ITMO20120109A1 - Banco prova per sospensioni di veicoli - Google Patents

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ITMO20120109A1
ITMO20120109A1 IT000109A ITMO20120109A ITMO20120109A1 IT MO20120109 A1 ITMO20120109 A1 IT MO20120109A1 IT 000109 A IT000109 A IT 000109A IT MO20120109 A ITMO20120109 A IT MO20120109A IT MO20120109 A1 ITMO20120109 A1 IT MO20120109A1
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IT
Italy
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plate
test bench
shaft
measuring apparatus
measuring
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IT000109A
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Maurizio Bonacini
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Giuliano Group Spa
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    • G01MEASURING; TESTING
    • G01MTESTING STATIC OR DYNAMIC BALANCE OF MACHINES OR STRUCTURES; TESTING OF STRUCTURES OR APPARATUS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G01M17/00Testing of vehicles
    • G01M17/007Wheeled or endless-tracked vehicles
    • G01M17/04Suspension or damping

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  • General Physics & Mathematics (AREA)
  • Testing Of Devices, Machine Parts, Or Other Structures Thereof (AREA)
  • Vehicle Body Suspensions (AREA)

Description

“BANCO PROVA PER SOSPENSIONI DI VEICOLI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un banco prova per sospensioni di veicoli.
Nell’ambito di autofficine o simili, à ̈ noto l’impiego di cosiddetti banchi prova delle sospensioni atti a misurare lo stato di efficienza delle sospensioni di un autoveicolo.
I banchi prova delle sospensioni di tipo noto sono di differente tipologia in funzione della particolare metodologia di misura applicata e della specifica struttura del banco stesso.
Ad esempio, sono noti banchi prova delle sospensioni secondo il diffuso e standardizzato modello di misura EUSAMA (EUropean Shock Absorber Manufactures Association).
Secondo tale modello, il parametro EUSAMA à ̈ determinato come rapporto percentuale tra carico dinamico minimo e carico statico su ciascuna mota. Tale rapporto indica in pratica la capacità della sospensione di mantenere il contatto tra lo pneumatico e la strada nelle condizioni più critiche.
I banchi prova che implementano il modello EUSAMA comprendono, generalmente, una coppia di pedane orizzontali tra loro affiancate, destinate ad accogliere in appoggio rispettive mote di un veicolo e montate su di una struttura portante in modo da oscillare verticalmente;
A ciascuna delle pedane à ̈ collegato un rispettivo motore asincrono atto a comandarne l’oscillazione.
In particolare, ciascun motore asincrono à ̈ atto a portare in rotazione un rispettivo albero orizzontale che à ̈ provvisto di due eccentrici ad escursione verticale pari a 6 mm.
Gli eccentrici sono disposti al di sotto della pedana, a contatto con essa, e la rotazione dell’albero porta quindi all’oscillazione controllata della pedana con un’escursione massima pari a 6 mm.
Il motore à ̈ alimentato per inserzione diretta dalla rete di alimentazione, portato a regime e, quindi, diseccitato e durante tale azione un sistema di celle di carico collegate alla pedana misura istante per istante il peso della ruota.
In particolare, successivamente all’azionamento del motore la pedana raggiunge i 23Hz di oscillazione verticale (con alimentazione del motore a 50 Hz) e, a partire dall’istante di diseccitazione del motore continua ad oscillare per decadimento libero fino a fermarsi.
Il peso istantaneo scaricato dalla ruota sulla pedana à ̈ misurato durante tale decadimento libero.
Una seconda tipologia di banco di prova delle sospensioni à ̈ nota dal documento n. EP 1 557 656 Bl.
In particolare, tale documento descrive un’apparecchiatura per la prova di sospensioni comprendente una base, una piastra destinata ad accogliere in appoggio la ruota di un veicolo, in cui la piastra à ̈ operativamente collegata ad un motore attraverso una coppia di leve ed un primo elemento elastico ed à ̈ associata alla base mediante un secondo elemento elastico.
