ITMO20130147A1 - Telaio di sostegno per stampi - Google Patents

Telaio di sostegno per stampi

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ITMO20130147A1
ITMO20130147A1 IT000147A ITMO20130147A ITMO20130147A1 IT MO20130147 A1 ITMO20130147 A1 IT MO20130147A1 IT 000147 A IT000147 A IT 000147A IT MO20130147 A ITMO20130147 A IT MO20130147A IT MO20130147 A1 ITMO20130147 A1 IT MO20130147A1
Authority
IT
Italy
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frame
mold
molds
bracket
hook
Prior art date
Application number
IT000147A
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English (en)
Inventor
Luciano Passoni
Original Assignee
Sir Soc Italiana Resine Spa
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Publication date
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B1/00Producing shaped prefabricated articles from the material
    • B28B1/26Producing shaped prefabricated articles from the material by slip-casting, i.e. by casting a suspension or dispersion of the material in a liquid-absorbent or porous mould, the liquid being allowed to soak into or pass through the walls of the mould; Moulds therefor ; specially for manufacturing articles starting from a ceramic slip; Moulds therefor
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B28B7/00Moulds; Cores; Mandrels
    • B28B7/08Moulds provided with means for tilting or inverting

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  • Moulds For Moulding Plastics Or The Like (AREA)

Description

“TELAIO DI SOSTEGNO PER STAMPI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un telaio di sostegno per stampi destinato all’ impiego in impianti per il colaggio in pressione di articoli igienico-sanitari.
Sono noti impianti automatizzati per la formatura di articoli igienicosanitari.
Questi impianti impiegano la tecnologia del colaggio a pressione, la quale prevede di immettere a pressione del materiale ceramico, sotto forma di barbottina, nella cavità di formatura definita da appositi stampi.
In base alla forma della cavità, e quindi in base agli stampi impiegati, questi impianti permettono di realizzare di volta in volta diversi articoli, quali lavelli, piatti doccia, cassette per WC, vasi igienici, bidet e simili. In dettaglio, à ̈ noto un impianto provvisto di una pluralità di stampi uguali montati in successione ed in modo sospeso, tramite appositi telai di sostegno, ad una struttura orizzontale longiforme.
In dettaglio, gli stampi sono mobili lungo la struttura, grazie al fatto che i telai sono montati scorrevoli su guide che si estendono nello sviluppo longitudinale della struttura stessa.
Ogni stampo conforma due facce sagomate opposte e tutti gli stampi hanno il medesimo orientamento dimodoché, a seguito della loro compattazione a pacco, in ciascuna coppia di stampi adiacenti, la faccia di uno stampo rivolta in una direzione cooperi con la faccia de altro stampo rivolta nella direzione opposta, a definire detta cavità.
In dettaglio, impianto prevede anche mezzi di spinta in grado di mantenere premuti con forza gli stampi uno contro l’altro, quando sono disposti nella citata configurazione a pacco.
Una volta terminato il colaggio, gli stampi vengono allontanati uno dall’altro per consentire il prelievo degli articoli igienico-sanitari.
Come sopra anticipato, cambiando gli stampi utilizzati nell’ impianto, si cambia l’articolo che viene formato.
Pertanto, al termine di un ciclo di formatura di lavelli, ad esempio, e prima de inizio di un ciclo di formatura di piatti doccia, Ã ̈ necessario sostituire gli stampi.
Ad esempio, gli stampi per i lavelli vanno rimossi dalla struttura suddetta ed al loro posto vanno montati quelli per i piatti doccia.
Ciascun telaio comprende sia una semicomice, a cui il relativo stampo à ̈ accoppiato, sia una coppia di carrelli, vincolati a scorrere lungo dette guide, fissati sopra la semicomice tramite ima pluralità di viti disposte in verticale.
In pratica, i carrelli reggono in sospensione le semi- e, quindi, gli stampi.
Durante la sostituzione, la ed il relativo stampo, debbono essere separati dai carrelli che restano connessi alla guide.
Dato che le e gli stampi sono appesi ai carrelli tramite le viti, e visto che sono molto pesanti, per la loro sostituzione à ̈ necessario l’impiego di un carrello elevatore guidato da un operatore.
