ITMO20130151A1 - Sistema di chiusura per armadi a cassetti - Google Patents

Sistema di chiusura per armadi a cassetti

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ITMO20130151A1
ITMO20130151A1 IT000151A ITMO20130151A ITMO20130151A1 IT MO20130151 A1 ITMO20130151 A1 IT MO20130151A1 IT 000151 A IT000151 A IT 000151A IT MO20130151 A ITMO20130151 A IT MO20130151A IT MO20130151 A1 ITMO20130151 A1 IT MO20130151A1
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IT
Italy
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locking
translator
button
opening
cylinder
Prior art date
Application number
IT000151A
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English (en)
Inventor
Luca Milani
Giuseppe Tosin
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Fami Srl
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    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
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    • E05B13/10Devices preventing the key or the handle or both from being used formed by a lock arranged in the handle
    • E05B13/105Devices preventing the key or the handle or both from being used formed by a lock arranged in the handle the handle being a pushbutton
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  • Drawers Of Furniture (AREA)

Description

DESCRIZIONE
“Sistema di chiusura per armadi a cassettiâ€
La presente invenzione ha per oggetto un sistema di chiusura per armadi a cassetti nonché un armadio a cassetti equipaggiato con tale sistema di chiusura. Più specificatamente, l’invenzione à ̈ rivolta in particolare ad armadi a cassetti del tipo mobile, quindi dotati di ruote scorrevoli oppure montati su veicoli, i quali sono soggetti al problema dell’apertura accidentale dei cassetti a causa dell’inerzia durante il movimento.
Sono noti armadi a cassetti del tipo presentante una pluralità di cassetti apribili e richiudibili in modo comandato da un operatore per mezzo di pulsanti a chiave. In una soluzione, ciascun cassetto ha una rispettiva serratura la quale può essere aperta o chiusa per consentire in modo regolamentato l’apertura del cassetto. In una differente soluzione, tutti i cassetti sono gestiti da una singola serratura la quale comanda lo sblocco o il blocco dei cassetti mediante un meccanismo a camme sovrapposte che consente l’apertura di un solo cassetto alla volta. Meccanismi di questo tipo sono noti per esempio da US2012/0242201, in cui una chiave singola può essere commutata tra una posizione di apertura, in cui consente il sollevamento di una camma per abilitare l’apertura di un cassetto, ed una posizione di chiusura in cui impedisce un sollevamento di una camma sufficiente a consentire l’apertura di un cassetto.
La Richiedente ha riscontrato che le soluzioni sopra esposte presentano alcuni inconvenienti.
Relativamente ad entrambe le soluzioni sopra descritte, si à ̈ riscontrato che può inavvertitamente accadere che un utente, dopo aver aperto la serratura con la chiave ed avere avuto accesso ai cassetti, si dimentichi di richiudere la serratura lasciando così esposto l’armadio a possibili aperture accidentali di un cassetto durante lo spostamento dell’armadio stesso o la marcia del veicolo sul quale l’armadio à ̈ installato. Tale conseguenza, altamente indesiderata, può essere causa di ribaltamenti o infortuni a carico di personale che si trovi nelle vicinanze.
Con riferimento alla soluzione con serrature su ogni cassetto, vi à ̈ invece il problema della visibilità di tali serrature che penalizzano l’estetica complessiva dell’armadio, nonché l’eventuale scomodità legata all’utilizzo di una pluralità di chiavi differenti.
Vi sono inoltre soluzioni esistenti in cui ciascun cassetto à ̈ equipaggiato con una rispettiva leva di apertura manuale, associata o non associata ad una rispettiva serratura comune, Tali soluzioni, tuttavia, implicano una maggior complessità strutturale e di montaggio legata alla necessità di prevedere la leva di apertura su ogni cassetto. Compito tecnico della presente invenzione à ̈ pertanto quello di mettere a disposizione un sistema di chiusura per armadi a cassetti che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra lamentati.
In particolare, scopo della presente invenzione à ̈ mettere a disposizione un sistema di chiusura per armadi a cassetti che presenti elevata sicurezza di impiego particolarmente su armadi di tipo mobile o in allestimento su veicoli o natanti.
E’ altresì scopo della presente invenzione mettere a disposizione un sistema di chiusura per armadi a cassetti che sia di elevata praticità di uso.
E’ inoltre scopo dell’invenzione mettere a disposizione un sistema di chiusura per armadi a cassetti che presenti elevata semplicità costruttiva ed un’elevata facilità di montaggio.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione un armadio a cassetti equipaggiato con detto sistema di chiusura.