Nell’uso, il sistema di leve viene movimentato dal motore per indurre un’oscillazione verticale di ampiezza variabile della piastra, in cui l’ampiezza dell’ oscillazione à ̈ determinata dagli elementi elastici all’intemo del banco prova e dalla sospensione stessa.
La misura dello spostamento lineare della piastra effettuata a differenti frequenze di oscillazione consente la determinazione dell’ efficienza della sospensione.
Queste banchi prova per sospensioni di tipo noto sono tuttavia suscettibili di perfezionamenti, volti in particolare a rendere più efficaci e precise le misure di efficienza delle sospensioni.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un banco prova per sospensioni di veicoli che consenta di effettuare la prova delle sospensioni in modo efficace e preciso.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un banco prova per sospensioni di veicoli di ingombro ridotto.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un banco prova per sospensioni di veicoli che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente banco prova per sospensioni di veicoli, comprendente una struttura portante, almeno un’apparecchiatura di misura supportata da detta struttura portante e provvista di:
- almeno una piastra destinata ad accogliere in appoggio una ruota di un veicolo ed associata a detta struttura portante oscillabile tra una posizione sollevata ed una posizione abbassata;
- mezzi di misura della forza applicata da detta ruota su detta piastra; - almeno un elemento eccentrico operativamente associato a mezzi di rotazione ed a detta piastra ed atto a trasformare il moto rotatorio generato da detti mezzi di rotazione nel moto oscillatorio di detta piastra tra detta posizione sollevata e detta posizione abbassata; caratterizzato dal fatto che detta apparecchiatura di misura comprende almeno un elemento ammortizzatore interposto tra detta struttura portante e detta piastra ed atto ad operare in contrasto allo spostamento di detta piastra da detta posizione sollevata verso detta posizione abbassata.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un banco prova per sospensioni di veicoli, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una vista in assonometria del banco prova per sospensioni secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista in assonometria di un particolare del banco prova per sospensioni secondo una prima forma di realizzazione del trovato;
la figura 3 Ã ̈ una vista in assonometria ed in sezione parziale di un particolare del banco prova per sospensioni secondo la prima forma di realizzazione del trovato;
la figura 4 Ã ̈ una vista in assonometria ed in sezione parziale di un particolare del banco prova per sospensioni secondo la prima forma di realizzazione del trovato;
la figura 5 Ã ̈ una vista in assonometria ed in esploso parziale di un particolare del banco prova per sospensioni secondo la prima forma di realizzazione del trovato;
la figura 6 Ã ̈ una vista in assonometria ed in esploso parziale di un particolare del banco prova per sospensioni secondo una seconda forma di realizzazione del trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un banco prova per sospensioni di veicoli, impiegabile in particolare nelPambito di autofficine o simili.
Il banco prova 1 comprende una struttura portante 2, costituita da un’intelaiatura che si estende orizzontalmente e che à ̈ associabile ad una convenzionale piattaforma con rampe per la salita e lo stazionamento del veicolo durante la prova delle sospensioni.
Con riferimento alle particolari forme di realizzazione illustrate nelle figure, il banco prova 1 comprende una coppia di apparecchiature di misura 3, supportate dalla struttura portante 2 tra loro affiancate ed opportunamente distanziate ed atte ad effettuare la prova delle sospensioni su rispettive ruote di un veicolo.
In particolare, ciascuna delle apparecchiature di misura 3 à ̈ realizzata aH’intemo di un rispettivo alloggiamento sulla struttura portante 2.
Ciascuna delle apparecchiature di misura 3 comprende:
- una piastra 4 destinata ad accogliere in appoggio una ruota di un veicolo ed associata alla struttura portante 2 oscillabile tra una posizione sollevata ed una posizione abbassata;
- mezzi di misura 5 atti a misurare la forza applicata dalla ruota sulla piastra 4;
- una pluralità di elementi eccentrici 6 operativamente associati a mezzi di rotazione 7 ed alla piastra 4 ed atti a trasformare il moto rotatorio dei mezzi di rotazione 7 nel moto oscillatorio della piastra 4 tra la posizione sollevata e la posizione abbassata.
