ITMO20120076A1 - Modulo stozzatore - Google Patents

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ITMO20120076A1
ITMO20120076A1 IT000076A ITMO20120076A ITMO20120076A1 IT MO20120076 A1 ITMO20120076 A1 IT MO20120076A1 IT 000076 A IT000076 A IT 000076A IT MO20120076 A ITMO20120076 A IT MO20120076A IT MO20120076 A1 ITMO20120076 A1 IT MO20120076A1
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IT
Italy
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module according
slotting
slotting module
pinion
support body
Prior art date
Application number
IT000076A
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English (en)
Inventor
Paolo Leonardi
Terenzio Marchetti
Valentino Tardini
Original Assignee
M T S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23DPLANING; SLOTTING; SHEARING; BROACHING; SAWING; FILING; SCRAPING; LIKE OPERATIONS FOR WORKING METAL BY REMOVING MATERIAL, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23D11/00Planing or slotting devices able to be attached to a machine tool, whether or not replacing an operative portion of the machine tool
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23QDETAILS, COMPONENTS, OR ACCESSORIES FOR MACHINE TOOLS, e.g. ARRANGEMENTS FOR COPYING OR CONTROLLING; MACHINE TOOLS IN GENERAL CHARACTERISED BY THE CONSTRUCTION OF PARTICULAR DETAILS OR COMPONENTS; COMBINATIONS OR ASSOCIATIONS OF METAL-WORKING MACHINES, NOT DIRECTED TO A PARTICULAR RESULT
    • B23Q5/00Driving or feeding mechanisms; Control arrangements therefor
    • B23Q5/02Driving main working members
    • B23Q5/027Driving main working members reciprocating members
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23QDETAILS, COMPONENTS, OR ACCESSORIES FOR MACHINE TOOLS, e.g. ARRANGEMENTS FOR COPYING OR CONTROLLING; MACHINE TOOLS IN GENERAL CHARACTERISED BY THE CONSTRUCTION OF PARTICULAR DETAILS OR COMPONENTS; COMBINATIONS OR ASSOCIATIONS OF METAL-WORKING MACHINES, NOT DIRECTED TO A PARTICULAR RESULT
    • B23Q5/00Driving or feeding mechanisms; Control arrangements therefor
    • B23Q5/02Driving main working members
    • B23Q5/04Driving main working members rotary shafts, e.g. working-spindles
    • B23Q5/043Accessories for spindle drives
    • B23Q5/045Angle drives

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Transmission Devices (AREA)
  • Turning (AREA)

Description

Descrizione di invenzione industriale
Modulo stozzatore
L’invenzione concerne un modulo stozzatore montabile su, ed azionabile da, una torretta porta-utensili di un tornio a controllo numerico.
Nell’uso, il modulo stozzatore supporta e movimenta un utensile stozzatore, impiegabile, ad esempio, per realizzare cave di chiavette o linguette in un pezzo da lavorare.
Il brevetto italiano n. 1389707, depositato dalla richiedente, descrive un modulo stozzatore comprendente un corpo di supporto, un albero motore, girevolmente supportato dal corpo di supporto e collegabile ad una presa di moto di una torretta porta-utensili, ed una slitta, scorrevolmente supportata dal corpo di supporto e disposta per movimentare un utensile stozzatore lungo una corsa di lavoro, nella quale l’utensile stozzatore à ̈ impegnato con un pezzo da lavorare, e lungo una corsa di ritorno, nella quale l’utensile stozzatore à ̈ disimpegnato dal pezzo da lavorare. Tale modulo stozzatore comprende inoltre un meccanismo a glifo oscillante disposto per collegare l’albero motore alla slitta e trasformare un moto rotatorio dell’albero motore in un moto rettilineo alternato della slitta.
Un altro tipo di modulo stozzatore à ̈ descritto nella domanda di brevetto internazionale WO 2005/021197 A1.
Il modulo stozzatore descritto in WO 2005/021197 A1 comprende un corpo di supporto, un albero motore, girevolmente supportato dal corpo di supporto e collegabile ad una presa di moto di una torretta porta-utensili, ed una camma a tamburo, eccentrica, girevolmente supportata dal corpo di supporto e collegata allo, ed azionata in rotazione attorno ad un asse di rotazione dallo, albero motore.
In particolare, la camma a tamburo comprende una superficie esterna nella quale à ̈ ricavata una scanalatura.
Tale modulo stozzatore à ̈ inoltre provvisto di una slitta, estendentesi parallelamente al suddetto asse, e provvista di una estremità, proiettantesi dal corpo di supporto, alla quale à ̈ fissato l’utensile stozzatore.
