ITNA20010005A1 - Procedimento di fabbricazione caratterizzto dall'ottenere profilati che presentano una ridottissima segmentazione durante l'operazione di cu - Google Patents

Procedimento di fabbricazione caratterizzto dall'ottenere profilati che presentano una ridottissima segmentazione durante l'operazione di cu Download PDF

Info

Publication number
ITNA20010005A1
ITNA20010005A1 IT2001NA000005A ITNA20010005A ITNA20010005A1 IT NA20010005 A1 ITNA20010005 A1 IT NA20010005A1 IT 2001NA000005 A IT2001NA000005 A IT 2001NA000005A IT NA20010005 A ITNA20010005 A IT NA20010005A IT NA20010005 A1 ITNA20010005 A1 IT NA20010005A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
profile
sheared
base
fins
fact
Prior art date
Application number
IT2001NA000005A
Other languages
English (en)
Inventor
Antonio Guerrasio
Original Assignee
Antonio Guerrasio
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Antonio Guerrasio filed Critical Antonio Guerrasio
Priority to IT2001NA000005A priority Critical patent/ITNA20010005A1/it
Publication of ITNA20010005A0 publication Critical patent/ITNA20010005A0/it
Publication of ITNA20010005A1 publication Critical patent/ITNA20010005A1/it

Links

Landscapes

  • Transition And Organic Metals Composition Catalysts For Addition Polymerization (AREA)
  • Investigation Of Foundation Soil And Reinforcement Of Foundation Soil By Compacting Or Drainage (AREA)
  • Auxiliary Devices For Music (AREA)