Utilmente, al fine di garantire una prova efficace delle sospensioni, l’escursione della piastra 4 tra la posizione abbassata e la posizione sollevata, data dalle dimensioni e dall’asse di rotazione degli elementi eccentrici 6, à ̈ maggiore od uguale a 10 mm.
Preferibilmente, l’escursione della piastra 4 tra la posizione abbassata e la posizione sollevata à ̈ pari a 24 mm.
Utilmente, l’intervallo di frequenze di oscillazione a cui sono portate le piastre 4 durante la prova delle sospensioni, data dalle variazioni di velocità di rotazione degli elementi eccentrici 6, à ̈ compresa tra 0 Hz e 25 Hz.
Preferibilmente, Γ intervallo di frequenze di oscillazione a cui sono portate le piastre 4 durante la prova delle sospensioni à ̈ compresa tra 0 Hz e 5 Hz. Vantaggiosamente, ciascuna delle apparecchiature di misura 3 comprende uno o più elementi ammortizzatori 8 interposti tra la struttura portante 2 e la piastra 4.
Gli elementi ammortizzatori 8, in particolare, sono atti ad operare in contrasto allo spostamento della piastra 4 dalla posizione sollevata verso la posizione abbassata, e quindi in contrasto al peso del veicolo sulla piastra 4, in modo da garantire un’oscillazione uniforme della piastra stessa durante la prova delle sospensioni.
Infatti, nel momento in cui la piastra 4 inizia la discesa dalla posizione sollevata verso la posizione abbassata e gli elementi eccentrici 6 superano la posizione angolare corrispondente al massimo sollevamento verticale della piastra 4, il peso del veicolo può “anticipare†la normale rotazione degli elementi eccentrici 6 portando a variazioni della velocità angolare degli elementi eccentrici stessi.
Questo potrebbe comportare, di fatto, un’oscillazione della piastra non uniforme e, di conseguenza, una misura meno precisa dell’efficacia delle sospensioni del veicolo.
Gli elementi ammortizzatori 8, pertanto, agiscono in contrasto al peso del veicolo, eliminando o comunque limitando in modo considerevole tale variazione della velocità angolare degli elementi eccentrici 6 e garantendo, quindi, un’ oscillazione uniforme della piastra 4.
La presenza degli elementi ammortizzatori 8 risulta particolarmente utile nel caso in cui la prova delle sospensioni sia effettuata su veicoli particolarmente pesanti (ad esempio con carichi elevati pari a 1000 Kg per ruota).
In una prima forma di realizzazione del banco prova 1, illustrata in particolare nelle figure 4 e 5, ciascuna delle apparecchiature di misura 3 comprende quattro elementi ammortizzatori 8, disposti tra loro distanziati e sostanzialmente in prossimità dei quattro angoli opposti della piastra 4. Non si escludono, tuttavia, differenti forme di realizzazione, ad esempio in cui sono presenti sei elementi ammortizzatori, con quattro di essi disposti tra loro distanziati ed in prossimità dei quattro angoli opposti della piastra 4 e due di essi disposti tra loro distanziati in corrispondenza di una porzione sostanzialmente centrale della piastra 4.
Ciascuno degli elementi ammortizzatori 8 può essere costituto da un dispositivo meccanico, ad esempio del tipo di una molla meccanica di contrasto, da un dispositivo pneumatico, del tipo ad esempio di una molla pneumatica, da un dispositivo idraulico, del tipo ad esempio di una molla idraulica, o da uno o più dispositivi a tecnologia mista a loro volta costituiti da dispositivi meccanici, idraulici, pneumatici o di altro tipo.
