ITMO20130044A1 - Dispositivo di supporto per elementi lastriformi e parete di rivestimento ottenuta con detto dispositivo - Google Patents

Dispositivo di supporto per elementi lastriformi e parete di rivestimento ottenuta con detto dispositivo Download PDF

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ITMO20130044A1
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Gian Paolo Berselli
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“DISPOSITIVO DI SUPPORTO PER ELEMENTI LASTRIFORMI E PARETE DI RIVESTIMENTO OTTENUTA CON DETTO DISPOSITIVO”
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di supporto per elementi lastriformi.
Forma altresì oggetto della presente invenzione una parete di rivestimento ottenuta con detto dispositivo. Nel settore edilizio è noto l’applicazione di elementi lastriformi per rivestire, oltre che pavimenti, pareti interne e esterne di edifici.
Per elemento lastriforme, si deve intendere, nel contesto della presente invenzione, un elemento architettonico usato per rivestire le superfici di pavimenti e muri, realizzata in laterizio, oppure graniglia, oppure marmo, oppure ceramica, oppure cemento.
Nel caso di rivestimento di pareti interne il metodo di rivestimento è di tipo tradizionale, ossia analogo a quello applicato dai posatori per il rivestimento di pavimenti.
La parete interna da rivestire, generalmente collocata in stanze quali ad esempio bagni e cucine o altri locali di pregio, viene rivestita da piastrelle per formare un rivestimento complanare al piano definito dalla parete. In altre parole tutte le piastrelle incollate sulla parete, tramite collanti di tipo noto, risultano fra loro complanari in un piano verticale parallelo a quella definito dalla parete interna.
Nel caso di rivestimento di pareti esterne di edifici sono presenti svariate attrezzature e dispositivi, atte a generare la copertura delle facciate che nel settore vengono chiamate facciate (o pareti) ventilate.
Le facciate ventilate sono costituite da un complesso di montanti e traverse, definenti un’intelaiatura di supporto per le lastre di rivestimento, alle quali sono applicate gli elementi lastriformi.
Gli elementi lastriformi sono comunemente ancorati all’intelaiatura sottostante per mezzo di dispositivi applicati sul dorso degli stessi, ad esempio tasselli o strutture lamellari ad espansione, oppure per mezzo di dispositivi applicati sulla periferia degli elementi lastriformi, ad esempio ganci.
Anche in questo contesto le facciate ventilate presentano sviluppo su un comune piano di giacitura verticale, parallelo al piano verticale di sviluppo della facciata dell’edificio.
In virtù di recenti esigenze di mercato, visto la loro particolare resistenza all’usura, si sta generando una tendenza a sostituire i rivestimenti in legno, noti con il nome di parquet, con piastrelle riproducenti sulla faccia espositiva le venature tipiche del legno.
Tali piastrelle sono comunemente applicate per conferire ai pavimenti un aspetto esteriore simile, se non identico, a quello del parquet ottenuto dall’accostamento di listelli di legno.
Il rivestimento con piastrelle è altresì sviluppato anche su pareti interne o esterne di edifici per conferire nel primo caso una continuità di rivestimento con quello applicato sul pavimento mentre nel secondo caso principalmente per soddisfare particolari esigenze estetiche prescelte da architetti o prestabilite dall’ambiente di urbanizzazione circostante l’edificio. Nella continua esigenza di sostituire il legno, con piastrelle “simil-legno”, non si è ancora raggiunta una modalità di rivestimento sostitutiva a quella definita nel settore “rivestimento chalet” o “rivestimento Swiss chalet”.
Tale rivestimento è generalmente diffuso in edifici ubicati nelle aree alpine europee o più genericamente in montagna.
Tale particolare rivestimento si compone da un pluralità di listelli di legno, fra loro paralleli e tutti angolati rispetto a un piano verticale, che rivestono le facciate esterne di baite, o più generalmente case.
Con i limiti della tecnica nota sopra citati tali rivestimenti non sono attualmente sostituibili dagli elementi lastriformi non essendo noti sistemi o dispositivi in grado di disporre gli elementi lastriformi con una particolare angolazione rispetto alla verticalità della parete da rivestire.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un dispositivo di supporto per elementi lastriformi, e una relativa parete di rivestimento, che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un dispositivo di supporto per la formazione di una parete di rivestimento in grado di generare pareti con giacitura degli elementi di rivestimento diversa dalla tradizionale giacitura verticale.
Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre un dispositivo di supporto in grado di realizzare una particolare configurazione geometrica della parete di rivestimento.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di supporto, e relativa parete di rivestimento, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo di supporto per la formazione di una parete di rivestimento, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 è una vista in sezione trasversale di un dispositivo di supporto per elementi lastriformi oggetto della presente invenzione;
- la figura 2 è una vista in sezione trasversale del dispositivo di figura 1 rimpicciolito per illustrare alcune dettagli geometrici del dispositivo.
- la figura 3 è una vista particolareggiata in sezione trasversale di una variante del dispositivo di supporto per elementi lastriformi di figura 1;
- la figura 4 è una vista prospettica posteriore d’insieme di una parete di rivestimento 10 ottenuta con il suddetto dispositivo di supporto per elementi lastriformi;
- la figura 5 è una vista prospettiva anteriore, con alcune parti interrotte, di una parete di rivestimento. Con riferimento alle figure allegate con 1 è globalmente indicato un dispositivo di supporto per elementi lastriformi L,L’,L’’ e con 10 è indicata una parete di rivestimento ottenuta per mezzo dell’accoppiamento di almeno un dispositivo di supporto 1 con gli elementi lastriformi L,L’,L’’.
Detto dispositivo 1 risulta applicabile a una facciata 3 di un edificio.
Per facciata 3 si intende indistintamente una parete interna di un edificio o una parete esterna dello stesso.
Nel primo caso il dispositivo 1 è preferibilmente applicato direttamente sulla parete interna dell’edificio mentre nel secondo caso il dispositivo 1 può essere applicato, oltre che direttamente sulla parete esterna, a una intelaiatura, definita da montanti e traverse di tipo noto e quindi non illustrati, che costituiscono la struttura per la formazione della cosiddetta facciata ventilata.
Detta facciata 3 presenta preferibilmente sviluppo verticale e definisce un piano ideale di riferimento X. Detto piano ideale di riferimento X risulta sostanzialmente parallelo allo sviluppo verticale della facciata 3.
Per elemento lastriforme L,L’,L’’, si deve intendere, nel contesto della presente invenzione, un elemento architettonico usato per rivestire le superfici di pavimenti e muri, realizzata in laterizio, oppure graniglia, oppure marmo, oppure ceramica, oppure cemento, oppure metallo, oppure legno, oppure altro materiale di rivestimento.
Detto elemento lastriforme L,L’,L’’ presenta una superficie espositiva A, preferibilmente dotata del decoro riproducente le venature del legno, e una superficie posteriore B atta ad impegnarsi al dispositivo di supporto 1.
La superficie posteriore B risulta rivolta verso la facciata da rivestire mentre la superficie espositiva A risulta contrapposta alla stessa.
Ciascun elemento lastriforme L,L’,L’’ presenta poi uno spessore S, una lunghezza E e una larghezza C.
Nel forma preferita illustrata nelle allegate figure ciascun elemento lastriforme L,L’,L’’ è preferibilmente costituito da un listello.
In altre parole ciascun elemento lastriforme L,L’,L’’ presenta estensione di sviluppo predominante lungo un asse prevalente Y-Y.
Più precisamente ciascun elemento lastriforme L,L’,L’’ presenta una lunghezza E pari a circa 10-15 volte la larghezza C, preferibilmente circa 11 volte la larghezza C.
Allo stesso modo ciascun elemento lastriforme L,L’,L’’ presenta una lunghezza E pari a a circa 90-110 volte lo spessore S, preferibilmente circa 100 volte lo spessore. La lunghezza E di ciascun elemento lastriforme L, L’, L’’, definisce un profilo superiore PS e un profilo inferiore PI.
Detto dispositivo di supporto 1 è preferibilmente realizzato in materiale metallico, ad esempio alluminio o lega composita, ed è ottenuto preferibilmente tramite processo di estrusione.
Come visibile nelle allegate figure il dispositivo di supporto 1 è definito da un nastro di lamina metallica con porzione sagomate e piegate secondo una geometria meglio dettagliata nel seguito della presente descrizione.
Detto dispositivo di supporto 1 comprende una porzione superiore 1a, una porzione intermedia 1c e una porzione inferiore 1b.
La porzione intermedia 1c del dispositivo 1 funge da zona di vincolo, tramite opportuni primi mezzi di collegamento 2, per una pluralità di elementi lastriformi L,L’,L’’.
La porzione superiore 1a funge da zona di ancoraggio del dispositivo 1 per la facciata 3.