In particolare, la slitta à ̈ scorrevolmente supportata dal, e ricevuta nel, suddetto corpo di supporto, ed à ̈ mobile lungo una corsa di lavoro, nella quale l’utensile stozzatore à ̈ impegnato con il pezzo da lavorare, e lungo una corsa di ritorno, nella quale l’utensile stozzatore à ̈ disimpegnato dal pezzo da lavorare.
Ancora, il modulo stozzatore descritto in WO 2005/021197 A1 include un cedente, in particolare un rullo, fissato alla, e proiettantesi dalla, slitta, e conformato in modo da impegnarsi con la scanalatura della camma a tamburo.
Infine, tale modulo stozzatore comprende una pluralità di molle ricevute nel suddetto corpo ed agenti sulla slitta per spingere quest’ultima contro la camma a tamburo così da mantenere il cedente inserito nella scanalatura.
Nell’uso, la scanalatura della camma a tamburo eccentrica coopera con il cedente e con la pluralità di molle per trasformare il moto rotatorio della camma a tamburo in un moto alternato della slitta in modo che quest’ultima, insieme all’utensile stozzatore, sia spostabile tra una prima posizione nella quale la slitta à ̈ movimentata lungo la corsa di lavoro ed una seconda posizione, sollevata rispetto alla prima posizione, nella quale la slitta à ̈ movimentata lungo la corsa di ritorno.
Altri tipi di modulo stozzatore sono descritti nella domanda di brevetto internazionale WO 2010/017806 A1 e nella domanda di brevetto europeo EP 2 402 099 A1.
Un difetto comune ai moduli stozzatori sopra descritti à ̈ che sviluppano una limitata forza di taglio, non sufficiente per lavorare materiali bonificati o realizzare cave di grandi dimensioni.
Ciò à ̈ dovuto al fatto che tutti i moduli stozzatori noti hanno un rapporto di trasmissione, tra albero motore e rispettivo meccanismo condotto di azionamento della slitta, pari ad 1.
Uno scopo dell’invenzione à ̈ migliorare i moduli stozzatori montabili su, ed azionabili da, una torretta porta-utensili di un tornio a controllo numerico.
Uno scopo ulteriore à ̈ fornire moduli stozzatori in grado di sviluppare una forza di taglio maggiore rispetto alla forza di taglio sviluppata dai moduli stozzatori noti.
L’invenzione prevede un modulo stozzatore come descritto nella rivendicazione indipendente 1.
Grazie all’invenzione à ̈ possibile fornire un modulo stozzatore in grado di sviluppare una forza di taglio maggiore rispetto alla forza di taglio sviluppata dai moduli stozzatori noti.
Infatti, detti mezzi riduttori del moto consentono di ridurre, in uscita, una velocità angolare di detto albero motore, ciò permettendo di aumentare una coppia motrice trasmessa a detto elemento a slitta e quindi una forza di taglio di detto utensile stozzatore.
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano alcune forme esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:
Figura 1 à ̈ una vista prospettica di un modulo stozzatore secondo l’invenzione in una prima posizione operativa;
Figura 2 Ã ̈ una vista frontale del modulo stozzatore di Figura 1;
Figura 3 Ã ̈ una vista laterale del modulo stozzatore di Figura 1;
Figura 4 Ã ̈ un esploso, parziale, del modulo stozzatore di Figura 1;
Figura 5 Ã ̈ una vista prospettica di un elemento a camma incluso nel modulo stozzatore di Figura 1;
Figura 6 à ̈ una vista frontale dell’elemento a camma di Figura 5;
Figura 7 à ̈ una sezione trasversale dell’elemento a camma di Figura 5;
Figura 8 Ã ̈ una sezione trasversale del modulo stozzatore di Figura 1 nella prima posizione operativa;
Figura 9 à ̈ una vista prospettica del modulo stozzatore secondo l’invenzione in una seconda posizione operativa;
Figura 10 Ã ̈ una sezione trasversale del modulo stozzatore nella seconda posizione operativa;
Figura 11 à ̈ una vista prospettica del modulo stozzatore secondo l’invenzione in una terza posizione operativa;
Figura 12 Ã ̈ una sezione trasversale del modulo stozzatore nella terza posizione operativa;
Figura 13 à ̈ una vista come quella di Figura 8 di una variante del modulo stozzatore secondo l’invenzione;
Figura 14 Ã ̈ una vista prospettica di un elemento di collegamento e movimentazione incluso nella variante di Figura 13;
Figura 15 à ̈ una sezione trasversale dell’elemento di collegamento e movimentazione di Figura 14;
Figura 16 à ̈ un’ulteriore vista prospettica dell’elemento di collegamento e movimentazione di Figura 14.