In pratica, dato che il gruppo - stampo à ̈ appeso unicamente tramite viti disposte in verticale, esso non può essere rimosso o montato da/sull’ impianto semplicemente svitando/avvitando le viti, perché tale gruppo rovinerebbe al suolo e si danneggerebbe irrimediabilmente.
Pertanto, durante l’estrazione delle viti, à ̈ necessario sorreggere il gruppo tramite una sorta di imbragatura realizzata con cinghie all’uopo applicate da personale addetto, impiegate in cooperazione col carrello elevatore.
Questo sistema à ̈ oltremodo lento ed anche costoso, in quanto necessita di impiego di manodopera formata da più persone che viene occupata per diverso tempo.
Inoltre, à ̈ stato verificato nella pratica che, dal momento che l’applicazione e la rimozione delle viti avviene mentre il — stampo à ̈ in precaria sospensione, i moti relativi tra viti durante l’avvitamento e lo svitamento del provocano il danneggiamento dei filetti delle viti e dei fori ricavati sulla cornice che fungono da madrevite.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un telaio di sostegno per stampi destinato all’impiego in impianti per il colaggio in pressione di articoli igienico-sanitari che consenta di sostituire il rispettivo stampo più velocemente rispetto all’arte nota.
All’ interno di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di escogitare un telaio di sostegno che permetta la sostituzione degli stampi dell’impianto senza la possibilità di danneggiamenti.
Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di escogitare un telaio di sostegno che consenta la sostituzione dello stampo con l’impiego di una manodopera ridotta al minimo.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un telaio di sostegno per stampi destinato impiego in impianti per il colaggio in pressione di articoli igienico-sanitari che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente telaio di sostegno per stampi, destinato all’ impiego in impianti per il colaggio in pressione di articoli igienico-sanitari, realizzato in accordo con la rivendicazione 1 .
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un telaio di sostegno, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 à ̈ una vista assonometrica di un impianto in cui à ̈ montata una pluralità di telai secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ il particolare K ingrandito della figura precedente;
la figura 3 à ̈ una vista assonometrica di una parte dell’impianto della figura
i ;
le figure 4 e 5 sono viste assonometriche che mostrano il telaio secondo il trovato da lati opposti;
la figura 6 Ã ̈ una vista assonometrica, parzialmente in spaccato, del telaio secondo il trovato; e
le figure 7 ed 8 sono viste assonometriche del telaio secondo il trovato in due diverse configurazioni di utilizzo.
Con riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 il telaio di sostegno dell’invenzione.
Prima di descrivere il telaio 1 proposto, si introduce sommariamente la struttura ed il funzionamento di un impianto 2 per il colaggio in pressione di articoli igienico-sanitari cui l’invenzione à ̈ destinata.
Questo impianto 2 esemplificativo à ̈ mostrato nelle figure 1, 2 e 3.
Tale impianto 2, sia per ciò che concerne gli aspetti strutturali sia per quanto riguarda il funzionamento, può essere realizzato in accordo con la descrizione della domanda di brevetto intemazionale n. PCT/IB20 12/002578 qui incorporata per riferimento nella sua interezza. L’impianto 2 à ̈ predisposto per la formatura di lavelli, piatti doccia, cassette per WC, vasi per WC, bidet o altri articoli sanitari, in base al tipo di stampo 3 impiegato, analogamente alla tecnica nota sopra discussa.
L’impianto 2 comprende una piattaforma di base 4 orizzontale, poggiata al suolo, da cui si ergono tre montanti 5, 6, 7, di cui uno mediano, allineati lungo la piattaforma 4.
I montanti 5, 6, 7 supportano una struttura 8 superiore parallela alla piattaforma.
E prevista una pluralità di stampi 3 che sono appesi in modo scorrevole alla struttura 8 superiore tramite il telaio 1 dell’invenzione, in posizione sollevata rispetto alla piattaforma 4.
