ITMO20100218A1 - Valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili - Google Patents

Description

"VALVOLA A MEMBRANA AD AZIONAMENTO ELETTROMECCANICO, PARTICOLARMENTE PER CONDOTTI DI DERIVAZIONE DI UN FLUIDO DI IMPIANTI DI IRRORAZIONE E/O DI DISERBO E SIMILI"

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha come oggetto una valvola a membrana, ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili .

Nel settore dell'agricoltura ed, in particolare modo, per quanto concerne le tecniche di irrorazione, Ã ̈ noto utilizzare macchine irroratrici destinate alla distribuzione accurata sul terreno di liquidi irrigui, quali fertilizzanti, fluidi per trattamenti erbicidi, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi, acqua ed altri liquidi.

Più precisamente, le macchine irroratrici di tipo noto, che sono generalmente fissate o trainate da un trattore che percorre la coltura da irrorare, sono essenzialmente costituite da un'intelaiatura portante un serbatoio riempito con il fluido da irrorare e che à ̈ associato ad un gruppo pompante che alimenta una o più barre irroratrici adibite alla distribuzione del fluido .

Scendendo ulteriormente nel dettaglio, le barre irroratrici di tipo noto, che possono essere del tipo orizzontale per colture erbacee, verticali o ad arco per colture arboree, sono costituite da una struttura di supporto associata all'intelaiatura portante di cui sopra ed alla quale sono fissate tubazioni di trasporto del fluido da irrorare.

Più specificatamente, tali tubazioni di trasporto, che sono alimentate dal gruppo pompante per mezzo di opportune valvole di comando e di regolazione della portata, presentano una pluralità di gruppi di derivazione e di erogazione del fluido, ciascuno dei quali à ̈ provvisto di una rispettiva valvola di chiusura avente le funzioni di impedire e/o permettere il passaggio di fluido all'interno del gruppo di derivazione e, nel caso si volesse impedire tale passaggio, di impedire il gocciolamento del fluido. Ciascun gruppo di derivazione à ̈ costituito da un condotto esterno e da un condotto interno, tra loro coassiali, fra i quali rimane definita un'intercapedine con condotto esterno raccordato, in corrispondenza di un'estremità, alla tubazione di trasporto dalla quale riceve il fluido, mentre il condotto interno à ̈ collegato a mezzi di erogazione del fluido costituiti, ad esempio, da uno o più ugelli di nebulizzazione.

All'estremità contrapposta i due condotti, esterno ed interno, sono tra loro comunicanti ed associati ad una valvola di chiusura che à ̈ essenzialmente costituita da un elemento di occlusione alternativamente atto ad assumere una configurazione di apertura, in cui il fluido passa dal condotto esterno a quello interno e raggiunge gli ugelli di nebulizzazione, ed una configurazione di chiusura, in cui i due condotti vengono tra loro isolati cosicché il fluido non raggiunga gli ugelli.

Tra le valvole di chiusura di tipo noto, sono comprese valvole a molla, aventi sostanzialmente funzione di antisgocciolamento, che sono costituite da una membrana discoidale mantenuta premuta contro le estremità dei condotti, interno ed esterno, da una molla di compressione precaricata.

Il fluido immesso nell'intercapedine fra i due condotti esercita sulla membrana una pressione tale da vincere la resistenza della molla ed allontanare così la membrana ponendo in comunicazione il condotto esterno con quello interno. In questo caso si hanno valvole direttamente azionate dal fluido.

In alternativa sono note valvole a piatone ad azionamento pneumatico, del tipo normalmente aperte o normalmente chiuse, costituite da un cilindro nel quale à ̈ scorrevolmente alloggiato, di moto rettilineo alternato, un pistone munito in testa di un otturatore del condotto interno del gruppo di derivazione.

Più dettagliatamente, sotto l'azione di un flusso di aria compressa il pistone viene fatto scorrere alternativamente fra la configurazione di apertura, in cui l'otturatore à ̈ estratto dal condotto interno che comunica così con quello esterno, e la configurazione di chiusura, in cui l'otturatore à ̈ protratto nel condotto interno occludendolo ed impedendo il passaggio del fluido proveniente dal condotto esterno.

