ITPD20100131A1 - Dispositivo di fissaggio di elementi in calcestruzzo - Google Patents
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Description
TITOLO
DISPOSITIVO DI FISSAGGIO DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO
DESCRIZIONE
II presente brevetto è attinente ai dispositivi di fissaggio di elementi prefabbricati in calcestruzzo e/o acciaio, e in particolare concerne un nuovo dispositivo di fissaggio di elementi prefabbricati in calcestruzzo armato ad esempio conci per costruzioni o di galleria.
E’ noto l’impiego di elementi prefabbricati in calcestruzzo armato per la realizzazione di costruzioni civili o industriali in genere.
Ad esempio è noto l’impiego di elementi prefabbricati o conci per la realizzazione di gallerie. I conci di galleria hanno forma tridimensionale con facce curvilinee e vengono affiancati a realizzare gli anelli della galleria. Sono noti conci curvilinei di forma sostanzialmente parallelepipeda, a facce parallele, utilizzati per comporre anelli retti nei tratti rettilinei delle gallerie. Sono anche noti conci di forma sostanzialmente trapezoidale, a facce non parallele, utilizzati per comporre anelli conici o rastremati, per i tratti rettilinei o curvi delle gallerie.
Per fissare tra loro detti elementi prefabbricati in calcestruzzo e/o acciaio è noto l’impiego di dispositivi di aggancio o fissaggio costituiti di un vitone o corpo di collegamento cilindrico esternamente filettato almeno ad entrambe le teste, atto ad avvitarsi, con ciascuna testa, entro tasselli o boccole con sede cilindrica internamente filettata per l’avvitamento di ciascuna testa dell’elemento di collegamento, dette boccole essendo annegate nel corpo dell’elemento prefabbricato.
Per unire due conci, ad esempio, occorre collocare uno dei conci e avvitare una testa del corpo di collegamento entro il tassello filettato inserito nel corpo deH’elemento prefabbricato.
Per fissare relemento prefabbricato affiancato, occorre posizionare il relativo tassello, annegato in detto elemento prefabbricato da fissare, in posizione corrispondente al tassello deH’elemento prefabbricato già posizionato e, agendo sull’ elemento di collegamento, mediante una chiave o pinza, lo si avvita entro il secondo tassello determinando ravvicinamento e il fissaggio dei due elementi prefabbricati.
Un grave inconveniente di detti dispositivi di fissaggio noti consiste nel fatto che detti corpi di collegamento filettati possono, nel tempo, allentarsi progressivamente dal tassello, a causa delle sollecitazioni che subiscono. Oggetto del presente brevetto è un nuovo tipo di dispositivo di fissaggio di elementi prefabbricati in calcestruzzo armato, ad esempio conci per costruzioni o di galleria o similare.
Compito principale del presente trovato consiste nel fatto di permettere il collegamento tra elementi prefabbricati, garantendo il loro fissaggio a lungo termine, poiché sono impediti sfilamenti accidentali deH’elemento di collegamento o vitone dal relativo tassello, così come gli allentamenti dovuti alle sollecitazioni.
Altro scopo del presente trovato è quello di non necessitare di operazioni di avvitamento di detto elemento di collegamento o vitone nei relativi tasselli, semplificando e accelerando quindi le procedure di installazione del dispositivo.
Altro scopo del presente trovato è quello di proteggere e rinforzare adeguatamente il vitone.
Altro scopo del presente trovato è quello di facilitare il posizionamento e il centraggio.
Questi ed altri scopo, diretti e complementari, sono raggiunti dal nuovo dispositivo di fissaggio comprendente, nelle sue parti principali, almeno un vitone o corpo di collegamento con due estremità o teste opposte atte ad impegnarsi ciascuna in un relativo tassello, detto tassello a sua volta atto ad essere vincolato, ad esempio annegato, in un elemento prefabbricato.
Ciascuna di dette teste di collegamento di detto vitone e detti tasselli sono particolarmente conformati per impedire lo sfilamento accidentale delle teste o rallentamento del fissaggio tra gli elementi prefabbricati.
