del piatto superiore (2) solo in corrispondenza di limitate zone.
7. Piatto termico secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta lamina metallica (5) ha la forma di disco.
8. Piatto termico secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta lamina metallica (5) ha la forma di una corona circolare.
9. Piatto termico secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta lamina metallica (5) è interessata da scanalature passanti, o tagli.
10. Piatto termico secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta lamina metallica (5) è interessata da scanalature passanti, o tagli, che sono presenti in maniera alternata partendo dal centro e partendo dalla periferia.