ITMO990177A1

ITMO990177A1 - Metodo per la realizzazione di manufatti in cui risultano abbinate parti dure e parti morbide.

Info

Publication number: ITMO990177A1
Application number: IT1999MO000177A
Authority: IT
Inventors: Alain Mestdagh
Original assignee: Alain Mestdagh
Priority date: 1999-08-31
Filing date: 1999-08-31
Publication date: 2001-03-03
Also published as: AU6725200A; ATE256004T1; EP1207996B1; ES2213035T3; EP1207996A1; IT1310818B1; DE60007142D1; DE60007142T2; WO2001015886A1; ITMO990177A0

Description

Forma oggetto del presente trovato un metodo per la realizzazione di manufatti in cui risultano abbinate parti più rigide e parti meno rigide o morbide.

Il ritrovato si presta ad essere utilizzato per numerose applicazioni.

In particolare, ma non esclusivamente, può essere usato per la produzione di oggetti di abbigliamento e calzature e accessori.

Nel caso, ad esempio, della realizzazione di scarpe o stivali speciali per motociclisti la tecnica nota prevede l applicazione di inserti “duri”, cioè particolarmente resistenti, alla struttura della scarpa che è costituita normalmente da pelle. L’applicazione di siffatti tipi di inserti, che hanno una funzione di protezione, risulta onerosa perché richiede un consistente impiego di manodopera.

Inoltre necessità di fabbricazione non consentono sempre di realizzare le forme e le combinazioni di inserti più adatte all’uso o in grado di fornire le migliori prestazioni.

Scopo del presente trovato è quello di ovviare ai limiti ed alla manchevolezze della tecnica nota.

Un vantaggio del trovato in oggetto risiede sicuramente nella sua sostanziale semplicità di attuazione,

Questi scopi e vantaggi ed altri ancora vengono tutti raggiunti dal trovato in oggetto così come esso risulta caratterizzato dalle rivendicazioni sotto riportate.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente ritrovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma preferita, ma non esclusiva, di realizzazione del trovato medesimo, illustrata a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, nelle allegate figure in cui:

la figura 1 mostra, schematicamente, in sezione, la disposizione delle varie parti che compongono l’accoppiamento relativa ad una prima forma di realizzazione;

la figura 2 mostra, schematicamente, in sezione, la disposizione delle varie parti che compongono l accoppiamento relativa ad un’altra forma di realizzazione;

le figure 3 e 4 mostrano, schematicamente, in sezione, le disposizioni delle varie parti che compongono l’accoppiamento relative ad un’ulteriore forma di realizzazione attuata in due fasi;

la figura 5 mostra, schematicamente un manufatto (stivale) realizzato secondo il trovato.

Facendo riferimento alle menzionate figure, il metodo per la realizzazione di manufatti in cui risultano abbinate parti più rigide e parti meno rigide o morbide oggetto del trovato comprende l accoppiamento a caldo di almeno uno strato o foglio di un elastomero poliuretanico a base poliestere 3 tra almeno una porzione di un primo tessuto impregnato con resine 1, destinato, dopo trattamento, a costituire la parte più rigida, e almeno una porzione di un secondo tessuto 2, destinato a costituire la parte meno rigida o morbida.

Il detto primo tessuto 1 è costituito da fibre impregnate con resine che, sottoposte ad adeguato trattamento, conferiscono all’insieme forma stabile ed elevate caratteristiche meccaniche.

Le fibre di entrambi i detti tessuti possono essere fibre di carbonio, di kevlar, di vetro, aramidiche e simili.

Secondo una prima forma di realizzazione il detto accoppiamento a caldo è realizzato in un’unica fase nella quale viene contemporaneamente effettuato anche il trattamento tramite il quale il detto primo tessuto 1 acquisisce la durezza finale a seguito dell’azione esplicata dalle resine, di solito epossidiche, della quali il tessuto medesimo è impregnato.

Per consentire al tessuto 1 di assumere la forma definitiva voluta nella detta unica fase il lato del primo tessuto 1 opposto a quello in corrispondenza del quale esso è posto a contatto, per tramite del detto foglio di un elastomero poliuretanico a base poliestere 3, con almeno una porzione del secondo tessuto 2 è sistemato e trattenuto a contatto con la superficie di uno stampo 4.

Una variante del metodo prevede che sul lato del detto primo tessuto 1 opposto a quello in corrispondenza del quale esso è posto a contatto, per tramite del detto foglio di un elastomero poliuretanico a base poliestere 3, con almeno una porzione di un secondo tessuto 2 è predisposto almeno uno strato o foglio di detto elastomero poliuretanico a base poliestere 3.

Anche in questo caso per l’assunzione della forma permanente il lato esterno del detto strato o foglio di elastomero poliuretanico 4 disposto sul lato del detto primo tessuto 1 opposto a quello in corrispondenza del quale detto primo tessuto è posto a contatto, per tramite di un detto foglio di un elastomero poliuretanico a base poliestere 3, con almeno una porzione di un secondo tessuto 2, è sistemato e saldamente trattenuto a contatto con la superficie di uno stampo 4.

Secondo un’ ulteriore forma di realizzazione del trovato, alla quale si riferiscono le figure 3 e 4, Γ accoppiamento a caldo è realizzato in almeno due fasi: una prima fase in corrispondenza della quale, su almeno un lato del detto primo tessuto 1, viene applicato a caldo almeno uno strato o foglio di elastomero poliuretanico a base poliestere 3 contemporaneamente alla effettuazione del trattamento tramite il quale il detto primo tessuto 1 arriva ad acquisire le caratteristiche di durezza finale, e una seconda fase in corrispondenza della quale su almeno una pendone del lato del detto primo tessuto 1, sul quale è stato precedentemente applicato il detto strato o foglio di elastomero poliuretanico a base poliestere 3, viene accoppiata a caldo almeno una porzione del detto secondo tessuto 2.