Ulteriormente, sono note valvole a membrana ad azionamento pneumatico del tipo normalmente aperte o normalmente chiuse, che sono costituite da un cilindro all'interno del quale à ̈ montato, scorrevole di moto rettilineo alternato, uno stantuffo la cui testa spinge una membrana discoidale di chiusura delle estremità dei condotti, esterno ed interno, del gruppo di derivazione.

In questo modo, un flusso di aria compressa muove lo stantuffo fra la configurazione di apertura, in cui la membrana à ̈ allontanata e i due condotti, interno ed esterno, sono comunicanti, e la configurazione di chiusura, in cui la membrana à ̈ mantenuta premuta contro i due condotti impedendone la comunicazione.

Le valvole a membrana normalmente aperte, del tipo sopra descritto, presentano una molla di reazione che, in assenza di un flusso d'aria, mantiene lo stantuffo in configurazione di apertura del gruppo di derivazione e l'aria viene immessa per portarlo in configurazione di chiusura.

Viceversa nelle valvole a membrana normalmente chiuse, à ̈ presente una molla di reazione che, in assenza di un flusso d'aria, mantiene lo stantuffo in configurazione di chiusura del gruppo di derivazione e l'aria viene immessa per portarlo in configurazione di apertura. Infine, una terza tipologia di valvole prevede un azionamento di tipo elettromeccanico, al fine di permettere un maggior controllo istantaneo dell'apertura e chiusura della valvola stessa, in cui ad esempio, l'otturatore della valvola à ̈ comandato in chiusura ed apertura da un solenoide.

Tali valvole ad azionamento di tipo elettromeccanico comprendono un corpo valvola, al cui interno à ̈ scorrevolmente associato un attuatore provvisto di otturatore a membrana del condotto di erogazione del fluido.

L'attuatore, generalmente di tipo metallico, Ã ̈ mosso tra una configurazione di apertura ed una configurazione di chiusura del condotto da un solenoide, il quale, eccitato elettricamente, genera un campo magnetico tale da attirare l'attuatore e dunque muoverlo lungo l'asse direzionale di azione dello stesso .

Al fine di ovviare all'inconveniente di dover predisporre attuatori metallici, con i limiti costruttivi che tali materiali comportano, ed al fine di ridurre un'ulteriore inconveniente derivante dal fatto che i solenoidi utilizzati convenzionalmente non risultano spesso sufficienti a muovere l'attuatore quando per il fluido erogato sono necessarie elevate pressioni, sono state messe a punto valvole di tipo noto a solenoide comprendenti una piastra di pressione presentante un primo ed un secondo foro con l'attuatore che à ̈ configurato in modo da occludere selettivamente il primo o il secondo foro.

Inoltre, in tali valvole di tipo noto a solenoide à ̈ prevista una molla atta ad allontanare la piastra dall'attuatore in modo che l'attuatore liberi il secondo foro permettendo al fluido di attraversarlo. La chiusura del primo foro, avvenente contemporaneamente all'apertura del secondo foro, previene che il fluido si espanda nel corpo valvola.

Con tale accorgimento, la pressione del fluido viene equilibrata da una parte e dall'altra della piastra stessa permettendo, una diminuzione della pressione esercitata sull'organo di occlusione.

Tali valvole ad azionamento elettromeccanico di tipo noto non sono scevre di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che esse risultano particolarmente complesse, in quanto combinazione di più elementi costruttivi difficilmente assemblabili e che presentano complicate fasi di taratura.

Inoltre, un'ulteriore inconveniente delle valvole ad azionamento elettromeccanico di tipo noto consiste nel fatto che la necessità di presentare un foro passante nell'organo di tenuta, ossia la membrana, se da un lato permette la diminuzione della forza che il solenoide deve esercitare per la chiusura del condotto, dall'altro compromette la resistenza della membrana stessa, diminuendone drasticamente il tempo di vita utile ed impedendo la separazione tra gli organi in moto e quelli responsabili del moto dal fluido da erogare, fatto che inevitabilmente pregiudica il funzionamento e l'affidabilità della valvola stessa nel tempo.

Altre valvole di tipo noto prevedono la sostituzione della membrana con un anello di tenuta, ad esempio di tipo O-Ring, associato in aggetto circonferenziale allo stantuffo, il quale occlude il condotto entrandovi con interferenza all'interno.