Description

Brevetto per invenzione industriale
RIASSUNTO DELLA DESCRIZIONE
Il brevetto propone un procedimento di fabbricazione di profilati aventi una particolare ed innovativa tranciatura di una lamiera, preferibilmente metallica, che consente di ottenere profilati che possono curvarsi facilmente a mano per realizzare elementi strutturali curvi caratterizzati dall’avere una ridottissima segmentazione della superfice continua non tranciata e dal potersi irrigidire senza l’ausilio di materiale di apporto.
Le asolature hanno forma ad Ύ’ e vengono realizzate a passo, trasversalmente al profilo, facendo coincidere i vertici superiori della “Y” con la linea di piegatura del lato non intagliato.
Quando si effettua la curvatura del profilo, il lato continuo non tranciato si segmenta nei punti di contatto dei vertici della “V”; pertanto, a parità di asolature sulla base, il profilo oggetto del brevetto si segmenta in maniera più fitta, realizzando quindi una curvatura più uniforme.
Inoltre è possibile l autoirrigidimento del profilo curvato grazie al fissaggio reciproco di alette “di prolunga”, appositamente ricavate e ripiegate a schiaccia, con le alette contigue del lato intagliato, mediante semplice punzonatura.
TITOLO PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE CARATTERIZZATO DALLOTTENERE PROFILATI CHE PRESENTANO UNA RIDOTTISSIMA SEGMENTAZIONE DURANTE L’OPERAZIONE DI CURVATURA CHE AVVIENE FACILMENTE A MANO E CHE CONSENTE L’IRRIGIDIMENTO SENZA L’AUSILIO DI MATERIALI DI APPORTO, GRAZIE AD UNA PARTICOLARE ASOLATURA DI TRANCIATURA DELLA LAMIERA E PROFILATI COSI’ OTTENUTI, UTILIZZABILI COME STRUTTURE CURVE, PER PARETI, CONTROSOFFITTI ED ALTRE SIMILI APPLICAZIONI.
DESCRIZIONE
Nel settore delle finiture tecniche d’interni che utilizzano la tecnologia a secco, ovvero profilati metallici strutturali da rivestire con lastre di cartongesso, si è fatto spesso ricorso all’intaglio manuale dei profili rigidi lineari per ottenere dei profilati curvi (ad esempio per la realizzazione di pareti curve), pur essendoci già in commercio da alcuni anni profili-guida flessibili, denominati Vertebra, che si curvano facilmente a mano.
Un’alternativa più economica ma meno efficace al profilo Vertebra è l’impiego di un profilo avente uno dei due lati continui mentre sia la base che l’altro lato risultano tranciati con asole di forma triangolare i cui vertici sono posizionati lungo la linea di piegatura del lato continuo; tali asole sono distanziate a passo e posizionate trasversalmente al profilo.
Naturalmente, quanto più è grande l’angolo al vertice maggiore sarà il materiale asportato, inoltre quanto più è ravvicinato il passo, tanto più si potranno ottenere curve con raggio più piccolo; di contro, lungo il lato tranciato, vi sarà sempre meno materiale disponibile per il fissaggio delle lastre di cartongesso.
In definitiva, una guida ad “U” di siffatta specie presenta irrimediabilmente una serie di inconvenienti:
a) se le asole sono a passo ravvicinato, resta poco materiale sul lato delle alette tranciate, anche se si ottiene una curva di piccolo raggio;
b) se le asole sono più distanziate tra loro, a parità di asolatura (angolo al vertice uguale), il lato costituito da materiale continuo non tranciato presenta una curvatura estremamente segmentata, tale da compromettere l’estetica e quindi il risultato finale; inoltre si ottiene una curva di grosso raggio;
c) se, come nel caso precedente b) si aumenta l’angolo al vertice, si ottiene una curva di raggio inferiore, ma si accentua l’effetto della segmentazione sul lato continuo non tranciato;
d) se si aumenta la distanza tra le facce della guida ad “U”, ovvero la larghezza della base, a parità di ampiezza di angolo al vertice e di passo, si ottiene sempre una riduzione della superfice delle alette del lato tranciato ed una maggiore segmentazione del lato continuo.
Inoltre, in tutti e quattro i casi sopra esposti, si presenta sempre l’ inconveniente della “debolezza” delle alette tranciate: esse si ribaltano facilmente quando su di esse si fissano le lastre di cartongesso mediante viti.
Per ovviare a questo problema alcuni posatori fanno ricorso all’inserimento di una striscia di materiale che viene inserita alternativamente tra le alette intagliate, a guisa d’intreccio, allo scopo di irrobustire le alette stesse quando queste vengono interessate al fissaggio del pannello di cartongesso: un’operazione non sempre agevole, che comporta ulteriore apporto di materiale esterno e di tempo.
Scopo del presente brevetto d’invenzione industriale è la realizzazione di una particolare tranciatura atta ad eliminare e risolvere gli inconvenienti precedentemente esposti ed applicata a profilati aventi sezione prevalentemente ad “U”, a “C”, ad “L”, a “Z”, ad “E”, a “doppia L”.
Il principio tecnico alla base del trovato sta nella applicazione di una particolarità della cinetica rotazionale: una coppia di centri di rotazione fa convergere il materiale verso il loro asse di simmetria.
Per semplicità espositiva immaginiamo di applicare la tranciatura ad un profilo con sezione ad “L” per renderlo curvabile.