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo il suddetto scopo, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 illustra una vista parzialmente in sezione di un armadio a cassetti dotato di un sistema di chiusura secondo la presente invenzione ed in accordo con una prima forma realizzativa;
- le figure 2-4 rappresentano viste in sezione, secondo un piano verticale, di una porzione dell’armadio di figura 1 in tre differenti posizioni operative; - le figure 5 e 6 rappresentano una parte del sistema di chiusura illustrato in figura 1 osservato da differenti angolazioni;
- le figura 7 illustra una vista dell’armadio di figura 1 in sezione secondo un piano orizzontale scelto in modo tale da illustrare alcuni componenti in particolare;
- le figure 8 e 9 illustrano una vista dell’armadio di figura 1 in sezione secondo un differente piano orizzontale ed in accordo con due successive posizioni operative rispettivamente di blocco e di sblocco;
- le figure 10A e 11A rappresentano due viste di una parte del sistema di chiusura illustrato in figura 1 in due successive posizioni operative rispettivamente di blocco e di sblocco;
- le figure 10B e 11B rappresentano, rispettivamente, viste in sezione secondo un piano orizzontale della parte di sistema di chiusura delle figure 10A e 11A;
- la figura 12 mostra una vista parzialmente in sezione di un ulteriore componente del sistema di chiusura implementato nell’armadio di figura 1; - le figure 13A e 14A rappresentano due viste di una parte del sistema di chiusura illustrato in figura 1 in accordo con una seconda forma realizzativa ed in due successive posizioni operative rispettivamente di inibizione e di abilitazione allo sblocco;
- le figure 13B e 14B rappresentano, rispettivamente, viste in sezione secondo un piano orizzontale della parte di sistema di chiusura delle figure 13A e 14A;
- la figura 15 illustra una vista parzialmente in sezione di un armadio a cassetti dotato di un sistema di chiusura secondo la presente invenzione ed in accordo con la seconda forma realizzativa delle figure 13A, 13B, 14A, 14B;
- le figure 16A e 17A rappresentano due viste di una parte del sistema di chiusura illustrato in figura 1 in accordo con una terza forma realizzativa ed in due successive posizioni operative rispettivamente di blocco e di sblocco;
- le figure 16B e 17B rappresentano, rispettivamente, viste in sezione secondo un piano orizzontale della parte di sistema di chiusura delle figure 16A e 17A.
Con riferimento alle figure annesse, con 100 à ̈ complessivamente rappresentato un armadio a cassetti del tipo comprendente una struttura di supporto 101 dotata di una pluralità di cassetti 102 tra loro verticalmente impilati.
Nell’ambito della presente invenzione con la dicitura “armadio a cassetti†si intende qualsiasi struttura (armadio, telaio, scaffalatura, ecc.) dotata di cassetti la cui giacitura può essere qualunque (cassetti disposti in orizzontale o in verticale, e scorrevoli orizzontalmente). Inoltre, tale dicitura ricomprende soluzione tecniche con cassetti a vista oppure rivestiti da una o più ante a battente, o altre ancora.
I cassetti 102 sono scorrevolmente applicati lungo rispettive guide 103 che definiscono rispettivi percorsi di scorrimento orizzontali.
L’armadio 100 comprende inoltre un sistema di chiusura 1 preposto a consentire o inibire l’apertura di un cassetto 102 alla volta. In maggior dettaglio, il sistema di chiusura 1 consente il raggiungimento delle seguenti configurazioni:
- una prima configurazione adatta a consentire l’apertura di un singolo cassetto 102 alla volta (indipendentemente da quale cassetto venga effettivamente aperto); ed
- una seconda configurazione adatta ad impedire l’apertura di ciascun cassetto 102, realizzando quindi una chiusura completa dell’armadio 100. Il sistema di chiusura 1 secondo l’invenzione può essere realizzato secondo differenti forme realizzative, rientranti tutte in un’unica idea inventiva comune. Tali forme realizzative verranno nel seguito descritte nel dettaglio; tuttavia, verranno inizialmente descritte le caratteristiche comuni a tutte le diverse forme realizzative.
Per realizzare le suddette configurazioni, il sistema di chiusura 1 comprende mezzi di bloccaggio 2 configurabili in almeno una posizione di sblocco, in cui consentono l’apertura di un cassetto 102, ed una posizione di blocco in cui impediscono l’apertura dei cassetti 102.
In maggior dettaglio, mezzi di bloccaggio 2 comprendono un’asta verticale 3 di supporto, applicata alla struttura di supporto 101, preferibilmente in una porzione di fondo della stessa, ed una successione di elementi a camma 4 scorrevolmente disposti sull’asta di supporto 3 in configurazione impilata, come mostrato nelle figure 2-6 (in talune soluzioni, per esempio a cassetti orientati verticalmente, l’asta di supporto su cui scorrono gli elementi a camma può avere orientamento orizzontale).
I mezzi di bloccaggio 2 comprendono inoltre, per ciascun cassetto 102, almeno un perno di movimentazione 5 atto ad impegnarsi, durante una movimentazione di apertura e chiusura del cassetto 102, con almeno uno degli elementi a camma 4 per realizzare un sollevamento (figura 3) o un abbassamento dell’elemento a camma 4 e degli elementi a camma 4 ad esso soprastanti. In tale logica di funzionamento, con il termine “elemento a camma†viene ricompreso qualsiasi elemento scorrevolmente inseribile all’interno dell’asta verticale 3 ed atto a ricevere un movimento di sollevamento o abbassamento a seguito di un movimento di avanzamento o arretramento del perno di movimentazione 5 (il quale si muove perpendicolarmente alla direzione di sollevamento/abbassamento degli elementi a camma 4).