La porzione inferiore 1b funge da elemento di distanziamento e appoggio del dispositivo 1 alla facciata 3.
In corrispondenza della porzione intermedia 1c vengono applicati gli elementi lastriformi L,L’,L’’.
Più precisamente su detta porzione intermedia 1c è vincolabile una pluralità di elementi lastriformi L,L’,L’’ attraverso primi mezzi di collegamento 2.
Detti primi mezzi di collegamento 2 sono preferibilmente costituiti da un strato di colla 19.
Detta porzione intermedia 1c prevede una pluralità di superfici applicative 4, 4’, 4’’ su ciascuna delle quali è applicato un corrispondente elemento lastriforme L,L’,L’’.
Nelle figure allegate è illustrata una preferita forma realizzativa del dispositivo di supporto 1 per il quale la porzione intermedia 1c è composta dal tre superfici applicative 4, 4’, 4’’ ciascuna accoppiabile con un rispettivo elemento lastriforme L, L’, L’’.
Resta inteso che, senza uscire dal contesto della presente invenzione il dispositivo di supporto 1 potrà avere qualsiasi numero di superfici applicative 4, a seconda del carico di elementi lastriformi che è in grado di supportare.
Ciascuna superficie applicativa 4, 4’, 4’’ è disposta su un rispettivo piano di giacitura G, G’, G’’ obliquo rispetto al piano ideale X della facciata 3.
In altre parole il prolungamento di ciascun piano di giacitura G, G’, G’’ interseca il piano ideale X in un rispettivo punto di intersezione P, P’, P’’.
Detti punti di intersezione P, P’, P’’ sono, lungo il piano ideale X, fra loro equamente spaziati, ovvero ogni punto di intersezione è equidistanziato da un rispettivo punto di intersezione contiguo.
Come visibile da figura 1 dette superfici applicative 4, 4’, 4’’, sono tra loro parallele
Con riferimento alla particolare disposizione geometrica delle superfici applicative 4, 4’, 4’’, ogni rispettivo piano di giacitura G, G’, G’’ forma con il piano ideale di riferimento X della facciata 3 un angolo acuto α.
Detto angolo acuto α risulta compreso tra 5 e 45 gradi essendo preferibilmente 8 gradi.
Sempre con riferimento alla porzione intermedia 1c, ciascuna superficie applicativa 4, 4’, 4’’ presenta un tratto iniziale 4a e un tratto terminale 4b.
Ciascuna superficie applicativa 4, 4’, 4’’ definisce, a coppia di due, una superficie di battuta 16.
In altre parole una prima superficie applicativa 4 è in collegamento strutturale con una seconda superficie applicativa 4’, contigua alla precedente, attraverso la superficie di battuta 16.
Più precisamente in corrispondenza di due superfici applicative 4, 4’ contigue, il tratto iniziale 4a di una è collegato al tratto terminale 4b dell’altra attraverso la superficie di battuta 16.
Detta superficie di battuta 16 definisce una superficie di riscontro durante l’installazione della pluralità di elementi lastriformi sulla pluralità di superfici applicative 4, 4’, 4’’.
In altre parole ciascuna superficie di battuta 16 definisce una superficie di riscontro per un rispettivo profilo superiore PS.
Ciascuna superficie di battuta 16, come visibile in figura x, è preferibilmente perpendicolare alle rispettive superfici applicative 4, 4’, 4’’, che collega.
In corrispondenza poi di detti tratti terminali 4b, ogni superficie espositiva 4, 4’, 4’’ può prevedere un prolungamento 17 sviluppantesi in allontanamento dalla facciata 3.
Ciascun prolungamento 17 definisce una sede di appoggio 18 per accogliere il corrispondente elemento lastriforme L,L’,L’’, durante la fase di montaggio degli stessi.
Nel caso di applicazione di elementi lastriformi particolarmente pesanti, ovvero si spessore consistente, ovvero di estensione superficiale elevata, il prolungamento 17 funge, con la sua sede di appoggio 18, da supporto per scaricare il peso dell’elemento lastriforme.
In altre parole ciascuna sede di appoggio 8 definisce una superficie di riscontro per ogni rispettivo profilo inferiore PI.
Al di sopra della porzione intermedia 1c è presente la porzione superiore 1a atta a favorire l’ancoraggio del dispositivo di supporto 1 alla facciata 3.
Detta porzione superiore 1a comprende un tratto di vincolo 6 e un primo tratto di collegamento 8.