Con riferimento alle Figure da 1 a 3 Ã ̈ mostrato un modulo stozzatore 1 montabile su, ed azionabile da, una torretta porta-utensili, non raffigurata, ad esempio del tipo a dodici stazioni, di un tornio a controllo numerico, non raffigurato.
Il modulo stozzatore 1 à ̈ disposto, nell’uso, per realizzare cave di chiavette o linguette in un pezzo da lavorare, non raffigurato.
Il modulo stozzatore 1 comprende un utensile stozzatore 2, un corpo di supporto 3, un albero motore 4, girevolmente supportato dal corpo di supporto 3 e collegabile amovibilmente ad una presa di moto della torretta portautensili, un elemento a slitta 5, scorrevolmente supportato dal corpo di supporto 3 e disposto per movimentare l’utensile stozzatore 2 lungo una corsa di lavoro W, nella quale l’utensile stozzatore 2 à ̈ impegnato con il pezzo da lavorare, e lungo una corsa di ritorno R, nella quale l’utensile stozzatore 2 à ̈ disimpegnato dal pezzo da lavorare, e mezzi di collegamento, meglio descritti nel seguito, colleganti l’albero motore 4 all’elemento a slitta 5 e configurati in modo da trasformare un moto rotatorio dell’albero motore 4 in un moto rettilineo alternato dell’elemento a slitta 5.
Il suddetto corpo di supporto 3, di forma sostanzialmente scatolare, comprende una prima parte 7 ed una seconda parte 8 fissata, ad esempio tramite collegamento filettato, alla prima parte 7.
La prima parte 7 comprende una porzione allungata 9, di forma sostanzialmente cilindrica, ed una porzione prismatica 10 fissata alla porzione allungata 9.
In una versione dell’invenzione, non raffigurata, la porzione allungata 9 e la porzione prismatica 10 sono in corpo unico.
Il suddetto albero motore 4, o albero di presa di moto, à ̈ ricevuto internamente alla porzione allungata 9 ed à ̈ supportato a rotazione da primi cuscinetti 11 (Figure 8, 10, 12).
Ancora, l’albero motore 4 si estende lungo, e ruota attorno ad, un asse A e comprende una prima porzione di estremità 12 includente un elemento maschio 13, o attacco, disposto per impegnarsi amovibilmente con un corrispondente elemento femmina, o presa di moto, non raffigurato, di un albero motore rotante della torretta porta-utensili.
Nell’uso, quando l’elemento maschio 13 si impegna con l’elemento femmina, l’albero motore 4 à ̈ azionato in rotazione dall’albero motore rotante attorno all’asse A.
I suddetti mezzi di collegamento includono un riduttore epicicloidale.
Il riduttore epicicloidale comprende un pignone 15, che funge da “solare†, ricavato in una seconda porzione di estremità 16 (Figura 4), opposta alla prima porzione di estremità 12, dell’albero motore 4.
In una versione dell’invenzione, non raffigurata, il pignone 15 à ̈ un elemento distinto dall’albero motore 4 ed à ̈ supportato a rotazione da quest’ultimo.
Il riduttore epicicloidale comprende inoltre una corona 17, fissa, internamente dentata.
In particolare, la corona 17 à ̈ ricavata in una estremità 18, posizionata internamente alla prima parte 7, della porzione allungata 9.
In una versione dell’invenzione, non raffigurata, la corona 17 à ̈ un elemento distinto dalla porzione allungata 9 ed à ̈ supportata da quest’ultima.
Il riduttore epicicloidale include inoltre un portasatelliti 19 girevolmente supportato dal corpo di supporto 3 tramite secondi cuscinetti 20.
Ancora, il riduttore epicicloidale à ̈ provvisto di una pluralità di satelliti 21, ad esempio in numero di tre, girevolmente supportati dal porta-satelliti 19.
In particolare, nell’uso, i satelliti 21 ingranano sia con il pignone 15, che li aziona in rotazione, che con la corona 17, lungo la quale avanzano.
Il riduttore epicicloidale sopra descritto à ̈ configurato per realizzare un rapporto di trasmissione di 4:1 tra una velocità angolare dell’albero motore 4, che funge da “elemento conduttore†, e una velocità angolare del portasatelliti 19, che funge da “elemento condotto†.
In una versione dell’invenzione, non raffigurata, il riduttore epicicloidale à ̈ configurato per realizzare un qualsivoglia rapporto di trasmissione riducente tra la velocità angolare dell’albero motore 4 e la velocità angolare del porta-satelliti 19.