Tale soluzione, tuttavia presenta l'inconveniente di non garantire una perfetta tenuta ed una separazione tra gli organi in moto, ossia lo stantuffo, e quelli responsabili del moto, ossia l'attuatore lineare, le molle ed altri, dal fluido da erogare a causa della mancanza della membrana stessa.

Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando una valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, che consenta di garantire una durata ed un'elevata efficienza degli organi di tenuta ed, al contempo, una diminuzione della forza esercitata per la movimentazione degli organi atti alla chiusura/apertura del condotto di derivazione .

Uno scopo del trovato, inoltre, à ̈ quello di presentare una valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico che permetta un notevole risparmio in termini di energia elettrica assorbita per il funzionamento della stessa, specie in sistemi di erogazione in cui à ̈ necessario prevedere un elevato numero di valvole, tra loro indipendenti e singolarmente comandate.

Uno scopo ancora del trovato à ̈ quello di garantire, al variare delle portate e delle pressioni in gioco nei fluidi di derivazione, una forza esercitata per la movimentazione degli organi atti alla chiusura/apertura del condotto di derivazione che sia sostanzialmente contenuta e relativamente costante o, al più, variabile in un range di valori di forza sostanzialmente limitato .

Inoltre, un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di presentare una valvola che presenti ingombri contenuti, facilità di cablaggio e montaggio e che si adatti facilmente alle applicazioni in uso e, dunque, sia universalmente utilizzabile.

Nell'ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, presentante una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.

Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti da una valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, comprendente un corpo valvola cavo associabile ad un tratto d'estremità di un condotto di derivazione di un fluido o simile e contente al suo interno uno stantuffo atto ad interagire con una membrana discoidale di occlusione di detto tratto d'estremità di detto condotto di derivazione, detto stantuffo essendo mobile rispetto a detto corpo valvola tra una configurazione di chiusura ed una configurazione di apertura di detta valvola e detto condotto di derivazione comprendendo un condotto interno ed un condotto esterno coassiali tra loro, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di riduzione della sezione di passaggio di almeno uno tra detto condotto interno e detto condotto esterno, associati a detto corpo valvola ed atti ad interagire con detta membrana discoidale da parte opposta rispetto a detto stantuffo per l'isolamento a tenuta di detto condotto esterno da detto condotto interno e viceversa. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione in dettaglio di due forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di una valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la figura 1 Ã ̈ una vista in alzato laterale sezionata di una prima forma di realizzazione di una valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, secondo il trovato, nella sua configurazione di chiusura;

la figura 2 Ã ̈ una vista in dettaglio in scala ingrandita della valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico rappresentata in figura 1;

la figura 3 Ã ̈ una vista in dettaglio in scala ingrandita della valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico rappresentata in figura 1 nella sua configurazione di apertura;

la figura 4 Ã ̈ una vista in alzato laterale sezionata di una seconda forma di realizzazione di una valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, secondo il trovato, nella sua configurazione di apertura;

la figura 5 Ã ̈ una vista in dettaglio in scala ingrandita della valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico rappresentata in figura 4 nella sua configurazione di chiusura;

la figura 6 Ã ̈ una vista in dettaglio in scala ingrandita della valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico rappresentata in figura 4 nella sua configurazione di chiusura a seguito di un abbassamento di pressione del fluido intercettato.

Con particolare riferimento a figure citate, la valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, indicata nelle due forme di realizzazione proposte globalmente con i numeri di riferimento la e lb, comprende un guscio esterno 5 alloggiante al suo interno un corpo valvola 2 cavo di conformazione sostanzialmente cilindrica a base circolare, associabile ad un tratto d'estremità 3 di un condotto di derivazione 4 di un fluido di un impianto di irrorazione e/o di diserbo o simili.

Più precisamente, il corpo valvola 2 à ̈ associato ad una ghiera filettata 6 impegnabile sul tratto d'estremità 3 del condotto di derivazione 4, il quale presenta una filettatura coniugata a quella della ghiera filettata 6.

Inoltre, il condotto di derivazione 4, rappresentato nelle figure allegate, Ã ̈ del- tipo presentante un condotto esterno 7 a sezione di corona circolare ed un condotto interno 8 a sezione circolare.

Il condotto esterno 7 ed il condotto interno 8, che sono coassiali tra loro con il secondo all'interno del primo, definiscono, rispettivamente, il condotto di mandata ed il condotto di scarico delle valvole la e lb e confluiscono entrambi in una camera di comunicazione 9 definita all'interno del corpo valvola 2.