Detto tratto di vincolo 6 è sostanzialmente una porzione di lamina metallica ripiegata avente giacitura parallela al piano ideale X.
Detto tratto di vincolo 6 prevede un’apertura 7 impegnabile da secondi mezzi di collegamento 5, preferibilmente un tassello 20, per favorire l’ancoraggio del dispositivo 1 alla facciata 3.
Detta primo tratto di collegamento 8 congiunge il tratto di vincolo 6 a una superficie espositiva appartenente alla pluralità 4, 4’, 4’’.
Come visibile nelle allegate figure il primo tratto di collegamento 8 e la superficie espositiva 4, in collegamento ad esso, sottendono tra loro un angolo β. Detto angolo β risulta maggiore di un angolo retto e compreso tra 95 e 135 gradi, preferibilmente 98 gradi. Anche il primo tratto di collegamento è sostanzialmente una porzione di lamina metallica avente giacitura sostanzialmente perpendicolare al piano ideale X.
Più precisamente detto primo tratto di collegamento 8 congiunge il tratto di vincolo 6 a un tratto iniziale 4a della superficie espositiva più prossima alla porzione superiore 1a del dispositivo di supporto 1.
In corrispondenza di detto primo tratto di collegamento 8 è presente un primo elemento di riscontro 9 sviluppantesi in allontanamento dal primo tratto di collegamento 8.
Il primo elemento di riscontro 9 presenta sviluppo sostanzialmente parallelo al piano ideale di riferimento X.
Detto primo elemento di riscontro 9 è definito da un nervatura 15 che percorre trasversalmente il primo tratto di collegamento 8.
Detta nervatura 15 è sostanzialmente parallela al tratto di vincolo 6 e presenta uno spessore d.
Al di sotto della porzione intermedia 1c è presente la porzione inferiore 1b atta a favorire l’appoggio e il distanziamento del dispositivo di supporto 1 alla facciata 3.
Detta porzione inferiore 1b comprende un tratto di base 11 e un secondo tratto di collegamento 12.
Detto tratto di base 11 prevede un ripiegamento 13 definente al proprio interno una sede 14.
Il tratto di base 11 è sostanzialmente una porzione di lamina metallica avente una parte, quella non interessata dal ripiegamento 13, giacitura sostanzialmente perpendicolare al piano ideale di riferimento X.
La sede 14, definita dal ripiegamento 13, sottende una distanza D maggiore dello spessore d della nervatura 15. In tal modo il ripiegamento 13, appartenente a un dispositivo di supporto 1, risulta impegnabile a un corrispondente primo riscontro 9 appartenente a un altro dispositivo di supporto 1’.
L’accoppiamento tra ripiegamento 13 e un primo riscontro 9 è un accoppiamento di tipo a frizione.
In altre parole il ripiegamento 13, appartenente a un dispositivo di supporto 1 sovrastante un’altro, sormonta un primo riscontro 9 facendo in modo che la sede 14 avvolga stringendo la nervatura 15.
Perché ciò avvenga ogni dispositivo di supporto 1 presenta la nervatura 15 e la sede 14 collocati lungo un asse di squadro K-K preferibilmente parallelo al piano ideale di riferimento X.
Il secondo tratto di collegamento 12 risulta sostanzialmente analogo a una superficie di battuta 16. Difatti detto secondo tratto di collegamento 12 risulta perpendicolare al tratto terminale 4b della superficie applicativa più prossima alla porzione inferiore 1b del dispositivo di supporto.
Detto secondo tratto di collegamento si raccorda al tratto di base 11.
Con riferimento alla parete di rivestimento 10 la stessa si compone di uno o più dispositivi di supporto 1, 1’, ciascuno integrato della rispettiva pluralità di elementi lastriformi L, L’, L’’, ancorati alla facciata 3. L’applicazione della pluralità di elementi lastriformi L, L’, L’’ sulla rispettiva pluralità di superfici applicative 4, 4’, 4’’, avviene attraverso secondi mezzi di collegamento 2, preferibilmente uno strato di colla 19.
Detto strato di colla 19 risulta distribuito su ciascuna superficie applicativa 4, 4’, 4’’ e attiva su ogni corrispondente superficie posteriore B degli elementi lastriformi L, L’, L’’.