I mezzi di bloccaggio 2 comprendono inoltre, per ciascun cassetto 102 (ovvero per ciascun perno di movimentazione 5) un elemento separatore 6 il quale si interpone tra i due elementi a camma 4 precedentemente separati dal movimento di un perno di movimentazione 5 in modo tale che, all’allontanamento del perno di movimentazione 5 dall’asta di supporto 2, non si generi un successivo ri-abbassamento degli elementi a camma 4 ma quelli sollevati dall’apertura del cassetto 102 rimangano sollevati, appunto, per interposizione dell’elemento separatore 6 (come mostrato in figura 4). Preferibilmente, l’elemento separatore 6 ha un’altezza di poco inferiore all’altezza del perno di movimentazione 5.
Nella specifica forma realizzativa descritta ed illustrata, l’elemento separatore 6 à ̈ definito da una linguetta flessibile ed elastica la quale si trova spinta all’indietro nella posizione di chiusura del rispettivo cassetto 102 mentre si porta (mediante ritorno elastico) tra i due elementi a camma 4 separati dal perno di movimentazione 5 del cassetto 102 successivamente all’apertura del cassetto 102. L’elemento separatore 6 à ̈ chiaramente illustrato nelle figure 5-9 (in figura 7 sono illustrate simultaneamente, su due piani diversi, le due posizioni limite raggiungibili dall’elemento separatore 6).
Nell’ambito della presente invenzione, tuttavia, gli elementi separatori 6 potrebbero essere realizzati in altre forme, per esempio mediante apposite appendici ottenute su elementi a camma girevoli od in accordo con forme ancora differenti.
I mezzi di bloccaggio 2 comprendono inoltre un traslatore 7 mobile tra le summenzionate posizioni di blocco e di sblocco in modo tale che, nella configurazione di blocco, il traslatore 7 definisca un elemento superiore di battuta per gli elementi a camma 4 impilati impedendo un movimento di sollevamento completo (vale a dire sufficiente al passaggio di un perno di movimentazione 5) degli elementi a camma 4 e quindi un movimento di apertura di un cassetto 102. In altre parole, il traslatore 7 à ̈ interponibile, nella posizione di blocco, tra l’elemento a camma 4 di sommità (o un ausiliario 4a ad esso applicato o ad esso solidale come visibile in figura 2) ed una superficie di riscontro superiore fissa rispetto alla struttura di supporto 101.
La posizione di blocco del traslatore 7 à ̈ illustrata nelle figure 8 e 10A, 10B mentre la posizione di sblocco à ̈ illustrata nelle figure 9 e 11A, 11B.
Al fine di promuovere una spinta in abbassamento sugli elementi a camma 4, volta a realizzarne una compattazione reciproca, può essere prevista una molla di contrasto 8 visibile per esempio in figura 2. Tale molla di contrasto 8 agisce sull’elemento ausiliario 4a il quale, come visibile in figura 2, funge da bicchiere di contenimento della porzione inferiore della molla 8.
La direzione di traslazione del traslatore 7 Ã ̈ orizzontale e, quindi, perpendicolare alla direzione di sollevamento ed abbassamento degli elementi a camma 4.
Il sistema di chiusura 1 comprende inoltre mezzi di attivazione 9, azionabili mediante comando di un operatore ed attivi sui mezzi di bloccaggio 2 per commutare (o, più in generale, per movimentare) i mezzi di bloccaggio 2 tra le posizioni di blocco e di sblocco.
Tali mezzi di attivazione 9 sono configurati per assumere una posizione di apertura, corrispondente alla posizione di sblocco dei mezzi di bloccaggio 2, ed una posizione di chiusura corrispondente alla posizione di blocco dei mezzi di bloccaggio 2. In altre parole, i mezzi di attivazione 9 costituiscono i mezzi sui quali l’operatore agisce effettivamente per dare un comando di blocco/sblocco ai mezzi di bloccaggio 2 (od almeno per dare un comando di sblocco).
Il sistema di chiusura 1 secondo l’invenzione comprende inoltre mezzi di abilitazione 15 preposti ad abilitare e disabilitare la movimentazione dei mezzi di bloccaggio 2 tra le summenzionate posizioni di blocco e di sblocco. In altre parole, i mezzi di abilitazione 15 gestiscono l’effettivo consenso ad un operatore ad attivare il blocco e lo sblocco dei mezzi di bloccaggio 2 (tale attivazione verrebbe esercitata dall’operatore mediante, appunto, azione sui mezzi di attivazione 9). Ad un operatore non abilitato, infatti, risulterebbe così impedita la possibilità di sbloccare i mezzi di bloccaggio 2.
Vantaggiosamente, i mezzi di attivazione 9 sono configurati in modo tale da portarsi automaticamente dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura entro un tempo prestabilito successivamente ad un rilascio del comando di apertura dei mezzi di attivazione 9 da parte dell’operatore. Preferibilmente, tale commutazione automatica dei mezzi di attivazione 9 verso la posizione di chiusura avviene indipendentemente dallo stato assunto dai mezzi di abilitazione 15. Pertanto, anche laddove permanga un consenso all’apertura, i mezzi di attivazione 9 si riporterebbero comunque in chiusura in modo automatico dopo un tempo prestabilito dal rilascio di detto comando.