Più precisamente, detta camera di comunicazione 9 à ̈ delimitata superiormente da una membrana discoidale 10 interagente con uno stantuffo Ila o llb contenuto internamente al corpo valvola 2 e mobile rispetto allo stesso tra due posizioni relative, rispettivamente, alla configurazione di chiusura delle valvole la e lb, in cui la membrana discoidale 10 impedisce la comunicazione tra il condotto esterno 7 ed il condotto interno 8, ed una configurazione di apertura delle valvole la e lb, in cui il condotto esterno 7 ed il condotto interno 8 sono in comunicazione tra loro.

Come già detto, le valvole la e lb sono del tipo ad azionamento elettromeccanico e comprendono, ciascuna, almeno un attuatore elettromeccanico 12, che può essere del tipo a motore passo-passo o di qualsiasi altra tipologìa di mezzi motori appartenenti allo stato dell'arte e destinati all'azionamento di attuatori elettromeccanici, disposto internamente al corpo valvola 2 per la movimentazione degli stantuffi Ila e llb tra la configurazione di chiusura e la configurazione di apertura delle valvole la e lb.

Più specificatamente, l'elemento mobile 13 dell 'attuatore elettromeccanico 12 à ̈ direttamente collegato allo stantuffo Ila o llb per mezzo di un accoppiamento filettato e, interposti tra lo stesso stantuffo Ila o llb ed una superficie di appoggio 14 definita da almeno uno tra 1'attuatore elettromeccanico 12 ed il corpo valvola 2, sono previsti primi mezzi elastici 15, consistenti ad esempio in una prima molla elicoidale, che operano, come verrà maggiormente descritto in seguito, per l'allontanamento dello stantuffo 11 dalla superficie di appoggio 14 a favore della movimentazione dello stesso stantuffo Ila o llb dalla configurazione di apertura della valvola la o lb alla configurazione di chiusura della valvola la o lb. Con riferimento alla seconda forma di realizzazione, rappresentata nelle figure da 4 a 6, come verrà maggiormente descritto in seguito, al fine di evitare sgocciolamenti indesiderati del fluido intercettato dalla valvola lb, lo stantuffo llb à ̈ realizzato da una prima parte 22 associata all'elemento mobile 13 dell 'attuatore elettromeccanico 12 ed una seconda parte 23 destinata ad impegnarsi con la membrana discoidale 10 .

Vantaggiosamente, la prima parte 22 e la seconda parte 23 sono associate tra loro da un accoppiamento di forma di tipo a scatto con interposti secondi mezzi elastici 24 consistenti, ad esempio, in una seconda molla elicoidale precaricata ed atti a mandare la seconda parte 23 a contatto con la membrana discoidale 10 chiudendo la valvola lb a seguito di un abbassamento della pressione del fluido proveniente dal condotto esterno 7 al di sotto di un valore prefissato pari, ad esempio, a 0,5 bar.

Inoltre, in entrambe le forme di realizzazione proposte, à ̈ previsto un sistema di aerazione consistente in almeno un foro di sfiato 25, preferibilmente due contrapposti, di piccolo diametro, definito radialmente nel corpo valvola 2 ed atto a mettere in comunicazione la camera interna tra la tenuta degli stantuffi Ila e llb e la membrana discoidale 10 con l'esterno, in modo tale da permettere di scaricare l'aria in pressione che il movimento continuo delle due tenute porta a creare, evitando così che detta aria in pressione comprometta il movimento lineare della membrana discoidale 10 o porti al malfunzionamento delle valvole la e lb.

Per quanto concerne il comando dell<1>attuatore elettromeccanico 12, questo à ̈ affidato a mezzi di gestione e controllo 16 di tipo elettronici che consistono, ad esempio, in una scheda elettronica 17 associata al corpo valvola 2 e contenuta internamente al guscio esterno 5.

Secondo il trovato, le valvole la e lb comprendono mezzi di riduzione 18 della sezione di passaggio di almeno uno tra il condotto interno 8 ed il condotto esterno 7, associati al corpo valvola 2 ed atti ad interagire con la membrana discoidale 10 da parte opposta rispetto allo stantuffo 11 per l'isolamento a tenuta del condotto esterno 7 dal condotto interno 8 e viceversa .