I suddetti mezzi di collegamento comprendono inoltre un elemento a pignone 22, un elemento a manovella 23, fissato, ad esempio tramite collegamento filettato, all’elemento a pignone 22, ed una dentatura interna 24, ricavata nella seconda parte 8 del corpo di supporto 3, ed ingranante l’elemento a pignone 22.
In una versione dell’invenzione, non raffigurata, l’elemento a pignone 22 e l’elemento a manovella 23 sono in corpo unico e/o la dentatura interna 24 à ̈ un elemento distinto dalla seconda parte 8 ed à ̈ fissata a quest’ultima.
L’elemento a pignone 22 à ̈ girevolmente supportato, ed azionato in rotazione, dal porta-satelliti 19.
L’elemento a manovella 23 si proietta dal corpo di supporto 3 da parte opposta dell’albero motore 4 ed à ̈ disposto, come meglio descritto nel seguito, per movimentare lungo una traiettoria rettilinea l’elemento a slitta 5.
In particolare, l’elemento a pignone 22 ha un diametro primitivo che à ̈ pari ad un raggio della dentatura interna 24, un interasse I tra un primo asse di rotazione Z1 dell’elemento a pignone 22 ed un secondo asse di rotazione Z2 dell’elemento a manovella 23, essendo pari alla metà del diametro primitivo dell’elemento a pignone 22.
Tale caratteristica geometrica consente all’elemento a manovella 23, durante la rotazione dell’elemento a pignone 22 lungo la dentatura interna 24, di movimentare l’elemento a slitta 5 lungo una traiettoria rettilinea, con ciò trasformando il moto rotatorio dell’albero motore 4 nel moto rettilineo alternato dell’elemento a slitta 5.
Quest’ultimo comprende un primo elemento 25, scorrevolmente supportato dal corpo di supporto 3, ed un secondo elemento 26, supportante l’utensile stozzatore 2, girevolmente supportato, tramite una spina 27, dal primo elemento 25.
Il primo elemento 25 Ã ̈ inoltre collegato al secondo elemento 26 tramite una vite 28.
In particolare, la vite 28 comprende una testa 29, disposta per riscontrare una superficie di riscontro 30, circolare, ricavata nel secondo elemento 26, ed un gambo 31 disposto per impegnarsi, tramite collegamento filettato, in un foro filettato 32 ricavato nel primo elemento 25 (Figura 4).
Nell’uso, agendo sulla vite 28, à ̈ possibile regolare una posizione di arresto del secondo elemento 26 rispetto al primo elemento 25, nella posizione di arresto avvenendo la lavorazione del pezzo.
L’elemento a slitta 5 comprende inoltre una coppia di slitte prismatiche 33 posizionate ai lati del primo elemento 25 e disposte per scorrere lungo rispettive guide prismatiche 34, sostanzialmente rettilinee, supportate da parti opposte della seconda parte 8 del corpo di supporto 3.
In una versione dell’invenzione, non raffigurata, le slitte prismatiche 33 sono in corpo unico con il primo elemento 25 e/o le guide prismatiche 34 sono in corpo unico con la seconda parte 8.
Ancora, le slitte prismatiche 33 comprendono rispettive superfici piane 35, tra loro contrapposte, ciascuna affacciantesi, nell’uso, ad una rispettiva superficie laterale 36 del secondo elemento 26 (Figura 4).
In tal modo, nell’uso, le superfici piane 35 fungono da guida trasversale per, e trattengono in posizione, il secondo elemento 26.
Ancora, l’elemento a slitta 5 comprende una molla 37, ad esempio una molla ondulata, calzata sul gambo 31 della vite 28 ed interposta tra il primo elemento 25 ed il secondo elemento 26.
Nell’uso, la molla 37 agisce tra il primo elemento 25 ed il secondo elemento 26 in modo da allontanare il secondo elemento 26 dal primo elemento 25.
Il modulo stozzatore 1 comprende inoltre mezzi di movimentazione 38 per movimentare il secondo elemento 26 rispetto al primo elemento 25 tra una prima posizione L (Figure 1, 2, 3, 8, 9, 10), in cui l’utensile stozzatore 2 à ̈ impegnato con il pezzo da lavorare e la testa 29 riscontra la superficie di riscontro 30 del secondo elemento 26, ed una seconda posizione U (Figure 11, 12), in cui l’utensile stozzatore 2 à ̈ disimpegnato, in gergo “alzato†, rispetto al pezzo da lavorare e la testa 29 non riscontra la superficie di riscontro 30 del secondo elemento 26.
I mezzi di movimentazione 38 comprendono una camma 39 fissata ad, ed azionata in rotazione da, una estremità libera 40 dell’elemento a manovella 23, ed un perno 41, che funge da cedente, alloggiato in una sede 48 ricavata nel secondo elemento 26.