In una seconda alternativa forma di realizzazione, illustrata nel dettaglio in figura 6, ciascuna delle apparecchiature di misura 3 comprende un unico elemento ammortizzatore 8, disposto in corrispondenza di una porzione sostanzialmente centrale dell’ alloggiamento realizzato sulla struttura di supporto 2 ed interposto tra la struttura di supporto stessa e la piastra 4. Vantaggiosamente, con riferimento a entrambe le forme di realizzazione illustrate nelle figure, ciascun elemento ammortizzatore 8 può essere costituito da un elemento elastico pneumatico od idraulico collegato ad un rispettivo circuito di comando pneumatico od idraulico.
In particolare, il circuito di comando à ̈ atto a comandare l’elemento ammortizzatore 8 durante la salita della piastra 4, iniettando aria o comunque un fluido proveniente dalla rete di alimentazione.
Durante la discesa della piastra 4, l’elemento ammortizzatore 8 agisce esercitando ima forza di contrasto al movimento della piastra 4 verso la posizione abbassata.
Utilmente, tale forza di contrasto à ̈ data dalla pressione interna all’elemento ammortizzatore stesso.
In particolare, la pressione interna può essere regolata mediante un’opportuna valvola di scarico collegata all’elemento ammortizzatore 8 o, in alternativa, in assenza di scarico, può essere proporzionale alla compressione del volume interno dell’elemento ammortizzatore stesso. Ad esempio, tale elemento ammortizzatore 8 può essere costituito da una molla ad aria, da un cilindro pneumatico, un cilindro idraulico o simili. Secondo un’ulteriore forma di realizzazione del banco 1, non illustrata nelle figure, ciascuna delle apparecchiature di misura 3 può prevedere l’impiego combinato di una pluralità di elementi ammortizzatori 8 tra loro distanziati, costituiti ad esempio da quattro molle meccaniche di contrasto, disposte sostanzialmente in prossimità dei quattro angoli opposti della piastra 4, unitamente ad un elemento ammortizzatore 8 centrale, costituito ad esempio da una molla ad aria, da un cilindro pneumatico, da un cilindro idraulico o simili.
Non si esclude, inoltre, F impiego di un differente numero di elementi ammortizzatori 8, nonché differenti combinazioni di elementi ammortizzatori 8 di differente tipologia.
Utilmente, ciascuna delle apparecchiature di misura 3 può essere provvista di uno o più elementi attuatoli di spinta, non illustrati nelle figure, interposti tra la struttura portante 2 e la piastra ed atti ad intervenire durante lo spostamento della piastra 4 dalla posizione abbassata verso la posizione sollevata.
Tali elementi attuatori di spinta, pertanto, agiscono in contrasto al peso del veicolo durante la salita della piastra 4 verso la posizione sollevata, limitando in modo considerevole lo sforzo effettuato dai mezzi di rotazione 7.
La presenza di elementi attuatori di spinta risulta particolarmente utile nel caso in cui la prova delle sospensioni sia effettuata su veicoli particolarmente pesanti.
Utilmente, sia gli elementi ammortizzatori 8 che gli elementi attuatoli di spinta possono essere costituiti da un medesimo dispositivo atto ad accompagnare la discesa della piastra 4 verso la posizione abbassata ed a fornire un’ulteriore spinta durante la salita della piastra 4 verso la posizione sollevata.
Ad esempio, elementi attuatoli di spinta realizzato ad esempio mediante un cilindro attuatore idraulico o pneumatico, una molla ad aria, una molla meccanica.
Utilmente, ciascuna delle apparecchiature di misura 3 comprende un telaio 9 sostanzialmente rettangolare atto a supportare la piastra 4 e associato alla struttura portante 2 mobile tra la posizione sollevata e la posizione abbassata.
Ciascuno degli elementi ammortizzatori 8 agisce tra il fondo della struttura di supporto ed una rispettiva porzione del telaio 9.
In particolare, nella prima forma di realizzazione illustrata nel dettaglio nelle figure 4 e 5, ciascuno degli elementi ammortizzatori 8 agisce su rispettive porzioni del telaio 9, sostanzialmente in corrispondenza degli angoli del telaio stesso.