Prima forma realizzativa
Nella prima forma realizzativa, illustrata nelle figure 1-12, i mezzi di attivazione 9 comprendono:
- un pulsante 10, agente meccanicamente sul traslatore 7, mediante un cavo flessibile 11 inserito scorrevolmente in una guaina 12, e mobile mediante traslazione tra le posizioni di apertura e di chiusura in modo che una traslazione del pulsante 10 trascini in scorrimento il traslatore 7, ed - una molla di contrasto 13 (figura 12) preposta a mantenere il pulsante 10 spinto verso la posizione di chiusura.
Preferibilmente, la posizione di apertura coincide con la posizione premuta del pulsante 10 mentre la posizione di chiusura coincide con la posizione estratta del pulsante 10.
In questa prima forma realizzativa i mezzi di abilitazione 15 comprendono una serratura a chiave 16 avente un cilindro 17 traslabile il quale forma parte del summenzionato pulsante 10, che risulta quindi munito di una toppa (visibile in figura 1) per l’inserimento di una chiave (non illustrata). La serratura 16 à ̈ preferibilmente configurata nel modo di seguito descritto. In maggior dettaglio, la serratura 16 à ̈ configurata in modo tale da consentire le seguenti posizioni:
- una prima posizione, a cilindro 17 estratto e non ruotato, di abilitazione alla traslazione del pulsante 10 per realizzare, a seguito della pressione del pulsante 10, lo sblocco dei mezzi di bloccaggio 2 (ottenendo una configurazione di pulsante 10 premuto e cilindro 17 non ruotato);
- una seconda posizione, a cilindro 17 in posizione estratta e ruotata, di impedimento alla traslazione del pulsante 10 per inibire un’eventuale pressione del pulsante 10 impedendo quindi lo sblocco dei mezzi di bloccaggio 2 e quindi l’apertura di un qualsiasi cassetto 102.Vantaggiosamente, la posizione ruotata della serratura 16 non à ̈ realizzabile nella posizione di apertura del pulsante 10. In altre parole, la serratura 16 à ̈ configurata in modo tale che, a pulsante 10 premuto, non sia possibile ruotare la chiave per bloccare il pulsante 10 in posizione premuta. Pertanto, la serratura 16 non consente un’abilitazione permanente (a tempo indeterminato) da parte di un operatore ma consente solamente un’abilitazione per il tempo in cui l’operatore (che deve essere quindi presente per realizzare l’apertura) mantiene premuto il pulsante 10 con un dito.
Al fine di realizzare tale funzionamento della serratura 16, quest’ultima à ̈ configurata come mostrato in figura 12. In particolare, la serratura 16 à ̈ inserita in una camicia cilindrica 19 (per esempio mediante avvitamento in una porzione frontale della camicia 19) nella quale, tra la serratura 16 ed una parete di fondo 20 della camicia 19, à ̈ scorrevolmente inserito un cursore 21. Il cursore 21 à ̈ meccanicamente e bidirezionalmente collegato al traslatore 7 mediante il cavo 11 ed una porzione frontale del pulsante 10 (identificata da un piatto spintore 24) à ̈ impegnata, in relazione di semplice appoggio, al cursore 21.
Sul cursore 21 Ã ̈ direttamente attiva la molla di contrasto 13, la quale mantiene premuto il cursore 21 contro il cilindro 17 della serratura 16. Pertanto, una pressione sul pulsante 10 determina, a cilindro 17 non ruotato, un avanzamento del pulsante 10 (cilindro 17) e quindi del cursore 21, con azionamento del traslatore 7.
Vantaggiosamente, i mezzi di attivazione 9 comprendono inoltre mezzi distanziali 22 preposti a determinare una posizione di massima traslazione del cilindro 17 della serratura 16 mediante esercizio di una battuta del cursore 21 contro la parete di fondo 20 della camicia 19. Tale posizione di massima traslazione del cilindro 17 della serratura 16 definisce la posizione di apertura dei mezzi di attivazione 9 ed à ̈ arretrata rispetto ad una normale posizione limite di inserimento del cilindro 17 della serratura 16 che si conseguirebbe spingendo il cilindro 17 della serratura 16 fino a far emergere, sul fondo della serratura 16, appositi rilievi 23 consentendo la rotazione del cilindro 17. Tale ipotetica rotazione, che porterebbe al bloccaggio del cilindro 17 in posizione ruotata (i rilievi 23, a seguito di tale rotazione, risulterebbero vincolati al di là della parete posteriore della serratura rendendo impossibile un ritorno del cilindro nella posizione di partenza), risulta impedita nella soluzione secondo l’invenzione, in particolare grazie all’impiego dei mezzi distanziali che non consentono una piena traslazione del cilindro 17 della serratura impedendo quindi un’attivazione permanente dello sblocco dei mezzi di bloccaggio 2.
Nella forma realizzativa illustrata, i mezzi distanziali 22 comprendono uno o più perni applicati stabilmente al cursore 21 o alla parete di fondo 20 della camicia 19.
Nella prima forma realizzativa ora descritta, il summenzionato tempo prestabilito necessario ai mezzi di attivazione 9 per portarsi automaticamente dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura corrisponde al tempo necessario al pulsante 10 per portarsi dalla posizione di apertura (premuta) alla posizione di chiusura sotto l’azione di una apposita molla di contrasto (non illustrata ma, per esempio, una molla ad elica) interna al pulsante 10.