La camma 39 (Figure 5, 6, 7) à ̈ del tipo a tamburo ed à ̈ provvista di una scanalatura circolare 42 disposta per interagire con una parete laterale 43 (Figura 4) del perno 41.
La scanalatura circolare 42, ottenuta fresando opportunamente una superficie laterale di un elemento cilindrico tramite una fresa a candela, comprende una prima porzione 44 ed una seconda porzione 45 collegate da una coppia di rampe raggiate 46.
La prima porzione 44 si estende per 180° perpendicolarmente rispetto ad un asse di rotazione Z della camma 39, mentre la seconda porzione 45 si estende per i rimanenti 180° perpendicolarmente rispetto all’asse di rotazione Z.
In particolare, la prima porzione 44 e la seconda porzione 45 sono sfalsate rispetto all’asse di rotazione Z, la prima porzione 44 essendo posizionata più a valle della, ovvero più in alto rispetto alla, seconda porzione 45 rispetto ad una parete di base 47 della camma 39.
Ciò comporta che, nella prima posizione L, il perno 41 impegna la prima porzione 44, mentre nella seconda posizione U, il perno 41 impegna la seconda porzione 45.
Nell’uso, la sopradescritta molla 37 favorisce la movimentazione del perno 41 tra la prima porzione 44 e la seconda porzione 45, evitando incertezze e vibrazioni indesiderate.
Viene nel seguito descritto il funzionamento del modulo stozzatore 1 con particolare riferimento alle Figure 1 e 8-12.
Con riferimento alle Figure 1 e 8 Ã ̈ mostrato il modulo stozzatore 1 in una prima posizione operativa OP1.
Nella prima posizione operativa OP1 l’elemento a slitta 5 à ̈ all’inizio della corsa di lavoro W in una posizione arretrata B.
Ancora, nella prima posizione operativa OP1, il perno 41 impegna una porzione iniziale della prima porzione 44 della scanalatura circolare 42 così da mantenere il secondo elemento 26 nella prima posizione L.
Successivamente, in seguito ad una rotazione dell’albero motore 4, l’elemento a slitta 5 avanza lungo la corsa di lavoro W azionato dall’elemento a manovella 23, a sua volta azionato in rotazione dall’elemento a pignone 22, a sua volta azionato in rotazione dal riduttore epicicloidale.
Durante l’avanzamento dell’elemento a slitta 5 lungo la corsa di lavoro W, l’elemento a manovella 23 aziona in rotazione la camma 39 attorno al proprio asse di rotazione Z.
Con riferimento alle Figure 9 e 10 Ã ̈ mostrato il modulo stozzatore 1 in una seconda posizione operativa OP2.
Nella seconda posizione operativa OP2 l’elemento a slitta 5 à ̈ alla metà della corsa di lavoro W in una posizione intermedia C.
Al raggiungimento della posizione intermedia C, l’elemento a manovella 23 ha ruotato la camma 39 di 90° attorno al proprio asse di rotazione Z.
Ciò comporta che, anche nella seconda posizione operativa OP2, il perno 41 impegni la prima porzione 44 della scanalatura circolare 42 mantenendo il secondo elemento 26 nella prima posizione L.
Successivamente, in seguito ad una ulteriore rotazione dell’albero motore 4, l’elemento a slitta 5 avanza lungo la corsa di lavoro W azionato dall’elemento a manovella 23, a sua volta azionato in rotazione dall’elemento a pignone 22, a sua volta azionato in rotazione dal riduttore epicicloidale.
Con riferimento alle Figure 11 e 12 Ã ̈ mostrato il modulo stozzatore 1 in una terza posizione operativa OP3.
Nella terza posizione operativa OP3 l’elemento a slitta 5 à ̈ alla fine della corsa di lavoro W in una posizione avanzata D.
Al raggiungimento della posizione avanzata D, l’elemento a manovella 23 ha ruotato la camma 39 di 180° attorno al proprio asse di rotazione Z.
Ciò comporta che, nella terza posizione operativa OP3, il perno 41 cominci a disimpegnarsi dalla prima porzione 44 e ad impegnarsi nella seconda porzione 45 della scanalatura circolare 42, con ciò posizionando il secondo elemento 26 nella seconda posizione U.
Successivamente, in seguito ad una ulteriore rotazione dell’albero motore 4, l’elemento a slitta 5 avanza lungo la corsa di ritorno R azionato dall’elemento a manovella 23, a sua volta azionato in rotazione dall’elemento a pignone 22, a sua volta azionato in rotazione dal riduttore epicicloidale.