In tutte le forme di realizzazione illustrate le porzioni del detto secondo tessuto che non sono accoppiate con porzioni del detto primo tessuto 1 possono a loro volta essere solidalmente accoppiate con uno strato o foglio del detto elastomero poliuretanico a base poliestere 3 in modo da mantenere caratteristiche di morbidezza.

I manufatti ottenuti sono caratterizzati dal fatto di avere una dimensione, lo spessore, sottile rispetto alle altre due garantendo, nel contempo, doti veramente considerevoli di resistenza.

Mediante il trovato è possibile realizzare tessuti a struttura differenziata ( con parti morbide o meno rigide e parti più rigide di rinforzo caratterizzate da elevata resistenza) nonché oggetti di abbigliamento di vario tipo (comprese scarpe e stivali) e in grado di rispondere a diverse esigenze funzionali.

In particolare il trovato può essere utilmente attuato per realizzare indumenti e calzature per impiego sportivo e agonistico.

Nella figura 5 è rappresentato uno stivale realizzato secondo il trovato nel quale con 5 è stata indicata la parte morbida realizzata mediante il secondo tessuto 2, eventualmente accoppiato con uno strato di elastomero 3, e con 6 sono stata indicate due parti rigide (nella fattispecie tallone e puntale) realizzate mediante l’impiego di porzioni di primo tessuto 1 accoppiato con uno strato di elastomero 3 secondo uno degli schemi rappresentati nelle figure 1, 2 o 4. Va notato che qualunque sia lo schema adottato lo strato o foglio di elastomero 3 deve essere disposto in modo da mantenere completamente separati, in particolare durante l attuazione del procedimento, il primo tessuto 1 dal secondo tessuto 2.

Ovviamente al trovato potranno essere apportate numerose modifiche di natura pratico-applicativa dei dettagli costruttivi senza che per altro si esca dall'ambito di protezione dell'idea inventiva come sotto rivendicata.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la realizzazione di manufatti in cui risultano abbinate parti più rigide e meno rigide o morbide, caratterizzato per il fatto che comprende Γ accoppiamento a caldo di almeno uno strato o foglio di un elastomero poliuretanico a base poliestere (3) tra almeno una porzione di un primo tessuto impregnato con resine (1), destinato, dopo trattamento, a costituire la parte più rigida, e almeno una porzione di un secondo tessuto (2), destinato a costituire la parte meno rigida o morbida.
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che il detto accoppiamento a caldo è realizzato in un’unica fase.
3. Metodo secondo la rivendicazione 2 , caratterizzato per il fatto che nella detta unica fase nella quale viene realizzato a caldo il detto accoppiamento viene contemporaneamente effettuato anche il trattamento tramite il quale il detto primo tessuto (1) acquisisce la rigidezza o durezza finale.
4. Metodo secondo la rivendicazione 3 , caratterizzato per il fatto che nella detta unica fase nella quale vengono realizzati contemporaneamente il detto accoppiamento e il detto trattamento il lato del detto primo tessuto (1) opposto a quello in corrispondenza del quale esso è posto a contatto, per tramite del detto foglio di un elastomero poliuretanico a base poliestere (3), con almeno una porzione di secondo tessuto (2) è sistemato a contatto con la superficie di uno stampo (4).
5. Metodo secondo la rivendicazione 3 , caratterizzato per il fatto che sul lato del detto primo tessuto (1) opposto a quello in corrispondenza del quale esso è posto a contatto, per tramite del detto foglio di un elastomero poliuretanico a base poliestere (3), con almeno una porzione di un secondo tessuto (2) è predisposto almeno uno strato o foglio di detto elastomero poliuretanico a base poliestere (3).
6. Metodo secondo la rivendicazione 5 , caratterizzato per il fatto che nella detta unica fase, nella quale vengono realizzati contemporaneamente il detto accoppiamento e il detto trattamento, il lato esterno del detto almeno uno strato o foglio di elastomero poliuretanico a base poliestere (3) disposto sul lato del detto primo tessuto (1) opposto a quello in corrispondenza del quale detto primo tessuto è posto a contatto, per tramite di un detto foglio di un elastomero poliuretanico a base poliestere (3), con almeno una porzione di un secondo tessuto (2), è sistemato a contatto con la superficie di uno stampo (4).
7. Metodo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato per il fatto che il detto accoppiamento a caldo è realizzato in almeno due fasi: una prima fase in corrispondenza della quale, su almeno un lato del detto primo tessuto (1), viene applicato a caldo almeno uno strato o foglio di elastomero poliuretanico a base poliestere (3) contemporaneamente alla effettuazione del trattamento tramite il quale il detto primo tessuto (1) arriva ad acquisire le caratteristiche di durezza finale, e una seconda fase in corrispondenza della quale su almeno una porzione del lato del detto primo tessuto (1), sul quale è stato precedentemente applicato il detto strato o foglio di elastomero poliuretanico a base poliestere (3), viene accoppiata a caldo almeno una porzione del detto secondo tessuto (2).
8. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che il detto primo tessuto (1) è costituito da fibre impregnate con resine che, sottoposte ad adeguato trattamento, conferiscono all’insieme forma stabile ed elevate caratteristiche meccaniche.
9. Metodo secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure dei disegni allegati e per gli scopi sopra citati.