In altre parole, il citato tempo prestabilito inizia nell’istante in cui l’operatore rilascia il pulsante 10 e termina al termine della corsa di ritorno del pulsante 10. In tal modo, una volta che i mezzi di bloccaggio 2 si sono portati nella posizione di blocco (alla chiusura del cassetto 102 successivamente al rilascio del pulsante 10 o, alternativamente, contemporaneamente al rilascio del pulsante 10 in caso di cassetti 102 già chiusi), risulta impossibile un’apertura accidentale di un qualsiasi cassetto 102 a meno di un nuovo comando di pressione sul pulsante 10 da parte di un operatore.
Il fatto che i mezzi di attivazione 9 siano configurati in modo tale da portarsi automaticamente dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura entro un tempo prestabilito successivamente ad un rilascio del comando di apertura dei mezzi di attivazione 9 da parte dell’operatore ed “indipendentemente dallo stato assunto dai mezzi di abilitazione†si traduce in questo caso nel fatto che, anche laddove la serratura a chiave fosse lasciata in posizione non ruotata (abilitazione all’apertura), il rilascio del pulsante 10 comporterebbe comunq ue la commutazione in blocco dei mezzi di bloccaggio 2. Lo stesso, del resto, accade anche se la chiave viene ruotata per privare dell’abilitazione all’apertura.
Poiché il traslatore 7, in posizione di sblocco, potrebbe risultare impossibilitato a ritornare automaticamente nella posizione di blocco (nella forma realizzativa illustrata il traslatore 7 presenta una cavità entro cui passa la molla di 8 di contrasto degli elementi a camma 4 e l’elemento ausiliario 4a come si può evincere dalle figure 2-4, 8-9 e 11B, e proprio tale elemento ausiliario 4a trattiene in posizione di sblocco il traslatore 7), il rilascio del pulsante 10 da parte di un operatore a traslatore 7 “bloccato in apertura†porta al ritorno del pulsante 10 in posizione iniziale di chiusura con distacco del piatto spintore 24 del cilindro 17 dal cursore 21, il quale rimane invece trattenuto dal cavo 11 in una posizione di compressione della rispettiva molla di contrasto 13. Pertanto, il pulsante 10 ritorna in posizione di chiusura ma il traslatore 7 (e con esso il cursore 21) rimane in sblocco.
Successivamente alla chiusura del cassetto 102 da parte dell’operatore, la molla di contrasto 8 degli elementi a camma 4 abbassa l’elemento ausiliario 4a liberando il movimento di ritorno del traslatore 7 che, sotto l’azione della relativa molla di contrasto o della molla di contrasto 13, ritorna nella posizione di sblocco spingendo indietro anche il cursore 21 attraverso l’azione del cavo 11. Vantaggiosamente, il ritorno del cursore 21 (che segue uno scatto correlato al rilascio istantaneo del traslatore 7 da parte dell’elemento ausiliario 4a) non origina alcun corrispondente movimento di scatto inatteso del pulsante 10, il quale era regolarmente ritornato in posizione iniziale subito dopo il rilascio da parte dell’operatore. Una volta raggiunta la posizione di blocco da parte del traslatore 7, una successiva apertura di un cassetto 102 richiede una nuova pressione del pulsante 10 da parte di un operatore, previa abilitazione da parte della serratura 16 (cilindro 17 non ruotato).
Seconda forma realizzativa
Nella seconda forma realizzativa, illustrata nelle figure 13A-13B, 14A-14B e 15) l’elemento di diversità rispetto alla prima forma realizzativa precedentemente descritta à ̈ dato dai mezzi di abilitazione 15. Nella seconda forma realizzativa i mezzi di attivazione 9 comprendono ancora il pulsante 10 (nonché la camicia 19, il cursore 21 ecc..) tuttavia i mezzi di abilitazione 15 non comprendono più la serratura 16 ma comprendono un attuatore elettromeccanico 25 (elettrocilindro oppure attuatore a vite senza fine o altro ancora) avente un elemento di bloccaggio 26 mobile trasversalmente rispetto al traslatore 7 tra una posizione di impegno (figure 13A, 13B), in cui si dispone in avvicinamento al traslatore 7 per intercettare una corrispondente parte (definita da una sede 27 nelle figure annesse) del traslatore 7 bloccando lo scorrimento del traslatore 7, ed una posizione di disimpegno (figure 14A, 14B) in cui si dispone in allontanamento dal traslatore 7 per consentire un libero scorrimento del traslatore 7.
Preferibilmente, nella seconda forma realizzativa i mezzi di abilitazione 15 comprendono inoltre un sistema di riconoscimento elettronico attivabile da un utente e preposto a comandare, preferibilmente dietro comando dell’utente, una movimentazione dell’attuatore elettromeccanico 25 dalla posizione di impegno alla posizione di disimpegno e/o viceversa.
Preferibilmente, il citato sistema di riconoscimento elettronico comprende un sistema a transponder oppure un telecomando o un tastierino numerico o alfanumerico od un riconoscitore a scansione di impronte digitali oppure un qualsiasi altro apparato elettronico adatto allo scopo.