La superfice del lato verticale non è tranciata, mentre sulla superfice di base sono state realizzate asolature a passo a forma di “Y”, poste con gli estremi della “V” lungo la linea di piegatura a squadra la cui massima apertura è pari alla metà della distanza tra i gambi ad “I” della "Y”.
Entrando nei dettagli, occorre dire che il gambo ad “I” è un triangolo isoscele il cui vertice è posizionato sulla linea di piegatura, mentre la misura della base rappresenta la distanza massima tra le alette intagliate della base del profilo; la parte a “V” dell’asola è formata da due triangoli identici e simmetrici rispetto ad un asse passante per l’altezza del triangolo isoscele dell’asola ad “I”, uniti su una base ed aventi l’ampiezza dell’angolo, (i cui vertici sono posti sulla linea di piegatura), pari alla metà dell’angolo al vertice del triangolo isoscele.
Con questo accorgimento si ottiene il massimo della curvabilità fino a far combaciare le alette tranciate senza sovrapposizione di materiale.
Quando si effettua la curvatura del lato continuo avvengono delle piegature verticali del materiale lungo assi passanti per i vertici dei triangoli che formano la “V”; tali punti sono centri di rotazione per le alette di base che ruotano fino a quando i lembi opposti della parte intagliata non si toccano:
La curvatura risulterà tanto più uniforme e meno segmentata quanto più risulteranno ravvicinati i centri di rotazione.
Applicando questo innovativo concetto inventivo ad un profilo avente sezione ad “U” occorrerà allungare la base di una quantità pari all’altezza dell’aletta che si vorrà realizzare sul lato intagliato e di conseguenza occorrerà proseguire l’asolatura di base fino all’estremità di detto lato.
In questo caso è importante che le alette risultanti dalla tranciatura abbiano una sufficiente superficie per consentire l’ avvitamento del pannello in maniera tale da poter resistere alla pressione delle punte delle viti per non ribaltarsi ed anche per non far andare a vuoto le viti stesse tra gli spazi liberi delle alette, oltre a non segmentare in maniera eccessiva nella curvatura.
Orbene, se si confronta il profilo ad “U” ottenuto con l’asolatura ad “Y” con un profilo ad “U” avente una tranciatura con asole triangolari, realizzati in modo che abbiano:
parità di passo, ovvero a parità di distanza tra gli intagli sul lato alettato, parità di distanza tra le alette,
parità di larghezza di base,
si osserva che
1. il profilo avente asolatura ad “Y”, oggetto del presente brevetto, presenta una segmentazione sul lato continuo non tranciato esattamente la metà dell’altro, ovvero presenta una curvatura continua, raccordata ed uniforme; 2. la larghezza delle alette del lato tranciato è maggiore sul profilo con asolatura ad “Y”, presentando così una maggiore superfice per l’avvitamento delle lastre di cartongesso.
Per risolvere inoltre l’inconveniente della “debolezza” delle alette, ovvero del rischio di ribaltamento di esse sotto l’azione del fissaggio delle viti, si effettua la ripiegatura a schiaccia di materiale, non tranciato appositamente e reso in parte solidale alle alette, in modo tale da ottenere una serie di benefici quali:
irrobustimento delle alette (doppio materiale);
“copertura” delle zone tranciate (creazione di una superfice di avvitamento);
scorrimento e bloccaggio delle superimi contrapposte mediante punzonatura del materiale, con conseguente irrigidimento della curvatura nella posizione desiderata.
Effettuando quest’operazione lungo tutto il profilo, si otterrà alla fine un profilo curvato ed irrigidito, senza l’ausilio di materiale di apporto, pronto per essere rivestito con cartongesso.
L’idea di soluzione del trovato verrà meglio compresa facendo riferimento alle tavole allegate, ove essa è mostrata anche con esempi applicativi dati a scopo indicativo e non vincolativo.
La Tav. I in fig. 1) mostra una lamiera, preferibilmente metallica, sulla quale sono state realizzate una serie di asole a “Y” per ottenere un profilo con sezione a “L” (fig. 3), in fig. 2) una diversa tranciatura della lamiera ma con la stessa asolatura ad “Y” per ottenere un profilo con sezione ad “U” (fig. 4) o a “Z” (fig- 5).
La Tav. II in fig. 6) ed in fig. 7) mostra due diverse tipologie di tranciatura ma che riportano entrambe la stessa asolatura ad “Y” per ottenere profilati aventi sezione ad “U” con la caratteristica dell’ autoirrigidimento ottenibile mediante punzonatura delle alette ricavate sul lato tranciato; in fig. 8) è mostrata la sezione del profilo ad “U” con ripiegatura delle alette verso l’esterno, mentre in fig. 9) è mostrata la sezione del profilo ad “U” con ripiegatura delle alette verso l’intern.o La Tav. Ili in fig. 10) mostra una lamiera tranciata come in fig. 7) sulla quale è stato ripiegato di 90° il lato continuo non tranciato, in fig. 11) è mostrato il precedente profilo al quale è stato ripiegato di 90° il lato tranciato, infine la fig. 12) mostra il profilo precedente al quale sono state ripiegate a schiaccia verso l’esterno le alette terminali del lato tranciato.
La Tav. IV pone a confronto la tranciatura triangolare illustrata in fig. 13) con la tranciatura ad “Y” mostrata in fig. 14) mentre in fig. 15) è mostrata la sezione ad “U” che si ricava da entrambi i profili dopo aver ripiegato i lati esterni.