Con riferimento alla seconda forma di realizzazione illustrata nel dettaglio in figura 6, l’unico elemento ammortizzatore 8 agisce su di una traversina 34 del telaio 9, sostanzialmente in corrispondenza di una porzione centrale del telaio stesso.
Mezzi di guida dello scorrimento del telaio 9 sono costituiti da quattro perni 10 realizzati in corrispondenza dei quattro angoli del telaio 9 ed in aggetto verso il basso, inseriti scorrevoli alPintemo di rispettivi fori passanti realizzati su sostegni 1 1 solidali alla struttura portante 2.
I mezzi di misura 5 della forza applicata dalla ruota sulla piastra 4 sono costituiti da due coppie di celle di carico interposte tra il telaio 9 e la piastra 4.
In particolare, ciascuna coppia di cede di carico 5 Ã ̈ fissata a porzioni contrapposte del telaio 9.
Sempre con riferimento alla forma di realizzazione del banco prova 1 illustrata nelle figure, e come illustrato in particolare nelle figure 4 e 5, ciascuna delle apparecchiature di misura 3 comprende un primo albero 12, supportato orizzontale ed assialmente ruotabile dalla struttura portante 2, operativamente collegato ai mezzi di rotazione 7 e provvisto di due elementi eccentrici 6.
In particolare, i due elementi eccentrici 6 sono calettati sul primo albero 12 tra loro distanziati e sono impegnati in corrispondenza di rispettive porzioni inferiori del telaio 9.
Ciascuna apparecchiatura di misura 3 comprende, inoltre, un ulteriore secondo albero 13, supportato dalla struttura portante 2, disposto lungo una direzione orizzontale e parallela al primo albero 12, assialmente ruotabile e provvisto di due ulteriori elementi eccentrici 6 tra loro distanziati ed impegnati in corrispondenza di rispettive porzioni inferiori del telaio 9. Mezzi di trasmissione 14 sono associati al primo albero 12 e al secondo albero 13 e sono atti a trasmettere il moto rotatorio del primo albero 12 al secondo albero 13.
In particolare, il primo albero 12 ed il secondo albero 13 sono supportati alle estremità da rispettive coppie di supporti con cuscinetti a sfera 15 fissati a due pareti di supporto 16 verticali della struttura portante 2.
In particolare, tali pareti di supporto 16 delimitano il vano di alloggiamento dell’apparecchiatura di misura 3.
Preferibilmente, i mezzi di trasmissione 14 sono costituiti da una cinghia 17 montata su apposite pulegge 18 calettate su rispettive estremità libere del primo albero 12 e del secondo albero 13 che si estendono oltre una delle pareti di supporto 16.
Vantaggiosamente, i mezzi di rotazione 7 del banco prova 1 comprendono un unico motoriduttore 19 e mezzi di connessione/disconnessione atti a connettere/disconnettere alternativamente il motoriduttore 19 al/dal primo albero 12 di ciascuna delle apparecchiature di misura 3.
Inoltre, i mezzi di rotazione 7 prevedono mezzi di regolazione 20 atti a regolare la velocità del motoriduttore 19 in modo da poter variare la frequenza di oscillazione delle piastre 4 durante la prova delle sospensioni. Ad esempio, i mezzi di regolazione 20 possono essere costituti da un inverter, da un azionamento brushless o da un azionamento di tipo stepper motor.
Non si esclude, tuttavia, Fimpiego di mezzi di regolazione 20 della velocità del motoriduttore 19 di differente tipologia.
Inoltre, il banco 1 Ã ̈ provvisto di un gruppo elettronico di controllo 33.