Vantaggiosamente, tali mezzi di riduzione 18 comprendono almeno una boccola forata 19 inseribile coassialmente nel condotto interno 8 e definente un condotto di servizio 20 dal diametro interno minore del diametro interno del condotto interno 8.

Ovviamente, al fine di garantire una corretta tenuta stagna delle valvole la e lb , tra i vari elementi che la compongono sono previsti elementi di tenuta 21, come O-ring e/o simili.

Il funzionamento delle valvole la e lb a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, Ã ̈ descritto di seguito .

A seconda del tipo di attuatore elettromeccanico 12 impiegato, ossia se presentante, nella configurazione di riposo, l'elemento mobile 13 estratto dal corpo dell<1>attuatore elettromeccanico 12 o alloggiato nello stesso, la valvola 1 può essere del tipo normalmente chiusa o normalmente aperta.

Partendo dunque dalla configurazione di chiusura delle valvole la e lb in cui la membrana discoidale 10, che à ̈ realizzata in una materia gommosa e deformabile elasticamente, à ̈ deformata sotto l'azione dello stantuffo Ila o llb al fine di isolare il condotto esterno 7 dal condotto interno 8 e viceversa, il passaggio alla configurazione di apertura della stessa avviene grazie all'azione dell 'attuatore elettromeccanico 12 che, facendo rientrare il suo elemento mobile 13, fa traslare lo stantuffo Ila o llb in allontanamento dalla boccola forata 19 consentendo alla membrana discoidale 10 di riprendere la sua geometria iniziale liberando la camera di comunicazione 9 della valvola, con conseguente passaggio di fluido dal condotto esterno 7 al condotto interno 8 passando per il condotto di servizio 20.

Per quanto concerne la sola prima forma di realizzazione, dato l'impiego a cui à ̈ destinata la valvola la, al fine di impedire sgocciolamenti indesiderati del fluido, à ̈ preferibile che, in assenza di elettricità, l'elemento mobile 13 sia collocabile nella sua posizione estratta dall'attuatore elettromeccanico 12 così da commutare la valvola la nella sua configurazione di chiusura, ossia da mandare lo stantuffo Ila a battuta con la boccola forata 19 con interposta tra i due la membrana discoidale 10.

Tale sistema di antisgocciolamento appena descritto à ̈ realizzabile qualora 1'attuatore elettromeccanico 12 non sia del tipo a motore passo-passo. Infatti, qualora sia impiegato un attuatore elettromeccanico 12 del tipo a motore passo-passo, la movimentazione dell'elemento mobile 13 dell'attuatore elettromeccanico 12 à ̈ resa possibile solo azionando elettricamente 1'attuatore elettromeccanico 12 stesso.

Differentemente, nella seconda forma di realizzazione, nonostante l'impiego di motori passo-passo per la realizzazione dell'attuatore elettromeccanico 12 nella valvola lb, al fine di impedire sgocciolamenti indesiderati del fluido, anche con la valvola lb commutata nella sua configurazione di apertura come rappresentato in figura 6, a seguito di un abbassamento di pressione, la seconda parte 23 dello stantuffo llb, sotto la spinta dei secondi mezzi elastici 24, vince la pressione esercitata dal fluido e manda a battuta la membrana discoidale 10 contro la boccola forata 19 chiudendo la valvola lb.

Inoltre, in entrambe le forme di realizzazione proposte, al fine di avere un ulteriore sicurezza sullo stato di chiusura delle valvole la e lb, la movimentazione degli stantuffi Ila e llb à ̈ aiutata oppure, in una variante delle valvole la e lb ad esempio qualora venisse impiegato un motore a solenoide, può essere esclusivamente dovuta all'azione dei primi mezzi elastici 15.

Si à ̈ in pratica constatato come la valvola a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, secondo il presente trovato, assolva pienamente il compito nonché gli scopi prefissati in quanto consente di risolvere gli inconvenienti della tecnica nota riducendo l'area della membrana su cui agisce la pressione del fluido e quindi la spinta richiesta all<1>attuatore elettromeccanico e, di conseguenza il relativo assorbimento elettrico rispettando il dimensionamento standard dei condotti.

Un altro vantaggio della valvola, secondo il presente trovato, consiste nel fatto che i primi mezzi elastici di cui à ̈ dotata la valvola agiscono nel senso di chiusura dell'otturatore, riducendo ulteriormente lo sforzo richiesto. In apertura la spinta del fluido concorre con l'azione dell'attuatore elettromeccanico per comprimere i primi mezzi elastici.