Nel dettaglio, ciascuna di dette teste comprende una porzione cilindrica presentante, su almeno parte della sua superficie esterna, una pluralità di rilievi atti ad impegnarsi in corrispondenti scanalature presenti nel relativo tassello e/o una pluralità di scanalature atte all’impegno di corrispondenti rilievi presenti nel relativo tassello.
Detti rilievi e dette scanalature sono conformate ad esempio a dente di sega, per permettere Γ inserimento della testa nella relativa sede del tassello ma impedendo lo sfilamento nel verso opposto.
Detto tassello comprende, nella soluzione preferita, una boccola sostanzialmente cilindrica, con un’estremità aperta per l’inserimento di una testa di detto vitone e con l’estremità opposta preferibilmente chiusa, ad esempio mediante un tappo solidale alla boccola stessa.
Detta estremità aperta della boccola è preferibilmente sostanzialmente troncoconica, ossia l’apertura presenta diametro decrescente verso l’estemo.
Detto tassello comprende inoltre un elemento di bloccaggio collocato all’interno di detta boccola e presentante una sede cilindrica per Γ inserimento di detta testa del vitone.
Detto elemento di bloccaggio ha superficie esterna almeno in parte sostanzialmente conica o troncoconica corrispondentemente a detta superficie interna della sede cilindrica della boccola e comprende a sua volta due o più cunei in modo da risultare sostanzialmente espandibile in direzione radiale per l’azione di almeno un mezzo elastico inserito in detta boccola, che li trattiene in battuta su detta estremità troncoconica della boccola.
Inserendo detta testa nella sede del tassello, detta testa insiste su detti cunei, contrastando l’azione di detto mezzo elastico e provocando il progressivo reciproco allontanamento dei cunei e quindi il divaricamento della sede, permettendo l’inserimento della testa.
Ad inserimento avvenuto, detto mezzo elastico tende a riportare detti cunei in battuta sull’estremità superiore della boccola, riavvicinando i cunei che si serrano sulla testa del vitone, rendendo stabile il collegamento della testa entro il tassello.
Il nuovo dispositivo di fissaggio comprende inoltre almeno un guscio distanziatore, comprendente due semigusci atti ad essere tra loro vincolati a racchiudere la parte sostanzialmente centrale di detto vitone, interposta tra le due teste inserite nei relativi tasselli.
Detto guscio, oltre alla funzione di aiutare al corretto posizionamento e centraggio del dispositivo di fissaggio tra i due conci da vincolare, mantenendoli adeguatamente distanziati tra loro, ha anche la funzione di proteggere e rinforzare il vitone stesso.
Le caratteristiche del nuovo dispositivo per il fissaggio di elementi prefabbricati saranno meglio chiarite dalla seguente descrizione con riferimento alle tavole di disegno, allegate a titolo di esempio non limitativo. In figura 1 è visibile il dispositivo di assemblaggio (1) completamente assemblato, con vitone (V) inserito con entrambe le teste (VI) opposte in relativi tasselli (T).
Nelle figure 2a e 2b sono rappresentate in sezione due fasi di inserimento di una testa (VI) del vitone (V) nel relativo tassello (T).
In figura 3 è rappresentato in sezione un tassello (T) con testa (VI) del vitone (V) inserita.
In figura 4 è visibile il dispositivo di assemblaggio (1) completamente assemblato, con guscio (G) distanziatore.
Si tratta di un nuovo dispositivo di fissaggio (1) di elementi prefabbricati in calcestruzzo armato ad esempio conci per costruzioni o di galleria.
Il nuovo dispositivo di fissaggio (1) comprende un vitone o corpo (V) di collegamento, di forma sostanzialmente cilindrica con due estremità o teste opposte (VI) atte ad impegnarsi ciascuna nella sede (Tl) di un relativo tassello (T).
Ciascuno di detti tasselli (T) è a sua volta atto ad essere vincolato, ad esempio annegato, in uno di detti due elementi prefabbricati da fissare tra loro, non rappresentati in figura.
Ciascuno di detti tasselli (T) comprende, nella soluzione preferita, una boccola (B) sostanzialmente cilindrica e internamente cava, individuante detta sede (Tl) aperta ad un’estremità (Bl) per Tinserimento di una testa (VI) di detto vitone (V).