Grazie al telaio 1, gli stampi 3 sono mobili lungo la struttura superiore 8 tra una configurazione di lavoro, in cui sono compattati a pacco (mostrata nelle figure 1 e 2) ed una configurazione di scarico, in cui sono discosti. Nella presente descrizione, salvo dove diversamente specificato, quando si impiegano termini o aggettivi relativi all’orientamento, come †̃superiore’, †̃inferiore’, †̃sopra’, †̃sotto’, †̃verticale’ od †̃orizzontale’ a proposito dell’invenzione, si intende riferirsi al telaio 1 ed allo stampo 3 in uso, vale a dire quando sono appesi nell’impianto 2, definendo assieme un gruppo di formatura 1, 3, 12, 22, 3 sospeso.
Ogni stampo 3 ha uno sviluppo genericamente planare, Ã ̈ sostanzialmente quadrangolare, e conforma due facce 9, 10 sagomate opposte.
A parte durante la fase di estrazione dell’articolo formato, gli stampi 3 sono tutti montati alla struttura 8 su piani ideali trasversali alla lunghezza della stessa ed hanno tutti il medesimo orientamento, vale a dire che le facce 9, 10 uguali tra loro sono tutte rivolte nella medesima direzione (tali direzioni essendo parallele alla lunghezza dell’ impianto 2).
In questo modo, a seguito della loro compattazione a pacco, in ciascuna coppia di stampi 3 adiacenti, la faccia 9, 10 di uno stampo 3 rivolta in una direzione coopera con la faccia 9, 10 dell’altro stampo 3 rivolta nella direzione opposta a definire la cavità ove l’articolo viene formato per colaggio in pressione.
L’impianto 2 prevede anche mezzi di spinta 1 1 in grado di schiacciare e mantenere premuti con forza gli stampi 3 l’uno contro l’altro, disponendoli nella citata configurazione di lavoro.
Una volta terminato il colaggio, gli stampi 3 vengono disposti nella configurazione di scarico.
Per ottenere lo scarico, gli stampi sono ruotati di novanta gradi, attorno ad un asse orizzontale, secondo modalità spiegate in seguito.
Come mostrato nelle figure 4 - 8, il telaio 1 dell’invenzione comprende innanzitutto un elemento di sostegno 12, associabile ad uno rispettivo stampo 3, ed una staffatura di attacco 13 destinata ad essere montata nell’impianto 2, e preferibilmente atta ad accoppiarsi scorrevolmente ad una o più guide 14 dell’ impianto 2 (si vedano anche le figure 2 e 3) .
In pratica, la staffatura 13 regge in sospensione il resto del telaio 1 ed il rispettivo stampo 3.
Nell’ esemplificativo impianto 2 rappresentato nelle figure, sono presenti due guide 14 parallele che sono comprese nella citata struttura superiore 8. Preferibilmente, la staffatura 13 comprende due carrelli di scorrimento 18, 19 uniti da una o più traverse 20, 21 trasversali alla direzione di scorrimento.
I carrelli 18, 19 sono preposti allo scorrimento del relativo stampo 3, lungo la struttura 8 suddetta, a consentire che gli stampi 3 di cui impianto 2 Ã ̈ provvisto possano disporsi alternatamente nella configurazione di lavoro o in quella di scarico.
I carrelli 18, 19 possono comprendere rulli folli atti a percorrere dette guide 14.
Inoltre, il telaio 1 proposto comprende mezzi di fissaggio 15, 34, 35 rimuovibile atti unire solidalmente la staffatura 13 all’elemento di sostegno 12; tali mezzi di fissaggio 15, 34, 35 possono comprendere dei mezzi a vite, come nella tecnica nota, ma congeniati in modo molto diverso, come sarà dettagliato successivamente.
L’invenzione prevede poi mezzi di aggancio 17 fissati all’elemento 12 ed atti ad agganciarsi in modo rimuovibile alla staffatura 13.
In dettaglio, i mezzi di aggancio 17 sono atti a supportare in sospensione il gruppo elemento stampo 12, 3, per ragioni che saranno spiegate in sede di funzionamento del telaio 1.
Di preferenza, i mezzi di aggancio comprendono almeno un gancio 17, fissato sulla sommità elemento 12 citato, a definire con esso un mezzo a gruccia 12, 17 per appendere lo stampo 3 alla staffatura 13.