Con riferimento esclusivo ai dispositivi di supporto 1, la formazione della parete di rivestimento 10 avviene per impilaggio di un almeno due dispositivo di supporto. Tale impilaggio avviene grazie all’accoppiamento della sede 14 sul ripiegamento 13, appartenente a un primo dispositivo di supporto 1, su un corrispondente elemento di riscontro 9, appartenente a un secondo dispositivo di supporto 1’ sottostante il precedente e contiguo allo stesso.
In altre parole, fissato un primo dispositivo di sostegno 1 alla base della facciata 3 che si vuole rivestire, il secondo dispositivo di sostegno 1’ viene vincolato alla facciata facendo prima sormontare il ripiegamento 13 sulla nervatura 15 e procedendo dopo al fissaggio del secondo dispositivo 1’ alla facciata 3.
Con riferimento esclusivo alla collocazione della pluralità di elementi lastriformi L, L’, L’’, ciascun profilo superiore PS, appartenente a un corrispondente elemento lastriforme, viene posto a contatto con contro la superficie di riscontro 16.
Analogamente ciascuno profilo inferiore PI, appartenente a un corrispondente elemento lastriforme L, L’, L’’, se il dispositivo di supporto lo prevede può essere posto a contatto contro una rispettiva sede di appoggio 18.
Il dispositivo di supporto 1 e la parete di rivestimento 10, ottenuto dalla combinazione di più dispositivi, raggiungono gli scopi prefissati.
Innanzitutto la disposizione delle superficie applicative 4, 4’, 4’’ consente la realizzazione di pareti di rivestimento 10 almeno con porzioni elementi lastriformi L, L’, L’’ disposti angolati rispetto alla verticalità della facciata che si vuole rivestire.
In secondo luogo la particolare conformazione geometrica dei dispositivi di supporto l, unitamente alla conformazione degli elementi lastriformi, consentono la realizzazione di pareti di rivestimento analoghe a quelle chiamate nel settore “rivestimento chalet”.
Ancora, particolari accorgimenti tecnici identificati ad esempio nell’applicazione sul dispositivo di supporto 1 del sistema nervatura 15 e ripiegamento 13 consente una agevole installazione di più dispositivi di supporto alla facciata 3 che si vuole rivestire.
In ultimo altri accorgimenti tecnici come le superficie di battuta 16 e le sedi di appoggio 18 consentono rispettivamente una facile applicazione degli elementi lastriformi sui dispositivi di supporto 1 e una buona distribuzione del peso dei elementi lastriformi sui dispositivi di supporto 1 e conseguentemente sulle facciate 3 da rivestire.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di supporto per elementi lastriformi (L, L’, L’’), atti a definire una parete di rivestimento (10), comprendente: - una porzione intermedia (1c) su cui è vincolabile una pluralità di elementi lastriformi (L, L’, L’’) attraverso primi mezzi di collegamento(2); - una porzione superiore (1a) per permettere l’ancoraggio del dispositivo a una facciata (3) che si vuole rivestire; detta facciata (3) definendo un piano ideale (X) di riferimento; - una porzione inferiore (1b) per favorire l’appoggio e il distanziamento del dispositivo alla facciata (3); caratterizzato dal fatto che detta porzione intermedia (1a) comprende almeno una superficie applicativa (4,4’,4’’) vincolabile a un rispettivo elemento lastriforme (L,L’,L’’) attraverso secondi mezzi di collegamento (5); detta superficie applicativa (4,4’,4’’) essendo disposta su un rispettivo piano di giacitura (G,G’,G’’) obliquo rispetto al piano ideale (X) di riferimento.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fato di comprendere una pluralità di superficie applicative (4,4’,4’’) ciascuna vincolabile a un rispettivo elemento lastriforme (L,L’,L’’) attraverso secondi mezzi di collegamento (5); ciascuna superficie applicativa essendo disposta su un rispettivo piano di giacitura (G,G’,G’’) obliquo rispetto al piano ideale (X) di riferimento.
  3. 3. Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che ciascuna superficie applicativa (4,4’,4’’) è disposta su un rispettivo piano di giacitura (G,G’,G’’) il cui prolungamento interseca il piano ideale (X) di riferimento in un corrispondente punto di intersezione (P, P’, P’’).
  4. 4. Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detti punti di intersezione (P, P’, P’’) sono fra loro reciprocamente equidistanti.
  5. 5. Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che dette superfici applicative (4,4’,4’’) sono fra loro parallele.