La Tav. V in fig. 16) mostra in vista prospettica il profilo curvato ottenuto dalla lamiera tranciata come in fig. 13), in fig. 17) in vista prospettica è mostrato il profilo curvato ottenuto dalla lamiera tranciata come in fig. 14); la fig. 18) mostra con vista dall’alto il profilo curvato come in fig. 16); in fig. 19) è mostrata la vista dall’alto del profilo curvato come in fig. 17).
La Tav. VI nelle figg. 20), 21), 22), 23), 24), 25) e 26) mostra diverse possibili sezioni di profili ottenibili con la tranciatura ad “Y” aventi anche la possibilità dell’auto irrigidimento.
Infine la Tav. VII mostra un esempio applicativo di un profilo ad “U” tranciato con l’asola ad “Y” per la realizzazione di una struttura portante di una parete curva.
Con riferimento alle figure, il profilo ad “L” di fig. 3) è ottenuto da una lamiera piana (1) dalla quale è stata asportata, per tranciatura, una parte del materiale, creando una particolare asolatura ad Ύ” nella quale si può individuare un’asola a “V” (5) ed un’asola a “I” (6); la lamiera è stata successivamente piegata lungo la linea (3) di piegatura longitudinale alzando di 90° il lato continuo (2) non tranciato, facendo capitare i vertici (8) e (9) dell’asola a “V” esattamente sulla linea di piegatura che separa su piani ortogonali tra loro il lato continuo ed il lato intagliato formato da una serie di elementi alettati (4) di forma esagonale.
Il profilo ad “U” di fig. 4 è ottenuto dalla lamiera tranciata come in fig. 2) sulla quale è stato asportato materiale per tranciatura utilizzando sempre asole ad “Y” e con ulteriore asporto della zona (11), mentre le alette esagonali (4) risultano prolungate di un’aletta (10); tali tranciature, cosi come per la fig. 1), sono realizzate a passo (P) trasversalmente alla lamiera; si piega a 90° il lato (2) non tranciato come nel caso del profilo ad “L”, successivamente si piegano le alette (10) a 90° lungo la linea di piegatura (12) nello stesso verso del lato (2) ottenendo un profilo ad “U” avente una larghezza di base pari a (B) ed alette di altezza (A) che possono avere anche dimensioni diverse dal lato (2).
Il profilo a “Z” di fig. 5) è ottenuto dalla lamiera tranciata come in fig. 2), cambia soltanto la piegatura del lato (2) che risulta essere opposta al lato tranciato.
Per consentire al profilo curvato di autoirrigidirsi mediante punzonatura è necessario disporre di altro materiale che svolge anche la finizione di colmare i vuoti lasciati tra le alette, a ciò si ovvia predisponendo una tranciatura della lamiera come in fig. 6) dove le alette (14) svolgeranno tali funzioni; si osservi come esse risultano alternate alle alette come in fig. 2) e possono essere ripiegate a schiaccia lungo la linea di piegatura (13) sia verso l’esterno (fig. 8) che verso l’interno (fig.
9).
E’ possibile ottenere lo stesso risultato funzionale del profilo precedente anche con una diversa tranciatura, infatti in fig. 7) le estremità del lato tranciato sono realizzate con alette (15) che vengono anch’esse ripiegate a schiaccia lungo la linea di piegatura (13) ed anche in questo caso con la possibilità di ripiegamento verso linterno o verso restemo.
Per dimostrare in maniera evidente ed inequivocabile il vantaggio che si ottiene con l’asolatura ad “Y”, relativamente alla minore segmentazione dei lati del profilo, si è voluto mettere a confronto quest’ultimo (fig. 14) con un profilo ottenuto con l’asolatura triangolare (16) come mostrato in fig. 13), realizzando profili aventi lo stesso passo (P), la stessa larghezza di base (B) e la stessa larghezza delle alette tranciate (10) e (17), da ciò ne deriva, di conseguenza, anche una uguale distanza tra le alette stesse; il profilo scelto per tale confronto è a sezione ad “U” (fig. 15).
Osservando il profilo curvato ottenuto con l’asola triangolare (fig. 16) si individuano gli assi verticali (18), (19) e (20) intorno ai quali la base tranciata ha ruotato fino alla massima curvatura possibile data dall’accostamento dei lembi adiacenti; diversamente, invece, la situazione che si viene a creare con il profilo curvato avente asolatura ad Ύ’ (fig. 17), in questo caso gli assi di rotazione risultano essere ben 8: (21), (22), (23), (24), (25), (26), (27) e (28), ossi due assi di rotazione per ciascuna aletta.
Il vantaggio che si ottiene è molto rilevante in quanto il profilo presenta una segmentazione più fitta e ravvicinata con conseguente curvatura del lato continuo non tranciato molto più uniforme e regolare.
Ulteriore vantaggio è dato dalla possibilità di punzonare le alette sovrapposte quando si realizzano profili con la idonea tranciatura precedentemente già visti ed illustrati; un esempio applicativo mostrato in fig. 27) dimostra l’ efficacia dell’idea di soluzione per la realizzazione di una parete curva, la cui struttura portante è composta da due profili ad “U” curvati ed autoirrigiditi mediante punzonature (29) del materiale e da montanti verticali (30) inseriti nelle guide ad “U”.
In conclusione, all’idea di soluzione potranno essere apportate variazioni formali e strutturali nell’ambito del medesimo concetto inventivo che resta definito dalle rivendicazioni che seguono,