Nella forma di realizzazione raffigurata nella tavole di disegno allegate, l’elemento 12 comprende un tratto longiforme superiore 32, sopra il quale sono fissati due ganci paralleli 17, conformati a guisa di uncino, ed atti ad agganciarsi alla staffatura 13.
In dettaglio, la staffatura 13 può comprendere due pomoli 25, 26 per l’attacco dei ganci 17.
I pomoli 25, 26 possono essere costituiti da membri assialsimmetrici opposti, perpendicolari alle direzioni di scorrimento dei carrelli 18, 19 e ad esempio a questi fissati sotto i rulli, sporgenti a sbalzo in direzioni opposte. In questo caso, l’elemento di sostegno 12 può essere più lungo della staffatura 13, ed i ganci 17 debbono essere distanti tra loro sostanzialmente quanto lo sono i pomoli 25, 26 (si vedano in particolare le figure 4 e 5). Al fine dello scarico dell’articolo formato 39, l’elemento di sostegno 12 à ̈ associabile rotoidalmente al relativo stampo 3, di preferenza tramite l’interposizione di una cornice 22 atta ad accoppiarsi solidalmente allo stampo 3 medesimo.
I mezzi di aggancio 17, l’elemento di sostegno 12, la cornice 22 e lo stampo 3, ed in pratica tutti gli elementi del telaio 1 che sono appesi alla staffatura 13 tramite i mezzi di aggancio 17, definiscono assieme un’unità di formatura 3, 12, 22.
Più in dettaglio, la cornice 22 ha una forma anulare, può essere quadrangolare (si veda ad esempio la figura 6) e può ricevere lo stampo 3 in un alloggiamento interno, essendo essa posta sostanzialmente sullo stesso piano dello stampo 3.
In pratica, la cornice 22 può contenere lo stampo 3, impegnandolo in corrispondenza dei suoi bordi perimetrali.
Secondo la forma di realizzazione preferenziale dell’ invenzione, l’elemento di sostegno 12 ha una forma a C e supporta la cornice 22 tramite due accoppiamenti rotoidali 23, 24 ad asse orizzontale, collocati in posizione opposta rispetto alla cornice 22.
Tale asse passa centralmente alla cornice 22 e ne consente la citata rotazione di novanta gradi.
Gli accoppiamenti rotoidali 23, 24 sono di preferenza realizzati in corrispondenza delle estremità dell’elemento 12, vale a dire delle parti terminali dei tratti paralleli 30, 31 che prolungano trasversalmente, verso il basso, da un tratto superiore 32, a definire detta C.
Il tratto superiore 32 à ̈ la parte dell’elemento di sostegno 12 sopra il quale sono fìssati i ganci 17.
In pratica, durante l’uso, in particolare quando lo stampo 3 à ̈ disposto nell’impianto 2 nella configurazione di lavoro, l’elemento 3 à ̈ complanare alla cornice 22 ed al rispettivo stampo 3, e la sua forma a C definisce una sede in cui la cornice 22 à ̈ accolta.
Prima di spiegare ulteriori aspetti strutturali dell’invenzione, soprattutto concernenti la preferita configurazione dei citati mezzi di fissaggio 15, 34, 35, si descrive di seguito l’utilizzo del telaio 1 durante la sostituzione degli stampi 3.
Durante tale fase di sostituzione, ovviamente gli stampi 3 non sono disposti nella configurazione di lavoro, ma sono discosti l’uno dall’altro, similmente alla configurazione di scarico, in modo che gli operatori abbiano facilmente accesso ai mezzi di fissaggio 15, 34, 35.
Gli stampi 3 possono essere sostituiti uno ad uno o più alla volta.
In ogni caso, per allontanarli dall’impianto 2 o per portarli presso di essi si possono impiegare dei mezzi di movimentazione come i comuni carrelli elevatori o anche le cosiddette navicelle semoventi automatizzate 27 (come quella rappresentata nelle figure 1 e 3), ad esempio del tipo a guida laser o di altro genere.
Ai fini della sostituzione, ovviamente, à ̈ innanzitutto necessario rimuovere gli stampi 3 presenti nell’impianto 2.
Per fare ciò, si interviene sui succitati mezzi di fissaggio 15, 34, 35 in modo da svincolare l’elemento di sostegno 12 dalla staffatura 13.