Utilmente, l’utilizzo di un singolo motoriduttore 19 per l’azionamento dell’oscillazione di entrambe le piastre 4 consente di raggruppare all’interno di un medesimo alloggiamento realizzato sulla struttura portante 2 il motoriduttore 19, l’inverter 20, il gruppo elettronico di controllo 33 ed i mezzi di connessione/disconnessione, riducendo in modo considerevole l’ingombro del banco prova 1.
Utilmente, i mezzi di connessione/disconnessione comprendono:
- primi mezzi di accoppiamento amovibile, indicati complessivamente con il riferimento 21, atti ad accoppiare amovibilmente tra loro un elemento rotante 22 del motoriduttore 19 ed il primo albero 12 di una delle apparecchiature di misura 3;
- secondi mezzi di accoppiamento amovibile, indicati complessivamente con il riferimento 23, atti ad accoppiare amovibilmente tra loro l’elemento rotante 22 del motoriduttore 19 ed il primo albero 12 dell’altra delle apparecchiature di misura 3;
- mezzi di azionamento 24, atti ad azionare alternativamente i primi mezzi di accoppiamento amovibile 21 ed i secondi mezzi di accoppiamento amovibile 23.
Con riferimento alla particolare forma di attuazione illustrata nelle figure e come illustrato nel dettaglio nelle figure 2 e 3, sia i primi mezzi di accoppiamento amovibile 21 che i secondi mezzi di accoppiamento amovibile 23 sono realizzati mediante un innesto pneumatico a denti radiali.
In particolare, l’elemento rotante 22 à ̈ costituto da un asta orizzontate.
Ciascuno dei primi e secondi mezzi di accoppiamento amovibile 21 e 23 comprende una dentatura radiale 25 realizzata su di un tratto estremale del primo albero 12, un manicotto 26 provvisto di una dentatura interna 27 ed associato assialmente scorrevole e solidale in rotazione ad un’estremità dell’ elemento rotante 22.
I mezzi di azionamento 24 sono costituiti da una coppia di elementi attuatori 24 operativamente associati a rispettivi manicotti 26.
In particolare, ciascuno degli elementi attuatori 24 à ̈ atto a movimentare il rispettivo manicotto 26 lungo restremità dell’elemento rotante 22 tra una posizione di disimpegno, in cui il manicotto 26 à ̈ sostanzialmente allontanato dal tratto estremale del primo albero 12, ad una posizione di accoppiamento, in cui in cui il manicotto 26 à ̈ almeno in parte inserito su tale tratto estremale del primo albero 12 ed i denti della dentatura interna 27 sono impegnati tra i denti della dentatura radiale 25.
Inoltre, ciascuno dei manicotti à ̈ reso assialmente scorrevole e solidale in rotazione rispetto alle estremità dell’elemento rotante 22 da un un’ulteriore dentatura radiale 25’, realizzata in corrispondenza dell’ estremità dell’elemento rotante 22 ed impegnata con la dentatura interna 27 del manicotto 26.
Utilmente, gli elementi attuatori 24 non agiscono direttamente sui manicotti 26 ma su opportuni cuscinetti 32 montati sui manicotti 26 e scorrevoli orizzontalmente insieme ai manicotti stessi.
Non si escludono, comunque, differenti forme di attuazione del banco prova 1 in cui i primi e secondi mezzi di accoppiamento amovibile 21 e 23 sono di differente tipologia e comprendono innesti di differente tipologia. Ad esempio, i primi e secondi mezzi di accoppiamento amovibile 21 e 23 possono essere realizzati mediante innesti meccanici a vite sfruttando i due versi di rotazione dell’elemento rotante 22 dell’unico motoriduttore 19. Utilmente, ciascuna delle apparecchiature di misura 3 à ̈ provvista di mezzi di trattenimento 28 atti a trattenere la piastra 4 in una posizione fissa, al fine di evitare che la ruota su cui non à ̈ effettuata la misura galleggi sugli elementi ammortizzatori 8 durante la prova delle sospensioni dell’altra ruota.
In particolare, i mezzi di trattenimento 28 comprendono un dispositivo attuatore 29 associato solidale alla struttura di supporto e provvisto di un elemento mobile 30 associato al telaio 9.