Detta boccola (B) è preferibilmente chiusa all’estremità opposta (B2), ad esempio mediante un tappo (A) di chiusura solidale alla boccola (B) stessa. Detta boccola (B) presenta inoltre, in corrispondenza o in prossimità di detta estremità aperta (Bl), una superficie interna (B3) sostanzialmente troncoconica rastremata verso Festerno, in modo che detta sede (Tl) presenta diametro decrescente verso l’esterno.
All’interno di detta sede (Tl) di detta boccola (B), è inserito coassialmente almeno un elemento di bloccaggio (C) sostanzialmente cilindrico e presentante una sede coassiale cilindrica (Cl) per l’inserimento di detta testa (VI) del vitone (V) e superficie esterna almeno parzialmente (C2) conica o troncoconica, corrispondentemente a detta superficie interna troncoconica (B3) di detta boccola (B), almeno in corrispondenza di un’estremità.
In particolare, come da figura 3, detto elemento di bloccaggio (C) comprende preferibilmente due o più cunei (C3) sostanzialmente espandibili in direzione radiale, per potersi serrare su detta testa (VI) del vitone (V) per l’azione di almeno un mezzo elastico (D).
Detto mezzo elastico (D) comprende ad esempio una molla (DI) caricata a compressione, interposta tra detto tappo di chiusura (A) della boccola (B) e l’estremità inferiore (C4) di detti cunei (C3).
Detto mezzo elsatico (D), pertanto, insiste su detti cunei (C3) di detto elemento di bloccaggio (C), in modo che l’estremità superiore (C31) rastremata di detti cunei siano trattenuti in battuta su detta superficie troncoconica (B3) della boccola (B), cosicché detti cunei (C3) siano trattenuti tra loro ravvicinati.
Come schematizzato nelle figure 2a e 2b, inserendo detta testa (VI) del vitone (V) in detta sede (Cl) del mezzo di bloccaggio (C), detta testa (VI) insiste su detti cunei (C3), contrastando l’azione di detto mezzo elastico (D), e provoca la traslazione verso il tappo (A) di detti cunei (C3), che si allontanano reciprocamente, divaricando detta sede (Cl).
Pertanto la testa (VI) del vitone (V) può essere inserita in detta sede (Cl) fino alla posizione voluta.
Ad inserimento avvenuto, detto mezzo elastico (D) riporta detti cunei (C3) in battuta su detta superficie troncoconica (B3) della boccola (B), riavvicinandoli e riducendo la sezione di detta sede (Cl).
Detti cunei (C3) si serrano quindi su detta testa (VI) del vitone (V), determinandone il bloccaggio nella posizione voluta.
Per garantire il bloccaggio del vitone (V), ciascuna di dette teste (VI) è almeno in parte filettata, ossia comprende, una pluralità di rilievi o filetti (V2) preferibilmente paralleh atti ad impegnarsi in corrispondenti scanalature (C5) realizzate sulla superficie interna (C6) di detto elemento di bloccaggio (C),
Detti rilievi (V2) e dette scanalature (C5) sono conformate ad esempio a dente di sega, per permettere Γ inserimento della testa (VI) nella relativa sede (Cl) deH’elemento di bloccaggio (C), ma impedendo lo sfilamento accidentale nel verso opposto.
Come visibile in figura 4, il nuovo dispositivo di fissaggio (1) comprende inoltre almeno un guscio (G) distanziatore, comprendente due semigusci (Gl) atti ad essere tra loro vincolati, ad esempio mediante dentini (G2) ad incastro a racchiudere la parte sostanzialmente centrale (V3) di detto vitone (V), interposta tra le due teste (VI) inserite nei relativi tasselli (T).
Detto guscio (G) garantisce il corretto distanziamento di detti tasselli (T) alle due teste (VI) opposte del vitone (V) e quindi il corretto posizionamento del dispositivo di fissaggio (1) tra i conci da vincolare tra loro.
Queste sono le modalità schematiche sufficienti alla persona esperta per realizzare il trovato, di conseguenza, in concreta applicazione potranno esservi delle varianti senza pregiudizio alla sostanza del concetto innovativo.