  6. 6. Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detta porzione superiore (1a)comprende: - un tratto di vincolo (6) presentante un’apertura (7) impegnabile dai primi mezzi di collegamento (2) per favorire l’ancoraggio del dispositivo (1) alla parete (3); - un primo tratto di collegamento (8), congiungente il tratto di vincolo (6) alla superficie applicativa (4) contigua a quest’ultimo, presentante un primo elemento di riscontro (9) sviluppatesi in allontanamento dal primo tratto di collegamento (8); detto primo riscontro (9) essendo definito da una nervatura (15) collocata trasversalmente lungo il primo tratto di collegamento (8).
  7. 7. Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detta porzione inferiore (1b) comprende: - un tratto di base (11), per favorire il distanziamento del dispositivo (1) dalla facciata (3), comprendente un ripiegamento (13) definente al proprio interno una sede (14); - un secondo tratto di collegamento (12), congiungente il tratto di base (11) alla superficie applicativa (4’’) contigua a quest’ultimo;
  8. 8. Dispositivo di supporto secondo le rivendicazioni 6 e 7 caratterizzato dal fatto che detto ripiegamento (13), appartenente a un primo dispositivo 1, risulta impegnabile a un corrispondente primo riscontro (9), appartenente a un secondo dispositivo (1’).
  9. 9. Dispositivo di supporto secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che detta sede (14) sottende al proprio interno una distanza (D) e detta nervatura (15) presenta uno spessore (d) minore di detta distanza (D); detta nervatura (15) essendo accoppiabile a frizione con detto ripiegamento (13) all’interno della sede (14).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che una prima superficie applicative e una seconda superficie applicativa, fra loro contigue e apparentanti alla pluralità (4,4’,4’’), risultano collegate da una superficie di battuta (16) per permettere il contatto a riscontro di un elemento lastriforme (L,L’,L’’).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che ciascuna superficie applicativa (4,4’,4’’) presenta in corrispondenza di un tratto terminale (4b, 4b’, 4b’’) un prolungamento (17), sviluppatesi in allontanamento dalla facciata (3), definente una sede di appoggio (18) per accogliere il corrispondente elemento lastriforme (L,L’,L’’).
  12. 12. Parete di rivestimento applicabile a una facciata (3) interna o esterna di un edificio del tipo comprendente: - una pluralità di elementi lastriformi (L,L’,L’’) ciascuno avente estensione di sviluppo predominante lungo un asse prevalente (Y-Y) e dotato di una superficie espositiva (A) e una superficie posteriore (B); - secondi mezzi di collegamento (17), preferibilmente definiti da uno strato di colla (18), per favorire l’accoppiamento della pluralità di elementi nastriformi (L,L’,L’’) a una pluralità di dispositivi di supporto (1, 1’, 1’’); caratterizzato dal fatto che ciascuno dispositivo di supporto presenta le caratteristiche elencate in una o più delle rivendicazioni da 1 a 11.
  13. 13. Parete di rivestimento secondo la rivendicazione 12 caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di collegamento (17) risultano distribuiti su ciascuna superficie applicativa (4,4’,4’’) e attivi su ogni corrispondente superficie posteriore (B) degli elementi lastriformi (L, L’, L’’).
  14. 14. Parete di rivestimento secondo la rivendicazione 12 caratterizzata dal fatto che ciascun elemento lastriforme (L, L’, L’’) presenta un corrispondente profilo superiore (PS) posto, durante l’accoppiamento dell’elemento lastriforme (L, L’, L’’) alla rispettiva superficie espositiva (4,4’,4’’), a contatto contro la superficie di riscontro (16).
  15. 15. Parete di rivestimento secondo la rivendicazione 12 caratterizzata dl fatto che ciascun elemento lastriforme (L, L’, L’’) presenta un corrispondente profilo inferiore (PI) posto, durante l’accoppiamento dell’elemento lastriforme (L, L’, L’’) alla rispettiva superficie espositiva (4, 4’,4’’), a contatto contro la sede di appoggio (18).
  16. 16. Parete di rivestimento secondo la rivendicazione 12 caratterizzata dal fatto di essere definita da un impilaggio di una pluralità di dispositivi di supporto (1,1’) accoppiando la sede (14) del ripiegamento (13), appartenente a un primo dispositivo di supporto (1), su di un corrispondente elemento di riscontro (9), appartenente a un secondo dispositivo di supporto (1’) sottostante il precedente e contiguo allo stesso.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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DE29817606U1 (de) * 1998-10-02 1998-12-24 Ostermann & Scheiwe Gmbh & Co Fassadenverkleidung aus Holz
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