In uso, una volta abilitato l’accesso ai mezzi di attivazione (pulsante 10) mediante i mezzi di abilitazione 15, con conseguente passaggio dell’attuatore elettromeccanico 25 nella posizione di sblocco (elemento di bloccaggio 26 disimpegnato dalla sede 27 del traslatore 7), la pressione del pulsante 10 realizza il passaggio del traslatore 7 nella posizione di sblocco di un cassetto 102. Successivamente, il rilascio del pulsante 10 da parte dell’operatore conduce ad un funzionamento identico a quello già descritto nella prima forma realizzativa. Elemento differenziante rispetto alla prima forma realizzativa à ̈ che nella seconda forma realizzativa la pressione del pulsante 10 à ̈ possibile fino a quando l’attuatore elettromeccanico 25 à ̈ in posizione tale da consentirlo. Una volta che l’attuatore elettromeccanico 25 viene portato in posizione di bloccaggio del traslatore 7, per esempio mediante azione da parte dell’operatore sui mezzi di abilitazione 15 (per esempio re-inserimento di altro codice su tastierino alfanumerico, ecc…).
Anche in questa seconda forma realizzativa, il summenzionato tempo prestabilito necessario ai mezzi di attivazione 9 per portarsi automaticamente dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura corrisponde al tempo necessario al pulsante 10 per portarsi dalla posizione di apertura (premuta) alla posizione di chiusura sotto l’azione di una apposita molla di contrasto (non illustrata, per esempio una molla ad elica) interna al pulsante 10.
In talune situazioni, l’attuatore 25 potrebbe trovarsi ad agire (portarsi in chiusura) a cassetto 102 aperto e quindi con l’elemento di bloccaggio 26 disallineato rispetto alla sede 27 del traslatore 7. In tali situazioni, al fine di assorbire il ritardo tra il momento della commutazione dell’attuatore elettromeccanico 25 nella posizione di chiusura e l’effettivo passaggio del traslatore 7 nella posizione di blocco, possono essere previsti mezzi elastici o equivalenti preposti, in particolare, a mantenere premuto l’elemento di bloccaggio 26 contro il traslatore per realizzare un innesto a scatto all’interno della sede 27 al raggiungimento della posizione di blocco del traslatore 7, vale a dire quando la traslazione del traslatore 7 porta la sede 27 a disporsi in una posizione tale da accogliere l’estremità frontale dell’elemento di bloccaggio 26. Tali mezzi elastici potrebbero, per esempio, essere realizzati dotando l’elemento di bloccaggio 26 di una porzione elastica, preferibilmente mediante molla elicoidale, in grado di assorbire la differenza di corsa dell’elemento di bloccaggio 26 quando quest’ultimo insiste su un tratto del traslatore 7 non interessato dalla sede 27 rispetto alla corsa in corrispondenza della sede 27.
Terza forma realizzativa
Nella terza forma realizzativa, illustrata nelle figure 16A-16B e 17A-17B, l’elemento di diversità rispetto alla seconda forma realizzativa à ̈ dato dalla sostituzione del collegamento meccanico tra pulsante 10 e traslatore 7 con un sistema di movimentazione del traslatore 7 mediante un apposito attuatore elettromeccanico 28 (elettrocilindro oppure attuatore a vite senza fine o altro ancora) che presenta un pistone direttamente applicato al traslatore 7 e mobile insieme ad esso.
L’attuatore elettromeccanico 28 à ̈ configurato per assumere una posizione di apertura (figure 17A, 17B), corrispondente alla posizione di sblocco del traslatore 7, ed una posizione di chiusura (figure 16A, 16B), corrispondente alla posizione di blocco del traslatore 7.
I mezzi di attivazione 9 comprendono inoltre un dispositivo temporizzatore (non illustrato), elettronico od elettromeccanico, attivo sull’attuatore elettromeccanico 28 per portare in modo automatico l’attuatore elettromeccanico 28 nella posizione di chiusura dopo il summenzionato tempo prestabilito da un precedente raggiungimento della posizione di apertura.
I mezzi di attivazione 9 comprendono inoltre un pulsante (non illustrato e preferibilmente collocato su un pannello di comando) collegato elettricamente all’attuatore elettromeccanico 28 per l’attivazione manuale dell’attuatore elettromeccanico 28.
Inoltre, in analogia alla seconda forma realizzativa, anche nella terza forma realizzativa i mezzi di abilitazione 15 comprendono inoltre un sistema di riconoscimento elettronico attivabile da un utente e preposto a comandare l’abilitazione del collegamento tra il pulsante e l’attuatore elettromeccanico 28. Preferibilmente, il citato sistema di riconoscimento elettronico comprende un sistema a transponder oppure un telecomando o un tastierino numerico o alfanumerico o un pulsante elettrico.
In analogia alla precedente forma realizzativa, anche in questa forma realizzativa può accadere che, in talune situazioni, l’attuatore 28 possa trovarsi ad agire (portarsi in chiusura) a cassetto 102 aperto e quindi con il traslatore 7 disposto in una posizione inadatta a portarsi in posizione di blocco, in particolare con l’elemento ausiliario 4° inserito nel traslatore 7 stesso. In tali situazioni, al fine di assorbire il ritardo tra il momento della commutazione dell’attuatore elettromeccanico 28 nella posizione di chiusura e l’effettivo passaggio del traslatore 7 nella posizione di blocco, possono essere previsti mezzi elastici o equivalenti preposti, in particolare, a mantenere spinto il traslatore 7 per realizzare un passaggio a scatto dell’attuatore 7 nella posizione del blocco alla chiusura del cassetto 102, in corrispondenza della quale l’elemento ausiliario 4a à ̈ forzato a disimpegnarsi dal traslatore 7 sotto l’azione della rispettiva molla di contrasto 8. Tali mezzi elastici potrebbero, per esempio, essere realizzati dotando l’attuatore elettromeccanico 28 di una porzione elastica, preferibilmente mediante molla elicoidale
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota.