Durante l’avanzamento dell’elemento a slitta 5 lungo la corsa di ritorno R la camma 39 à ̈ azionata in rotazione dall’elemento a manovella 23 attorno al proprio asse di rotazione Z fino a quando, al termine della corsa di ritorno R, essa à ̈ ruotata di altri 180°.
Ciò comporta che, al termine della corsa di ritorno R, il perno 41 cominci a disimpegnarsi dalla seconda porzione 45 e ad impegnarsi nella prima porzione 44 della scanalatura circolare 42 con ciò posizionando il secondo elemento 26 nella prima posizione L.
Si noti come il modulo stozzatore 1 sopradescritto sia in grado di sviluppare una forza di taglio maggiore rispetto alla forza di taglio sviluppata dai moduli stozzatori noti. Infatti, il riduttore epicicloidale, realizzando un rapporto di trasmissione riducente tra la velocità angolare dell’albero motore 4 e la velocità angolare del portasatelliti 19, permette di aumentare una coppia motrice trasmessa all’elemento a slitta 5 e quindi una forza di taglio dell’utensile stozzatore 2.
Inoltre, si noti come il riduttore epicicloidale permetta di ridurre gli ingombri del modulo stozzatore 1.
Ancora, si noti come le parti traslanti del modulo stozzatore 1, ovvero l’elemento a slitta 5, abbiano una rigidezza complessiva maggiore rispetto a quella delle parti traslanti dei moduli stozzatori noti.
Con riferimento alle Figure da 13 a 16 Ã ̈ mostrata una variante del modulo stozzatore 1 sopradescritto, tale variante essendo indicata con il numero di riferimento 101. Gli elementi del modulo stozzatore 101 strutturalmente e funzionalmente analoghi a quelli del modulo stozzatore 1 sono indicati nelle Figure con i medesimi numeri di riferimento e non sono ulteriormente descritti.
Il modulo stozzatore 101 include mezzi di collegamento comprendenti un elemento a manovella 123, fissato, ad esempio tramite collegamento filettato, all’elemento a pignone 22.
In una versione di tale variante, non raffigurata, l’elemento a pignone 22 e l’elemento a manovella 123 sono in corpo unico.
In particolare, nel modulo stozzatore 101, un interasse UI tra il primo asse di rotazione Z1 dell’elemento a pignone 22 ed il secondo asse di rotazione Z2 dell’elemento a manovella 123 à ̈ minore, di una quantità E, rispetto alla metà del diametro primitivo dell’elemento a pignone 22.
In altre parole l’interasse UI à ̈ minore della quantità E rispetto all’interasse I.
Tale caratteristica geometrica consente di ridurre la lunghezza della corsa di lavoro W, e analogamente della corsa di ritorno R, rispetto alla corsa di lavoro W e alla corsa di ritorno R del modulo stozzatore 1, ciò permettendo di incrementare, rispetto al modulo stozzatore 1, il numero di colpi effettuati dall’utensile stozzatore 2 nell’unità di tempo.
In particolare, definita V la lunghezza della corsa di lavoro W e della corsa di ritorno R nel caso del modulo stozzatore 1, la lunghezza V’ della corsa di lavoro W e della corsa di ritorno R del modulo stozzatore 101 à ̈ pari a: V’=V-4*E. ;Ancora, il modulo stozzatore 101 comprende un elemento di collegamento e movimentazione 126 disposto, tra l’altro, per collegare l’elemento a manovella 123 all’elemento a slitta 5 e movimentare quest’ultimo lungo la corsa di lavoro W e lungo la corsa di ritorno R. ;L’elemento di collegamento e movimentazione 126 à ̈ fissato ad, ed azionato in rotazione da, una estremità libera 140 dell’elemento a manovella 123. ;Ancora, l’elemento di collegamento e movimentazione 126 include, in corpo unico, la camma 39. ;In una versione di tale variante, non raffigurata, la camma 39 à ̈ un elemento distinto dell’elemento di collegamento e movimentazione 126 ed à ̈ supportato a rotazione da quest’ultimo. ;Ancora, l’elemento di collegamento e movimentazione 126 comprende una sede eccentrica 127, disposta per impegnarsi con l’estremità libera 140 dell’elemento a manovella 123. Più precisamente, l’elemento di collegamento e movimentazione 126 à ̈ collegato all’elemento a manovella 123 in modo che l’asse della sede eccentrica 127, coincidente con il secondo asse di rotazione Z2 dell’elemento a manovella 123, sia posizionato a monte, nella prima posizione operativa OP1, rispetto all’asse di rotazione Z. Ancora, l’eccentricità della sede eccentrica 127, rispetto all’asse di rotazione Z dell’elemento di collegamento 126, à ̈ pari alla quantità E. ;Tale caratteristica geometrica consente all’elemento di collegamento e movimentazione 126, durante la rotazione dell’elemento a pignone 22 lungo la dentatura interna 24, di movimentare l’elemento a slitta 