In dettaglio, se i mezzi di fissaggio 15, 34, 35 comprendono delle viti 15, 16, esse sono rimosse.
Questo non comporta la caduta al suolo dell’unità di formatura 3, 12, 22, in quanto l’invenzione prevede vantaggiosamente i mezzi di aggancio 17 che la sorreggono in sospensione, amo’ di gruccia.
Pertanto, ai fini della rimozione degli stampi 3 dall’impianto 2, non à ̈ necessario l’impiego di cinghie o altri mezzi similari, perché l’unità di formatura 3, 12, 22 à ̈ autoreggente.
Inoltre, mentre l’unità di formatura 3, 12, 22 à ̈ appesa alla staffatura 13, i mezzi di aggancio 17 impediscono una traslazione tra l’una e l’altra, per cui la rimozione delle viti 15 dei mezzi di fissaggio può essere ottenuta senza il pericolo di rovinare i filetti.
A questo punto, per togliere l’unità di formatura 3, 12, 22 d impianto à ̈ sufficiente agire con uno dei mezzi di movimentazione, che comprendono usuali organi di sollevamento.
Infatti, soprattutto nel caso in cui i mezzi di aggancio comprendano i citati ganci 17, dopo aver alzato l’unità di formatura 3, 12, 22 abbastanza da sfilare la loro estremità ad uncino dai pomoli 25, 26, basterà traslare l’unità 3, 12, 22 in orizzontale per ottenere la rimozione dello stampo 3 dall’impianto 2.
Per favorire tale operazione, può essere previsto un opzionale accorgimento in cui la cornice comprende 22, in corrispondenza del proprio bordo perimetrale, almeno due pioli 28, 29 opposti.
Nell’esempio illustrato, sono presenti due coppie di pioli 28, 29, disposti sporgenti nella metà della cornice 22 destinata a non essere mai accolta nei citati tratti paralleli 30, 31 dell’elemento di sostegno 12, neppure durante la rotazione.
Questi pioli 28, 29 consentono l’accoppiamento tra l’unità 3, 12, 22 ed una particolare rastrelliera di supporto 33 (si veda la figura 6), preferibilmente montata su detti organi di sollevamento dei mezzi di movimentazione, la quale comprende delle sponde parallele e verticali dotate di asole longitudinali per accogliere a misura i pioli 28, 29 e permettere alla rastrelliera 33 di sorreggere l’unità 1, 3 tenendola in verticale.
La sequenza di operazioni spiegata nei paragrafi precedenti va ovviamente ripetuta per ciascuno stampo 3, mentre per il montaggio dei nuovi stampi 3 nell’impianto si procederà con una sequenza invertita, in cui le unità di formatura 3, 12, 22 che li comprendono sono prima appese per i mezzi di aggancio 17 e poi sono solidalmente bloccate a rispettive staffature 13 tramite i mezzi di fissaggio 15, 34, 35.
Si noti che, se come mezzo di movimentazione si utilizza una navetta automatizzata 27, per la sostituzione degli stampi 3 potrebbe essere sufficiente l’impiego di un unico operatore preposto al fissaggio ed allo svincolo dell’elemento di sostegno 12 alla/dalla staffatura 13, tramite i mezzi di fissaggio 15, 34, 35.
Il telaio 1 proposto può comprendere almeno una prominenza 34, 35, ma di preferenza due, fissata alla staffatura 13 e da essa estendentesi inferiormente, nella quale à ̈ ricavato almeno un foro passante trasversale 36, 37.
La prominenza 34, 35 à ̈ atta ad essere unita all’ elemento di sostegno 12 (in particolare al suo tratto superiore 32), in corrispondenza di almeno un foro filettato in questo ricavato, tramite almeno una vite 15.
Le prominenze 34, 35, le viti 15 ed i fori filettati definiscono assieme i mezzi di fissaggio.
In pratica, come sopra anticipato, quando l’elemento di sostegno 12 e la staffatura 13 sono unite tra loro, il loro sviluppo longitudinale à ̈ parallelo ed in pratica la seconda sormonta il primo.