E’ stato infatti ampiamente descritto e dimostrato come l’utilizzo di una struttura a commutazione automatica dei mezzi di attivazione in chiusura consenta di impedire l’apertura accidentale dei cassetti in caso di armadi montati su carrelli mobili su ruote o in allestimento su veicoli o natanti. Tale chiusura automatica prescinde quindi dall’effettiva realizzazione manuale del bloccaggio da parte dell’operatore e colma le eventuali mancanze dovute a distrazioni o dimenticanze da parte del personale. Inoltre, il sistema di chiusura secondo l’invenzione à ̈ del tipo centralizzato, vale a dire facente capo ad un unico organo di attivazione e/o di abilitazione disposto sulla struttura di supporto (per esempio sul frontale e/o su un pannello di comando) senza necessità di predisporre sistemi di abilitazione ed attivazione su ogni cassetto.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di chiusura per armadio a cassetti, comprendente: - mezzi di bloccaggio (2), configurabili in almeno una posizione di sblocco in cui consentono l’apertura di un cassetto (102) di un armadio (100) a cassetti ed una posizione di blocco in cui impediscono l’apertura dei cassetti (102) dell’armadio (100) a cassetti; - mezzi di attivazione (9) azionabili mediante comando di un operatore ed attivi su detti mezzi di bloccaggio (2) per movimentare i mezzi di bloccaggio (2) tra dette posizioni di blocco e di sblocco, detti mezzi di attivazione (9) essendo configurati per assumere una posizione di apertura, corrispondente alla posizione di sblocco dei mezzi di bloccaggio (2), ed una posizione di chiusura corrispondente alla posizione di blocco dei mezzi di bloccaggio (2); - mezzi di abilitazione (15) preposti ad abilitare e disabilitare la movimentazione dei mezzi di bloccaggio (2) tra dette posizioni di blocco e di sblocco; caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attivazione (9) sono configurati in modo tale da portarsi automaticamente dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura entro un tempo prestabilito successivamente ad un rilascio di un comando di apertura dei mezzi di attivazione (9) da parte dell’operatore indipendentemente dallo stato assunto dai mezzi di abilitazione (15).
  2. 2. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di bloccaggio (2) comprendono un traslatore (7) attivo tra dette posizioni di blocco e di sblocco ed in cui detti mezzi di attivazione (9) comprendono: - un pulsante (10), agente meccanicamente su detto traslatore (7) e mobile mediante traslazione tra dette posizioni di apertura e di chiusura in modo che una traslazione del pulsante (10) trascini in scorrimento il traslatore, (7) ed - una molla di contrasto associata al pulsante (10) e preposta a mantenere spinto il pulsante (10) verso la posizione di chiusura, detto tempo prestabilito corrispondendo al tempo necessario al pulsante (10) per portarsi dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura sotto l’azione di detta molla di contrasto (13).
  3. 3. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di abilitazione (15) comprendono una serratura (16) a chiave con cilindro (17) traslabile ed in cui detto cilindro (17) traslabile definisce detto pulsante (10); detta serratura (16) essendo configurata per bloccare e sbloccare una traslazione manuale del pulsante (10) da parte di un utilizzatore.
  4. 4. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 3, in cui detta serratura (16) à ̈ configurata in modo tale da consentire le seguenti posizioni: - una prima posizione, a cilindro (17) estratto e non ruotato, di abilitazione alla traslazione del pulsante (10); - una seconda posizione, a cilindro (17) estratto e ruotato, di impedimento alla traslazione del pulsante (10); posizione tale per cui la rotazione del cilindro (17) non à ̈ realizzabile nella posizione premuta del pulsante (10).
  5. 5. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi di attivazione (9) comprendono mezzi distanziali (22) preposti a determinare una posizione di massima traslazione del cilindro (17) della serratura (16); detta posizione di massima traslazione del cilindro (17) definendo detta posizione di apertura ed essendo anticipata rispetto ad una ipotetica posizione limite del cilindro (17) atta a consentire una rotazione della chiave in modo da impedire un’attivazione permanente dello sblocco dei mezzi di bloccaggio (2).
  6. 6. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 5, in cui detti mezzi di attivazione (9) comprendono inoltre un cursore (21) meccanicamente e bidirezionalmente collegato a detto traslatore (7) mediante un cavo (11) di collegamento, detto cursore (21) essendo scorrevolmente inserito entro una camicia (19) di contenimento, in cui detto pulsante (10) presenta una porzione frontale (24) impegnata a detto cursore (21), ed in cui detti mezzi distanziali (22) sono interposti tra detto cursore (21) ed una parete di fondo (20) di detta camicia (19) per limitare una corsa del cursore (21) verso detta parete di fondo (20) della camicia (19).