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la realizzazione di profilati curvabili facilmente a mano caratterizzato dal fatto che partendo da un nastro preferibilmente metallico si effettuano su di esso delle tranciature che determinano l’asportazione di una zona di materiale avente una forma ad Ύ’ che impegna parte dell’altezza del nastro mentre la parte restante risulta non tranciata dal lato superiore della “Y” e tranciata per formare delle alette a “T” e/o a “Z” dalla parte inferiore ciò allo scopo rispettivamente di consentire, una volta effettuata la piegatura longitudinale, una curvatura del profilato con una ridotta segmentazione e il ripiegamento a schiaccia delle alette per il bloccaggio della curvatura del profilo mediante punzonatura.
  2. 2. Procedimento come e per lo scopo della precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che la zona tranciata a forma di “Y” presenta le estremità dei bracci obliqui giacenti sulla traccia di piegatura della parte non tranciata essendo tali estremità ad una distanza pari alla metà del passo di tranciatura
  3. 3. Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che la parte non tranciata compresa tra i bracci obliqui ha una forma di triangolo rettangolo isoscele la cui base maggiore giace sulla traccia di piegatura della parte non tranciata e rappresenta il tratto minimo di segmentazione.
  4. 4. Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che la parte tranciata costituente quella non obliqua della “Y” ha la forma di trapezio isoscele.
  5. 5. Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che la parte tranciata a forma di trapezio isoscele è definita dal fatto che il prolungamento dei lati obliqui dal lato della base minore crea un triangolo il cui vertice giace sulla traccia di piegatura della superficie non tranciata.
  6. 6. Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che nel creare le alette di bloccaggio a “Z” o a “T” del profilo la zona tranciata a forma di trapezio si prolunga opportunamente dal lato della base maggiore.
  7. 7. Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che il prolungamento di tranciatura dalla parte della base maggiore del trapezio isoscele può prevedere altre forme di tranciatura comunque atte allo scopo del bloccaggio del profilato e del suo irrobustimento.
  8. 8. Procedimento come e per lo scopo delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che il prolungamento della tranciatura dalla parte della base maggiore del trapezio isoscele può anche completamente mancare.
  9. 9. Profili curvi ottenuti secondo il procedimento descritto ed illustrato.
IT2001NA000005A 2001-01-24 2001-01-24 Procedimento di fabbricazione caratterizzto dall'ottenere profilati che presentano una ridottissima segmentazione durante l'operazione di cu ITNA20010005A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2001NA000005A ITNA20010005A1 (it) 2001-01-24 2001-01-24 Procedimento di fabbricazione caratterizzto dall'ottenere profilati che presentano una ridottissima segmentazione durante l'operazione di cu