In questo caso, di preferenza, le due prominenze 34, 35 sono parallele (e possono anche essere identiche), sono collocate in punti diversi della lunghezza della staffatura 13 (ad esempio in corrispondenza dei suoi carrelli 18, 19) e possono essere unite tramite le viti 15 al tratto superiore 32 citato in corrispondenza di almeno due fori filettati disposti in punti differenti della lunghezza di quest’ultimo.
In dettaglio, la presenza dei due ganci 17 paralleli collocati in punti diversi della lunghezza del tratto superiore 32, può essere sufficiente ad impedire la rotazione d unità 3, 12, 22 attorno ad un asse parallelo alla direzione di scorrimento dei carrelli 18, 19.
Tuttavia, l’impiego delle viti 15 di fissaggio impedisce la rotazione dei ganci 17 attorno alla superficie dei pomoli 25, 26 durante lo scorrimento dei carrelli.
In pratica, i mezzi di fissaggio 15, 34, 35 così configurati non solo permettono di solidarizzare l’unità 1, 3 alla staffatura 13, ma assicurano la verticalità degli stampi 3, ciò che à ̈ fondamentale in sede di colaggio in pressione della barbottina nella succitata cavità di formatura, per evitare perdite.
Per rendere assolutamente certa tale verticalità, può essere previsto anche il seguente accorgimento che consente di regolare in modo fine l’inclinazione dell’unità 1, 3 rispetto ad un asse orizzontale trasversale alla citata direzione di scorrimento.
Le prominenza 34, 35 sono longiformi e comprendono almeno una coppia di fori passanti 36, 37 in punti diversi della sua lunghezza per unirle a detto elemento di sostegno 12 in corrispondenza di una coppia di fori filettati traversali, tramite una vite di fissaggio 15 ed una vite di registro 16, a consentire la regolazione dell’inclinazione dell’unità 1, 3 rispetto il succitato asse orizzontale trasversale.
Infatti, in base al grado di avvitamento delle viti di registro 16 si può regolare l’inclinazione del piano in cui giace l’elemento di sostegno 12 rispetto a quello in cui giacciono le prominenze 34, 35.
Come sopra anticipato, il telaio 1 dell’ invenzione à ̈ predisposto per effettuare la rotazione di novanta gradi dello stampo 3, a consentire l’estrazione per gravità dell’ articolo dallo stampo 3.
In dettaglio, come mostrato nelle figure 7 ed 8, lo stampo 3 può ruotare tra una posizione in cui à ̈ disposto in verticale, al fine di realizzare la formatura deH’articolo o al fine della sua sostituzione, ed una posizione in cui à ̈ orizzontale e permette la citata estrazione.
L’articolo formato 39, durante l’estrazione, viene sorretto tramite appositi mezzi, ad esempio comprendenti un robot antropomorfo 38 predisposto su una slitta sopra detta struttura superiore 8.
Il robot 38 provvede poi a riporre l’articolo formato 39 su un mezzo di convogliamento 40 che lo porta verso altri impianti di lavorazione.
Al fine di realizzare tale rotazione può essere previsto un meccanismo di trasmissione 41, 42, connesso ad uno dei suddetti accoppiamenti rotoidali 23, 24 tra elemento di sostegno 12 e cornice 22, e comprendente una leva di azionamento 41 collegata direttamente ad un’asta 42 a guisa di manovella.
La leva 41 e l’asta 42 possono essere collocati sopra il più volte citato tratto superiore 32.
Vantaggiosamente, almeno uno dei ganci 17 dell’invenzione può comprendere un passaggio 43 in cui l’asta 42 à ̈ inserita con libertà di rotazione.
Ancora più in dettaglio, il meccanismo di trasmissione 41, 42, può comprendere un manovellismo a leve uguale a quello divulgato in Entro una sede longitudinale ricavata nella struttura superiore 8, può essere contenuto scorrevole un dispositivo di azionamento semovente atto ad impegnare la leva 41 citata così da azionare il meccanismo 41, 42 ed attuare la rotazione.
Nel caso in cui i rulli dei carrelli 18, 19 siano folli, tale dispositivo può anche impegnare la staffatura 13 per consentire lo scorrimento degli stampi 3 lungo l’impianto 3.