Un ulteriore vantaggio della valvola, secondo il presente trovato, consiste nel fatto che la geometria della valvola à ̈ tale da definire un doppio fine corsa per lo stantuffo: in chiusura per determinare la quota di schiacciamento della membrana ed evitarne il logoramento ed in apertura per avere un controllo sul punto di arresto dello stantuffo e per un aggiornamento della posizione di zero dei motori passo-passo tramite l'elettronica interna.

Un altro vantaggio della valvola, secondo il presente trovato, consiste nel fatto di prevedere un sistema di antisgocciolamento che entra in funzione nel momento in cui la pressione del fluido da intercettare scende al di sotto di un valore di soglia.

Le valvole a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, così concepite, sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1) Valvola (la, lb) a membrana ad azionamento elettromeccanico, particolarmente per condotti di derivazione di un fluido di impianti di irrorazione e/o di diserbo e simili, comprendente un corpo valvola (2) cavo associabile ad un tratto d'estremità (3) di un condotto di derivazione (4) di un fluido o sìmile e contente al suo interno uno stantuffo (Ila, llb) atto ad interagire con una membrana discoidale (10) di occlusione di detto tratto d'estremità (3) di detto condotto di derivazione (4), detto stantuffo (Ila, llb) essendo mobile rispetto a detto corpo valvola (2) tra una configurazione di chiusura ed una configurazione di apertura di detta valvola e detto condotto di derivazione (4) comprendendo un condotto interno (8) ed un condotto esterno (7) coassiali tra loro, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di riduzione (18) della sezione di passaggio di almeno uno tra detto condotto interno (8) e detto condotto esterno (7), associati a detto corpo valvola (2) ed atti ad interagire con detta membrana discoidale (10) da parte opposta rispetto a detto stantuffo (Ila, llb) per l'isolamento a tenuta di detto condotto esterno (7) da detto condotto interno (8) e viceversa.
2. 2) Valvola (la, lb) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di riduzione (18) comprendono almeno una boccola forata (19) inseribile coassialmente in detto condotto interno (8) e definente un condotto di servizio (20) dal diametro interno minore del diametro interno di detto condotto interno (8).
3. 3) Valvola (la, Ib) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un attuatore elettromeccanico (12) associato a detto corpo valvola (2) per la movimentazione di detto stantuffo (Ila, llb) tra detta configurazione di chiusura e detta configurazione di apertura .
4. 4) Valvola (la, lb) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto dì comprendere primi mezzi elastici (15) interposti tra detto stantuffo (Ila, llb) ed una superficie di appoggio (14) definita da almeno uno tra detto almeno un attuatore elettromeccanico (12) e detto corpo valvola (2), detti primi mezzi elastici (15) operando per l'allontanamento di detto stantuffo (Ila, llb) da detta superficie di appoggio (14) a favore della movimentazione di detto stantuffo (Ila, llb) da detta configurazione di apertura a detta configurazione di chiusura.
5. 5) Valvola (lb) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto stantuffo (llb) à ̈ realizzato da una prima parte (22), associata a detto attuatore elettromeccanico (12), ed una seconda parte (23) atta ad impegnarsi con detta membrana discoidale (10), detta prima parte (22) e detta seconda parte (23) essendo associate tra loro da un accoppiamento di forma di tipo a scatto con interposti secondi mezzi elastici (24) atti a mandare detta seconda parte (23) a contatto con detta membrana discoidale (10) chiudendo detta valvola (lb) a seguito di un abbassamento della pressione del fluido proveniente da detto condotto esterno (7) al di sotto di un valore prefissato.
6. 6) Valvola (la, lb) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un foro di sfiato (25) definito radialmente in detto corpo valvola (2) ed atto a mettere in comunicazione la camera interna tra la tenuta di detto stantuffo (Ila, llb) e detta membrana discoidale (10) con l'esterno per lo scarico dell'aria in pressione che il movimento continuo delle due tenute porta a creare.
7. 7) Valvola (la, lb) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto attuatore elettromeccanico (12) à ̈ del tipo a motore passo-passo.
8. 8) Valvola (la, lb) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di gestione e controllo (17) di detto attuatore elettromeccanico (12) di tipo elettronici.