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2001NA000005A ITNA20010005A1 (it) 2001-01-24 2001-01-24 Procedimento di fabbricazione caratterizzto dall'ottenere profilati che presentano una ridottissima segmentazione durante l'operazione di cu

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITNA20010005A0 ITNA20010005A0 (it) 2001-01-24
ITNA20010005A1 true ITNA20010005A1 (it) 2002-07-24

Family

ID=11451341

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT2001NA000005A ITNA20010005A1 (it) 2001-01-24 2001-01-24 Procedimento di fabbricazione caratterizzto dall'ottenere profilati che presentano una ridottissima segmentazione durante l'operazione di cu

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITNA20010005A1 (it)

Also Published As

Publication number Publication date
ITNA20010005A0 (it) 2001-01-24

Similar Documents

Publication Publication Date Title
EP0279798A1 (en) Profiled sheet for building purposes
CA2652919C (en) Metal stud
US6434908B1 (en) Method of caps fabricating rigid section bars to be articulated manually
ES2313020T3 (es) Riel perfilado y procedimiento para fabricar un riel perfilado.
KR930010516A (ko) 열교환기용 판 핀 및 그 제조 방법
EP1992898A2 (de) Wärmetauscher für gasförmige Medien
UA81645C2 (uk) Площинний металевий елемент (варіанти), профільний елемент та спосіб виготовлення металевого елемента (варіанти)
US3893277A (en) Building panels
EP2320020B1 (de) Abstandhalterrohr für eine Isolierverglasung, sowie Vorrichtung und Verfahren zur Herstellung des Abstandhalterrohrs und Isolierverglasung mit einem aus derartigen Abstandhalterrohren zusammengesetzten Abstandhalterrahmen
ITNA20010005A1 (it) Procedimento di fabbricazione caratterizzto dall'ottenere profilati che presentano una ridottissima segmentazione durante l'operazione di cu
EP3266603A1 (en) Paper cup, and manufacturing method and manufacturing device therefor
EP2855791B1 (en) Deformable guide for partitions, false ceilings and spandrels in general
US4004334A (en) Method of making a structural member
JP4469722B2 (ja)
EP0680793A1 (en) Method and apparatus for making a building structure form with a flat stiffened plate part
US20020104216A1 (en) Tapered fin and method of forming the same
ES2968144T3 (es) Fibra metálica perfilada
CA3156659A1 (en) STACKABLE BLOCK
ITUD20010073A1 (it) Trave per sostegni e relativo procedimento di realizzazione
RU200250U1 (ru) Система профилей для создания замкового соединения
US3532250A (en) Cake pan
EP2796630B1 (en) Structural, polymorphic system of metal
ES2275993T3 (es) Procedimiento de estampado, dispositivo de estampado y elemento perfilado.
JP2008008134A (ja) トラス材料、及び立体トラス斜材の製造方法
RU2375139C2 (ru) Способ изготовления заполнителя с зигзагообразной гофрированной структурой и устройство для его осуществления (варианты )