5 lungo una traiettoria rettilinea, con ciò trasformando il moto rotatorio dell’albero motore 4 nel moto rettilineo alternato dell’elemento a slitta 5. ;Si noti che, qualora l’elemento a manovella 123 fosse collegato direttamente all’elemento a slitta 5, come nel caso del modulo stozzatore 1, l’elemento a manovella 123 indurrebbe quest’ultimo a compiere una traiettoria curvilinea, in particolare ellittica. ;La presenza dell’elemento di collegamento e movimentazione 126, provvisto della sede eccentrica 127, consente di “raddrizzare†tale traiettoria ellittica trasformandola in una traiettoria rettilinea. ;In una ulteriore variante del modulo stozzatore 1 sopradescritto, non raffigurata, un interasse tra il primo asse di rotazione dell’elemento a pignone ed il secondo asse di rotazione dell’elemento a manovella à ̈ maggiore, di una quantità E, rispetto alla metà del diametro primitivo dell’elemento a pignone. ;In altre parole tale interasse à ̈ maggiore della quantità E rispetto all’interasse I. ;Tale caratteristica geometrica consente di aumentare la lunghezza della corsa di lavoro W, e analogamente della corsa di ritorno R, rispetto alla corsa di lavoro W e alla corsa di ritorno R del modulo stozzatore 1, ciò permettendo di ridurre, rispetto al modulo stozzatore 1, il numero di colpi effettuati dall’utensile stozzatore 2 nell’unità di tempo. ;In particolare, definita V la lunghezza della corsa di lavoro W e della corsa di ritorno R nel caso del modulo stozzatore 1, la lunghezza V’’ della corsa di lavoro W e della corsa di ritorno R del modulo stozzatore secondo tale variante à ̈ pari a: ;V’’=V+4*E.
Anche in tale variante à ̈ presente un elemento di collegamento e movimentazione strutturalmente e funzionalmente analogo all’elemento di collegamento e movimentazione 126.
Più precisamente, tale elemento di collegamento e movimentazione à ̈ collegato all’elemento a manovella in modo che l’asse della sede eccentrica, coincidente con il secondo asse di rotazione dell’elemento a manovella, sia posizionato a valle, nella prima posizione operativa OP1, rispetto all’asse di rotazione Z.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Modulo stozzatore montabile su una torretta portautensili di un tornio a controllo numerico, detto modulo stozzatore (1) comprendendo: - un utensile stozzatore (2), - un corpo di supporto (3), - un albero motore (4), girevolmente supportato da detto corpo di supporto (3) e collegabile amovibilmente ad una presa di moto di detta torretta porta-utensili, - un elemento a slitta (5), scorrevolmente supportato da detto corpo di supporto (3) e disposto per movimentare detto utensile stozzatore (2) lungo una corsa di lavoro (W), nella quale detto utensile stozzatore (2) Ã ̈ impegnato con un pezzo da lavorare, e lungo una corsa di ritorno (R), nella quale detto utensile stozzatore (2) Ã ̈ disimpegnato da detto pezzo da lavorare, e - mezzi di collegamento (15, 17, 19, 21, 22, 23, 24, 123, 126) colleganti detto albero motore (4) a detto elemento a slitta (5) e configurati in modo da trasformare un moto rotatorio di detto albero motore (4) in un moto rettilineo alternato di detto elemento a slitta (5), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento (15, 17, 19, 21, 22, 23, 24, 123, 126) comprendono mezzi riduttori del moto (15, 17, 19, 21).
  2. 2. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi riduttori del moto comprendono un riduttore epicicloidale (15, 17, 19, 21).
  3. 3. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 2, in cui detto riduttore epicicloidale (15, 17, 19, 21) comprende un pignone (15) azionabile in rotazione da detto albero motore (4), una corona (17), fissa, internamente dentata, un porta-satelliti (19) girevolmente supportato da detto corpo di supporto (3), ed almeno un satellite (21) girevolmente supportato da detto porta-satelliti (19) ed ingranante detto pignone (15) e detta corona (17).
  4. 4. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 3, in cui detto pignone (15) à ̈ supportato da, o à ̈ ricavato in, una porzione di estremità (16) di detto albero motore (4).
  5. 5. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 3, oppure 4, in cui detta corona (17) Ã ̈ fissata a, o ricavata in, detto corpo di supporto (3).
  6. 6. Modulo stozzatore secondo una delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui detti mezzi di collegamento (15, 17, 19, 21, 22, 23, 24, 123, 126) comprendono un elemento a pignone (22), azionabile in rotazione da detto porta-satelliti (19).