L’elemento mobile 30 à ̈ posizionabile tra una posizione estratta, in cui il telaio 9 à ̈ libero di oscillare tra la posizione sollevata e la posizione abbassata per effettuare la prova della sospensione, ed una posizione retratta, in cui l’elemento mobile 30 trattiene il telaio 9 in una posizione fissa.
Preferibilmente, sono presenti due dispositivi attuatori 29 per ciascuna delle apparecchiature di misura 3.
Ciascun dispositivo attuatore 29 à ̈ costituito da un attuatore lineare e l’elemento mobile 30 à ̈ costituito dallo stelo dell’attuatore lineare stesso. Il cilindro di ciascun attuatore lineare 29 à ̈ fissato sul fondo della struttura portante 2 e lo stelo 30 si estende verticalmente ed à ̈ provvisto di un’asola passante.
Un’asta 31 orizzontale à ̈ inserita traslabile verticalmente all’interno delle asole di ciascuno degli steli 30 ed à ̈ fissata alle estremità a rispettivi blocchetti 32 associati solidali al telaio 9 in corrispondenza di porzioni opposte del telaio stesso.
Con lo stelo 30 nella posizione estratta l’asta à ̈ libera di scorrere verticalmente aH’intemo delle asole e, quindi, il telaio 9 à ̈ libero di oscillare tra la posizione sollevata e la posizione abbassata per effettuare la prova della sospensione.
Con lo stelo 30 nella posizione abbassata l’asta 31 à ̈ trascinata e trattenuta verso il basso e, quindi, il telaio 9 à ̈ trattenuto in una posizione fissa.
Si à ̈ in pratica costatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Banco prova (1) per sospensioni di veicoli, comprendente una struttura portante (2), almeno un’apparecchiatura di misura (3) supportata da detta struttura portante (2) e provvista di: - almeno una piastra (4) destinata ad accogliere in appoggio una ruota di un veicolo ed associata a detta struttura portante (2) oscillabile tra una posizione sollevata ed una posizione abbassata; - mezzi di misura (5) della forza applicata da detta ruota su detta piastra (4); - almeno un elemento eccentrico (6) operativamente associato a mezzi di rotazione (7) ed a detta piastra (4) ed atto a trasformare il moto rotatorio generato da detti mezzi di rotazione (7) nel moto oscillatorio di detta piastra (4) tra detta posizione sollevata e detta posizione abbassata; caratterizzato dal fatto che detta apparecchiatura di misura (3) comprende almeno un elemento ammortizzatore (8) interposto tra detta struttura portante (2) e detta piastra (4) ed atto ad operare in contrasto allo spostamento di detta piastra (4) da detta posizione sollevata verso detta posizione abbassata.
  2. 2) Banco prova (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento ammortizzatore (8) comprende almeno uno tra un dispositivo meccanico, un dispositivo pneumatico, un dispositivo idraulico o simili.
  3. 3) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta apparecchiatura di misura (3) comprende almeno un elemento attuatore di spinta interposto tra detta struttura portante (2) e detta piastra (4) ed atto ad intervenire durante lo spostamento di detta piastra (4) da detta posizione abbassata verso detta posizione sollevata.
  4. 4) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta apparecchiatura di misura (3) comprende almeno un primo albero (12), supportato assialmente ruotabile da detta struttura portante (2), operativamente collegato a detti mezzi di rotazione (7) e provvisto di detto elemento eccentrico (6).
  5. 5) Banco prova (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta apparecchiatura di misura (3) comprende almeno due di detti elementi eccentrici (6) associati solidali a detto primo albero (12) tra loro distanziati ed operativamente associati a porzioni inferiori sostanzialmente opposte di detta piastra (4).