  7. 7. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 6, in cui detta porzione frontale (24) del cilindro (17) della serratura (16) e detto cursore (21) sono impegnati mediante semplice appoggio per consentire al cilindro (17) di premere il cursore (21) in un movimento di apertura dei mezzi di attivazione (9) e per consentire successivamente al cilindro (17) di riportarsi nella posizione di chiusura indipendentemente dalla posizione assunta dal cursore (21).
  8. 8. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di abilitazione (9) comprendono un attuatore elettromeccanico (25) avente un elemento di bloccaggio (26) mobile trasversalmente rispetto al traslatore (7) tra una posizione di impegno, in cui si dispone in avvicinamento al traslatore (7) per intercettare una corrispondente sede (27) del traslatore (7) bloccando lo scorrimento del traslatore (7), ed una posizione di disimpegno in cui si dispone in allontanamento dal traslatore (7) per consentire un libero scorrimento del traslatore (7).
  9. 9. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 2 o 8, in cui detti mezzi di attivazione (9) comprendono inoltre un cursore (21) meccanicamente e bidirezionalmente collegato a detto traslatore (7) mediante un cavo (11) di collegamento, detto cursore (21) essendo scorrevolmente inserito entro una camicia (19) di contenimento, ed in cui detto pulsante (10) presenta una porzione frontale (24) impegnata in relazione di semplice appoggio con detto cursore (21) per consentire al pulsante (10) di premere il cursore (21) in un movimento di apertura dei mezzi di attivazione (9) e per consentire successivamente al pulsante (10) di riportarsi nella posizione di chiusura indipendentemente dalla posizione assunta dal cursore (21).
  10. 10. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi di abilitazione (15) comprendono inoltre un sistema di riconoscimento elettronico attivabile da un utente e preposto a comandare, preferibilmente dietro comando dell’utente, una movimentazione dell’attuatore elettromeccanico (25) dalla posizione di impegno alla posizione di disimpegno e/o viceversa.
  11. 11. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di bloccaggio (2) comprendono un traslatore (7) attivo tra dette posizioni di blocco e di sblocco ed in cui detti mezzi di attivazione (9) comprendono: - un attuatore elettromeccanico (28), attivo sul traslatore (7) per movimentare in scorrimento il traslatore (7) e configurato per assumere una posizione di apertura, corrispondente alla posizione di sblocco del traslatore (7), ed una posizione di chiusura, corrispondente alla posizione di blocco del traslatore (7), ed - un dispositivo temporizzatore attivo sull’attuatore elettromeccanico (28) per portare in modo automatico l’attuatore elettromeccanico (28) nella rispettiva posizione di chiusura dopo detto tempo prestabilito da un precedente raggiungimento della posizione di apertura da parte dell’attuatore elettromeccanico (28).
  12. 12. Sistema di chiusura secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi di attivazione (9) comprendono inoltre un pulsante per l’attivazione dell’attuatore elettromeccanico (28) ed in cui detti mezzi di abilitazione (15) comprendono inoltre un sistema di riconoscimento elettronico attivabile da un utente e preposto a comandare l’abilitazione del comando dell’attuatore elettromeccanico (28) per mezzo della pressione del pulsante.
  13. 13. Sistema di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente inoltre una molla di contrasto (13) attiva sul traslatore (7) per mantenere premuto il traslatore (7) nella posizione di chiusura, ed in cui detti mezzi di attivazione (9) sono atti a movimentare il traslatore (7) verso la posizione di apertura contro l’azione di detta molla di contrasto (13).
  14. 14. Armadio (100) a cassetti comprendente una struttura di supporto (101) ed una pluralità di cassetti (102) montati sulla struttura di supporto (101), e comprendente inoltre un sistema di chiusura (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni preposto, selettivamente, a consentire l’apertura di un singolo di detti cassetti (102) alla volta ed a realizzare la chiusura simultanea di tutti i detti cassetti (102).
  15. 15. Armadio a cassetti secondo la rivendicazione 14, in cui detti mezzi di attivazione (9) del sistema di chiusura (1) sono centralizzati e disposti su una porzione frontale della struttura di supporto (101) e/o su un pannello di comando.
  16. 16. Armadio a cassetti secondo la rivendicazione 14 o 15, in cui detti mezzi di bloccaggio (2) comprendono: - un’asta verticale (3) di supporto applicata ad una parete interna di detta struttura di supporto (101), - una successione di elementi a camma (4) scorrevolmente disposti sull’asta di supporto (3) in configurazione impilata, - per ciascun cassetto (102), almeno un perno di movimentazione (5) atto ad impegnarsi, durante una movimentazione di apertura e chiusura di detto cassetto (102), con almeno uno di detti elementi a camma (4) per realizzare un sollevamento o un abbassamento di detto elemento a camma (4) e degli elementi a camma (4) soprastanti, ed - un traslatore (7) mobile tra dette posizioni di blocco e di sblocco in modo tale che, nella configurazione di blocco, il traslatore (7) definisca un elemento superiore di battuta per detti elementi a camma (4) impilati impedendo un movimento di sollevamento degli elementi a camma (4) necessario al passaggio di un perno di movimentazione (5) tra due elementi a camma (4) consecutivi in modo tale da inibire l’apertura di un cassetto (102).
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