  7. 7. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di collegamento (15, 17, 19, 21, 22, 23, 24, 123, 126) comprendono un elemento a manovella (23; 123), fissato a, o in corpo unico con, detto elemento a pignone (22), detto elemento a manovella (23; 123) proiettandosi da detto corpo di supporto (3) ed essendo disposto per movimentare detto elemento a slitta (5).
  8. 8. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 6, oppure 7, in cui detti mezzi di collegamento (15, 17, 19, 21, 22, 23, 24, 123, 126) comprendono una dentatura interna (24), fissata, o ricavata in, detto corpo di supporto (3), ed ingranante detto elemento a pignone (22).
  9. 9. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 8, in cui detto elemento a pignone (22) ha un diametro primitivo che à ̈ pari ad un raggio di detta dentatura interna (24).
  10. 10. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 9, in cui un interasse (I) tra detto elemento a pignone (22) e detto elemento a manovella (23) à ̈ pari alla metà di detto diametro primitivo.
  11. 11. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 9, in cui un interasse (UI) tra detto elemento a pignone (22) e detto elemento a manovella (123) à ̈ minore, oppure maggiore, di una certa quantità (E), rispetto alla metà di detto diametro primitivo.
  12. 12. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi di collegamento (15, 17, 19, 21, 22, 23, 24, 123, 126) comprendono un elemento di collegamento e movimentazione (126) interposto tra, e collegante, detto elemento a manovella (123) e detto elemento a slitta (5), detto elemento di collegamento e movimentazione (126) comprendendo mezzi a sede (127) disposti per ricevere una estremità libera (140) di detto elemento a manovella (123), detti mezzi a sede (127) avendo una eccentricità, rispetto ad un asse di rotazione (Z) di detto elemento di collegamento e movimentazione (126), pari a detta quantità (E).
  13. 13. Modulo stozzatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento a slitta (5) comprende un primo elemento (25) supportato scorrevolmente da detto corpo di supporto (3) ed un secondo elemento (26), supportante detto utensile stozzatore (2), girevolmente supportato da detto primo elemento (25).
  14. 14. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 13, in cui detto elemento a slitta (5) comprende mezzi a vite (28) per collegare in modo regolabile detto primo elemento (25) a detto secondo elemento (26), detti mezzi a vite (28) comprendendo una testa (29) disposta per riscontrare una superficie di riscontro (30) di detto secondo elemento (26), ed un gambo (31) disposto per impegnarsi con detto primo elemento (25).
  15. 15. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 13, oppure 14, in cui detto elemento a slitta (5) comprende mezzi elastici (37) agenti tra detto primo elemento (25) e detto secondo elemento (26) in modo da allontanare detto secondo elemento (26) da detto primo elemento (25).
  16. 16. Modulo stozzatore secondo una delle rivendicazioni da 13 a 15, e comprendente mezzi di movimentazione (38) per movimentare detto secondo elemento (26) rispetto a detto primo elemento (25) tra una prima posizione (L), in cui detto utensile stozzatore (2) Ã ̈ impegnato con detto pezzo da lavorare, ed una seconda posizione (U), in cui detto utensile stozzatore (2) Ã ̈ disimpegnato da detto pezzo da lavorare.
  17. 17. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 16, in cui detti mezzi di movimentazione (38) comprendono mezzi a camma (39) collegati ad, ed azionabili in rotazione da, una estremità (40; 140) libera di detto elemento a manovella (23; 123), e mezzi a cedente (41) supportati da detto secondo elemento (26) e configurati per interagire con detti mezzi a camma (39).
  18. 18. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 17, in cui detti mezzi a camma comprendono una camma (39) a tamburo provvista di una scanalatura circolare (42) e detti mezzi a cedente comprendono un perno (41) configurato per impegnarsi in detta scanalatura circolare (42).
  19. 19. Modulo stozzatore secondo la rivendicazione 18, in cui detta scanalatura circolare (42) comprende una prima porzione (44) estendentesi per 180° perpendicolarmente rispetto ad un asse (Z) di rotazione di detta camma (39) a tamburo ed una seconda porzione (45) estendentesi per i rimanenti 180° perpendicolarmente rispetto a detto asse di rotazione (Z), detta prima porzione (44) e detta seconda porzione (45) essendo sfalsate rispetto a detto asse di rotazione (Z).
  20. 20. Modulo stozzatore secondo una delle rivendicazioni da 17 a 19, quando la rivendicazione 13 dipende dalla rivendicazione 12, in cui detti mezzi a camma (39) sono in corpo unico con detto elemento di collegamento e movimentazione (126).
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