  6. 6) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni 4 e 5, caratterizzato dal fatto che detta apparecchiatura di misura (3) comprende almeno un secondo albero (13) supportato assialmente ruotabile da detta struttura portante (2), mezzi di trasmissione (14) del moto associati a detto primo albero (12) ed a detto secondo albero (13) ed atti a trasmettere il moto rotatorio di detto primo albero (12) a detto secondo albero (13), ed almeno due di detti elementi eccentrici (6) associati solidali a detto secondo albero (13) tra loro distanziati ed operativamente associati a porzioni inferiori sostanzialmente opposte di detta piastra (4).
  7. 7) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta apparecchiatura di misura (3) comprende almeno un telaio (9) di supporto di detta piastra (4) associato mobile a detta struttura portante (2), detto elemento eccentrico (6) essendo disposto a contatto con almeno una porzione inferiore di detto telaio (9).
  8. 8) Banco prova (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di misura (5) comprendono almeno una cella di carico (5) interposta tra detto telaio (9) e detta piastra (4).
  9. 9) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno due di dette apparecchiature di misura (3) e mezzi di connessione/disconnessione (21, 23, 24) tra detti mezzi di rotazione (7) e gli elementi eccentrici (6) di ciascuna di dette apparecchiature di misura (3).
  10. 10) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rotazione (7) comprendono un unico motoriduttore (19).
  11. 11) Banco prova (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di regolazione (20) atti a regolare la velocità di detto motoriduttore (19).
  12. 12) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 9 alla 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di connessione/disconnessione (21, 23, 24) comprendono: - primi mezzi di accoppiamento amovibile (21) tra almeno un elemento rotante (22) di detto motoriduttore (19) e detto primo albero (12) di una delle apparecchiature di misura (3); - secondi mezzi di accoppiamento amovibile (23) tra detto elemento rotante (22) del motoriduttore (19) e detto primo albero (12) dell’altra delle apparecchiature di misura (3); - mezzi di azionamento (24) atti ad azionare alternativamente detti primi mezzi di accoppiamento amovibile (21) e detti secondi mezzi di accoppiamento amovibile (23).
  13. 13) Banco prova (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di accoppiamento amovibile (21) e/o detti secondi mezzi di accoppiamento amovibile (23) sono del tipo di un innesto pneumatico, un innesto meccanico o simili.
  14. 14) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni 12 e 13, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di accoppiamento amovibile (21) e/o detti secondi mezzi di accoppiamento amovibile (23) comprendono almeno una dentatura radiale (25) realizzata su di almeno un tratto estremale di detto primo albero (12), almeno un manicotto (26) provvisto di una dentatura interna (27) ed associato assialmente scorrevole e solidale in rotazione ad un’estremità di detto elemento rotante (22), e dal fatto che detti mezzi di azionamento (24) comprendono almeno un elemento attuatore (24) operativamente associato a detto manicotto (26) ed atto a movimentare detto manicotto (26) lungo detta estremità del dell’elemento rotante (22) tra una posizione di disimpegno, in cui detto manicotto (26) à ̈ sostanzialmente allontanato da detto tratto estremale del primo albero (12), ad una posizione di accoppiamento, in cui in cui detto manicotto (26) à ̈ almeno in parte inserito su detto tratto estremale del primo albero (12) ed i denti di detta dentatura interna (27) sono impegnati tra i denti di detta dentatura radiale (25).
  15. 15) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fatto che detta apparecchiatura di misura (3) comprende mezzi di trattenimento (28) di detta piastra (4) in una posizione fissa.
  16. 16) Banco prova (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fato che detti mezzi di tratenimento (28) comprendono almeno un dispositivo attuatore (29) associato solidale a detta struttura portante (2) e provvisto di un elemento mobile (30) associato a detta piastra (4), detto elemento mobile (30) essendo posizionabile tra una posizione estrata, in cui deta piastra (4) à ̈ libera di oscillare tra detta posizione sollevata e detta posizione abbassata, ed ima posizione retratta, in cui detto elemento mobile (30) à ̈ atto a trattenere detta piastra (4) in detta posizione fissa.
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