Pertanto con riferimento alla descrizione che precede e alle tavole accluse si esprimono le seguenti rivendicazioni.
Claims (7)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di fissaggio (1) di elementi in calcestruzzo come conci per costruzioni o di galleria o similare, comprendente almeno un corpo di collegamento o vitone (V) sostanzialmente cilindrico con due estremità o teste opposte (VI) atte ad impegnarsi ciascuna in un relativo tassello (T), detti tasselli (T) a loro volta atti ad essere annegati negli elementi in calcestruzzo da fissare, dove ciascuno di detti tasselli (T) comprende: . una boccola (B) sostanzialmente cilindrica e internamente cava individuante una sede (Tl) con un’estremità aperta (Bl), per rinserimento di una testa (VI) di detto vitone (V), e avente superficie interna (B3) almeno in parte conica o troncoconica, rastremata verso Γ e sterno; . un elemento di bloccaggio (C) sostanzialmente cilindrico inserito coassialmente all’ interno di detta sede (Tl) di detta boccola (B), detto elemento di bloccaggio (C) comprende due o più cunei (C3) individuanti una sede coassiale cilindrica (Cl), per Tinserimento di detta testa (VI) del vitone (V), e aventi superficie esterna almeno parzialmente (C2) conica o troncoconica, corrispondentemente a detta superficie interna (B3) di detta boccola (B), caratterizzato dal fatto che detti cunei (C3) sono espandibili/serrabili in direzione radiale per l’azione di una molla (DI) caricata a compressione interposta tra l’estremità opposta chiusa (B2) di detta boccola (B) e l’estremità inferiore (C4) di detti cunei (C3), e dove detta molla (DI) insiste su detti cunei (C3) trattenendoli in battuta su detta superficie troncoconica (B3) della boccola (B), per serrarli su detta testa (VI) del vitone (V).
- 2. Dispositivo di fissaggio (1) come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un guscio (G) distanziatore, comprendente almeno due semigusci (Gl) atti ad essere tra loro vincolati a racchiudere la parte sostanzialmente centrale (V3) di detto vitone (V), interposta tra le due teste (V 1) inserite nei relativi tasselli (T).
- 3. Dispositivo di fissaggio (1) come da rivendicazioni 1, 2, caratterizzato dal fatto che l’inserimento di detta testa (VI) del vitone (V) in detta sede (Cl) del mezzo di bloccaggio (C), insistente su detti cunei (C3), contrasta l’azione di detto mezzo elastico (D) e provoca il progressivo reciproco allontanamento dei cunei (C3) stessi e quindi il divaricamento di detta sede (Cl), e dove, ad inserimento avvenuto di detta testa (VI), detto mezzo elastico (D) riporta detti cunei (C3) in battuta su detta superficie troncoconica (B3) della boccola (B), riducendo la sezione di detta sede (Cl) e serrando detti cunei (C3) su detta testa (VI) del vitone (V).
- 4. Dispositivo di fissaggio (1) come da rivendicazioni 1, 2, 3, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette teste (VI) è almeno in parte filettata, ossia comprende, una pluralità di rilievi o filetti (V2) atti ad impegnarsi in corrispondenti scanalature (C5) realizzate sulla superficie interna (C6) di detto elemento di bloccaggio (C), e/o una pluralità di scanalature atte all’impegno di rilievi realizzati sulla superficie interna (C6) di detto elemento di bloccaggio (C).
- 5. Dispositivo di fissaggio (1) come da rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti rilievi (V2) e dette scanalature (C5) sono parallele.
- 6. Dispositivo di fissaggio (1) come da rivendicazioni 4, 5, caratterizzato dal fatto che detti rilievi (V2) e scanalature (C5) sono conformate a dente di sega, per permettere l’inserimento della testa (VI) nella relativa sede (Cl) dell’elemento di bloccaggio (C), ma impedendo lo sfilamento accidentale nel verso opposto.
- 7. Dispositivo di fissaggio (1) come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta estremità opposta (B2) chiusa di detta boccola (B) è chiusa mediante un tappo (A) di chiusura solidale alla boccola (B) stessa.
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