Si à ̈ in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che essa rende disponibile un telaio di sostegno 1 per stampi 3 destinato all’impiego in impianti 2 per il colaggio in pressione di articoli igienico-sanitari che permette una sostituzione dello stampo 3 più rapida, più sicura e meno costosa.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Telaio di sostegno (1) per stampi (3) destinato all’impiego in impianti (2) per il colaggio in pressione di articoli igienico-sanitari, comprendente: un elemento di sostegno (12) associabile ad uno stampo (3) per la formatura di detti articoli; una staffatura di attacco (13) atta ad essere montata in detto impianto (2); e mezzi di fissaggio rimuovibile (15, 34, 35) atti ad unire solidalmente detta staffatura (13) a detto elemento (12); caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di aggancio (17) fissati a detto elemento (12) ed atti ad agganciarsi in modo rimuovibile a detta staffatura (13).
  2. 2) Telaio (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio comprendono almeno un gancio (17) fissato su detto elemento (12).
  3. 3) Telaio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento (12) à ̈ associabile rotoidalmente a detto stampo (3).
  4. 4) Telaio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una cornice (22) atta ad accoppiarsi a detto stampo (3).
  5. 5) Telaio (1) secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento (12) supporta detta cornice (22) tramite almeno un accoppiamento rotoidale (23, 24).
  6. 6) Telaio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una prominenza (34, 35) fissata a detta staffatura (13), avente almeno un foro passante (36) ed atta ad essere unita a detto elemento (12) in corrispondenza di almeno un foro filettato in questo ricavato tramite almeno una vite (15), a definire detti mezzi di fissaggio (15, 34, 35).
  7. 7) Telaio (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta staffatura (13) comprende almeno un carrello di scorrimento (18, 19).
  8. 8) Telaio (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 2 alla 7, caratterizzato dal fatto che detta staffatura (13) comprende almeno un pomolo (25, 26) per l’aggancio del gancio (17).
  9. 9) Telaio (1) secondo le rivendicazioni 2 ed 8, caratterizzato dal fatto che detta staffatura (13) comprende due pomoli e che detto elemento (12) comprende almeno un tratto longiforme (32), sopra il quale sono fìssati almeno due ganci (17) per agganciarsi a detti pomoli (25, 26).
  10. 10) Telaio (1) secondo le rivendicazioni 6 e 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio (15, 34, 35) includono almeno due prominenze (34, 35) unite a detto tratto (32) in corrispondenza di almeno due suoi fori filettati disposti in punti differenti della sua lunghezza.
  11. 11) Telaio (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 6 alla 10, caratterizzato dal fatto che detta prominenza (34, 35) comprende almeno una coppia di fori (36, 37) passanti in punti diversi della sua lunghezza per unirle a detto elemento (12) in corrispondenza di una coppia di fori filettati, tramite una vite di fissaggio (15), ed una vite di registro (16).
  12. 12) Telaio (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 4 alla 11, caratterizzato dal fatto che detta cornice (22) comprende, in corrispondenza del proprio bordo perimetrale, almeno due pioli (28, 29) opposti.
  13. 13) Telaio (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 5 alla 12, caraterizzato dal fato di comprendere un meccanismo di trasmissione (41, 42) connesso a deto accoppiamento rotoidale (23) e comprendente almeno una leva di azionamento (41) collegata diretamente ad un’asta (42) a guisa di manovella, e dal fatto che detto gancio (17) comprende un passaggio (43) in cui detta asta (42) à ̈ inserita con libertà di rotazione.
  14. 14) Gruppo di formatura (1, 3) destinato all’ impiego in impianti (2) per il colaggio in pressione di articoli igienico-sanitari, comprendente almeno un telaio (1) secondo ima o più delle rivendicazioni precedenti, ed uno stampo (3) portato da deto telaio (1) comprendente due facce sagomate opposte (9, 10), ciascuna delle quali, a seguito della sua apposizione in adiacenza ad una faccia sagomata (9, 10) di un altro stampo (3), à ̈ ata a definire con quest’ultima una cavità per la formatura di uno di deti articoli sanitari mediante deto colaggio in pressione.
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